Ozono - superamenti della soglie di informazione e di allarme

Capitolo
Ozono
Anno
2024

La normativa prevede, per le concentrazioni medie orarie, una soglia per l’informazione alla popolazione pari a 180 µg/m³ ed una soglia di allarme pari a 240 µg/m³.
Su tutto il territorio regionale, nel corso degli anni, si è assistito ad una riduzione del numero dei superamenti, tranne per il 2022 che ha registrato picchi importanti nell’agglomerato di Torino. Il 2023 invece si è riassestato su valori simili al 2021.
 

Ozono: trend del numero medio di giorni di superamento della soglia di informazione (2012-2023) - Fonte Arpa Piemonte

Dal confronto fra i superamenti della soglia di informazione registrati negli ultimi tre anni in ciascuna stazione emerge nettamente la differenza tra l’andamento del 2023 e quello del 2022, con valori nel 2023 decisamente più bassi e molto simili al 2021.
Nel 2023 la soglia di informazione (180 μg/m3 come massima media oraria) è stata superata in 13 delle 31 stazioni in cui il parametro viene misurato, contro le 28 stazioni del 2022 e le 8 del 2021. Tuttavia, nel 2023 la soglia di informazione è stata superata per un numero complessivo di ore decisamente inferiore rispetto al 2021 (33 ore nel 2023, 61 nel 2021). Si evidenzia che nel 2022 le ore di superamento erano state ben 571.
La soglia di allarme (240 µg/m3 su tre ore consecutive) non è mai stata superata nel corso del 2023, così come nel 2022 e 2021.

Ozono: numero di superamenti annuali della soglia di informazione registrati nel 2021, 2022 e 2023 - Fonte Arpa Piemonte

Variante di aggiornamento al Piano Territoriale Regionale (PTR)

A marzo del 2023, la Giunta regionale ha adottato il Documento programmatico, comprensivo delle informazioni necessarie per il processo di VAS, dando così avvio alla predisposizione degli elaborati per la revisione del Piano territoriale regionale.

Il Documento programmatico ha sviluppato e approfondito i contenuti del Documento preliminare per la revisione del Piano “Programmare e pianificare il territorio per il rilancio del Piemonte” che, a dieci anni dall’entrata in vigore del Piano vigente, illustrava le ragioni e i temi fondamentali dell’aggiornamento.

Rispetto agli obiettivi e alle strategie operative nazionali e regionali, relative alla sostenibilità e alla mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici, il PTR assume un ruolo basilare e costituisce un contributo rilevante nel definire direttive e indirizzi per un uso consapevole e sostenibile del territorio e nell’affrontare le cause, le conseguenze e gli impatti del cambiamento climatico.
In particolare la pianificazione territoriale impone un considerevole "salto di scala", affiancando l’approccio globale richiesto dalla mitigazione per l’abbattimento delle emissioni climalteranti ad uno urbano e localizzato per l’adattamento.

Questi concetti vengono racchiusi dalla nozione globale di governance multilivello: “la coordinazione orizzontale fra i diversi settori e servizi è fondamentale nel processo di integrazione e non meno importante è la coordinazione verticale fra i diversi attori e livelli istituzionali” (LIFE MASTER ADAPT, 2017).

Nel corso del 2023 è stata quindi predisposta la proposta di variante di aggiornamento al Piano territoriale regionale (PTR) vigente, del Rapporto ambientale e della Sintesi non tecnica, redatti ai sensi del D.lgs. 152/2006, al fine della formale adozione da parte della Giunta regionale avvenuta con la D.G.R. n. 4-8689 del 3 giugno 2024.

I principali contenuti  della proposta di variante si possono così riassumere:

  • la realizzazione di un nuovo modello di pianificazione, capace di adattarsi a contesti in continuo mutamento, di integrare nuovi principi che gradualmente si affermano a livello globale, attento alle esigenze delle comunità coinvolte, in grado di interpretare e favorire le iniziative delle imprese e il mondo del lavoro;
     
  • l'integrazione del quadro strategico in termini di obiettivi generali e specifici in funzione del mutato contesto e per l’attuazione della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile (SRSvS) e della Strategia Regionale sui Cambiamenti Climatici (SRCC);
     
  • l'aggiornamento del Quadro di riferimento strutturale (Qrs): riaffermazione del sistema policentrico e puntuali modifiche alle perimetrazioni degli Ait in relazione all’istituzione della Città metropolitana, alla ridefinizione di alcune realtà comunali e sulla base del confronto con le Province e di mutate condizioni relazionali;
     
  • l'aggiornamento del quadro normativo, per riconoscere maggior ruolo alla pianificazione intermedia (provinciale, metropolitana, intercomunale), integrare le nuove istanze provenienti delle discipline settoriali, incrementare il ruolo di indirizzo del Piano per la pianificazione locale al fine di garantire l’attuazione delle politiche di sviluppo del territorio e di sostenibilità.

Sulla base dei pareri e delle osservazioni che perverranno a seguito della pubblicazione degli elaborati della variante e a conclusione della procedura di valutazione ambientale, saranno predisposti gli elaborati definitivi da sottoporre al Consiglio regionale per l’approvazione.
 

Informazioni e risorse aggiuntive


Aggiornamento del Piano Territoriale Regionale:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/territorio/aggiornamento-piano-territoriale-regionale

D.G.R. n. 1-6558 del 6 marzo 2023 - Adozione del Documento Programmatico:
http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2023/10/siste/00000196.htm

D.G.R. n. 4-8689 del 3 giugno 2024 - Adozione della variante di aggiornamento al Piano territoriale regionale (PTR), del Rapporto Ambientale e della Sintesi non tecnica:
https://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2024/24/attach/dgr_08689_1050_03062024.pdf

Anno
2024
Paragrafi

A marzo del 2023, la Giunta regionale ha adottato il Documento programmatico, comprensivo delle informazioni necessarie per il processo di VAS, dando così avvio alla predisposizione degli elaborati per la revisione del Piano territoriale regionale.

Il Documento programmatico ha sviluppato e approfondito i contenuti del Documento preliminare per la revisione del Piano “Programmare e pianificare il territorio per il rilancio del Piemonte” che, a dieci anni dall’entrata in vigore del Piano vigente, illustrava le ragioni e i temi fondamentali dell’aggiornamento.

Rispetto agli obiettivi e alle strategie operative nazionali e regionali, relative alla sostenibilità e alla mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici, il PTR assume un ruolo basilare e costituisce un contributo rilevante nel definire direttive e indirizzi per un uso consapevole e sostenibile del territorio e nell’affrontare le cause, le conseguenze e gli impatti del cambiamento climatico.
In particolare la pianificazione territoriale impone un considerevole "salto di scala", affiancando l’approccio globale richiesto dalla mitigazione per l’abbattimento delle emissioni climalteranti ad uno urbano e localizzato per l’adattamento.

Questi concetti vengono racchiusi dalla nozione globale di governance multilivello: “la coordinazione orizzontale fra i diversi settori e servizi è fondamentale nel processo di integrazione e non meno importante è la coordinazione verticale fra i diversi attori e livelli istituzionali” (LIFE MASTER ADAPT, 2017).

Nel corso del 2023 è stata quindi predisposta la proposta di variante di aggiornamento al Piano territoriale regionale (PTR) vigente, del Rapporto ambientale e della Sintesi non tecnica, redatti ai sensi del D.lgs. 152/2006, al fine della formale adozione da parte della Giunta regionale avvenuta con la D.G.R. n. 4-8689 del 3 giugno 2024.

I principali contenuti  della proposta di variante si possono così riassumere:

  • la realizzazione di un nuovo modello di pianificazione, capace di adattarsi a contesti in continuo mutamento, di integrare nuovi principi che gradualmente si affermano a livello globale, attento alle esigenze delle comunità coinvolte, in grado di interpretare e favorire le iniziative delle imprese e il mondo del lavoro;
     
  • l'integrazione del quadro strategico in termini di obiettivi generali e specifici in funzione del mutato contesto e per l’attuazione della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile (SRSvS) e della Strategia Regionale sui Cambiamenti Climatici (SRCC);
     
  • l'aggiornamento del Quadro di riferimento strutturale (Qrs): riaffermazione del sistema policentrico e puntuali modifiche alle perimetrazioni degli Ait in relazione all’istituzione della Città metropolitana, alla ridefinizione di alcune realtà comunali e sulla base del confronto con le Province e di mutate condizioni relazionali;
     
  • l'aggiornamento del quadro normativo, per riconoscere maggior ruolo alla pianificazione intermedia (provinciale, metropolitana, intercomunale), integrare le nuove istanze provenienti delle discipline settoriali, incrementare il ruolo di indirizzo del Piano per la pianificazione locale al fine di garantire l’attuazione delle politiche di sviluppo del territorio e di sostenibilità.

Sulla base dei pareri e delle osservazioni che perverranno a seguito della pubblicazione degli elaborati della variante e a conclusione della procedura di valutazione ambientale, saranno predisposti gli elaborati definitivi da sottoporre al Consiglio regionale per l’approvazione.
 

Informazioni e risorse aggiuntive


Aggiornamento del Piano Territoriale Regionale:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/territorio/aggiornamento-piano-territoriale-regionale

D.G.R. n. 1-6558 del 6 marzo 2023 - Adozione del Documento Programmatico:
http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2023/10/siste/00000196.htm

D.G.R. n. 4-8689 del 3 giugno 2024 - Adozione della variante di aggiornamento al Piano territoriale regionale (PTR), del Rapporto Ambientale e della Sintesi non tecnica:
https://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2024/24/attach/dgr_08689_1050_03062024.pdf

Anno
2024

Aggiornamento del Piano Regionale di gestione dei Rifiuti Speciali (PRRS 2023)

Il PRRS vigente, del 2018, è in corso di aggiornamento e comprenderà, nella sua prossima redazione, anche la programmazione in materia di fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane (EER 190805).

La pianificazione relativa ai rifiuti speciali non reca interventi o progetti puntuali: in questo ambito il sistema normativo nazionale attribuisce alle Regioni competenze limitate, per cui il Piano regionale non può avere una connotazione vincolante rispetto alla volontà di un soggetto privato di realizzare un impianto di gestione dei rifiuti speciali.

Il Piano regionale rappresenta però un significativo elemento di impulso per tutti gli Enti e i soggetti che concorrono al conseguimento degli obiettivi individuati, a partire dall’analisi dello stato di fatto e dei fabbisogni evidenziati.

Gli obiettivi della pianificazione, sia quella vigente che quella in corso di aggiornamento, sono identici e prevedono sempre al primo posto quello di ridurre la produzione e la pericolosità di questa categoria di rifiuti. Rispetto alla programmazione vigente cambieranno invece i valori target previsti, essendo correlati a periodi differenti.

In analogia con il Piano dei rifiuti urbani (PRUBAI), anche quello dei rifiuti speciali è organizzato in obiettivi generali, specifici e azioni correlate.

La materia, per la sua complessità, prevede un’analisi dettagliata delle diverse filiere di rifiuti e, per ciascuna di esse, determinati obiettivi specifici. Tra le filiere prese in esame spicca per importanza quella dei rifiuti da costruzione e demolizione, dato l’ingente quantitativo prodotto (52% del totale dei rifiuti speciali), le altre filiere esaminate sono quelle di:

  • veicoli fuori uso,
  • pneumatici fuori uso,
  • rifiuti costituiti da oli minerali usati,
  • rifiuti sanitari,
  • rifiuti contenenti amianto,
  • RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche),
  • pile e accumulatori,
  • rifiuti da imballaggio,
  • rifiuti contenenti PCB.
     
Informazioni e risorse aggiuntive


Progetto di Aggiornamento del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Speciali (PRRS2023):
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/ambiente/rifiuti/progetto-aggiornamento-piano-regionale-gestione-dei-rifiuti-speciali-prrs2023

Anno
2024
Paragrafi

Il PRRS vigente, del 2018, è in corso di aggiornamento e comprenderà, nella sua prossima redazione, anche la programmazione in materia di fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane (EER 190805).

La pianificazione relativa ai rifiuti speciali non reca interventi o progetti puntuali: in questo ambito il sistema normativo nazionale attribuisce alle Regioni competenze limitate, per cui il Piano regionale non può avere una connotazione vincolante rispetto alla volontà di un soggetto privato di realizzare un impianto di gestione dei rifiuti speciali.

Il Piano regionale rappresenta però un significativo elemento di impulso per tutti gli Enti e i soggetti che concorrono al conseguimento degli obiettivi individuati, a partire dall’analisi dello stato di fatto e dei fabbisogni evidenziati.

Gli obiettivi della pianificazione, sia quella vigente che quella in corso di aggiornamento, sono identici e prevedono sempre al primo posto quello di ridurre la produzione e la pericolosità di questa categoria di rifiuti. Rispetto alla programmazione vigente cambieranno invece i valori target previsti, essendo correlati a periodi differenti.

In analogia con il Piano dei rifiuti urbani (PRUBAI), anche quello dei rifiuti speciali è organizzato in obiettivi generali, specifici e azioni correlate.

La materia, per la sua complessità, prevede un’analisi dettagliata delle diverse filiere di rifiuti e, per ciascuna di esse, determinati obiettivi specifici. Tra le filiere prese in esame spicca per importanza quella dei rifiuti da costruzione e demolizione, dato l’ingente quantitativo prodotto (52% del totale dei rifiuti speciali), le altre filiere esaminate sono quelle di:

  • veicoli fuori uso,
  • pneumatici fuori uso,
  • rifiuti costituiti da oli minerali usati,
  • rifiuti sanitari,
  • rifiuti contenenti amianto,
  • RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche),
  • pile e accumulatori,
  • rifiuti da imballaggio,
  • rifiuti contenenti PCB.
     
Informazioni e risorse aggiuntive


Progetto di Aggiornamento del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Speciali (PRRS2023):
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/ambiente/rifiuti/progetto-aggiornamento-piano-regionale-gestione-dei-rifiuti-speciali-prrs2023

Anno
2024

Piano Regionale di gestione dei Rifiuti Speciali (PRRS)

Anno
2024

A gennaio 2018 Il Consiglio Regionale ha approvato il Piano Regionale di gestione dei Rifiuti Speciali.

Con l’adozione del Piano, la Regione ha fatto propri i principi europei di transizione verso un’economia circolare di gestione dei rifiuti speciali promuovendo la reimmissione dei materiali trattati nei cicli produttivi.

Il Piano fornisce le indicazioni strategiche per la gestione di un servizio fondamentale per la sostenibilità ambientale della gestione dei rifiuti e del sistema impiantistico presente sul territorio, al fine di rispondere ai seguenti obiettivi generali:

  • ridurre la produzione e la pericolosità dei rifiuti speciali;
  • favorire il riciclaggio, ossia il recupero di materia;
  • prevedere il ricorso al recupero energetico, solo ove non sia possibile il recupero di materia;
  • minimizzare l’uso della discarica;
  • favorire la realizzazione di un sistema impiantistico territoriale che consenta di ottemperare al principio di prossimità, garantendo la sostenibilità ambientale ed economica del ciclo rifiuti;
  • promuovere, per quanto di competenza lo sviluppo di una “green economy” regionale.

Inoltre, si dettano i criteri per l’individuazione delle aree non idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti, e dei luoghi adatti allo smaltimento dei rifiuti.

Il Piano integrale, attualmente in corso di aggiornamento, è disponibile alla sezione "Allegati" della pagina Rifiuti Speciali sul sito di Regione Piemonte.
 

Informazioni e risorse aggiuntive


Deliberazione del Consiglio regionale 16 gennaio 2018, n. 253-2215 - Piano regionale di gestione dei rifiuti speciali (PRRS):
https://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2018/04/suppo1/00000001.htm

 

Ozono - valore obiettivo per la protezione della salute umana

Capitolo
Ozono
Anno
2024
Valore obiettivo per la protezione della salute umana nel 2023 (media su tre anni)

Il numero di superamenti del valore obiettivo per la protezione della salute umana riscontrati presso le stazioni della rete regionale e mediati su tre anni, evidenzia come l’indicatore sia ancora superato su tutto il territorio regionale, tranne che nella stazione di quota di Baceno – Alpe Devero.
 

Ozono: numero di superamenti del valore obiettivo per la protezione della salute umana per l’anno 2023: valori misurati presso le stazioni del SRRQA, posizionate in ordine decrescente per il numero di superamenti - Fonte Arpa Piemonte
Ozono: superamenti del valore obiettivo per la protezione della salute umana – Massimi e minimi per provincia (media su tre anni) - anno 2023 - Fonte Arpa Piemonte
Valore obiettivo per la protezione della salute umana – serie storiche (media su tre anni)

Il valore obiettivo per la protezione della salute umana, tra i riferimenti definiti dalla normativa, è quello che meglio descrive situazioni di inquinamento e di esposizione della popolazione mediate nel tempo; L’andamento negli anni di questo indicatore, mediato per tipologia di zona, viene mostrato nel grafico seguente: l’ozono, fra gli inquinanti critici, è l’unico a non mostrare un netto trend di riduzione nel corso degli anni.
 

Ozono: trend del numero medio di superamenti del valore obiettivo per la protezione della salute umana per tipo di zona (2005-2023) - Fonte Arpa Piemonte

L.R. 1/2018 - Governance del servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani

Anno
2024

La Legge Regionale 10 gennaio 2018 n. 1 “Norme in materia di gestione dei rifiuti e servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani e modifiche alle leggi regionali 2000, n. 44 e 24 maggio 2012, n. 7”,  e s.m.i. disciplina:

  • gli strumenti di pianificazione regionale;
  • l’’organizzazione del sistema integrato di gestione dei rifiuti urbani;
  • l’organizzazione della gestione dei rifiuti speciali;
  • il tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti;
  • il sistema sanzionatorio e/o di penalità in materia di produzione dei rifiuti e di tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti.

Nel corso del 2023 la Regione ha supportato e stimolato nel loro compito i soggetti preposti alla riorganizzazione della governance del servizio di integrato di gestione dei rifiuti urbani, in particolare i Consorzi di gestione rifiuti,  al fine di pervenire alla costituzione della Conferenza d’Ambito regionale.
 

Informazioni e risorse aggiuntive


Legge Regionale del 10 gennaio 2018, n. 1:
http://arianna.consiglioregionale.piemonte.it/ariaint/TESTO?LAYOUT=PRESENTAZIONE&TIPODOC=LEGGI&LEGGE=1&LEGGEANNO=2018

Istituzione dell'Autorità Rifiuti Piemonte

Il 3 luglio 2023, in attuazione della Legge Regionale 1/2018, è stato approvato il documento recante le "Disposizioni per la costituzione della Conferenza d'Ambito territoriale regionale per l'esercizio delle funzioni di ambito regionale", che fornisce indicazioni operative per il subentro della Conferenza nelle Associazioni di Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) e per l'effettivo esercizio delle funzioni di ambito regionale.

Nel mese di settembre del 2023 è nata l’Autorità Rifiuti Piemonte, l’ente che esercita le funzioni di ambito regionale: la convenzione è stata siglata dai Consorzi di area vasta, da Città metropolitana di Torino e dalle Province piemontesi. Il nuovo organismo rappresenta l’ultimo tassello mancante per la completa attuazione della riforma della governance del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani a livello territoriale, avviata proprio con la LR 1/2018.

L’Autorità Rifiuti Piemonte ha personalità giuridica di diritto pubblico, a cui sono attribuite l’organizzazione e il controllo diretto del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani - assicurando il rispetto dei principi di efficienza, efficacia, economicità e sostenibilità - e di separazione delle funzioni amministrative di organizzazione e controllo da quelle di erogazione dei servizi.
 

Informazioni e risorse aggiuntive


Legge Regionale del 10 gennaio 2018, n. 1:
http://arianna.consiglioregionale.piemonte.it/ariaint/TESTO?LAYOUT=PRESENTAZIONE&TIPODOC=LEGGI&LEGGE=1&LEGGEANNO=2018

DGR 3 luglio 2023, n. 16-7151 "Legge regionale 10 gennaio 2018, n. 1. DGR n. 10-3952 del 22 ottobre 2021. Disposizioni per la costituzione della Conferenza d'Ambito territoriale regionale per l'esercizio delle funzioni di ambito regionale":
https://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2023/27/attach/dgr_07151_1050_03072023.pdf

Anno
2024
Paragrafi

Il 3 luglio 2023, in attuazione della Legge Regionale 1/2018, è stato approvato il documento recante le "Disposizioni per la costituzione della Conferenza d'Ambito territoriale regionale per l'esercizio delle funzioni di ambito regionale", che fornisce indicazioni operative per il subentro della Conferenza nelle Associazioni di Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) e per l'effettivo esercizio delle funzioni di ambito regionale.

Nel mese di settembre del 2023 è nata l’Autorità Rifiuti Piemonte, l’ente che esercita le funzioni di ambito regionale: la convenzione è stata siglata dai Consorzi di area vasta, da Città metropolitana di Torino e dalle Province piemontesi. Il nuovo organismo rappresenta l’ultimo tassello mancante per la completa attuazione della riforma della governance del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani a livello territoriale, avviata proprio con la LR 1/2018.

L’Autorità Rifiuti Piemonte ha personalità giuridica di diritto pubblico, a cui sono attribuite l’organizzazione e il controllo diretto del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani - assicurando il rispetto dei principi di efficienza, efficacia, economicità e sostenibilità - e di separazione delle funzioni amministrative di organizzazione e controllo da quelle di erogazione dei servizi.
 

Informazioni e risorse aggiuntive


Legge Regionale del 10 gennaio 2018, n. 1:
http://arianna.consiglioregionale.piemonte.it/ariaint/TESTO?LAYOUT=PRESENTAZIONE&TIPODOC=LEGGI&LEGGE=1&LEGGEANNO=2018

DGR 3 luglio 2023, n. 16-7151 "Legge regionale 10 gennaio 2018, n. 1. DGR n. 10-3952 del 22 ottobre 2021. Disposizioni per la costituzione della Conferenza d'Ambito territoriale regionale per l'esercizio delle funzioni di ambito regionale":
https://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2023/27/attach/dgr_07151_1050_03072023.pdf

Anno
2024

Recupero di rifiuti speciali

Capitolo
Rifiuti
Anno
2024

Nel 2021 sono stati sottoposti alle operazioni di recupero 9,96 milioni di tonnellate di rifiuti speciali, che rappresentano l’85% di quelli gestiti in Piemonte, si tratta quasi esclusivamente di rifiuti non pericolosi (98%).

Il 66% del totale delle operazioni di recupero è costituito da quello delle sostanze inorganiche (R5), che nel 2021 è pari a 6,5 milioni di tonnellate, in aumento rispetto al 2020 (+18%) per effetto della crescita del settore edilizio. Il recupero dei metalli (R4) costituisce il 13% dei rifiuti speciali recuperati (1,35 milioni di tonnellate) e quello delle sostanze organiche (R3) il 14%. Un ulteriore 4% è costituito dai rifiuti impiegati nello spandimento sul suolo, in agricoltura o per recuperi ambientali (R10) e, infine, il 3% dei rifiuti sono sottoposti a recupero energetico, utilizzo come combustibile ecc. (R1). 

Incidenza percentuale delle attività di recupero svolte sui rifiuti speciali in Piemonte - anno 2021 - Fonte Arpa Piemonte

Per quanto riguarda le attività di recupero svolte sui rifiuti speciali pericolosi, che comunque rappresentano solamente il 2% del totale dei rifiuti recuperati, acquistano importanza operazioni diverse da quelle effettuate sui rifiuti non pericolosi quali, ad esempio, la rigenerazione di solventi e di acidi e basi (R2 ed R6, 1%).

Relativamente all’anno 2021 il capitolo EER quantitativamente più significativo per quanto riguarda il recupero è il 17, costituito principalmente da rifiuti inerti misti, metalli, bitumi, cemento e mattoni, oltre che da terre e rocce da scavo. 

I rifiuti provenienti da impianti di trattamento rifiuti (EER 19) incidono per l’8%, mentre i rifiuti assimilabili ai rifiuti urbani (EER 20) costituiscono il 7% del totale; fra questi vi sono sia rifiuti di origine urbana che da attività industriali. Il 5% dei rifiuti speciali inviati al recupero proviene dalla lavorazione e dal trattamento di metalli e plastica (EER 12), e si tratta in particolare di polveri, particolato, limatura e trucioli di materiali ferrosi. 

Gli imballaggi (EER 15) costituiscono un ulteriore 5% del totale dei rifiuti sottoposti a recupero.

Il 2% delle operazioni di recupero avviene su rifiuti provenienti da trattamenti termici (EER 10), quali scorie non trattate, ceneri di carbone ecc.; altre quote pari al 2% rispettivamente sono costituite dalle apparecchiature fuori uso (principalmente veicoli) e da rifiuti da processi chimici, sia organici che inorganici.

Le altre famiglie EER rappresentano ciascuna valori inferiori all’1%.

Rifiuti speciali recuperati suddivisi per capitolo EER di origine in Piemonte - anno 2021 - Fonte Arpa Piemonte

I rifiuti da costruzione e demolizione (EER 17), i rifiuti da processi termici (EER 10) vengono principalmente sottoposti a recupero come sostanze inorganiche (R5), i rifiuti provenienti dalla lavorazione dei metalli (capitolo EER 12) a recupero come metalli (R4), mentre i rifiuti assimilabili agli urbani e i rifiuti di imballaggio sono trattati per il recupero delle sostanze organiche (R3). I rifiuti provenienti da impianti di trattamento dal capitolo EER 19 vengono soprattutto utilizzati come combustibili.

Analizzando le tipologie di recupero effettuate a livello provinciale, vedi figura successiva, risulta che il recupero di sostanze inorganiche diverse dai metalli (R5) è elevato in quasi tutte le province, ma preponderante in quelle di Cuneo e Torino, che hanno anche i maggiori quantitativi di rifiuti recuperati come combustibile e come recupero di sostanze organiche, fra cui il compostaggio. 

La provincia del VCO si caratterizza per l’elevata percentuale di recupero dei metalli, e quelle di Alessandria e Novara per il recupero delle sostanze organiche. 

L’utilizzo per recuperi ambientali è particolarmente presente nelle province di Cuneo, Novara e nella CM di Torino. Il recupero dei rifiuti pericolosi avviene soprattutto nelle province di Alessandria e Novara.

Quantità di rifiuti speciali (migliaia t/a) recuperati per provincia e per tipologia di recupero in Piemonte - anno 2021 - Fonte Arpa Piemonte

PSR e CSR - Programmi di Sviluppo Rurale

Anno
2024

La politica agricola comune sostiene la vitalità e redditività economica delle zone rurali attraverso finanziamenti e azioni a sostegno dello sviluppo rurale.

Lo sviluppo rurale costituisce il "secondo pilastro" della Politica Agricola Comune (PAC) e ne rafforza il "primo pilastro", dedicato al sostegno al reddito e alle misure di mercato, favorendo la sostenibilità sociale, ambientale ed economica delle zone rurali.

La PAC contribuisce allo sviluppo sostenibile delle zone rurali attraverso tre obiettivi a lungo termine:

  • accrescere la competitività del settore agricolo e forestale;
  • garantire la gestione sostenibile delle risorse naturali e l'azione per il clima;
  • realizzare uno sviluppo territoriale equilibrato delle economie e comunità rurali, compresi la creazione e il mantenimento di posti di lavoro.

Il contributo della PAC agli obiettivi di sviluppo rurale dell'UE è sostenuto dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR), il quale attualmente vede la sovrapposizione di due periodi di programmazione che rendono l’attività di gestione e coordinamento particolarmente intensa e complessa: si sta infatti concludendo il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2022, la cui chiusura è prevista per la fine 2025 e che presenta ancora alcuni bandi e molteplici procedimenti aperti; parallelamente è stato Complemento di Sviluppo Rurale (CSR) 2023-2027, i cui primi bandi sono stati aperti a partire da metà del 2023.

Il PSR e il CSR sono inoltre stati sviluppati in coerenza e contemporaneità all’ideazione del Piano Forestale Regionale e ne rappresentano attuazione su alcuni temi fondamentali come lo sviluppo economico (formazione e investimenti) e l’ambiente, costituendo di fatto la principale fonte finanziaria per l’attuazione delle politiche forestali regionali.

Nel merito, sono state prodotte due brochure che riassumono il funzionamento dei programmi e gli interventi finanziati:

Informazioni e risorse aggiuntive


La nuova PAC e lo sviluppo rurale per il Piemonte:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/fondi-progetti-europei/sviluppo-rurale-piemonte/nuova-pac-sviluppo-rurale-2023-2027-per-piemonte

Programma di Sviluppo Rurale PSR 2014-2022:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/fondi-progetti-europei/sviluppo-rurale-piemonte/programmazione-2014-2022-psr

Complemento regionale per lo Sviluppo Rurale CSR 2023-2027:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/fondi-progetti-europei/sviluppo-rurale-piemonte/complemento-regionale-per-sviluppo-rurale-2023-2027-csr

Settore Agricolo - Indagini per il Contrasto al Cambiamento Climatico

Nel 2023, grazie ad una tesi di ricerca realizzata nell’ambito della borsa di studio finanziata dalla Fondazione Giovanni Goria di Asti “Bando Talenti della Società Civile 2021”, con il progetto “Costruzione di una Strategia Regionale Piemontese per l’adattamento e la mitigazione del cambiamento climatico nel settore agricolo. Applicazione di politiche di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico nel settore delle politiche agricole piemontesi a partire dai fondi di programmazione europei 2021-2027", si è proceduto ad indagare le principali fonti emissive ad effetto serra da agricoltura presenti in Piemonte, gli impatti del cambiamento climatico su tale comparto e le principali misure di mitigazione e di adattamento che potrebbero essere messe in atto per contrastarne gli effetti. I risultati finali saranno restituiti nel corso del 2024 e costituiranno le basi per un futuro secondo stralcio della SRCC.

Anno
2024
Paragrafi

Nel 2023, grazie ad una tesi di ricerca realizzata nell’ambito della borsa di studio finanziata dalla Fondazione Giovanni Goria di Asti “Bando Talenti della Società Civile 2021”, con il progetto “Costruzione di una Strategia Regionale Piemontese per l’adattamento e la mitigazione del cambiamento climatico nel settore agricolo. Applicazione di politiche di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico nel settore delle politiche agricole piemontesi a partire dai fondi di programmazione europei 2021-2027", si è proceduto ad indagare le principali fonti emissive ad effetto serra da agricoltura presenti in Piemonte, gli impatti del cambiamento climatico su tale comparto e le principali misure di mitigazione e di adattamento che potrebbero essere messe in atto per contrastarne gli effetti. I risultati finali saranno restituiti nel corso del 2024 e costituiranno le basi per un futuro secondo stralcio della SRCC.

Anno
2024