Nuova Legge Regionale di Protezione civile – Prima stesura in bozza

A distanza di ormai 20 anni dall'approvazione della legge regionale di protezione civile (LR 7/2003) e alla luce delle nuove disposizioni statali in materia introdotte con il D.lgs. n. 1/2018 (Codice della protezione civile), si è reso necessario aggiornare e adeguare la normativa regionale vigente, anche in virtù dell'approvazione della direttiva del DPCM 30 aprile 2021, che presuppone il disegno di una nuova governance regionale.

L’attività di confronto è stata portata in sede di Osservatorio regionale L 56/2014, conclusosi con l’incontro del 18/12/2023, e ha riguardato il “modello di governance” del Sistema di protezione civile piemontese. In questa sede sono emerse posizioni anche critiche rispetto al modello inizialmente proposto, tali da rendere necessari ulteriori momenti di confronto e di composizione degli interessi.

Anno
2024
Paragrafi

A distanza di ormai 20 anni dall'approvazione della legge regionale di protezione civile (LR 7/2003) e alla luce delle nuove disposizioni statali in materia introdotte con il D.lgs. n. 1/2018 (Codice della protezione civile), si è reso necessario aggiornare e adeguare la normativa regionale vigente, anche in virtù dell'approvazione della direttiva del DPCM 30 aprile 2021, che presuppone il disegno di una nuova governance regionale.

L’attività di confronto è stata portata in sede di Osservatorio regionale L 56/2014, conclusosi con l’incontro del 18/12/2023, e ha riguardato il “modello di governance” del Sistema di protezione civile piemontese. In questa sede sono emerse posizioni anche critiche rispetto al modello inizialmente proposto, tali da rendere necessari ulteriori momenti di confronto e di composizione degli interessi.

Anno
2024

Attività di regolamentazione per l'impiego di aeromobili

Si è concluso il percorso di regolamentazione per l’impiego degli aeromobili del volontariato di protezione civile, con la definizione di una modalità operativa convenzionale di riferimento e conforme alla normativa, che ha riguardato, in particolare, i seguenti aspetti fondamentali:

  • individuazione delle attività aeree utili alle Direzioni Regionali; 
  • ricognizione delle risorse disponibili; 
  • definizione dei requisiti necessari per verificare, in base alla normativa vigente, l’idoneità al volo degli operatori del volontariato e la loro capacità operativa;
  • Individuazione di un percorso di accreditamento del volontariato che intende operare con aeromobili in attività richieste dalla Regione;
  • confronto con gli uffici regionali e con altri enti e amministrazioni sul tema delle necessità di volo e degli standard operativi ai quali uniformarsi;

l’esecuzione di esercitazioni a scala reale per testare capacità, strumenti, procedure e modalità di lavoro, di cui l’ultima in ordine di tempo è l’Esercitazione “Gruppo Volo” svoltasi  il  19 ottobre 2023. 
Sempre al fine di regolamentare la materia sono stati mantenuti i due tavoli tecnici istituiti in precedenza: il primo, istituzionale, è un Gruppo di Lavoro post-evento composto dai Settori Regionali, relativo alle attività conseguenti alle emergenze alluvionali, che si è dedicato, fra l’altro, all’impiego di aeromobili per il rilievo dei dissesti e che ha consentito di approvare il documento “Gestione attività post evento alluvionale”; il secondo coinvolge il volontariato ed è composto dal Settore Protezione Civile e da piloti esperti appartenenti alle organizzazioni convenzionate con la Regione (Tavolo Tecnico Aeromobili), si è occupato dell’impiego delle risorse con specifico riferimento a quelle del volontariato.

Per la gestione operativa degli ingaggi è stata inoltre individuata una cosiddetta “Unità Volo” del volontariato, con il compito di comprendere in dettaglio le richieste di volo formulate da uffici, enti o amministrazioni.

All’interno del percorso di regolamentazione sono anche nate due occasioni di ingaggio reale, a fronte di eventi meteo idrologici avversi (Po Pellice 19-21 maggio 2023, Colate detritiche alta Val Susa 13 e 24 agosto 2023), che hanno consentito di testare la risposta operativa delle risorse e di effettuare utili rilievi degli effetti al suolo. Nell’ambito del secondo ingaggio, è stato anche avviato un confronto con il Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università degli Studi di Torino, che ha consentito di perfezionare lo standard operativo da applicare a contesti post-emergenziali.

Figura 1. Colata detritica rilevata con drone in Valle Argentera (TO)
Anno
2024
Paragrafi

Si è concluso il percorso di regolamentazione per l’impiego degli aeromobili del volontariato di protezione civile, con la definizione di una modalità operativa convenzionale di riferimento e conforme alla normativa, che ha riguardato, in particolare, i seguenti aspetti fondamentali:

  • individuazione delle attività aeree utili alle Direzioni Regionali; 
  • ricognizione delle risorse disponibili; 
  • definizione dei requisiti necessari per verificare, in base alla normativa vigente, l’idoneità al volo degli operatori del volontariato e la loro capacità operativa;
  • Individuazione di un percorso di accreditamento del volontariato che intende operare con aeromobili in attività richieste dalla Regione;
  • confronto con gli uffici regionali e con altri enti e amministrazioni sul tema delle necessità di volo e degli standard operativi ai quali uniformarsi;

l’esecuzione di esercitazioni a scala reale per testare capacità, strumenti, procedure e modalità di lavoro, di cui l’ultima in ordine di tempo è l’Esercitazione “Gruppo Volo” svoltasi  il  19 ottobre 2023. 
Sempre al fine di regolamentare la materia sono stati mantenuti i due tavoli tecnici istituiti in precedenza: il primo, istituzionale, è un Gruppo di Lavoro post-evento composto dai Settori Regionali, relativo alle attività conseguenti alle emergenze alluvionali, che si è dedicato, fra l’altro, all’impiego di aeromobili per il rilievo dei dissesti e che ha consentito di approvare il documento “Gestione attività post evento alluvionale”; il secondo coinvolge il volontariato ed è composto dal Settore Protezione Civile e da piloti esperti appartenenti alle organizzazioni convenzionate con la Regione (Tavolo Tecnico Aeromobili), si è occupato dell’impiego delle risorse con specifico riferimento a quelle del volontariato.

Per la gestione operativa degli ingaggi è stata inoltre individuata una cosiddetta “Unità Volo” del volontariato, con il compito di comprendere in dettaglio le richieste di volo formulate da uffici, enti o amministrazioni.

All’interno del percorso di regolamentazione sono anche nate due occasioni di ingaggio reale, a fronte di eventi meteo idrologici avversi (Po Pellice 19-21 maggio 2023, Colate detritiche alta Val Susa 13 e 24 agosto 2023), che hanno consentito di testare la risposta operativa delle risorse e di effettuare utili rilievi degli effetti al suolo. Nell’ambito del secondo ingaggio, è stato anche avviato un confronto con il Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università degli Studi di Torino, che ha consentito di perfezionare lo standard operativo da applicare a contesti post-emergenziali.

Figura 1. Colata detritica rilevata con drone in Valle Argentera (TO)
Anno
2024

Piattaforma Piani Comunali

Il Regione Piemonte, in collaborazione con CSI Piemonte, ARPA Piemonte e Gis3W, ha completato lo sviluppo di un nuovo strumento informatico denominato “Piattaforma Piani Comunali”: una piattaforma evoluta basata sul web per l’analisi degli scenari di rischio e l’implementazione di piani ed esercitazioni di Protezione Civile, sviluppata in coerenza con gli “Indirizzi per la predisposizione dei piani di protezione civile ai diversi livelli territoriali” disposti dal Dipartimento di Protezione Civile (DirPCM n.160 del 6/7/2021).

La piattaforma permetterà agli Enti locali una semplice gestione, archiviazione, consultazione e condivisione dei Piani. Potrà inoltre essere federata per concorrere a formare il catalogo nazionale dei piani di protezione civile.

Gli obiettivi che si intendono conseguire con il nuovo strumento sono:

  • fornire ai comuni delle linee guida operative di supporto per la redazione dei piani;
  • disporre di dati completi e coerenti a livello regionale, disponendo pertanto di una base dati omogenea, indispensabile sia in fase di ordinaria, sia in fase di emergenza;
  • rendere accessibile a tutti i comuni i medesimi livelli informativi geografici, esposti sotto forma di geo-servizi wms;
  • poter esprimere un giudizio circa la qualità dei piani redatti da ciascun comune, utili a far emergere elementi di eccellenza da usare quali best practices, o viceversa eventuali lacune in fase di pianificazione rispetto alle quali adottare accorgimenti al fine di evitare criticità in fase di emergenza;
  • assicurare l’interoperabilità tra il sistema informativo regionali e quello nazionale.
Figura 1. Schema di funzionamento della nuova Piattaforma Piani Comunali
Figura 2. Interfaccia utente della nuova piattaforma
Anno
2024
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Il Regione Piemonte, in collaborazione con CSI Piemonte, ARPA Piemonte e Gis3W, ha completato lo sviluppo di un nuovo strumento informatico denominato “Piattaforma Piani Comunali”: una piattaforma evoluta basata sul web per l’analisi degli scenari di rischio e l’implementazione di piani ed esercitazioni di Protezione Civile, sviluppata in coerenza con gli “Indirizzi per la predisposizione dei piani di protezione civile ai diversi livelli territoriali” disposti dal Dipartimento di Protezione Civile (DirPCM n.160 del 6/7/2021).

La piattaforma permetterà agli Enti locali una semplice gestione, archiviazione, consultazione e condivisione dei Piani. Potrà inoltre essere federata per concorrere a formare il catalogo nazionale dei piani di protezione civile.

Gli obiettivi che si intendono conseguire con il nuovo strumento sono:

  • fornire ai comuni delle linee guida operative di supporto per la redazione dei piani;
  • disporre di dati completi e coerenti a livello regionale, disponendo pertanto di una base dati omogenea, indispensabile sia in fase di ordinaria, sia in fase di emergenza;
  • rendere accessibile a tutti i comuni i medesimi livelli informativi geografici, esposti sotto forma di geo-servizi wms;
  • poter esprimere un giudizio circa la qualità dei piani redatti da ciascun comune, utili a far emergere elementi di eccellenza da usare quali best practices, o viceversa eventuali lacune in fase di pianificazione rispetto alle quali adottare accorgimenti al fine di evitare criticità in fase di emergenza;
  • assicurare l’interoperabilità tra il sistema informativo regionali e quello nazionale.
Figura 1. Schema di funzionamento della nuova Piattaforma Piani Comunali
Figura 2. Interfaccia utente della nuova piattaforma
Anno
2024

Attività della Sala Operativa Regionale (SOR)

Nel corso del 2023, Regione Piemonte ha rivisto l’organizzazione di Sala Operativa con l’obiettivo di ottimizzare l’attività in emergenza. La riorganizzazione ha riguardato:

  • una revisione dell’assetto organizzativo del personale impiegato in attività di emergenza in Sala Operativa;
  • il miglioramento del flusso informativo delle segnalazioni per rendere la fase di smistamento e registrazione più agevole e conforme al nuovo applicativo di Sala Operativa;
  • la turnazione del personale in base all’intensità dell’evento critico da gestire e alla necessità di ridurre la presenza notturna di personale a beneficio di quella diurna, nella quale si concentra la maggior parte delle attività.

Sono continuati lo sviluppo, i test periodici e l’impiego sperimentale del ChatBot Faster da parte del Volontariato. L’ottimizzazione dello strumento è proceduta di pari passo con lo sviluppo del Visualizzatore Faster, utilizzato per visualizzare le segnalazioni provenienti dal ChatBot. Dal punto di vista strumentale l’obiettivo dell’anno è stato quello di rendere interoperabili ChatBot, Piattaforma Faster e Nuovo Strumento di Sala, dal punto di vista organizzativo invece l’intento è stato quello di porre le basi per quantificare l’operatività del volontariato in emergenza in tempo reale, per mezzo della condivisione della posizione attraverso ChatBot e sua tracciabilità sul Visualizzatore Faster.

Sono state svolte 16 sessioni formative per l’utilizzo di Faster rivolte al Volontariato ed è stata organizzata una rete di formatori del Volontariato per moltiplicare gli sforzi formativi. Nel mese di giugno i volontari formati all’uso e con un proprio account sono arrivati a 400 e, a fine anno, il numero totale dei formati Faster è arrivato a 750.

Figura 1. Attività nella Sala Operativa Regionale (SOR)
Il sistema IT-Alert

Il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale ha stabilito quest’anno le modalità con le quali utilizzare IT-Alert, sistema di allarme pubblico per l'informazione diretta alla popolazione, che dirama ai telefoni cellulari presenti in una determinata area geografica, tramite tecnologia Cell Broadcast, messaggi utili in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti.

Due gruppi di lavoro al quale il Piemonte ha partecipato, istituiti con decreto del Capo della Protezione Civile, si sono occupati dei rischi temporali e piogge intense: il primo gruppo ha lavorato sugli algoritmi e sulle soglie che consentono, per le due tipologie di rischio, di individuare le condizioni meteorologiche che richiedono di diramare allarmi con IT-Alert; Il secondo gruppo di lavoro ha lavorato con lo scopo di affinare l’algoritmo e le soglie delle piogge intense per verificare le frequenze di diramazioni degli allarmi dato il sistema di soglie adottato.
Nel suo complesso, le attività dei gruppi di lavoro hanno prodotto una prima relazione tecnica consegnata al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile per istradarlo alla verifica con le altre Regioni e Centri Funzionali.

Sempre nell’ambito del sistema di allarme pubblico IT-Alert, il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale il 14 settembre 2023 ha organizzato, insieme alle Regioni italiane, ciascuna sul proprio territorio, un test generale di funzionamento del sistema con la diramazione in aree campione di un messaggio alla popolazione. Veniva richiesto in quella occasione di seguire, dalla Sala Operativa Regionale, la campagna di comunicazione massiva IT-Alert e ai cittadini che ricevevano il messaggio di compilare un questionario per dare riscontro sull’esperienza vissuta.

Figura 2. Campagna informativa per il test IT-Alert in Piemonte
Nuova procedura per l'allerta dighe

Nel corso del 2023 è stata predisposta in bozza la procedura interna con la quale gestire le comunicazioni di allerta spedite dai gestori delle Dighe:

  • ridefinito il flusso delle comunicazioni in base alla fase di allerta diga per le tipologie “rischio diga” e “rischio a valle”, identificato come elemento determinante del flusso delle comunicazioni, a partire dalla fase di Allerta/Vigilanza Rinforzata;
  • ridefinito l’utilizzo del canale telefonico in accompagnamento agli altri;
  • definito un modello di gruppo di spedizione contenente i destinatari delle allerte quale canone da replicare per ciascuna diga e tipologia di rischio;
  • ridefinito il modulo della Regione che accompagna, nelle comunicazioni di allerta, quello del Gestore della diga; preparata una procedura per la gestione del rischio diga/valle e un modulo on-line di riferimento per il servizio di reperibilità, quale traccia da seguire per diramare le allerte.

La Regione ha terminato di fornire nel 2023 ai singoli Gestori delle Dighe un ambiente per la gestione delle proprie campagne di comunicazione (cd. “Tenant”), al quale è stata associata una casella di posta PEC ad uso e consumo del Gestore a mezzo della quale lo stesso potrà procedere agli allertamenti di competenza. Sono stati effettuati incontri formativi per l’utilizzo del WCM con alcuni Gestori le cui dighe di competenza dispongono già di un DPC – Documento di Protezione Civile – approvato e formalmente vigente.

Figura 3. Fasi operative per l'allerta dighe
Anno
2024
Paragrafi

Nel corso del 2023, Regione Piemonte ha rivisto l’organizzazione di Sala Operativa con l’obiettivo di ottimizzare l’attività in emergenza. La riorganizzazione ha riguardato:

  • una revisione dell’assetto organizzativo del personale impiegato in attività di emergenza in Sala Operativa;
  • il miglioramento del flusso informativo delle segnalazioni per rendere la fase di smistamento e registrazione più agevole e conforme al nuovo applicativo di Sala Operativa;
  • la turnazione del personale in base all’intensità dell’evento critico da gestire e alla necessità di ridurre la presenza notturna di personale a beneficio di quella diurna, nella quale si concentra la maggior parte delle attività.

Sono continuati lo sviluppo, i test periodici e l’impiego sperimentale del ChatBot Faster da parte del Volontariato. L’ottimizzazione dello strumento è proceduta di pari passo con lo sviluppo del Visualizzatore Faster, utilizzato per visualizzare le segnalazioni provenienti dal ChatBot. Dal punto di vista strumentale l’obiettivo dell’anno è stato quello di rendere interoperabili ChatBot, Piattaforma Faster e Nuovo Strumento di Sala, dal punto di vista organizzativo invece l’intento è stato quello di porre le basi per quantificare l’operatività del volontariato in emergenza in tempo reale, per mezzo della condivisione della posizione attraverso ChatBot e sua tracciabilità sul Visualizzatore Faster.

Sono state svolte 16 sessioni formative per l’utilizzo di Faster rivolte al Volontariato ed è stata organizzata una rete di formatori del Volontariato per moltiplicare gli sforzi formativi. Nel mese di giugno i volontari formati all’uso e con un proprio account sono arrivati a 400 e, a fine anno, il numero totale dei formati Faster è arrivato a 750.

Figura 1. Attività nella Sala Operativa Regionale (SOR)
Il sistema IT-Alert

Il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale ha stabilito quest’anno le modalità con le quali utilizzare IT-Alert, sistema di allarme pubblico per l'informazione diretta alla popolazione, che dirama ai telefoni cellulari presenti in una determinata area geografica, tramite tecnologia Cell Broadcast, messaggi utili in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti.

Due gruppi di lavoro al quale il Piemonte ha partecipato, istituiti con decreto del Capo della Protezione Civile, si sono occupati dei rischi temporali e piogge intense: il primo gruppo ha lavorato sugli algoritmi e sulle soglie che consentono, per le due tipologie di rischio, di individuare le condizioni meteorologiche che richiedono di diramare allarmi con IT-Alert; Il secondo gruppo di lavoro ha lavorato con lo scopo di affinare l’algoritmo e le soglie delle piogge intense per verificare le frequenze di diramazioni degli allarmi dato il sistema di soglie adottato.
Nel suo complesso, le attività dei gruppi di lavoro hanno prodotto una prima relazione tecnica consegnata al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile per istradarlo alla verifica con le altre Regioni e Centri Funzionali.

Sempre nell’ambito del sistema di allarme pubblico IT-Alert, il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale il 14 settembre 2023 ha organizzato, insieme alle Regioni italiane, ciascuna sul proprio territorio, un test generale di funzionamento del sistema con la diramazione in aree campione di un messaggio alla popolazione. Veniva richiesto in quella occasione di seguire, dalla Sala Operativa Regionale, la campagna di comunicazione massiva IT-Alert e ai cittadini che ricevevano il messaggio di compilare un questionario per dare riscontro sull’esperienza vissuta.

Figura 2. Campagna informativa per il test IT-Alert in Piemonte
Nuova procedura per l'allerta dighe

Nel corso del 2023 è stata predisposta in bozza la procedura interna con la quale gestire le comunicazioni di allerta spedite dai gestori delle Dighe:

  • ridefinito il flusso delle comunicazioni in base alla fase di allerta diga per le tipologie “rischio diga” e “rischio a valle”, identificato come elemento determinante del flusso delle comunicazioni, a partire dalla fase di Allerta/Vigilanza Rinforzata;
  • ridefinito l’utilizzo del canale telefonico in accompagnamento agli altri;
  • definito un modello di gruppo di spedizione contenente i destinatari delle allerte quale canone da replicare per ciascuna diga e tipologia di rischio;
  • ridefinito il modulo della Regione che accompagna, nelle comunicazioni di allerta, quello del Gestore della diga; preparata una procedura per la gestione del rischio diga/valle e un modulo on-line di riferimento per il servizio di reperibilità, quale traccia da seguire per diramare le allerte.

La Regione ha terminato di fornire nel 2023 ai singoli Gestori delle Dighe un ambiente per la gestione delle proprie campagne di comunicazione (cd. “Tenant”), al quale è stata associata una casella di posta PEC ad uso e consumo del Gestore a mezzo della quale lo stesso potrà procedere agli allertamenti di competenza. Sono stati effettuati incontri formativi per l’utilizzo del WCM con alcuni Gestori le cui dighe di competenza dispongono già di un DPC – Documento di Protezione Civile – approvato e formalmente vigente.

Figura 3. Fasi operative per l'allerta dighe
Anno
2024

Esercitazioni di Protezione Civile

Il 19 ottobre 2023 Regione Piemonte ha svolto un’esercitazione per testare strumenti e procedure in emergenza con la finalità di verificare il funzionamento, in un contesto alluvionale simulato, di risorse già in uso o prossime ad essere impiegate.

In particolare, l’esercitazione ha riguardato:

  • la dichiarazione della Fase Operativa in corso d’evento da parte dei Comuni;
  • l’utilizzo di “Faster” (un bot di Telegram) per la comunicazione tra Sala Operativa Regionale, Comuni e squadre in campo (che ha coinvolto il volontariato e i Comuni dei COM di Pinerolo e Nichelino);
  • l’utilizzo del nuovo Strumento di Sala Operativa per la gestione delle segnalazioni inviate dalle squadre in campo e la nuova procedura di Sala Operativa con particolare riferimento al flusso informativo tra le funzioni operative;
  • l'applicativo Erikus per la raccolta di informazioni sull’agibilità post sismica degli edifici con il rilievo speditivo del danno con scheda AeDES (Agibilità e Danno nell’Emergenza Sismica), in linea con il DPCM 8 luglio 2014;
  • la procedura aeromobili del volontariato con rilievi aerei di piccole porzioni di territorio  effettuate da squadre droni coordinate dalla Unità Volo presente in Sala Operativa Regionale.

L’esercitazione ha coinvolto 65 partecipanti, 10 associazioni e 12 squadre volo. Ai fini dell'esercitazione è stato predisposto un programma della giornata con attività schedulate, strumenti da utilizzare e modalità di lavoro. Per le attività che riguardano gli eventi alluvionali, è stato predisposto uno scenario fittizio che si ispira all’evento del 22-27 novembre 2019, preparato allo scopo di fornire un contesto realistico ai partecipanti.

La Sala Operativa Regionale di Protezione Civile, individuata come punto di attestazione delle informazioni rilevate sul territorio, ha seguito le attività svolte in campo. Infine sono stati svolti debriefing tematici (26 ottobre, 9  e 21 novembre 2023) per ricevere dai partecipanti un riscontro sull’esito dell’iniziativa.

Figura 1. Attività in Sala Operativa
Figura 2. Attività in campo
Anno
2024
Paragrafi

Il 19 ottobre 2023 Regione Piemonte ha svolto un’esercitazione per testare strumenti e procedure in emergenza con la finalità di verificare il funzionamento, in un contesto alluvionale simulato, di risorse già in uso o prossime ad essere impiegate.

In particolare, l’esercitazione ha riguardato:

  • la dichiarazione della Fase Operativa in corso d’evento da parte dei Comuni;
  • l’utilizzo di “Faster” (un bot di Telegram) per la comunicazione tra Sala Operativa Regionale, Comuni e squadre in campo (che ha coinvolto il volontariato e i Comuni dei COM di Pinerolo e Nichelino);
  • l’utilizzo del nuovo Strumento di Sala Operativa per la gestione delle segnalazioni inviate dalle squadre in campo e la nuova procedura di Sala Operativa con particolare riferimento al flusso informativo tra le funzioni operative;
  • l'applicativo Erikus per la raccolta di informazioni sull’agibilità post sismica degli edifici con il rilievo speditivo del danno con scheda AeDES (Agibilità e Danno nell’Emergenza Sismica), in linea con il DPCM 8 luglio 2014;
  • la procedura aeromobili del volontariato con rilievi aerei di piccole porzioni di territorio  effettuate da squadre droni coordinate dalla Unità Volo presente in Sala Operativa Regionale.

L’esercitazione ha coinvolto 65 partecipanti, 10 associazioni e 12 squadre volo. Ai fini dell'esercitazione è stato predisposto un programma della giornata con attività schedulate, strumenti da utilizzare e modalità di lavoro. Per le attività che riguardano gli eventi alluvionali, è stato predisposto uno scenario fittizio che si ispira all’evento del 22-27 novembre 2019, preparato allo scopo di fornire un contesto realistico ai partecipanti.

La Sala Operativa Regionale di Protezione Civile, individuata come punto di attestazione delle informazioni rilevate sul territorio, ha seguito le attività svolte in campo. Infine sono stati svolti debriefing tematici (26 ottobre, 9  e 21 novembre 2023) per ricevere dai partecipanti un riscontro sull’esito dell’iniziativa.

Figura 1. Attività in Sala Operativa
Figura 2. Attività in campo
Anno
2024

Gestione degli eventi metereologici avversi

Evento meteoidrologico del 19-21 maggio 2023 nel Piemonte occidentale

L’evento ha principalmente coinvolto la fascia alpina e prealpina occidentale, oltre che le pianure cuneese e torinese, a partire dalle prime ore di venerdì 19 maggio, per concludersi poi nella notte tra domenica 21 e lunedì 22 maggio, determinando precipitazioni costanti, di intensità moderata e localmente forte.
Seppure in maniera meno marcata e senza determinare effetti rilevanti, le precipitazioni hanno coinvolto anche il settore orientale della regione.

A fronte delle precipitazioni, si sono generati fenomeni di allagamento ad opera della rete idrografica secondaria che hanno coinvolto i territori limitrofi ai corsi d’acqua e che, dove hanno interagito con i centri abitati e le infrastrutture viarie, hanno richiesto l’adozione di misure cautelative determinando con i loro effetti interruzioni della viabilità secondaria e di quella principale, seppur marginalmente. Pochi e localizzati fenomeni franosi, perlopiù superficiali, hanno coinvolto il settore montano prossimo alla pianura delle province di Torino, Biella e Cuneo e quello collinare cuneese, interrompendo in alcuni punti la viabilità della rete stradale secondaria e, in alcuni casi, di quella principale.

Tra le situazioni più rilevanti segnalate in Sala Operativa Regionale (SOR) si citano:

  • la frana di crollo sulla strada provinciale 49 che ha determinato, sabato 20 maggio, l’isolamento temporaneo di Ribordone (TO);
  • l’evacuazione cautelativa, sempre sabato 20 maggio, di 7 nuclei familiari a Perosa Argentina per rischio idrogeologico e la chiusura cautelativa del ponte sulla Strada Provinciale 29 a Cardè domenica 21 Maggio.

In occasione dell’evento è stato allertato il sistema regionale di protezione civile (Province, Prefetture, Comuni e Volontariato) ed è stata disposta l’apertura della SOR in modalità h24 a partire dalle ore 18.00 di venerdì 19 maggio 2023 e fino a Lunedì 22 maggio alle ore 08:00. I Presidi Territoriali Regionali di Protezione Civile sono stati attivati al fine di rendere prontamente disponibili le risorse del parco materiali e mezzi per fronteggiare eventuali richieste di supporto da parte delle Autorità di Protezione Civile sul territorio.
 

Colata detritica del 13 agosto a Bardonecchia

A fronte della colata detritica che il 13 agosto 2023 ha interessato il Rio Frejus (Fig. 1) nell’alta Val Susa intorno alle ore 21:00, determinando a Bardonecchia gravi condizioni di criticità, a partire dalla sera stessa è stato attivato il volontariato di protezione civile convenzionato con la Regione Piemonte, al fine di fornire assistenza alla popolazione, presidio e supporto nella gestione della viabilità, rimozione dei detriti trasportati a valle dalla colata, ripristino e pulizia di strade e seminterrati interessati dal fenomeno di dissesto.

La situazione ha richiesto di protrarre le attività di recupero sino alla giornata del 24 agosto, Regione Piemonte ha garantito la presenza di due funzionari come raccordo tra il COC e il volontariato, in coordinamento con i Settori Tecnici al fine di raccogliere dati utili per il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale.

Figura 1. Colata di fango lungo il Torrente Frejus (TO)
Colate detritiche del 24 agosto a Sauze di Cesana

A fronte della colate detritiche del 24 agosto 2023 (Fig. 2), è stato fornito supporto in loco all’amministrazione comunale di Sauze di Cesana presso il Centro Operativo Comunale, nell'allestire l’edificio del Formont messo a disposizione dal Comune di Cesana Torinese per ospitare quante, delle 150 persone presenti ed evacuate in alta valle Argentera, avessero la necessità di trovare ricovero temporaneo.

Il supporto ha riguardato anche l’organizzazione di presidi di controllo del territorio con il volontariato di protezione civile per inibire gli accessi in Valle Argentera in virtù di un’ordinanza sindacale che definiva come non transitabile, per ragioni di sicurezza, il settore interessato dai dissesti.

Figura 2. Colata detritica a Sauze di Cesana
Anno
2024
Paragrafi
Evento meteoidrologico del 19-21 maggio 2023 nel Piemonte occidentale

L’evento ha principalmente coinvolto la fascia alpina e prealpina occidentale, oltre che le pianure cuneese e torinese, a partire dalle prime ore di venerdì 19 maggio, per concludersi poi nella notte tra domenica 21 e lunedì 22 maggio, determinando precipitazioni costanti, di intensità moderata e localmente forte.
Seppure in maniera meno marcata e senza determinare effetti rilevanti, le precipitazioni hanno coinvolto anche il settore orientale della regione.

A fronte delle precipitazioni, si sono generati fenomeni di allagamento ad opera della rete idrografica secondaria che hanno coinvolto i territori limitrofi ai corsi d’acqua e che, dove hanno interagito con i centri abitati e le infrastrutture viarie, hanno richiesto l’adozione di misure cautelative determinando con i loro effetti interruzioni della viabilità secondaria e di quella principale, seppur marginalmente. Pochi e localizzati fenomeni franosi, perlopiù superficiali, hanno coinvolto il settore montano prossimo alla pianura delle province di Torino, Biella e Cuneo e quello collinare cuneese, interrompendo in alcuni punti la viabilità della rete stradale secondaria e, in alcuni casi, di quella principale.

Tra le situazioni più rilevanti segnalate in Sala Operativa Regionale (SOR) si citano:

  • la frana di crollo sulla strada provinciale 49 che ha determinato, sabato 20 maggio, l’isolamento temporaneo di Ribordone (TO);
  • l’evacuazione cautelativa, sempre sabato 20 maggio, di 7 nuclei familiari a Perosa Argentina per rischio idrogeologico e la chiusura cautelativa del ponte sulla Strada Provinciale 29 a Cardè domenica 21 Maggio.

In occasione dell’evento è stato allertato il sistema regionale di protezione civile (Province, Prefetture, Comuni e Volontariato) ed è stata disposta l’apertura della SOR in modalità h24 a partire dalle ore 18.00 di venerdì 19 maggio 2023 e fino a Lunedì 22 maggio alle ore 08:00. I Presidi Territoriali Regionali di Protezione Civile sono stati attivati al fine di rendere prontamente disponibili le risorse del parco materiali e mezzi per fronteggiare eventuali richieste di supporto da parte delle Autorità di Protezione Civile sul territorio.
 

Colata detritica del 13 agosto a Bardonecchia

A fronte della colata detritica che il 13 agosto 2023 ha interessato il Rio Frejus (Fig. 1) nell’alta Val Susa intorno alle ore 21:00, determinando a Bardonecchia gravi condizioni di criticità, a partire dalla sera stessa è stato attivato il volontariato di protezione civile convenzionato con la Regione Piemonte, al fine di fornire assistenza alla popolazione, presidio e supporto nella gestione della viabilità, rimozione dei detriti trasportati a valle dalla colata, ripristino e pulizia di strade e seminterrati interessati dal fenomeno di dissesto.

La situazione ha richiesto di protrarre le attività di recupero sino alla giornata del 24 agosto, Regione Piemonte ha garantito la presenza di due funzionari come raccordo tra il COC e il volontariato, in coordinamento con i Settori Tecnici al fine di raccogliere dati utili per il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale.

Figura 1. Colata di fango lungo il Torrente Frejus (TO)
Colate detritiche del 24 agosto a Sauze di Cesana

A fronte della colate detritiche del 24 agosto 2023 (Fig. 2), è stato fornito supporto in loco all’amministrazione comunale di Sauze di Cesana presso il Centro Operativo Comunale, nell'allestire l’edificio del Formont messo a disposizione dal Comune di Cesana Torinese per ospitare quante, delle 150 persone presenti ed evacuate in alta valle Argentera, avessero la necessità di trovare ricovero temporaneo.

Il supporto ha riguardato anche l’organizzazione di presidi di controllo del territorio con il volontariato di protezione civile per inibire gli accessi in Valle Argentera in virtù di un’ordinanza sindacale che definiva come non transitabile, per ragioni di sicurezza, il settore interessato dai dissesti.

Figura 2. Colata detritica a Sauze di Cesana
Capitolo
Eventi estremi
Anno
2024

Presidi territoriali idraulici

Nel corso del 2023 è stata effettuata una ricognizione dello stato di attuazione dei presidi territoriali idraulici di cui alla Direttiva PCM 24 febbraio 2004, con particolare riferimento all'organizzazione delle attività a supporto del servizio di piena e di pronto intervento idraulico sui corsi d'acqua di competenza regionale.

Figura 1. Proposta di Governance
Figura 2. Procedure operative

L’attività continuerà nel 2024 al fine di migliorare le fasi di monitoraggio e sorveglianza in occasione del preannuncio di eventi meteoidrologici avversi, che possono mettere a rischio aree già critiche del territorio.

Anno
2024
Paragrafi

Nel corso del 2023 è stata effettuata una ricognizione dello stato di attuazione dei presidi territoriali idraulici di cui alla Direttiva PCM 24 febbraio 2004, con particolare riferimento all'organizzazione delle attività a supporto del servizio di piena e di pronto intervento idraulico sui corsi d'acqua di competenza regionale.

Figura 1. Proposta di Governance
Figura 2. Procedure operative

L’attività continuerà nel 2024 al fine di migliorare le fasi di monitoraggio e sorveglianza in occasione del preannuncio di eventi meteoidrologici avversi, che possono mettere a rischio aree già critiche del territorio.

Anno
2024

Sistema Protezione Civile: pianificazione e gestione dell'emergenza

Anno
2024

La protezione civile è un sistema che ha lo scopo di tutelare l’integrità della vita, dei beni, degli insediamenti, degli animali e dell’ambiente dalle conseguenze degli eventi calamitosi, mediante azioni di previsione, prevenzione, gestione dell’emergenza e superamento dell’emergenza.

Il D.Lgs. n. 1/2018 definisce il "Servizio Nazionale della Protezione Civile" come struttura articolata in diversi livelli amministrativi (comunale, provinciale, regionale e nazionale). Questo servizio si basa anche sulla partecipazione della cittadinanza, che deve necessariamente conoscere i rischi ai quali il proprio territorio è soggetto e adottare, conseguentemente, comportamenti adeguati di salvaguardia.

L’Italia è tra i Paesi al mondo maggiormente esposti ai rischi naturali e derivanti dalle attività dell’uomo. Ciò rende necessario un sistema di protezione civile che assicuri la presenza di risorse umane, conoscenze, mezzi, capacità operative, organizzative e decisionali in grado di intervenire in tempi brevissimi e in modo coordinato in caso di emergenza, ma anche di operare con continuità per prevenire e, per quanto possibile, prevedere, eventuali disastri. Per questo motivo in Italia la protezione civile non è un compito assegnato a una singola amministrazione ma è una funzione attribuita a un sistema integrato.

La protezione civile opera secondo il principio di sussidiarietà per cui qualora le criticità determinate da un evento calamitoso non possano essere fronteggiate da un’amministrazione perché eccedono la sua capacità di risposta, questa si rivolge al livello amministrativo sovraordinato per ricevere supporto nella gestione dell’emergenza: quando l’evento non può essere fronteggiato con i mezzi a disposizione del Comune si mobilitano la Provincia, la Prefettura e la Regione, fino al coinvolgimento dello Stato in caso di emergenza nazionale.

Ai fini dello svolgimento delle attività di protezione civile gli eventi emergenziali - di origine naturale o derivanti dalle attività dell'uomo - si distinguono in:

  • emergenze connesse con eventi calamitosi che possono essere fronteggiati mediante interventi attuabili dai singoli enti e amministrazioni competenti in via ordinaria;
     
  • emergenze connesse con eventi calamitosi che per loro natura o estensione comportano l'intervento coordinato di più enti o amministrazioni e devono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari da impiegare durante limitati e predefiniti periodi di tempo;
     
  • emergenze di rilievo nazionale connesse con eventi calamitosi che in ragione della loro intensità o estensione devono, con immediatezza d'intervento, essere fronteggiate con mezzi e poteri straordinari da impiegare durante limitati e predefiniti periodi.

Dose efficace all’individuo rappresentativo della popolazione

Anno
2024

La dose da radiazioni ionizzanti per la popolazione calcolata per il 2023 è stata in linea con quella degli anni scorsi. 

La radioattività naturale, infatti, si mantiene costante e la radioattività artificiale non ha subito grossi cambiamenti negli ultimi anni e dunque la popolazione è sottoposta a livelli costanti di radioattività negli anni.

Le dosi calcolate da Arpa Piemonte, sulla base degli esiti dei monitoraggi svolti sul territorio regionale, per l’individuo rappresentativo della popolazione adulta piemontese – con più di 17 anni – mettono in evidenza che il contributo della radioattività artificiale è molto piccolo. 

I valori di dose efficace sono largamente dominati dal radon indoor, che da solo contribuisce per ben il 69% della dose ambientale complessiva.

Dose efficace annuale ambientale alla popolazione piemontese adulta nel 2023, esposizioni mediche escluse - Fonte Arpa Piemonte

La dose efficace alla popolazione adulta piemontese si è attestata su livelli stabili ormai da parecchi anni. 

Ciò è dovuto al fatto che le fonti di esposizione di origine naturale sono costanti e che la radioattività artificiale, depositatasi sulla nostra regione con l’incidente di Chernobyl, si è stabilizzata su concentrazioni più o meno costanti, la cui leggera diminuzione per decadimento naturale non è percepibile a distanza di uno o pochi anni. 

Dose efficace annuale all’individuo rappresentativo della popolazione piemontese adulta per l’anno 2023
Tipo di fonte Via di esposizione µSv/anno Percentuale rispetto alla dose totale
Naturali Inalazione (radon) 2,7 69
Irraggiamento di origine naturale 0,85 22
Ingestione di radionuclidi naturali 0,304 8
Artificiali Irraggiamento di Cs-137 dal suolo 0,033 0,85
Ingestione di Cs-137 (alimenti base) 0,000473158 0,016
Ingestione di Cs-137 (alimenti particolari) 0,01732107 0,6
Ingestione di Sr-90 (solo per il latte) 0,00019208 Trascurabile
TOTALE mSv/anno 3,887665238
Diagnostica medica 1,178
Dose efficace annuale all’individuo rappresentativo della popolazione piemontese adulta per l’anno 2023
La dose totale è stata ottenuta considerando la dose da ingestione degli alimenti base e non degli alimenti particolari, che per loro natura tendono ad accumulare il Cs-137.
Il limite di 1 mSv/anno fissato dalla normativa si riferisce solamente alle fonti di esposizione artificiali, escludendo le fonti naturali e la diagnostica medica, riportata in tabella ma non considerata nella dose totale - Fonte Arpa Piemonte
Informazioni e risorse aggiuntive

Becquerel - Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Becquerel

Sievert - Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Sievert

Dosimetria - Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Dosimetria

Attività condotte nelle fasi emergenziali post-sisma e a supporto della ricostruzione nei territori colpiti

Implementazione del sistema Erikus-ric

Su richiesta dal Commissario Straordinario per la Ricostruzione dei comuni dell'isola d'Ischia colpiti dall’evento sismico del 2017, finalizzato allo sviluppo di specifiche funzionalità necessarie per la gestione della delicata fase di ricostruzione (per approfondimenti si rimanda al video Erikus–ric), a seguito della frana del novembre 2022 che ha colpito l’isola di Ischia la Regione e Arpa Piemonte hanno collaborato con il Dipartimento di Protezione Civile e la Struttura Commissariale per l’organizzazione della compagna rilevamento danni con la scheda Aedei. In particolare è stato adattato il sistema Erikus per l’archiviazione di tutti i dati della scheda Aedei, per i rilevatori sono stati preparati dei fascicoli informativi a corredo delle schede precompilate (parte cartografica e alcune informazioni della sezione 1) ed è stato predisposto un web gis per la compilazione online della scheda Aedei. Inoltre durante la fase emergenziale è stata garantita l’assistenza ai tecnici Aedei nell’utilizzo del web gis e si è collaborato alla redazione di mappe e tabelle relative ai dati archiviati.
 

Archiviazione dei dati relativi agli edifici sottoposti a tutela

Sono stati archiviati, nel sistema Erikus, i dati relativi agli edifici soggetti a tutela per valenza culturale ricadenti nei comuni piemontesi della zona sismica 3S e 3, come prosecuzione delle attività informative e formative avviate nel 2019, in collaborazione con il Segretariato regionale del Mibact di Piemonte e Lombardia. Questa attività, condotta anche nell’ambito del progetto di alternanza scuola-lavoro con l’Istituto Buniva di Pinerolo, ha comportato una raccolta di dati sui beni culturali nella zona sismica 3, utilizzando la app predisposta da Arpa Piemonte su G3W-Suite.

 

Attività formative ed esercitative

Il sistema Erikus è stato utilizzato anche come strumento didattico innovativo, nell’ambito dei percorsi di alternanza scuola-lavoro tra gli Istituti scolastici e gli Uffici della Regione Piemonte, che ha portato all’ulteriore acquisizione di dati geometrici e costruttivi dell’edificato in specifiche aree. La collaborazione, già sperimentata con vari istituti superiori a partire dall’anno scolastico 2017-2018, è proseguita negli anni successivi con il coinvolgimento di oltre 500 studenti.

Nel corso del 2023, la Regione ha organizzato alcune esercitazioni per la raccolta dati sull’edificato svolte in Piemonte con i rilevatori Aedes, con il supporto del corpo dei Vigili del Fuoco del Piemonte e del Politecnico di Torino, ed ha partecipato all'esercitazione “Exe Lom 2023” in Lombardia, organizzata nell’ambito della funzione censimento danni all’interno del COC (Centro Operativo Comunale). È stato testato il collegamento del Sistema Erikus utilizzato a livello di COC con il sistema Agitec e Designa utilizzato a livello di DICOMAC (Direzione di Comando e Controllo). Inoltre è stato testato lo scambio dei dati con i Vigili del Fuoco e l’utilizzo del triage per la pianificazione dei sopralluoghi.

Anno
2024
Paragrafi
Implementazione del sistema Erikus-ric

Su richiesta dal Commissario Straordinario per la Ricostruzione dei comuni dell'isola d'Ischia colpiti dall’evento sismico del 2017, finalizzato allo sviluppo di specifiche funzionalità necessarie per la gestione della delicata fase di ricostruzione (per approfondimenti si rimanda al video Erikus–ric), a seguito della frana del novembre 2022 che ha colpito l’isola di Ischia la Regione e Arpa Piemonte hanno collaborato con il Dipartimento di Protezione Civile e la Struttura Commissariale per l’organizzazione della compagna rilevamento danni con la scheda Aedei. In particolare è stato adattato il sistema Erikus per l’archiviazione di tutti i dati della scheda Aedei, per i rilevatori sono stati preparati dei fascicoli informativi a corredo delle schede precompilate (parte cartografica e alcune informazioni della sezione 1) ed è stato predisposto un web gis per la compilazione online della scheda Aedei. Inoltre durante la fase emergenziale è stata garantita l’assistenza ai tecnici Aedei nell’utilizzo del web gis e si è collaborato alla redazione di mappe e tabelle relative ai dati archiviati.
 

Archiviazione dei dati relativi agli edifici sottoposti a tutela

Sono stati archiviati, nel sistema Erikus, i dati relativi agli edifici soggetti a tutela per valenza culturale ricadenti nei comuni piemontesi della zona sismica 3S e 3, come prosecuzione delle attività informative e formative avviate nel 2019, in collaborazione con il Segretariato regionale del Mibact di Piemonte e Lombardia. Questa attività, condotta anche nell’ambito del progetto di alternanza scuola-lavoro con l’Istituto Buniva di Pinerolo, ha comportato una raccolta di dati sui beni culturali nella zona sismica 3, utilizzando la app predisposta da Arpa Piemonte su G3W-Suite.

 

Attività formative ed esercitative

Il sistema Erikus è stato utilizzato anche come strumento didattico innovativo, nell’ambito dei percorsi di alternanza scuola-lavoro tra gli Istituti scolastici e gli Uffici della Regione Piemonte, che ha portato all’ulteriore acquisizione di dati geometrici e costruttivi dell’edificato in specifiche aree. La collaborazione, già sperimentata con vari istituti superiori a partire dall’anno scolastico 2017-2018, è proseguita negli anni successivi con il coinvolgimento di oltre 500 studenti.

Nel corso del 2023, la Regione ha organizzato alcune esercitazioni per la raccolta dati sull’edificato svolte in Piemonte con i rilevatori Aedes, con il supporto del corpo dei Vigili del Fuoco del Piemonte e del Politecnico di Torino, ed ha partecipato all'esercitazione “Exe Lom 2023” in Lombardia, organizzata nell’ambito della funzione censimento danni all’interno del COC (Centro Operativo Comunale). È stato testato il collegamento del Sistema Erikus utilizzato a livello di COC con il sistema Agitec e Designa utilizzato a livello di DICOMAC (Direzione di Comando e Controllo). Inoltre è stato testato lo scambio dei dati con i Vigili del Fuoco e l’utilizzo del triage per la pianificazione dei sopralluoghi.

Anno
2024