Controlli della concentrazione di fibre di amianto aerodisperse nei cantieri dell'alta velocità ferroviaria
Terzo Valico dei Giovi
Nel corso dell’anno 2023 i principali cantieri di scavo attivi della linea ferroviaria ad Alta Capacità/Alta Velocità Milano-Genova “Terzo Valico dei Giovi” sono stati: il cantiere “finestra Val Lemme” sito nel territorio del comune di Voltaggio, il cantiere stradale NV15 nel comune di Carrosio (SP160), il cantiere “finestra Castagnola” sito nel comune di Fraconalto, il cantiere “Pozzo Radimero” sito nel comune di Arquata Scrivia, il cantiere “Moriassi” sito nel comune di Arquata Scrivia e i cantieri COP7, COP11 e COP12 di Novi Ligure.
Sono inoltre rimasti attivi i seguenti siti di deposito: ex cava Cementir in comune di Voltaggio, cascina Clara e Buona in comune di Alessandria, cascina Romanellotta in comune di Pozzolo Formigaro, Località Pieve in comune di Novi Ligure, cascina Guarasca e cava Bolla in comune di Alessandria, Fraz. Spinetta.
Arpa Piemonte effettua attività di monitoraggio del materiale aerodisperso dal 2013, anche in parallelo al proponente. La finalità dei monitoraggi ambientali è garantire un controllo sulla qualità dell’aria in termini di concentrazione di fibre di amianto aerodisperse/litro di aria, poiché nelle zone in cui sono attivi gli scavi esistono formazioni geologiche contenenti rocce asbestifere.
La rete di monitoraggio è stata estesa anche ai siti di deposito a partire dal 2016 in quanto è stato stabilito di collocarvi le terre e rocce contenenti amianto in bassa percentuale secondo il Protocollo Gestione Amianto per il Terzo Valico Ferroviario Dei Giovi.
Sono inoltre proseguite le attività in merito alle 2 convenzioni inerenti l’opera, la prima stipulata tra Arpa Piemonte, RFI S.p.a. e CoCIV volta al supporto tecnico scientifico all’Osservatorio Ambientale, per la tutela degli aspetti ambientali, al fine di garantire il corretto accompagnamento ambientale dell’opera e la seconda tra Arpa Piemonte e CoCIV legata alla gestione delle terre e rocce da scavo.
Relativamente alle analisi sui campioni di materiale aerodisperso prelevati da Arpa Piemonte all’esterno dei cantieri di scavo e deponia, queste ultime hanno normalmente evidenziato concentrazioni di amianto inferiori al limite di rilevabilità strumentale e quando è stata rilevata la presenza di fibre di amianto, quest’ultima era in concentrazione inferiore alla soglia di 1 fibra litro che è il valore soglia assunto come riferimento per le grandi opere e per i siti contaminati di interesse nazionale.
Punto prelievo | febbraio | marzo | aprile | maggio | giugno | luglio | agosto | settembre | ottobre | novembre | dicembre |
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Finestra Val Lemme 1 | 0,1 | <0,1 | 0,4 | <0,1 | 0,1 | <0,1 | 0,1 | <0,1 | |||
Finestra Val Lemme 2 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | 0,3 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | |||
Ex cava Cementir | <0,1 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | 0,1 | <0,1 | |||
Finestra Castagnola 1 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | 0,1 | <0,1 | |||
Finestra Castagnola 2 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | |||
Pozzo Radimero | <0,1 | 0,1 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | |||
Cascina Romanellotta 1 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | 0,1 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | |
Cascina Clara e Buona 1 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | ||||||
Cascina Clara e Buona 2 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | ||||||
Località Pieve | <0,1 | <0,1 | |||||||||
Cascina Romanellotta 2 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | 0,3 | <0,1 | <0,1 | |
COP7 1 | 0,1 | 0,3 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | 0,1 | <0,1 | 0,3 | |||
COP7 2 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | |||
Moriassi | 0,1 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | 0,3 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | |||
Cascina Guarasca e cava Bolla 1 | 0,1 | <0,1 | 0,1 | <0,1 | |||||||
Cascina Guarasca e cava Bolla 2 | 0,1 | <0,1 | <0,1 | ||||||||
NV15 | 0,1 | ||||||||||
COP11 | <0,1 | 0,1 | 0,1 | <0,1 | |||||||
COP12 | <0,1 | 0,1 | <0,1 | <0,1 | |||||||
Cascina Guarasca e cava Bolla 3 | 0,1 | <0,1 | 0,1 |
Torino - Lione
Il progetto della linea ferroviaria Torino-Lione prevede la realizzazione di una nuova linea ferroviaria internazionale lunga circa 235 km, dedicata al trasporto sia di merci che di passeggeri.
Per la conformazione geologica locale durante le fasi di realizzazione delle gallerie è possibile rinvenire la presenza di amianto nelle rocce scavate; perciò, Il Centro Regionale Amianto Ambientale di Arpa Piemonte ha effettuato la validazione del monitoraggio ambientale eseguito dal Proponente dell’Opera all’esterno del cantiere, come previsto dalla Delibera CIPE 86/2010 al punto 83.
L’attività di validazione è stata effettuata sia per la verifica delle condizioni di prelievo, mediante il campionamento in parallelo delle postazioni del monitoraggio ambientale, sia per la verifica del risultato analitico prodotto, mediante l’analisi di porzioni di membrane acquisite dal laboratorio incaricato.
Nel 2023, tale validazione dati, è stata effettuata sulle matrici ambientali aria e acqua, presso il sito “La Maddalena”, ove erano in corso opere relative al cantiere CO4-Nicchie e CO4-Svincolo (3 campioni di aerodispersi e 8 campioni di acque – reflue, sotterranee e superficiali), e sulle matrici ambientali aria e terre e rocce presso l’area di San Didero, CO-02C – Autoporto (41 campioni di aerodispersi e 1 campione di terre e rocce) per un totale di 53 campioni e 8 sopralluoghi.
Località | La Maddalena | Perimetro cantiere | Garbin | Nuovo perimetro cantiere | San Didero 1 | San Didero 2 | San Didero 3 |
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10/03/2021 | 0,1 | ||||||
05/05/2021 | 0,6 | ||||||
30/11/2022 | <0,1 | <0,1 | <0,1 | ||||
01/12/2022 | 0,2 | 0,1 | <0,1 | ||||
07/03/2023 | 0,6 | non leggibile | |||||
08/03/2023 | 0,7 | non leggibile | |||||
09/03/2023 | non leggibile | 0,2 | |||||
14/03/2023 | 0,4 | ||||||
15/03/2023 | 0,2 | 0,3 | |||||
16/03/2023 | 0,8 | 0,4 | |||||
23/03/2023 | 0,1 | 0,1 | |||||
16/08/2023 | <0,2 | <0,1 | <0,1 |
Informazioni e risorse aggiuntive
Commissario Terzo Valico https://terzovalico.mit.gov.it/ambiente/controllo-aria/
Opuscolo amianto (mit.gov.it) https://terzovalico.mit.gov.it/wp-content/uploads/2021/04/opuscolo-amianto_0.pdf
Delibera numero 86, del 18 Novembre 2010 PROGRAMMA DELLE INFRASTRUTTURE STRATEGICHE (l. 443/2001). NUOVO COLLEGAMENTO INTERNAZIONALE TORINO-LIONE: CUNICOLO ESPLORATIVO DE LA MADDALENA. APPROVAZIONE PROGETTO DEFINITIVO E FINANZIAMENTO https://ricerca-delibere.programmazioneeconomica.gov.it/media/docs/2010/E100086.pdf
Benzo(a)pirene nel particolato PM10
Il benzo[a]pirene (B[a]P) è un Idrocarburo Policiclico Aromatico (IPA) con struttura a cinque anelli aromatici condensati; è l’unico IPA per il quale la normativa ha stabilito un valore obiettivo.
Gli IPA si formano durante le combustioni incomplete, in particolare dei combustibili fossili; le principali sorgenti sono individuabili quindi nel fumo di sigaretta, nei motori diesel e benzina, nelle centrali termiche alimentate con combustibili solidi e liquidi pesanti (nafta, cherosene, carbone, olio combustibile, biomassa legnosa).
Nel 2023 il valore obiettivo per il benzo[a]pirene - pari a 1,0 ng/m3 come media annua, non è stato superato in alcuna stazione della rete regionale. Il valore più elevato (0,8 ng/m3) è stato misurato nella stazione di Domodossola - Curotti (fondo-suburbano).
Nel grafico seguente sono stati rappresentati i valori massimi e i valori minimi annuali di benzo[a]pirene rilevati in ciascuna provincia del Piemonte.
Ozono - Valore obiettivo per la protezione della vegetazione
Per quanto riguarda l'obiettivo a lungo termina per la protezione della vegetazione ossia l’AOT40 (Accumulated Ozone exposure over a Threshold of 40 ppb) - che valuta l’inquinamento da ozono attraverso la somma delle differenze tra le concentrazioni orarie superiori a 80 µg/m3, la tendenza rivela un trend dei valori leggermente in diminuzione. Per avere una migliore rappresentazione dell’andamento temporale dell’indicatore, il valore di AOT40 è stato calcolato sui dati annuali, da maggio a luglio (obiettivo a lungo termine = 6000) - a differenza di quanto prescritto dalla normativa che prevede di considerare la media sugli ultimi 5 anni consecutivi. Nel 2023 è rientrata la situazione di marcata criticità registrata nel 2022, con valori dell’indicatore più in linea con quelli della serie storica.
Si precisa che per l’Ozono la zonizzazione per la tutela della salute umana e della vegetazione, individuata dalla DGR 30 dicembre 2019 n. 24-903 , prevede la suddivisione del territorio regionale in due zone, Agglomerato di Torino e Zona Piemonte, ma nel grafico che segue si è adottata la stessa suddivisione in zone (Agglomerato, Collina, Montagna, Pianura) utilizzata per gli altri inquinanti, per una migliore confrontabilità.
Valore obiettivo per la protezione della vegetazione (media su 5 anni)
L’AOT40 è stato calcolato anche come media su 5 anni consecutivi, da maggio a luglio (valore obiettivo =18000). L’effetto della mediazione su un periodo pluriennale riduce le fluttuazioni annuali dovute alla variabilità meteorologica; si evidenzia tuttavia un costante, seppur lento decremento dell’indicatore.
Ozono - obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana
Obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana nel 2023
Il numero di superamenti misurato presso le stazioni nel corso del 2023, seppur con valori decisamente inferiori all’anno scorso, mostra come l’obiettivo a lungo termine sia ancora superato su tutto il territorio regionale.
Obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana – serie storiche
A differenza degli altri inquinanti considerati, l’obiettivo a lungo termine per la protezione della salute relativo all’ozono non evidenzia un andamento chiaro nel corso degli anni.
Per evidenziare meglio le variazioni annuali dell’inquinante, riportiamo i superamenti annuali del valore obiettivo a lungo termine degli anni 2021, 2022 e 2023. Il 2022 è stato l’anno più critico del triennio, con un picco di 125 superamenti registrati nella stazione di fondo suburbano di Orbassano – Gozzano, mentre nel 2023 in gran parte delle stazioni il numero di superamenti è simile a quello del 2021, in qualche caso anche inferiore.
L’indicatore è stato anche calcolato, per gli anni a disposizione (2003-2023), sul periodo estivo - da aprile a settembre - e mediato per tipologia di zona.
Il numero medio di giorni nei quali il valore obiettivo a lungo termine è stato superato denota una sostanziale stabilità in tutte le zone, con variazioni annuali legate alle caratteristiche meteorologiche. Nella serie risalta il comportamento opposto di due anni: il 2003, durante il quale la situazione meteorologica ha fortemente favorito la formazione di ozono a causa dell’estate anormalmente calda e il 2014, nel quale la meteorologia del periodo estivo, caratterizzata da un’elevata piovosità, ne ha invece sfavorito fortemente la formazione.
Nel grafico è inoltre possibile notare anche come il 2022 sia stato uno dei più critici degli ultimi anni: criticità strettamente collegata alla particolare situazione meteorologica - caratterizzata da temperature frequentemente al di sopra della norma climatica - che lo ha reso l’anno più caldo in Piemonte ed il secondo meno piovoso dell’intera serie storica dal 1958.
Il 2023 presenta, in ogni zona considerata, numeri di giorni di superamento tra i più contenuti della intera serie storica rappresentata.
Una valutazione di criticità diffusa emerge anche dall’analisi dei box plot relativi al numero di superamenti del valore obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana, misurati presso tutte le stazioni della rete regionale dal 2003 al 2023. Il 2003 e il 2014, come già accennato nel commento al precedente grafico, risultano gli anni rispettivamente con il numero più elevato e più basso di superamenti, mentre l’anno 2023 risulta essere il secondo miglior anno della serie ventennale.