Redazione RSA

Informazione ambientale sul tema Acqua

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acqua
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I servizi informativi sul tema acqua hanno fornito principalmente informazioni sulla classificazione dello stato di qualità dei corpi idrici e sui dati di monitoraggio utilizzati per la classificazione, a questi dati sono aggiunte le informazioni sulla balneabilità delle acque e, più recentemente, quelle sulle analisi di specifici inquinanti che sono oggetti di grande attenzione e preoccupazione quali i PFAS.

Tutte le informazioni sono fornite in forma aperta e di libero uso alla sola condizione di citarne la fonte.

Anno
2025
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Dose efficace indicativa dovuta al consumo di acqua

Anno
2025

In Piemonte le misure di approfondimento hanno indicato che per la maggioranza dei campioni l’attività alfa totale è dovuta alla presenza di uranio disciolto nell’acqua. 

Ciò comporta che il limite di dose di 0,1 mSv/anno non venga quasi mai superato nelle acque potabili in quanto l’uranio è un radionuclide poco radiotossico. 

Infatti, se nell’acqua fosse disciolto solamente uranio, occorrerebbe una concentrazione di circa 3 Bq/l, valore decisamente elevato, per raggiungere il limite di dose.  

Nel 2024, su 303 campioni misurati, solo 17 campioni hanno raggiunto il livello di 0,1 Bq/l per l’attività alfa totale e nessuno il livello di 0,5 Bq/l per l’attività beta totale. 

Le analisi di approfondimento sarebbero quindi state necessarie in linea di principio solamente su 17 campioni. Tuttavia, cautelativamente, le analisi di uranio sono state effettuate su tutti i campioni per i quali la somma dell’attività alfa totale e della rispettiva incertezza ha raggiunto il valore di 0,1 Bq/l.

Sono quindi state eseguite le analisi di uranio su 23 campioni. Nella maggior parte dei campioni la concentrazione di uranio ha spiegato completamente la concentrazione di attività alfa totale e quindi, essendo le concentrazioni di uranio inferiori a 3 Bq/l – limite specifico per l’uranio – non è stato necessario procedere al calcolo della dose. 

Sui restanti campioni è stato effettuato in modo conservativo il calcolo della dose attribuendo tutta l’attività alfa residua, cioè la differenza tra l’attività alfa totale e l’attività dell’uranio, al radionuclide più radiotossico, il Polonio-210

La dose così calcolata è risultata sempre inferiore al limite di 0,1 mSv/anno indicato dalla normativa (figura 1). 

Si conclude quindi che in Piemonte il rischio di superamento del limite di dose di 0,1 mSv/anno relativo all’ingestione di acqua con presenza di radioattività naturale è molto remoto. 

Dose totale indicativa dovuta al consumo di acqua per i campioni per cui la concentrazione di attività alfa totale è risultata superiore o prossima al livello di riferimento di 0,1 Bq/l e che non è stata spiegata interamente dalla concentrazione di uranio - Anno 2024 - Fonte Arpa Piemonte

Per quanto riguarda il radon, nel 2024, sono state effettuate 12 analisi su campioni di acque destinate al consumo umano. 

I punti di prelievo dei campioni sono stati scelti privilegiando le zone dove è più elevato il rischio di incontrare elevate concentrazioni, in base alle attuali conoscenze sul contenuto di radioattività presente nei suoli e nelle rocce del Piemonte. 

Il monitoraggio non ha evidenziato concentrazioni superiori al valore di parametro di 100 Bq/l, fissato dalla normativa

Nel complesso, elaborando i dati attualmente disponibili su base regionale, il contributo alla dose efficace dovuta al radon presente nelle acque di rete risulta trascurabile.

Informazioni e risorse aggiuntive

In questo sito Il Radon

DECRETO LEGISLATIVO 15 febbraio 2016, n. 28 Attuazione della direttiva 2013/51/EURATOM del Consiglio, del 22 ottobre 2013, che stabilisce requisiti per la tutela della salute della popolazione relativamente alle sostanze radioattive presenti nelle acque destinate al consumo umano. https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2016/03/07/16G00036/sg

Decreto Ministeriale 2 agosto 2017 Indicazioni operative a carattere tecnico-scientifico, ai sensi dell'articolo 8 del decreto legislativo 15 febbraio 2016, n. 28 https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2017/09/11/17A06268/sg

Guidelines for drinking water, 4th edition, WHO, Geneva, 2011 https://www.who.int/publications/i/item/9789241549950

DGR 115-6307 del 22/12/2017 http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2018/05/siste/00000064.htm

Becquerel - Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Becquerel

Sievert - Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Sievert

Dosimetria - Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Dosimetria

Polonio - Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Polonio

Uranio - Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Uranio

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Radiazioni ionizzanti, impatti sulle acque

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radiazioni
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Per proteggere la popolazione dai potenziali effetti avversi dovuti alla presenza di radioattività nelle acque destinate al consumo umano, la normativa stabilisce che non si possa superare i 0,1 µSv/anno di dose totale ricevuta da ogni persona a causa del consumo di acqua potabile. 

La dose ricevuta da ogni persona non è una grandezza direttamente e facilmente misurabile, ma si può calcolare moltiplicando il consumo di acqua per la concentrazione di ogni radionuclide presente in essa e per un opportuno coefficiente di conversione che trasforma le emissioni di particelle in dose ricevuta e occorre ripetere l’operazione e sommare i valori per tutti i radionuclidi presenti nell’acqua.

Ovviamente questa procedura risulta alquanto onerosa e complicata, ragione per la quale il decreto stabilisce dei livelli di riferimento espressi in termini di concentrazione di attività alfa e beta totale rispettivamente pari a 0,1 Bq/l per l’attività alfa totale 0,5 Bq/l per l’attività beta totale.

In pratica sono stati definiti dei limiti massimi di radioattività presente nelle acque che permetta di rispettare il limite massimo di dose ricevibile da una persona. la radioattività alfa e beta totale, quindi non specifica per ogni radionuclide.

Tali valori detti “limiti derivati” la cui utilità consiste nel fatto che sono facilmente verificabili tramite misure radiometriche e che garantiscono il rispetto del limite dosimetrico.

Solo nel caso in cui le concentrazioni superino o siano prossime a questi livelli, occorre effettuare misure di approfondimento per identificare i singoli radionuclidi emettitori alfa e/o beta e poter così effettuare un più preciso calcolo della dose. 

Informazioni e risorse aggiuntive

  Geoportale di Arpa Piemonte Misure radiometriche nelle acque https://geoportale.arpa.piemonte.it/app/public/?pg=mappa&ids=b108cad8a79143fdad7472746a27e565

Informazioni relative al monitoraggio della radioattività nelle acque sul sito di Arpa Piemonte https://www.arpa.piemonte.it/dato/misure-radiometriche-nelle-acque

Direttiva 2013/51/Euratom del Consiglio, del 22 ottobre 2013 , che stabilisce requisiti per la tutela della salute della popolazione relativamente alle sostanze radioattive presenti nelle acque destinate al consumo umano.  http://data.europa.eu/eli/dir/2013/51/oj

DECRETO LEGISLATIVO 15 febbraio 2016, n. 28 Attuazione della direttiva 2013/51/EURATOM del Consiglio, del 22 ottobre 2013, che stabilisce requisiti per la tutela della salute della popolazione relativamente alle sostanze radioattive presenti nelle acque destinate al consumo umano. https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2016/03/07/16G00036/sg

Decreto Ministeriale 2 agosto 2017 Indicazioni operative a carattere tecnico-scientifico, ai sensi dell'articolo 8 del decreto legislativo 15 febbraio 2016, n. 28  https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2017/09/11/17A06268/sg

Legge regionale del Piemonte n. 5 del 18 febbraio 2010 “Norme sulla protezione dai rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti” http://arianna.consiglioregionale.piemonte.it/base/coord/c2010005.html

D.G.R. 22 Dicembre 2017, n. 115-6307 Attuazione delle disposizioni contenute nel Decreto del Ministro della Salute 2 agosto 2017 e nel decreto legislativo 15 febbraio 2016, n. 28. Approvazione del programma regionale di controllo per la tutela della salute della popolazione relativamente alle sostanze radioattive presenti nelle acque destinate al consumo umano. https://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2018/05/siste/00000064.htm

D.G.R. 19 Gennaio 2018, n. 23-6389 "Norme sulla protezione dai rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti". Direttive per le attivita' di controllo ambientale della radioattivita' di origine naturale ed artificiale. Revoca della D.G.R. n. 17-11237 del 09.12.2003. https://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2018/06/siste/00000076.htm

D.G.R. 25 novembre 2022, n. 61-6054 “L.r. 5/2010. Individuazione, ai sensi dell’art.11, comma 3, del D.lgs. 101/2020, delle “aree prioritarie”, gia' "zone ad elevata probabilita' di alte concentrazioni di attivita' di radon", ai sensi dell’art.10 sexies del D.lgs. 230/1995 e disposizioni attuative del Piano regionale di Prevenzione 2020-2025, di cui alla d.g.r. 16-4469 del 29.12.2021.” https://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2023/02/siste/00000374.htm

Guidelines for drinking water, 4th edition, WHO, Geneva, 2011 https://www.who.int/publications/i/item/9789241549950

World Health Organisation Guidelines for drinking-water quality, 4th edition, incorporating the 1st addendum https://www.who.int/publications/i/item/9789241549950

Commissione internazionale per la protezione radiologica (ICRP) https://www.icrp.org/

Becquerel - Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Becquerel

Sievert - Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Sievert

Dosimetria - Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Dosimetria

Anno
2025
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Radiazioni ionizzanti, fattore per le acque

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icona radiazioni ionizzanti acque
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Le acque potabili sono costantemente controllate per la presenza di radioattività ai sensi del D.Lgs. 28/2016, che recepisce la direttiva 2013/51/EURATOM è specifico per il controllo della radioattività nelle acque destinate al consumo umano e stabilisce i limiti alla dose indicativa (dovuta all’ingestione), alla concentrazione di trizio e a quella di radon disciolto.

Il monitoraggio dell’acqua potabile, nell'ambito del monitoraggio ambientale della radioattività, è soggetto ad una particolare attenzione in quanto l’ingente consumo da parte della popolazione può rendere potenzialmente critiche anche situazioni di moderata contaminazione.

Tuttavia, è molto difficile che la radioattività di origine artificiale vada ad inquinare significativamente gli acquiferi di approvvigionamento di acqua potabile: il severo regime autorizzativo e di controllo degli scarichi dei reflui radioattivi, basati su precise formule di scarico che stabiliscono la quantità di radioattività che un dato impianto è autorizzato a rilasciare all’esterno in un anno solare in base alla ricettività ambientale, rende infatti questa eventualità piuttosto remota.

La radioattività di origine naturale può invece essere presente, talvolta in modo significativo, nelle acque potabili, soprattutto di origine sotterranea. 

La presenza di materiale radioattivo nel sito di Saluggia è oggetto di speciale monitoraggio e valutazione per escludere la contaminazione delle acque di falda.

Per una panoramica sui siti nucleari in Piemonte si veda la pagina Siti nucleari in questo sito.

Informazioni e risorse aggiuntive

DECRETO LEGISLATIVO 15 febbraio 2016, n. 28 Attuazione della direttiva 2013/51/EURATOM del Consiglio, del 22 ottobre 2013, che stabilisce requisiti per la tutela della salute della popolazione relativamente alle sostanze radioattive presenti nelle acque destinate al consumo umano. https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2016/03/07/16G00036/sg

Direttiva 2013/51/Euratom del Consiglio, del 22 ottobre 2013 , che stabilisce requisiti per la tutela della salute della popolazione relativamente alle sostanze radioattive presenti nelle acque destinate al consumo umano.  http://data.europa.eu/eli/dir/2013/51/oj

Anno
2025
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Monitoraggio dei corpi idrici

Tema
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monitoraggio
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L'attività di monitoraggio dei corpi idrici è condotta principalmente secondo protocolli e modalità standardizzate a livello nazionale e della Unione europea, in modo da classificare la qualità delle acque in modo omogeneo e comparabile e riscontrare se gli obiettivi di qualità, al cui raggiungimento gli Stati membri si sono impegnati, sono rispettati.

Nel caso di inquinanti emergenti o di particolare preoccupazione sul territorio regionale, come nel caso dei PFAS, il monitoraggio è andato ben oltre i requisiti minimi obbligatori e ha raccolto una base informativa particolarmente significativa.

Anno
2025
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Informazione ambientale sul tema Territorio

Tema
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icona informazione
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I servizi informativi sul tema territorio sono, per loro natura, molto vari e coprono argomenti e discipline disparate.
Accanto a servizi che forniscono informazioni in tempo reale o quasi per le esigenze quotidiane dei cittadini e delle istituzioni, ci sono servizi dedicati alla storicizzazione e capitalizzazione delle informazioni per scopo di studio, pianificazione e verifica degli andamenti dei fenomeni indagati o descritti.

Tutte le informazioni sono fornite in forma aperta e di libero uso alla sola condizione di citarne la fonte.

Anno
2025
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Gruppo di Redazione

Il portale sul clima in Piemonte

Anno
2025

La disponibilità e la conoscenza della informazione ambientale è una premessa indispensabile per la formulazione delle strategie di contrasto, mitigazione ed adattamento al cambiamento climatico e della loro comprensione da parte del largo pubblico in fase di loro attuazione.

Con questo obiettivo, in stretto coordinamento con Regione Piemonte, Arpa Piemonte ha realizzato un   portale dedicato alla pubblicazione di più di 350 indicatori relativi agli andamenti climatici del passato e agli scenari futuri organizzati per la consultazione nei cinque settori tematici di clima, agricoltura, foreste, salute, energia e trasporti.

Il portale è a disposizione del pubblico e delle Amministrazioni locali per supportare l’attuazione della Strategia regionale sul cambiamento climatico, in modo che la base conoscitiva consolidata e condivisa possa guidare sia il disegno delle misure da essa previste per contrastare il cambiamento climatico che il successivo monitoraggio della loro attuazione, in accordo con la DGR 18 febbraio 2022, n. 23-4671 che ha approvato il primo stralcio e le disposizioni sull'elaborazione delle politiche regionali della Strategia regionale sul Cambiamento Climatico.

Il Portale sul Clima in Piemonte - Fonte Arpa Piemonte

Il Portale si propone come riferimento informativo sullo stato delle conoscenze sul clima in Piemonte e offre strumenti di consultazione e interrogazione dei dati attraverso un’interfaccia di semplice utilizzo che guida l’utente attraverso le mappe del ricco data base elaborato da Arpa Piemonte ed è integrato con sezioni di approfondimento che spiegano gli obiettivi della pubblicazione, il contesto in cui nasce e la metodologia utilizzata per il calcolo degli indicatori del clima passato e degli scenari futuri.

La consultazione dei dati, oltre che su base cartografica è facilitata da una presentazione con infografiche di sintesi spiegano in maniera semplice e diretta il cambiamento del clima in Piemonte.

Tenendo conto della necessità di lettura integrata dei dati una specifica sezione del portale è dedicata alla consultazione delle emissioni climalteranti dell’inventario regionale delle emissioni in atmosfera (IREA).

Accesso alle informazioni dell’Inventario Regionale delle Emissioni Climalteranti in Atmosfera dal Portale clima di Arpa Piemonte - Fonte Arpa Piemonte
Altri servizi del Geoportale di Arpa Piemonte in tema di clima 

Atlante delle piogge intense

  L’applicazione consente di ricavare in un qualsiasi punto del territorio regionale le linee segnalatrici di probabilità pluviometrica per assegnato tempo di ritorno per le durate da 10 minuti a 24 ore che rappresentano lo strumento essenziale nella progettazione idraulica e nella valutazione probabilistica delle portate di piena.

Atlante delle piogge intense - Fonte Arpa Piemonte

Meteo in tempo reale

La applicazione, realizzata da Arpa Piemonte con il supporto delle Regioni e delle Agenzie per l'Ambiente di Valle d'Aosta e Liguria, consente di visualizzare le previsioni meteo e i dati meteo idrologici misurati in tempo reale nell’ambito territoriale delle tre regioni. 

Tutti i dati sono consultabili in formato testuale, in mappe interattive e in grafici riportanti l’andamento temporale degli ultimi giorni.

il servizio è disponibile come    applicazione web del Geoportale di Arpa Piemonte e come App per smartphone Android ed iOS.

Meteo 3R - Fonte Arpa Piemonte

Sistema di consultazione Gradi Giorno in Piemonte

L'applicazione permette di   visualizzare i valori dei gradi giorno quindicinali (dal giorno 1 al giorno 15 e dal giorno 16 a fine mese) stimati per ogni comune del territorio piemontese.

Il punto su cui viene effettuata l’elaborazione corrisponde all’ubicazione dell’edificio municipale. 

Sono disponibili i valori degli ultimi 15 giorni e i valori dei mesi pregressi, fino ad un massimo di 1 anno di dati.

I gradi giorno (GG) forniti sono il risultato di una interpolazione a partire dalle temperature medie giornaliere misurate dagli strumenti della rete di monitoraggio meteorologico di ARPA Piemonte.

Il dato fornito per ogni comune viene riportato assieme alle coordinate (quota, UTM X e UTM Y) del punto su cui viene effettuata l’interpolazione.

Cruscotto di consultazione dei gradi giorno - Fonte Arpa Piemonte
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Informazione ambientale sul tema Clima

Tema
Tipo
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icona informazione
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I servizi informativi specifici per il tema clima sono relativamente recenti e pubblicano un numero molto elevato di dati e indicatori, in parte utilizzati in ambito di climatologia operativa da parte di Arpa Piemonte mente altri sono pensati per l'uso da parte di enti, studiosi e professionisti.

Sotto questa voce sono raccolti anche servizi che danno informazioni correlate con il clima o perché descrivono fenomeni che incidono sul clima o perché descrivono fenomeni che sono da considerare impatti del clima e dei suoi cambiamenti.

Anno
2025
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Risorse idriche

Tema
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clima e risorse idriche
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La valutazione dell'impatto del clima sulla disponibilità di acqua è fatta separatamente attraverso l'analisi degli apporti delle precipitazioni, dei deflussi nei corpi idrici superficiali e della soggiacenza della falda per i corpi idrici sotterranei.

Le relazioni tra i diversi indicatori non sono dirette e lineari ma sono condizionate dala conformazione del territorio e dalla geologia.

Anno
2025
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Concentrazioni di pollini allergizzanti - calendari pollinici

Anno
2025
Calendari pollinici

Il calendario pollinico è la rappresentazione grafica dell’andamento su base annuale della concentrazione di pollini anemofili e spore aerodispersi.

Questo strumento è utile in particolare per lo studio, la prevenzione e la terapia delle malattie allergiche-respiratorie in quanto consente di individuare per le principali famiglie di pollini allergenici il periodo medio di fioritura/sporulazione e la variazione di concentrazione di pollini e spore in rapporto all’ambiente e al clima.

Ogni area geografica ha un suo specifico calendario pollinico che illustra la distribuzione annuale delle fioriture delle famiglie botaniche allergeniche presenti sul territorio e che dipende dalla vegetazione tipica del luogo e dalle condizioni climatiche.

L’andamento della presenza di pollini e spore presenti nell’aria si ottiene calcolando la media decadale partendo dai valori medi giornalieri - concentrazione misurata in granuli per metro cubo di aria (granuli/m3) - su più anni di monitoraggio (serie storica di dati). 

A questo parametro è associata una valutazione qualitativa: la concentrazione media decadale è descritta da quattro valori, ossia assente, bassa, media e alta, indicati rispettivamente dai colori bianco, giallo, arancione e rosso.

Valori di riferimento stabiliti per quattro classi di concentrazione di pollini in aria per famiglia e/o genere - Fonte Pollnet

Si sottolinea che le quattro classi di concentrazione non corrispondono ai livelli di "rischio allergia". 

La valutazione qualitativa fa riferimento alla quantità di polline delle varie specie/famiglie anemofile nell'aria e non fornisce indicazioni sulle concentrazioni polliniche "soglia" scatenanti una reazione allergica.

I calendari pollinici per i principali pollini allergenici e per la spora Alternaria della Rete di monitoraggio aerobiologico di Arpa Piemonte sono costruiti a partire dai dati di monitoraggio disponibili dopo valutazione della completezza e validità del dato.

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