Pubblicabile

Il Reporting approva definitivamente i testi e li rende pubblicabili

Progetti e strumenti per la transizione energetica

Anno
2025
La Regione Piemonte per la transizione energetica: progetti e strumenti per un futuro più sostenibile

 

La Regione Piemonte è impegnata da anni nella promozione della transizione energetica attraverso un insieme articolato di iniziative che combinano sostenibilità ambientale, innovazione tecnologica e coinvolgimento delle comunità locali. In linea con gli obiettivi europei e nazionali di decarbonizzazione, il Piemonte sostiene l’efficienza energetica e lo sviluppo delle fonti rinnovabili tramite una serie di progetti integrati.

Tra questi, Gasless si concentra sulla riqualificazione energetica degli edifici pubblici, favorendo il progressivo abbandono delle fonti fossili, in particolare del gas metano. Attraverso diagnosi energetiche e piani di intervento mirati, Gasless accompagna gli enti locali in un percorso di efficientamento e innovazione, con l’obiettivo di ridurre consumi ed emissioni.

RECROSSES, cofinanziato dal programma Interreg ALCOTRA, promuove la nascita e lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) nei territori transfrontalieri tra Italia e Francia. Il progetto prevede la creazione di sportelli (One-Stop Shop) che offrono consulenze tecniche, legali ed economiche gratuite a cittadini, imprese ed enti locali interessati alla condivisione dell’energia.

Con EU PEERS, la Regione partecipa a una rete europea per rafforzare le competenze locali nella promozione dell'efficienza energetica negli edifici residenziali, sostenendo lo sviluppo degli Sportelli Unici per la riqualificazione energetica, come lo Sportello Energia Piemonte, che rappresenta un punto di riferimento per cittadini, amministratori e professionisti, offrendo servizi informativi e di consulenza per interventi sugli edifici residenziali e supportando l’accesso agli incentivi disponibili.

Il progetto Diverse, invece, si concentra sul conflitto tra produzione di bioenergia e conservazione della biodiversità nelle Alpi, indagando in quali condizioni la biomassa possa rappresentare un'opportunità energetica sostenibile. Infine, attraverso il Patto dei Sindaci, la Regione supporta i Comuni piemontesi nell’adozione di Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC), offrendo assistenza tecnica e strumenti per monitorare i risultati e pianificare azioni di mitigazione e adattamento.

Insieme, questi progetti delineano una strategia coerente che mira a rendere il Piemonte un territorio più efficiente, resiliente e partecipato nella lotta al cambiamento climatico.

Stato del Documento
Gruppo di Redazione
Tipo Strumento
Clima/Energia

FESR 21-27 - Bandi per l'efficientamento energetico

Bandi per le imprese piemontesi
 

A marzo 2024 sono state aggiornate le Schede di misura già approvate, riportanti la rettifica riferita ai soggetti beneficiari e destinatari, nonché la dotazione finanziaria rimanente sulle azioni del Programma Regionale FESR dedicate alla promozione dell'efficientamento energetico e dell'utilizzo delle rinnovabili nelle imprese, in particolare:

  • Azione II.2i.2 - “Efficientamento energetico nelle imprese” con una dotazione finanziaria pari a € 28.137.000,00;
  • Azione II.2ii.2 “Promozione dell’utilizzo delle energie rinnovabili nelle imprese" con una dotazione finanziaria pari a € 25.500.000,00".

A maggio 2024, è stato successivamente approvato il Bando Efficienza energetica ed energie rinnovabili nelle imprese 2024, prevedendo l’apertura dello sportello fino al 22 novembre 2024, poi prorogata. Le istruttorie tecniche condotte hanno riguardato circa 70 delle 171 domande presentate.

A dicembre 2024 erano pervenute domande di finanziamento per circa il 20% del fondo destinato all’efficientamento energetico e il 140% del fondo destinato alle rinnovabili, confermando le aspettative di interesse da parte dell’imprenditoria piemontese nei confronti delle rinnovabili, primo tra tutte il fotovoltaico.

 

Bandi per gli enti pubblici
 

Per quanto riguarda le misure dedicate agli Enti pubblici nel mese di gennaio è stato aperto lo sportello del Bando “Efficienza energetica e produzione di energie da fonti rinnovabili negli Enti pubblici” da attuare mediante procedure di appalto, relativo all’Azione II.2i.1 di Efficientamento energetico e all’Azione II.2ii.1 di Promozione dell’utilizzo delle energie rinnovabili. Nel successivo mese di febbraio è stato aperto lo sportello dell’analogo bando, destinato agli Enti che hanno scelto di attivare contratti di Partenariato Pubblico Privato in esito alla valutazione preliminare di convenienza e fattibilità.

Entrambi gli sportelli si sono chiusi il 22 novembre scorso ed hanno visto la trasmissione di 108 istanze per l’Azione II.2i.1 di Efficientamento energetico negli edifici pubblici da attuarsi mediante procedura d’appalto di cui 29 hanno previsto anche la domanda sull’Azione II.2ii.1 di Promozione dell’utilizzo delle energie rinnovabili. Inoltre sono state depositate 11 domande da parte di Enti che hanno scelto di attivare contratti di Partenariato Pubblico Privato per l’Azione II.2i.1 di Efficientamento energetico negli edifici pubblici, di cui 3 hanno previsto anche il deposito dell’istanza sull’Azione II.2ii.1 di Promozione dell’utilizzo delle energie rinnovabili. Nell’ambito dei due bandi hanno partecipato complessivamente 79 enti.

Tra le misure dedicate agli Enti pubblici, nel mese di luglio (d.d.599 del 26/07/2024) è stato pubblicato il “Bando per l’efficientamento energetico e la promozione dell’utilizzo delle energie rinnovabili negli edifici e nelle strutture pubbliche sanitarie della Regione Piemonte - Progetti da realizzarsi mediante ricorso a contratti di Appalto oppure al Partenari. Lo sportello per la presentazione delle domande rimarrà aperto dal 9 settembre 2024 al 30 giugno 2025.

 

Bando illuminazione pubblica
 

Nell’ambito delle misure destinate dal Programma Regionale FESR Piemonte 2021/2027, in relazione alla promozione degli interventi di riqualificazione energetica degli impianti di illuminazione pubblica di proprietà degli Enti pubblici, Azione II.2i.3 - Efficientamento energetico e transizione intelligente della rete di illuminazione pubblica, con D.D. 1089/A1616A/2024 è stato approvato il bando a sportello “Efficientamento enegetico e transizione intelligente della rete di illuminazione pubblica - infrastruttura a servizio delle “smart cities" con una dotazione complessiva pari a €12.750.000,00. L’apertura dello sportello per la presentazione delle domande è prevista dal 3 marzo al 31 ottobre 2025.


 

Si riassume nella seguente tabella lo stato di attuazione delle Misure:

Sintesi finanziamenti del FESR per le misure dell'energia
Denominazione misura Beneficiari Importo stanziato Data apertura Data chiusura
Efficienza energetica e produzione di energia da fonti rinnovabili negli edifici di proprietà degli Enti locali (appalti) Enti pubblici 20 M€ 18/01/2024 22/11/2024
Efficienza energetica e produzione di energia da fonti rinnovabili negli edifici di proprietà degli Enti locali (appalti) Enti pubblici 6 M€ 18/01/2024 22/11/2024
Efficienza energetica e produzione di energia da fonti rinnovabili negli edifici di proprietà degli Enti locali (PPP) Enti pubblici 11 M€ 22/02/2024 22/11/2024
Efficienza energetica e produzione di energia da fonti rinnovabili negli edifici di proprietà degli Enti locali (PPP) Enti pubblici 5 M€ 22/02/2024 22/11/2024
Efficientamento energetico ed energie rinnovabili nelle imprese (2° sportello) Imprese 28,14 M€ 22/05/2024 28/02/2025
Efficientamento energetico ed energie rinnovabili nelle imprese (2° sportello) Imprese 25,5 M€ 22/05/2024 28/02/2025
Efficienza energetica e produzione di energia da fonti rinnovabili negli edifici di proprietà delle ASR ASR Piemonte 17,1 M€ 09/09/2024 30/06/2025
Efficienza energetica e produzione di energia da fonti rinnovabili negli edifici di proprietà delle ASR ASR Piemonte 6,4 M€ 09/09/2024 30/06/2025
Efficientamento energetico e transizione intelligente della rete di illuminazione pubblica negli enti locali Enti locali 12,75 M€ 03/03/2025 31/10/2025
Anno
2025
Gruppo di Redazione
Redazione RSA
Paragrafi
Bandi per le imprese piemontesi
 

A marzo 2024 sono state aggiornate le Schede di misura già approvate, riportanti la rettifica riferita ai soggetti beneficiari e destinatari, nonché la dotazione finanziaria rimanente sulle azioni del Programma Regionale FESR dedicate alla promozione dell'efficientamento energetico e dell'utilizzo delle rinnovabili nelle imprese, in particolare:

  • Azione II.2i.2 - “Efficientamento energetico nelle imprese” con una dotazione finanziaria pari a € 28.137.000,00;
  • Azione II.2ii.2 “Promozione dell’utilizzo delle energie rinnovabili nelle imprese" con una dotazione finanziaria pari a € 25.500.000,00".

A maggio 2024, è stato successivamente approvato il Bando Efficienza energetica ed energie rinnovabili nelle imprese 2024, prevedendo l’apertura dello sportello fino al 22 novembre 2024, poi prorogata. Le istruttorie tecniche condotte hanno riguardato circa 70 delle 171 domande presentate.

A dicembre 2024 erano pervenute domande di finanziamento per circa il 20% del fondo destinato all’efficientamento energetico e il 140% del fondo destinato alle rinnovabili, confermando le aspettative di interesse da parte dell’imprenditoria piemontese nei confronti delle rinnovabili, primo tra tutte il fotovoltaico.

 

Bandi per gli enti pubblici
 

Per quanto riguarda le misure dedicate agli Enti pubblici nel mese di gennaio è stato aperto lo sportello del Bando “Efficienza energetica e produzione di energie da fonti rinnovabili negli Enti pubblici” da attuare mediante procedure di appalto, relativo all’Azione II.2i.1 di Efficientamento energetico e all’Azione II.2ii.1 di Promozione dell’utilizzo delle energie rinnovabili. Nel successivo mese di febbraio è stato aperto lo sportello dell’analogo bando, destinato agli Enti che hanno scelto di attivare contratti di Partenariato Pubblico Privato in esito alla valutazione preliminare di convenienza e fattibilità.

Entrambi gli sportelli si sono chiusi il 22 novembre scorso ed hanno visto la trasmissione di 108 istanze per l’Azione II.2i.1 di Efficientamento energetico negli edifici pubblici da attuarsi mediante procedura d’appalto di cui 29 hanno previsto anche la domanda sull’Azione II.2ii.1 di Promozione dell’utilizzo delle energie rinnovabili. Inoltre sono state depositate 11 domande da parte di Enti che hanno scelto di attivare contratti di Partenariato Pubblico Privato per l’Azione II.2i.1 di Efficientamento energetico negli edifici pubblici, di cui 3 hanno previsto anche il deposito dell’istanza sull’Azione II.2ii.1 di Promozione dell’utilizzo delle energie rinnovabili. Nell’ambito dei due bandi hanno partecipato complessivamente 79 enti.

Tra le misure dedicate agli Enti pubblici, nel mese di luglio (d.d.599 del 26/07/2024) è stato pubblicato il “Bando per l’efficientamento energetico e la promozione dell’utilizzo delle energie rinnovabili negli edifici e nelle strutture pubbliche sanitarie della Regione Piemonte - Progetti da realizzarsi mediante ricorso a contratti di Appalto oppure al Partenari. Lo sportello per la presentazione delle domande rimarrà aperto dal 9 settembre 2024 al 30 giugno 2025.

 

Bando illuminazione pubblica
 

Nell’ambito delle misure destinate dal Programma Regionale FESR Piemonte 2021/2027, in relazione alla promozione degli interventi di riqualificazione energetica degli impianti di illuminazione pubblica di proprietà degli Enti pubblici, Azione II.2i.3 - Efficientamento energetico e transizione intelligente della rete di illuminazione pubblica, con D.D. 1089/A1616A/2024 è stato approvato il bando a sportello “Efficientamento enegetico e transizione intelligente della rete di illuminazione pubblica - infrastruttura a servizio delle “smart cities" con una dotazione complessiva pari a €12.750.000,00. L’apertura dello sportello per la presentazione delle domande è prevista dal 3 marzo al 31 ottobre 2025.


 

Si riassume nella seguente tabella lo stato di attuazione delle Misure:

Sintesi finanziamenti del FESR per le misure dell'energia
Denominazione misura Beneficiari Importo stanziato Data apertura Data chiusura
Efficienza energetica e produzione di energia da fonti rinnovabili negli edifici di proprietà degli Enti locali (appalti) Enti pubblici 20 M€ 18/01/2024 22/11/2024
Efficienza energetica e produzione di energia da fonti rinnovabili negli edifici di proprietà degli Enti locali (appalti) Enti pubblici 6 M€ 18/01/2024 22/11/2024
Efficienza energetica e produzione di energia da fonti rinnovabili negli edifici di proprietà degli Enti locali (PPP) Enti pubblici 11 M€ 22/02/2024 22/11/2024
Efficienza energetica e produzione di energia da fonti rinnovabili negli edifici di proprietà degli Enti locali (PPP) Enti pubblici 5 M€ 22/02/2024 22/11/2024
Efficientamento energetico ed energie rinnovabili nelle imprese (2° sportello) Imprese 28,14 M€ 22/05/2024 28/02/2025
Efficientamento energetico ed energie rinnovabili nelle imprese (2° sportello) Imprese 25,5 M€ 22/05/2024 28/02/2025
Efficienza energetica e produzione di energia da fonti rinnovabili negli edifici di proprietà delle ASR ASR Piemonte 17,1 M€ 09/09/2024 30/06/2025
Efficienza energetica e produzione di energia da fonti rinnovabili negli edifici di proprietà delle ASR ASR Piemonte 6,4 M€ 09/09/2024 30/06/2025
Efficientamento energetico e transizione intelligente della rete di illuminazione pubblica negli enti locali Enti locali 12,75 M€ 03/03/2025 31/10/2025
Anno
2025

Il collettore mediano - Idropolitana di Torino

La nuova infrastruttura, denominata “Idropolitana” prevede la realizzazione di un Collettore fognario costituito da un tunnel di diametro esterno di circa 4 metri e scavato ad una profondità di oltre 20 metri, e da opere di minori dimensioni che si sviluppano lungo un percorso di circa 14 km sul territorio della Città di Torino.

Oltre ad interessare la Città di Torino il nuovo Collettore è a servizio di 20 comuni metropolitani della zona Sud della Città: Beinasco, Bruino, Cambiano, Candiolo, Chieri Pessione, La Loggia, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Piobesi, Piossasco, Poirino, Riva di Chieri, Rivalta di Torino, Sangano, Santena, Trana, Trofarello, Villastellone e Vinovo.

Si tratta di un’opera strategica che, rappresentando il raddoppio del Collettore intercomunale esistente in funzione da oltre 40 anni, consentirà a quest’ultimo di essere temporaneamente messo fuori esercizio per le necessarie attività di manutenzione straordinaria.

Grazie alla sua funzione di laminazione delle portate di pioggia, il nuovo Collettore mediano risulta inoltre decisivo nella gestione degli eventi meteorologici estremi e nell’azione di mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici. Permettendo nel tempo una migliore distribuzione del carico idraulico in ingresso al depuratore di Castiglione T.se, contribuirà significativamente anche al miglioramento del rendimento e dell’efficienza dei processi di depurazione.

Il progetto, i cui lavori sono stati consegnati a fine settembre 2023 con termine delle attività previsto in 4 anni, sarà realizzato con un investimento di oltre 146.000.000,00 di euro, di cui 7.655.980 euro per gli oneri legati alla sicurezza.

La realizzazione dell’opera è strutturata in due fasi distinte ed interconnesse. La prima fase, nel tratto dal Parco Colonnetti a Piazzale Ceirano, con relativo collegamento all’infrastruttura esistente, prevede che la condotta, con un diametro di 1.600 mm ed una lunghezza di circa 2,5 km, sia realizzata con la tecnica del microtunneling. Nella seconda fase, nel tratto da Piazzale Ceirano al Parco dell’Arrivore, la condotta è realizzata con la tecnica dello scavo meccanizzato TBM (Tunnel Boring Machine), ad una profondità di circa 20 m, con un diametro netto di 3.200 mm ed una lunghezza di circa 9,5 km.

Tutte le aree interessate dalla realizzazione delle opere puntuali sono state oggetto di bonifica bellica preventiva.

L’idropolitana è un’infrastruttura fondamentale per le future generazioni, in grado di salvaguardare l’ambiente e la qualità della risorsa idrica.

Anno
2025
Gruppo di Redazione
Redazione RSA
Paragrafi

La nuova infrastruttura, denominata “Idropolitana” prevede la realizzazione di un Collettore fognario costituito da un tunnel di diametro esterno di circa 4 metri e scavato ad una profondità di oltre 20 metri, e da opere di minori dimensioni che si sviluppano lungo un percorso di circa 14 km sul territorio della Città di Torino.

Oltre ad interessare la Città di Torino il nuovo Collettore è a servizio di 20 comuni metropolitani della zona Sud della Città: Beinasco, Bruino, Cambiano, Candiolo, Chieri Pessione, La Loggia, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Piobesi, Piossasco, Poirino, Riva di Chieri, Rivalta di Torino, Sangano, Santena, Trana, Trofarello, Villastellone e Vinovo.

Si tratta di un’opera strategica che, rappresentando il raddoppio del Collettore intercomunale esistente in funzione da oltre 40 anni, consentirà a quest’ultimo di essere temporaneamente messo fuori esercizio per le necessarie attività di manutenzione straordinaria.

Grazie alla sua funzione di laminazione delle portate di pioggia, il nuovo Collettore mediano risulta inoltre decisivo nella gestione degli eventi meteorologici estremi e nell’azione di mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici. Permettendo nel tempo una migliore distribuzione del carico idraulico in ingresso al depuratore di Castiglione T.se, contribuirà significativamente anche al miglioramento del rendimento e dell’efficienza dei processi di depurazione.

Il progetto, i cui lavori sono stati consegnati a fine settembre 2023 con termine delle attività previsto in 4 anni, sarà realizzato con un investimento di oltre 146.000.000,00 di euro, di cui 7.655.980 euro per gli oneri legati alla sicurezza.

La realizzazione dell’opera è strutturata in due fasi distinte ed interconnesse. La prima fase, nel tratto dal Parco Colonnetti a Piazzale Ceirano, con relativo collegamento all’infrastruttura esistente, prevede che la condotta, con un diametro di 1.600 mm ed una lunghezza di circa 2,5 km, sia realizzata con la tecnica del microtunneling. Nella seconda fase, nel tratto da Piazzale Ceirano al Parco dell’Arrivore, la condotta è realizzata con la tecnica dello scavo meccanizzato TBM (Tunnel Boring Machine), ad una profondità di circa 20 m, con un diametro netto di 3.200 mm ed una lunghezza di circa 9,5 km.

Tutte le aree interessate dalla realizzazione delle opere puntuali sono state oggetto di bonifica bellica preventiva.

L’idropolitana è un’infrastruttura fondamentale per le future generazioni, in grado di salvaguardare l’ambiente e la qualità della risorsa idrica.

Anno
2025

Il centro ricerche SMAT

Le recenti crisi globali, da quella climatica a quella energetica passando per quella pandemica, ci costringono ad affrontare un cammino di resilienza ed evoluzione in cui la ricerca gioca un ruolo sempre più prezioso, soprattutto nella gestione del Servizio Idrico Integrato.

Il Centro Ricerche SMAT, situato in uno spazio di oltre 2.200 metri quadrati all’interno del comprensorio dei grandi impianti di potabilizzazione del fiume Po, si colloca fra le maggiori realtà italiane ed internazionali nel campo della ricerca applicata e nel controllo e trattamento delle acque potabili e reflue, attività per la quale si avvale dei propri laboratori chimico e biologico.

In un’ottica di sviluppo sostenibile, all’interno del Centro Ricerche SMAT vengono definiti e sviluppati progetti innovativi che mirano alla tutela della risorsa idrica e dell’ambiente e, in attuazione con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, rispondono alle necessità del servizio e del territorio.

Il valore che SMAT riserva alla Ricerca e all’Innovazione come fulcro di miglioramento costante della qualità del servizio idrico trova riscontro nel Piano Industriale approvato nel 2020, che sottolinea la centralità dell’attività svolta dal Centro Ricerche per lo sviluppo aziendale: dall’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, ai piani di abbattimento delle emissioni climalteranti, agli studi sugli inquinanti emergenti fino agli impatti dei cambiamenti climatici sulla risorsa idrica.

 

Informazioni e risorse aggiuntive
 

Centro Ricerche SMAT:
https://www.smatorino.it/centro-ricerche-smat/

Anno
2025
Gruppo di Redazione
Redazione RSA
Paragrafi

Le recenti crisi globali, da quella climatica a quella energetica passando per quella pandemica, ci costringono ad affrontare un cammino di resilienza ed evoluzione in cui la ricerca gioca un ruolo sempre più prezioso, soprattutto nella gestione del Servizio Idrico Integrato.

Il Centro Ricerche SMAT, situato in uno spazio di oltre 2.200 metri quadrati all’interno del comprensorio dei grandi impianti di potabilizzazione del fiume Po, si colloca fra le maggiori realtà italiane ed internazionali nel campo della ricerca applicata e nel controllo e trattamento delle acque potabili e reflue, attività per la quale si avvale dei propri laboratori chimico e biologico.

In un’ottica di sviluppo sostenibile, all’interno del Centro Ricerche SMAT vengono definiti e sviluppati progetti innovativi che mirano alla tutela della risorsa idrica e dell’ambiente e, in attuazione con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, rispondono alle necessità del servizio e del territorio.

Il valore che SMAT riserva alla Ricerca e all’Innovazione come fulcro di miglioramento costante della qualità del servizio idrico trova riscontro nel Piano Industriale approvato nel 2020, che sottolinea la centralità dell’attività svolta dal Centro Ricerche per lo sviluppo aziendale: dall’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, ai piani di abbattimento delle emissioni climalteranti, agli studi sugli inquinanti emergenti fino agli impatti dei cambiamenti climatici sulla risorsa idrica.

 

Informazioni e risorse aggiuntive
 

Centro Ricerche SMAT:
https://www.smatorino.it/centro-ricerche-smat/

Anno
2025

Il Gruppo SMAT

Anno
2025

Il Gruppo SMAT è leader nel campo del servizio idrico integrato dove opera attraverso la progettazione, la realizzazione e la gestione di:

  • fonti diversificate di approvvigionamento idrico
  • impianti di potabilizzazione tecnologicamente avanzati
  • impianti di depurazione e riuso delle acque reflue urbane
  • reti di raccolta, depurazione e riuso
  • impianti di cogenerazione e recuperi energetici


Il Gruppo garantisce sempre la qualità e la continuità del servizio in tutto il territorio servito, anche in caso di emergenza e assicura la costante salvaguardia delle risorse idriche e dell’ambiente grazie ad un sistema produttivo e gestionale tra i più avanzati e moderni in Europa e nel Mondo.

Attraverso il miglioramento continuo e la valorizzazione delle proprie risorse, SMAT opera come un sistema flessibile e finalizzato a mantenere ed elevare costantemente i già eccellenti standard di qualità dell’acqua e di servizio alla clientela servita.


Sul fronte della cooperazione internazionale Il Gruppo SMAT partecipa a iniziative internazionali finalizzate a promuovere l’accesso all’acqua e a fornire assistenza tecnica specialistica per la realizzazione di infrastrutture e impianti idrici.

Il Gruppo è impegnato anche in attività di formazione in collaborazione con Hydroaid, Scuola Internazionale dell’Acqua per lo Sviluppo, di cui è socio sostenitore.

 

Servizi idrici integrati


La SMAT gestisce reti idriche e impianti di trattamento di acque potabili e acque reflue fra i più grandi ed avanzati in Europa.

SMAT produce annualmente oltre 300 milioni di metri cubi di acqua potabile di buona e costante qualità, rispondenti alla normativa vigente e verificati ogni anno da circa 740.000 analisi di laboratorio.

L’approvvigionamento idrico dei Comuni costituenti l’Ambito Territoriale Torinese avviene tramite il prelievo diretto da risorse idriche superficiali e da sorgenti e pozzi posti su tutto il territorio.

La maggior parte dell’acqua prelevata dall’ambiente è di origine sotterranea (complessivamente circa l’82%), meno di un quinto è di origine superficiale. Oltre il 71% dell’acqua distribuita proviene infatti da pozzi, che attingono ad una o più falde acquifere sotterranee, mentre il restante il 11% viene prelevato dalle sorgenti del Pian della Mussa e di Sangano.

SMAT, prima in Italia ad aver utilizzato acqua di origine superficiale, ha realizzato un impianto che consente di potabilizzare fino a 2500 litri al secondo di acque prelevate dal fiume Po, pari al 18% dell’acqua immessa in rete. Mediante una rete di distribuzione di 12.483 km la SMAT eroga una portata media giornaliera di 6.137 litri, nel giorno di massimo consumo, per il fabbisogno. SMAT provvede alla raccolta delle acque reflue urbane attraverso 9.526 km di reti fognarie ed effettua il controllo degli scarichi industriali in pubblica fognatura utilizzando anche sistemi di videoispezione, con robot campionatori automatici in rete.

Nel 2018 sono stati trattati 358 milioni di metri cubi di acque reflue attraverso 413 impianti di depurazione di piccole, medie e grandi dimensioni.

L’impianto di raccolta centralizzato realizzato e gestito da SMAT a Castiglione Torinese è il più grande impianto di trattamento chimico-fisico-biologico presente in Italia e rappresenta un punto di riferimento tecnologico per gli elevati standards di qualità raggiunti.

Stato del Documento
Strumento Associato
Gruppo di Redazione
Tipo Strumento
Acqua

Rinnovo parco mezzi per il Trasporto Pubblico Locale (TPL)

Il rinnovo dei mezzi per il trasporto pubblico locale (TPL) rappresenta un investimento cruciale per la tutela dell'ambiente, la salute dei cittadini e la transizione verso un modello di mobilità più sostenibile e resiliente.

I mezzi di trasporto pubblico moderni, specialmente elettrici o ibridi, riducono drasticamente le emissioni inquinanti e il rumore. Grazie a tecnologie avanzate e alla frenata rigenerativa, consumano meno energia. Un parco mezzi rinnovato e confortevole rende il trasporto pubblico più allettante, incoraggiando le persone a lasciare l'auto privata e supportando zone a basse emissioni e mobilità dolce per una mobilità urbana integrata e sostenibile. L’azione rappresenta un aspetto centrale della riforma nazionale del TPL: il Piano Strategico Nazionale Mobilità Sostenibile (PSNMS), oltre a definire lo stato delle tecnologie per fonti di alimentazione alternative e lo stato della filiera produttiva del materiale rotabile in Italia, individua le scelte strategiche per il rinnovo del parco mezzi su gomma e i criteri per l’utilizzo delle risorse finanziarie per le diverse tipologie di mezzi in base all’alimentazione e alla destinazione d’uso, se urbano o extraurbano.

La Regione è impegnata nel rinnovamento del parco mezzi del TPL attraverso programmi pluriennali che utilizzano diverse fonti di finanziamento: il PSNMS, il Fondo Nazionale Complementare al PNRR e il Fondo Sviluppo e Coesione. Nel 2024, la Regione ha utilizzato i fondi disponibili e programmato investimenti per il periodo 2024-2033 (d.g.r. n. 12-345 del 8 novembre 2024).

Investire nel rinnovamento dei mezzi del trasporto pubblico locale (TPL) è fondamentale per raggiungere una migliore qualità ambientale, in quanto permette di ridurre i consumi energetici, le emissioni inquinanti e il rumore derivante dalle attività di trasporto sul territorio. Questa politica di rinnovo e potenziamento del materiale rotabile, definita attraverso specifici provvedimenti di attuazione dei piani di investimento, contribuisce direttamente alla tutela della salute dei cittadini e accelera la transizione verso un modello di mobilità maggiormente sostenibile e resiliente.

Assicurare l’efficienza e l’efficacia dei servizi di TPL, attraverso un consistente rinnovamento e potenziamento del materiale rotabile, rende il trasporto pubblico più attraente e ne aumenta l’efficacia e l’affidabilità, migliorandone anche la sicurezza, reale e percepita. Questo incoraggia le persone a lasciare l'auto privata, riducendo in modo significativo le emissioni di gas a effetto serra e dei principali inquinanti atmosferici su strada, e in generale i rischi per l’ambiente, sostenendo scelte energetiche a minor impatto in tutto il ciclo di vita dei mezzi. In tal modo, si supportano anche le aree che presentano soluzioni di moderazione del traffico (zone 30) e mobilità dolce per una mobilità urbana integrata e sostenibile.

I moderni mezzi di trasporto pubblico, specialmente elettrici e ibridi, offrono emissioni inquinanti e rumore contenuti, migliorando la qualità dell'aria e la vivibilità urbana. Grazie a tecnologie avanzate, come motori efficienti e la frenata rigenerativa, riducono il consumo energetico recuperando energia in frenata. Alimentati da fonti rinnovabili, i veicoli elettrici mirano a un impatto ambientale minimo, mentre gli ibridi offrono una transizione efficiente. Questa modernizzazione rende il trasporto pubblico più ecologico, attraente e contribuisce alla decarbonizzazione urbana.

La Regione è impegnata nel rinnovamento del parco mezzi del TPL attraverso programmi pluriennali di contribuzione degli investimenti con criteri generali e modalità di attuazione e da definiti, per il periodo 2024-2033, con D.G.R. n. 12-345 del 8 novembre 2024. Il provvedimento approva le disposizioni per gli investimenti nel trasporto pubblico locale su gomma riguardanti l'utilizzo delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027, del Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile (PSNMS) e del decreto ministeriale n. 223/2020.

Il Piano Strategico Nazionale Mobilità Sostenibile (PSNMS) definisce lo stato delle tecnologie per le fonti di alimentazione alternative e della filiera produttiva del materiale rotabile in Italia, e, con un ruolo di indirizzo anche per i programmi regionali di contribuzione degli investimenti nel TPL, individua le scelte strategiche per il rinnovo del parco mezzi su gomma e i criteri per l’utilizzo delle risorse finanziarie per le diverse tipologie di mezzi in base all’alimentazione e alla destinazione d’uso, urbana o extraurbana 

Anno
2025
Gruppo di Redazione
Redazione RSA
Paragrafi

Il rinnovo dei mezzi per il trasporto pubblico locale (TPL) rappresenta un investimento cruciale per la tutela dell'ambiente, la salute dei cittadini e la transizione verso un modello di mobilità più sostenibile e resiliente.

I mezzi di trasporto pubblico moderni, specialmente elettrici o ibridi, riducono drasticamente le emissioni inquinanti e il rumore. Grazie a tecnologie avanzate e alla frenata rigenerativa, consumano meno energia. Un parco mezzi rinnovato e confortevole rende il trasporto pubblico più allettante, incoraggiando le persone a lasciare l'auto privata e supportando zone a basse emissioni e mobilità dolce per una mobilità urbana integrata e sostenibile. L’azione rappresenta un aspetto centrale della riforma nazionale del TPL: il Piano Strategico Nazionale Mobilità Sostenibile (PSNMS), oltre a definire lo stato delle tecnologie per fonti di alimentazione alternative e lo stato della filiera produttiva del materiale rotabile in Italia, individua le scelte strategiche per il rinnovo del parco mezzi su gomma e i criteri per l’utilizzo delle risorse finanziarie per le diverse tipologie di mezzi in base all’alimentazione e alla destinazione d’uso, se urbano o extraurbano.

La Regione è impegnata nel rinnovamento del parco mezzi del TPL attraverso programmi pluriennali che utilizzano diverse fonti di finanziamento: il PSNMS, il Fondo Nazionale Complementare al PNRR e il Fondo Sviluppo e Coesione. Nel 2024, la Regione ha utilizzato i fondi disponibili e programmato investimenti per il periodo 2024-2033 (d.g.r. n. 12-345 del 8 novembre 2024).

Investire nel rinnovamento dei mezzi del trasporto pubblico locale (TPL) è fondamentale per raggiungere una migliore qualità ambientale, in quanto permette di ridurre i consumi energetici, le emissioni inquinanti e il rumore derivante dalle attività di trasporto sul territorio. Questa politica di rinnovo e potenziamento del materiale rotabile, definita attraverso specifici provvedimenti di attuazione dei piani di investimento, contribuisce direttamente alla tutela della salute dei cittadini e accelera la transizione verso un modello di mobilità maggiormente sostenibile e resiliente.

Assicurare l’efficienza e l’efficacia dei servizi di TPL, attraverso un consistente rinnovamento e potenziamento del materiale rotabile, rende il trasporto pubblico più attraente e ne aumenta l’efficacia e l’affidabilità, migliorandone anche la sicurezza, reale e percepita. Questo incoraggia le persone a lasciare l'auto privata, riducendo in modo significativo le emissioni di gas a effetto serra e dei principali inquinanti atmosferici su strada, e in generale i rischi per l’ambiente, sostenendo scelte energetiche a minor impatto in tutto il ciclo di vita dei mezzi. In tal modo, si supportano anche le aree che presentano soluzioni di moderazione del traffico (zone 30) e mobilità dolce per una mobilità urbana integrata e sostenibile.

I moderni mezzi di trasporto pubblico, specialmente elettrici e ibridi, offrono emissioni inquinanti e rumore contenuti, migliorando la qualità dell'aria e la vivibilità urbana. Grazie a tecnologie avanzate, come motori efficienti e la frenata rigenerativa, riducono il consumo energetico recuperando energia in frenata. Alimentati da fonti rinnovabili, i veicoli elettrici mirano a un impatto ambientale minimo, mentre gli ibridi offrono una transizione efficiente. Questa modernizzazione rende il trasporto pubblico più ecologico, attraente e contribuisce alla decarbonizzazione urbana.

La Regione è impegnata nel rinnovamento del parco mezzi del TPL attraverso programmi pluriennali di contribuzione degli investimenti con criteri generali e modalità di attuazione e da definiti, per il periodo 2024-2033, con D.G.R. n. 12-345 del 8 novembre 2024. Il provvedimento approva le disposizioni per gli investimenti nel trasporto pubblico locale su gomma riguardanti l'utilizzo delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027, del Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile (PSNMS) e del decreto ministeriale n. 223/2020.

Il Piano Strategico Nazionale Mobilità Sostenibile (PSNMS) definisce lo stato delle tecnologie per le fonti di alimentazione alternative e della filiera produttiva del materiale rotabile in Italia, e, con un ruolo di indirizzo anche per i programmi regionali di contribuzione degli investimenti nel TPL, individua le scelte strategiche per il rinnovo del parco mezzi su gomma e i criteri per l’utilizzo delle risorse finanziarie per le diverse tipologie di mezzi in base all’alimentazione e alla destinazione d’uso, urbana o extraurbana 

Anno
2025

Rete ciclabile

Spostarsi con la bicicletta è un’importante alternativa per promuovere un riparto modale degli spostamenti sistematici a favore delle due ruote, riducendo la pressione del traffico veicolare e le esternalità causate dall’uso del mezzo proprio motorizzato e migliorando la salute pubblica anche per gli aspetti di stile di vita sedentario.
Le disposizioni nazionali per lo sviluppo della mobilità ciclistica (l.n. 2/2018) imprimono un forte impulso all'uso della bicicletta come mezzo di trasporto, sia per le esigenze quotidiane e ricreative che per lo sviluppo dell'attività turistica, che impegnano tutti i livelli amministrativi nello sviluppo della rete ciclabile come componente fondamentale delle politiche di mobilità. 

Lo strumento di riferimento a livello regionale è il Piano Regionale della Mobilità Ciclistica (PRMC), parte integrante del Piano regionale della Mobilità delle Persone (PrMoP) e Piano regionale della Logistica (PrLog), con il quale la Regione intende tracciare la via per un Piemonte più sostenibile in cui la bicicletta sia una scelta sicura, piacevole e vantaggiosa. Il PRMC interviene su infrastrutture, comportamenti e promuove un maggiore coordinamento dell’azione locale.

La Regione sta sviluppando la rete ciclabile individuata dal PRMC con super ciclabili per pendolari e per la logistica (anche elettrica e cargo e-bike), includendo anche altre forme di micro-mobilità. Nel 2024 è stata approvata la progettazione e sono in corso le procedure per realizzare i primi lotti della Ciclovia Vento (tratto Chivasso-Trino Vercellese). Inoltre, sono stati stanziati fondi FESR 2021-2027 per infrastrutture ciclistiche strategiche per gli enti locali, focalizzandosi su aree urbane e interurbane per favorire il pendolarismo e la competitività delle due ruote, anche potenziando l'intermodalità con i trasporti pubblici.

La crescita della mobilità ciclistica comporta l’adozione di misure per migliorare la protezione di questi utenti della strada: la Regione, pertanto, sta promuovendo e realizzando percorsi ciclabili sicuri sia in ambito urbano che extraurbano mediante il Bando “Percorsi ciclabili sicuri”. Contestualmente ha destinato risorse per servizi di comunicazione mirati a incoraggiare l'utilizzo della bicicletta.

La Banca dati georeferenziata della rete ciclabile è in continuo aggiornamento e consente agli enti territoriali di scaricare i dati di loro interesse

 

Informazioni e risorse ulteriori
 

Banca dati georeferenziata della rete ciclabile:
https://www.geoportale.piemonte.it/geonetwork/srv/ita/catalog.search#/metadata/r_piemon:89ff8ac8-6499-454d-bde8-7da6adb475c6


 

Anno
2025
Gruppo di Redazione
Redazione RSA
Paragrafi

Spostarsi con la bicicletta è un’importante alternativa per promuovere un riparto modale degli spostamenti sistematici a favore delle due ruote, riducendo la pressione del traffico veicolare e le esternalità causate dall’uso del mezzo proprio motorizzato e migliorando la salute pubblica anche per gli aspetti di stile di vita sedentario.
Le disposizioni nazionali per lo sviluppo della mobilità ciclistica (l.n. 2/2018) imprimono un forte impulso all'uso della bicicletta come mezzo di trasporto, sia per le esigenze quotidiane e ricreative che per lo sviluppo dell'attività turistica, che impegnano tutti i livelli amministrativi nello sviluppo della rete ciclabile come componente fondamentale delle politiche di mobilità. 

Lo strumento di riferimento a livello regionale è il Piano Regionale della Mobilità Ciclistica (PRMC), parte integrante del Piano regionale della Mobilità delle Persone (PrMoP) e Piano regionale della Logistica (PrLog), con il quale la Regione intende tracciare la via per un Piemonte più sostenibile in cui la bicicletta sia una scelta sicura, piacevole e vantaggiosa. Il PRMC interviene su infrastrutture, comportamenti e promuove un maggiore coordinamento dell’azione locale.

La Regione sta sviluppando la rete ciclabile individuata dal PRMC con super ciclabili per pendolari e per la logistica (anche elettrica e cargo e-bike), includendo anche altre forme di micro-mobilità. Nel 2024 è stata approvata la progettazione e sono in corso le procedure per realizzare i primi lotti della Ciclovia Vento (tratto Chivasso-Trino Vercellese). Inoltre, sono stati stanziati fondi FESR 2021-2027 per infrastrutture ciclistiche strategiche per gli enti locali, focalizzandosi su aree urbane e interurbane per favorire il pendolarismo e la competitività delle due ruote, anche potenziando l'intermodalità con i trasporti pubblici.

La crescita della mobilità ciclistica comporta l’adozione di misure per migliorare la protezione di questi utenti della strada: la Regione, pertanto, sta promuovendo e realizzando percorsi ciclabili sicuri sia in ambito urbano che extraurbano mediante il Bando “Percorsi ciclabili sicuri”. Contestualmente ha destinato risorse per servizi di comunicazione mirati a incoraggiare l'utilizzo della bicicletta.

La Banca dati georeferenziata della rete ciclabile è in continuo aggiornamento e consente agli enti territoriali di scaricare i dati di loro interesse

 

Informazioni e risorse ulteriori
 

Banca dati georeferenziata della rete ciclabile:
https://www.geoportale.piemonte.it/geonetwork/srv/ita/catalog.search#/metadata/r_piemon:89ff8ac8-6499-454d-bde8-7da6adb475c6


 

Anno
2025

Nodi di interscambio passeggeri

Investire nella creazione e nel miglioramento dei nodi di interscambio è una strategia fondamentale per incentivare l'uso del trasporto pubblico e di modalità di trasporto più sostenibili, contribuendo significativamente alla riduzione dell'impatto ambientale del settore dei trasporti.

Le attuali evoluzioni della mobilità richiedono una riorganizzazione delle stazioni ferroviarie e dei Movicentro regionali per semplificare l'interscambio tra vari mezzi di trasporto pubblici e privati (treni, bus, taxi, bici, auto). In Piemonte, il progetto "Movicentro" identifica stazioni strategiche (capoluoghi, centri urbani TPL, fermate SFM) che hanno ricevuto interventi per migliorare questa integrazione. Oltre ai Movicentro, anche altre stazioni, specialmente in città medie e grandi, offrono connessioni con bus, taxi e parcheggi. 

La Regione collabora con Rete Ferroviaria Italiana per potenziare l’accessibilità e l'attrattiva di questi nodi, aumentare la connettività e l’integrazione tra i diversi modi di trasporto secondo una gerarchia che favorisca prioritariamente spostamenti attivi, pubblici e condivisi e assicuri una migliore risposta in termini di qualità, efficienza, innovazione e sostenibilità alla domanda di mobilità delle persone.

Nel 2024, analisi svolte nell’ambito di tavoli tecnici congiunti hanno portato a una caratterizzazione delle stazioni, considerando non solo l'aspetto ferroviario ma anche la presenza di importanti poli attrattivi. Questo ha evidenziato la necessità di continuare gli incontri tecnici per studiare l'offerta attuale e futura dei trasporti pubblici locali e di altre opzioni di mobilità. L'obiettivo condiviso è trasformare le stazioni in veri e propri hub di mobilità integrata, offrendo ai passeggeri diverse soluzioni per raggiungere la loro destinazione finale dopo il treno.

Anno
2025
Gruppo di Redazione
Redazione RSA
Paragrafi

Investire nella creazione e nel miglioramento dei nodi di interscambio è una strategia fondamentale per incentivare l'uso del trasporto pubblico e di modalità di trasporto più sostenibili, contribuendo significativamente alla riduzione dell'impatto ambientale del settore dei trasporti.

Le attuali evoluzioni della mobilità richiedono una riorganizzazione delle stazioni ferroviarie e dei Movicentro regionali per semplificare l'interscambio tra vari mezzi di trasporto pubblici e privati (treni, bus, taxi, bici, auto). In Piemonte, il progetto "Movicentro" identifica stazioni strategiche (capoluoghi, centri urbani TPL, fermate SFM) che hanno ricevuto interventi per migliorare questa integrazione. Oltre ai Movicentro, anche altre stazioni, specialmente in città medie e grandi, offrono connessioni con bus, taxi e parcheggi. 

La Regione collabora con Rete Ferroviaria Italiana per potenziare l’accessibilità e l'attrattiva di questi nodi, aumentare la connettività e l’integrazione tra i diversi modi di trasporto secondo una gerarchia che favorisca prioritariamente spostamenti attivi, pubblici e condivisi e assicuri una migliore risposta in termini di qualità, efficienza, innovazione e sostenibilità alla domanda di mobilità delle persone.

Nel 2024, analisi svolte nell’ambito di tavoli tecnici congiunti hanno portato a una caratterizzazione delle stazioni, considerando non solo l'aspetto ferroviario ma anche la presenza di importanti poli attrattivi. Questo ha evidenziato la necessità di continuare gli incontri tecnici per studiare l'offerta attuale e futura dei trasporti pubblici locali e di altre opzioni di mobilità. L'obiettivo condiviso è trasformare le stazioni in veri e propri hub di mobilità integrata, offrendo ai passeggeri diverse soluzioni per raggiungere la loro destinazione finale dopo il treno.

Anno
2025

Ferrobonus - Dalla strada alla ferrovia

Il "Ferrobonus" è un'iniziativa nazionale che mira a ridurre l'inquinamento atmosferico incentivando il trasferimento del trasporto merci dalla strada alla ferrovia. Offre incentivi alle aziende di trasporto combinato strada-rotaia, promuovendo l'intermodalità e quindi sistemi maggiormente sostenibili dal punto di vista ambientale per il trasporto delle merci. Il Piemonte insieme alle altre regioni che partecipano alla Cabina di Regia per la logistica del Nord-Ovest (Liguria e Lombardia) ha istituito, a partire dal 2018, un Ferrobonus regionale integrativo dell’incentivo nazionale per sostenere il trasporto ferroviario delle merci e renderlo più competitivo rispetto al trasporto su strada. 

Questo incentivo è destinato alle aziende che utilizzano servizi di trasporto ferroviario intermodale o trasbordato e agli operatori del trasporto combinato che commissionano treni completi, impegnandosi a mantenere e incrementare i volumi di traffico in termini di treni*chilometro.

La Regione ha rinnovato nel 2024 l’Intesa Operativa con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la gestione coordinata del Ferrobonus regionale con quello nazionale e stanziato nuovamente fondi per sostenere economicamente le aziende di trasporto merci che scelgono di utilizzare il vettore ferroviario anziché la strada per le annualità 2024 e 2025.



Informazioni e risorse aggiuntive

Ferrobonus regionale:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/mobilita-trasporti/interporti-logistica-trasporto-merci/ferrobonus-regionale

 

Anno
2025
Gruppo di Redazione
Valutazioni ambientali
Paragrafi

Il "Ferrobonus" è un'iniziativa nazionale che mira a ridurre l'inquinamento atmosferico incentivando il trasferimento del trasporto merci dalla strada alla ferrovia. Offre incentivi alle aziende di trasporto combinato strada-rotaia, promuovendo l'intermodalità e quindi sistemi maggiormente sostenibili dal punto di vista ambientale per il trasporto delle merci. Il Piemonte insieme alle altre regioni che partecipano alla Cabina di Regia per la logistica del Nord-Ovest (Liguria e Lombardia) ha istituito, a partire dal 2018, un Ferrobonus regionale integrativo dell’incentivo nazionale per sostenere il trasporto ferroviario delle merci e renderlo più competitivo rispetto al trasporto su strada. 

Questo incentivo è destinato alle aziende che utilizzano servizi di trasporto ferroviario intermodale o trasbordato e agli operatori del trasporto combinato che commissionano treni completi, impegnandosi a mantenere e incrementare i volumi di traffico in termini di treni*chilometro.

La Regione ha rinnovato nel 2024 l’Intesa Operativa con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la gestione coordinata del Ferrobonus regionale con quello nazionale e stanziato nuovamente fondi per sostenere economicamente le aziende di trasporto merci che scelgono di utilizzare il vettore ferroviario anziché la strada per le annualità 2024 e 2025.



Informazioni e risorse aggiuntive

Ferrobonus regionale:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/mobilita-trasporti/interporti-logistica-trasporto-merci/ferrobonus-regionale

 

Anno
2025

Incentivazione per rinnovo delle flotte delle imprese piemontesi

Il Bando contributi per rinnovo delle flotte delle imprese piemontesi 2025 ha l’obiettivo di velocizzare il rinnovo del parco veicolare piemontese circolante più obsoleto e inquinante a partire dai veicoli di proprietà delle MPMI.

Il rinnovo del parco veicolare inquinante, unitamente al cofinanziamento dei mezzi di spostamento più ecosostenibili è infatti una misura tra le più efficaci per conseguire rapidi risultati di riduzione delle emissioni derivanti dal settore traffico.

L’azione, che mira a velocizzare la sostituzione dei mezzi obsoleti e inquinanti, in linea con il Piano di qualità dell'aria regionale si sviluppa in tre linee principali:

  • Linea 1 – Acquisto di veicoli a basso impatto ambientale con rottamazione (dotazione finanziaria 5,5 milioni di euro)
    Questa linea supporta l’acquisto di veicoli commerciali nuovi a basso impatto ambientale, con la contestuale rottamazione di veicoli più inquinanti.
     
  • Linea 2 – Noleggio a lungo termine o leasing di veicoli commerciali con rottamazione (dotazione finanziaria 8 milioni di euro)
    Questa linea è dedicata a supportare il noleggio o leasing di veicoli commerciali con motorizzazioni elettriche o Euro 6 D, anche in questo caso con rottamazione di veicoli obsoleti.
     
  • Linea 3 – Conversione dei veicoli commerciali (dotazione finanziaria 460.000 euro)
    Questa linea sostiene la conversione di veicoli diesel Euro 3/3, 4/4 e 5/5 in veicoli a trazione alternativa (elettrica, ibrida, metano, idrogeno).



 

Informazioni e risorse aggiuntive


Bando contributi per rinnovo delle flotte delle imprese piemontesi 2025:
https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/bando-contributi-rinnovo-flotte-imprese-piemontesi-2025

 


 

Anno
2025
Gruppo di Redazione
Redazione RSA
Paragrafi

Il Bando contributi per rinnovo delle flotte delle imprese piemontesi 2025 ha l’obiettivo di velocizzare il rinnovo del parco veicolare piemontese circolante più obsoleto e inquinante a partire dai veicoli di proprietà delle MPMI.

Il rinnovo del parco veicolare inquinante, unitamente al cofinanziamento dei mezzi di spostamento più ecosostenibili è infatti una misura tra le più efficaci per conseguire rapidi risultati di riduzione delle emissioni derivanti dal settore traffico.

L’azione, che mira a velocizzare la sostituzione dei mezzi obsoleti e inquinanti, in linea con il Piano di qualità dell'aria regionale si sviluppa in tre linee principali:

  • Linea 1 – Acquisto di veicoli a basso impatto ambientale con rottamazione (dotazione finanziaria 5,5 milioni di euro)
    Questa linea supporta l’acquisto di veicoli commerciali nuovi a basso impatto ambientale, con la contestuale rottamazione di veicoli più inquinanti.
     
  • Linea 2 – Noleggio a lungo termine o leasing di veicoli commerciali con rottamazione (dotazione finanziaria 8 milioni di euro)
    Questa linea è dedicata a supportare il noleggio o leasing di veicoli commerciali con motorizzazioni elettriche o Euro 6 D, anche in questo caso con rottamazione di veicoli obsoleti.
     
  • Linea 3 – Conversione dei veicoli commerciali (dotazione finanziaria 460.000 euro)
    Questa linea sostiene la conversione di veicoli diesel Euro 3/3, 4/4 e 5/5 in veicoli a trazione alternativa (elettrica, ibrida, metano, idrogeno).



 

Informazioni e risorse aggiuntive


Bando contributi per rinnovo delle flotte delle imprese piemontesi 2025:
https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/bando-contributi-rinnovo-flotte-imprese-piemontesi-2025

 


 

Anno
2025