I siti nucleari in Piemonte
La passata stagione nucleare italiana, terminata con il referendum del 1987, ha lasciato in eredità l’oneroso compito di gestire il decommissioning di tutti gli impianti del ciclo del combustibile nucleare distribuiti sul territorio nazionale.
In generale si tratta di impianti datati, concepiti con tecnologie superate e soprattutto con un’età media ben superiore alla durata per la quale erano stati progettati. Di conseguenza non stupisce il manifestarsi di problematiche e anomalie impiantistiche che possono, in alcuni casi, avere importanti ripercussioni sull’ambiente.
I siti nucleari piemontesi sono tre: Bosco Marengo (AL), Saluggia (VC) e Trino (VC).
In particolare, il sito di Saluggia, sicuramente il sito più complesso del Piemonte, nel tempo ha ospitato un impianto pilota di ritrattamento del combustibile irraggiato, un impianto pilota di fabbricazione del combustibile nucleare, un reattore di ricerca con annesse celle calde per le prove sul materiale irraggiato, stabilimenti per la produzione di radiofarmaci, un deposito di combustibile nucleare irraggiato, depositi di rifiuti radioattivi solidi e liquidi.
Sito | Impianto | Stato |
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Bosco Marengo (AL) | Impianto di fabbricazione combustibile nucleare. SO.G.I.N. Area disattivazione | In disattivazione, assenza combustibile, rifiuti parzialmente condizionati |
Saluggia (VC) | EUREX: impianto pilota di riprocessamento di combustibile nucleare irraggiato. SO.G.I.N. Area disattivazione | In disattivazione, assenza combustibile, rifiuti parzialmente condizionati e rifiuti liquidi non condizionati |
Deposito Avogadro: deposito di combustibile nucleare irraggiato | In attività, presenza combustibile in piscina, rifiuti non condizionati | |
LivaNova Site Management (ex Sorin Site Management): deposito rifiuti radioattivi* | In attività, rifiuti non condizionati | |
Trino (VC) | Centrale elettronucleare di potenza E. Fermi. SO.G.I.N. Area disattivazione | In disattivazione, assenza combustibile, rifiuti parzialmente condizionati |
LivaNova Site Management non è un impianto nucleare ex Titolo IX del D.Lgs 101/20 ma è comunque oggetto delle attività di monitoraggio e controllo di Arpa Piemonte.
Rifiuti radioattivi e combustibile nucleare irraggiato detenuti
Il Piemonte ad oggi detiene più del 70% dei rifiuti radioattivi italiani – in termini di attività – e la quasi totalità del combustibile nucleare irraggiato.
In particolare, il maggior quantitativo di rifiuti radioattivi è costituito dai rifiuti liquidi ad alta attività stoccati presso l’impianto EUREX di Saluggia, per i quali è previsto il trattamento di solidificazione nell’impianto CEMEX, attualmente in fase di costruzione.
Tutto il combustibile nucleare irraggiato ancora presente in Piemonte è stoccato presso il Deposito Avogadro di Saluggia, dal momento che nel corso del 2015 sono stati effettuati due trasporti verso l’impianto di La Hague (F) con i quali è stata svuotata la piscina della centrale E. Fermi di Trino.
Rifiuti radioattivi | Piemonte | Lombardia | Emilia-Romagna | Toscana | Lazio | Campania | Basilicata | Puglia | Totale |
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Percentuale | 72.53% | 3.65% | 0.00% | 0.24% | 2.07% | 12.72% | 8.78% | 0.00% | |
Attività in GBq | 1977410 | 99411 | 133 | 6671 | 56492 | 346897 | 239233 | 7 | 2785394 |
Combustibile nucleare irraggiato | Piemonte | Lombardia | Lazio | Basilicata | Totale |
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Percentuale | 82.40% | 13.19% | 0.12% | 4.29% | |
Attività in TBq | 26719 | 4277 | 39 | 1391 | 32426 |
Informazioni e risorse aggiuntive
DECRETO LEGISLATIVO 31 luglio 2020, n. 101 Attuazione della direttiva 2013/59/Euratom, che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall'esposizione alle radiazioni ionizzanti, e che abroga le direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 96/29/Euratom, 97/43/Euratom e 2003/122/Euratom e riordino della normativa di settore in attuazione dell'articolo 20, comma 1, lettera a), della legge 4 ottobre 2019, n. 117. https://www.normattiva.it/eli/id/2020/08/12/20G00121/CONSOLIDATED/20240529
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