Impianti fotovoltaici ed agrivoltaici in aree agricole

Anno
2024

Il Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (PNIEC), è lo strumento con cui gli Stati Membri dell’Unione Europea identificano politiche e misure di attuazione nazionale degli impegni europei di riduzione delle emissioni e per il raggiungimento degli obiettivi energia e clima con orizzonte al 2030.

I dati presentati nell’ambito del documento, indicano chiaramente una crescita sostenuta del comparto delle rinnovabili, in special modo di Eolico e Fotovoltaico.
Se comparato con gli ultimi anni, il tasso di crescita previsto dovrebbe raggiungere livelli mai visti fino ad ora, con l’obiettivo di incrementare, assumendo come anno di riferimento il 2022 (da ultima bozza del Decreto Aree Idonee), la potenza di rinnovabili istallate di circa 80 GW: considerando che il totale di rinnovabili istallato nel 2022 è stato di circa 3 GW, la sfida posta da tale obiettivo è evidente. 

Come se già l’istallazione di 80GW di rinnovabili non fosse un traguardo molto ambizioso, va aggiunto che anche le strategie d’istallazione influiranno in modo drammatico sulla possibilità che tale potenza aggiuntiva incida sulle emissioni di gas climalteranti. Infatti, l’inclusione sempre maggiore di impianti eolici e fotovoltaici porterà ad un’inevitabile differenza del valore dell’energia da essi derivante, non solo in base alla sua quantità, ma anche in base al momento in cui l’energia verrà prodotta, sia nell’arco della giornata che  nel corso dell’intero l’anno.

Considerando che sia per il costo, sia per la disponibilità di siti idonei all’istallazione, l’implementazione degli impianti eolici si prevede molto limitata, per cui la maggior parte di potenza rinnovabile aggiuntiva deriverà da impianti fotovoltaici portando la curva di distribuzione dell’energia prodotta da fonti rinnovabili ad assumere sempre più la forma di quella riportata nella figura sottostante (rif. ad un impianto da 3 kWh).

In base alla potenza fotovoltaica istallata, si avrà dunque in estate un surplus di energia immessa in rete, durante specifiche ore, a fronte di un deficit di produzione in inverno.

Questo porterà ad un abbassamento del valore dell’energia durante l’estate, nelle ore di picco di produzione fotovoltaica, od addirittura ad un surplus che dovrà subire dei tagli (curtailment) per evitare sovraccarichi della rete: come conseguenza, si prevede un decremento ingente della produzione fotovoltaica potenziale e la conseguente perdita di efficienza, aumento di CO2/equivalente per kWh prodotto ed infine perdita di valore dell’investimento fatto per la costruzione dell’impianto.

Per evitare gli effetti appena descritti, data la tecnologia attuale e prossima futura, si potrebbe decidere di istallare meno potenza fotovoltaica, il che porterebbe però ad un deficit di energia durante i mesi invernali, da colmare grazie alla produzione derivante da impianti programmabili, idroelettrici, termoelettrici e, in via ipotetica, nucleari. Tra le forme elencate, la potenza idroelettrica potrà essere aumentata solo in maniera contenuta (per problemi ecologici e di siti disponibili), mentre gli impianti nucleari non possono essere al momento istallati sul territorio nazionale: quindi il tutto si tradurrebbe nell’impossibilità di dismettere gli impianti termoelettrici, con il conseguente mantenimento di buona parte della produzione di CO2 per fini energetici ed il problema aggiuntivo di dover prevedere un incremento degli incentivi rivolti a questa tipologia di impianto, dal momento che, non producendo tutto l’anno al massimo delle loro potenzialità, vedrebbero incrementato il costo al MWh dell’energia prodotta.

Anche la possibilità di istallare accumuli elettrochimici e/o impianti di ripompaggio è molto limitata, dati anche i costi ed i tempi di realizzazione, per cui tale soluzione viene indicata da Terna e da diversi studi di settore come utile soltanto a stabilizzare la rete elettrica, non per redistribuire l’energia prodotta durante l’arco della giornata o addirittura durante l’arco dell’anno.
Esempi di Stati dove sono state istallate ingenti quantità di fotovoltaico ed eolico (Germania e California) indicano che vi sono stati benefici molto limitati dal punto di vista ambientale e nulli, o negativi, relativamente al costo dell’energia all’utente finale.
In California si è registrato in 15 anni un incremento dei prezzi dell’energia all’utente finale del 98%, rispetto al 30% degli altri stati USA ed inoltre non vi sono stati grossi guadagni dal punto di vista ambientale, visto che nonostante gli ingenti investimenti la California ancora produce il 42% dell’elettricità dal gas naturale ed importa il 20% circa del suo fabbisogno elettrico.
In Germania, dopo oltre 500 miliardi di euro investiti per il piano Nazionale rinnovabili (Energiwende), la bolletta tedesca ancora è la seconda più cara d’Europa e le emissioni di CO2 sono tra le peggiori in Europa, in quanto si continua ancora a bruciare molto carbone per la produzione elettrica ed il Governo tedesco ha in programma di abbattere parte delle emissioni con l’istallazione di 25 GW di impianti a Gas ed il mantenimento in opera delle  centrali termoelettriche in genere.

Considerati i problemi relativi all’istallazione massiccia di impianti fotovoltaici, è logica conseguenza dover bilanciare bene la necessità di incrementare la produzione energetica da tale fonte, con quella di non arrecare eccessivo danno all’ambiente ed all’agricoltura: il consumo di suolo che deriva inevitabilmente dagli impianti utility scale fotovoltaici, ed il conseguente considerevole impatto sui terreni agricoli e su altre matrici ambientali sono nettamente evidenziati dal report ISPRA sul consumo di suolo.

A risolvere parzialmente il problema per i suoli agricoli ha ripreso vigore di recente una tecnologia già sperimentata decenni fa, con la proposta di soluzioni integrate: l’Agrivoltaico.

Si tratta semplicemente di una struttura fotovoltaica, composta da pannelli del tutto simili a quelli di un impianto fotovoltaico standard, che permette l’integrazione della produzione elettrica a quella della produzione agricola sottostante. 
Ovviamente tale soluzione prevede per unità di superficie una perdita parziale di entrambe le produzioni: ad oggi i valori medi di riferimento sono di una perdita del 30% della produzione agricola e del 20% della produzione elettrica.
Va considerato che mantenendo il 70% della produzione, occupare il 20% del suolo in più rispetto ad un impianto fotovoltaico standard risulta comunque più vantaggioso per l’agricoltura che occupare meno superficie ma eliminando del tutto la produzione agricola al di sotto di essa.

La Regione ha deciso quindi di muoversi in tal senso, indicando per le aree agricole di maggior pregio come “best practice” l’istallazione di impianti agrivoltaici e lasciando libertà di istallare impianti fotovoltaici standard nelle aree considerate meno strategiche per la produzione agricola regionale.


Gli atti di riferimento, emanati nel 2023, ed i dettagli sulle linee di indirizzo adottate sono reperibili alla pagina https://www.regione.piemonte.it/web/temi/agricoltura/agroambiente-meteo-suoli/indicazioni-sullinstallazione-impianti-fotovoltaici-aree-agricole

 

PSR e CSR - Preservazione, ripristino e valorizzazione degli ecosistemi connessi all'agricoltura

Il Programma di sviluppo rurale della Regione Piemonte, nell’ambito delle azioni volte a preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all'agricoltura e alla silvicoltura, prevede il sostegno all’adesione ai metodi dell’agricoltura biologica da parte delle aziende agricole. Il sostegno, recato dalla misura 11 (“Agricoltura biologica”), può riguardare sia la conversione agli impegni dell’agricoltura biologica (sotto-misura 11.1) che il mantenimento degli impegni (sotto-misura 11.2).

L’entità economica del sostegno è stabilita in modo da coprire i maggiori costi sostenuti dalle aziende per l'applicazione dei metodi dell’agricoltura biologica sanciti dal regolamento UE 2018/848 relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici e dal regolamento (UE) 2017/625 relativo ai controlli ufficiali e alle altre attività ufficiali effettuati per garantire l’applicazione della legislazione sugli alimenti e sui mangimi, delle norme sulla salute e sul benessere degli animali, sulla sanità delle piante nonché sui prodotti fitosanitari. Gli impegni devono essere assunti sull’intera SAU aziendale, con la possibile eccezione di corpi aziendali separati da cui si ricavano produzioni distinguibili (per tipo di coltura) rispetto alle altre e aventi magazzino distinto dei fattori produttivi (concimi, fitofarmaci, ecc.).

Il sostegno consiste in premi annui per ettaro di superficie agricola modulati in funzione del tipo di produzione vegetale, atti a compensare i costi aggiuntivi e il mancato guadagno derivanti dagli impegni assunti o mantenuti rispetto alle pratiche ordinarie e agli obblighi di “baseline” (cioè derivanti dalla normativa ambientale dell’Unione europea) e a quelli derivanti dal “greening” della politica agricola comune. Viene erogato, ove richiesto, il pagamento relativo alla superficie delle colture coltivate con metodo biologico che sono destinate all’alimentazione del bestiame allevato con metodo biologico.

Il PSR della Regione Piemonte 2014-2022 prevede uno stanziamento di 72 milioni di euro a favore della misura di sostegno all’agricoltura biologica, di cui 31 milioni per la conversione e 41 per il mantenimento, con l’obiettivo di sostenere il metodo di produzione biologica su 34.600 mila ettari di superficie agricola.

Di seguito è riportato il dettaglio degli impegni agro-ambientali di durata quinquennale attivati, suddivisi per anno-campagna e con l’indicazione delle superfici interessate e del numero dei beneficiari.

Impegni agro-ambientali per l'Operazione 11, suddivisi per anno-campagna e con l’indicazione delle superfici interessate e del numero dei beneficiari.

Oltre al sostegno dell’agricoltura biologica, il PSR prevede altri tipi di operazioni volti a preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all'agricoltura. I principali sono i seguenti:

  • 4.4.1 - Elementi naturaliformi dell’agroecosistema, consistente nel sostegno alla realizzazione di formazioni arbustive e/o arboree, aree umide, strutture per la fauna selvatica e strutture per la fruizione ecocompatibile di aree di pregio ambientale o paesaggistico (dotazione finanziaria di quasi 2,8 milioni di euro). Il PSR prevede inoltre un tipo di operazione associato (10.1.7 - Gestione di elementi naturaliformi dell'agroecosistema), che sostiene la manutenzione di formazioni vegetali e aree umide, la realizzazione di colture a perdere per l'alimentazione della fauna selvatica e di fasce inerbite ai margini delle coltivazioni (dotazione di 2 milioni di euro);
     
  • 10.1.2 - Interventi a favore della biodiversità nelle risaie, consistente nel sostegno alla creazione di condizioni più favorevoli alla biodiversità rispetto alla pratica ordinaria, ottenibili mediante il mantenimento di una riserva d'acqua anche durante le asciutte e l'inerbimento di un argine di risaia (dotazione di 16,66 milioni di euro);
     
  • 10.1.8 - Allevamento di razze autoctone minacciate di abbandono, che compensa mediante un premio annuo i costi aggiuntivi e il mancato guadagno derivanti dagli impegni assunti dagli allevatori per 5 anni, per tutti gli animali appartenenti alle razze autoctone minacciate di abbandono; la compensazione è mediamente del 49% rispetto ai maggiori costi e ai minori ricavi rispetto alle razze ordinariamente allevate nel territorio regionale (dotazione di 38,6 milioni di euro).

    Le razze ammissibili al sostegno sono:

    - bovini: Pezzata Rossa d’Oropa, Varzese o Tortonese, Valdostana Pezzata Nera, Barà-Pustertaler, Bruna linea carne;
    - ovini: Sambucana, Garessina, Frabosana, Saltasassi, Tacola, Delle Langhe, Savoiarda
    - caprini: Sempione, Vallesana, Roccaverano, Grigia delle Valli di Lanzo.

Analogamente al PSR, anche la nuova programmazione CSR 2023-2027 sostiene, attraverso diversi interventi agro-climatico-ambientali, azioni finalizzate a preservazione, ripristino e valorizzazione degli ecosistemi connessi all'agricoltura.

Nel corso del 2023 sono stati attivati i seguenti interventi:

  • SRA14 – Allevatori custodi agro-biodiversità: Sostegno ad Unità di Bestiame Adulto (UBA) a favore di beneficiari che si impegnano nella conservazione delle risorse genetiche di interesse locale soggette a rischio di estinzione genetica, meno produttive rispetto ad altre razze e destinate ad essere abbandonate se non viene garantito un adeguato livello di reddito e il mantenimento di un modello di agricoltura sostenibile. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 15 milioni di euro.
     
  • SRA18 – Impegni per l’apicoltura: Pagamento annuale a favore di beneficiari che praticano l'attività apistica in aree particolarmente importanti dal punto di vista ambientale e naturalistico L’intervento, mira sia a contrastare il declino degli impollinatori, sia a supportare pratiche di apicoltura volte alla tutela della biodiversità. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 8 milioni di euro.
     
  • SRA29 – Produzione biologica: Pagamento annuale per ettaro a favore degli agricoltori che si impegnano, per 5 anni, a convertire la produzione in produzione biologica e a mantenerla dopo la conversione oppure solo a mantenere la produzione biologica se già adottata prima dell'adesione all'intervento. L’agricoltura biologica contribuisce pertanto a ridurre il rischio di inquinamento e degrado delle matrici ambientali connesso all’uso dei prodotti fitosanitari e dei fertilizzanti e a promuovere la salvaguardia della risorsa acqua, la tutela della risorsa suolo, la salvaguardia e la valorizzazione della biodiversità, del paesaggio agrario e il miglioramento della qualità dell’aria. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 53 milioni di euro.

Di seguito si riporta la sintesi del numero di beneficiari e degli ettari interessati per ognuno degli interventi sopra descritti che hanno visto l’apertura di bandi nel 2023, primo anno di attuazione del CSR 2023-2027:

Anno
2024
Paragrafi

Il Programma di sviluppo rurale della Regione Piemonte, nell’ambito delle azioni volte a preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all'agricoltura e alla silvicoltura, prevede il sostegno all’adesione ai metodi dell’agricoltura biologica da parte delle aziende agricole. Il sostegno, recato dalla misura 11 (“Agricoltura biologica”), può riguardare sia la conversione agli impegni dell’agricoltura biologica (sotto-misura 11.1) che il mantenimento degli impegni (sotto-misura 11.2).

L’entità economica del sostegno è stabilita in modo da coprire i maggiori costi sostenuti dalle aziende per l'applicazione dei metodi dell’agricoltura biologica sanciti dal regolamento UE 2018/848 relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici e dal regolamento (UE) 2017/625 relativo ai controlli ufficiali e alle altre attività ufficiali effettuati per garantire l’applicazione della legislazione sugli alimenti e sui mangimi, delle norme sulla salute e sul benessere degli animali, sulla sanità delle piante nonché sui prodotti fitosanitari. Gli impegni devono essere assunti sull’intera SAU aziendale, con la possibile eccezione di corpi aziendali separati da cui si ricavano produzioni distinguibili (per tipo di coltura) rispetto alle altre e aventi magazzino distinto dei fattori produttivi (concimi, fitofarmaci, ecc.).

Il sostegno consiste in premi annui per ettaro di superficie agricola modulati in funzione del tipo di produzione vegetale, atti a compensare i costi aggiuntivi e il mancato guadagno derivanti dagli impegni assunti o mantenuti rispetto alle pratiche ordinarie e agli obblighi di “baseline” (cioè derivanti dalla normativa ambientale dell’Unione europea) e a quelli derivanti dal “greening” della politica agricola comune. Viene erogato, ove richiesto, il pagamento relativo alla superficie delle colture coltivate con metodo biologico che sono destinate all’alimentazione del bestiame allevato con metodo biologico.

Il PSR della Regione Piemonte 2014-2022 prevede uno stanziamento di 72 milioni di euro a favore della misura di sostegno all’agricoltura biologica, di cui 31 milioni per la conversione e 41 per il mantenimento, con l’obiettivo di sostenere il metodo di produzione biologica su 34.600 mila ettari di superficie agricola.

Di seguito è riportato il dettaglio degli impegni agro-ambientali di durata quinquennale attivati, suddivisi per anno-campagna e con l’indicazione delle superfici interessate e del numero dei beneficiari.

Impegni agro-ambientali per l'Operazione 11, suddivisi per anno-campagna e con l’indicazione delle superfici interessate e del numero dei beneficiari.

Oltre al sostegno dell’agricoltura biologica, il PSR prevede altri tipi di operazioni volti a preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all'agricoltura. I principali sono i seguenti:

  • 4.4.1 - Elementi naturaliformi dell’agroecosistema, consistente nel sostegno alla realizzazione di formazioni arbustive e/o arboree, aree umide, strutture per la fauna selvatica e strutture per la fruizione ecocompatibile di aree di pregio ambientale o paesaggistico (dotazione finanziaria di quasi 2,8 milioni di euro). Il PSR prevede inoltre un tipo di operazione associato (10.1.7 - Gestione di elementi naturaliformi dell'agroecosistema), che sostiene la manutenzione di formazioni vegetali e aree umide, la realizzazione di colture a perdere per l'alimentazione della fauna selvatica e di fasce inerbite ai margini delle coltivazioni (dotazione di 2 milioni di euro);
     
  • 10.1.2 - Interventi a favore della biodiversità nelle risaie, consistente nel sostegno alla creazione di condizioni più favorevoli alla biodiversità rispetto alla pratica ordinaria, ottenibili mediante il mantenimento di una riserva d'acqua anche durante le asciutte e l'inerbimento di un argine di risaia (dotazione di 16,66 milioni di euro);
     
  • 10.1.8 - Allevamento di razze autoctone minacciate di abbandono, che compensa mediante un premio annuo i costi aggiuntivi e il mancato guadagno derivanti dagli impegni assunti dagli allevatori per 5 anni, per tutti gli animali appartenenti alle razze autoctone minacciate di abbandono; la compensazione è mediamente del 49% rispetto ai maggiori costi e ai minori ricavi rispetto alle razze ordinariamente allevate nel territorio regionale (dotazione di 38,6 milioni di euro).

    Le razze ammissibili al sostegno sono:

    - bovini: Pezzata Rossa d’Oropa, Varzese o Tortonese, Valdostana Pezzata Nera, Barà-Pustertaler, Bruna linea carne;
    - ovini: Sambucana, Garessina, Frabosana, Saltasassi, Tacola, Delle Langhe, Savoiarda
    - caprini: Sempione, Vallesana, Roccaverano, Grigia delle Valli di Lanzo.

Analogamente al PSR, anche la nuova programmazione CSR 2023-2027 sostiene, attraverso diversi interventi agro-climatico-ambientali, azioni finalizzate a preservazione, ripristino e valorizzazione degli ecosistemi connessi all'agricoltura.

Nel corso del 2023 sono stati attivati i seguenti interventi:

  • SRA14 – Allevatori custodi agro-biodiversità: Sostegno ad Unità di Bestiame Adulto (UBA) a favore di beneficiari che si impegnano nella conservazione delle risorse genetiche di interesse locale soggette a rischio di estinzione genetica, meno produttive rispetto ad altre razze e destinate ad essere abbandonate se non viene garantito un adeguato livello di reddito e il mantenimento di un modello di agricoltura sostenibile. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 15 milioni di euro.
     
  • SRA18 – Impegni per l’apicoltura: Pagamento annuale a favore di beneficiari che praticano l'attività apistica in aree particolarmente importanti dal punto di vista ambientale e naturalistico L’intervento, mira sia a contrastare il declino degli impollinatori, sia a supportare pratiche di apicoltura volte alla tutela della biodiversità. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 8 milioni di euro.
     
  • SRA29 – Produzione biologica: Pagamento annuale per ettaro a favore degli agricoltori che si impegnano, per 5 anni, a convertire la produzione in produzione biologica e a mantenerla dopo la conversione oppure solo a mantenere la produzione biologica se già adottata prima dell'adesione all'intervento. L’agricoltura biologica contribuisce pertanto a ridurre il rischio di inquinamento e degrado delle matrici ambientali connesso all’uso dei prodotti fitosanitari e dei fertilizzanti e a promuovere la salvaguardia della risorsa acqua, la tutela della risorsa suolo, la salvaguardia e la valorizzazione della biodiversità, del paesaggio agrario e il miglioramento della qualità dell’aria. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 53 milioni di euro.

Di seguito si riporta la sintesi del numero di beneficiari e degli ettari interessati per ognuno degli interventi sopra descritti che hanno visto l’apertura di bandi nel 2023, primo anno di attuazione del CSR 2023-2027:

Anno
2024

Progetto GERM.ONTE - Conservazione e la valorizzazione della biodiversità di interesse agroalimentaree

Anno
2024

Gli attuali modelli della filiera agroalimentare, ormai rivolta quasi in esclusiva alla produzione delle varietà più appetibili per le catene della grande distribuzione, tendono a ridurre la variabilità genetica del patrimonio rappresentato dalle varietà vegetali e dalle razze animali locali. Quando queste non offrono le caratteristiche quali-quantitative richieste dal mercato, sono oggetto di un progressivo abbandono, fino alla potenziale scomparsa.

L’impoverimento dell’agro-biodiversità che ne consegue assume risvolti significativi in diversi ambiti:

  • rispetto alla produzione agricola, antiche cultivar e razze animali locali rappresentano un patrimonio genetico al quale attingere per la creazione di nuove varietà, portatrici sia di caratteristiche organolettiche peculiari, valorizzate da una selezione ultradecennale, sia di quella resistenza ai patogeni e di quella capacità di adattamento a condizioni climatiche ed ambientali tipiche di specifici contesti territoriali che molti prodotti selezionati per la grande distribuzione non posseggono;
     
  • rispetto all’ambiente, soprattutto nella produzione frutticola e viticola, si registra un legame particolarmente stretto tra le antiche varietà ed i paesaggi rurali tradizionali, spesso caratteristici di zone marginali rispetto a quelle a maggior vocazione produttiva, ma connotate da una maggiore variabilità ambientale e da minori input da fertilizzanti ed agrofarmaci, cosa che consente di contenere il rischio di impatti sugli agroecosistemi e sulla salute pubblica.  

A tali considerazioni sono sicuramente legati fattori quali la crescente richiesta di prodotti “a km zero” ed il rinnovato interesse per le cultivar locali e le aziende agricole tradizionali, che testimoniano una maggior consapevolezza da parte dei consumatori e costituiscono sicuramente un nuovo impulso per progetti e politiche volte alla conservazione dell’agrobiodiversità locale.

In questa direzione si muove da oltre 20 anni la Regione Piemonte: tramite le misure del PSR volte a favorire la salvaguardia degli agroecosistemi marginali e la conservazione delle varietà e delle razze in estinzione, l’allestimento di campi collezione in collaborazione con enti ed istituzioni tecnico-scientifiche particolarmente qualificate in materia di biodiversità e la promozione di fiere di settore.
Un risultato tangibile del lavoro svolto sino ad oggi è rappresentato dall’iscrizione di numerose varietà locali del Piemonte, appartenenti a specie agrarie ed ortive, nell’apposita sezione del Registro Nazionale dedicata alla varietà da conservazione.
Un altro esempio è costituito da centinaia di varietà locali piemontesi che risultano iscritte nel registro nazionale delle varietà delle piante da frutto.

Dal 2018, un nuovo impulso alla conservazione ed alla valorizzazione dell’agrobiodiversità locale è scaturito nell’ambito del Programma regionale di ricerca, sperimentazione e dimostrazione agricola, con l’avvio di un progetto a regia regionale, approvato dal Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali già nel 2017, denominato GERM.ONTE (GERMoplasma e agrobiodiversità del PiemONTE). 

Ogni anno il Ministero mette a disposizione, alle Regioni che intendono presentare una progettualità in tema di agrobiodiversità, il fondo istituito dall'art. 10 della L. 194/2015: la Regione Piemonte, in particolare, propone al Ministero una versione annuale della programmazione prevista dal progetto GERM.ONTE, che nel 2023 ha visto l’apertura della quinta edizione.

A partire dal 2020, nell’ambito del progetto GERM.ONTE si è provveduto alla creazione di un parternariato di soggetti di lunga e comprovata esperienza nell’identificazione, recupero  e conservazione delle varietà vegetali. 

Le diverse edizioni del progetto hanno portato in un primo tempo alla individuazione di varietà locali e a rischio di erosione genetica di specie vegetali, alla loro iscrizione all’Anagrafe nazionale della biodiversità e, nel contempo, all’identificazione di "agricoltori custodi", che ancora coltivano tali risorse genetiche.

In una fase successiva sono stati realizzati campi catalogo a parcelle e orti didattici finalizzati ad azioni di divulgazione, quali gli incontri tecnico-pratici volti alla diffusione delle conoscenze sulle risorse genetiche in esame, con particolare riferimento alle caratteristiche fenotipiche, alle pratiche agronomiche adottate, alle strategie di selezione ed alle tecniche di moltiplicazione e conservazione delle sementi.

Sono state sviluppate anche attività di divulgazione rivolte alle scuole superiori, nonché ai consumatori ed in generale ai soggetti interessati alla coltivazione, trasformazione ed utilizzo delle risorse genetiche oggetto del progetto GERM.ONTE, che a partire dalla quarta edizione che è stata attivata tra agosto 2022 e maggio 2023, ha sviluppato come nuovo filone le attività di studio preliminari all'istituzione di itinerari dell’agrobiodiversità del Piemonte, coinvolgendo l'Università di Scienze gastronomiche, in qualità di capofila, l’Università degli Studi di Torino con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Ambientali (DISAFA), il Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante (CNR-IPSP) e la Scuola Malva Arnaldi di Bibiana.
L’individuazione degli itinerari della biodiversità di interesse agricolo e alimentare del Piemonte ha visto il coinvolgimento degli agricoltori custodi che coltivano in situ una o più varietà conservate ex situ dai centri di conservazione del germoplasma, ed altre cultivar di interesse locale.

I centri della biodiversità per la conservazione del germoplasma, fulcro degli itinerari dell’agrobiodiversità, sono:

  • Banca del germoplasma presso il DISAFA - Grugliasco (TO);
  • Centro di frutticoltura Tetti Grondana presso Chieri (TO);
  • Collezione di cereali vernini presso la Casa della Biodiversità a Pollenzo (CN);
  • Collezione di viti presso Grinzane Cavour (CN);
  • Collezione di pomacee presso la Scuola Malva Arnaldi - Bibiana (TO);
  • Centro regionale di Castanicoltura gestito dal DISAFA presso Chiusa Pesio (CN).

Gli ultimi 3 Centri citati e le rispettive collezioni sono stati oggetto di apposite visite-studio in occasione del convegno tenutosi a Pollenzo (CN) per l’edizione del 10 giugno 2023 della Giornata della biodiversità di interesse agricolo ed alimentare, che viene organizzata annualmente nell’ambito delle attività di animazione previste dal progetto GERM.ONTE.

Gli agricoltori custodi sono entrati ufficialmente nel partenariato del progetto GERM.ONTE, a fianco dell’Università degli Studi di Scienze gastronomiche, dell’Università degli Studi di Torino (DISAFA) e della Scuola Malva Arnaldi a partire dalla quinta edizione, che ha preso l’avvio nel corso del 2023 con il titolo “Valorizzazione dell'agrobiodiversità attraverso la divulgazione”.

Il progetto, presentato sull'avviso pubblico bandito dal Ministero dell'Agricoltura e della sovranità alimentare, definisce ed organizza le attività connesse con gli itinerari della biodiversità del Piemonte delineati nell’edizione precedente:

  • visite ai centri di conservazione/banche del germoplasma ed alle aziende degli agricoltori custodi, dove vengono coltivate in situ le varietà vegetali oggetto di conservazione;
  • realizzazione/implementazione del sito web sull'agrobiodiversità in Piemonte, con particolare riferimento alle caratteristiche fenologiche ed ai metodi di coltivazione di tutte le risorse genetiche  presentate nell’ambito degli itinerari dell'agrobiodiversità;
  • realizzazione di un video su alcuni centri di conservazione coinvolti negli itinerari;
  • animazione dell’annuale Giornata nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare, attraverso l’organizzazione, per il 31 maggio 2024, di un convegno in cui sono stati illustrati i risultati del progetto ed è stato possibile degustare prodotti tipici realizzati con le risorse genetiche oggetto di conservazione e valorizzazione;
  • realizzazione di un ciclo di lezioni verrà proposto anche alle scuole superiori, in modo da sensibilizzare le nuove generazioni sulla tematica della tutela della agrobiodiversità. 

La Regione Piemonte, inoltre, ha presentato nel 2023 sul bando annuale del Ministero dell'Agricoltura e della Sovranità Alimentare un nuovo progetto denominato "GERM.ONTE 6 - Valorizzazione della biodiversità zootecnica del Piemonte attraverso la divulgazione". Il progetto è già stato approvato dal Ministero e sarà avviato nel 2024.
 

Informazioni e risorse aggiuntive


Biodiversità di interesse agricolo e alimentare:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/agricoltura/agroambiente-meteo-suoli/biodiversita-interesse-agricolo-alimentare

Sito web sull'agrobiodiversità in Piemonte:
https://www.biodiversita-agricola.piemonte.it/

Video sui centri di conservazione coinvolti negli itinerari del Progetto:
https://www.unisg.it/ricerca/germonte-4-germoplasma-del-piemonte-studio-per-listituzione-di-itinerari-della-biodiversita-del-piemonte/

 

PSR e CSR - Tutela del suolo agrario

Nell’ambito del PSR 2014-2022 alcuni tipi di operazione sostengono le aziende agricole nell’adozione di tecniche e sistemi di produzione orientati alla prevenzione dell'erosione dei suoli e alla migliore gestione degli stessi e alla promozione della conservazione e del sequestro del carbonio. I principali tipi di operazione sono i seguenti.
 

10.1.3 - Tecniche di agricoltura conservativa


Sostiene le aziende agricole che adottano tecniche agronomiche volte a contrastare la perdita di sostanza organica dei terreni agricoli, quali la riduzione delle lavorazioni del suolo e la parziale sostituzione della concimazione minerale con l’apporto di matrici organiche, sia zootecniche che vegetali, disponibili sul territorio.

Il sostegno, variabile tra 180 e 300 €/ettaro all’anno in funzione della tecnica adottata, viene corrisposto per 5 anni; la dotazione finanziaria complessiva dell’operazione è pari a quasi 33 milioni di euro.

Di seguito è riportato il dettaglio degli impegni agro-ambientali di durata quinquennale attivati, suddivisi per anno-campagna e con l’indicazione delle superfici interessate e del numero delle aziende agricole beneficiarie.

Anno campagna Superficie a premio (ha) Numero di beneficiari ammessi a finanziamento
2016 5.347,12 737
2017 7.390 982
2018 9.554 1.316
2019 10639 1.541
2020 9.694 1386
2021 9.353 1.437
2022 8.116 1.276
2023 1.338 278
Tabella 1. Operazione 10.1.4 - Impegni agro-ambientali di attivati, suddivisi per anno-campagna, con l’indicazione delle superfici interessate e del numero dei beneficiari. (Fonte: DW PSR 2014-2020)
10.1.9 - Gestione eco-sostenibile dei pascoli


Sostiene le aziende zootecniche nell’adozione di tecniche di pascolamento razionali che esaltino la funzione anti-erosiva del cotico erboso. Il sostegno, erogato annualmente in funzione della localizzazione del pascolo (110 euro/ha in montagna, 120 euro/ha in collina e 450 euro/ha in pianura), viene corrisposto per 5 anni; la dotazione finanziaria complessiva dell’operazione è pari a 40 milioni di euro
Di seguito è riportato il dettaglio degli impegni agro-ambientali di durata quinquennale attivati, suddivisi per anno-campagna e con l’indicazione delle superfici interessate e del numero dei beneficiari.

Anno campagna Superficie a premio (ha) Numero di beneficiari ammessi a finanziamento
2016 26.654 311
2017 27.096 303
2018 53.247 565
2019 43.461 457
2020 43.816 454
2021 59.016 600
2022 62.059 636
2023 45.088 463
Tabella 2. Operazione 10.1.9 - Impegni agro-ambientali di attivati, suddivisi per anno-campagna, con l’indicazione delle superfici interessate e del numero dei beneficiari. (Fonte: DW PSR 2014-2020)
Interventi attivati con il CSR 2023-2027


Analogamente al PSR, anche la nuova programmazione CSR 2023-2027 sostiene, attraverso diversi interventi agro-climatico-ambientali, azioni finalizzate alla tutela del suolo agrario e del territorio in generale.

Nel corso del 2023 sono stati attivati i seguenti interventi:

  • SRA01 – Produzione integrata: sostegno per ettaro di Superficie Agricola Utilizzata (SAU) a favore di beneficiari che in modo volontario si impegnano ad adottare le disposizioni tecniche indicate nei Disciplinari di Produzione Integrata (DPI) stabiliti per la fase di coltivazione, aderendo al Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata (SQNPI), per uno dei seguenti tipi di coltura: Colture erbacee, Fruttiferi, Vite. Tali disposizioni tecniche introducono pratiche agronomiche e strategie di difesa delle colture dalle avversità, migliorative rispetto alle pratiche ordinarie e alle norme di condizionalità, in particolare nella gestione del suolo, nella fertilizzazione, nell’uso dell’acqua per irrigazione e nella difesa fitosanitaria delle colture. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 88 milioni di euro.
     
  • SRA03 – Tecniche di ridotta lavorazione del suolo: pagamento a favore dei beneficiari che si impegnano volontariamente ad adottare, sulle superfici condotte a seminativo con colture annuali, adozione di tecniche di Semina su sodo / No Tillage (NT) e/o Adozione di tecniche di Minima Lavorazione / Minimum Tillage (MT) e/o di tecniche di Lavorazione a bande / Strip Tillage.  La dotazione finanziaria complessiva è di circa 7,5 milioni di euro.
     
  • SRA05 – Inerbimento colture arboree: sostegno per i beneficiari che adottano tecniche di inerbimento sulle superfici destinate a colture arboree permanenti (esclusi piccoli frutti e nocciolo), al fine di mantenere il terreno in buone condizioni strutturali prevenendone l’erosione e conservando e migliorando il contenuto in sostanza organica. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 4 milioni di euro.
     
  • SRA06 – Cover crops: pagamento per ettaro a favore di beneficiari che si impegnano a seminare colture di copertura delle superfici a seminativo, al fine di ridurre la lisciviazione dei nitrati nelle acque e il migliorare la struttura e fertilità del suolo nonché aumentare il sequestro di carbonio organico nel suolo. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 10 milioni di euro.
     
  • SRA08 – Gestione prati e pascoli permanenti: pagamento annuale per ettaro di Superficie Agricola Utilizzata (SAU) a favore dei beneficiari che, per un periodo di 5 anni, rispettano gli impegni volti a favorire la "Gestione sostenibile dei pascoli permanenti, incluse le pratiche locali tradizionali (PLT)", quali: il mantenimento sulla superficie oggetto di impegno di un carico zootecnico pascolante minimo; il contenimento meccanico e/o manuale della flora invasiva; il rispetto dei criteri di gestione di pascoli che consentano l’utilizzazione più favorevole del cotico erboso naturale; il divieto di utilizzo dei fertilizzanti chimici di sintesi, di fanghi in agricoltura, di diserbanti e di prodotti fitosanitari; il divieto di aratura nelle aree di collina e montagna; il mantenimento e l'eventuale creazione di punti acqua e sale (o punti di abbeverata). La dotazione finanziaria complessiva è di circa 24 milioni di euro.
     
  • SRA14 – Allevatori custodi agro-biodiversità: sostegno ad Unità di Bestiame Adulto (UBA) a favore di beneficiari che si impegnano nella conservazione delle risorse genetiche di interesse locale soggette a rischio di estinzione genetica, meno produttive rispetto ad altre razze e destinate ad essere abbandonate se non viene garantito un adeguato livello di reddito e il mantenimento di un modello di agricoltura sostenibile. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 15 milioni di euro.
     
  • SRA17 – Impegni per la convivenza con la fauna selvatica: pagamento annuale per ettaro di superficie pascolata al fine di garantire la presenza di grandi carnivori (es. lupo, orso, sciacallo, ecc.). Tale presenza è fonte di preoccupazione soprattutto per le problematiche legate ai danni da predazione. Pertanto è necessario continuare a rafforzare le misure di prevenzione, onde evitare un aumento del numero di attacchi e del numero di perdite a carico degli allevatori.  L’abbandono dei pascoli provoca la ricolonizzazione da parte di arbusti ed alberi, con conseguente contrazione degli spazi pascolivi aperti. La corretta gestione dei pascoli salvaguarda il territorio stesso e le sottostanti pianure dai rischi derivanti dall’abbandono e dal conseguente dissesto idrogeologico. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 2 milioni di euro.
     
  • SRA18 – Impegni per l’apicoltura: pagamento annuale a favore di beneficiari che praticano l'attività apistica in aree particolarmente importanti dal punto di vista ambientale e naturalistico L’intervento, mira sia a contrastare il declino degli impollinatori, sia a supportare pratiche di apicoltura volte alla tutela della biodiversità. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 8 milioni di euro.
     
  • SRA24 – Pratiche di agricoltura di precisione: sostegno annuale per ettaro a favore dei beneficiari che si impegnano ad adottare almeno una pratica di agricoltura di precisione (fertilizzazione, irrigazione e trattamenti fitosanitari). La finalità dell’intervento è di ridurre quantitativamente gli input chimici e idrici utilizzati per le produzioni agricole attraverso l’adozione di pratiche di agricoltura di precisione, sistema di produzione sostenibile che consente agli imprenditori un maggior rispetto degli agroecosistemi. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 2 milioni di euro.
     
  • SRA29 – Produzione biologica: pagamento annuale per ettaro a favore degli agricoltori che si impegnano, per 5 anni, a convertire la produzione in produzione biologica e a mantenerla dopo la conversione oppure solo a mantenere la produzione biologica se già adottata prima dell'adesione all'intervento. L’agricoltura biologica contribuisce pertanto a ridurre il rischio di inquinamento e degrado delle matrici ambientali connesso all’uso dei prodotti fitosanitari e dei fertilizzanti e a promuovere la salvaguardia della risorsa acqua, la tutela della risorsa suolo, la salvaguardia e la valorizzazione della biodiversità, del paesaggio agrario e il miglioramento della qualità dell’aria. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 53 milioni di euro.
     

Di seguito si riporta la sintesi del numero di beneficiari e degli ettari interessati per ognuno degli interventi sopra descritti che hanno visto l’apertura di bandi nel 2023, primo anno di attuazione del CSR 2023-2027:

Codice Intervento N. beneficiari Suoerficie a premio richiesta (ha) UBA a premio richieste (n.) Alveari a premio richiesti (n.)
SRA01 – Produzione integrata 1.651 69.889
SRA03 – Minima lavorazione 105 7.039
SRA05 - Inerbimento 348 2.654
SRA06 – Cover crops 224 8.506
SRA08 – Prati e pascoli permanenti 216 20.395
SRA14 – Razze in via di estinzione 93 903
SRA17 – Convivenza fauna selvatica 47 4.325
SRA18 - Apicoltura 429 72.348
SRA24 – Agricoltura di precisione 95 1.198
SRA29 – Agricoltura biologica 479 8.520
Tabella. 3 Sintesi numero di beneficiari ed ettari interessati dagli interventi CSR 2023-2027 nel 2023 (Fonte: Reportistica SIAP)
Anno
2024
Paragrafi

Nell’ambito del PSR 2014-2022 alcuni tipi di operazione sostengono le aziende agricole nell’adozione di tecniche e sistemi di produzione orientati alla prevenzione dell'erosione dei suoli e alla migliore gestione degli stessi e alla promozione della conservazione e del sequestro del carbonio. I principali tipi di operazione sono i seguenti.
 

10.1.3 - Tecniche di agricoltura conservativa


Sostiene le aziende agricole che adottano tecniche agronomiche volte a contrastare la perdita di sostanza organica dei terreni agricoli, quali la riduzione delle lavorazioni del suolo e la parziale sostituzione della concimazione minerale con l’apporto di matrici organiche, sia zootecniche che vegetali, disponibili sul territorio.

Il sostegno, variabile tra 180 e 300 €/ettaro all’anno in funzione della tecnica adottata, viene corrisposto per 5 anni; la dotazione finanziaria complessiva dell’operazione è pari a quasi 33 milioni di euro.

Di seguito è riportato il dettaglio degli impegni agro-ambientali di durata quinquennale attivati, suddivisi per anno-campagna e con l’indicazione delle superfici interessate e del numero delle aziende agricole beneficiarie.

Anno campagna Superficie a premio (ha) Numero di beneficiari ammessi a finanziamento
2016 5.347,12 737
2017 7.390 982
2018 9.554 1.316
2019 10639 1.541
2020 9.694 1386
2021 9.353 1.437
2022 8.116 1.276
2023 1.338 278
Tabella 1. Operazione 10.1.4 - Impegni agro-ambientali di attivati, suddivisi per anno-campagna, con l’indicazione delle superfici interessate e del numero dei beneficiari. (Fonte: DW PSR 2014-2020)
10.1.9 - Gestione eco-sostenibile dei pascoli


Sostiene le aziende zootecniche nell’adozione di tecniche di pascolamento razionali che esaltino la funzione anti-erosiva del cotico erboso. Il sostegno, erogato annualmente in funzione della localizzazione del pascolo (110 euro/ha in montagna, 120 euro/ha in collina e 450 euro/ha in pianura), viene corrisposto per 5 anni; la dotazione finanziaria complessiva dell’operazione è pari a 40 milioni di euro
Di seguito è riportato il dettaglio degli impegni agro-ambientali di durata quinquennale attivati, suddivisi per anno-campagna e con l’indicazione delle superfici interessate e del numero dei beneficiari.

Anno campagna Superficie a premio (ha) Numero di beneficiari ammessi a finanziamento
2016 26.654 311
2017 27.096 303
2018 53.247 565
2019 43.461 457
2020 43.816 454
2021 59.016 600
2022 62.059 636
2023 45.088 463
Tabella 2. Operazione 10.1.9 - Impegni agro-ambientali di attivati, suddivisi per anno-campagna, con l’indicazione delle superfici interessate e del numero dei beneficiari. (Fonte: DW PSR 2014-2020)
Interventi attivati con il CSR 2023-2027


Analogamente al PSR, anche la nuova programmazione CSR 2023-2027 sostiene, attraverso diversi interventi agro-climatico-ambientali, azioni finalizzate alla tutela del suolo agrario e del territorio in generale.

Nel corso del 2023 sono stati attivati i seguenti interventi:

  • SRA01 – Produzione integrata: sostegno per ettaro di Superficie Agricola Utilizzata (SAU) a favore di beneficiari che in modo volontario si impegnano ad adottare le disposizioni tecniche indicate nei Disciplinari di Produzione Integrata (DPI) stabiliti per la fase di coltivazione, aderendo al Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata (SQNPI), per uno dei seguenti tipi di coltura: Colture erbacee, Fruttiferi, Vite. Tali disposizioni tecniche introducono pratiche agronomiche e strategie di difesa delle colture dalle avversità, migliorative rispetto alle pratiche ordinarie e alle norme di condizionalità, in particolare nella gestione del suolo, nella fertilizzazione, nell’uso dell’acqua per irrigazione e nella difesa fitosanitaria delle colture. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 88 milioni di euro.
     
  • SRA03 – Tecniche di ridotta lavorazione del suolo: pagamento a favore dei beneficiari che si impegnano volontariamente ad adottare, sulle superfici condotte a seminativo con colture annuali, adozione di tecniche di Semina su sodo / No Tillage (NT) e/o Adozione di tecniche di Minima Lavorazione / Minimum Tillage (MT) e/o di tecniche di Lavorazione a bande / Strip Tillage.  La dotazione finanziaria complessiva è di circa 7,5 milioni di euro.
     
  • SRA05 – Inerbimento colture arboree: sostegno per i beneficiari che adottano tecniche di inerbimento sulle superfici destinate a colture arboree permanenti (esclusi piccoli frutti e nocciolo), al fine di mantenere il terreno in buone condizioni strutturali prevenendone l’erosione e conservando e migliorando il contenuto in sostanza organica. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 4 milioni di euro.
     
  • SRA06 – Cover crops: pagamento per ettaro a favore di beneficiari che si impegnano a seminare colture di copertura delle superfici a seminativo, al fine di ridurre la lisciviazione dei nitrati nelle acque e il migliorare la struttura e fertilità del suolo nonché aumentare il sequestro di carbonio organico nel suolo. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 10 milioni di euro.
     
  • SRA08 – Gestione prati e pascoli permanenti: pagamento annuale per ettaro di Superficie Agricola Utilizzata (SAU) a favore dei beneficiari che, per un periodo di 5 anni, rispettano gli impegni volti a favorire la "Gestione sostenibile dei pascoli permanenti, incluse le pratiche locali tradizionali (PLT)", quali: il mantenimento sulla superficie oggetto di impegno di un carico zootecnico pascolante minimo; il contenimento meccanico e/o manuale della flora invasiva; il rispetto dei criteri di gestione di pascoli che consentano l’utilizzazione più favorevole del cotico erboso naturale; il divieto di utilizzo dei fertilizzanti chimici di sintesi, di fanghi in agricoltura, di diserbanti e di prodotti fitosanitari; il divieto di aratura nelle aree di collina e montagna; il mantenimento e l'eventuale creazione di punti acqua e sale (o punti di abbeverata). La dotazione finanziaria complessiva è di circa 24 milioni di euro.
     
  • SRA14 – Allevatori custodi agro-biodiversità: sostegno ad Unità di Bestiame Adulto (UBA) a favore di beneficiari che si impegnano nella conservazione delle risorse genetiche di interesse locale soggette a rischio di estinzione genetica, meno produttive rispetto ad altre razze e destinate ad essere abbandonate se non viene garantito un adeguato livello di reddito e il mantenimento di un modello di agricoltura sostenibile. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 15 milioni di euro.
     
  • SRA17 – Impegni per la convivenza con la fauna selvatica: pagamento annuale per ettaro di superficie pascolata al fine di garantire la presenza di grandi carnivori (es. lupo, orso, sciacallo, ecc.). Tale presenza è fonte di preoccupazione soprattutto per le problematiche legate ai danni da predazione. Pertanto è necessario continuare a rafforzare le misure di prevenzione, onde evitare un aumento del numero di attacchi e del numero di perdite a carico degli allevatori.  L’abbandono dei pascoli provoca la ricolonizzazione da parte di arbusti ed alberi, con conseguente contrazione degli spazi pascolivi aperti. La corretta gestione dei pascoli salvaguarda il territorio stesso e le sottostanti pianure dai rischi derivanti dall’abbandono e dal conseguente dissesto idrogeologico. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 2 milioni di euro.
     
  • SRA18 – Impegni per l’apicoltura: pagamento annuale a favore di beneficiari che praticano l'attività apistica in aree particolarmente importanti dal punto di vista ambientale e naturalistico L’intervento, mira sia a contrastare il declino degli impollinatori, sia a supportare pratiche di apicoltura volte alla tutela della biodiversità. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 8 milioni di euro.
     
  • SRA24 – Pratiche di agricoltura di precisione: sostegno annuale per ettaro a favore dei beneficiari che si impegnano ad adottare almeno una pratica di agricoltura di precisione (fertilizzazione, irrigazione e trattamenti fitosanitari). La finalità dell’intervento è di ridurre quantitativamente gli input chimici e idrici utilizzati per le produzioni agricole attraverso l’adozione di pratiche di agricoltura di precisione, sistema di produzione sostenibile che consente agli imprenditori un maggior rispetto degli agroecosistemi. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 2 milioni di euro.
     
  • SRA29 – Produzione biologica: pagamento annuale per ettaro a favore degli agricoltori che si impegnano, per 5 anni, a convertire la produzione in produzione biologica e a mantenerla dopo la conversione oppure solo a mantenere la produzione biologica se già adottata prima dell'adesione all'intervento. L’agricoltura biologica contribuisce pertanto a ridurre il rischio di inquinamento e degrado delle matrici ambientali connesso all’uso dei prodotti fitosanitari e dei fertilizzanti e a promuovere la salvaguardia della risorsa acqua, la tutela della risorsa suolo, la salvaguardia e la valorizzazione della biodiversità, del paesaggio agrario e il miglioramento della qualità dell’aria. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 53 milioni di euro.
     

Di seguito si riporta la sintesi del numero di beneficiari e degli ettari interessati per ognuno degli interventi sopra descritti che hanno visto l’apertura di bandi nel 2023, primo anno di attuazione del CSR 2023-2027:

Codice Intervento N. beneficiari Suoerficie a premio richiesta (ha) UBA a premio richieste (n.) Alveari a premio richiesti (n.)
SRA01 – Produzione integrata 1.651 69.889
SRA03 – Minima lavorazione 105 7.039
SRA05 - Inerbimento 348 2.654
SRA06 – Cover crops 224 8.506
SRA08 – Prati e pascoli permanenti 216 20.395
SRA14 – Razze in via di estinzione 93 903
SRA17 – Convivenza fauna selvatica 47 4.325
SRA18 - Apicoltura 429 72.348
SRA24 – Agricoltura di precisione 95 1.198
SRA29 – Agricoltura biologica 479 8.520
Tabella. 3 Sintesi numero di beneficiari ed ettari interessati dagli interventi CSR 2023-2027 nel 2023 (Fonte: Reportistica SIAP)
Anno
2024

CSR - Miglioramento della qualità dell'acqua

Analogamente al PSR, la nuova programmazione CSR 2023-2027 sostiene, attraverso interventi agro-climatico-ambientali, azioni finalizzate al miglioramento della qualità dell’acqua.

Nel corso del 2023 sono stati attivati i seguenti interventi:

  • SRA01 – Produzione integrata: sostegno per ettaro di Superficie Agricola Utilizzata (SAU) a favore di beneficiari che in modo volontario si impegnano ad adottare le disposizioni tecniche indicate nei Disciplinari di Produzione Integrata (DPI) stabiliti per la fase di coltivazione, aderendo al Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata (SQNPI), per uno dei seguenti tipi di coltura: Colture erbacee, Fruttiferi, Vite. Tali disposizioni tecniche introducono pratiche agronomiche e strategie di difesa delle colture dalle avversità, migliorative rispetto alle pratiche ordinarie e alle norme di condizionalità, promuovendo lo sviluppo sostenibile e un’efficiente gestione delle risorse naturali come l’acqua e il suolo. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 88 milioni di euro.
     
  • SRA03 – Tecniche di ridotta lavorazione del suolo: pagamento a favore dei beneficiari che si impegnano volontariamente ad adottare, sulle superfici condotte a seminativo con colture annuali, adozione di tecniche di Semina su sodo / No Tillage (NT) e/o Adozione di tecniche di Minima Lavorazione / Minimum Tillage (MT) e/o di tecniche di Lavorazione a bande / Strip Tillage. Tali tipi di lavorazione concorrono alla miglior struttura del suolo aumentando la capacità di assorbire e di trattenere l’acqua. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 7,5 milioni di euro.
     
  • SRA05 – Inerbimento colture arboree: sostegno per i beneficiari che adottano tecniche di inerbimento sulle superfici destinate a colture arboree permanenti (esclusi piccoli frutti e nocciolo). La presenza di una copertura vegetale durante l’intero anno contribuisce alla tutela della qualità dell’acqua. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 4 milioni di euro.
     
  • SRA06 – Cover crops: pagamento per ettaro a favore di beneficiari impegnati a seminare colture di copertura delle superfici a seminativo, al fine di ridurre la lisciviazione dei nitrati nelle acque, attenuare l’effetto battente sul suolo delle piogge e limitando il deflusso idrico superficiale. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 10 milioni di euro.
     
  • SRA24 – Pratiche di agricoltura di precisione: sostegno annuale per ettaro a favore dei beneficiari che si impegnano ad adottare almeno una pratica di agricoltura di precisione (fertilizzazione, irrigazione e trattamenti fitosanitari). La finalità dell’intervento è di ridurre quantitativamente gli input chimici e idrici utilizzati per le produzioni agricole attraverso l’adozione di pratiche di agricoltura di precisione, sistema di produzione sostenibile che consente agli imprenditori un maggior rispetto degli agroecosistemi. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 2 milioni di euro.
     
  • SRA29 – Produzione biologica: Pagamento annuale per ettaro a favore degli agricoltori che si impegnano, per 5 anni, a convertire la produzione in produzione biologica e a mantenerla dopo la conversione oppure solo a mantenere la produzione biologica se già adottata prima dell'adesione all'intervento. L’agricoltura biologica contribuisce pertanto a ridurre il rischio di inquinamento e degrado delle matrici ambientali connesso all’uso dei prodotti fitosanitari e dei fertilizzanti e a promuovere la salvaguardia della risorsa acqua, la tutela della risorsa suolo, la salvaguardia e la valorizzazione della biodiversità, del paesaggio agrario e il miglioramento della qualità dell’aria.  La dotazione finanziaria complessiva è di circa 53 milioni di euro.

Di seguito si riporta la sintesi del numero di beneficiari e degli ettari interessati per ognuno degli interventi sopra descritti che hanno visto l’apertura di bandi nel 2023, primo anno di attuazione del CSR 2023-2027:

Codice Intervento N. Beneficiari Superficie a Premio richiesta (ha)
SRA01 – Produzione integrata 1.651 69.889
SRA03 – Minima lavorazione 105 7.039
SRA05 – Inerbimento 348 2.654
SRA06 – Cover crops 224 8.506
SRA24 – Agricoltura di precisione 95 1.198
SRA29 – Agricoltura biologica 479 8.520
Tabella 1. Sintesi del numero di beneficiari interessati e degli interessati dagli interventi finanziati nel 2023 per gli interventi di miglioramento delle acque - Fonte: Reportistica SIAP

Per quanto riguarda invece il sostegno agli investimenti, nel CSR è stato introdotto un nuovo intervento specifico per il risparmio idrico che prevede un sostegno per investimenti mirati ad un uso efficiente e sostenibile delle risorse irrigue: SRD02 azione C - Investimenti irrigui.
In particolare finanzia il miglioramento, rinnovo e ripristino di impianti irrigui aziendali che comporti un risparmio idrico di almeno il 25% rispetto all’impianto esistente.
La dotazione finanziaria complessiva è di circa 12 milioni di euro e nel 2023 è stato aperto un primo bando per 7,9 milioni di euro.

Anno
2024
Paragrafi

Analogamente al PSR, la nuova programmazione CSR 2023-2027 sostiene, attraverso interventi agro-climatico-ambientali, azioni finalizzate al miglioramento della qualità dell’acqua.

Nel corso del 2023 sono stati attivati i seguenti interventi:

  • SRA01 – Produzione integrata: sostegno per ettaro di Superficie Agricola Utilizzata (SAU) a favore di beneficiari che in modo volontario si impegnano ad adottare le disposizioni tecniche indicate nei Disciplinari di Produzione Integrata (DPI) stabiliti per la fase di coltivazione, aderendo al Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata (SQNPI), per uno dei seguenti tipi di coltura: Colture erbacee, Fruttiferi, Vite. Tali disposizioni tecniche introducono pratiche agronomiche e strategie di difesa delle colture dalle avversità, migliorative rispetto alle pratiche ordinarie e alle norme di condizionalità, promuovendo lo sviluppo sostenibile e un’efficiente gestione delle risorse naturali come l’acqua e il suolo. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 88 milioni di euro.
     
  • SRA03 – Tecniche di ridotta lavorazione del suolo: pagamento a favore dei beneficiari che si impegnano volontariamente ad adottare, sulle superfici condotte a seminativo con colture annuali, adozione di tecniche di Semina su sodo / No Tillage (NT) e/o Adozione di tecniche di Minima Lavorazione / Minimum Tillage (MT) e/o di tecniche di Lavorazione a bande / Strip Tillage. Tali tipi di lavorazione concorrono alla miglior struttura del suolo aumentando la capacità di assorbire e di trattenere l’acqua. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 7,5 milioni di euro.
     
  • SRA05 – Inerbimento colture arboree: sostegno per i beneficiari che adottano tecniche di inerbimento sulle superfici destinate a colture arboree permanenti (esclusi piccoli frutti e nocciolo). La presenza di una copertura vegetale durante l’intero anno contribuisce alla tutela della qualità dell’acqua. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 4 milioni di euro.
     
  • SRA06 – Cover crops: pagamento per ettaro a favore di beneficiari impegnati a seminare colture di copertura delle superfici a seminativo, al fine di ridurre la lisciviazione dei nitrati nelle acque, attenuare l’effetto battente sul suolo delle piogge e limitando il deflusso idrico superficiale. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 10 milioni di euro.
     
  • SRA24 – Pratiche di agricoltura di precisione: sostegno annuale per ettaro a favore dei beneficiari che si impegnano ad adottare almeno una pratica di agricoltura di precisione (fertilizzazione, irrigazione e trattamenti fitosanitari). La finalità dell’intervento è di ridurre quantitativamente gli input chimici e idrici utilizzati per le produzioni agricole attraverso l’adozione di pratiche di agricoltura di precisione, sistema di produzione sostenibile che consente agli imprenditori un maggior rispetto degli agroecosistemi. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 2 milioni di euro.
     
  • SRA29 – Produzione biologica: Pagamento annuale per ettaro a favore degli agricoltori che si impegnano, per 5 anni, a convertire la produzione in produzione biologica e a mantenerla dopo la conversione oppure solo a mantenere la produzione biologica se già adottata prima dell'adesione all'intervento. L’agricoltura biologica contribuisce pertanto a ridurre il rischio di inquinamento e degrado delle matrici ambientali connesso all’uso dei prodotti fitosanitari e dei fertilizzanti e a promuovere la salvaguardia della risorsa acqua, la tutela della risorsa suolo, la salvaguardia e la valorizzazione della biodiversità, del paesaggio agrario e il miglioramento della qualità dell’aria.  La dotazione finanziaria complessiva è di circa 53 milioni di euro.

Di seguito si riporta la sintesi del numero di beneficiari e degli ettari interessati per ognuno degli interventi sopra descritti che hanno visto l’apertura di bandi nel 2023, primo anno di attuazione del CSR 2023-2027:

Codice Intervento N. Beneficiari Superficie a Premio richiesta (ha)
SRA01 – Produzione integrata 1.651 69.889
SRA03 – Minima lavorazione 105 7.039
SRA05 – Inerbimento 348 2.654
SRA06 – Cover crops 224 8.506
SRA24 – Agricoltura di precisione 95 1.198
SRA29 – Agricoltura biologica 479 8.520
Tabella 1. Sintesi del numero di beneficiari interessati e degli interessati dagli interventi finanziati nel 2023 per gli interventi di miglioramento delle acque - Fonte: Reportistica SIAP

Per quanto riguarda invece il sostegno agli investimenti, nel CSR è stato introdotto un nuovo intervento specifico per il risparmio idrico che prevede un sostegno per investimenti mirati ad un uso efficiente e sostenibile delle risorse irrigue: SRD02 azione C - Investimenti irrigui.
In particolare finanzia il miglioramento, rinnovo e ripristino di impianti irrigui aziendali che comporti un risparmio idrico di almeno il 25% rispetto all’impianto esistente.
La dotazione finanziaria complessiva è di circa 12 milioni di euro e nel 2023 è stato aperto un primo bando per 7,9 milioni di euro.

Anno
2024

Investimenti per la gestione del Servizio Idrico Integrato (SII)

Le norme in materia di Servizio Idrico Integrato (SII) sono mirate alla organizzazione del servizio secondo principi di efficienza, di efficacia e di economicità, e traguardano l'obiettivo di una graduale aggregazione e industrializzazione dei soggetti gestori del servizio finalizzata al miglioramento dei livelli qualitativi del servizio erogato nonché al miglioramento delle prestazioni ambientali e di soddisfazione dell’utenza delle fasi di captazione, trasporto e distribuzione dell’acqua potabile, di collettamento e depurazione delle acque reflue urbane.

L'azione della Regione è finalizzata, nel perimetro delle proprie competenze, ad incentivare l’attuazione della riforma del servizio dal punto di vista dell’organizzazione, al raggiungimento di una più robusta condizione di ottemperanza alle normative comunitarie in materia di acque potabili e trattamento delle acque reflue, all’erogazione di un servizio di qualità e resiliente agli effetti del cambiamento climatico.

L’attività di coordinamento e di monitoraggio attuativo dei programmi di ricostruzione delle opere del servizio idrico integrato a seguito di eventi alluvionali, del programma di interventi urgenti per contrastare la crisi idrica che dal 2017, con differente intensità di anno in anno, ha diffusamente colpito il territorio regionale nonché dei programmi di finanziamento a valere su risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) e del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

Sono particolarmente rilevanti le tre misure del PNRR che riguardano:

  • le infrastrutture idriche primarie, come l’acquedotto della Valle Orco del valore complessivo di 186 milioni di euro e finanziato per il 50% dal PNRR;
  • le perdite idriche, per le quali al momento sono stati ammessi e finanziati 3 importanti interventi, per circa 80 milioni di euro, che riguardano la digitalizzazione, informatizzazione e compartimentazione delle reti per garantire un migliore controllo e monitoraggio delle perdite e mirare al meglio gli interventi di riduzione delle perdite stesse;
  • il capitolo fognatura e depurazione che vede 12 interventi in Piemonte, per un totale di quasi 57 milioni di euro di cui 46 finanziati dal PNRR, finalizzati a sanare e prevenire carenze nel settore fognario depurativo, anche in considerazione delle procedure di infrazione in essere.

Di seguito viene riportata una stima degli investimenti operati nel Servizio attraverso gli investimenti dei Piani di Ambito gestiti dalle Autorità di Ambito a cui spetta il governo del sistema idrico:

Investimenti previsti (2003-2022) Investimenti realizzati (2003-2022) % sul totale previsto
3.392 2.816 83
Tabella 1. Interventi programmati e realizzati - Piani di Ambito (milioni di euro)
ATO Acquedotto Fognatura Depurazione Altro Totale
1 - VCO, Pianura Novarese 37,43 20,23 12,40 11,92 81,98
2 - Biellese, Vercellese, Casalese 29,91 16,95 15,26 6,68 68,79
3 - Torinese 194,15 156,46 71,07 38,41 460,08
4 - Cuneese 34,20 22,80 56,99 0,00 113,99
5 - Astigiano, Monferrato 27,00 8,61 6,01 3,11 44,72
6 - Alessandrino 24,64 7,61 6,01 3,11 46,31
Totale 347,32 232,65 169,93 65,96 815,87
Tabella 2. Investimenti rendicontati - anni 2019-2022 (milioni di euro)
Anno
2024
Paragrafi

Le norme in materia di Servizio Idrico Integrato (SII) sono mirate alla organizzazione del servizio secondo principi di efficienza, di efficacia e di economicità, e traguardano l'obiettivo di una graduale aggregazione e industrializzazione dei soggetti gestori del servizio finalizzata al miglioramento dei livelli qualitativi del servizio erogato nonché al miglioramento delle prestazioni ambientali e di soddisfazione dell’utenza delle fasi di captazione, trasporto e distribuzione dell’acqua potabile, di collettamento e depurazione delle acque reflue urbane.

L'azione della Regione è finalizzata, nel perimetro delle proprie competenze, ad incentivare l’attuazione della riforma del servizio dal punto di vista dell’organizzazione, al raggiungimento di una più robusta condizione di ottemperanza alle normative comunitarie in materia di acque potabili e trattamento delle acque reflue, all’erogazione di un servizio di qualità e resiliente agli effetti del cambiamento climatico.

L’attività di coordinamento e di monitoraggio attuativo dei programmi di ricostruzione delle opere del servizio idrico integrato a seguito di eventi alluvionali, del programma di interventi urgenti per contrastare la crisi idrica che dal 2017, con differente intensità di anno in anno, ha diffusamente colpito il territorio regionale nonché dei programmi di finanziamento a valere su risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) e del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

Sono particolarmente rilevanti le tre misure del PNRR che riguardano:

  • le infrastrutture idriche primarie, come l’acquedotto della Valle Orco del valore complessivo di 186 milioni di euro e finanziato per il 50% dal PNRR;
  • le perdite idriche, per le quali al momento sono stati ammessi e finanziati 3 importanti interventi, per circa 80 milioni di euro, che riguardano la digitalizzazione, informatizzazione e compartimentazione delle reti per garantire un migliore controllo e monitoraggio delle perdite e mirare al meglio gli interventi di riduzione delle perdite stesse;
  • il capitolo fognatura e depurazione che vede 12 interventi in Piemonte, per un totale di quasi 57 milioni di euro di cui 46 finanziati dal PNRR, finalizzati a sanare e prevenire carenze nel settore fognario depurativo, anche in considerazione delle procedure di infrazione in essere.

Di seguito viene riportata una stima degli investimenti operati nel Servizio attraverso gli investimenti dei Piani di Ambito gestiti dalle Autorità di Ambito a cui spetta il governo del sistema idrico:

Investimenti previsti (2003-2022) Investimenti realizzati (2003-2022) % sul totale previsto
3.392 2.816 83
Tabella 1. Interventi programmati e realizzati - Piani di Ambito (milioni di euro)
ATO Acquedotto Fognatura Depurazione Altro Totale
1 - VCO, Pianura Novarese 37,43 20,23 12,40 11,92 81,98
2 - Biellese, Vercellese, Casalese 29,91 16,95 15,26 6,68 68,79
3 - Torinese 194,15 156,46 71,07 38,41 460,08
4 - Cuneese 34,20 22,80 56,99 0,00 113,99
5 - Astigiano, Monferrato 27,00 8,61 6,01 3,11 44,72
6 - Alessandrino 24,64 7,61 6,01 3,11 46,31
Totale 347,32 232,65 169,93 65,96 815,87
Tabella 2. Investimenti rendicontati - anni 2019-2022 (milioni di euro)
Anno
2024

Servizio Idrico Integrato (SII)

Anno
2024

La gestione integrata del ciclo delle acque concorre agli Obiettivi dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, in particolare all'Obiettivo 6 "Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie" ed in riferimento alla Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile (SRSvS), concorre in particolare agli obiettivi previsti nella macro-area strategica MAS 3 (Priorità 3.A e 3.D), ponendosi i seguenti obiettivi:

  • Estensione, potenziamento ed adeguamento funzionale dei servizi di acquedotto, fognatura e depurazione in funzione di una loro maggiore efficienza, efficacia ed economicità.
  • Aumento della resilienza dei suddetti servizi agli effetti dei cambiamenti climatici, soprattutto in termini di sicurezza dell’approvvigionamento potabile.
  • Aggregazione delle gestioni del Servizio Idrico Integrato (SII) in funzione di una gestione unica a scala di ogni singolo Ambito Territoriale Ottimale (ATO).
  • Riorganizzazione e potenziamento della filiera di riutilizzo e smaltimento dei fanghi di depurazione nonché aggiornamento della pianificazione regionale in materia.
  • Tutela del territorio montano e delle sue risorse naturali attraverso una quota della tariffa del SII che annualmente viene a tal fine destinata dagli Enti di governo d’Ambito.
     

La gestione del Servizio idrico integrato è affidata agli Enti di governo di Ambito Territoriale Ottimale (EgATO) - strutture dotate di personalità giuridica che organizzano, affidano e controllano la gestione del servizio. In Piemonte la LR 13/1997 ha istituito tali organismi (originariamente denominati Autorità d’Ambito Territoriale ottimale A.ATO) in numero di sei, per la gestione dell’insieme dei servizi di captazione, potabilizzazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di raccolta, collettamento e di depurazione delle acque in altrettante aree (Ambiti Territoriali Ottimali) valutate in base a criteri di continuità del bacino idrografico e del sistema infrastrutturale nonché di adeguata dimensione in termini di bacino di utenza.

 

Tabella 1 - Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) in Piemonte
Tabella 2. Copertura del Servizio Idrico Integrato - 2022
Tabella 3. Grado di copertura del SII in Piemonte, per ogni tipo di servizio

Esposizione della popolazione

Tema
Tipo
img-intro
persone multietà
Paragrafi

La stima della popolazione esposta nel corso del 2023 ai differenti livelli di concentrazione dei principali inquinanti atmosferici è stata calcolata a partire dai risultati della Valutazione annuale della Qualità dell’Aria effettuata, in ottemperanza a quanto previsto dal DLgs 155/2010 e dalla Decisione 2011/850/CE, da ARPA Piemonte con il proprio sistema modellistico di qualità dell’aria, uno degli strumenti conoscitivi previsti dal Programma di Valutazione della Regione Piemonte (Deliberazione della Giunta Regionale 30 dicembre 2019, n. 24-903).

Il sistema si basa un modello di chimica e trasporto in grado di riprodurre i fenomeni fisico-chimici che avvengono in atmosfera e simulare le concentrazioni dei principali inquinanti atmosferici – primari e secondari – su tutto il territorio regionale con elevato dettaglio spaziale. I campi di concentrazione prodotti dal sistema modellistico sono integrati con i dati di qualità dell’aria misurati dalle stazioni del Sistema Regionale di Rilevamento per la qualità dell’aria. 

L’introduzione dei dati di qualità dell’aria nei campi di concentrazione viene effettuata utilizzando una particolare tecnica di interpolazione statistica allo stato dell’arte: si ottiene in tal modo una versione del sistema modellistico corretta con le osservazioni, che minimizza l’errore di simulazione e rappresenta la migliore stima spaziale dello stato di qualità dell’aria sul territorio piemontese. 

I campi di concentrazione così ottenuti vengono dapprima aggregati temporalmente per calcolare tutti gli indicatori di legge (medie annuali, medie e massimi giornaliere, ecc.) e successivamente aggregati spazialmente per ottenere un livello di concentrazione, per ogni inquinante e per ogni aggregazione, unico su ciascun comune piemontese. Le concentrazioni sono assegnate ai singoli comuni tenendo in considerazione il loro grado di urbanizzazione . La popolazione esposta è infine calcolata ipotizzando, in modo conservativo, che tutta la popolazione residente in un determinato comune sia esposta ai livelli medi di concentrazione sul comune ottenuti come descritto in precedenza.  I risultati sono riportati nella successiva tabella. 

Gli indicatori per i quali si ha una percentuale non nulla della popolazione residente sopra la soglia di legge sono la media giornaliera del particolato PM10, la media annuale del biossido di azoto (ma solo per la città di Torino) ed il valore obiettivo dell’ozono. In tutti gli altri casi tutta la popolazione residente è soggetta a delle concentrazioni inferiori ai limiti stabiliti dal D.Lgs 155/2010.

Inquinante Indicatore Soglia % popolazione residente sopra la soglia % popolazione residente sotto la soglia
PM10 media annua 40 µg/m3 0 100
PM10 media giornaliera 50 µg/m3 da non superare per piщ di 35 volte per anno civile 27% 73%
PM25 media annua (Stage 1) 25 µg/m3 0 100
PM25 media annua (Stage 2) 20 µg/m3 0 100
NO2 media annua 40 µg/m3 20 80
NO2 media oraria 200 µg/m3 da non superare per piщ di 18 volte per anno civile 0 100
O3 Massimo giornaliero della media mobile su otto ore 120 µg/m3 da non superare piщ di 25 volte nell’anno civile come media su tre anni 96 4
B(a)P in PM10 media annua 1 ng/m3 0 100
Cd in PM10 media annua 5 ng/m3 0 100
Ni in PM10 media annua 20 ng/m3 0 100
As in PM10 media annua 6 ng/m3 0 100
Pb in PM10 media annua 5 µg/m3 0 100
Benzene medie annua 5 µg/m3 0 100
CO Massimo giornaliero della media mobile su otto ore 10 mg/m3 0 100
SO2 media giornaliera 125 µg/m3 0 100
SO2 media oraria 350 µg/m3 da non superare per più di 24 volte per anno civile 0 100
Informazioni e risorse aggiuntive

D.Lgs 155/2010 Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa, https://www.normattiva.it/eli/id/2010/09/15/010G0177/CONSOLIDATED

Decisione dell'Unione Europea 2011/850/CE recante disposizioni di attuazione delle direttive 2004/107/CE e 2008/50/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda lo scambio reciproco e la comunicazione di informazioni sulla qualità dell’aria ambiente, https://eur-lex.europa.eu/eli/dec_impl/2011/850/oj

Deliberazione della Giunta Regionale 30 dicembre 2019, n. 24-903 per la aggiornamento della zonizzazione e della classificazione del territorio regionale piemontese, https://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2020/03/siste/00000074.htm

Articolo scientifico in merito alla zonizzazione funzionale per la qualità dell'aria, https://www.semanticscholar.org/paper/Functional-zoning-for-air-quality-Ignaccolo-Ghigo/29b1f8a458360761600d666cc7eac531fa9f70b6

Anno
2024

Priorità 5.C - Educazione permanente alla sostenibilità, promuovere stili di vita sani e l’attività fisica

Anno
2024

La SRSvS pone al centro di questa priorità il tema dell’accesso, della quantità e della qualità della conoscenza quale elemento discriminante per:

  • l’esercizio attivo dei diritti di cittadinanza;
  • la diffusione dei diritti individuali e collettivi;
  • lo sviluppo individuale e collettivo.
     

Un fattore chiave di successo per garantire che gli adulti siano in grado di dedicarsi al miglioramento delle competenze e alla riqualificazione professionale nelle fasi successive della vita è acquisire una solida dotazione di competenze di base e trasversali nel corso dell’istruzione e della formazione iniziali, in particolare tra i gruppi svantaggiati.

Nel 2019 il 10,2% dei giovani ha abbandonato il percorso scolastico o formativo con un livello massimo di istruzione secondaria inferiore e non ha più partecipato ad attività di istruzione e formazione. Queste cifre rischiano di peggiorare a causa dell’attuale crisi. Occorre pertanto intensificare gli sforzi per aumentare la partecipazione degli adulti alla formazione e migliorare i livelli di conseguimento di risultati nel corso delle attività di istruzione e formazione iniziali.

L’Europa pone come obiettivi al 2030 che almeno l’80% delle persone di età compresa tra i 16 e i 74 anni posseggano competenze digitali di base, condizione preliminare per l’inclusione e la partecipazione al mercato del lavoro e alla società in un’Europa digitalmente trasformata, e che l’abbandono scolastico precoce venga ulteriormente ridotto e la partecipazione all’istruzione
secondaria superiore venga incrementata.

In relazione a questi obiettivi la conoscenza deve essere considerata bene comune, la cui salvaguardia richiede di sviluppare una responsabilità collettiva e un processo che consenta di arrivare a nuove rappresentazioni comprensibili e comprensive di questioni rilevanti per un nuovo paradigma dello sviluppo e consenta agli individui di esserne partecipi.

In questa prospettiva, la dimensione educativa riguarda l’adozione di stili di vita sani (attività motoria e sportiva, cultura alimentare) e la partecipazione e il perseguimento delle pari opportunità di accesso al sistema culturale regionale, nonché la sua salvaguardia.

La sfida è dunque promuovere un’idea di apprendimento diffuso, come pratica sociale, come processo attivo che avviene all’interno di un framework partecipativo.

img-intro
5c

Comunicazione Forestale

Il Regione Piemonte investe risorse nei campi della comunicazione e dell'informazione forestale attraverso:

  • il sito web istituzionale, costantemente aggiornato;
  • la nuova newsletter mensile che conta più di 5400 iscritti;
  • la diffusione delle notizie attraverso i vari social network regionali (#forestepiemonte);
  • la redazione di brochure e pubblicazioni tematiche rese gratuitamente scaricabili dal sito web;
  • la realizzazione di video e cortometraggi informativi rivolti anche a target non specialistico;
  • l’organizzazione e/o partecipazione a convegni, seminari, workshop e fiere di settore rivolti a amministratori, imprese, operatori e/o cittadini.

Per la consultazione delle numerose pubblicazioni si rimanda alla pagina dedicata alle pubblicazioni editoriali.

Per i contenuti audiovisivi si rimanda alla playlist “Foreste: gestione, promozione e tutela“, sul canale ufficiale YouTube, e alla pagina Piemonte Terra di Tartufi.

Il mediometraggio a carattere documentaristico “La via del bosco” (45 minuti) è disponibile alla pagina dedicata sul sito regionale.

Sul sito regionale sono anche disponibili per la consultazione le infografiche su boschi e legno del Piemonte.

 

Informazioni e risorse aggiuntive


Regione Piemonte - Foreste:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/foreste

Nuova Newsletter mensile:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/foreste/newsletter-forestale

Pubblicazioni editoriali:
https://www.regione.piemonte.it/web/pubblicazioni-editoriali?tema=67&titolo=&destinatari=All&page=0

Youtube - Playlist "Foreste, Promozione e tutela:
https://www.youtube.com/playlist?list=PLIrkOizQKJJq8vcYIY8DNvkKN6M0ADPX2

Youtube - Piemonte Terra di Tartufi:
https://www.youtube.com/watch?v=A4T48S0x5TE&index=65&list=PL6jsjHhM7bl8xFge8Ym2uhKRKBBOt7Dev

Mediometraggio documentaristico "La via del bosco":
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/foreste/tutela-bosco-territorio/via-bosco-sulle-tracce-dellalleanza-uomo-foresta

Infografiche su boschi e legno del Piemonte:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/foreste/foreste-piemonte-economia-ambiente/boschi-legno-piemonte

 

Anno
2024
Paragrafi

Il Regione Piemonte investe risorse nei campi della comunicazione e dell'informazione forestale attraverso:

  • il sito web istituzionale, costantemente aggiornato;
  • la nuova newsletter mensile che conta più di 5400 iscritti;
  • la diffusione delle notizie attraverso i vari social network regionali (#forestepiemonte);
  • la redazione di brochure e pubblicazioni tematiche rese gratuitamente scaricabili dal sito web;
  • la realizzazione di video e cortometraggi informativi rivolti anche a target non specialistico;
  • l’organizzazione e/o partecipazione a convegni, seminari, workshop e fiere di settore rivolti a amministratori, imprese, operatori e/o cittadini.

Per la consultazione delle numerose pubblicazioni si rimanda alla pagina dedicata alle pubblicazioni editoriali.

Per i contenuti audiovisivi si rimanda alla playlist “Foreste: gestione, promozione e tutela“, sul canale ufficiale YouTube, e alla pagina Piemonte Terra di Tartufi.

Il mediometraggio a carattere documentaristico “La via del bosco” (45 minuti) è disponibile alla pagina dedicata sul sito regionale.

Sul sito regionale sono anche disponibili per la consultazione le infografiche su boschi e legno del Piemonte.

 

Informazioni e risorse aggiuntive


Regione Piemonte - Foreste:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/foreste

Nuova Newsletter mensile:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/foreste/newsletter-forestale

Pubblicazioni editoriali:
https://www.regione.piemonte.it/web/pubblicazioni-editoriali?tema=67&titolo=&destinatari=All&page=0

Youtube - Playlist "Foreste, Promozione e tutela:
https://www.youtube.com/playlist?list=PLIrkOizQKJJq8vcYIY8DNvkKN6M0ADPX2

Youtube - Piemonte Terra di Tartufi:
https://www.youtube.com/watch?v=A4T48S0x5TE&index=65&list=PL6jsjHhM7bl8xFge8Ym2uhKRKBBOt7Dev

Mediometraggio documentaristico "La via del bosco":
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/foreste/tutela-bosco-territorio/via-bosco-sulle-tracce-dellalleanza-uomo-foresta

Infografiche su boschi e legno del Piemonte:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/foreste/foreste-piemonte-economia-ambiente/boschi-legno-piemonte

 

Anno
2024