RISPOSTE

Rischi naturali, risposte sul Territorio

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La Regione Piemonte programma e attua sul territorio regionale iniziative volte alla prevenzione e alla gestione dei rischi naturali, intervenendo sia sul dissesto idrogeologico (connesso alla dinamica fluviale, torrentizia e valanghiva e ai dissesti di versante) sia sul rischio sismico.

Le numerose iniziative intraprese, oltre a rispondere alla normativa europea, come la Direttiva Alluvioni, e alla normativa nazionale, come il Progetto CARG, si inseriscono anche nelle politiche di bacino, come il Piano di Assetto Idrogeologico del bacino del Po, e regionale, come la pianificazione urbanistica. Tali azioni si inquadrano inoltre nelle Strategie per lo Sviluppo Sostenibile, sviluppate a livello mondiale, nazionale e regionale.

 Tutte le iniziative, indipendentemente dalla scala di intervento, possono essere classificate in base alla tipologia di approccio (vedi tabella) e riguardano a diversi livelli le seguenti tematiche:

  • Geologia
  • Dinamica fluviale e torrentizia
  • Dissesti di versante
  • Dinamica valanghiva
  • Sismica
Tipologie di approccio e iniziative coinvolte nella gestione e prevenzione dei rischi naturali.
Tipologia di approccio Iniziative
Conoscenza Studi, rilievi, acquisizione dati, realizzazione cartografie, proposta di modelli, sviluppo di data base, divulgazione, ecc.
Pianificazione Pianificazione territoriale e di protezione civile, produzione normativa di settore, regolamenti, procedure, ecc.
Interventi di mitigazione Interventi strutturali, interventi silvo-colturali, manutenzioni, rilocalizzazioni, ecc.
Gestione emergenza e post-emergenza Azioni (e relativi strumenti) condotte a seguito di eventi alluvionali, terremoti, ecc.
Tipologie di approccio e iniziative coinvolte nella gestione e prevenzione dei rischi naturali.

Alla base di ogni azione è fondamentale una conoscenza approfondita del territorio.

Il Piemonte dispone di un sistema di allerta regionale per il rischio idrogeologico e idraulico, per finalità di protezione civile, che è stato sviluppato e viene gestito da Arpa Piemonte. Il sistema valuta i i seguenti fenomeni: idraulico, geo-idrologico, geo-idrologico per temporali, nevicate, valanghe. 

In particolare, il sistema di allerta regionale per la previsione dei processi di versante è stato sviluppato dal Centro Funzionale di Arpa Piemonte ed è basato su tre modelli concepiti ad hoc per fenomeni gravitativi di diversa tipologia (SLOPS, TRAPS e DEFENSE).

Informazioni e risorse aggiuntive

 

Direttiva 2007/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2007, relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni http://data.europa.eu/eli/dir/2007/60/oj

Piano di Assetto Idrogeologico del bacino del Po https://pai.adbpo.it/

Regione Piemonte - Urbanistica https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/territorio/urbanistica

Anno
2025
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Foreste, risposte sul territorio

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La Regione Piemonte opera per la tutela e la valorizzazione del patrimonio forestale in forza delle competenze assegnatele dall'art. 117 della Costituzione.

Considerato il valore ambientale, economico e sociale delle foreste nel corso degli anni è stata sviluppata una articolata normativa di settore e dal 2017 è in corso di attuazione il Piano Forestale Regionale 2017-2027 (PFR), con una validità decennale.

L'argomento Foreste rientra negli Obiettivi dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e in particolare nell'Obiettivo 15: Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre. 

Considerato il valore ambientale, economico e sociale delle foreste, la Regione Piemonte opera per la tutela e la valorizzazione di questo patrimonio: nel corso degli anni è stata sviluppata una normativa di settore e dal 2017 è in corso di attuazione il Piano Forestale Regionale (PFR), con una validità decennale. 

Gli interventi più recenti mirano alla semplificazione amministrativa, alla valorizzazione della professionalità degli operatori e a una comunicazione sulla gestione sostenibile delle foreste, rivolta non soltanto agli addetti ai lavori ma che presta attenzione al grande pubblico. 

Consulta l'argomento Foreste nei Fattori che influenzano lo stato della risorsa in Territorio.

Anno
2025
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Monitoraggi e controlli sul territorio

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Le attività di monitoraggio e controllo sul territorio coinvolgono tutte le matrici ambientali e molte attività antropiche sulla base delle diverse normative; sono ordinariamente condotte secondo una pianificazione pluriennale e alimentano la base di conoscenza del territorio.

In caso di emergenze ambientali, Arpa Piemonte interviene per raccogliere le informazioni strutturate e significative utili alla protezione della incolumità e salute della popolazione e dell'ambiente a supporto degli Enti responsabili della risposta in emergenza.

Anno
2025
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Radiazioni non ionizzanti, risposte sul territorio

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Ogni nuova installazione di elettrodotti o di impianti per le telecomunicazioni è valutata preventivamente per verificare il rispetto delle soglie ammesse sia per le caratteristiche dell’impianto che cumulativamente agli altri impianti esistenti; analoghe valutazioni vengono fatte in caso di modifiche tecniche sostanziali, ammodernamenti e potenziamenti.

Si tratta di un’azione di controllo preventivo molto importante, anche perché permette contemporaneamente l’acquisizione, validazione e inserimento in un catasto dei dati tecnici sulle sorgenti di campo elettromagnetico. 

Oltre, quindi, ad una azione finalizzata al contenimento degli impatti nella fase di progetto degli impianti, l’aggiornamento del catasto permette di seguire con precisione gli andamenti relativi all’esposizione della popolazione su tutta la regione e di facilitare le verifiche, basate su rilevazioni strumentali, controllando la rispondenza tra le autorizzazioni e quanto effettivamente installato.

Il 2024 è stato caratterizzato da un consistente incremento nelle pratiche di modifica degli impianti per telefonia, e conseguente attività di valutazione di Arpa con emissione di pareri, a seguito delle modifiche del valore di attenzione e degli iter autorizzativi degli impianti stessi.

Per quanto riguarda invece le misure in campo, nel 2024 il numero di interventi si è mantenuto costante rispetto agli anni precedenti. 

Il mantenimento di un tale numero di interventi è per l’Agenzia sempre più oneroso, in quanto la rilevazione dei segnali dei nuovo standard per telecomunicazioni richiede un continuo aggiornamento sia di formazione degli operatori che sia strumentale, e le situazioni di maggiore pressione, soprattutto in ambito urbano, richiedono valutazioni più approfondite e misure per tempi prolungati.

Infine, in ragione di esposti di cittadini o di richieste degli Enti territoriali, vengono eseguite misure di controllo del rispetto dei limiti da parte degli impianti, misure che diventano sempre più onerose con l'adozione di nuove tecnologie di trasmissione e con il moltiplicarsi degli impianti in ambiti complessi come quelli urbani.

Informazioni e risorse aggiuntive

DECRETO LEGISLATIVO 1 agosto 2003, n. 259 Codice delle comunicazioni elettroniche. https://www.normattiva.it/eli/stato/DECRETO_LEGISLATIVO/2003/08/01/259/CONSOLIDATED

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 8 luglio 2003 Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualita' per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz. https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2003/08/28/03A09711/sg

Legge regionale n. 19 del 03 agosto 2004 "Nuova disciplina regionale sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici" http://arianna.cr.piemonte.it/iterlegcoordweb/dettaglioLegge.do?urnLegge=urn:nir:regione.piemonte:legge:2004;19

Legge annuale di riordino dell'ordinamento regionale. Anno 2022 http://arianna.cr.piemonte.it/iterlegcoordweb/dettaglioLegge.do?urnLegge=urn:nir:regione.piemonte:legge:2023;3

Programma di attività di ricerca CEM MASE https://www.mase.gov.it/pagina/programma-di-attivita-di-ricerca-cem

Portale sui campi elettromagnetici in Piemonte https://webgis.arpa.piemonte.it/secure_apps/portale_cem/

Anno
2025
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La bonifica dei siti contaminati

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L’obbligo di bonifica

In sede europea, con la Direttiva 2004/35/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 21 aprile 2004 sulla responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale, sono state stabilite norme per l'applicazione del principio “chi inquina paga”; ciò significa che un soggetto che provoca un danno ambientale ne è considerato responsabile e deve farsi carico di intraprendere le necessarie azioni di prevenzione o di riparazione e di sostenere tutti i costi relativi.

La normativa nazionale (art. 242 del D.Lgs. 152/2006) stabilisce, pertanto, che quando si verifica un evento che potrebbe comportare la contaminazione del suolo o delle acque, il responsabile dell’evento debba attivare le misure d'emergenza per mitigare gli effetti dell'evento e avviare un'indagine preliminare sui parametri oggetto dell'inquinamento. Lo stesso obbligo sussiste qualora si individuino contaminazioni pregresse (“storiche”) che possano ancora comportare rischi di aggravamento della situazione di contaminazione.

Le risultanze dell'indagine vanno confrontate con i rispettivi valori limite tabellari (Concentrazioni Soglia di Contaminazione, riportate nell'Allegato 5 al D.Lgs. 152/2006) e, se risultano inferiori, il procedimento si chiude; se risultano superiori, il sito viene definito “potenzialmente contaminato”.

L'iter amministrativo che ne deriva coinvolge il soggetto responsabile e le pubbliche amministrazioni e comporta la progettazione e l'esecuzione di un piano di caratterizzazione finalizzato anche alla successiva applicazione della analisi di rischio per la definizione delle Concentrazioni Soglia di Rischio sito-specifiche (CSR).

Qualora accertato il superamento delle CSR il sito è dichiarato “contaminato” e il responsabile della contaminazione deve presentare ed eseguire un intervento di bonifica messa in sicurezza che consenta di minimizzare e ricondurre ad accettabilità il rischio derivante dallo stato di contaminazione presente.

In Regione Piemonte, con L.R. 7 aprile 2000, n. 42, L.R. 23 aprile 2007, n. 9 e L.R. 11 marzo 2015, n. 3, le competenze amministrative dei procedimenti di bonifica, assegnate dalla normativa nazionale alle regioni, sono state trasferite in capo ai comuni, che risultano pertanto gli Enti pubblici responsabili del procedimento di bonifica.

Informazioni e risorse aggiuntive

Direttiva 2004/35/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 aprile 2004, sulla responsabilità ambientale in materia di prevenzione e e riparazione del danno ambientale http://data.europa.eu/eli/dir/2004/35/oj

DECRETO LEGISLATIVO 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale. https://www.normattiva.it/eli/id/2006/04/14/006G0171/CONSOLIDATED

Concentrazioni Soglia di Contaminazione https://www.gazzettaufficiale.it/do/atto/serie_generale/caricaPdf?cdimg=006G017100300140110001&dgu=2006-04-14&art.dataPubblicazioneGazzetta=2006-04-14&art.codiceRedazionale=006G0171&art.num=14&art.tiposerie=SG

Regione Piemonte L.R. 7 aprile 2000, n. 42 http://arianna.consiglioregionale.piemonte.it/base/leggi/l2000042.html

Regione Piemonte L.R. 23 aprile 2007, n. 9 http://arianna.consiglioregionale.piemonte.it/base/coord/c2007009.html

Regione Piemonte L.R. 11 marzo 2015, n. 3  http://arianna.consiglioregionale.piemonte.it/ariaint/TESTO?LAYOUT=PRESENTAZIONE&TIPODOC=LEGGI&LEGGE=3&LEGGEANNO=2015

 

 

 

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2025
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Rischi industriali, risposte sul territorio

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Industrie a rischio di incidente rilevante

In materia di prevenzione dei rischi di incidente rilevante, la normativa prevede due tipologie di attività di controllo, le ispezioni sui Sistema di Gestione della Sicurezza per tutti gli stabilimenti e le istruttorie dei Rapporti di Sicurezza solo per gli stabilimenti di soglia superiore; si tratta di procedimenti molto complessi che vedono coinvolti numerosi Enti (principalmente Arpa Piemonte, Vigili del Fuoco, nonché Regione e INAIL) e si articolano in numerose giornate, che prevedono sia attività di disamina documentale, sia sopralluoghi in campo presso gli stabilimenti per verificare la congruenza tra quanto indicato nei documenti e la configurazione impiantistica e gestionale.

La normativa prevede altresì attività di pianificazione dell’emergenza esterna per tutti gli stabilimenti RIR, per la definizione di procedure di intervento condivise tra i vari enti chiamati a intervenire (es. VVF, Arpa, ASL, Forze dell’ordine) in caso di incidente, a tutela della popolazione e dell’ambiente e attività di pianificazione del territorio.
 

I controlli integrati delle attività produttive

L’IPPC (Integrated Pollution Prevention and Control) è una strategia, comune a tutta l’Unione Europea, per aumentare le “prestazioni ambientali” dei complessi industriali soggetti ad autorizzazione.

L’AIA (autorizzazione integrata ambientale) in Italia è il provvedimento che autorizza l’esercizio di un impianto a determinate condizioni che devono garantire che l’impianto sia conforme ai requisiti stabiliti dalle norme ambientali.

In particolare, l’autorizzazione AIA non considera un impianto solo in termini di rispetto dei limiti alle emissioni, ma entra nella specifica gestione dello stesso sia con l’applicazione delle migliori tecnologie disponibili o BAT (Best Available Technologies), sia prevedendo una specifica attività di controlli interni ed esterni.

Informazioni e risorse aggiuntive

Direttiva 2012/18/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4 luglio 2012 , sul controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose, recante modifica e successiva abrogazione della direttiva 96/82/CE del Consiglio Testo rilevante ai fini del SEE https://eur-lex.europa.eu/eli/dir/2012/18

DECRETO LEGISLATIVO 26 giugno 2015, n. 105 Attuazione della direttiva 2012/18/UE relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose. https://www.normattiva.it/eli/id/2015/07/14/15G00121/CONSOLIDATED/20160802

Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica https://www.mase.gov.it/pagina/inventario-nazionale-degli-stabilimenti-rischio-di-incidente-rilevante-0

Inventario degli stabilimenti a rischio di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose https://www.rischioindustriale.isprambiente.gov.it/seveso-query-105/Default.php

Regione Piemonte https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/ambiente/elettromagnetismo-rischio-industriale-rumore/rischio-industriale

Arpa Piemonte https://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/temi-ambientali/rischi-industriali/rischio-di-incidente-rilevante/rischio-di-incidente-rilevante

MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE DECRETO 6 marzo 2017, n. 58 Regolamento recante le modalità, anche contabili, e le tariffe da applicare in relazione alle istruttorie ed ai controlli previsti al Titolo III-bis della Parte Seconda, nonchè i compensi spettanti ai membri della commissione istruttoria di cui all'articolo 8-bis. https://www.normattiva.it/eli/id/2017/05/11/17G00079/ORIGINAL

Le norme IPPC (Direttiva 1996/61/CE, poi abrogata dalla Direttiva 2008/1/CE) sono state sostituite, a partire dal 7/01/14, dalla Direttiva 2010/75/UE (cosiddetta “Direttiva emissioni industriali”) relativa alle emissioni industriali; l’Italia ha provveduto al recepimento con Decreto Legislativo n. 46 del 04/04/14.

Direttiva 2010/75/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2010, relativa alle emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento) http://data.europa.eu/eli/dir/2010/75/oj

DECRETO LEGISLATIVO 4 marzo 2014, n. 46 Attuazione della direttiva 2010/75/UE relativa alle emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento) https://www.normattiva.it/eli/id/2014/03/27/14G00058/CONSOLIDATED

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2025
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Informazione ambientale sul tema Aria

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Servizi informativi di ARPA Piemonte e Regione Piemonte in tema di qualità dell’aria

Gli obblighi di monitoraggio e rendicontazione dei dati di valutazione della qualità dell’aria previsti dalle direttive europee ed in particolare dalla Direttiva sulla qualità dell'aria ambiente, impegnano Stati membri a trasmettere i dati alla Commissione a dimostrazione del raggiungimento degli obiettivi ambientali perseguiti dalle norme.

Tutte le informazioni raccolte dati sono però anche oggetto di pubblicazione e divulgazione al pubblico sia in forma di dati puntuali che di statistiche di periodo e di aggregazioni di territorio.

La pubblicazione integrale e pressoché incondizionata dei dati ambientali è prevista dalle norme dell’Unione Europea in tema di dati aperti e di informazione ambientale per aumentare la consapevolezza dei cittadini sullo stato dell’ambiente e la loro capacità di valutazione della efficacia delle politiche ambientali promosse dalla Unione e dalle Amministrazioni nazionali e locali.

I servizi informativi sul tema aria forniscono informazioni in tempo reale per le esigenze quotidiane dei cittadini e delle istituzioni, altri sono servizi dedicati alla storicizzazione e capitalizzazione delle informazioni per scopo di studio, pianificazione e verifica degli andamenti dei fenomeni indagati o descritti.

Tutte le informazioni sono fornite in forma aperta e di libero uso alla sola condizione di citarne la fonte.

Informazioni e risorse aggiuntive

Direttiva 2008/50/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2008, relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa http://data.europa.eu/eli/dir/2008/50/2015-09-18

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2025
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Informazione ambientale sul tema Acqua

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acqua
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I servizi informativi sul tema acqua hanno fornito principalmente informazioni sulla classificazione dello stato di qualità dei corpi idrici e sui dati di monitoraggio utilizzati per la classificazione, a questi dati sono aggiunte le informazioni sulla balneabilità delle acque e, più recentemente, quelle sulle analisi di specifici inquinanti che sono oggetti di grande attenzione e preoccupazione quali i PFAS.

Tutte le informazioni sono fornite in forma aperta e di libero uso alla sola condizione di citarne la fonte.

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2025
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Monitoraggio dei corpi idrici

Tema
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monitoraggio
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L'attività di monitoraggio dei corpi idrici è condotta principalmente secondo protocolli e modalità standardizzate a livello nazionale e della Unione europea, in modo da classificare la qualità delle acque in modo omogeneo e comparabile e riscontrare se gli obiettivi di qualità, al cui raggiungimento gli Stati membri si sono impegnati, sono rispettati.

Nel caso di inquinanti emergenti o di particolare preoccupazione sul territorio regionale, come nel caso dei PFAS, il monitoraggio è andato ben oltre i requisiti minimi obbligatori e ha raccolto una base informativa particolarmente significativa.

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2025
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Informazione ambientale sul tema Territorio

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I servizi informativi sul tema territorio sono, per loro natura, molto vari e coprono argomenti e discipline disparate.
Accanto a servizi che forniscono informazioni in tempo reale o quasi per le esigenze quotidiane dei cittadini e delle istituzioni, ci sono servizi dedicati alla storicizzazione e capitalizzazione delle informazioni per scopo di studio, pianificazione e verifica degli andamenti dei fenomeni indagati o descritti.

Tutte le informazioni sono fornite in forma aperta e di libero uso alla sola condizione di citarne la fonte.

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2025
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