Il progetto CARG prevede la realizzazione, su tutto il territorio nazionale, di fogli geologici e geotematici alla scala 1:50.000. Il progetto rinnoverà radicalmente le conoscenze derivanti dalle mappe alla scala 1:100.000 realizzate a partire dall’unificazione d’Italia, quando le conoscenze della geologia e le metodologie di indagine erano profondamente differenti rispetto ad oggi.
Avviato alla fine degli anni '80, il progetto ha avuto una fase iniziale di sviluppo tra gli anni '90 e i primi anni 2000 che ha consentito di realizzare una prima generazione di fogli geologici; a partire dal 2020 è stato ripreso attraverso una serie di successivi finanziamenti.
Nell’ambito della Regione Piemonte sono in lavorazione sia dei fogli realizzati direttamente nell’ambito delle convenzioni coinvolgenti la Regione Piemonte che altri realizzati attraverso il coordinamento delle regioni confinanti.
Foglio (nome) | Ente di ricerca | Convenzione (data) | Termine previsto (anno) | Soggetto attuatore |
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Novi Ligure | CNR-IGG | Luglio 2021 | 2025 | Regione Piemonte |
Tortona | CNR-IGG | Luglio 2021 | 2025 | Regione Piemonte |
Pinerolo | UNITO-DST | Ottobre 2022 | 2026 | Regione Piemonte |
Casale Monferrato | UNITO-DST | Ottobre 2023 | 2027 | Regione Piemonte |
Carmagnola | UNITO-DST | Maggio 2024 | 2028 | Regione Piemonte |
Cuneo - Colle di Tenda | UNITO-DST | Novembre 2024 | 2029 | Regione Piemonte |
Monte Rosa | Bicocca | 2027 | Regione Lombardia | |
Ormea | UNIGE-UNIPV | 2027 | Regione Liguria | |
Spigno Monferrato | UNIGE | 2028 | Regione Liguria | |
Varese | Uninsubria | 2029 | Regione Lombardia | |
Ciriè | CNR-IGG | In lavorazione | 2030 | Regione Piemonte |
Verbania | UNIPV | In lavorazione | 2030 | Regione Piemonte |
I fogli alla scala 1:50000 (output finale) prevedono una migliore accuratezza, in quanto sono impostati su rilievi alla scala 1:10000 e su carte di base alla scala 1:25000.
È innovativa anche la gestione dei dati, molto più numerosi e di dettaglio rispetto a quanto rappresentabile dalle sole mappe e per questo raccolti e custoditi in uno apposito database. Sono inoltre contemplati approfondimenti tematici, come la modellazione tridimensionale, soprattutto per le aree di pianura e per i fogli del sottosuolo.
L’obiettivo finale è portare a termine, con questa metodologia, il rilievo di tutto il territorio regionale. La disponibilità di un quadro conoscitivo omogeneo, definito sulla base di criteri condivisi a scala nazionale, costituisce un importante patrimonio tecnico e scientifico per cittadini, amministratori e professionisti che, opportunamente impiegato, favorisce la divulgazione della conoscenza orientando a scelte di gestione ed utilizzo consapevole del territorio.
Oggi la cosiddetta “geologia di base” non è difatti una semplice disciplina accademica, appannaggio di un ristretto gruppo di esperti, ma interessa molti aspetti della vita comune, funzionali anche allo sviluppo economico e sociale. Essa supporta ad esempio gli studi di microzonazione sismica e di pericolosità geologica e lo sviluppo di modelli di dissesto su scala regionale. È inoltre un indispensabile supporto per la caratterizzazione idrogeologica, sismica e dei movimenti franosi e per la ricerca e la tutela delle risorse naturali, tra cui le fonti di energia geotermica.
L’amministrazione regionale ha confermato la volontà di proseguire con il progetto attraverso l’adozione della D.G.R. 22 dicembre 2023 n. 9-7999, che definisce il programma dei prossimi fogli da realizzare e ne delinea il quadro amministrativo per la realizzazione.