Pubblicabile

Il Reporting approva definitivamente i testi e li rende pubblicabili

Variante di aggiornamento al Piano Territoriale Regionale (PTR)

A marzo del 2023, la Giunta regionale ha adottato il Documento programmatico, comprensivo delle informazioni necessarie per il processo di VAS, dando così avvio alla predisposizione degli elaborati per la revisione del Piano territoriale regionale.

Il Documento programmatico ha sviluppato e approfondito i contenuti del Documento preliminare per la revisione del Piano “Programmare e pianificare il territorio per il rilancio del Piemonte” che, a dieci anni dall’entrata in vigore del Piano vigente, illustrava le ragioni e i temi fondamentali dell’aggiornamento.

Rispetto agli obiettivi e alle strategie operative nazionali e regionali, relative alla sostenibilità e alla mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici, il PTR assume un ruolo basilare e costituisce un contributo rilevante nel definire direttive e indirizzi per un uso consapevole e sostenibile del territorio e nell’affrontare le cause, le conseguenze e gli impatti del cambiamento climatico.
In particolare la pianificazione territoriale impone un considerevole "salto di scala", affiancando l’approccio globale richiesto dalla mitigazione per l’abbattimento delle emissioni climalteranti ad uno urbano e localizzato per l’adattamento.

Questi concetti vengono racchiusi dalla nozione globale di governance multilivello: “la coordinazione orizzontale fra i diversi settori e servizi è fondamentale nel processo di integrazione e non meno importante è la coordinazione verticale fra i diversi attori e livelli istituzionali” (LIFE MASTER ADAPT, 2017).

Nel corso del 2023 è stata quindi predisposta la proposta di variante di aggiornamento al Piano territoriale regionale (PTR) vigente, del Rapporto ambientale e della Sintesi non tecnica, redatti ai sensi del D.lgs. 152/2006, al fine della formale adozione da parte della Giunta regionale avvenuta con la D.G.R. n. 4-8689 del 3 giugno 2024.

I principali contenuti  della proposta di variante si possono così riassumere:

  • la realizzazione di un nuovo modello di pianificazione, capace di adattarsi a contesti in continuo mutamento, di integrare nuovi principi che gradualmente si affermano a livello globale, attento alle esigenze delle comunità coinvolte, in grado di interpretare e favorire le iniziative delle imprese e il mondo del lavoro;
     
  • l'integrazione del quadro strategico in termini di obiettivi generali e specifici in funzione del mutato contesto e per l’attuazione della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile (SRSvS) e della Strategia Regionale sui Cambiamenti Climatici (SRCC);
     
  • l'aggiornamento del Quadro di riferimento strutturale (Qrs): riaffermazione del sistema policentrico e puntuali modifiche alle perimetrazioni degli Ait in relazione all’istituzione della Città metropolitana, alla ridefinizione di alcune realtà comunali e sulla base del confronto con le Province e di mutate condizioni relazionali;
     
  • l'aggiornamento del quadro normativo, per riconoscere maggior ruolo alla pianificazione intermedia (provinciale, metropolitana, intercomunale), integrare le nuove istanze provenienti delle discipline settoriali, incrementare il ruolo di indirizzo del Piano per la pianificazione locale al fine di garantire l’attuazione delle politiche di sviluppo del territorio e di sostenibilità.

Sulla base dei pareri e delle osservazioni pervenute a seguito della pubblicazione degli elaborati della variante e a conclusione della procedura di valutazione ambientale, si è provveduto all’esame delle 23 osservazioni pervenute da parte dei soggetti interessati e dei 5 pareri pervenuti da parte delle Province e della Città metropolitana, compresi i contributi dei soggetti competenti in maniera ambientale e, tenuto conto anche di quanto espresso nel parere motivato per la Vas, approvato nel settembre 2024, sono state apportate le necessarie modifiche agli elaborati di piano per il proseguimento dell’iter di approvazione.

 

Informazioni e risorse aggiuntive


Aggiornamento del Piano Territoriale Regionale:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/territorio/aggiornamento-piano-territoriale-regionale

D.G.R. n. 1-6558 del 6 marzo 2023 - Adozione del Documento Programmatico:
http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2023/10/siste/00000196.htm

D.G.R. n. 4-8689 del 3 giugno 2024 - Adozione della variante di aggiornamento al Piano territoriale regionale (PTR), del Rapporto Ambientale e della Sintesi non tecnica:
https://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2024/24/attach/dgr_08689_1050_03062024.pdf

Anno
2025
Gruppo di Redazione
Redazione RSA
Paragrafi

A marzo del 2023, la Giunta regionale ha adottato il Documento programmatico, comprensivo delle informazioni necessarie per il processo di VAS, dando così avvio alla predisposizione degli elaborati per la revisione del Piano territoriale regionale.

Il Documento programmatico ha sviluppato e approfondito i contenuti del Documento preliminare per la revisione del Piano “Programmare e pianificare il territorio per il rilancio del Piemonte” che, a dieci anni dall’entrata in vigore del Piano vigente, illustrava le ragioni e i temi fondamentali dell’aggiornamento.

Rispetto agli obiettivi e alle strategie operative nazionali e regionali, relative alla sostenibilità e alla mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici, il PTR assume un ruolo basilare e costituisce un contributo rilevante nel definire direttive e indirizzi per un uso consapevole e sostenibile del territorio e nell’affrontare le cause, le conseguenze e gli impatti del cambiamento climatico.
In particolare la pianificazione territoriale impone un considerevole "salto di scala", affiancando l’approccio globale richiesto dalla mitigazione per l’abbattimento delle emissioni climalteranti ad uno urbano e localizzato per l’adattamento.

Questi concetti vengono racchiusi dalla nozione globale di governance multilivello: “la coordinazione orizzontale fra i diversi settori e servizi è fondamentale nel processo di integrazione e non meno importante è la coordinazione verticale fra i diversi attori e livelli istituzionali” (LIFE MASTER ADAPT, 2017).

Nel corso del 2023 è stata quindi predisposta la proposta di variante di aggiornamento al Piano territoriale regionale (PTR) vigente, del Rapporto ambientale e della Sintesi non tecnica, redatti ai sensi del D.lgs. 152/2006, al fine della formale adozione da parte della Giunta regionale avvenuta con la D.G.R. n. 4-8689 del 3 giugno 2024.

I principali contenuti  della proposta di variante si possono così riassumere:

  • la realizzazione di un nuovo modello di pianificazione, capace di adattarsi a contesti in continuo mutamento, di integrare nuovi principi che gradualmente si affermano a livello globale, attento alle esigenze delle comunità coinvolte, in grado di interpretare e favorire le iniziative delle imprese e il mondo del lavoro;
     
  • l'integrazione del quadro strategico in termini di obiettivi generali e specifici in funzione del mutato contesto e per l’attuazione della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile (SRSvS) e della Strategia Regionale sui Cambiamenti Climatici (SRCC);
     
  • l'aggiornamento del Quadro di riferimento strutturale (Qrs): riaffermazione del sistema policentrico e puntuali modifiche alle perimetrazioni degli Ait in relazione all’istituzione della Città metropolitana, alla ridefinizione di alcune realtà comunali e sulla base del confronto con le Province e di mutate condizioni relazionali;
     
  • l'aggiornamento del quadro normativo, per riconoscere maggior ruolo alla pianificazione intermedia (provinciale, metropolitana, intercomunale), integrare le nuove istanze provenienti delle discipline settoriali, incrementare il ruolo di indirizzo del Piano per la pianificazione locale al fine di garantire l’attuazione delle politiche di sviluppo del territorio e di sostenibilità.

Sulla base dei pareri e delle osservazioni pervenute a seguito della pubblicazione degli elaborati della variante e a conclusione della procedura di valutazione ambientale, si è provveduto all’esame delle 23 osservazioni pervenute da parte dei soggetti interessati e dei 5 pareri pervenuti da parte delle Province e della Città metropolitana, compresi i contributi dei soggetti competenti in maniera ambientale e, tenuto conto anche di quanto espresso nel parere motivato per la Vas, approvato nel settembre 2024, sono state apportate le necessarie modifiche agli elaborati di piano per il proseguimento dell’iter di approvazione.

 

Informazioni e risorse aggiuntive


Aggiornamento del Piano Territoriale Regionale:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/territorio/aggiornamento-piano-territoriale-regionale

D.G.R. n. 1-6558 del 6 marzo 2023 - Adozione del Documento Programmatico:
http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2023/10/siste/00000196.htm

D.G.R. n. 4-8689 del 3 giugno 2024 - Adozione della variante di aggiornamento al Piano territoriale regionale (PTR), del Rapporto Ambientale e della Sintesi non tecnica:
https://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2024/24/attach/dgr_08689_1050_03062024.pdf

Anno
2025

Piano Regionale di gestione dei Rifiuti Speciali (PRRS)

Anno
2025

La Regione ha avviato un percorso di aggiornamento della propria pianificazione nel 2021, per ottemperare alle richieste della normativa sovraordinata, come le direttive del pacchetto economia circolare del 30 maggio 2018 e la legge 117 del 4/10/2019. A questo documento ha fatto seguito la stesura del Piano di gestione dei rifiuti urbani e di bonifica delle aree inquinate (PRUBAI), approvato dal Consiglio regionale nel mese di maggio del 2023.

Nella seduta del 15 Aprile 2025 il Consiglio regionale ha invece approvato il Piano di gestione dei rifiuti speciali (PRRS), completando così l’aggiornamento della pianificazione regionale sui rifiuti.

La pianificazione della Regione Piemonte in materia di rifiuti attualmente vigente è quindi costituita da:

  • il Piano regionale per la gestione dei rifiuti urbani e di bonifica delle aree inquinate (PRUBAI) costituito dal Titolo 1 “Gestione dei rifiuti urbani” e dal Titolo 2 “Bonifica delle aree inquinate” approvato con deliberazione del Consiglio Regionale n. 277-11379 del 9 maggio 2023;
  • Piano regionale di gestione dei rifiuti speciali (PRRS) approvato con deliberazione del Consiglio Regionale n. 71-9117 del 15 aprile 2025.

La pianificazione relativa ai rifiuti speciali non reca interventi o progetti puntuali: in tale ambito il sistema normativo nazionale attribuisce alle Regioni competenze limitate, tali per cui il Piano regionale non può avere una connotazione vincolante rispetto alla volontà di un soggetto privato di realizzare un impianto di gestione dei rifiuti speciali. Il Piano regionale rappresenta comunque un significativo elemento di impulso per tutti gli Enti e i soggetti che concorrono al conseguimento degli obiettivi che il Piano stesso si prefigge a partire dall’analisi dello stato di fatto e dei fabbisogni evidenziati.

La materia, per la sua complessità, prevede un’analisi dettagliata delle diverse filiere di rifiuti e, per ciascuna di esse, determinati obiettivi specifici. Tra le filiere prese in esame spicca per importanza quella dei rifiuti da costruzione e demolizione, dato l’ingente quantitativo prodotto (52% del totale dei rifiuti speciali), le altre filiere esaminate sono quelle di:

  • veicoli fuori uso,
  • pneumatici fuori uso,
  • rifiuti costituiti da oli minerali usati,
  • rifiuti sanitari,
  • rifiuti contenenti amianto,
  • RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche),
  • pile e accumulatori,
  • rifiuti da imballaggio,
  • rifiuti contenenti PCB.

Il Piano conferma sostanzialmente gli obiettivi del precedente piano del 2018, individuando dei target coerenti con un arco temporale al 2030. I target individuati risultano essere:

  • ridurre, rispetto alle previsioni al 2030, almeno del 5% la produzione dei rifiuti speciali non pericolosi per unità di PIL e almeno del 10% la produzione dei rifiuti speciali pericolosi per unità di PIL (< 12.750 kt NP, < 1.156 kt P);
  • garantire un conferimento in discarica di rifiuti speciali non superiore al 5% del totale in peso dei rifiuti speciali prodotti.

Le principali novità introdotte rispetto alla precedente pianificazione, riguardano:

  • l’introduzione di un capitolo relativo alla programmazione sulla gestione dei fanghi di depurazione e più precisamente sui fanghi di depurazione delle acque reflue urbane (codice EER 190805);
  • un approfondimento dedicato alla riduzione delle produzione dei rifiuti pericolosi e non pericolosi con specifiche azione da mettere in campo per i prossimi anni;
  • una stima sulla necessità di trattamento dei rifiuti speciali al 2030 con una valutazione, puramente indicativa, sul fabbisogno di valorizzazione energetica e di smaltimento in discarica per i prossimi anni.
     
Informazioni e risorse aggiuntive


Piano regionale di gestione dei rifiuti speciali (PRRS) - Deliberazione del Consiglio Regionale n. 71-9117 del 15 aprile 2025:
https://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2025/18/suppo1/00000001.htm

 

 

Stato del Documento
Gruppo di Redazione
Tipo Strumento
Rifiuti/Bonifiche

Ozono - valore obiettivo per la protezione della salute umana

Capitolo
Ozono
Anno
2025
Valore obiettivo per la protezione della salute umana nel 2023 (media su tre anni)

Il numero di superamenti del valore obiettivo per la protezione della salute umana riscontrati presso le stazioni della rete regionale e mediati su tre anni, evidenzia come l’indicatore sia ancora superato su tutto il territorio regionale, tranne che nella stazione di quota di Baceno – Alpe Devero e nella stazione di fondo suburbano di Domodossola-Curotti.

Ozono, numero di superamenti del valore obiettivo per la protezione della salute umana per l’anno 2024: valori misurati presso le stazioni della rete regionale, posizionate in ordine decrescente per il numero di superamenti - Fonte Arpa Piemonte
Valore obiettivo per la protezione della salute umana – serie storiche (media su tre anni)

Il valore obiettivo per la protezione della salute umana, tra i riferimenti definiti dalla normativa, è quello che meglio descrive situazioni di inquinamento e di esposizione della popolazione mediate nel tempo. L’andamento negli anni di questo indicatore, mediato per tipologia di zona, viene mostrato nel grafico seguente: l’ozono, fra gli inquinanti critici, è l’unico a non mostrare un netto trend di riduzione nel corso degli anni. 
 

Ozono, numero medio di giorni di superamento del valore obiettivo per la protezione della salute umana (media su tre anni) per tipo di zona (2005-2024) - Fonte Arpa Piemonte
Stato del Documento
Pubblicabile
Gruppo di Redazione
Aria

L.R. 1/2018 - Governance del servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani

Anno
2025

La Legge regionale 10 gennaio 2018 n. 1 “Norme in materia di gestione dei rifiuti e servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani e modifiche alle leggi regionali 2000, n. 44 e 24 maggio 2012, n. 7”,  e s.m.i. disciplina:

  • gli strumenti di pianificazione regionale;
  • l’’organizzazione del sistema integrato di gestione dei rifiuti urbani;
  • l’organizzazione della gestione dei rifiuti speciali;
  • il tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti;
  • il sistema sanzionatorio e/o di penalità in materia di produzione dei rifiuti e di tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti.

Nel corso del 2024, la legge regionale 1/2018 è stata oggetto di due interventi di modifica: 

  • con il primo, il più rilevante, operato dalla legge regionale 8/2024 (Legge di stabilità regionale 2024) è stata espunta dall’ordinamento regionale la sanzione amministrativa in materia di produzione dei rifiuti per i casi di mancato raggiungimento dell’obiettivo di produzione del quantitativo annuo pro capite di rifiuto urbano indifferenziato.
    Il sistema sanzionatorio è sostituito da un sistema di penalità per i consorzi di area vasta calcolata dalla Regione in riferimento ai medesimi obiettivi di produzione del quantitativo annuo pro capite di rifiuto urbano indifferenziato già stabiliti dall’articolo 2 della l.r. 1/2018. Si è infine provveduto ad integrare l’articolo 2 della l.r. 1/2018 così completando il percorso degli obiettivi e delle deroghe riferite alla Città di Torino in modo da renderli compatibili con gli obiettivi previsti nel Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani e di bonifica della aree inquinate di cui alla DCR 9 maggio 2023, n. 277-11379 e permettere così in modo graduale alla Regione Piemonte il raggiungimento degli obiettivi previsti per il 2030 e 2035.
     
  • con il secondo, operato dalla Legge annuale di riordino dell'ordinamento regionale 2024 (l.r. 10/2024) si è provveduto a inserire una precisazione ancora relativa all’applicazione della sanzione per l’anno 2021.

Nel 2024 è proseguita inoltre l’attività di supporto ai diversi soggetti coinvolti nel percorso di riorganizzazione della governance del servizio di integrato di gestione dei rifiuti urbani, al fine di pervenire alla piena operatività della Conferenza d’Ambito regionale, costituita il 4 settembre 2023. 

Sulla base di quanto disposto dall’art. 38, commi 3 e 4, della legge regionale 1/2018, si è provveduto a predisporre la "Approvazione dei criteri e delle modalità inerenti alla destinazione dei proventi derivanti dalle sanzioni amministrative e pecuniarie a carico delle amministrazioni pubbliche, per le violazioni relative al mancato raggiungimento degli obiettivi di produzione rifiuti per l’anno 2021” (d.g.r. del 16 dicembre 2024, n. 25-530). Con tale atto sono state fornite disposizioni, per l’anno 2021, sulla destinazione dei proventi derivanti dalle sanzioni amministrative e pecuniarie a carico delle amministrazioni pubbliche, per le violazioni relative al mancato raggiungimento degli obiettivi di produzione rifiuti di cui all’articolo 2, comma 4, della legge regionale n. 1/2018 per incentivare i comuni che superano del 50 per cento gli obiettivi di cui al PRUBAI.
 

Informazioni e risorse aggiuntive


Legge Regionale del 10 gennaio 2018, n. 1:
http://arianna.consiglioregionale.piemonte.it/iterlegcoordweb/dettaglioLegge.do?urnLegge=urn:nir:regione.piemonte:legge:2016;23@2022-8-25

D.g.r. del 16 dicembre 2024, n. 25-530:
https://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2024/51/attach/dgr_00530_1050_16122024.pdf

 

 

Stato del Documento
Gruppo di Redazione
Tipo Strumento
Rifiuti/Bonifiche

Istituzione dell'Autorità Rifiuti Piemonte e Piani d'Ambito

Il 3 luglio 2023, in attuazione della Legge Regionale 1/2018, è stato approvato il documento recante le "Disposizioni per la costituzione della Conferenza d'Ambito territoriale regionale per l'esercizio delle funzioni di ambito regionale", che fornisce indicazioni operative per il subentro della Conferenza nelle Associazioni di Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) e per l'effettivo esercizio delle funzioni di ambito regionale.

Nel mese di settembre del 2023 è nata l’Autorità Rifiuti Piemonte, l’ente che esercita le funzioni di ambito regionale: la convenzione è stata siglata dai Consorzi di area vasta, da Città metropolitana di Torino e dalle Province piemontesi. Il nuovo organismo rappresenta l’ultimo tassello mancante per la completa attuazione della riforma della governance del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani a livello territoriale, avviata proprio con la LR 1/2018.

L’Autorità Rifiuti Piemonte ha personalità giuridica di diritto pubblico, a cui sono attribuite l’organizzazione e il controllo diretto del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani - assicurando il rispetto dei principi di efficienza, efficacia, economicità e sostenibilità - e di separazione delle funzioni amministrative di organizzazione e controllo da quelle di erogazione dei servizi.
 

Nell’anno 2024 l’Autorità Rifiuti Piemonte ha approvato 15 delibere tra cui una a dicembre inerente la programmazione dei flussi e della tariffe per l'anno 2025 in anticipazione del piano d'Ambito Regionale.

Figura 1. L.r. 1/2018 - Pianificazione e organizzazione

Sono  stati esaminati per la verifica di coerenza i piani d’ambito approvati da alcuni consorzi di area vasta, secondo quanto indicato all’art. 9 della LR 1/2018 e seguendo la procedura riportata all’art 8 della LR 7/2012. I Consorzi che hanno inviato il piano d’ambito per la verifica di coerenza sono stati COSRAB, CADOS e CISA. A seguito della lettura della documentazione pervenuta e delle eventuali richieste da parte degli uffici tecnici di integrazioni o chiarimenti, in data 31/12/2024 risultano coerenti con la programmazione regionale i piani d’ambito di CISA, COSRAB. L’attività è proseguita nei mesi successivi del 2025 per cui al 30 aprile 2025 risultano approvati anche i piani di CADOS e CB16 e COVAR 14 per un totale  di 5 Piani CAV su 21 previsti (25% in termini di residenti).

Figura 2. Piani d’ambito di area vasta – Situazione verifica di coerenza
Informazioni e risorse aggiuntive


Legge Regionale del 10 gennaio 2018, n. 1:
https://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2018/02/suppo3/index.htm#LEGGI_E_REGOLAMENTI

DGR 3 luglio 2023, n. 16-7151 "Legge regionale 10 gennaio 2018, n. 1. DGR n. 10-3952 del 22 ottobre 2021. Disposizioni per la costituzione della Conferenza d'Ambito territoriale regionale per l'esercizio delle funzioni di ambito regionale":
https://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2023/27/attach/dgr_07151_1050_03072023.pdf

Anno
2025
Gruppo di Redazione
Redazione RSA
Paragrafi

Il 3 luglio 2023, in attuazione della Legge Regionale 1/2018, è stato approvato il documento recante le "Disposizioni per la costituzione della Conferenza d'Ambito territoriale regionale per l'esercizio delle funzioni di ambito regionale", che fornisce indicazioni operative per il subentro della Conferenza nelle Associazioni di Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) e per l'effettivo esercizio delle funzioni di ambito regionale.

Nel mese di settembre del 2023 è nata l’Autorità Rifiuti Piemonte, l’ente che esercita le funzioni di ambito regionale: la convenzione è stata siglata dai Consorzi di area vasta, da Città metropolitana di Torino e dalle Province piemontesi. Il nuovo organismo rappresenta l’ultimo tassello mancante per la completa attuazione della riforma della governance del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani a livello territoriale, avviata proprio con la LR 1/2018.

L’Autorità Rifiuti Piemonte ha personalità giuridica di diritto pubblico, a cui sono attribuite l’organizzazione e il controllo diretto del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani - assicurando il rispetto dei principi di efficienza, efficacia, economicità e sostenibilità - e di separazione delle funzioni amministrative di organizzazione e controllo da quelle di erogazione dei servizi.
 

Nell’anno 2024 l’Autorità Rifiuti Piemonte ha approvato 15 delibere tra cui una a dicembre inerente la programmazione dei flussi e della tariffe per l'anno 2025 in anticipazione del piano d'Ambito Regionale.

Figura 1. L.r. 1/2018 - Pianificazione e organizzazione

Sono  stati esaminati per la verifica di coerenza i piani d’ambito approvati da alcuni consorzi di area vasta, secondo quanto indicato all’art. 9 della LR 1/2018 e seguendo la procedura riportata all’art 8 della LR 7/2012. I Consorzi che hanno inviato il piano d’ambito per la verifica di coerenza sono stati COSRAB, CADOS e CISA. A seguito della lettura della documentazione pervenuta e delle eventuali richieste da parte degli uffici tecnici di integrazioni o chiarimenti, in data 31/12/2024 risultano coerenti con la programmazione regionale i piani d’ambito di CISA, COSRAB. L’attività è proseguita nei mesi successivi del 2025 per cui al 30 aprile 2025 risultano approvati anche i piani di CADOS e CB16 e COVAR 14 per un totale  di 5 Piani CAV su 21 previsti (25% in termini di residenti).

Figura 2. Piani d’ambito di area vasta – Situazione verifica di coerenza
Informazioni e risorse aggiuntive


Legge Regionale del 10 gennaio 2018, n. 1:
https://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2018/02/suppo3/index.htm#LEGGI_E_REGOLAMENTI

DGR 3 luglio 2023, n. 16-7151 "Legge regionale 10 gennaio 2018, n. 1. DGR n. 10-3952 del 22 ottobre 2021. Disposizioni per la costituzione della Conferenza d'Ambito territoriale regionale per l'esercizio delle funzioni di ambito regionale":
https://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2023/27/attach/dgr_07151_1050_03072023.pdf

Anno
2025

Recupero di rifiuti speciali

Capitolo
Rifiuti
Anno
2025

Nel 2022 sono stati sottoposti alle operazioni di recupero 10,4 milioni di tonnellate di rifiuti speciali, che rappresentano l’84% di quelli gestiti in Piemonte, si tratta quasi esclusivamente di rifiuti non pericolosi (95%).

Il 68% del totale delle operazioni di recupero è costituito da quello delle sostanze inorganiche (R5), che nel 2022 ammonta a oltre 7 milioni di tonnellate, in lieve incremento rispetto al 2021. Il recupero dei metalli (R4) costituisce il 12% dei rifiuti speciali recuperati (circa 1,3 milioni di tonnellate) e quello delle sostanze organiche (R3) il 13%. Un ulteriore 3% è costituito dai rifiuti impiegati nello spandimento sul suolo, in agricoltura o per recuperi ambientali (R10) e, infine, il 3% dei rifiuti sono sottoposti a recupero energetico, utilizzo come combustibile ecc. (R1). 

Fonte: Arpa Piemonte, Sezione regionale del Catasto Rifiuti

Per quanto riguarda le attività di recupero svolte sui rifiuti speciali pericolosi, che comunque rappresentano solamente il 2% del totale dei rifiuti recuperati, acquistano importanza operazioni diverse da quelle effettuate sui rifiuti non pericolosi, in particolare 67.000 tonnellate sono state sottoposte a recupero di sostanze inorganiche e metalli, 40 mila tonnellate a rigenerazione di acidi e basi, 30 mila tonnellate a rigenerazione e recupero di solventi, 15 mila tonnellate a recupero come sostanze organiche.

Relativamente all’anno 2022 il capitolo EER quantitativamente più significativo per quanto riguarda il recupero è il 17, costituito principalmente da rifiuti inerti misti, metalli, bitumi, cemento e mattoni, oltre che da terre e rocce da scavo. 

I rifiuti provenienti da impianti di trattamento rifiuti (EER 19) incidono per l’8%, mentre i rifiuti assimilabili ai rifiuti urbani (EER 20) costituiscono il 6% del totale; fra questi vi sono sia rifiuti di origine urbana che da attività industriali. Il 5% dei rifiuti speciali inviati al recupero proviene dalla lavorazione e dal trattamento di metalli e plastica (EER 12), e si tratta in particolare di polveri, particolato, limatura e trucioli di materiali ferrosi. Gli imballaggi (EER 15) costituiscono un ulteriore 5% del totale dei rifiuti sottoposti a recupero.

Il 3% delle operazioni di recupero avviene su rifiuti provenienti da trattamenti termici (EER 10), quali scorie non trattate, ceneri di carbone ecc.; altre quote pari al 2% sono costituite dalle apparecchiature fuori uso  e  veicoli fuori uso.

Le altre famiglie EER rappresentano ciascuna valori inferiori all’1%.

Fonte: Arpa Piemonte, Sezione regionale del Catasto Rifiuti

I rifiuti da costruzione e demolizione (EER 17), i rifiuti da processi termici (EER 10) vengono principalmente sottoposti a recupero come sostanze inorganiche (R5), i rifiuti provenienti dalla lavorazione dei metalli (capitolo EER 12) a recupero come metalli (R4), mentre i rifiuti assimilabili agli urbani e i rifiuti di imballaggio sono trattati per il recupero delle sostanze organiche (R3). I rifiuti provenienti da impianti di trattamento dal capitolo EER 19 vengono soprattutto utilizzati come combustibili.

Analizzando le tipologie di recupero effettuate a livello provinciale, vedi figura successiva, risulta che il recupero di sostanze inorganiche diverse dai metalli (R5) è elevato in quasi tutte le province, ma preponderante in quelle di Alessandria, Asti e Biella, mentre la provincia del VCO si caratterizza per l’elevata percentuale di recupero dei metalli, e quelle di Cuneo per avere i maggiori quantitativi di rifiuti recuperati come combustibile e come recupero di sostanze organiche, fra cui il compostaggio. 

L’utilizzo per recuperi ambientali è particolarmente presente nelle province di Cuneo, Novara e nella CM di Torino. Il recupero dei rifiuti pericolosi avviene soprattutto nelle province di Alessandria, Biella e Novara.

Fonte: Arpa Piemonte, Sezione regionale del Catasto Rifiuti
Stato del Documento
Pubblicabile
Gruppo di Redazione
Rifiuti

PM2.5 Media annuale - serie storiche

Capitolo
PM2.5
Anno
2025

Dall’analisi del trend dei valori medi annuali suddivisi per tipologia di zona (rurale, suburbana ed urbana), a differenza di quanto accade per il PM10, la zona urbana e quella suburbana hanno all’incirca gli stessi valori e lo stesso andamento storico, come ci si può attendere in conseguenza del carattere prevalentemente secondario di questo inquinante.

Particolato PM2.5, trend del valore medio annuale per tipo di zona

Il grafico seguente riporta il trend dei valori di concentrazione misurati dal 2006 al 2024 presso la stazione di Torino-Lingotto, collocata in contesto di fondo urbano. La stazione rappresenta il punto di misura “storico” per la misura dell’inquinante a Torino. Dal grafico è possibile notare come i valori misurati siano gradualmente diminuiti nel corso degli anni e, dal 2018, il valore limite annuale– pari a 25 µg/m3- non sia più stato superato.

Particolato PM2.5, Trend delle concentrazioni medie annuali misurate presso la stazione di fondo urbano di Torino-Lingotto ( 2006-2024)

In un grafico a box plot1  sono riportate le distribuzioni delle concentrazioni medie annuali misurate da tutte le stazioni della rete regionale nel periodo 2010 - 2024. Come per il PM10, si osserva un trend decrescente, con una relativa stabilizzazione nel periodo 2018-22 ed una riduzione nel 2023-24. 

Particolato PM2.5, boxplot delle concentrazioni medie annuali misurate presso le stazioni della rete di monitoraggio della qualità dell’aria dal 2003 al 2024. La linea nera orizzontale rappresenta il valore della mediana di ciascun anno mentre il valore medio è riportato in forma tabellare, la linea rossa il limite stabilito dal D.Lgs 155/2010 per la media annua.

1Ciascun box è delimitato in alto e in basso dal primo e dal terzo quartile (25° e 75 ° percentile rispettivamente), al centro è presente una barra orizzontale che rappresenta la mediana (50° percentile: valore superiore al 50% dei dati considerati); le barre verticali che escono dal box rappresentano il minimo e il massimo e sono calcolate sulla base del range interquartile (IQR, differenza tra il terzo e il primo quartile) moltiplicato per un fattore (1.5).

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PM10 Numero di superamenti del limite giornaliero - Serie storiche

Capitolo
PM10
Anno
2025

Il trend dei superamenti giornalieri su base regionale per i tre tipi di zona (urbana, suburbana e rurale) conferma la zona urbana come la più critica.

Particolato PM10, trend del numero di superamenti del valore limite giornaliero per tipo di zona - Fonte Arpa Piemonte

La tendenza decrescente è evidenziata anche dalla elaborazione in cui sono riportati i box plot1  del numero di superamenti del valore limite per le concentrazioni medie giornaliere di tutte le stazioni della rete di monitoraggio della qualità dell’aria dal 2003 al 2024: si può osservare un generale trend di riduzione nel corso degli anni, una sostanziale stabilizzazione del numero di superamenti nel periodo 2018-2022 ed un deciso decremento nel 2023.

Particolato PM10, boxplot del numero di superamenti del valore limite per le concentrazioni medie giornaliere misurate dalle stazioni della rete di monitoraggio della qualità dell’aria dal 2003 al 2024. La linea rossa indica il limite stabilito dal D.Lgs 155/2010 - Fonte Arpa Piemonte

1Ciascun box è delimitato in alto e in basso dal primo e dal terzo quartile (25° e 75 ° percentile rispettivamente), al centro è presente una barra orizzontale che rappresenta la mediana (50° percentile: valore superiore al 50% dei dati considerati); le barre verticali che escono dal box rappresentano il minimo e il massimo e sono calcolate sulla base del range interquantile (IQR, differenza tra il terzo e il primo quartile) moltiplicato per un fattore (1.5).

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FESR 21-27 - Promuovere la transizione verso un'economia circolare ed efficiente sotto il profilo delle risorse

Un finanziamento programmato, ma non ancora attivato, riguarda il PR FESR 2021-2027 - Obiettivo RSO2.6 del Programma regionale FESR 2021-2027: Promuovere la transizione verso un'economia circolare ed efficiente sotto il profilo delle risorse.

Si sono svolti diversi incontri nell’ambito della nuova programmazione PR-FESR 2021-2027, al fine di individuare misure finalizzate alla promozione dell’economia circolare e della simbiosi industriale in linea con le azioni previste dal Piano rifiuti urbani e dal Piano dei rifiuti speciali.

L’approvazione delle schede di Misura e l’apertura dei bandi avverrà poi in considerazione delle tempistiche necessarie per l’approvazione dell’aggiornamento del Piano Regionale di gestione dei rifiuti speciali, condizione abilitante ancora non soddisfatta per l’attuazione ed il finanziamento delle azioni del PR FESR sull’economia circolare.

Due le azioni individuate, che avranno una dotazione finanziaria pari a euro 20.000.000 ciascuna.
 

1) Prevenzione della produzione dei rifiuti e promozione della simbiosi industriale

L'azione prevede di:

  • ridurre la produzione di rifiuti promuovendo la riparazione ed il riutilizzo di beni, anche tramite la realizzazione di centri del riuso (beneficiari pubblici e soggetti del terzo settore);
  • ridurre la produzione di rifiuti alimentari tramite interventi di recupero delle eccedenze (beneficiari soggetti del terzo settore);
  • realizzare progetti di simbiosi industriale e di utilizzo di sottoprodotti (beneficiari PMI);
  • ampliamento/efficientamento di impianti di riciclaggio di rifiuti (RAEE, car fluff, ecc) (beneficiari PMI e Società di gestione rifiuti urbani).
     
2) Applicazione e diffusione di tecnologie di riciclaggio per frazioni di rifiuti critiche quantitativamente o qualitativamente o contenenti materie prime critiche.

L'azione prevede:

  • l’ampliamento o l’adeguamento degli impianti di trattamento della FORSU (digestori anaerobici, impianti di compostaggio, impianti integrati digestione anaerobico/compostaggio), dei rifiuti ingombranti e dei RAEE con lo scopo di massimizzarne il riciclaggio, anche minimizzando gli scarti di processo e recuperando le materie critiche;
  • il potenziamento di specifiche filiere di riciclaggio di rifiuti speciali, tra i quali ad esempio plastiche miste (plasmix), pile e batterie, car fluff, fanghi di depurazione, pneumatici.

 

Anno
2025
Gruppo di Redazione
Redazione RSA
Paragrafi

Un finanziamento programmato, ma non ancora attivato, riguarda il PR FESR 2021-2027 - Obiettivo RSO2.6 del Programma regionale FESR 2021-2027: Promuovere la transizione verso un'economia circolare ed efficiente sotto il profilo delle risorse.

Si sono svolti diversi incontri nell’ambito della nuova programmazione PR-FESR 2021-2027, al fine di individuare misure finalizzate alla promozione dell’economia circolare e della simbiosi industriale in linea con le azioni previste dal Piano rifiuti urbani e dal Piano dei rifiuti speciali.

L’approvazione delle schede di Misura e l’apertura dei bandi avverrà poi in considerazione delle tempistiche necessarie per l’approvazione dell’aggiornamento del Piano Regionale di gestione dei rifiuti speciali, condizione abilitante ancora non soddisfatta per l’attuazione ed il finanziamento delle azioni del PR FESR sull’economia circolare.

Due le azioni individuate, che avranno una dotazione finanziaria pari a euro 20.000.000 ciascuna.
 

1) Prevenzione della produzione dei rifiuti e promozione della simbiosi industriale

L'azione prevede di:

  • ridurre la produzione di rifiuti promuovendo la riparazione ed il riutilizzo di beni, anche tramite la realizzazione di centri del riuso (beneficiari pubblici e soggetti del terzo settore);
  • ridurre la produzione di rifiuti alimentari tramite interventi di recupero delle eccedenze (beneficiari soggetti del terzo settore);
  • realizzare progetti di simbiosi industriale e di utilizzo di sottoprodotti (beneficiari PMI);
  • ampliamento/efficientamento di impianti di riciclaggio di rifiuti (RAEE, car fluff, ecc) (beneficiari PMI e Società di gestione rifiuti urbani).
     
2) Applicazione e diffusione di tecnologie di riciclaggio per frazioni di rifiuti critiche quantitativamente o qualitativamente o contenenti materie prime critiche.

L'azione prevede:

  • l’ampliamento o l’adeguamento degli impianti di trattamento della FORSU (digestori anaerobici, impianti di compostaggio, impianti integrati digestione anaerobico/compostaggio), dei rifiuti ingombranti e dei RAEE con lo scopo di massimizzarne il riciclaggio, anche minimizzando gli scarti di processo e recuperando le materie critiche;
  • il potenziamento di specifiche filiere di riciclaggio di rifiuti speciali, tra i quali ad esempio plastiche miste (plasmix), pile e batterie, car fluff, fanghi di depurazione, pneumatici.

 

Anno
2025

PM10 Media annuale - serie storiche

Capitolo
PM10
Anno
2025

Analizzando le serie storiche di tutte le tipologie di stazioni di misura della qualità dell’aria si osserva una riduzione dei livelli di PM10, attribuibile all’introduzione di misure volte al contenimento delle emissioni della componente primaria e dei precursori del particolato secondario; rimangono le oscillazioni annuali legate ai fattori meteorologici. Nel periodo 2003-2024, a livello regionale, le concentrazioni medie annue di PM10 risultano essersi progressivamente ridotte per poi stabilizzarsi nell’ultimo sessennio. 

Il trend delle medie annuali su base regionale per i tre tipi di zona (urbana, suburbana e rurale) conferma la zona urbana come la più critica.

Particolato PM10, trend della concentrazione media annuale per tipo di zona - Fonte Arpa Piemonte

Il trend decrescente delle concentrazioni è evidenziato anche dal grafico sottostante nel quale sono riportati i box plot delle distribuzioni delle concentrazioni medie annuali misurate da tutte le stazioni della rete regionale nel periodo 2003-2024: dopo un periodo di relativa stabilità dell’andamento dei valori misurati (dal 2018 al 2022), il 2024 presenta una riduzione degli stessi, confermando la tendenza decrescente sul lungo periodo. L’intera distribuzione del 2024 si posiziona sotto il valore limite.  

Particolato PM10, boxplot delle concentrazioni medie annuali misurate presso le stazioni della rete di monitoraggio della qualità dell’aria dal 2003 al 2024. Il pallino rosso rappresenta il valore medio di ciascun anno, la linea rossa il limite stabilito dal D.Lgs 155/2010 per la media annua - Fonte Arpa Piemonte
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Pubblicabile
Gruppo di Redazione
Aria