Nel 2022 sono stati sottoposti alle operazioni di recupero 10,4 milioni di tonnellate di rifiuti speciali, che rappresentano l’84% di quelli gestiti in Piemonte, si tratta quasi esclusivamente di rifiuti non pericolosi (95%).
Il 68% del totale delle operazioni di recupero è costituito da quello delle sostanze inorganiche (R5), che nel 2022 ammonta a oltre 7 milioni di tonnellate, in lieve incremento rispetto al 2021. Il recupero dei metalli (R4) costituisce il 12% dei rifiuti speciali recuperati (circa 1,3 milioni di tonnellate) e quello delle sostanze organiche (R3) il 13%. Un ulteriore 3% è costituito dai rifiuti impiegati nello spandimento sul suolo, in agricoltura o per recuperi ambientali (R10) e, infine, il 3% dei rifiuti sono sottoposti a recupero energetico, utilizzo come combustibile ecc. (R1).
Per quanto riguarda le attività di recupero svolte sui rifiuti speciali pericolosi, che comunque rappresentano solamente il 2% del totale dei rifiuti recuperati, acquistano importanza operazioni diverse da quelle effettuate sui rifiuti non pericolosi, in particolare 67.000 tonnellate sono state sottoposte a recupero di sostanze inorganiche e metalli, 40 mila tonnellate a rigenerazione di acidi e basi, 30 mila tonnellate a rigenerazione e recupero di solventi, 15 mila tonnellate a recupero come sostanze organiche.
Relativamente all’anno 2022 il capitolo EER quantitativamente più significativo per quanto riguarda il recupero è il 17, costituito principalmente da rifiuti inerti misti, metalli, bitumi, cemento e mattoni, oltre che da terre e rocce da scavo.
I rifiuti provenienti da impianti di trattamento rifiuti (EER 19) incidono per l’8%, mentre i rifiuti assimilabili ai rifiuti urbani (EER 20) costituiscono il 6% del totale; fra questi vi sono sia rifiuti di origine urbana che da attività industriali. Il 5% dei rifiuti speciali inviati al recupero proviene dalla lavorazione e dal trattamento di metalli e plastica (EER 12), e si tratta in particolare di polveri, particolato, limatura e trucioli di materiali ferrosi. Gli imballaggi (EER 15) costituiscono un ulteriore 5% del totale dei rifiuti sottoposti a recupero.
Il 3% delle operazioni di recupero avviene su rifiuti provenienti da trattamenti termici (EER 10), quali scorie non trattate, ceneri di carbone ecc.; altre quote pari al 2% sono costituite dalle apparecchiature fuori uso e veicoli fuori uso.
Le altre famiglie EER rappresentano ciascuna valori inferiori all’1%.
I rifiuti da costruzione e demolizione (EER 17), i rifiuti da processi termici (EER 10) vengono principalmente sottoposti a recupero come sostanze inorganiche (R5), i rifiuti provenienti dalla lavorazione dei metalli (capitolo EER 12) a recupero come metalli (R4), mentre i rifiuti assimilabili agli urbani e i rifiuti di imballaggio sono trattati per il recupero delle sostanze organiche (R3). I rifiuti provenienti da impianti di trattamento dal capitolo EER 19 vengono soprattutto utilizzati come combustibili.
Analizzando le tipologie di recupero effettuate a livello provinciale, vedi figura successiva, risulta che il recupero di sostanze inorganiche diverse dai metalli (R5) è elevato in quasi tutte le province, ma preponderante in quelle di Alessandria, Asti e Biella, mentre la provincia del VCO si caratterizza per l’elevata percentuale di recupero dei metalli, e quelle di Cuneo per avere i maggiori quantitativi di rifiuti recuperati come combustibile e come recupero di sostanze organiche, fra cui il compostaggio.
L’utilizzo per recuperi ambientali è particolarmente presente nelle province di Cuneo, Novara e nella CM di Torino. Il recupero dei rifiuti pericolosi avviene soprattutto nelle province di Alessandria, Biella e Novara.