TERRITORIO

Contaminazione diffusa del suolo

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Il suolo è lo strato superiore della crosta terrestre, costituito da componenti minerali, organici, acqua, aria e organismi viventi; rappresenta una risorsa essenzialmente non rinnovabile, che svolge numerose funzioni e fornisce servizi fondamentali per le attività umane e la sopravvivenza degli ecosistemi.

Il suolo e la moltitudine di organismi che in esso vivono forniscono cibo, biomassa, fibre e materie prime, regolano i cicli dell'acqua, del carbonio e dei nutrienti e rendono possibile la vita sulla terra.

La matrice suolo ha un ruolo prioritario nella salvaguardia delle acque sotterranee dall’inquinamento, nel controllo della quantità di CO2 atmosferica, nella regolazione dei flussi idrici superficiali con dirette conseguenze sugli eventi alluvionali e franosi, nel mantenimento della biodiversità, nei cicli degli elementi nutritivi ecc.  

Dallo stato di salute del suolo dipende la qualità della biomassa vegetale con evidenti ripercussioni sull’intera catena alimentare.  

Il suolo può essere contaminato da fonti puntuali, che agiscono su una superficie limitata e sono attribuibili ad un unico soggetto chiaramente individuabile, o da fonti diffuse alle quali è riconducibile la contaminazione di aree in genere estese, per le quali risulta difficile o impossibile discriminare il contributo delle singole fonti che hanno causato la contaminazione.

La contaminazione diffusa del suolo è un fenomeno che può avere ripercussioni negative sulla qualità dell’ambiente, sulla salute dell’uomo e sull’economia.  

I contaminanti che si depositano al suolo possono infatti essere pericolosi anche in concentrazioni molto basse, soprattutto nel caso di presenza contemporanea di più contaminanti la cui interazione può amplificare gli effetti negativi.

Le attività industriali, il traffico automobilistico, gli impianti di produzione energetica e di trattamento dei rifiuti, il riscaldamento domestico e altre attività umane immettono nell’atmosfera inquinanti che si depositano al suolo e permangono per lunghi periodi prima di essere degradati o trasportati dall’acqua.

Anche l’utilizzo prolungato in agricoltura di concimi, antiparassitari, liquami zootecnici e fanghi di depurazione delle acque può provocare un progressivo accumulo di metalli pesanti e altri contaminanti. 

Anno
2024

Consumo di suolo

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Il consumo di suolo è il processo associato alla perdita della risorsa ambientale fondamentale, limitata e non rinnovabile, dovuta all’occupazione della superficie originariamente agricola, naturale o seminaturale con una copertura artificiale.

 E' un fenomeno legato alle dinamiche insediative e infrastrutturali ed è prevalentemente dovuto alla costruzione di nuovi edifici, fabbricati e insediamenti, all’espansione delle città, alla densificazione o alla conversione di terreno entro un’area urbana, all’infrastrutturazione del territorio.

Il consumo di suolo è, quindi, definito come la variazione da una copertura non artificiale (suolo non consumato) a una copertura artificiale del suolo (suolo consumato).
L’Europa e le Nazioni Unite hanno posto la tutela del suolo, del patrimonio ambientale, del paesaggio e il riconoscimento del valore del capitale naturale costituito dal suolo tra gli obiettivi di sostenibilità.

L’obiettivo dell’azzeramento del consumo di suolo era stato proposto a livello europeo già con la Strategia tematica per la protezione del suolo del 2006 - Comunicazione della Commissione: COM(2006)231 - mai diventata cogente.

In sintesi, gli obiettivi da raggiungere sono: azzeramento del consumo di suolo netto entro il 2050 (Parlamento europeo e Consiglio, 2013); protezione adeguata del suolo anche con l’adozione di obiettivi relativi al suolo in quanto risorsa essenziale del capitale naturale entro il 2020 (Parlamento europeo e Consiglio, 2013); allineamento del consumo alla crescita demografica reale entro il 2030 (UN, 2015); bilancio non negativo del degrado del territorio entro il 2030 (UN, 2015).

L’impermeabilizzazione del suolo, ovvero la copertura permanente di parte del terreno con materiali artificiali (quali asfalto o calcestruzzo) per la costruzione, ad esempio, di edifici e strade, costituisce la forma più evidente e diffusa di copertura artificiale.

Da notare che esistono altre forme di consumo di suolo che vanno dalla perdita totale della “risorsa suolo” attraverso la rimozione per escavazione (comprese le attività estrattive a cielo aperto), al degrado ed alla perdita parziale della funzionalità della risorsa a causa di fenomeni quali ad esempio, la compattazione che non sono contabilizzate nel rapporto.

Informazioni e risorse aggiuntive

Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento Europeo, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni - Verso una strategia tematica per la protezione del suolo /* COM/2002/0179 def. */ https://eur-lex.europa.eu/legal-content/AUTO/?uri=CELEX:52002DC0179

 

Anno
2024

Informazione ambientale sul tema Territorio

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I servizi informativi sul tema territorio sono, per loro natura, molto vari e coprono argomenti e discipline disparate.
Accanto a servizi che forniscono informazioni in tempo reale o quasi per le esigenze quotidiane dei cittadini e delle istituzioni, ci sono servizi dedicati alla storicizzazione e capitalizzazione delle informazioni per scopo di studio, pianificazione e verifica degli andamenti dei fenomeni indagati o descritti.

Tutte le informazioni sono fornite in forma aperta e di libero uso alla sola condizione di citarne la fonte.

Anno
2024

PAESAGGIO

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Il Piano Paesaggistico Regionale (Ppr) rappresenta il documento di riferimento per la conoscenza e il governo del sistema paesaggistico piemontese. 
Il Ppr fonda le proprie scelte sull’analisi strutturale del territorio regionale, individuando i sistemi di relazioni di diversa complessità e caratterizzazione, indicando come sistema primario quello definito dai rapporti che si instaurano tra le dinamiche naturali dell’ecosistema, quelle vegetazionali e faunistiche, e gli aspetti climatici, idrogeomorfologici e pedologici.
L’analisi effettuata restituisce un panorama del territorio piemontese, articolato in diverse tipologie paesaggistiche, originate dalla stessa collocazione geografica situata alla testata del bacino padano. Tale posizione risulta determinante per la tipologia dei processi di morfogenesi, di costituzione dei lineamenti geomorfologici e di copertura delle terre. Ne discende un mosaico estremamente variegato di paesaggi, molti dei quali presentano caratteri di unicità nel contesto delle regioni circostanti, mentre altri vi si raccordano con continuità.
Il Piemonte ha infatti una tale complessità e articolazione del territorio da potersi presentare come un sistema di paesaggi identitari molto differenziati tra loro.

Anno
2024