Monitoraggio Direttive Habitat e Uccelli

Secondo quanto previsto dall'art. 11 della Direttiva Habitat, gli Stati Membri sono tenuti a garantire la sorveglianza dello stato di conservazione degli habitat e delle specie (elencate negli Allegati I, II, IV e V) di interesse comunitario su tutto il territorio nazionale.

I risultati del monitoraggio devono essere trasmessi alla Commissione Europea in accordo con l'articolo 17 della Direttiva Habitat, che prevede ogni sei anni l'elaborazione di un Rapporto Nazionale sullo stato di attuazione delle disposizioni della Direttiva. Analogamente, il monitoraggio dello stato di conservazione è un'attività indispensabile anche per valutare il raggiungimento di quanto previsto all'art. 2 della Direttiva Uccelli, ovvero il conseguimento per tutte le specie di avifauna di un livello adeguato di conservazione.

Dall’entrata in vigore della Direttiva Habitat sono già stati prodotti dagli Stati Membri quattro National Report, di cui l’ultimo si riferisce al periodo 2013-2018 e i cui risultati sono stati pubblicati nel 2019 con le valutazioni dello stato di conservazione delle specie e degli habitat.

Il IV Report è stato predisposto con il coordinamento nazionale della Direzione Protezione della Natura e del Mare del Ministero dell’Ambiente, con il supporto tecnico di ISPRA e la collaborazione delle principali Società scientifiche nazionali; le attività di monitoraggio e di rendicontazione sono state effettuate dalle Regioni e Province Autonome. È stato quindi possibile raccogliere, elaborare, revisionare e validare una enorme mole di dati e definire le valutazioni sullo stato di conservazione necessarie alla compilazione dei format predisposti dalla Commissione Europea.

In Regione Piemonte l'attività di raccolta e analisi dati è stata svolta in collaborazione con l’Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente (IPLA) e l’Università degli Studi di Torino e ha visto il forte coinvolgimento dei soggetti gestori dei siti Natura 2000 (Aree protette e Province). I dati trasmessi al Ministero dell’Ambiente e all’ISPRA rappresentano un aggiornamento rispetto al III Report in quanto sono il risultato delle più recenti attività di rilievo su campo e di analisi dei dati dei monitoraggi condotti dai Soggetti gestori dei siti Natura 2000 e da IPLA.

In seguito alla conclusione del IV Report, è proseguita l’attività di formazione del personale dei Soggetti gestori e di monitoraggio in campo delle specie e degli habitat per il nuovo ciclo di Reporting 2019-2024, anche sulla base delle più recenti indicazioni tecnico-scientifiche fornite dal Ministero e dall’ISPRA, come il Piano nazionale di monitoraggio degli habitat e delle specie d’interesse comunitario (2021).

In Piemonte la rendicontazione si è basata sulla sintesi dei dati raccolti con AVES.PIEMONTE, piattaforma d’informazione per gli ornitologi e gli osservatori di uccelli e di altri gruppi faunistici della Regione Piemonte, e la fattiva collaborazione del GPSO (Gruppo Piemontese Studi Ornitologici).
 

Informazioni e risorse aggiuntive


Direttiva Habitat:
https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CONSLEG:1992L0043:20070101:IT:PDF

Direttiva Uccelli:
https://eur-lex.europa.eu/IT/legal-content/summary/conservation-of-wild-birds.html

IV Report ex art. 17 della Direttiva Habitat:
https://reportingdirettivahabitat.isprambiente.it/

Piano nazionale di monitoraggio degli habitat e delle specie di interesse comunitario (2021):
https://reportingdirettivahabitat.isprambiente.it/documents/PNM_Parte_I_Obiettivi_metodologia_aprile2021.pdf