ARIA

Radiazioni ionizzanti, risposte per l'aria

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Misura dei livelli di radioattività

La misura dei livelli di radioattività in aria è l’indicatore più rapido e la spia più efficace di incidenti nucleari, anche con origine molto lontana dal nostro Paese: per questo motivo questa attività riveste una particolare importanza ed è oggetto di grande attenzione da parte di Arpa Piemonte. I livelli di radioattività in aria sono tenuti sotto controllo nei seguenti modi:

  • controllo del particolato presente in atmosfera;
  • controllo delle ricadute (pioggia, neve, pulviscolo), il cosiddetto “fallout”;
  • controllo della dose gamma.

Particolato Atmosferico

Il particolato atmosferico viene campionato in continua. I filtri di raccolta delle polveri sospese vengono analizzati quotidianamente per la determinazione della concentrazione alfa e beta totale e per l'individuazione dei radionuclidi gamma emettitori. Queste misure sono un utile strumento per la rivelazione di eventi incidentali, radiologici o nucleari, avvenuti anche al di fuori del territorio italiano.

Fallout

Il controllo delle ricadute radioattive (fallout) si effettua raccogliendo tutte le ricadute atmosferiche (pioggia, neve, pulviscolo) in vasche di grandi dimensioni poste in luoghi aperti. I campioni sono misurati mensilmente per l'individuazione di radionuclidi gamma emettitori, come il cesio 137 e, semestralmente, per l'individuazione di altri radionuclidi di più difficile determinazione ma di elevato interesse ambientale e sanitario come lo stronzio 90 e gli isotopi del plutonio (Pu-238, Pu-239 e Pu-240), che sono ancora presenti in ambiente soprattutto come conseguenza dei test nucleari in atmosfera degli anni '60. Questo tipo di controllo permette di quantificare indirettamente la contaminazione superficiale dovuta a ricaduta radioattiva. È una misura estremamente sensibile in grado di rivelare concentrazioni di attività molto piccole.

Dose gamma in aria

Il controllo della dose gamma in aria viene effettuato in modo completamente automatico da rivelatori dislocati sul territorio che misurano e trasmettono con continuità i valori di radioattività totale presente in ambiente, senza distinguere tra radioattività naturale ed artificiale.

Informazioni e risorse aggiuntive

Rapporti sulla radioattività ambientale di Arpa Piemonte https://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/temi-ambientali/radioattivita/reti-monitoraggio/documentazione

Anno
2025
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Salute e Aria

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La relazione tra ambiente di vita e salute umana è oggetto di studi scientifici che hanno dimostrato che l’ambiente di vita è un determinante fondamentale per il benessere psicofisico e quindi per la salute delle popolazioni tanto che una specifica sezione del Piano Nazionale della Prevenzione Piano nazionale della prevenzione 2020 - 2025 ha per oggetto la relazione tra ambiente, clima e salute.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, si stima che nelle regioni europee l’ambiente di vita possa essere responsabile di circa il 20% della mortalità.

Le indagini sempre più approfondite sulla stretta relazione tra ambiente e salute umana hanno determinato lo sviluppo di un approccio integrato che consideri non solo gli impatti dell’ambiente sulla salute dell’uomo ma anche sulla salute degli animali che condividono con l’uomo l’ambiente. La salute umana, la salute animale e la salute dell’ecosistema sono, quindi, considerati elementi interconnessi indissolubilmente secondo l'approccio One Health

Seguendo questo approccio la valutazione dell’impatto dei determinanti ambientali sulla salute può essere studiato in due modi diversi:

  • valutazione degli impatti diretti dell’ambiente sulla salute umana, quali quelli provocati dall’inquinamento atmosferico, dai pollini e dalle ondate di calore;
  • valutazione degli impatti indiretti come gli effetti sulle malattie trasmissibili da vettori animali sulla cui presenza il fattore ambientale agisce, invece, direttamente.
     
Informazioni e risorse aggiuntive

Organizzazione Mondiale della Sanità https://www.who.int/

Istituto Superiore di sanità ISS https://www.iss.it/

Approccio One Health https://www.iss.it/one-health

Ministero della Salute https://www.salute.gov.it/

Piano nazionale della prevenzione 2020 – 2025 https://www.epicentro.iss.it/piano_prevenzione/pnp-2020-25

Ambiente, clima e salute https://www.salute.gov.it/new/it/tema/piano-nazionale-della-prevenzione/ambiente-clima-e-salute/
 

Anno
2025
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Gruppo di Redazione

Radiazioni ionizzanti, fattore per l'aria

Tema
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In atmosfera è riscontrabile attività radiogena causata dagli elementi naturalmente radioattivi presenti nel sottosuolo o da attività umane, principalmente incidenti che hanno portato al rilascio di radionuclidi in atmosfera.

Le emissioni del gas radioattivo radon dal sottosuolo costituiscono un fattore di pressione ambientale localmente rilevante.

Informazioni e risorse aggiuntive

Rapporti sulla radioattività ambientale di Arpa Piemonte https://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/temi-ambientali/radioattivita/reti-monitoraggio/documentazione

Anno
2025
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Emissioni in atmosfera

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L’Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera (IREA) è uno strumento conoscitivo di fondamentale importanza per la gestione della qualità dell'aria, in quanto fornisce, ad un livello di dettaglio comunale, la stima delle quantità di inquinanti introdotte in atmosfera da sorgenti naturali e/o attività antropiche; la sua realizzazione e il suo aggiornamento periodico comportano non solo il reperimento dei dati di base - parametri e fattori di emissione - da molteplici fonti, sia istituzionali che private, ma anche l’applicazione dii metodologie di calcolo in continua evoluzione.

La Regione Piemonte aggiorna periodicamente - sulla base della metodologia INEMAR - l'Inventario regionale, effettuando l'analisi dei requisiti e delle informazioni necessarie per la stima delle emissioni totali annuali di macro e microinquinanti, disaggregate per attività emissiva secondo la nomenclatura SNAP (Selected Nomenclature for Air Pollution).

La prima versione dell'Inventario Regionale risale all'anno 1997; sono disponibili gli aggiornamenti per gli anni 2001, 2005 e 2007, 2008, 2010, 2013, 2015 e 2019.

Per ciascuna delle sorgenti emissive - suddivise in sorgenti puntuali (singoli impianti industriali), sorgenti lineari (strade e autostrade) e sorgenti areali (fonti di emissione diffuse sul territorio) - vengono stimate le quantità di inquinanti emesse dalle diverse attività SNAP; gli inquinanti considerati sono monossido di carbonio (CO), ammoniaca (NH3), composti organici volatili non metanici (NMVOC), ossidi di azoto (NOx), anidride solforosa (SO2), polveri con diametro ≤10µ (PM10) e polveri con diametro ≤2.5µ (PM2.5), mentre metano (CH4), anidride carbonica (CO2), protossido di azoto (N2O) sono i gas serra maggiormente rilevanti presi in considerazione.

Informazioni e risorse aggiuntive

Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera (IREA) http://www.sistemapiemonte.it/cms/privati/ambiente-e-energia/servizi/474-irea-inventario-regionale-delle-emissioni-in-atmosfera

Cruscotto delle conoscenze ambientali Emissioni in atmosfera Area download dati e indicatori https://www.servizi.piemonte.it/osservatori/cruscotto-conoscenze-ambientali/emissioni-download.shtml

Metodologia INEMAR https://www.inemar.eu/xwiki/bin/view/InemarDatiWeb/Metodologia+utilizzata

Anno
2025
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Benzo[a]pirene nel particolato PM10

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nuvole e sole
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Il benzo[a]pirene (B[a]P) è un Idrocarburo Policiclico Aromatico (IPA) con struttura a cinque anelli aromatici condensati; è l’unico IPA per il quale la normativa ha stabilito un valore obiettivo. 
Gli IPA si formano durante le combustioni incomplete, in particolare dei combustibili fossili; le principali sorgenti sono individuabili quindi nel fumo di sigaretta, nei motori diesel e benzina, nelle centrali termiche alimentate con combustibili solidi e liquidi pesanti (nafta, cherosene, carbone, olio combustibile, biomassa legnosa). 

Nel 2024 il valore obiettivo per il benzo[a]pirene - pari a 1,0 ng/m3 come media annua, non è stato superato in alcuna stazione della rete regionale. Il valore più elevato (1 ng/m3) è stato misurato nella stazione di Domodossola - Curotti (fondo-suburbano).

Benzo[a]pirene: valore medio annuo nelle stazioni della rete misurato nel 2024 - Fonte Arpa Piemonte
Informazioni e risorse aggiuntive

Per una descrizione più approfondita dell'inquinante si rimanda alla pagina dedicata di Arpa Piemonte - Inquinanti atmosferici https://www.arpa.piemonte.it/scheda-informativa/inquinanti-atmosferici

Decreto Legislativo 155 del 13/08/2010 - Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2010-08-13;155

Anno
2025
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Ozono

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nuvole e sole
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L’ozono (O3), tipico inquinante secondario la cui presenza deriva dalla trasformazione di altri composti, di origine antropica o naturale presenti in atmosfera, a differenza degli altri inquinanti raggiunge le concentrazioni più elevate generalmente nelle aree rurali e nelle zone in quota, nei mesi più caldi dell'anno e nelle ore di massimo irraggiamento solare.

La concentrazione media misurata nei mesi più caldi dell’anno, da maggio a settembre 2024 - vale a dire quelli più critici per questo inquinante, mostra, rispetto all’anno precedente, un’ulteriore riduzione dei valori in tutte le zone prese in considerazione (rurale, suburbana, urbana), grazie anche alle piogge che hanno caratterizzato il periodo estivo.
 

O3: trend concentrazione - anni 2003-2024 - Fonte Arpa Piemonte

La normativa vigente (D.Lgs. 155/2010) prevede due obiettivi per la protezione della salute umana: un obiettivo a lungo termine, il cui limite di 120 µg/m³, calcolato come massima media giornaliera sulle 8 ore nell’arco dell’anno civile, non deve essere mai superato e l’altro, valore obiettivo (120 µg/m³), come media su tre anni, che non deve essere superato più di 25 volte per anno civile. 

Informazioni e risorse aggiuntive

Per una descrizione più approfondita dell'inquinante si rimanda alla pagina dedicata di Arpa Piemonte - Inquinanti atmosferici https://www.arpa.piemonte.it/scheda-informativa/inquinanti-atmosferici

Decreto Legislativo 155 del 13/08/2010 - Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2010-08-13;155

Anno
2025
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PM2.5

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nuvole e sole
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Il PM2.5 corrisponde alla frazione fine del particolato - nella quale generalmente sono presenti i composti più tossici, ed è costituito da particelle aventi diametro aerodinamico inferiore a 2.5 μm.  

Si tratta della polvere respirabile in grado di penetrare profondamente nei polmoni giungendo sino ai bronchi secondari.

 La normativa italiana relativa alla qualità dell'aria ambiente prevede per il PM2.5 un valore limite annuale per la protezione della salute umana pari a 25 µg/m³.
 

Informazioni e risorse aggiuntive

Per una descrizione più approfondita dell'inquinante si rimanda alla pagina dedicata di Arpa Piemonte - Inquinanti atmosferici https://www.arpa.piemonte.it/scheda-informativa/inquinanti-atmosferici

Direttiva 2008/50/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2008 , relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa https://eur-lex.europa.eu/eli/dir/2008/50/oj

Decreto Legislativo 155 del 13/08/2010 - Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2010-08-13;155

Anno
2025
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PM10

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nuvole e sole
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Nelle aree urbane, il particolato PM10 rappresenta attualmente l'inquinante di maggiore impatto. Il PM10 è costituito da particelle solide e liquide sospese in atmosfera con un diametro inferiore a 10 µm. Queste particelle possono provenire direttamente da diverse fonti, quali il traffico veicolare, gli impianti di riscaldamento e le attività produttive, oppure formarsi indirettamente attraverso la trasformazione in atmosfera di composti gassosi precursori.

Informazioni e risorse aggiuntive

Per una descrizione più approfondita dell'inquinante si rimanda alla pagina dedicata di Arpa Piemonte - Inquinanti atmosferici https://www.arpa.piemonte.it/scheda-informativa/inquinanti-atmosferici

Direttiva 2008/50/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2008 , relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa https://eur-lex.europa.eu/eli/dir/2008/50/oj

Decreto Legislativo 155 del 13/08/2010 - Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2010-08-13;155

Anno
2025
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Biossido di azoto (NO₂)

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Il biossido di azoto è tra gli  ossidi di azoto quello di maggiore interesse per la protezione della salute umana; tale inquinante - di origine sia primaria sia secondaria e con un ruolo importante nelle reazioni fotochimiche nonché di precursore degli ioni nitrato presenti nel particolato - ha tra le principali fonti emissive il traffico veicolare e la produzione di energia termica.
Nel 2024 il biossido di azoto prosegue sul territorio regionale il lento trend discendente in atto negli ultimi 30 anni ed interrotto nel 2017 a causa di una meteorologia particolarmente sfavorevole alla dispersione degli inquinanti. 
A partire dal 2019 non si sono più registrati superamenti del valore limite orario per la protezione della salute umana (200 µg/m³ da non superarsi per più di 18 volte nel corso dell’anno) in nessuna postazione di monitoraggio presente sul territorio regionale.

Informazioni e risorse aggiuntive

Per una descrizione più approfondita dell'inquinante si rimanda alla pagina dedicata di Arpa Piemonte - Inquinanti atmosferici https://www.arpa.piemonte.it/scheda-informativa/inquinanti-atmosferici

Direttiva 2008/50/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2008 , relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa https://eur-lex.europa.eu/eli/dir/2008/50/oj

Decreto Legislativo 155 del 13/08/2010 - Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2010-08-13;155

Anno
2025
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Monitoraggio della qualità dell'aria

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monitoraggio della qualità dell'aria
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Il monitoraggio della qualità dell'aria è condotto con metodologie comparabili in tutta l'Unione Europea sulla base della Direttiva 2008/50/EC “Qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa” che identifica il miglioramento della qualità dell’aria come un obiettivo chiave della legislazione ambientale con l'intento di ridurre il numero di decessi legati all’inquinamento.

Centrale è l'informazione al pubblico sul livello di inquinamento e sui rischi connessi.
La direttiva in particolare definisce le soglie per la valutazione di ciascuna sostanza inquinante, i criteri per il metodo di valutazione e stabilisce i limiti, gli obiettivi e gli obblighi che gli Stati membri devono raggiungere entro un determinato periodo.

La direttiva richiede la comunicazione dei risultati della valutazione e le informazioni relative ai piani e programmi messi in campo, per consentire alla Commissione di valutare il rispetto delle disposizioni delle direttive. Inoltre, prevede che alla Commissione, agli Stati membri, agli stakeholder, alla Agenzia Europea dell’Ambiente e a tutti i cittadini siano fornite informazioni armonizzate sui dati misurati e la valutazione e gestione della qualità dell’aria.

Infine, la 2008/50/EC spinge sull’ottenimento di informazioni sulla qualità dell’aria ambiente che supportino il monitoraggio delle tendenze a lungo termine e garantisce che le informazioni siano sempre messe a disposizione dei cittadini.

La successiva Decisione 2011/850/UE, meglio conosciuta come IPR “Implementing Provision on Reporting” della direttiva sulla qualità dell’aria, supporta la notifica e lo scambio di informazioni e facilita l’elaborazione dei dati mediante l’uso di avanzati strumenti elettronici e portali web.

La lettura combinata della direttiva e della decisione evidenzia degli importanti dettagli, quali:

  • zonizzazione territoriale e gli agglomerati urbani chiariscono qual è la scala di valutazione e gestione della qualità dell’aria;
  • i punti di campionamento usati per la valutazione della qualità dell’aria ambiente sono basati sull’esposizione della popolazione e la tutela dell’ambiente;
  • metodi di misurazione di riferimento sono stabiliti e così pure i livelli critici;
  • sono da monitorare le concentrazioni di ozono (O3), biossido di zolfo (SO2), biossido di azoto (NO2), ossidi totali di azoto (NOx), le particelle (PM10 e PM2,5), piombo (Pb), benzene (BTX) e monossido di carbonio (CO);
  • l’utilizzo dei modelli di diffusione trasporto per la valutazione della qualità dell’aria ambiente, dopo una opportuna convalida dei dati.

Gli Stati membri dovrebbero essere tenuti a rendere disponibili le informazioni in una forma “machine readable” standardizzata in linea con l’infrastruttura per l’informazione territoriale nella Comunità Europea (INSPIRE).

La Commissione ha realizzato un portale della qualità dell’aria ambiente per raccogliere i dati e renderli accessibili a tutti i Paesi membri e ai Paesi vicini che vogliano aderire su base volontaria.

Per il pubblico è importante disporre di dati aggiornati che siano facili da capire e di facile accesso.

Inoltre, per la comunità scientifica indipendente, è molto importante disporre di informazioni aggiornate in un formato standardizzato.

Informazioni e risorse aggiuntive

Direttiva 2008/50/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2008 , relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa http://data.europa.eu/eli/dir/2008/50/oj

2011/850/UE: Decisione di esecuzione della Commissione, del 12 dicembre 2011, recante disposizioni di attuazione delle direttive 2004/107/CE e 2008/50/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda lo scambio reciproco e la comunicazione di informazioni sulla qualità dell’aria ambiente http://data.europa.eu/eli/dec_impl/2011/850/oj

Direttiva 2007/2/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 marzo 2007, che istituisce un'Infrastruttura per l'informazione territoriale nella Comunità europea (Inspire) http://data.europa.eu/eli/dir/2007/2/oj

European Air Quality Portal The Data and Information Gateway on Air Quality in Europe https://aqportal.discomap.eea.europa.eu/

Air - European Commission (europa.eu) https://environment.ec.europa.eu/topics/air_en
 

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