Analisi della mortalità per capoluogo
L’analisi per singolo capoluogo evidenzia che ad Alessandria nell’estate del 2024 i decessi totali osservati risultano essere 342 di cui 314 ultrasessantacinquenni e 272 ultrasettantacinquenni.
Nei giorni in ondata di calore tra gli ultrasessantacinquenni si sono verificati 116 decessi e pari ad una media giornaliera di 1.3 decessi.
L’analisi comparata del numero di decessi cumulati osservati rispetto al numero di riferimento, tra gli ultrasessantacinquenni, non fa evidenziare nessun effetto del determinante ambientale.
Ad Asti tra il 15 maggio ed il 30 settembre sono stati osservati 231 decessi di cui 205 tra gli ultrasessantacinquenni e 177 tra gli ultrasettantacinquenni (grandi anziani).
Nei due periodi di sorveglianza epidemiologica, in particolare, sono stati osservati tra gli ultrasessantacinquenni, in media, 1.8 decessi per die.
Confrontando il numero di decessi osservati con il valore di riferimento derivante dai dati storici per gli ultrasessantacinquenni non c’è evidenza di un effetto delle temperature estreme estive sulla mortalità.
A Biella nell’estate 2024 sono stati osservati 72 decessi di cui 68 tra gli ultrasessantacinquenni e 62 tra gli ultrasettantacinquenni. Inoltre, tra gli ultrasessantacinquenni, l’eccesso cumulato di decessi attesi rispetto agli osservati è pari a 18 decessi.
Nei giorni in ondata sono stati osservati tra gli ultrasessantacinquenni, in media, 0.4 decessi per die (il valore medio giornaliero del primo periodo di sorveglianza è 0.5, nel secondo 0.3 mentre, è di 0.6 nel terzo periodo).
Nello stesso sottoperiodo il rapporto tra decessi osservati e decessi attesi, nella classe d’età degli ultrasessantacinquenni, dai dati storici evidenzia un non effetto sanitario del determinante ambientale in questo capoluogo.
Il sistema di sorveglianza degli impatti sanitari del periodo estivo a Cuneo ha registrato un totale di 154 decessi di cui 139 tra gli ultrasessantacinquenni e 123 tra gli ultrasettantacinquenni.
Il numero di decessi giornaliero osservato varia tra 0 e 5, sia per tutte le classi d’età sia tra gli ultrasessantacinquenni.
Per l’analisi di impatto sanitario tra gli ultrasessantacinquenni, il primo periodo di sorveglianza correlato alle prime tre ondate è associato sia al più alto numero di decessi cumulati sia al più alto valore di decessi medi giornalieri.
In questi sottoperiodi così come nell’intera estate il numero di decessi osservati tra gli ultrasessantacinquenni residenti a Cuneo è inferiore al numero di decessi attesi per la stessa classe d’età evidenziando un’assenza di effetto sanitario delle temperature nell’estate del 2024.
Nella città di Novara tra maggio e settembre 2024 sono stati osservati 325 decessi di cui 296 tra gli ultrasessantacinquenni e 262 tra gli ultrasettantacinquenni
Il numero di decessi osservato giornaliero per tutte le face d’età varia tra 0 e 7, sia per tutte le fasce d’età sia tra i deceduti ultrasessantacinquenni. Per la valutazione dell’impatto sanitario delle ondate di calore tra gli ultrasessantacinquenni sono stati osservati 91 decessi totali.
In particolare, la combinazione di terza e quarta ondata ha avuto l’impatto totale più alto, mentre, la seconda ondata di calore l’impatto medio giornaliero maggiore. Il confronto tra il numero di decessi osservati ed il numero di decessi atteso dai dati sanitari storici nei giorni in ondata di calore non fa evidenziare nessun effetto del determinante ambientale.
Nel periodo estivo 2024 a Verbania sono stati osservati 99 decessi di cui 95 tra gli ultrasessantacinquenni e 90 tra gli ultrasettantacinquenni.
Nei tre periodi di sorveglianza epidemiologica per le analisi epidemiologiche sono stati osservati complessivamente 19 decessi tra gli ultrasessantacinquenni residenti in questo capoluogo.
Alla seconda ondata di calore corrisponde l’impatto sanitario maggiore anche se comparando i dati osservati con quelli attesi non c’è evidenza di effetto sanitario delle temperature estreme.
A Vercelli nell’estate 2024 sono stati osservati 142 decessi di cui 126 tra gli ultrasessantacinquenni e 110 tra gli ultrasettantacinquenni (grandi anziani).
Il numero di decessi giornaliero è variabile, causa la bassa numerosità di popolazione, e oscilla tra 0 e 8, per tutte le classi d’età, mentre, il valore oscilla tra 0 e 6 se si analizzano solo i residenti a Vercelli ultrasessantacinquenni.
Nei tre periodi di sorveglianza selezionati come determinanti dell’analisi epidemiologica, tra gli ultrasessantacinquenni sono stati osservati 52 decessi cumulati.
L’impatto della combinazione della seconda e terza ondata, è maggiore sia in termini di mortalità cumulata sia i termini di mortalità media giornaliera.
I decessi osservati tra gli ultrasessantacinquenni nei giorni in ondata risultano essere comunque inferiori all’atteso mostrando un non effetto del determinante ambientale nel 2024.
Infine, a Torino tra maggio e settembre 2024 sono stati registrati complessivamente 3077 decessi, in linea con i dati del 2023.
In particolare, il 91% dei decessi, pari a 2783, è avvenuto tra residenti ultrasessantacinquenni, mentre, il 79%, ovvero 2415, è avvenuto tra gli ultrasettantacinquenni.
A livello di struttura demografica della popolazione residente nel capoluogo regionale del Piemonte, il 2024 conferma a Torino l’invecchiamento della popolazione residente, con una proporzione sempre crescente di grandi anziani.
Nelle tre ondate di calore il numero di decessi medi osservati tra gli ultrasessantacinquenni è superiore rispetto al numero nei giorni in assenza in ondata, in particolare solo la prima ondata di calore sembra aver avuto un impatto significativo.