Piano Regionale di Qualità dell'Aria (PRQA)

Il Piano Regionale di Qualità dell’Aria (PRQA) rappresenta lo strumento per la programmazione, il coordinamento ed il controllo in materia di inquinamento atmosferico, finalizzato al miglioramento progressivo delle condizioni ambientali e alla salvaguardia della salute dell'uomo e dell'ambiente.

Con la deliberazione della Giunta regionale 12 settembre 2024, n. 1-156 è stata adottata la proposta di aggiornamento del Piano regionale di qualità dell'aria (PRQA), in esito alla procedura di VAS, proponendola al Consiglio regionale per l’approvazione, e sono state date disposizioni sulle relative misure di salvaguardia. Il Piano Regionale di Qualità dell'Aria vigente è stato approvato dal Consiglio regionale con DCR n. 18-28783 del 10 dicembre 2024.

Il precedente Piano regionale di qualità dell’aria (PRQA) è stato approvato dal Consiglio regionale con deliberazione n. 364-6854 del 25 marzo 2019. 

A seguito dell’adozione del decreto-Legge 12 settembre 2023, n.121 ”Misure urgenti in materia di pianificazione della qualità dell'aria e limitazioni della circolazione stradale” convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 155 del 6 novembre 2023, si è reso necessario avviare l’aggiornamento del PRQA vigente per adempiere a quanto richiesto dallo Stato in tema di qualità dell’aria, nonché in relazione alle procedure europee di infrazione a carico di alcune regioni italiane, tra cui il Piemonte.

 

Obiettivi del piano


L’aggiornamento costituisce l’occasione per la definizione degli attuali e futuri scenari di riferimento, al fine formulare indicazioni normative e attivare misure finalizzate a: 

  • rientrare nei valori limite nel più breve tempo possibile, anche in sinergia con le misure nazionali, per gli inquinanti che ad oggi superano i valori limite su tutto il territorio regionale o in alcune zone/agglomerati (particolato atmosferico PM10 e PM2,5, biossido di azoto (NO2), ozono troposferico (O3), idrocarburi policiclici aromatici come benzo[a]pirene;
     
  • preservare la qualità dell’aria nelle zone e nell’agglomerato in cui i livelli degli inquinanti siano stabilmente al di sotto di tali valori limite, mantenendo e/o riducendo ulteriormente le concentrazioni degli inquinanti;
     
  • recepire le normative in attuazione della disciplina statale in termini di regole e limitazioni da rispettare;
     
  • porre in atto misure attive in grado di accompagnare le limitazioni in modo da consentire di raggiungere gli obiettivi per la qualità dell’aria, limitando al massimo i disagi per i cittadini.

 

Contenuti del piano


Il PRQA delinea gli scenari emissivi tendenziali al 2025 ed al 2030, considerando anche il contributo dei diversi comparti alle emissioni dei principali inquinanti. 

L’anno di osservazione preso come scenario di base per confrontare i valori e indicatori è il 2023.

Il PRQA delinea un insieme coordinato di misure e azioni tali da prefigurare un rientro nei limiti di qualità dell’aria nel 2025, anno nel quale gli scenari elaborati da ARPA prevedono mediamente il rispetto dei valori limite per gli inquinanti in atmosfera (a parte eventuali situazioni di criticità locale non prevedibili nel dettaglio a scala modellistica). 

In particolare, i principali ambiti individuati sui quali intervenire per ridurre le emissioni in atmosfera sono:

  • mobilità e aree urbane con particolare riferimento alla riduzione delle percorrenze dei veicoli, alla massimizzazione della mobilità dolce e collettiva e all’incentivazione e promozione dello shift modale di persone e all'ottimizzazione della logistica verso una mobilità maggiormente sostenibile;
  • energia e biomassa con particolare riferimento alla transizione energetica da combustibili fossili a fonti rinnovabili e alla combustione non industriale delle biomasse legnose, incentivando e promuovendo interventi di rinnovo e di manutenzione del parco impiantistico e azioni di efficientamento energetico;
  • attività produttive, con particolare riferimento alla riduzione delle emissioni dei processi produttivi;
  • agricoltura e zootecnia con particolare riferimento alla riduzione delle emissioni di ammoniaca (NH3) derivanti dalla gestione dei reflui zootecnici e dall’utilizzo di fertilizzanti chimici, ed alla riduzione di polveri sottili derivanti dalla combustione all’aperto dei residui vegetali.
     

A ciascun Ambito sono attribuite Misure, che perseguono il raggiungimento della riduzione delle emissioni di inquinanti e possono essere specifiche, trasversali e complementari

L’attuazione delle misure individuate può comportare l’introduzione di limiti o regole di comportamento oppure l’impiego di risorse finanziarie per realizzare interventi funzionali al raggiungimento degli obiettivi.

L’Ambito mobilità e aree urbane è costituito dalle misure nel seguito specificate (6 misure e 36 azioni):

  • Attuazione della pianificazione di settore;
  • Promozione del trasporto pubblico;
  • Riduzione dei veicoli inquinanti in circolazione e delle loro percorrenze e promozione della multimodalità;
  • Potenziamento dei controlli;
  • Interventi per la rigenerazione e riqualificazione urbana e l’adattamento degli ambiti urbani a nuove forme di mobilita sostenibile e attiva;
  • Azioni di sistema.

L’ambito energia e biomasse è costituito dalle misure nel seguito specificate (3 misure e 21 azioni):

  • Efficientamento edifici e infrastrutture pubbliche;
  • Interventi di riduzione emissioni impianti a biomassa;
  • Interventi di installazione di impianti a FER in sostituzione di impianti a combustibili fossili.

L’ambito attività produttive è costituito dalle misure nel seguito specificate (3 misure e 7 azioni):

  • Interventi per favorire la sostenibilità ambientale dei processi produttivi;
  • Verso l'inquinamento zero dalla produzione al consumo;
  • Azioni di sistema.
     

L’ambito agricoltura e zootecnia è costituito dalle misure nel seguito specificate (5 misure e 10 azioni):

  • Interventi per l’abbattimento delle emissioni di ammoniaca;
  • Potenziamento dei controlli;
  • Limitazioni sulla combustione all’aperto di residui vegetali;
  • Incentivazione delle attività e recupero dei materiali vegetali;
  • Azioni di sistema.


Il Piano è composto inoltre dalle Norme di Attuazione che stabiliscono gli indirizzi per il raggiungimento degli obiettivi, anche relativamente alle eventuali limitazioni che potranno rendersi necessarie in caso di situazioni di criticità. 

Le Norme prevedono le misure strutturali necessarie per il raggiungimento dei valori limite e dei livelli critici nel più breve tempo possibile e precisano che in caso di mancato raggiungimento dei limiti entro il 2025, si procederà a un aggiornamento delle misure del PRQA al fine di implementare specifiche azioni, localizzate sulle aree di superamento residue e finalizzate alla riduzione delle emissioni e delle concentrazioni di PM10 e NO2.

Le Norme di attuazione sono strutturate in prescrizioni (P), direttive (D) e indirizzi (I) e hanno ad oggetto, in particolare:

  • le limitazioni alla circolazione veicolare;
  • le misure locali e ulteriori misure finalizzate al contenimento del numero di superamenti del valore limite giornaliero di PM10;
  • l’ampliamento della forestazione urbana e periurbana;
  • il trasporto pubblico locale e regionale;
  • indicazioni per la pianificazione del servizio di TPL, ai fini della riduzione delle emissioni inquinanti;
  • misure in tema di utilizzo di fonti di energia rinnovabile;
  • la regolamentazione degli impianti di combustione a biomassa solida per riscaldamento ad uso civile;
  • l’implementazione del Catasto Impianti Termici e controlli;
  • la gestione ed utilizzazione agronomica degli effluenti zootecnici e dei digestati;
  • le autorizzazioni alle emissioni in atmosfera per gli allevamenti.

 

Informazioni e risorse aggiuntive


Piano Regionale di Qualità dell'Aria (PRQA):
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/ambiente/aria/piano-regionale-qualita-dellaria-prqa