Radiazioni non ionizzanti, impatti sul territorio

L’impatto delle sorgenti di campo elettromagnetico sulla popolazione residente in Piemonte viene valutato in termini di livelli di esposizione e numero di persone esposte. 

Tali informazioni vengono ricavate a partire dai dati ottenuti tramite campagne di misura e monitoraggio nel tempo dei livelli di campo elettromagnetico sul territorio regionale, ma anche sulla base di stime dell’intensità di campo emessa dalle sorgenti a partire dalle caratteristiche delle medesime, che vengono registrate nel catasto regionale.

I dati così analizzati mostrano un impatto mediamente limitato da parte di queste sorgenti, pur evidenziandosi nella nostra Regione alcune specifiche situazioni in aree limitate con maggiore impatto in termini di esposizione della popolazione.

Tale esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici non è peraltro unicamente determinata dalle sorgenti fisse (impianti per telecomunicazioni ed elettrodotti), ma anche da dispositivi mobili di uso personale, quali gli smartphone, a cui viene dedicato un approfondimento.

Nell’ambito delle radiazioni non ionizzanti, un fattore di possibile rischio per la salute è poi determinato dall’esposizione alla radiazione ultravioletta, sia solare sia artificiale (in particolare prodotta dalle lampade abbronzanti, che in molti casi non rispettano i limiti fissati per la tutela della salute).