Redazione RSA

Le grandi opere di trasporto e l'accompagnamento ambientale

Il sistema delle Agenzie per l’Ambiente è chiamato a fornire supporto tecnico alle Autorità competenti ed agli Osservatori Ambientali (qualora siano istituiti) e cioè ad eseguire materialmente i controlli di documenti di progetto, di dati di monitoraggio, dei cantieri, delle fasi di lavorazione e dei ripristini ambientali e a relazionare agli stessi.
L’insieme coordinato di tali azioni, processi e metodi viene definito “Accompagnamento ambientale”.
In coerenza con la politica dell'Unione europea in materia ambientale, l’accompagnamento ambientale rappresenta un percorso che consente un diretto confronto tra proponente l’opera e gli enti di controllo preposti, nello spirito dell’auspicato principio di prossimità, per poterne guidare le azioni ed evitare che avvengano danni per l’ambiente, intervenendo prima che accadano.
In particolare, l'accompagnamento di un progetto sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) può essere definito come il monitoraggio e la valutazione degli impatti di un progetto per la verifica, la gestione e la comunicazione circa le “prestazioni ambientali” dello stesso; in questo senso l'accompagnamento ambientale comprende quattro azioni:

  • Monitoraggio: raccogliere informazioni e dati ambientali sia prima dell'inizio dei lavori (monitoraggio dello stato di riferimento) sia durante gli stessi (ottemperanza e monitoraggio degli impatti);
  • Valutazione: verificare la conformità con standard, previsioni o aspettative di valori tipici e le prestazioni ambientali delle attività;
  • Gestione: prendere decisioni e avviare appropriate azioni in risposta alle criticità che emergono dalle attività di monitoraggio e valutazione
  • Comunicazione: informare i portatori di interessi circa i risultati dell'accompagnamento del progetto per la revisione della implementazione del progetto e dell'intero processo di VIA.

Le Linee Guida SNPA n. 35/2021 "Linee guida per l'accompagnamento ambientale di grandi opere infrastrutturali" forniscono indicazioni specifiche sul quadro dei compiti e delle azioni necessarie al controllo sistematico dei lavori e della messa in opera delle misure di protezione dell’ambiente oltre che del monitoraggio ambientale.
La legge 132/2016 istitutiva del SNPA prevede infatti un ruolo centrale per ISPRA e le Agenzie nelle fasi di realizzazione delle “opere infrastrutturali di interesse nazionale e locale, anche attraverso la collaborazione con gli osservatori ambientali eventualmente costituiti” (art. 3 lettera l).

L’attività di Accompagnamento Ambientale delle Grandi Opere infrastrutturali di trasporto in Piemonte

L’attività di accompagnamento ambientale delle Grandi opere di trasporto da parte di Arpa Piemonte procede da anni mediante la supervisione e condivisione dei piani di monitoraggio ambientale e dei sistemi di gestione ambientale realizzati dai proponenti, la verifica della corretta esecuzione dei monitoraggi ambientali in ogni loro fase e per ciascuna matrice interessata dalle attività di cantiere, e la gestione di imprevisti ed eventuali anomalie verificatisi nel corso della realizzazione delle grandi opere. L’accompagnamento comprende anche la condivisione del processo che porta alla progettazione e realizzazione delle opere di mitigazione e compensazione che opere di interesse nazionale strategico stanno mettendo in atto nell’ottica del raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale e conservazione e tutela di specie e habitat a rischio. 
L’attività di accompagnamento ambientale in Piemonte inizia nel 2001 in occasione della realizzazione della tratta ferroviaria Alta Capacità Torino-Milano ad oggi completata. 

Le attività in corso attualmente riguardano le seguenti opere:

  • Terzo Valico dei Giovi - ferrovia Tortona/Novi Ligure-Genova
  • Nuova linea ferroviaria Torino Lione - sezione internazionale - parte comune italo - francese - sezione transfrontaliera - parte in territorio italiano
  • Completamento del collegamento autostradale Asti – Cuneo.

La costante attività di controllo dei dati di monitoraggio, prevista dall’accompagnamento ambientale, garantisce che eventuali anomalie o trend crescenti dei valori siano da subito evidenziati e verificati mediante controlli in doppio da parte dei tecnici Arpa, così come la verifica delle origini dell’impatto.

Anno
2025
Gruppo di Redazione
Redazione RSA
Paragrafi

Il sistema delle Agenzie per l’Ambiente è chiamato a fornire supporto tecnico alle Autorità competenti ed agli Osservatori Ambientali (qualora siano istituiti) e cioè ad eseguire materialmente i controlli di documenti di progetto, di dati di monitoraggio, dei cantieri, delle fasi di lavorazione e dei ripristini ambientali e a relazionare agli stessi.
L’insieme coordinato di tali azioni, processi e metodi viene definito “Accompagnamento ambientale”.
In coerenza con la politica dell'Unione europea in materia ambientale, l’accompagnamento ambientale rappresenta un percorso che consente un diretto confronto tra proponente l’opera e gli enti di controllo preposti, nello spirito dell’auspicato principio di prossimità, per poterne guidare le azioni ed evitare che avvengano danni per l’ambiente, intervenendo prima che accadano.
In particolare, l'accompagnamento di un progetto sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) può essere definito come il monitoraggio e la valutazione degli impatti di un progetto per la verifica, la gestione e la comunicazione circa le “prestazioni ambientali” dello stesso; in questo senso l'accompagnamento ambientale comprende quattro azioni:

  • Monitoraggio: raccogliere informazioni e dati ambientali sia prima dell'inizio dei lavori (monitoraggio dello stato di riferimento) sia durante gli stessi (ottemperanza e monitoraggio degli impatti);
  • Valutazione: verificare la conformità con standard, previsioni o aspettative di valori tipici e le prestazioni ambientali delle attività;
  • Gestione: prendere decisioni e avviare appropriate azioni in risposta alle criticità che emergono dalle attività di monitoraggio e valutazione
  • Comunicazione: informare i portatori di interessi circa i risultati dell'accompagnamento del progetto per la revisione della implementazione del progetto e dell'intero processo di VIA.

Le Linee Guida SNPA n. 35/2021 "Linee guida per l'accompagnamento ambientale di grandi opere infrastrutturali" forniscono indicazioni specifiche sul quadro dei compiti e delle azioni necessarie al controllo sistematico dei lavori e della messa in opera delle misure di protezione dell’ambiente oltre che del monitoraggio ambientale.
La legge 132/2016 istitutiva del SNPA prevede infatti un ruolo centrale per ISPRA e le Agenzie nelle fasi di realizzazione delle “opere infrastrutturali di interesse nazionale e locale, anche attraverso la collaborazione con gli osservatori ambientali eventualmente costituiti” (art. 3 lettera l).

L’attività di Accompagnamento Ambientale delle Grandi Opere infrastrutturali di trasporto in Piemonte

L’attività di accompagnamento ambientale delle Grandi opere di trasporto da parte di Arpa Piemonte procede da anni mediante la supervisione e condivisione dei piani di monitoraggio ambientale e dei sistemi di gestione ambientale realizzati dai proponenti, la verifica della corretta esecuzione dei monitoraggi ambientali in ogni loro fase e per ciascuna matrice interessata dalle attività di cantiere, e la gestione di imprevisti ed eventuali anomalie verificatisi nel corso della realizzazione delle grandi opere. L’accompagnamento comprende anche la condivisione del processo che porta alla progettazione e realizzazione delle opere di mitigazione e compensazione che opere di interesse nazionale strategico stanno mettendo in atto nell’ottica del raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale e conservazione e tutela di specie e habitat a rischio. 
L’attività di accompagnamento ambientale in Piemonte inizia nel 2001 in occasione della realizzazione della tratta ferroviaria Alta Capacità Torino-Milano ad oggi completata. 

Le attività in corso attualmente riguardano le seguenti opere:

  • Terzo Valico dei Giovi - ferrovia Tortona/Novi Ligure-Genova
  • Nuova linea ferroviaria Torino Lione - sezione internazionale - parte comune italo - francese - sezione transfrontaliera - parte in territorio italiano
  • Completamento del collegamento autostradale Asti – Cuneo.

La costante attività di controllo dei dati di monitoraggio, prevista dall’accompagnamento ambientale, garantisce che eventuali anomalie o trend crescenti dei valori siano da subito evidenziati e verificati mediante controlli in doppio da parte dei tecnici Arpa, così come la verifica delle origini dell’impatto.

Priorità
V4 - Valutazioni
Anno
2025

Procedure integrate alla VIA

Contestualmente alla VIA possono intervenire altre procedure di valutazione più settoriali, quali ad esempio:

  • la Valutazione di Impatto Sanitario (VIS): elaborato predisposto dal proponente sulla base delle linee guida adottate con decreto del Ministro della salute, che si avvale dell'Istituto superiore di sanità, al fine di stimare gli impatti complessivi, diretti e indiretti, che la realizzazione e l'esercizio del progetto può procurare sulla salute della popolazione; il d.lgs. 152/2006 prevede di svolgere una VIS per i nuovi impianti che rientrano in una specifica categoria (es. grandi impianti di combustione, raffinerie);
  • la Valutazione di Incidenza (VI): procedimento di carattere preventivo al quale è necessario sottoporre qualsiasi piano o progetto che possa avere incidenze significative su un sito o su un'area geografica proposta come sito della rete Natura 2000, tenuto conto degli obiettivi di conservazione del sito stesso;
  • L’AIA (autorizzazione integrata ambientale) è il provvedimento che autorizza l’esercizio di un impianto industriale (impianto rientrante fra quelli dell’Allegato VIII della parte seconda del d. lgs. 152/2006) a condizione che sia conforme ai requisiti stabiliti dalla norma e integra in un unico atto tutte le autorizzazioni necessarie.
Anno
2025
Gruppo di Redazione
Redazione RSA
Paragrafi

Contestualmente alla VIA possono intervenire altre procedure di valutazione più settoriali, quali ad esempio:

  • la Valutazione di Impatto Sanitario (VIS): elaborato predisposto dal proponente sulla base delle linee guida adottate con decreto del Ministro della salute, che si avvale dell'Istituto superiore di sanità, al fine di stimare gli impatti complessivi, diretti e indiretti, che la realizzazione e l'esercizio del progetto può procurare sulla salute della popolazione; il d.lgs. 152/2006 prevede di svolgere una VIS per i nuovi impianti che rientrano in una specifica categoria (es. grandi impianti di combustione, raffinerie);
  • la Valutazione di Incidenza (VI): procedimento di carattere preventivo al quale è necessario sottoporre qualsiasi piano o progetto che possa avere incidenze significative su un sito o su un'area geografica proposta come sito della rete Natura 2000, tenuto conto degli obiettivi di conservazione del sito stesso;
  • L’AIA (autorizzazione integrata ambientale) è il provvedimento che autorizza l’esercizio di un impianto industriale (impianto rientrante fra quelli dell’Allegato VIII della parte seconda del d. lgs. 152/2006) a condizione che sia conforme ai requisiti stabiliti dalla norma e integra in un unico atto tutte le autorizzazioni necessarie.
Priorità
V4 - Valutazioni
Anno
2025

Valutazione d'impatto ambientale (VIA)

Priorità
Anno
2025

Nell’ambito della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale sono individuati e analizzati tutti gli impatti che le fasi di realizzazione, esercizio ed eventuale dismissione di un’opera in progetto potrebbero generare sulle componenti ambientali del territorio interferito. La rilevanza degli impatti e la loro mitigabilità non dipendono solo dalla tipologia progettuale ma anche dalla fase di “vita” del progetto considerata (cantiere, esercizio o dismissione) e dalle caratteristiche del territorio in cui si inserisce l’opera.

La Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) è uno tra i primi strumenti adottati in vista della tutela dell’ambiente e costituisce indubbiamente un tassello fondamentale in vista dello sviluppo sostenibile.

Sul sito web istituzionale è possibile accedere: 

La Valutazione di Impatto Ambientale è una procedura che ha l’obiettivo di individuare, descrivere e valutare, in via preventiva alla realizzazione delle opere, gli effetti diretti e indiretti di un progetto sull’ambiente e sulla salute umana. Essa ha la finalità di assicurare che l'attività antropica sia compatibile con le condizioni per uno sviluppo sostenibile, e quindi nel rispetto della capacità rigenerativa degli ecosistemi e delle risorse e della salvaguardia della biodiversità.

La VIA si basa sul principio dell’azione preventiva, in base al quale la migliore politica consiste nell’evitare o minimizzare gli impatti ambientali delle opere prima della loro realizzazione, anziché ostacolare o tentare di mitigarne successivamente gli effetti.
I concetti base della Valutazione di Impatto Ambientale sono stati introdotti in Europa nel 1985 con l’emanazione da parte della Comunità Europea della Direttiva 337/85/CEE.
La direttiva VIA del 1985 è stata modificata cinque volte, nel 1997, nel 2003, nel 2009, nel 2011 e nel 2014.

La Direttiva 2014/52/EU sulla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) è una applicazione dei principi esposti nell'attuale art. 191 del trattato che istituisce la Comunità europea: “La politica della Comunità in materia ambientale è fondata sui principi della precauzione e dell'azione preventiva, sul principio della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all'ambiente, nonché sul principio «chi inquina paga».”

La VIA è stata recepita in Italia con la Legge n. 349 dell’8 luglio 1986, che istituiva il Ministero dell’Ambiente e le norme in materia di danno ambientale. Con il D.P.C.M. 27 dicembre 1988 sono state pubblicate le Norme Tecniche per la redazione degli Studi di Impatto Ambientale e la formulazione del giudizio di compatibilità.

Con il D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 viene riorganizzata la legislazione italiana in materia ambientale e si cerca di superare tutte le discrepanze con le direttive europee pertinenti. La VIA viene affrontata nella Parte II che si occupa anche della valutazione ambientale strategica (VAS) e dell’autorizzazione ambientale integrata (AIA). Dalla sua data di entrata in vigore (29 aprile 2006) ad oggi il Codice ha subito numerose modifiche ed integrazioni.

A livello regionale il riferimento normativo è la legge regionale n. 13/2023 “Nuove disposizioni in materia di valutazione ambientale strategica, valutazione di impatto ambientale e autorizzazione ambientale integrata”.

Le procedure di VIA

La Valutazione di impatto Ambientale è un processo finalizzato ad individuare, descrivere e valutare gli impatti ambientali di un'opera, il cui progetto è sottoposto ad approvazione o autorizzazione. La valutazione si basa sia sulle informazioni fornite dal proponente del progetto, sia sulla istruttoria condotta dalle strutture della pubblica amministrazione (anche con il supporto tecnico di Arpa Piemonte), sia sulla partecipazione della cittadinanza e dei gruppi della società civile.
Nella valutazione di impatto ambientale sono valutati impatti ambientali diretti o indiretti, a breve o lungo termine, permanenti o temporanei, singoli o cumulativi. Tale valutazione è effettuata considerando i seguenti fattori ambientali, anche in correlazione tra di loro: popolazione e salute umana, biodiversità, territorio, suolo, acqua, aria e clima, beni materiali, patrimonio culturale, paesaggio. Negli impatti ambientali rientrano gli effetti derivanti dalla vulnerabilità del progetto a rischio di gravi incidenti o calamità pertinenti il progetto medesimo.

Il d.lgs. 152/2006 (Parte II – Titolo III) descrive le diverse tipologie di procedimenti afferenti alla Valutazione di impatto ambientale.
In particolare, la procedura di verifica di assoggettabilità a VIA è definita come la procedura che deve essere attivata per “valutare, ove previsto, se progetti possono avere un impatto significativo e negativo sull’ambiente” e se devono essere sottoposti alla fase di VIA. Quindi può rappresentare una fase propedeutica alla VIA vera e propria. La normativa di riferimento stabilisce per quale tipologia di progetti è prevista la verifica di assoggettabilità alla VIA (nota anche come “screening”).
La normativa di riferimento stabilisce anche i casi in cui è obbligatoriamente prevista la procedura di valutazione di impatto ambientale. Rispetto allo screening, la VIA prevede un maggior livello di dettaglio delle informazioni che devono essere prodotte all’autorità competente.
Prima di attivarsi per la presentazione dell’istanza di Valutazione, il proponente deve elaborare lo studio di impatto ambientale (SIA), che rappresenta il documento principale riguardante gli aspetti ambientali e gli impatti del progetto. Il contenuto minimo per il SIA prevede:

  • una descrizione del progetto, comprese informazioni su ubicazione, dimensioni e caratteristiche;
  • una descrizione dei probabili effetti significativi del progetto sull'ambiente, sia in fase di realizzazione sia in fase di esercizio e di dismissione;
  • una descrizione delle misure previste per evitare, prevenire o ridurre e, possibilmente, compensare i probabili impatti ambientali significativi e negativi;
  • una descrizione delle alternative ragionevoli prese in esame dal proponente, adeguate al progetto ed alle sue caratteristiche specifiche, compresa l'alternativa zero, con indicazione delle ragioni principali alla base dell'opzione scelta, prendendo in considerazione gli impatti ambientali;
  • il progetto di monitoraggio dei potenziali impatti ambientali significativi e negativi derivanti dalla realizzazione e dall'esercizio del progetto.

Tutte le informazioni devono essere riassunte in una sintesi non tecnica per l’informazione del pubblico meno esperto. 

Nell’ambito delle Valutazioni Ambientali è importante favorire anche l’integrazione degli aspetti del cambiamento climatico, sia per garantire la mitigazione degli effetti dell'attuazione di piani e programmi e della realizzazione di opere, sia per individuare adeguate misure di adattamento. A tale proposito, la Strategia regionale sul Cambiamento climatico prevede una sezione dedicata al tema delle valutazioni ambientali nell’ambito degli “strumenti utili per indirizzare le azioni”.

Informazioni utili per l'integrazione del tema del cambiamento climatico nelle valutazioni ambientali sono disponibili nel "Portale sul Clima in Piemonte" di Arpa Piemonte.

Informazioni e risorse aggiuntive

Normativa in materia di VIA  https://www.regione.piemonte.it/web/normativa?tema=62

 

Stato del Documento
Gruppo di Redazione

Mobility as a Service – MaaS

Mobility as a Service (MaaS) è un concetto globale di mobilità che prevede l'integrazione di molteplici servizi di trasporto pubblico e privato accessibili grazie ad un unico canale digitale; gli utenti, grazie al MaaS, possono viaggiare sfruttando l'intermodalità. Il suo effettivo impatto ambientale positivo dipende da diversi fattori, tra cui le specifiche modalità di trasporto integrate nella piattaforma, gli incentivi offerti agli utenti e le politiche di mobilità urbana implementate dalle autorità locali. Un MaaS ben progettato e implementato, che dia priorità alle opzioni di trasporto pubblico e condiviso, ha un grande potenziale per contribuire a città più vivibili e sostenibili.

La Regione ha aderito al “Mobility as a Service for Italy”, iniziativa che rientra nella più ampia strategia “Italia digitale 2026” e include 3 linee di intervento:

  • sperimentare il MaaS nei territori;
  • creare una piattaforma aperta per i dati di mobilità;
  • potenziare la dimensione digitale del trasporto pubblico locale.

Il progetto nazionale è finanziato dal PNRR (Misura 1.4.6. “Mobility As A Service For Italy" – Maas4italy) e prevede 3 fasi: la prima finanzia la sperimentazione in 3 città pilota, la seconda fase ha esteso ad altre 3 città metropolitane e la terza ha previsto la selezione di 7 territori, tra i quali figura il Piemonte. I territori selezionati dovranno produrre i rapporti sperimentali entro il 31 marzo 2025 e portare avanti la sperimentazione fino al 31 marzo 2026. La conclusione delle attività di progetto è prevista entro il 30 giugno 2026.

Tramite il progetto MaaS4Piemonte si stanno sperimentando strumenti di incentivo come il “cashback” e il “welcome bonus”, per incoraggiare l'uso dei mezzi pubblici invece dell'auto privata. 

Parallelamente alla sperimentazione regionale, è in corso un progetto simile nel Comune di Torino (MaaS ToMove). I risultati di entrambe le sperimentazioni forniranno dati importanti per lo sviluppo della futura piattaforma SmartBIP, che includerà modelli di tariffazione e tariffe come il “pay-per-use” e la “best fare”. L'obiettivo finale, al termine del periodo di sperimentazione, è unire i due progetti in un unico sistema MaaS regionale che comprenda anche Torino.

 

Informazioni e risorse aggiuntive
 

Progetto MaaS regionale - MaaS4Piemonte:
https://muoversinpiemonte.it/maasforpiemonte


 

Anno
2025
Gruppo di Redazione
Redazione RSA
Paragrafi

Mobility as a Service (MaaS) è un concetto globale di mobilità che prevede l'integrazione di molteplici servizi di trasporto pubblico e privato accessibili grazie ad un unico canale digitale; gli utenti, grazie al MaaS, possono viaggiare sfruttando l'intermodalità. Il suo effettivo impatto ambientale positivo dipende da diversi fattori, tra cui le specifiche modalità di trasporto integrate nella piattaforma, gli incentivi offerti agli utenti e le politiche di mobilità urbana implementate dalle autorità locali. Un MaaS ben progettato e implementato, che dia priorità alle opzioni di trasporto pubblico e condiviso, ha un grande potenziale per contribuire a città più vivibili e sostenibili.

La Regione ha aderito al “Mobility as a Service for Italy”, iniziativa che rientra nella più ampia strategia “Italia digitale 2026” e include 3 linee di intervento:

  • sperimentare il MaaS nei territori;
  • creare una piattaforma aperta per i dati di mobilità;
  • potenziare la dimensione digitale del trasporto pubblico locale.

Il progetto nazionale è finanziato dal PNRR (Misura 1.4.6. “Mobility As A Service For Italy" – Maas4italy) e prevede 3 fasi: la prima finanzia la sperimentazione in 3 città pilota, la seconda fase ha esteso ad altre 3 città metropolitane e la terza ha previsto la selezione di 7 territori, tra i quali figura il Piemonte. I territori selezionati dovranno produrre i rapporti sperimentali entro il 31 marzo 2025 e portare avanti la sperimentazione fino al 31 marzo 2026. La conclusione delle attività di progetto è prevista entro il 30 giugno 2026.

Tramite il progetto MaaS4Piemonte si stanno sperimentando strumenti di incentivo come il “cashback” e il “welcome bonus”, per incoraggiare l'uso dei mezzi pubblici invece dell'auto privata. 

Parallelamente alla sperimentazione regionale, è in corso un progetto simile nel Comune di Torino (MaaS ToMove). I risultati di entrambe le sperimentazioni forniranno dati importanti per lo sviluppo della futura piattaforma SmartBIP, che includerà modelli di tariffazione e tariffe come il “pay-per-use” e la “best fare”. L'obiettivo finale, al termine del periodo di sperimentazione, è unire i due progetti in un unico sistema MaaS regionale che comprenda anche Torino.

 

Informazioni e risorse aggiuntive
 

Progetto MaaS regionale - MaaS4Piemonte:
https://muoversinpiemonte.it/maasforpiemonte


 

Anno
2025

Piattaforma regionale EMMA

Nel corso dell’anno 2023 Regione Piemonte ha sostenuto l’iniziativa di supporto ai Mobility manager aziendali o scolastici ed in particolare ha gestito e ulteriormente sviluppato la Piattaforma digitale regionale “EMMA” per la redazione dei Piani degli Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL) o Casa-Studio (PSCS) con accesso gratuito per tutte le Aziende/imprese, Enti/organizzazioni pubbliche e Scuole del Piemonte che hanno il dovere di adempiere alla normativa prevista (Legge 28 dicembre 2015, n. 221 e in particolare l'art. 5,comma 6, Decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 ed in particolare l'art. 229, comma 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77). 
Le Imprese e le Pubbliche Amministrazioni o le Scuole che non rientrano tra quelle di cui al Decreto 12 maggio 2021 possono comunque procedere facoltativamente all'adozione del PSCL o PSCS del proprio personale dipendente o degli studenti e possono accedere gratuitamente alla Piattaforma “Emma”.

Gli obiettivi della piattaforma EMMA sono:

  • Semplificare il compito dei Mobility Manager;
  • Rendere disponibili le informazioni raccolte in un formato uniforme;
  • Fornire suggerimenti e strumenti per la progettazione e realizzazione delle soluzioni di mobilità di volta in volta più adeguate;
  • Rendere maggiormente efficiente ed aggiornata l'azione di pianificazione e programmazione dei trasporti da parte degli organi preposti.
Anno
2025
Gruppo di Redazione
Redazione RSA
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Nel corso dell’anno 2023 Regione Piemonte ha sostenuto l’iniziativa di supporto ai Mobility manager aziendali o scolastici ed in particolare ha gestito e ulteriormente sviluppato la Piattaforma digitale regionale “EMMA” per la redazione dei Piani degli Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL) o Casa-Studio (PSCS) con accesso gratuito per tutte le Aziende/imprese, Enti/organizzazioni pubbliche e Scuole del Piemonte che hanno il dovere di adempiere alla normativa prevista (Legge 28 dicembre 2015, n. 221 e in particolare l'art. 5,comma 6, Decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 ed in particolare l'art. 229, comma 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77). 
Le Imprese e le Pubbliche Amministrazioni o le Scuole che non rientrano tra quelle di cui al Decreto 12 maggio 2021 possono comunque procedere facoltativamente all'adozione del PSCL o PSCS del proprio personale dipendente o degli studenti e possono accedere gratuitamente alla Piattaforma “Emma”.

Gli obiettivi della piattaforma EMMA sono:

  • Semplificare il compito dei Mobility Manager;
  • Rendere disponibili le informazioni raccolte in un formato uniforme;
  • Fornire suggerimenti e strumenti per la progettazione e realizzazione delle soluzioni di mobilità di volta in volta più adeguate;
  • Rendere maggiormente efficiente ed aggiornata l'azione di pianificazione e programmazione dei trasporti da parte degli organi preposti.
Anno
2025

Percorso formativo per Mobilty manager aziendale e scolastico

Regione Piemonte in collaborazione con 5T Srl, ha offerto percorsi formativi gratuiti per tutti coloro che necessariamente dovessero adeguarsi alla normativa nazionale espressa dal Decreto n.34 del 19 maggio 2020 (Decreto Rilancio) o che intendessero volontariamente attivare politiche di mobilità sostenibile.
Nell’ambito del Progetto Life PrepAir attraverso l’Azione C13.1 “Corsi per mobility manager pubblici e privati”, ha coordinato in modo da affinare gli argomenti della formazione, attivare programmi e periodi formativi e gestire eventuali particolari richieste ed osservazioni, con l’obiettivo di offrire una formazione “on the job” e supportare i neo-mobility manager nell’implementazione del loro Piani di spostamento casa-lavoro (PSCL), nella realizzazione del piano di comunicazione e nell’individuazione delle modalità di monitoraggio .
Il corso è stato rivolto a 3 categorie di partecipanti in modalità online:

  • Imprese
  • Pubbliche Amministrazioni
  • Scuole di ogni ordine e grado.

Consentendo agli attuali e futuri mobility manager di poter accedere alla Piattaforma “EMMA” per adempiere ai compiti previsti dalla normativa, con la finalità di efficientare le azioni di pianificazione e programmazione dei servizi ed infrastrutture per la mobilità pubblica e privata ed in particolare per la mobilità sostenibile.

Il percorso formativo, organizzato sotto forma di seminario interattivo su piattaforma web, offerto suddiviso per bacini geografici di appartenenza si è composto di 4 moduli formativi della durata di 6 ore ciascuno.
In totale nel corso dell’anno 2022 sono stati formati da Regione Piemonte 296 mobility manager ed ad ognuno è stato inviato un attestato di frequenza al percorso formativo regionale.

 

Anno
2025
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Regione Piemonte in collaborazione con 5T Srl, ha offerto percorsi formativi gratuiti per tutti coloro che necessariamente dovessero adeguarsi alla normativa nazionale espressa dal Decreto n.34 del 19 maggio 2020 (Decreto Rilancio) o che intendessero volontariamente attivare politiche di mobilità sostenibile.
Nell’ambito del Progetto Life PrepAir attraverso l’Azione C13.1 “Corsi per mobility manager pubblici e privati”, ha coordinato in modo da affinare gli argomenti della formazione, attivare programmi e periodi formativi e gestire eventuali particolari richieste ed osservazioni, con l’obiettivo di offrire una formazione “on the job” e supportare i neo-mobility manager nell’implementazione del loro Piani di spostamento casa-lavoro (PSCL), nella realizzazione del piano di comunicazione e nell’individuazione delle modalità di monitoraggio .
Il corso è stato rivolto a 3 categorie di partecipanti in modalità online:

  • Imprese
  • Pubbliche Amministrazioni
  • Scuole di ogni ordine e grado.

Consentendo agli attuali e futuri mobility manager di poter accedere alla Piattaforma “EMMA” per adempiere ai compiti previsti dalla normativa, con la finalità di efficientare le azioni di pianificazione e programmazione dei servizi ed infrastrutture per la mobilità pubblica e privata ed in particolare per la mobilità sostenibile.

Il percorso formativo, organizzato sotto forma di seminario interattivo su piattaforma web, offerto suddiviso per bacini geografici di appartenenza si è composto di 4 moduli formativi della durata di 6 ore ciascuno.
In totale nel corso dell’anno 2022 sono stati formati da Regione Piemonte 296 mobility manager ed ad ognuno è stato inviato un attestato di frequenza al percorso formativo regionale.

 

Anno
2025

Mobility management

Anno
2025

Il “Mobility management” è una pratica che riguarda la promozione della mobilità sostenibile nonché la gestione della domanda di trasporto privato mediante il cambiamento degli atteggiamenti e del comportamento degli utenti.
In Italia il mobility management è stato introdotto nel marzo 1998 ed attualmente si prevede l’obbligo per enti pubblici e aziende private, con più di 100 dipendenti per sede, ubicate in città ad elevato rischio di inquinamento atmosferico, di nominare un responsabile della mobilità aziendale, il Mobility Manager.
Il Mobility Manager è dunque una figura specializzata nel governo della domanda di mobilità e nella promozione della mobilità sostenibile nell’ambito degli spostamenti casa-lavoro del personale dipendente ed ha l’obbligo di produrre annualmente un Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL)  finalizzato alla riduzione dell’uso del mezzo di trasporto privato individuale e ad una migliore organizzazione degli orari per limitare la congestione del traffico.
Il PSCL  costituisce infatti lo strumento di pianificazione degli spostamenti sistematici casa-lavoro del personale dipendente.

Stato del Documento
Gruppo di Redazione

Piano Regionale della Mobilità Ciclistica (PRMC)

Anno
2025

Il Piano regionale della mobilità ciclistica (PRMC) è stato adottato in attuazione delle disposizioni nazionali per lo sviluppo della mobilità ciclistica (l.n. 2/2018) per orientare lo sviluppo di una mobilità ciclistica diffusa nel territorio piemontese, sia per le esigenze quotidiane che turistiche e ricreative. Il PRMC costituisce parte integrante del Piano regionale della Logistica (PrLog) e Piano regionale della Mobilità delle Persone (PrMoP), approvato con D.G.R. n. 6-7459 del 25.09.2023. 

Con questo Piano la Regione intende tracciare la via per un Piemonte più sostenibile ed efficiente: un Piemonte in rete, in cui la bicicletta sia una scelta sicura, piacevole e vantaggiosa per sempre più persone, al pari degli altri mezzi. Lo fa attraverso un piano d’azione innovativo, ispirato alle eccellenze in Europa, fondato sui bisogni specifici di un territorio straordinario per varietà e opportunità. L’evoluzione auspicata dal PRMC chiede infrastrutture, ma anche uno scatto culturale: il piano vede la bici come un’esperienza comune di benessere quotidiano in città e tra città, nella natura, per turismo. 

Riconoscendo nella bici, normale mezzo di tutti i giorni, una grande opportunità di sviluppo locale per il Piemonte, il PRMC, anche per promuovere un maggiore coordinamento dell’azione locale, individua le proprie strategie ed azioni facendo riferimento a tre dimensioni principali:

  • Infrastrutture, per rendere la bicicletta la scelta più conveniente per spostarsi;
  • Cultura, per favorire un cambio di comportamenti e abitudini;
  • Governance, per facilitare i processi decisionali e uniformare gli interventi.

Sul canale YouTube regionale sono disponibili videolezioni per la progettazione tecnica 

I percorsi ciclabili sono disponibili in formato geografico nel Geoportale Piemonte. Inoltre sulla pagina istituzionale sono forniti dei Focus dedicati al tema.

Informazioni e risorse aggiuntive


Mobilità Ciclistica sul sito di Regione Piemonte:
Mobilità ciclistica https://www.regione.piemonte.it/web/temi/mobilita-trasporti/mobilita-ciclistica/mobilita-ciclistica


 

Stato del Documento
Gruppo di Redazione
Tipo Strumento
Mobilità

Piano regionale per la Mobilità delle Persone (PrMoP) e Piano regionale della Logistica (PrLog)

Anno
2025

"Il Piano regionale della Mobilità delle Persone (PrMoP) e Piano regionale della Logistica (PrLog). Le Azioni al 2030" è stato approvato con la D.G.R. n. 6-7459 del 25.09.2023 in attuazione del Piano Regionale della Mobilità e dei Trasporti (D.C.R. n. 256-2458 del 16.01.2018) per definire le politiche di medio termine funzionali al raggiungimento dei suoi obiettivi al 2030. Il Piano Regionale della Mobilità Ciclistica, previsto dalle disposizioni nazionali per lo sviluppo della mobilità ciclistica (l.n. 2/2018), è parte integrante di due piani.

Il PrMoP e il PrLog, nell’intento di coordinare in modo esaustivo le politiche regionali che influenzano la mobilità e i trasporti, si compone di un quadro strutturato di:

  • 7 Linee strategiche d’intervento (Ls) che indirizzano l’attuazione e individuano le criticità sulle quali occorre intervenire affrontando la materia della mobilità e dei trasporti da punti di vista differenti;
  • 30 Macroazioni (M) che rappresentano gli obiettivi da conseguire per garantire l’efficacia e l’efficienza di reti, nodi e servizi, agendo anche sul coordinamento delle politiche pubbliche regionali e per modificare il comportamento delle persone;
  • 83 Azioni che discendono dalle Macroazioni e rappresentano le risposte a quanto emerso in fase di analisi e segnalato in fase di consultazione indirizzando la programmazione verso gli obiettivi di piano.

Le azioni del PrMoP e il PrLog operano in modo sinergico, tra loro e con le altre politiche regionali, e a scale diverse in una logica di pianificazione gerarchica e integrata che tiene conto del comune assetto infrastrutturale e degli sviluppi dell’innovazione tecnologica, delle politiche per la mobilità sostenibile e per la sicurezza stradale.

Il Piano adotta come riferimento per la mobilità sostenibile la Strategia ASI (Avoid – Shift – Improve) in coerenza con Piano regionale per la Qualità dell’Aria e Piano Energetico Ambientale Regionale. 

La strategia ASI promuove misure che, pur preservando l’accessibilità delle persone a beni e servizi, riducano la necessità di spostarsi (Avoid) con mezzi motorizzati privilegiando scelte di mobilità sostenibili (Shift) dal punto di vista della salute, della preservazione ambientale ed economica del territorio. Le azioni riguardano anche l’efficienza del sistema attuale (Improve) per renderlo “carbone-neutrale” con il rinnovo dei mezzi e l’efficientamento dei sistemi di ricarica e alimentazione.

Informazioni e risorse aggiuntive


E’ possibile consultare la versione integrale del PrMoP e il PrLog e i suoi Allegati al seguente link:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/mobilita-trasporti/pianificazione-della-mobilita-dei-trasporti/piano-regionale-della-mobilita-dei-trasporti

 

Stato del Documento
Gruppo di Redazione
Tipo Strumento
Mobilità

Il progetto LIFE-IP PREPAIR

Il progetto è stato avviato nel 2017 con l’obiettivo di realizzare strumenti e azioni per il miglioramento della qualità dell’aria nel Bacino del Po. Le azioni, in corso di conclusione (progetto si chiuderà nel 2025), supportano le azioni previste dai Piani regionali di qualità dell’aria nei settori più critici per l’inquinamento atmosferico nel bacino padano: trasporti, agricoltura, biomasse ed energia. 
Nell’ambito delle azioni preparatorie del progetto è stato costruito un dataset di emissioni per l’anno di riferimento 2013, mediante raccolta, elaborazione ed operazioni di raccordo (mosaicatura) delle stime disponibili dagli inventari esistenti e sono stati predisposti scenari emissivi sulla base della legislazione corrente per l’anno 2025, di uso comune per le Regioni del bacino padano.
Sono stati, inoltre, costruiti gli scenari emissivi che tengono conto dell’insieme di misure attuate dalle Regioni attraverso i rispettivi Piani di qualità dell’aria, cui si aggiungono ulteriori misure previste dagli Accordi di Bacino (sottoscritti nel 2013 e nel 2017) e dallo stesso progetto PREPAIR. L’impatto di tali scenari emissivi sulla qualità dell’aria è stato valutato con strumenti modellistici.
Nel corso del 2022/23 sono stati compiuti importanti approfondimenti che hanno consentito di mettere in relazione l’efficacia congiunta della riduzione delle emissioni di ammoniaca ed ossidi di azoto in riferimento alla riduzione di concentrazioni di polveri sottili.

 

Informazioni e risorse aggiuntive

 

Pagina regionale progetto LIfe Prepair:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/ambiente/aria/progetto-life-prepair

Progetto PrepAir:
https://www.lifeprepair.eu/

 

 

Anno
2025
Gruppo di Redazione
Redazione RSA
Paragrafi

Il progetto è stato avviato nel 2017 con l’obiettivo di realizzare strumenti e azioni per il miglioramento della qualità dell’aria nel Bacino del Po. Le azioni, in corso di conclusione (progetto si chiuderà nel 2025), supportano le azioni previste dai Piani regionali di qualità dell’aria nei settori più critici per l’inquinamento atmosferico nel bacino padano: trasporti, agricoltura, biomasse ed energia. 
Nell’ambito delle azioni preparatorie del progetto è stato costruito un dataset di emissioni per l’anno di riferimento 2013, mediante raccolta, elaborazione ed operazioni di raccordo (mosaicatura) delle stime disponibili dagli inventari esistenti e sono stati predisposti scenari emissivi sulla base della legislazione corrente per l’anno 2025, di uso comune per le Regioni del bacino padano.
Sono stati, inoltre, costruiti gli scenari emissivi che tengono conto dell’insieme di misure attuate dalle Regioni attraverso i rispettivi Piani di qualità dell’aria, cui si aggiungono ulteriori misure previste dagli Accordi di Bacino (sottoscritti nel 2013 e nel 2017) e dallo stesso progetto PREPAIR. L’impatto di tali scenari emissivi sulla qualità dell’aria è stato valutato con strumenti modellistici.
Nel corso del 2022/23 sono stati compiuti importanti approfondimenti che hanno consentito di mettere in relazione l’efficacia congiunta della riduzione delle emissioni di ammoniaca ed ossidi di azoto in riferimento alla riduzione di concentrazioni di polveri sottili.

 

Informazioni e risorse aggiuntive

 

Pagina regionale progetto LIfe Prepair:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/ambiente/aria/progetto-life-prepair

Progetto PrepAir:
https://www.lifeprepair.eu/

 

 

Anno
2025