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Gestione integrata del ciclo delle acque

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La gestione integrata del ciclo delle acque concorre agli Obiettivi dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, in particolare all'Obiettivo 6: Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie ed in riferimento alla Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile (SRSvS), concorre in particolare agli obiettivi previsti nella macro-area strategica MAS 3 - Curare il patrimonio culturale e ambientale e la resilienza dei territori, attraverso la tutela delle acque, dei suoli, delle biodiversità, la riduzione delle marginalità territoriali e la valorizzazione delle risorse culturali, paesaggistiche e ambientali.

In particolare concorre alle seguenti priorità:

Si riportano nel dettaglio gli obiettivi della programmazione che concorrono alla attuazione della SRSvS:

  • Estensione, potenziamento ed adeguamento funzionale dei servizi di acquedotto, fognatura e depurazione in funzione di una loro maggiore efficienza, efficacia ed economicità;
  • Aumento della resilienza dei suddetti servizi agli effetti dei cambiamenti climatici, soprattutto in termini di sicurezza dell’approvvigionamento potabile;
  • Aggregazione delle gestioni del SII in funzione di una gestione unica a scala di ogni singolo ATO;
  • Riorganizzazione e potenziamento della filiera di riutilizzo e smaltimento dei fanghi di depurazione nonché aggiornamento della pianificazione regionale in materia;
  • Tutela del territorio montano e delle sue risorse naturali attraverso una quota della tariffa del SII che annualmente viene a tal fine destinata dagli Enti di governo d’Ambito.

Le norme in materia di Servizio Idrico Integrato (SII) sono mirate alla organizzazione del servizio secondo principi di efficienza, di efficacia e di economicità, traguardano l'obiettivo di una graduale aggregazione e industrializzazione dei soggetti gestori del servizio finalizzata al miglioramento dei livelli qualitativi del servizio erogato nonché al miglioramento delle prestazioni ambientali e di soddisfazione dell’utenza delle fasi di captazione, trasporto e distribuzione dell’acqua potabile, di collettamento e depurazione delle acque reflue urbane.

L'azione della Regione è finalizzata, nel perimetro delle proprie competenze, ad incentivare l’attuazione della riforma del servizio dal punto di vista dell’organizzazione, al raggiungimento di una più robusta condizione di ottemperanza alle normative comunitarie in materia di acque potabili e trattamento delle acque reflue, all’erogazione di un servizio di qualità e resiliente agli effetti del cambiamento climatico.

Anno
2025
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Il sistema fognario/depurativo

Anno
2025

La pressione sull’ambiente, a scala regionale, del sistema fognario/depurativo è determinata da circa 3.760 punti di scarico con un volume annuo di 773 milioni di m3. I punti di scarico relativi a 164 depuratori, tutti dotati di adeguato sistema di trattamento almeno secondario, fanno riferimento ai principali agglomerati urbani (con più di 2.000 abitanti equivalenti). È importane notare come circa il 5% degli scarichi corrisponda all’ 80% dei volumi totali e ad una popolazione trattata equivalente di circa 4,8 milioni.

La direttiva 91/271/CEE, che in modo specifico regola la materia, prevede che i livelli di trattamento a cui sottoporre le acque reflue urbane debbano essere proporzionati e resi appropriati sulla base della classe dimensionale dell’agglomerato, calcolata in termini di carico organico ed espressa in abitanti equivalenti, nonché in considerazione della maggiore necessità di tutela delle acque dall’inquinamento, distinguendo tra scarico in aree normali, in aree sensibili (laghi) e in bacini drenanti afferenti ad aree sensibili (bacino drenante nel Delta del Po e nell’Adriatico).

A tal proposito si ritiene opportuno evidenziare che la conformità dei sistemi di fognatura e depurazione ai dettami della direttiva 91/271/CEE impone di:

  • garantire una adeguata dotazione di collettori fognari a tutti gli agglomerati del territorio regionale;
  • assicurare una adeguato livello di trattamento (almeno secondario) delle acque reflue urbane derivanti dagli agglomerati del territorio regionale aventi carico organico > 2.000 a.e.;
  • perseguire elevati livelli di abbattimento del carico di nutrienti in ingresso a tutti gli impianti di trattamento delle acque reflue urbane del territorio regionale.

Lo scenario si sta evolvendo in conseguenza della razionalizzazione e potenziamento delle infrastrutture di collettamento e depurazione al fine di rispondere alle richieste della suddetta direttiva. Infatti gli investimenti dedicati alla razionalizzazione e completamento della rete di collettamento dei reflui e al potenziamento e ammodernamento del sistema degli impianti di depurazione sono stati particolarmente consistenti almeno a partire dagli ultimi venti anni. Anche nei prossimi anni si procederà proseguirà in tale direzione, anche al fine del raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale dei corpi idrici recettori individuati dalla Direttiva 2000/60/CE.

È utile considerare che l’ulteriore estensione del servizio di fognatura è ormai fortemente condizionato dalle caratteristiche fisiche del territorio e dalle particolarità dell’urbanizzazione, che in alcune aree della regione si presenta molto frammentata. Le risorse economiche derivanti dalla tariffa, nonché gli eventuali programmi di finanziamento con risorse pubbliche (Ministero, Regione), sono prioritariamente destinate non tanto all’estensione del reticolo di collettamento dei reflui per raggiungere quelle che convenzionalmente sono dette “case sparse”, quanto piuttosto a dotare le reti attuali di migliori terminali. L’obiettivo è di realizzare per le diverse reti fognarie, valutando caso per caso, impianti di depurazione che garantiscano maggiori prestazioni in termini di qualità dello scarico nell’ambiente o il convogliamento dei reflui verso gli impianti di depurazione di maggiori dimensioni, razionalizzando il sistema infrastrutturale e dismettendo piccoli depuratori di difficile gestione e dalle prestazioni modeste.

Il servizio di fognatura non procede dunque tanto in termini di percentuale di popolazione raggiunta, ormai vicina al limite di fattibilità tecnica e di sostenibilità economica, quanto nella risoluzione delle criticità delle infrastrutture esistenti (rotture, rigurgiti, allagamenti, emissioni odorose sgradevoli) e nel miglioramento della qualità delle acque trattate e restituite nell’ambiente.

La lunghezza totale della rete fognaria principale ad esclusione degli allacci risulta di 23.317 km di cui 3.134 km di fognatura bianca e 6.280 di fognatura nera a servizio 1.035.856 utenti finali esclusi utenti indiretti, di cui 2.800 industriali.

Il carico inquinante totale delle acque reflue del territorio servito (carico generato) è di 7.366.983 A.E. di cui 567.507 A.E. di origine industriale.

Nella Tabella 1 riportata di seguito sono caricati i dati relativi agli impianti di depurazione distinti per carico trattato tra maggiori e minori di 2.000 A.E. e per tipologia di trattamento.

Tabella 1. Dati relativi agli impianti di depurazione distinti per carico trattato e per tipologia di trattamento.

Approfondimenti su questo argomento sono consultabili sulla relazione “Quadro conoscitivo sull’avanzamento della riforma e lo stato dei servizi idrici” alla pagina dedicata sul sito regionale.


 

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Redazione RSA

Impatti del clima sull'agricoltura

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Il cambiamento climatico rappresenta una delle principali sfide ambientali, economiche e sociali del nostro tempo. Le evidenze scientifiche mostrano con sempre maggiore chiarezza come gli effetti del riscaldamento globale e della crescente variabilità climatica stiano già influenzando numerosi settori produttivi, tra cui l’agricoltura, in maniera significativa e trasversale.

In Piemonte, regione caratterizzata da una notevole diversificazione colturale e da una consolidata tradizione agricola, le ripercussioni del cambiamento climatico sono già osservabili su molteplici livelli. L’alterazione dei regimi termici e pluviometrici, l’aumento della frequenza e dell’intensità degli eventi meteorologici estremi e la maggiore incidenza di stress idrici e termici stanno determinando effetti concreti sulla produttività delle colture, sulla qualità delle produzioni, sulla gestione delle risorse naturali e sulla stabilità degli ecosistemi agricoli.

Il settore agricolo piemontese si trova quindi nella necessità di affrontare un duplice ruolo: da un lato, quello di comparto particolarmente esposto e vulnerabile agli effetti del cambiamento climatico; dall’altro, quello di attore potenzialmente attivo nelle politiche di mitigazione, in considerazione delle emissioni di gas serra legate alle attività agricole e zootecniche.

In questo contesto, risulta prioritario definire strategie integrate di adattamento e mitigazione che valorizzino la sostenibilità, la resilienza e l’innovazione del comparto agricolo. Tali strategie devono essere supportate da strumenti di pianificazione, ricerca e trasferimento tecnologico, nonché da un costante aggiornamento delle conoscenze e delle pratiche agronomiche. Il contributo della comunità scientifica, delle istituzioni regionali e del mondo produttivo sarà fondamentale per garantire la continuità e la competitività del sistema agricolo piemontese in un contesto climatico in continua evoluzione.

 
Riepilogo dei danni per avversità metereologiche: integrazione anni 2023 e 2024
 

Nei sottocapitoli in spalla destra, sono disponibili i dettagli relativi ai fenomeni climatici che hanno interessato il settore agricolo in Piemonte nelle annualità 2023 e 2024, i cui danni sono riassunti dalla seguente tabella:

Anno
2025
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PSR e CSR - Mitigazione delle emissioni di gas serra e ammoniaca di origine agricola

Le emissioni di alcuni gas ad effetto serra (metano e protossido d’azoto i principali), ma soprattutto dell’ammoniaca, hanno origine anche dai comparti agricolo e zootecnico. Nell’ambito del Programma di sviluppo rurale della Regione Piemonte 2014-2022 viene affrontato per la prima volta il tema della riduzione degli impatti negativi delle attività agricole sulla qualità dell’aria. In particolare, la priorità 5 dello sviluppo rurale (incentivare l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale) viene attuata nel PSR del Piemonte principalmente attraverso interventi volti, da un lato, a promuovere la conservazione e il sequestro del carbonio nel settore agricolo e forestale (si tratta dei tipi di operazione 8.1.1 – Imboschimenti di terreni agricoli e non agricoli e 10.1.4 – Sistemi colturali ecocompatibili, descritti nell’ambito delle Risposte relative alla componente Territorio) e, dall’altro, a ridurre le emissioni di gas a effetto serra e di ammoniaca prodotte dall'agricoltura. I principali interventi orientati a quest’ultimo obiettivo sono i due tipi di operazione seguenti, che sostengono l’uno gli investimenti e l’altro le pratiche agricole per la riduzione delle emissioni.
 

4.1.3 - Riduzione delle emissioni di gas serra e di ammoniaca in atmosfera


Il tipo di operazione 4.1.3 ha lo scopo di migliorare la compatibilità ambientale degli allevamenti, sostenendo la modernizzazione delle stalle, delle strutture di stoccaggio degli effluenti zootecnici e delle attrezzature agricole, con l’obiettivo di introdurre innovazioni in grado di ridurre le emissioni gassose in atmosfera, in particolare quelle di ammoniaca. Il sostegno, variabile tra il 40% e il 65% della spesa ammessa (sono privilegiati i giovani e gli investimenti in zona di montagna), viene corrisposto a imprenditori agricoli singoli e associati e a giovani che si insediano per la prima volta in agricoltura; la dotazione finanziaria è di circa 23,5 milioni di euro.

Di seguito è riportato il dettaglio degli esiti dei 7 bandi emanati.

Tabella 1. Dettaglio esiti dei bandi usciti nell'ambito del tipo di operazione 4.1.3
10.1.5 - Tecniche per la riduzione delle emissioni di ammoniaca e gas serra in atmosfera


Il tipo di operazione 10.1.5 sostiene le aziende agricole nell’adozione di tecniche agronomiche a basso impatto emissivo nella fase di distribuzione in campo degli effluenti zootecnici per la fertilizzazione delle colture. Le tecniche di interramento immediato e di distribuzione rasoterra in bande, infatti, permettono di conseguire abbattimenti nelle perdite di ammoniaca anche fino all’80%. Il sostegno, variabile tra 70 e 300 euro/ettaro l’anno in funzione della tecnica adottata, viene corrisposto per 5 anni; la dotazione finanziaria dell’operazione è pari a circa 43 milioni di euro.

Di seguito è riportato il dettaglio degli impegni agro-ambientali di durata quinquennale attivati, suddivisi per anno-campagna e con l’indicazione delle superfici interessate e del numero dei beneficiari.

Tabella 2. Dettaglio esiti degli impegni agro-ambientali nell'ambito del tipo di operazione 10.1.5
Interventi del CSR 2023-2027


Analogamente al PSR, anche la programmazione CSR 2023-2027 sostiene azioni finalizzate alla mitigazione delle emissioni di gas serra ed ammoniaca di origine agricola.

I principali interventi agro-climatico-ambientale che concorrono alla riduzione delle emissioni sono:

  • SRA03 - Tecniche lavorazione ridotta dei suoli;
  • SRA05 - Inerbimento colture arboree;
  • SRA06 - Cover crops;
  • SRA07 - Conversione seminativi a prati e pascoli;
  • SRA13 - Impegni specifici gestione effluenti zootecnici.

Di seguito si riporta la sintesi del numero di beneficiari e degli ettari interessati per gli interventi sopra citati che hanno visto l’apertura di bandi nel 2023 e nel 2024:

Tabella 3. N. beneficiari ed ettari coinvolti dagli interventi CSR 23-27

Per quanto riguarda invece il sostegno agli investimenti, è stato attivato l’intervento SRD02 - Investimenti produttivi agricoli per ambiente, clima e benessere animale, finalizzato a potenziare le performance climatico-ambientali delle aziende agricole. Nello specifico, l’azione A prevede investimenti per la razionalizzazione dei processi produttivi agricoli che riducano l’emissione di gas climalteranti (metano e protossido di azoto) e di altri agenti inquinanti dell’aria (ammoniaca) e/o aumentino la capacità di sequestro di carbonio nel suolo. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 11 milioni di euro.

Al 2024 sono stati aperti due bandi di SRD02.A (Tab. 4).

Tabella 4. Sintesi dei due bandi aperti nell'ambito dell'intervento SRD02.A
Anno
2025
Gruppo di Redazione
Redazione RSA
Paragrafi

Le emissioni di alcuni gas ad effetto serra (metano e protossido d’azoto i principali), ma soprattutto dell’ammoniaca, hanno origine anche dai comparti agricolo e zootecnico. Nell’ambito del Programma di sviluppo rurale della Regione Piemonte 2014-2022 viene affrontato per la prima volta il tema della riduzione degli impatti negativi delle attività agricole sulla qualità dell’aria. In particolare, la priorità 5 dello sviluppo rurale (incentivare l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale) viene attuata nel PSR del Piemonte principalmente attraverso interventi volti, da un lato, a promuovere la conservazione e il sequestro del carbonio nel settore agricolo e forestale (si tratta dei tipi di operazione 8.1.1 – Imboschimenti di terreni agricoli e non agricoli e 10.1.4 – Sistemi colturali ecocompatibili, descritti nell’ambito delle Risposte relative alla componente Territorio) e, dall’altro, a ridurre le emissioni di gas a effetto serra e di ammoniaca prodotte dall'agricoltura. I principali interventi orientati a quest’ultimo obiettivo sono i due tipi di operazione seguenti, che sostengono l’uno gli investimenti e l’altro le pratiche agricole per la riduzione delle emissioni.
 

4.1.3 - Riduzione delle emissioni di gas serra e di ammoniaca in atmosfera


Il tipo di operazione 4.1.3 ha lo scopo di migliorare la compatibilità ambientale degli allevamenti, sostenendo la modernizzazione delle stalle, delle strutture di stoccaggio degli effluenti zootecnici e delle attrezzature agricole, con l’obiettivo di introdurre innovazioni in grado di ridurre le emissioni gassose in atmosfera, in particolare quelle di ammoniaca. Il sostegno, variabile tra il 40% e il 65% della spesa ammessa (sono privilegiati i giovani e gli investimenti in zona di montagna), viene corrisposto a imprenditori agricoli singoli e associati e a giovani che si insediano per la prima volta in agricoltura; la dotazione finanziaria è di circa 23,5 milioni di euro.

Di seguito è riportato il dettaglio degli esiti dei 7 bandi emanati.

Tabella 1. Dettaglio esiti dei bandi usciti nell'ambito del tipo di operazione 4.1.3
10.1.5 - Tecniche per la riduzione delle emissioni di ammoniaca e gas serra in atmosfera


Il tipo di operazione 10.1.5 sostiene le aziende agricole nell’adozione di tecniche agronomiche a basso impatto emissivo nella fase di distribuzione in campo degli effluenti zootecnici per la fertilizzazione delle colture. Le tecniche di interramento immediato e di distribuzione rasoterra in bande, infatti, permettono di conseguire abbattimenti nelle perdite di ammoniaca anche fino all’80%. Il sostegno, variabile tra 70 e 300 euro/ettaro l’anno in funzione della tecnica adottata, viene corrisposto per 5 anni; la dotazione finanziaria dell’operazione è pari a circa 43 milioni di euro.

Di seguito è riportato il dettaglio degli impegni agro-ambientali di durata quinquennale attivati, suddivisi per anno-campagna e con l’indicazione delle superfici interessate e del numero dei beneficiari.

Tabella 2. Dettaglio esiti degli impegni agro-ambientali nell'ambito del tipo di operazione 10.1.5
Interventi del CSR 2023-2027


Analogamente al PSR, anche la programmazione CSR 2023-2027 sostiene azioni finalizzate alla mitigazione delle emissioni di gas serra ed ammoniaca di origine agricola.

I principali interventi agro-climatico-ambientale che concorrono alla riduzione delle emissioni sono:

  • SRA03 - Tecniche lavorazione ridotta dei suoli;
  • SRA05 - Inerbimento colture arboree;
  • SRA06 - Cover crops;
  • SRA07 - Conversione seminativi a prati e pascoli;
  • SRA13 - Impegni specifici gestione effluenti zootecnici.

Di seguito si riporta la sintesi del numero di beneficiari e degli ettari interessati per gli interventi sopra citati che hanno visto l’apertura di bandi nel 2023 e nel 2024:

Tabella 3. N. beneficiari ed ettari coinvolti dagli interventi CSR 23-27

Per quanto riguarda invece il sostegno agli investimenti, è stato attivato l’intervento SRD02 - Investimenti produttivi agricoli per ambiente, clima e benessere animale, finalizzato a potenziare le performance climatico-ambientali delle aziende agricole. Nello specifico, l’azione A prevede investimenti per la razionalizzazione dei processi produttivi agricoli che riducano l’emissione di gas climalteranti (metano e protossido di azoto) e di altri agenti inquinanti dell’aria (ammoniaca) e/o aumentino la capacità di sequestro di carbonio nel suolo. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 11 milioni di euro.

Al 2024 sono stati aperti due bandi di SRD02.A (Tab. 4).

Tabella 4. Sintesi dei due bandi aperti nell'ambito dell'intervento SRD02.A
Anno
2025

Disturbo olfattivo – Esperienze sul territorio regionale

Anno
2025

Le problematiche di disturbo olfattivo affrontate nel corso del 2023 sono state numerose. I Tavoli di confronto attivati ai sensi Deliberazione della giunta regionale "L.R. 43/2000 - Linee guida per la caratterizzazione e il contenimento delle emissioni in atmosfera provenienti dalle attività ad impatto odorigeno" nel corso del 2024, a livello regionale, sono stati 21, di cui 10 nella Provincia di Torino, 7 sul territorio della Provincia di Cuneo, 2 nella Provincia di Alessandria, 2 nella Provincia di Novara; alcuni di questi tavoli riguardano problematiche multi-sorgente. In particolare, le indagini condotte riguardano 9 aziende zootecniche, 6 aziende di produzione/lavorazione bitumi, 3 industrie metalmeccaniche/automobilistiche, 2 impianti di trattamento rifiuti - di cui uno con produzione energia - 1 impianto di raccolta di sottoprodotti di origine animale, 1 lavorazione della gomma, 1 fonderia, 1 depuratore, 1 industria farmaceutica, 1 industria produzione materiale plastico; 1 tavolo è relativo a sorgenti non note. 

Informazioni e risorse aggiuntive

DGR 13-4554/2017: "L.R. 43/2000 - Linee guida per la caratterizzazione e il contenimento delle emissioni in atmosfera provenienti dalle attività ad impatto odorigeno" https://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2017/05/attach/dgr_04554_930_09012017.pdf

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Aria

Incentivazione dell’utilizzo del Trasporto Pubblico Locale (TPL)

La Regione Piemonte ha introdotto il Bonus TPL - Bonus Trasporto Pubblico Locale, in attuazione del Piano Regionale di Qualità dell’Aria, al fine di promuovere l'uso del trasporto pubblico e della mobilità collettiva e ridurre le emissioni degli inquinanti in atmosfera (principalmente polveri sottili e ossidi di azoto).

Sarà possibile utilizzare il bonus, pari a 100 euro, per l’acquisto o per il rimborso di un abbonamento "annuale" o "plurimensile studenti" per il trasporto pubblico locale su ferro e gomma (autobus, tram, metropolitana e treni) e in acque interne (navigazione del Lago Maggiore).

La misura ha durata pluriennale, con conclusione nel 2026, e ha l'obiettivo di incentivare lo spostamento di utenti dal mezzo individuale al trasporto collettivo anche al fine della riduzione delle percorrenze dei veicoli privati e, pertanto, delle relative emissioni inquinanti. 

Il bando rientra nell’ambito delle misure previste dal PRQA ed è in linea con l’accordo di programma sottoscritto dalla Regione Piemonte e dalle regioni del Bacino Padano, per contrastare le emissioni legate al settore dei trasporti su strada.

 

 
Informazioni e risorse aggiuntive

 

Bonus Trasporto pubblico Locale:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/ambiente/aria/bonus-trasporto-pubblico-locale-tpl

 

 

Anno
2025
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La Regione Piemonte ha introdotto il Bonus TPL - Bonus Trasporto Pubblico Locale, in attuazione del Piano Regionale di Qualità dell’Aria, al fine di promuovere l'uso del trasporto pubblico e della mobilità collettiva e ridurre le emissioni degli inquinanti in atmosfera (principalmente polveri sottili e ossidi di azoto).

Sarà possibile utilizzare il bonus, pari a 100 euro, per l’acquisto o per il rimborso di un abbonamento "annuale" o "plurimensile studenti" per il trasporto pubblico locale su ferro e gomma (autobus, tram, metropolitana e treni) e in acque interne (navigazione del Lago Maggiore).

La misura ha durata pluriennale, con conclusione nel 2026, e ha l'obiettivo di incentivare lo spostamento di utenti dal mezzo individuale al trasporto collettivo anche al fine della riduzione delle percorrenze dei veicoli privati e, pertanto, delle relative emissioni inquinanti. 

Il bando rientra nell’ambito delle misure previste dal PRQA ed è in linea con l’accordo di programma sottoscritto dalla Regione Piemonte e dalle regioni del Bacino Padano, per contrastare le emissioni legate al settore dei trasporti su strada.

 

 
Informazioni e risorse aggiuntive

 

Bonus Trasporto pubblico Locale:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/ambiente/aria/bonus-trasporto-pubblico-locale-tpl

 

 

Anno
2025

Adattamento degli ambiti urbani a nuove forme di mobilità sostenibile e attiva

Il programma di interventi "Ambiti Urbani", destinato ai 76 Comuni che stanno attuando le misure di limitazione della circolazione dei veicoli più inquinanti, mira a ridisegnare gli spazi pubblici urbani attraverso interventi veloci, a basso costo e scalabili, con l’obiettivo di incrementare la pedonalità e promuovere la mobilità sostenibile a beneficio dell’ambiente, della sicurezza e della qualità della vita in città, per riportare lo spazio pubblico al centro del quartiere e della vita degli abitanti.

Regione Piemonte ha finanziato 40 progetti per un importo di 8.300.000,00 € per le annualità  2022-2024. Il contributo massimo concedibile per singolo Comune è stato di 300.000 €.

Gli obiettivi specifici della misura sono molteplici: ridurre il valore degli inquinanti degli ambiti urbani, incentivare una mobilità alternativa all’auto e consolidare l’utilizzo della bicicletta all’interno dell’ambito urbano, migliorare la qualità dell’ambiente e della vita dei cittadini creando effetti positivi sulla salute e il benessere delle comunità, incrementare i servizi ecosistemici per concorrere al miglioramento della qualità dell’aria, in attuazione del Piano della Qualità dell’aria della Regione Piemonte.

Due le tipologie di interventi ammessi:

  • realizzazione di percorsi ciclabili, zone scolastiche, interventi di urbanismo tattico e aree pedonali;
  • programmi di riforestazione urbana e realizzazione di interventi di de-pavimentazione.


 Sulla pagina dedicata del sito web regionale, sono disponibili tutte le informazioni sulla misura, le linee guida e i materiali didattici utilizzati durante la Masterclass "Promuovere la mobilità attiva e riqualificare gli ambiti urbani", tenutasi nell'ottobre 2024.

 

Informazioni e risorse aggiuntive

 

Programma di interventi Ambiti Urbani:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/ambiente/aria/ambiti-urbani-adattamento-nuove-forme-mobilita-sostenibile-attiva

 

Bandi adattamento ambiti urbani:
https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/programma-interventi-ladattamento-ambiti-urbani-nuove-forme-mobilita-sostenibile-attiva-0

 

Anno
2025
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Il programma di interventi "Ambiti Urbani", destinato ai 76 Comuni che stanno attuando le misure di limitazione della circolazione dei veicoli più inquinanti, mira a ridisegnare gli spazi pubblici urbani attraverso interventi veloci, a basso costo e scalabili, con l’obiettivo di incrementare la pedonalità e promuovere la mobilità sostenibile a beneficio dell’ambiente, della sicurezza e della qualità della vita in città, per riportare lo spazio pubblico al centro del quartiere e della vita degli abitanti.

Regione Piemonte ha finanziato 40 progetti per un importo di 8.300.000,00 € per le annualità  2022-2024. Il contributo massimo concedibile per singolo Comune è stato di 300.000 €.

Gli obiettivi specifici della misura sono molteplici: ridurre il valore degli inquinanti degli ambiti urbani, incentivare una mobilità alternativa all’auto e consolidare l’utilizzo della bicicletta all’interno dell’ambito urbano, migliorare la qualità dell’ambiente e della vita dei cittadini creando effetti positivi sulla salute e il benessere delle comunità, incrementare i servizi ecosistemici per concorrere al miglioramento della qualità dell’aria, in attuazione del Piano della Qualità dell’aria della Regione Piemonte.

Due le tipologie di interventi ammessi:

  • realizzazione di percorsi ciclabili, zone scolastiche, interventi di urbanismo tattico e aree pedonali;
  • programmi di riforestazione urbana e realizzazione di interventi di de-pavimentazione.


 Sulla pagina dedicata del sito web regionale, sono disponibili tutte le informazioni sulla misura, le linee guida e i materiali didattici utilizzati durante la Masterclass "Promuovere la mobilità attiva e riqualificare gli ambiti urbani", tenutasi nell'ottobre 2024.

 

Informazioni e risorse aggiuntive

 

Programma di interventi Ambiti Urbani:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/ambiente/aria/ambiti-urbani-adattamento-nuove-forme-mobilita-sostenibile-attiva

 

Bandi adattamento ambiti urbani:
https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/programma-interventi-ladattamento-ambiti-urbani-nuove-forme-mobilita-sostenibile-attiva-0

 

Anno
2025

Incentivi per la sostituzione degli impianti a biomassa legnosa

Bando per il cofinanziamento di interventi effettuati dai cittadini piemontesi e finalizzati alla sostituzione di generatori a biomassa legnosa di potenza inferiore a 35 kWt.

Il presente bando si propone di perseguire un duplice obiettivo:

  • Migliorare la qualità dell’aria mediante la riduzione delle emissioni inquinanti derivanti dal riscaldamento domestico.
  • Incrementare l’efficienza energetica incentivando l’adozione di generatori di calore domestici ad alta efficienza.

Il bando concede un contributo economico per la rottamazione di vecchi generatori a biomassa legnosa e l’acquisto e l’installazione di nuovi modelli certificati e innovativi.

Il contributo a fondo perduto, previsto fino ad esaurimento delle risorse disponibili, si aggiunge al finanziamento ottenuto dal GSE tramite il “Conto Termico”.
 

Informazioni e risorse aggiuntive


Bando sostituzione generatori a biomassa legnosa:
https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/sostituzione-generatori-alimentati-biomassa-legnosa

 

Anno
2025
Gruppo di Redazione
Redazione RSA
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Bando per il cofinanziamento di interventi effettuati dai cittadini piemontesi e finalizzati alla sostituzione di generatori a biomassa legnosa di potenza inferiore a 35 kWt.

Il presente bando si propone di perseguire un duplice obiettivo:

  • Migliorare la qualità dell’aria mediante la riduzione delle emissioni inquinanti derivanti dal riscaldamento domestico.
  • Incrementare l’efficienza energetica incentivando l’adozione di generatori di calore domestici ad alta efficienza.

Il bando concede un contributo economico per la rottamazione di vecchi generatori a biomassa legnosa e l’acquisto e l’installazione di nuovi modelli certificati e innovativi.

Il contributo a fondo perduto, previsto fino ad esaurimento delle risorse disponibili, si aggiunge al finanziamento ottenuto dal GSE tramite il “Conto Termico”.
 

Informazioni e risorse aggiuntive


Bando sostituzione generatori a biomassa legnosa:
https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/sostituzione-generatori-alimentati-biomassa-legnosa

 

Anno
2025

PSR e CSR - Adattamento e mitigazione per il cambiamento climatico

Le principali misure del PSR 2014-2022 della Regione Piemonte volte a promuovere l’uso efficiente delle risorse e il passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima (priorità 5 dello sviluppo rurale) sono descritte nell’ambito delle Risposte relative alle componenti Territorio (tipi di operazione 8.1.1 – Imboschimenti di terreni agricoli e non agricoli e 10.1.4 – Sistemi colturali ecocompatibili) e Aria (tipi di operazione 4.1.3 – Riduzione delle emissioni di gas serra e ammoniaca in atmosfera e 10.1.5 – Tecniche per la riduzione delle emissioni di gas serra e ammoniaca in atmosfera). La dotazione finanziaria nel PSR per tali tipi di interventi ammonta a circa 100 milioni di euro.

Esiste inoltre nel PSR una serie di misure destinate alla gestione dei rischi nel settore agricolo ma anch’esse riconducibili alla prevenzione e all’adattamento agli effetti del cambiamento climatico: si tratta delle sotto-misure 5.1 (Sostegno a investimenti in azioni di prevenzione volte a ridurre le conseguenze di probabili calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici) e 5.2 (Sostegno a investimenti per il ripristino dei terreni agricoli e del potenziale produttivo danneggiati da calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici). In effetti, questi interventi, che sono declinati sia nella prevenzione e il ripristino dei danni di tipo biotico (flavescenza dorata della vite, sharka delle drupacee, batteriosi dell'actinidia e danni da organismi nocivi di nuova introduzione notificati ai sensi della direttiva 2000/29/CE) sia nella prevenzione dei danni di tipo abiotico (grandine, tempesta, pioggia forte), sono volti a fronteggiare eventi la cui intensità, frequenza e durata sono collegate in una certa misura al cambiamento climatico. Le risorse stanziate nel PSR per tali tipi di interventi ammontano a circa 36 milioni di euro.

Anche nella programmazione CSR 2023-2027 vi sono interventi che sostengono azioni finalizzare all’adattamento e alla mitigazione del cambiamento climatico. 

I principali interventi del CSR che contribuiscono all’adattamento e alla mitigazione del cambiamento climatico, in relazione alle componenti Territorio, sono:

  • SRA03 - Tecniche lavorazione ridotta dei suoli;
  • SRA05 - Inerbimento colture arboree;
  • SRA07 - Conversione seminativi a prati e pascoli;
  • SRA28 - Sostegno per mantenimento della forestazione/imboschimento e sistemi agro-forestali;
  • SRD05 - Impianti forestazione/imboschimento e sistemi agro-forestali su terreni agricoli.

Invece, i principali interventi del CSR che contribuiscono all’adattamento e alla mitigazione del cambiamento climatico, in relazione alla componente Aria, sono:

  • SRA13 - impegni specifici gestione effluenti zootecnici;
  • SRD02 - Investimenti produttivi agricoli per ambiente, clima e benessere animale.

La dotazione finanziaria nel CSR per tali tipi di interventi ammonta a circa 42 milioni di euro.

Per quanto riguarda il crescente rischio climatico e meteorologico e l’insorgenza di problemi sanitari come fitopatie e epizoozie che mettono a repentaglio le produzioni agricole e zootecniche il CSR continua, analogamente al PSR, a disporre misure di prevenzione o mitigazione dei conseguenti danni attraverso l’intervento SRD06 - Investimenti per la prevenzione ed il ripristino del potenziale produttivo agricolo. Ultimamente, a causa dei mutamenti climatici e del presentarsi di fenomeni atmosferici di maggiore entità e frequenza, l’agricoltura è soggetta a crisi e rischi dovuti a fattori ambientali sui quali gli agricoltori non possono esercitare nessun genere di controllo. L’intervento è volto ad incentivare sistemi di prevenzione attivi, che consentano l’ottenimento di adeguati livelli produttivi, con particolare riferimento alle produzioni maggiormente esposte a danni biotici e ad avversità climatiche. Al 2024 sono stati aperti 3 bandi sull’intervento SRD06 per un totale di circa 5 milioni di euro. Le risorse finanziare stanziate nell’ambito del CSR per tale tipo di intervento ammontano a circa 12 milioni di euro.

Anno
2025
Gruppo di Redazione
Redazione RSA
Paragrafi

Le principali misure del PSR 2014-2022 della Regione Piemonte volte a promuovere l’uso efficiente delle risorse e il passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima (priorità 5 dello sviluppo rurale) sono descritte nell’ambito delle Risposte relative alle componenti Territorio (tipi di operazione 8.1.1 – Imboschimenti di terreni agricoli e non agricoli e 10.1.4 – Sistemi colturali ecocompatibili) e Aria (tipi di operazione 4.1.3 – Riduzione delle emissioni di gas serra e ammoniaca in atmosfera e 10.1.5 – Tecniche per la riduzione delle emissioni di gas serra e ammoniaca in atmosfera). La dotazione finanziaria nel PSR per tali tipi di interventi ammonta a circa 100 milioni di euro.

Esiste inoltre nel PSR una serie di misure destinate alla gestione dei rischi nel settore agricolo ma anch’esse riconducibili alla prevenzione e all’adattamento agli effetti del cambiamento climatico: si tratta delle sotto-misure 5.1 (Sostegno a investimenti in azioni di prevenzione volte a ridurre le conseguenze di probabili calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici) e 5.2 (Sostegno a investimenti per il ripristino dei terreni agricoli e del potenziale produttivo danneggiati da calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici). In effetti, questi interventi, che sono declinati sia nella prevenzione e il ripristino dei danni di tipo biotico (flavescenza dorata della vite, sharka delle drupacee, batteriosi dell'actinidia e danni da organismi nocivi di nuova introduzione notificati ai sensi della direttiva 2000/29/CE) sia nella prevenzione dei danni di tipo abiotico (grandine, tempesta, pioggia forte), sono volti a fronteggiare eventi la cui intensità, frequenza e durata sono collegate in una certa misura al cambiamento climatico. Le risorse stanziate nel PSR per tali tipi di interventi ammontano a circa 36 milioni di euro.

Anche nella programmazione CSR 2023-2027 vi sono interventi che sostengono azioni finalizzare all’adattamento e alla mitigazione del cambiamento climatico. 

I principali interventi del CSR che contribuiscono all’adattamento e alla mitigazione del cambiamento climatico, in relazione alle componenti Territorio, sono:

  • SRA03 - Tecniche lavorazione ridotta dei suoli;
  • SRA05 - Inerbimento colture arboree;
  • SRA07 - Conversione seminativi a prati e pascoli;
  • SRA28 - Sostegno per mantenimento della forestazione/imboschimento e sistemi agro-forestali;
  • SRD05 - Impianti forestazione/imboschimento e sistemi agro-forestali su terreni agricoli.

Invece, i principali interventi del CSR che contribuiscono all’adattamento e alla mitigazione del cambiamento climatico, in relazione alla componente Aria, sono:

  • SRA13 - impegni specifici gestione effluenti zootecnici;
  • SRD02 - Investimenti produttivi agricoli per ambiente, clima e benessere animale.

La dotazione finanziaria nel CSR per tali tipi di interventi ammonta a circa 42 milioni di euro.

Per quanto riguarda il crescente rischio climatico e meteorologico e l’insorgenza di problemi sanitari come fitopatie e epizoozie che mettono a repentaglio le produzioni agricole e zootecniche il CSR continua, analogamente al PSR, a disporre misure di prevenzione o mitigazione dei conseguenti danni attraverso l’intervento SRD06 - Investimenti per la prevenzione ed il ripristino del potenziale produttivo agricolo. Ultimamente, a causa dei mutamenti climatici e del presentarsi di fenomeni atmosferici di maggiore entità e frequenza, l’agricoltura è soggetta a crisi e rischi dovuti a fattori ambientali sui quali gli agricoltori non possono esercitare nessun genere di controllo. L’intervento è volto ad incentivare sistemi di prevenzione attivi, che consentano l’ottenimento di adeguati livelli produttivi, con particolare riferimento alle produzioni maggiormente esposte a danni biotici e ad avversità climatiche. Al 2024 sono stati aperti 3 bandi sull’intervento SRD06 per un totale di circa 5 milioni di euro. Le risorse finanziare stanziate nell’ambito del CSR per tale tipo di intervento ammontano a circa 12 milioni di euro.

Anno
2025

Il CSR 2023-2027 per il miglioramento della qualità delle acque

Analogamente al PSR, la programmazione CSR 2023-2027 sostiene, attraverso diversi interventi agro-climatico-ambientali, azioni finalizzate al miglioramento della qualità dell’acqua.

Al 2024 sono stati attivati i seguenti interventi agro-climatico-ambientali, i cui impegni contribuiscono ad un miglioramento della qualità dell’acqua:

  • SRA01 – Produzione integrata: sostegno per ettaro di Superficie Agricola Utilizzata (SAU) a favore di beneficiari che, in modo volontario, si impegnano ad adottare le disposizioni tecniche indicate nei Disciplinari di Produzione Integrata (DPI) stabiliti per la fase di coltivazione, aderendo al Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata (SQNPI), per uno dei seguenti tipi di coltura: Colture erbacee, Fruttiferi, Vite. Tali disposizioni tecniche introducono pratiche agronomiche e strategie di difesa delle colture dalle avversità, migliorative rispetto alle pratiche ordinarie e alle norme di condizionalità, promuovendo lo sviluppo sostenibile e un’efficiente gestione delle risorse naturali come l’acqua e il suolo. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 88 milioni di euro.
  • SRA03 – Tecniche di ridotta lavorazione del suolo: pagamento a favore dei beneficiari che si impegnano volontariamente ad adottare, sulle superfici condotte a seminativo con colture annuali, adozione di tecniche di Semina su sodo / No Tillage (NT) e/o Adozione di tecniche di Minima Lavorazione / Minimum Tillage (MT) e/o di tecniche di Lavorazione a bande / Strip Tillage. Tali tipi di lavorazione concorrono alla miglior struttura del suolo aumentando la capacità di assorbire e di trattenere l’acqua. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 7,5 milioni di euro.
  • SRA05 – Inerbimento colture arboree: sostegno per i beneficiari che adottano tecniche di inerbimento sulle superfici destinate a colture arboree permanenti (esclusi piccoli frutti e nocciolo). La presenza di una copertura vegetale durante l’intero anno contribuisce alla tutela della qualità dell’acqua. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 4 milioni di euro.
  • SRA06 – Cover crops: pagamento per ettaro a favore di beneficiari che si impegnano a seminare colture di copertura delle superfici a seminativo, al fine di ridurre la lisciviazione dei nitrati nelle acque, attenuare l’effetto battente sul suolo delle piogge e limitando il deflusso idrico superficiale. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 10 milioni di euro.
  • SRA10 – Gestione attiva infrastrutture ecologiche: pagamento annuale per ettaro per la gestione di infrastrutture realizzate con il sostegno dell'intervento SRD04 (Investimenti non produttivi agricoli con finalità ambientale) o di analoghe misure dei precedenti PSR, al fine di tutelare le acque superficiali e profonde dall'inquinamento, promuovere l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, favorire la diffusione di sistemi di mercato volontario dei servizi ecosistemici, favorire la tutela e valorizzazione della biodiversità animale e vegetale e della biodiversità naturale e il paesaggio rurale. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 2 milioni di euro.
  • SRA12 - Colture a perdere, corridoi ecologici, fasce ecologiche: Pagamento annuale per ettaro a favore dei beneficiari che destinano una quota della superficie aziendale alla semina di colture a perdere o alla costituzione di corridoi o fasce ecologiche. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 500.000 euro.
  • SRA22 - Impegni specifici risaie: pagamento annuale per ettaro di SAU a favore dei beneficiari che aderiscono volontariamente agli impegni previsti mediante la compensazione dei minori ricavi e/o maggiori costi sostenuti. L’intervento ha l’obiettivo di mitigare le conseguenze negative della pratica dell'asciutta sulla biodiversità della risaia e favorire la dotazione ecologica delle risaie per soddisfare le necessità biologiche delle specie faunistiche tipiche di questi ambienti e a consentire un’utilizzazione dell’acqua più razionale tra le principali colture (Azione 1); inoltre, promuove la realizzazione, nell’ambito delle camere di risaia, durante il ciclo colturale del riso, di una riserva d'acqua tale da consentire agli organismi acquatici di sopravvivere anche durante le asciutte (Azione 2). La dotazione finanziaria complessiva è di circa 20 milioni di euro.
  • SRA24 – Pratiche di agricoltura di precisione: sostegno annuale per ettaro a favore dei beneficiari che si impegnano ad adottare almeno una pratica di agricoltura di precisione (fertilizzazione, irrigazione e trattamenti fitosanitari). La finalità dell’intervento è di ridurre quantitativamente gli input chimici e idrici utilizzati per le produzioni agricole attraverso l’adozione di pratiche di agricoltura di precisione, sistema di produzione sostenibile che consente agli imprenditori un maggior rispetto degli agroecosistemi. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 2 milioni di euro.
  • SRA29 – Produzione biologica: Pagamento annuale per ettaro a favore degli agricoltori che si impegnano, per 5 anni, a convertire la produzione in produzione biologica e a mantenerla dopo la conversione oppure solo a mantenere la produzione biologica se già adottata prima dell'adesione all'intervento. L’agricoltura biologica contribuisce pertanto a ridurre il rischio di inquinamento e degrado delle matrici ambientali connesso all’uso dei prodotti fitosanitari e dei fertilizzanti e a promuovere la salvaguardia della risorsa acqua, la tutela della risorsa suolo, la salvaguardia e la valorizzazione della biodiversità, del paesaggio agrario e il miglioramento della qualità dell’aria. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 53 milioni di euro.

Di seguito si riporta la sintesi del numero di beneficiari e degli ettari interessati per gli interventi che hanno visto l’apertura di bandi nel 2023 e nel 2024:

Sintesi degli interventi del CSR riguardo la tematica acqua, numero di beneficiari e superficie richiesta per ogni intervento
Codice Intervento N. Beneficiari Superficie a Premio richiesta (ha)
SRA01 – Produzione integrata 2.783 100.683
SRA03 – Minima lavorazione 105 7.039
SRA05 – Inerbimento 348 2.654
SRA06 – Cover crops 224 8.506
SRA10 – Infrastrutture ecologiche 18 41
SRA12 – Colture a perdere, corridoi ecologici, fasce ecologiche 13 81
SRA22 – Impegni specifici risaie 401 32.118
SRA24 – Agricoltura di precisione 95 1.198
SRA29 – Agricoltura biologica 1.525 30.856
Tabella 1. Sintesi del numero di beneficiari interessati e degli interessati dagli interventi finanziati nel 2023 per gli interventi di miglioramento delle acque - Fonte: Reportistica SIAP

Anche per quanto riguarda il sostegno agli investimenti, nel CSR è ci sono interventi che contribuiscono al risparmio idrico. Nel 2024, oltre a un secondo bando di SRD02 azione C - Investimenti irrigui (già aperto nel 2023), sono stati attivati anche gli interventi SRD07 azione 2 - Reti idriche delle aree rurali, che punta al miglioramento generale delle infrastrutture di distribuzione dell’acqua potabile (acquedotti) e alla razionalizzazione delle reti per far fronte alle emergenze idriche; SRD07 azione 7 - Infrastrutture irrigue extra-aziendali e SRD08 azione 3 – Infrastrutture irrigue e di bonifica che puntano alla modernizzazione e allo sviluppo delle infrastrutture per l’irrigazione e per la bonifica al fine di conseguire o mantenere un buono stato dei corpi idrici associati, in modo che l'utilizzo delle acque in agricoltura non ne pregiudichi l’attuazione. La dotazione complessiva attivata nel corso del 2024, per gli investimenti di cui sopra, è stata di circa 27 milioni di euro.

Anno
2025
Gruppo di Redazione
Redazione RSA
Paragrafi

Analogamente al PSR, la programmazione CSR 2023-2027 sostiene, attraverso diversi interventi agro-climatico-ambientali, azioni finalizzate al miglioramento della qualità dell’acqua.

Al 2024 sono stati attivati i seguenti interventi agro-climatico-ambientali, i cui impegni contribuiscono ad un miglioramento della qualità dell’acqua:

  • SRA01 – Produzione integrata: sostegno per ettaro di Superficie Agricola Utilizzata (SAU) a favore di beneficiari che, in modo volontario, si impegnano ad adottare le disposizioni tecniche indicate nei Disciplinari di Produzione Integrata (DPI) stabiliti per la fase di coltivazione, aderendo al Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata (SQNPI), per uno dei seguenti tipi di coltura: Colture erbacee, Fruttiferi, Vite. Tali disposizioni tecniche introducono pratiche agronomiche e strategie di difesa delle colture dalle avversità, migliorative rispetto alle pratiche ordinarie e alle norme di condizionalità, promuovendo lo sviluppo sostenibile e un’efficiente gestione delle risorse naturali come l’acqua e il suolo. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 88 milioni di euro.
  • SRA03 – Tecniche di ridotta lavorazione del suolo: pagamento a favore dei beneficiari che si impegnano volontariamente ad adottare, sulle superfici condotte a seminativo con colture annuali, adozione di tecniche di Semina su sodo / No Tillage (NT) e/o Adozione di tecniche di Minima Lavorazione / Minimum Tillage (MT) e/o di tecniche di Lavorazione a bande / Strip Tillage. Tali tipi di lavorazione concorrono alla miglior struttura del suolo aumentando la capacità di assorbire e di trattenere l’acqua. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 7,5 milioni di euro.
  • SRA05 – Inerbimento colture arboree: sostegno per i beneficiari che adottano tecniche di inerbimento sulle superfici destinate a colture arboree permanenti (esclusi piccoli frutti e nocciolo). La presenza di una copertura vegetale durante l’intero anno contribuisce alla tutela della qualità dell’acqua. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 4 milioni di euro.
  • SRA06 – Cover crops: pagamento per ettaro a favore di beneficiari che si impegnano a seminare colture di copertura delle superfici a seminativo, al fine di ridurre la lisciviazione dei nitrati nelle acque, attenuare l’effetto battente sul suolo delle piogge e limitando il deflusso idrico superficiale. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 10 milioni di euro.
  • SRA10 – Gestione attiva infrastrutture ecologiche: pagamento annuale per ettaro per la gestione di infrastrutture realizzate con il sostegno dell'intervento SRD04 (Investimenti non produttivi agricoli con finalità ambientale) o di analoghe misure dei precedenti PSR, al fine di tutelare le acque superficiali e profonde dall'inquinamento, promuovere l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, favorire la diffusione di sistemi di mercato volontario dei servizi ecosistemici, favorire la tutela e valorizzazione della biodiversità animale e vegetale e della biodiversità naturale e il paesaggio rurale. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 2 milioni di euro.
  • SRA12 - Colture a perdere, corridoi ecologici, fasce ecologiche: Pagamento annuale per ettaro a favore dei beneficiari che destinano una quota della superficie aziendale alla semina di colture a perdere o alla costituzione di corridoi o fasce ecologiche. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 500.000 euro.
  • SRA22 - Impegni specifici risaie: pagamento annuale per ettaro di SAU a favore dei beneficiari che aderiscono volontariamente agli impegni previsti mediante la compensazione dei minori ricavi e/o maggiori costi sostenuti. L’intervento ha l’obiettivo di mitigare le conseguenze negative della pratica dell'asciutta sulla biodiversità della risaia e favorire la dotazione ecologica delle risaie per soddisfare le necessità biologiche delle specie faunistiche tipiche di questi ambienti e a consentire un’utilizzazione dell’acqua più razionale tra le principali colture (Azione 1); inoltre, promuove la realizzazione, nell’ambito delle camere di risaia, durante il ciclo colturale del riso, di una riserva d'acqua tale da consentire agli organismi acquatici di sopravvivere anche durante le asciutte (Azione 2). La dotazione finanziaria complessiva è di circa 20 milioni di euro.
  • SRA24 – Pratiche di agricoltura di precisione: sostegno annuale per ettaro a favore dei beneficiari che si impegnano ad adottare almeno una pratica di agricoltura di precisione (fertilizzazione, irrigazione e trattamenti fitosanitari). La finalità dell’intervento è di ridurre quantitativamente gli input chimici e idrici utilizzati per le produzioni agricole attraverso l’adozione di pratiche di agricoltura di precisione, sistema di produzione sostenibile che consente agli imprenditori un maggior rispetto degli agroecosistemi. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 2 milioni di euro.
  • SRA29 – Produzione biologica: Pagamento annuale per ettaro a favore degli agricoltori che si impegnano, per 5 anni, a convertire la produzione in produzione biologica e a mantenerla dopo la conversione oppure solo a mantenere la produzione biologica se già adottata prima dell'adesione all'intervento. L’agricoltura biologica contribuisce pertanto a ridurre il rischio di inquinamento e degrado delle matrici ambientali connesso all’uso dei prodotti fitosanitari e dei fertilizzanti e a promuovere la salvaguardia della risorsa acqua, la tutela della risorsa suolo, la salvaguardia e la valorizzazione della biodiversità, del paesaggio agrario e il miglioramento della qualità dell’aria. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 53 milioni di euro.

Di seguito si riporta la sintesi del numero di beneficiari e degli ettari interessati per gli interventi che hanno visto l’apertura di bandi nel 2023 e nel 2024:

Sintesi degli interventi del CSR riguardo la tematica acqua, numero di beneficiari e superficie richiesta per ogni intervento
Codice Intervento N. Beneficiari Superficie a Premio richiesta (ha)
SRA01 – Produzione integrata 2.783 100.683
SRA03 – Minima lavorazione 105 7.039
SRA05 – Inerbimento 348 2.654
SRA06 – Cover crops 224 8.506
SRA10 – Infrastrutture ecologiche 18 41
SRA12 – Colture a perdere, corridoi ecologici, fasce ecologiche 13 81
SRA22 – Impegni specifici risaie 401 32.118
SRA24 – Agricoltura di precisione 95 1.198
SRA29 – Agricoltura biologica 1.525 30.856
Tabella 1. Sintesi del numero di beneficiari interessati e degli interessati dagli interventi finanziati nel 2023 per gli interventi di miglioramento delle acque - Fonte: Reportistica SIAP

Anche per quanto riguarda il sostegno agli investimenti, nel CSR è ci sono interventi che contribuiscono al risparmio idrico. Nel 2024, oltre a un secondo bando di SRD02 azione C - Investimenti irrigui (già aperto nel 2023), sono stati attivati anche gli interventi SRD07 azione 2 - Reti idriche delle aree rurali, che punta al miglioramento generale delle infrastrutture di distribuzione dell’acqua potabile (acquedotti) e alla razionalizzazione delle reti per far fronte alle emergenze idriche; SRD07 azione 7 - Infrastrutture irrigue extra-aziendali e SRD08 azione 3 – Infrastrutture irrigue e di bonifica che puntano alla modernizzazione e allo sviluppo delle infrastrutture per l’irrigazione e per la bonifica al fine di conseguire o mantenere un buono stato dei corpi idrici associati, in modo che l'utilizzo delle acque in agricoltura non ne pregiudichi l’attuazione. La dotazione complessiva attivata nel corso del 2024, per gli investimenti di cui sopra, è stata di circa 27 milioni di euro.

Anno
2025