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Il sistema regionale tra cooperazione internazionale e educazione alla cittadinanza globale

La Regione Piemonte, nell’ambito della Legge regionale 67/95 sostiene e promuove, da oltre 20 anni, iniziative di Cooperazione internazionale e di Educazione alla cittadinanza globale.

E’ stata sviluppata, nel corso degli anni, una strategia di intervento basata prioritariamente sulla Cooperazione Decentrata, oggi chiamata Partenariato Territoriale, ossia sullo scambio di saperi, competenze, esperienze tra attori istituzionali, associazioni sociali e professionali, Organizzazioni della società civile (OSC), soggetti economici medi e piccoli del territorio e dei Paesi partner. 

I partenariati territoriali permettono di attivare scambi tra enti omologhi valorizzando i contributi e le specifiche competenze di ciascun territorio e dei soggetti coinvolti, di relazionarsi accrescendo le proprie competenze e favorendo la conoscenza di altre realtà territoriali e la comprensione della complessità delle sfide globali attuali.

Le Amministrazioni pubbliche possono svolgere in queste iniziative un ruolo importante per coinvolgere la propria comunità, facendo sistema, al fine di promuovere sui propri territori un diffuso interesse verso attività di cooperazione e di solidarietà internazionale e iniziative volte a favorire una cultura e educazione di pace e di cittadinanza globale.

In questa logica anche il ruolo delle Organizzazioni della Società Civile (OSC) diventa significativo: la loro esperienza e la profonda conoscenza della realtà dei territori partner e le attività svolte nella diffusione dell'Educazione alla Cittadinanza Globale in ambito formale e non formale sono di grande valore e possono contribuire alla costruzione di un sistema di cooperazione allo sviluppo regionale efficace. 

La storica presenza ed esperienza delle OSC nei territori partner garantisce quel ruolo di collegamento, anche operativo, che permette di consolidare le relazioni alla base del successo e della sostenibilità dei partenariati territoriali. 

Infine la presenza di reti sul territorio regionale attive nelle attività di cooperazione internazionale, tanto espressione di OSC (Consorzio delle ONG Piemontesi – COP) che di Enti Locali(Coordinamento Comuni per la Pace – Co.Co.Pa. - e ANCI Piemonte), oltre ad essere un elemento caratterizzante del sistema regionale, rappresenta un valore aggiunto in quanto in grado di favorire naturalmente la formazione e lo sviluppo di collaborazioni, scambio di competenze e coinvolgimento di altri attori pubblici e privati del territorio. 

Al fine di consolidare e di accrescere il sistema regionale , di promuovere lo sviluppo locale sostenibile dei contesti territoriali dei Paesi partner delle aree di intervento individuate nonché di diffondere e declinare a livello territoriale gli obiettivi dell'Agenda 2030 e l'educazione alla Cittadinanza Globale, la Regione sta investendo sia in termini di risorse che di attività a sostegno di numerose iniziative ed in particolare in:

  • Iniziative di cooperazione decentrata sostenute attraverso l’emanazione di un bando annuale per il finanziamento di progetti promossi dalle Autorità locali piemontesi nei Paesi partner dell'Africa sub sahariana;
  • Iniziative di educazione alla cittadinanza globale attraverso l’emanazione di un bando pubblico per il finanziamento di progetti promossi dalle OSC del territorio piemontese con attività da svolgersi in ambito formale e non formale

I Bandi annuali Piemonte e Africa sub- sahariana finanziano iniziative promosse da Enti Locali del territorio piemontese che intendano promuovere attività di cooperazione decentrata, nel rafforzamento di partenariati territoriali già esistenti o attraverso l’attivazione di nuove progettualità e nuove reti.

Gli interventi sono orientati in alcuni Paesi dell'Africa sub sahariana che vedono una forte presenza decennale del sistema piemontese con partenariati in alcuni casi ormai stabili e consolidati ed in particolare in Senegal, Benin, Burkina Faso, Costa d'Avorio, Guinea Conakry, Capo Verde.

I progetti sono indirizzati a promuovere lo sviluppo locale sostenibile, anche attraverso il rafforzamento dei sistemi di produzione dei contesti territoriali dei Paesi partner e migliorare le condizioni di vita delle popolazioni locali e ridurre la povertà, le ineguaglianze e l’insicurezza alimentare. 

Una forte attenzione è rivolta in particolare alle giovani generazioni e alle donne, alla loro inclusione economico-sociale e al contrasto alla marginalizzazione a cui sono state dedicate azioni volte a promuoverne l'inserimento sociale attraverso la formazione professionale e l’avvio al lavoro dignitoso, al rafforzamento istituzionale per migliorare l’elaborazione di politiche e servizi pubblici locali anche attraverso la formazione e l’aggiornamento delle competenze dei funzionari pubblici. 

Le tipologia delle azioni realizzate sono state molteplici e differenziate anche a seconda del contesto geografico in cui insistono con una forte concentrazione di progetti sulla formazione professionale per la promozione della micro imprenditorialità e azioni sul tema della sicurezza alimentare e di promozione startup di produzione, trasformazione e commercializzazione di produzioni locali.

Partenariati ampi e differenziati, con la compresenza di soggetti pubblici e privati, enti locali e Università, caratterizzati da forte complementarietà di esperienze e competenze e dall'affiancamento di Organizzazioni della società civile, hanno reso i progettuali più sostenibili nel tempo ed efficaci.

Molte delle iniziative prevedono una forte componente rivolta al territorio piemontese attraverso attività che mirano a facilitare le relazioni tra le comunità partner, piemontesi e africane e a migliorare la reciproca percezione dei territori e la conoscenza delle realtà nelle quali si originano, ad esempio, i flussi migratori. 

La comunicazione, la sensibilizzazione della cittadinanza, il coinvolgimento delle scuole sono attenzioni presenti nelle attività proposte atte a favorire una maggior condivisione e conoscenza della cooperazione internazionale, della cultura dello sviluppo sostenibile e della solidarietà tra Nord e Sud del mondo. 

Le iniziative di cooperazione decentrata del sistema piemontese proprio per questo hanno sempre avuto una forte componente e una voluta attenzione alle attività di sensibilizzazione di educazione alla cittadinanza prima definita mondiale, ora globale.

In materia di Educazione alla cittadinanza globale la Regione Piemonte vanta una storia pluriennale di impegno e investimento nell'ECG , partecipando anche attivamente all’evoluzione dei concetti e delle pratiche e collocandosi nel dibattito rispetto agli indirizzi nazionali e internazionali, partecipando e gestendo progetti nazionali in materia ( vedi sezioni relative).

Inoltre, grazie a fondi regionali nel 2023 è stato promosso un primo Bando pubblico per sostenere iniziative di ECG nell’ambito dell’educazione formale e/o informale realizzate dalle Organizzazione della Società Civile con sede in Piemonte al fine di : 

  • Aumentare la consapevolezza e l’impegno dei giovani per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e dell’Agenda 2030.
  • Favorire una visione globale e promuovere la cultura di pace, cooperazione e solidarietà internazionale nelle comunità locali. 

Le 14 iniziative finanziate hanno previsto la realizzazione di percorsi didattici attivati nelle scuole del territorio e co progettati con le OSC partner e di attività di animazione territoriale, svolte in collaborazione con vari soggetti della comunità locale, correlate ed in sinergia con il percorso didattico.

Grazie alle esperienze acquisite, alla buona riuscita dei progetti nazionali Regione 4.7 e REDUC, e a quanto realizzato nell’ambito del bando regionale, nel 2025 è stato lanciata una nuova iniziative con la quale si intende favorire il rafforzamento di reti tra Autorità Locali, OSC, Istituti scolastici e altri enti pubblici e privati per consolidare il ruolo delle comunità educanti territoriali, in ambito formale e non formale, nel costruire una visione comune per la sostenibilità e la solidarietà internazionale.


 

Anno
2025
Gruppo di Redazione
Redazione RSA
Paragrafi

La Regione Piemonte, nell’ambito della Legge regionale 67/95 sostiene e promuove, da oltre 20 anni, iniziative di Cooperazione internazionale e di Educazione alla cittadinanza globale.

E’ stata sviluppata, nel corso degli anni, una strategia di intervento basata prioritariamente sulla Cooperazione Decentrata, oggi chiamata Partenariato Territoriale, ossia sullo scambio di saperi, competenze, esperienze tra attori istituzionali, associazioni sociali e professionali, Organizzazioni della società civile (OSC), soggetti economici medi e piccoli del territorio e dei Paesi partner. 

I partenariati territoriali permettono di attivare scambi tra enti omologhi valorizzando i contributi e le specifiche competenze di ciascun territorio e dei soggetti coinvolti, di relazionarsi accrescendo le proprie competenze e favorendo la conoscenza di altre realtà territoriali e la comprensione della complessità delle sfide globali attuali.

Le Amministrazioni pubbliche possono svolgere in queste iniziative un ruolo importante per coinvolgere la propria comunità, facendo sistema, al fine di promuovere sui propri territori un diffuso interesse verso attività di cooperazione e di solidarietà internazionale e iniziative volte a favorire una cultura e educazione di pace e di cittadinanza globale.

In questa logica anche il ruolo delle Organizzazioni della Società Civile (OSC) diventa significativo: la loro esperienza e la profonda conoscenza della realtà dei territori partner e le attività svolte nella diffusione dell'Educazione alla Cittadinanza Globale in ambito formale e non formale sono di grande valore e possono contribuire alla costruzione di un sistema di cooperazione allo sviluppo regionale efficace. 

La storica presenza ed esperienza delle OSC nei territori partner garantisce quel ruolo di collegamento, anche operativo, che permette di consolidare le relazioni alla base del successo e della sostenibilità dei partenariati territoriali. 

Infine la presenza di reti sul territorio regionale attive nelle attività di cooperazione internazionale, tanto espressione di OSC (Consorzio delle ONG Piemontesi – COP) che di Enti Locali(Coordinamento Comuni per la Pace – Co.Co.Pa. - e ANCI Piemonte), oltre ad essere un elemento caratterizzante del sistema regionale, rappresenta un valore aggiunto in quanto in grado di favorire naturalmente la formazione e lo sviluppo di collaborazioni, scambio di competenze e coinvolgimento di altri attori pubblici e privati del territorio. 

Al fine di consolidare e di accrescere il sistema regionale , di promuovere lo sviluppo locale sostenibile dei contesti territoriali dei Paesi partner delle aree di intervento individuate nonché di diffondere e declinare a livello territoriale gli obiettivi dell'Agenda 2030 e l'educazione alla Cittadinanza Globale, la Regione sta investendo sia in termini di risorse che di attività a sostegno di numerose iniziative ed in particolare in:

  • Iniziative di cooperazione decentrata sostenute attraverso l’emanazione di un bando annuale per il finanziamento di progetti promossi dalle Autorità locali piemontesi nei Paesi partner dell'Africa sub sahariana;
  • Iniziative di educazione alla cittadinanza globale attraverso l’emanazione di un bando pubblico per il finanziamento di progetti promossi dalle OSC del territorio piemontese con attività da svolgersi in ambito formale e non formale

I Bandi annuali Piemonte e Africa sub- sahariana finanziano iniziative promosse da Enti Locali del territorio piemontese che intendano promuovere attività di cooperazione decentrata, nel rafforzamento di partenariati territoriali già esistenti o attraverso l’attivazione di nuove progettualità e nuove reti.

Gli interventi sono orientati in alcuni Paesi dell'Africa sub sahariana che vedono una forte presenza decennale del sistema piemontese con partenariati in alcuni casi ormai stabili e consolidati ed in particolare in Senegal, Benin, Burkina Faso, Costa d'Avorio, Guinea Conakry, Capo Verde.

I progetti sono indirizzati a promuovere lo sviluppo locale sostenibile, anche attraverso il rafforzamento dei sistemi di produzione dei contesti territoriali dei Paesi partner e migliorare le condizioni di vita delle popolazioni locali e ridurre la povertà, le ineguaglianze e l’insicurezza alimentare. 

Una forte attenzione è rivolta in particolare alle giovani generazioni e alle donne, alla loro inclusione economico-sociale e al contrasto alla marginalizzazione a cui sono state dedicate azioni volte a promuoverne l'inserimento sociale attraverso la formazione professionale e l’avvio al lavoro dignitoso, al rafforzamento istituzionale per migliorare l’elaborazione di politiche e servizi pubblici locali anche attraverso la formazione e l’aggiornamento delle competenze dei funzionari pubblici. 

Le tipologia delle azioni realizzate sono state molteplici e differenziate anche a seconda del contesto geografico in cui insistono con una forte concentrazione di progetti sulla formazione professionale per la promozione della micro imprenditorialità e azioni sul tema della sicurezza alimentare e di promozione startup di produzione, trasformazione e commercializzazione di produzioni locali.

Partenariati ampi e differenziati, con la compresenza di soggetti pubblici e privati, enti locali e Università, caratterizzati da forte complementarietà di esperienze e competenze e dall'affiancamento di Organizzazioni della società civile, hanno reso i progettuali più sostenibili nel tempo ed efficaci.

Molte delle iniziative prevedono una forte componente rivolta al territorio piemontese attraverso attività che mirano a facilitare le relazioni tra le comunità partner, piemontesi e africane e a migliorare la reciproca percezione dei territori e la conoscenza delle realtà nelle quali si originano, ad esempio, i flussi migratori. 

La comunicazione, la sensibilizzazione della cittadinanza, il coinvolgimento delle scuole sono attenzioni presenti nelle attività proposte atte a favorire una maggior condivisione e conoscenza della cooperazione internazionale, della cultura dello sviluppo sostenibile e della solidarietà tra Nord e Sud del mondo. 

Le iniziative di cooperazione decentrata del sistema piemontese proprio per questo hanno sempre avuto una forte componente e una voluta attenzione alle attività di sensibilizzazione di educazione alla cittadinanza prima definita mondiale, ora globale.

In materia di Educazione alla cittadinanza globale la Regione Piemonte vanta una storia pluriennale di impegno e investimento nell'ECG , partecipando anche attivamente all’evoluzione dei concetti e delle pratiche e collocandosi nel dibattito rispetto agli indirizzi nazionali e internazionali, partecipando e gestendo progetti nazionali in materia ( vedi sezioni relative).

Inoltre, grazie a fondi regionali nel 2023 è stato promosso un primo Bando pubblico per sostenere iniziative di ECG nell’ambito dell’educazione formale e/o informale realizzate dalle Organizzazione della Società Civile con sede in Piemonte al fine di : 

  • Aumentare la consapevolezza e l’impegno dei giovani per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e dell’Agenda 2030.
  • Favorire una visione globale e promuovere la cultura di pace, cooperazione e solidarietà internazionale nelle comunità locali. 

Le 14 iniziative finanziate hanno previsto la realizzazione di percorsi didattici attivati nelle scuole del territorio e co progettati con le OSC partner e di attività di animazione territoriale, svolte in collaborazione con vari soggetti della comunità locale, correlate ed in sinergia con il percorso didattico.

Grazie alle esperienze acquisite, alla buona riuscita dei progetti nazionali Regione 4.7 e REDUC, e a quanto realizzato nell’ambito del bando regionale, nel 2025 è stato lanciata una nuova iniziative con la quale si intende favorire il rafforzamento di reti tra Autorità Locali, OSC, Istituti scolastici e altri enti pubblici e privati per consolidare il ruolo delle comunità educanti territoriali, in ambito formale e non formale, nel costruire una visione comune per la sostenibilità e la solidarietà internazionale.


 

Anno
2025

Quadro normativo a supporto dell’ECG

In materia di Educazione alla cittadinanza globale la Regione Piemonte vanta una storia pluriennale di impegno e investimento, partecipando anche attivamente all’evoluzione dei concetti e delle pratiche e collocandosi nel dibattito al livello nazionale e internazionale. 

L’ Educazione alla Cittadinanza globale è incardinata nelle politiche regionali relative alla cooperazione e solidarietà internazionale che trovano fondamento nella Legge regionale del 17 agosto 1995 n. 67 "Interventi regionali per la promozione di una cultura ed educazione di pace per la cooperazione e la solidarietà internazionale”.

L’attività regionale in materia di cooperazione internazionale ed educazione alla cittadinanza globale si svolge nel più complesso quadro normativo definito dalle seguenti leggi nazionali e documenti strategici: 

Il quadro di riferimento regionale specifico per l’ECG si fonda sui seguenti strumenti normativi e di programmazione:

  • L.r. n. 67 del 1995 “Interventi regionali per la promozione, cooperazione e la solidarietà internazionale”

    La legge regionale nel suo complesso è orientata alla diffusione e al radicamento nella società piemontese di una cultura di pace, di solidarietà tra i popoli, di cooperazione internazionale, di rispetto dei diritti umani, delle libertà fondamentali, della dignità di ogni persona e della giustizia sociale e di promozione di un’ educazione allo sviluppo sostenibile.

    Nonostante la L.R. 67/95 vanti ormai quasi trent’anni, si trovano esplicite citazioni connesse al tema dell’OSS 4.7 già nel titolo, quando si parla di educazione di pace per la cooperazione e la solidarietà internazionale; nell’art. 1, dove si cita l’educazione allo sviluppo sostenibile, all’art.3, dove si menzionano educazione e sensibilizzazione della comunità regionale, infine nell’art.5, dedicato a iniziative di educazione e sensibilizzazione particolarmente rivolte alla pace e ai suoi presupposti.

     
  • Direttive triennali di carattere programmatico per gli anni 2024-2026 in materia di educazione di pace, cooperazione e solidarietà internazionale, ai sensi della legge regionale 17 agosto 1995, n. 67

    La Legge regionale sulla cooperazione internazionale viene declinata attraverso le Direttive triennali di carattere programmatico, che a loro volta trovano attuazione attraverso Piani annuali operativi.

    A seguito delle attività promosse con il progetto Regione 4.7 e altre attività in materia, e recenti Direttive di Carattere Programmatico (2024 – 2026) e i documenti operativi sono stati ampliati dedicando una maggiore attenzione alla tematica, intesa come materia strategica e rilevante per le attività svolte con la cittadinanza e con i territori e includendo ulteriori analisi e strumenti sull’ECG (Direttive triennali di carattere programmatico per gli anni 2024-2026 - Paragrafi 4; 5; 6.2).

     
  • Documento di economia e finanza regionale (DEFR)

    Il Documento è strutturato coerentemente con la Strategia regionale di Sviluppo Sostenibile (SRSvS) del Piemonte e le sue 7 Macro-aree strategiche (MAS) e così come il Piano Integrato di Attività e Organizzazione  riprende tale organizzazione.

    L'ECG, pur svolgendo un ruolo trasversale, trova al momento la sua collocazione più specifica nella “MAS 6 – Ridurre discriminazioni, diseguaglianze e illegalità” e nel bilancio finanziario di previsione con il “Programma 1901: Relazioni internazionali e Cooperazione allo sviluppo”. 

 

Coerentemente con il quadro delineato dalle strategie e dagli obiettivi richiamati a livello nazionale ed internazionale, la Regione Piemonte, nell’ambito della L.R. 67/95, degli strumenti normativi, delle attività progettuali e degli interventi avviati , ha rafforzato il proprio impegno per la realizzazione di iniziative di Educazione alla cittadinanza globale . 

Tale impegno sottende una forte consapevolezza del ruolo centrale che gli Enti territoriali e l'istituzione regionale nello specifico, possono svolgere nell'attuazione delle politiche nazionali, così come richiamato dalla Strategia Nazionale per l’Educazione alla Cittadinanza Globale.

In questa logica la Regione ha avviato la costruzione di percorsi attivi di confronto con enti e soggetti del proprio ed altri territori, al fine di valorizzare le specificità e le opportunità locali, promuovendo la continuità di azione e stimolando l’inserimento delle diverse attività nelle politiche, nei programmi e nelle iniziative a livello territoriale. Percorsi che mirano altresì a definire un sistema di governance e un piano operativo per l’Educazione alla Cittadinanza Globale a livello regionale.

Anno
2025
Gruppo di Redazione
Redazione RSA
Paragrafi

In materia di Educazione alla cittadinanza globale la Regione Piemonte vanta una storia pluriennale di impegno e investimento, partecipando anche attivamente all’evoluzione dei concetti e delle pratiche e collocandosi nel dibattito al livello nazionale e internazionale. 

L’ Educazione alla Cittadinanza globale è incardinata nelle politiche regionali relative alla cooperazione e solidarietà internazionale che trovano fondamento nella Legge regionale del 17 agosto 1995 n. 67 "Interventi regionali per la promozione di una cultura ed educazione di pace per la cooperazione e la solidarietà internazionale”.

L’attività regionale in materia di cooperazione internazionale ed educazione alla cittadinanza globale si svolge nel più complesso quadro normativo definito dalle seguenti leggi nazionali e documenti strategici: 

Il quadro di riferimento regionale specifico per l’ECG si fonda sui seguenti strumenti normativi e di programmazione:

  • L.r. n. 67 del 1995 “Interventi regionali per la promozione, cooperazione e la solidarietà internazionale”

    La legge regionale nel suo complesso è orientata alla diffusione e al radicamento nella società piemontese di una cultura di pace, di solidarietà tra i popoli, di cooperazione internazionale, di rispetto dei diritti umani, delle libertà fondamentali, della dignità di ogni persona e della giustizia sociale e di promozione di un’ educazione allo sviluppo sostenibile.

    Nonostante la L.R. 67/95 vanti ormai quasi trent’anni, si trovano esplicite citazioni connesse al tema dell’OSS 4.7 già nel titolo, quando si parla di educazione di pace per la cooperazione e la solidarietà internazionale; nell’art. 1, dove si cita l’educazione allo sviluppo sostenibile, all’art.3, dove si menzionano educazione e sensibilizzazione della comunità regionale, infine nell’art.5, dedicato a iniziative di educazione e sensibilizzazione particolarmente rivolte alla pace e ai suoi presupposti.

     
  • Direttive triennali di carattere programmatico per gli anni 2024-2026 in materia di educazione di pace, cooperazione e solidarietà internazionale, ai sensi della legge regionale 17 agosto 1995, n. 67

    La Legge regionale sulla cooperazione internazionale viene declinata attraverso le Direttive triennali di carattere programmatico, che a loro volta trovano attuazione attraverso Piani annuali operativi.

    A seguito delle attività promosse con il progetto Regione 4.7 e altre attività in materia, e recenti Direttive di Carattere Programmatico (2024 – 2026) e i documenti operativi sono stati ampliati dedicando una maggiore attenzione alla tematica, intesa come materia strategica e rilevante per le attività svolte con la cittadinanza e con i territori e includendo ulteriori analisi e strumenti sull’ECG (Direttive triennali di carattere programmatico per gli anni 2024-2026 - Paragrafi 4; 5; 6.2).

     
  • Documento di economia e finanza regionale (DEFR)

    Il Documento è strutturato coerentemente con la Strategia regionale di Sviluppo Sostenibile (SRSvS) del Piemonte e le sue 7 Macro-aree strategiche (MAS) e così come il Piano Integrato di Attività e Organizzazione  riprende tale organizzazione.

    L'ECG, pur svolgendo un ruolo trasversale, trova al momento la sua collocazione più specifica nella “MAS 6 – Ridurre discriminazioni, diseguaglianze e illegalità” e nel bilancio finanziario di previsione con il “Programma 1901: Relazioni internazionali e Cooperazione allo sviluppo”. 

 

Coerentemente con il quadro delineato dalle strategie e dagli obiettivi richiamati a livello nazionale ed internazionale, la Regione Piemonte, nell’ambito della L.R. 67/95, degli strumenti normativi, delle attività progettuali e degli interventi avviati , ha rafforzato il proprio impegno per la realizzazione di iniziative di Educazione alla cittadinanza globale . 

Tale impegno sottende una forte consapevolezza del ruolo centrale che gli Enti territoriali e l'istituzione regionale nello specifico, possono svolgere nell'attuazione delle politiche nazionali, così come richiamato dalla Strategia Nazionale per l’Educazione alla Cittadinanza Globale.

In questa logica la Regione ha avviato la costruzione di percorsi attivi di confronto con enti e soggetti del proprio ed altri territori, al fine di valorizzare le specificità e le opportunità locali, promuovendo la continuità di azione e stimolando l’inserimento delle diverse attività nelle politiche, nei programmi e nelle iniziative a livello territoriale. Percorsi che mirano altresì a definire un sistema di governance e un piano operativo per l’Educazione alla Cittadinanza Globale a livello regionale.

Anno
2025

L’Educazione alla Cittadinanza Globale (ECG)

Anno
2025

L’UNESCO ha proposto una definizione largamente condivisa a livello internazionale e nazionale che lega l’Educazione alla cittadinanza globale (ECG) all’Educazione allo Sviluppo Sostenibile (ESS) in chiave di monitoraggio delle politiche e pratiche educative. 

In questo contesto, l’UNESCO definisce l’Educazione alla cittadinanza globale (ECG) come azione che ha per obiettivi la promozione del rispetto di tutti, di un senso di appartenenza ad un’umanità comune, di atteggiamenti e comportamenti di responsabilità e cittadinanza attiva. 

In tal senso, l’ECG mira a mettere in grado chi apprende ad assumere ruoli attivi nell’affrontare le sfide globali contribuendo in modo pro-attivo a rendere il pianeta più pacifico, tollerante, inclusivo e sicuro. 

Strettamente collegata con l’ECG, l’Educazione allo sviluppo sostenibile (ESS) opera in modo complementare e in accordo con l’Agenda 2030 e mira a mettere in grado chi apprende a poter prendere decisioni informate e a compiere azioni responsabili per promuovere integrità ambientale, economie percorribili ed una società equa ed inclusiva, per le generazioni presenti e future, nel rispetto dell’uguaglianza di genere, delle pari opportunità e della diversità culturale.

Si tratta di una definizione molto ampia che sottolinea l’interdipendenza tra i diversi ambiti e il richiamo costante all’interconnessione tra il livello locale, nazionale e globale.

L’ECG richiama il Target 4.7 dell’Agenda 2030: entro il 2030, assicurarsi che tutti i discenti acquisiscano le conoscenze e le competenze necessarie per promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso, tra l’altro, l'educazione per lo sviluppo sostenibile e stili di vita sostenibili, i diritti umani, l'uguaglianza di genere, la promozione di una cultura di pace e di non violenza, la cittadinanza globale e la valorizzazione della diversità culturale e del contributo della cultura allo sviluppo sostenibile

Questo target è considerato l’elemento chiave per la realizzazione della transizione culturale in quanto, l’educazione allo sviluppo sostenibile e alla cittadinanza globale, all’interno di un più ampio sistema di istruzione, rivestono un ruolo fondamentale e trasversale nella realizzazione dei principi dell’Agenda, attraverso l’applicazione di valori, comportamenti, conoscenze, alleanze nuove, responsabili e consapevoli 

Il rinnovato interesse verso l’ECG trova radici nella complessità odierna e nella consapevolezza che :

  • le grandi sfide della società contemporanea richiedono che gli individui possiedano una coscienza globale, che una nuova generazione di cittadini e cittadine venga formata con conoscenze, capacità, valori e atteggiamenti che favoriscano un mondo più sostenibile, equo e inclusivo

  • la cooperazione internazionale allo sviluppo può contribuire ad affrontare queste sfide e i grandi temi (povertà, squilibri, migrazioni forzate, cambiamenti climatici, conflitti,…) provando ad offrire possibili risposte e proposte con la consapevolezza che alcune delle sfide derivano da cause insite nei meccanismi di funzionamento dell'economia globale e negli attuali modelli di sviluppo 

  • le relazioni internazionali, costruite negli anni grazie a numerosi e qualificati partenariati territoriali promossi e realizzati da Regioni, Enti locali e soggetti della società civile e le molteplici occasioni di incontro e interscambio connesse, rappresentano un'occasione formidabile per accrescere la conoscenza e la consapevolezza delle dinamiche globali e assumere comportamenti e decisioni responsabili e sostenibili, a livello personale e politico.

L'ECG oggi, rappresenta un' opportunità per ricollocare una esperienza rilevante per il Piemonte all’interno di processi di cambiamento di contesto e delle politiche regionali, dettati dall’approvazione della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile del Piemonte, all’interno di un disegno condiviso a livello nazionale che dà centralità ai Vettori di sostenibilità e, tra questi, alla “cultura della sostenibilità”, e in relazione agli indirizzi europei e nazionali propri dell’ECG.

La SRSvS considera lo sviluppo sostenibile come cambio di paradigma che indirizza il Piemonte verso nuove prospettive di sviluppo, attraverso un ri-orientamento delle politiche e delle azioni a tutte le scale di intervento, con il proposito di ridurre gli squilibri sociali e ambientali generati da un modello fondato sulla sola crescita economica. 

È centrale, per lo sviluppo sostenibile, la costruzione del senso appartenenza a una società globale, come valore, principio e concetto che orienta scelte e comportamenti virtuosi collaborativi, cooperativi e solidali, ed è da considerare e trattare in un quadro globalizzato di complessità crescente, segnato da pesanti problemi, contraddizioni e conflitti.

L’Educazione alla Cittadinanza Globale (ECG) interviene alimentando la costruzione di una visione globale dei problemi e dei processi e promuovendo il senso di appartenenza ad una società globale.

E' necessario quindi agire a tutti i livelli affinché l'ECG si collochi all’interno delle strategie e delle politiche regionali volte al perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, alimentando processi di cambiamento culturale diffusi.

Stato del Documento
Gruppo di Redazione

Promozione dell’associazionismo fondiario e la gestione forestale associata - Bando 2024

Il 9 gennaio 2025 è stato aperto il “Bando per la promozione dell'associazionismo fondiario e la gestione forestale associata” (d.d. n. 1112 del 30 dicembre 2024), reso possibile dallo stanziamento ministeriale previsto nella Legge di bilancio n. 145/2018, in cui venne istituito il “Fondo per le foreste italiane” con l’apposito ruolo di assicurare la tutela, la valorizzazione, il monitoraggio e la diffusione di conoscenza delle foreste nel territorio italiano.

Il Bando, in attuazione del Decreto del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste n. 410778 del 4 agosto 2023, è diretto a sostenere forme di gestione associata delle risorse silvo-pastorali, appartenenti sia a soggetti pubblici che a soggetti privati o a loro aggregazioni, al fine di favorire la tutela e la gestione attiva delle proprietà forestali, il miglioramento dei fondi abbandonati e la ricostituzione di unità produttive economicamente sostenibili in grado di favorire l'occupazione, la costituzione ed il consolidamento di nuove attività imprenditoriali.

I soggetti beneficiari, come individuato con la D.G.R. n. 8-8742 del 10 giugno 2024, sono state le Associazioni Fondiarie legalmente costituite ai sensi della l.r. n. 21/2016 alla data di presentazione della domanda e con almeno cinque soci conferitori.

Gli interventi ammissibili riportati al paragrafo 2.2 del Bando dovevano riguardare una superficie silvo-pastorale territorialmente contigua di almeno 20 ha, a cui si potevano aggiungere superfici anche non accorpate di dimensioni minori.

La dotazione finanziaria del presente bando era pari a € 422.660 con spesa ammissibile minima di € 20.000 per singola domanda e spesa massima di € 80.000.

È stato possibile presentare domande fino alle ore 12:30:00 del giorno lunedì 14 aprile 2025. Entro tale termine era necessario presentare via PEC, insieme alla domanda di aiuto, un progetto preliminare come previsto al paragrafo 2.3 del Bando. In seguito alla verifica dei requisiti di ricevibilità e alla pubblicazione di una graduatoria provvisoria di potenziali beneficiari. Le istruttorie dei progetti ricevuti in questa prima fase verranno concluse nel primo semestre del 2025, dando la possibilità ai soggetti ritenuti ricevibili di presentare i progetti di dettaglio dal 14/06/2025.

 

Informazioni e risorse aggiuntive


Pagina del bando:
https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/decreto-masaf-n-410778-04082023-dgr-n-8-87422024xi-10062024-apertura-bando-promozione

 

Anno
2025
Gruppo di Redazione
Redazione RSA
Paragrafi

Il 9 gennaio 2025 è stato aperto il “Bando per la promozione dell'associazionismo fondiario e la gestione forestale associata” (d.d. n. 1112 del 30 dicembre 2024), reso possibile dallo stanziamento ministeriale previsto nella Legge di bilancio n. 145/2018, in cui venne istituito il “Fondo per le foreste italiane” con l’apposito ruolo di assicurare la tutela, la valorizzazione, il monitoraggio e la diffusione di conoscenza delle foreste nel territorio italiano.

Il Bando, in attuazione del Decreto del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste n. 410778 del 4 agosto 2023, è diretto a sostenere forme di gestione associata delle risorse silvo-pastorali, appartenenti sia a soggetti pubblici che a soggetti privati o a loro aggregazioni, al fine di favorire la tutela e la gestione attiva delle proprietà forestali, il miglioramento dei fondi abbandonati e la ricostituzione di unità produttive economicamente sostenibili in grado di favorire l'occupazione, la costituzione ed il consolidamento di nuove attività imprenditoriali.

I soggetti beneficiari, come individuato con la D.G.R. n. 8-8742 del 10 giugno 2024, sono state le Associazioni Fondiarie legalmente costituite ai sensi della l.r. n. 21/2016 alla data di presentazione della domanda e con almeno cinque soci conferitori.

Gli interventi ammissibili riportati al paragrafo 2.2 del Bando dovevano riguardare una superficie silvo-pastorale territorialmente contigua di almeno 20 ha, a cui si potevano aggiungere superfici anche non accorpate di dimensioni minori.

La dotazione finanziaria del presente bando era pari a € 422.660 con spesa ammissibile minima di € 20.000 per singola domanda e spesa massima di € 80.000.

È stato possibile presentare domande fino alle ore 12:30:00 del giorno lunedì 14 aprile 2025. Entro tale termine era necessario presentare via PEC, insieme alla domanda di aiuto, un progetto preliminare come previsto al paragrafo 2.3 del Bando. In seguito alla verifica dei requisiti di ricevibilità e alla pubblicazione di una graduatoria provvisoria di potenziali beneficiari. Le istruttorie dei progetti ricevuti in questa prima fase verranno concluse nel primo semestre del 2025, dando la possibilità ai soggetti ritenuti ricevibili di presentare i progetti di dettaglio dal 14/06/2025.

 

Informazioni e risorse aggiuntive


Pagina del bando:
https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/decreto-masaf-n-410778-04082023-dgr-n-8-87422024xi-10062024-apertura-bando-promozione

 

Anno
2025

Investimenti produttivi forestali – Vivaistica forestale

A marzo 2024 Regione Piemonte ha approvato (d.d. 179 del 22 marzo 2024) il bando relativo all’intervento SRD15 del CSR 2023 – 2027 dedicato agli investimenti produttivi per la vivaistica forestale. Il bando è rivolto all’ammodernamento dei processi di produzione di materiali forestali di moltiplicazione attraverso investimenti da parte di aziende vivaistiche forestali e realizzazione di strutture aziendali, incremento del parco macchine e attrezzature nonché introduzione di innovazione tecnica e gestionale.

Gli interventi ammissibili sono in particolare:

  • Acquisto e installazione di celle climatizzate e impianti per la conservazione del MFM;
  • Realizzazione di impianti di raffrescamento, riscaldamento, irrigazione;
  • Miglioramento, rinnovo e ripristino degli impianti irrigui esistenti;
  • Costruzione, miglioramento, ristrutturazione di serre, ombrai e tunnel;
  • Acquisto di macchinari e attrezzature mobili per coltivazione o confezionamento del MFM;
  • Investimenti immateriali collegati al miglioramento dei processi produttivi. 

Sono finanziabili interventi localizzati all’interno del territorio regionale.

La dotazione è di € 2.000.000,00.


 

Anno
2025
Gruppo di Redazione
Redazione RSA
Paragrafi

A marzo 2024 Regione Piemonte ha approvato (d.d. 179 del 22 marzo 2024) il bando relativo all’intervento SRD15 del CSR 2023 – 2027 dedicato agli investimenti produttivi per la vivaistica forestale. Il bando è rivolto all’ammodernamento dei processi di produzione di materiali forestali di moltiplicazione attraverso investimenti da parte di aziende vivaistiche forestali e realizzazione di strutture aziendali, incremento del parco macchine e attrezzature nonché introduzione di innovazione tecnica e gestionale.

Gli interventi ammissibili sono in particolare:

  • Acquisto e installazione di celle climatizzate e impianti per la conservazione del MFM;
  • Realizzazione di impianti di raffrescamento, riscaldamento, irrigazione;
  • Miglioramento, rinnovo e ripristino degli impianti irrigui esistenti;
  • Costruzione, miglioramento, ristrutturazione di serre, ombrai e tunnel;
  • Acquisto di macchinari e attrezzature mobili per coltivazione o confezionamento del MFM;
  • Investimenti immateriali collegati al miglioramento dei processi produttivi. 

Sono finanziabili interventi localizzati all’interno del territorio regionale.

La dotazione è di € 2.000.000,00.


 

Anno
2025

Realizzazione di impianti per la produzione di energia termica o microcogenerazione con l’utilizzo di biomasse legnose agroforestali da filiera corta

Il bando FOSMIT sostiene investimenti per la produzione, stoccaggio, trasporto dell’energia termica da biomassa forestale legnosa (cippato) da filiera corta, al fine di promuovere lo sviluppo socio economico locale delle zone montane mediante l’utilizzo del legno quale fonte energetica rinnovabile.

Le iniziative devono quindi assolvere allo stesso tempo a obiettivi economici (reddito), sociali (occupazione) e ambientali (gestione del territorio montano, utilizzo sostenibile di risorse rinnovabili, decarbonizzazione e contenimento delle emissioni).

Gli interventi ammessi a finanziamento comprendono:

  • strutture e impianti per lo stoccaggio e l’essiccazione delle biomasse agroforestali a servizio della centrale per la produzione di energia termica.
  • impianti termici costituiti da generatori alimentati con biomasse legnose agroforestali derivanti da filiera corta.
  • impianti per la produzione di energia termica da fonte solare integrati con impianti di cui alla tipologia B)
  • reti per la distribuzione dell'energia termica e/o impianti intelligenti per lo stoccaggio (tramite puffer) di energia termica a servizio degli impianti realizzati in attuazione del Bando.

La localizzazione degli impianti dovrà essere nelle porzioni montane del territorio regionale e potranno beneficiare del contributo sia soggetti pubblici che privati.

Fra i requisiti di ammissione vi sono aspetti che riguardano l'approvvigionamento del combustibile, prestazioni energetiche e ambientali degli impianti, di progettazione e di sostenibilità economica.

Il contributo ha un'entità del 100% in caso di accesso al conto termico e del 70% nel caso in cui non si faccia domanda per quest'ultimo.

 

Informazioni e risorse aggiuntive
 

Bando FOSMIT - Realizzazione di impianti per la produzione di energia termica o microcogenerazione con l’utilizzo di biomasse legnose agroforestali da filiera corta:
https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/bando-cofinanziamento-realizzazione-impianti-diretti-alla-produzione-energia-termica-mediante-0


 

Anno
2025
Gruppo di Redazione
Redazione RSA
Paragrafi

Il bando FOSMIT sostiene investimenti per la produzione, stoccaggio, trasporto dell’energia termica da biomassa forestale legnosa (cippato) da filiera corta, al fine di promuovere lo sviluppo socio economico locale delle zone montane mediante l’utilizzo del legno quale fonte energetica rinnovabile.

Le iniziative devono quindi assolvere allo stesso tempo a obiettivi economici (reddito), sociali (occupazione) e ambientali (gestione del territorio montano, utilizzo sostenibile di risorse rinnovabili, decarbonizzazione e contenimento delle emissioni).

Gli interventi ammessi a finanziamento comprendono:

  • strutture e impianti per lo stoccaggio e l’essiccazione delle biomasse agroforestali a servizio della centrale per la produzione di energia termica.
  • impianti termici costituiti da generatori alimentati con biomasse legnose agroforestali derivanti da filiera corta.
  • impianti per la produzione di energia termica da fonte solare integrati con impianti di cui alla tipologia B)
  • reti per la distribuzione dell'energia termica e/o impianti intelligenti per lo stoccaggio (tramite puffer) di energia termica a servizio degli impianti realizzati in attuazione del Bando.

La localizzazione degli impianti dovrà essere nelle porzioni montane del territorio regionale e potranno beneficiare del contributo sia soggetti pubblici che privati.

Fra i requisiti di ammissione vi sono aspetti che riguardano l'approvvigionamento del combustibile, prestazioni energetiche e ambientali degli impianti, di progettazione e di sostenibilità economica.

Il contributo ha un'entità del 100% in caso di accesso al conto termico e del 70% nel caso in cui non si faccia domanda per quest'ultimo.

 

Informazioni e risorse aggiuntive
 

Bando FOSMIT - Realizzazione di impianti per la produzione di energia termica o microcogenerazione con l’utilizzo di biomasse legnose agroforestali da filiera corta:
https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/bando-cofinanziamento-realizzazione-impianti-diretti-alla-produzione-energia-termica-mediante-0


 

Anno
2025

Fondo per lo Sviluppo delle Montagne Italiane (FOSMIT)

Anno
2025

La legge 31 dicembre 2021 n. 234, “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e Bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024”, art. 1, commi 593, 594, 595 e 596, ha istituito il Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (FOSMIT).

Il Fondo è finalizzato alla promozione e realizzazione di interventi per la salvaguardia e la valorizzazione della montagna, nonché misure di sostegno in favore dei Comuni totalmente e parzialmente montani delle Regioni e delle Province autonome.

Il Fondo è stato finanziato, a seguito dell’articolo 1, comma 593, legge 30 dicembre 2021, n.234, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e Bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024”.

Informazioni e risorse aggiuntive
 

Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane - Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie:
https://www.affariregionali.it/it/aree-tematiche/montagna/fondi-montagna/fondo-per-lo-sviluppo-delle-montagne-italiane/fondo-per-lo-sviluppo-delle-montagne-italiane/

 

Stato del Documento
Gruppo di Redazione

Qualità dell'aria

Tema
Tipo
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Le azioni di risposta specifiche per raggiungere e mantenere gli obiettivi di qualità dell'aria indicati nelle norme e europee e nazionali sono principalmente contenute nel Piano Regionale per la Qualità dell'Aria e nelle azioni di dettaglio da questo previste.

Informazioni e risorse aggiuntive

Direttiva 2008/50/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2008, relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa http://data.europa.eu/eli/dir/2008/50/oj

Decreto Legislativo 155 del 13/08/2010 - Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2010-08-13;155

Anno
2025
Stato del Documento
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CSR - Impianti di forestazione/imboschimento e sistemi agroforestali su terreni agricoli

L’Intervento SRD05 – Impianti forestazione/imboschimento e sistemi agroforestali su terreni agricoli sostiene, attraverso l’erogazione di un sostegno che copre in tutto o in parte i costi sostenuti per la realizzazione degli impianti, l’imboschimento di terreni agricoli con l’utilizzo di specie legnose adatte alle condizioni stazionali e climatiche della zona interessata, nel rispetto di specifici requisiti ambientali.

L’Intervento è articolato nelle seguenti Azioni e Sottoazioni:

  • Azione SRD05.1 Impianto di imboschimento naturaliforme su superfici agricole;
  • Azione SRD05.2 Impianto di arboricoltura a ciclo breve o medio-lungo su superfici agricole, che comprende più tipologie di impianto: impianto di arboricoltura a ciclo breve (pioppicoltura) e impianto di arboricoltura a ciclo medio-lungo, distinto in arboricoltura da legno e arboricoltura con specie tartufigene;
  • Azione SRD05.3 Impianto sistemi agroforestali su superfici agricole, Sottoazione 1: Sistemi silvoarabili su superfici agricole.


Gli indirizzi per la predisposizione dei bandi sono stati approvati  dalla Giunta Regionale nel luglio 2023 (Deliberazione n. 6-7304 del 31/07/2023).

Ad aprile 2024 sono stati invece approvati i bandi per le azioni SRD05.1 e SRD05.2 (d.d. 250/A1614A del 15 aprile 2024)


Impianto di imboschimento naturaliforme su superfici agricole


L’Azione SRD05.1  sostiene la realizzazione di impianti naturaliformi con finalità multiple (ambientali, paesaggistiche, socio-ricreative, produttive), realizzati utilizzando specie forestali arboree e arbustive autoctone di origine certificata, anche micorizzate, adatte alle condizioni ambientali locali, al fine di creare nuove superfici forestali permanenti.

Il bando è rivolto a soggetti, pubblici o privati, titolari di una superficie agricola e prevede il finanziamento di impianti di bosco permanente, con l’obiettivo di ricostituzione del bosco planiziale. La finalità è la creazione di popolamenti forestali naturaliformi (per composizione, struttura e densità), polifunzionali e permanenti (cioè non più passibili di trasformazione d’uso del suolo), da gestire e porre in rinnovazione con le tecniche della selvicoltura naturalistica. 

L’aliquota di sostegno è pari al 100% della spesa ammissibile, sotto forma di contributo in conto capitale. 

L’ammissibilità degli impianti è circoscritta alle aree di pianura.

Superficie minima per domanda: 2 ha in corpi da 1 ha.
Superficie massima: 15 ha

Dotazione finanziaria: 150.000,00 euro


Impianto di arboricoltura a ciclo breve (pioppicoltura)
 

L’Azione SRD05.2 sostiene la realizzazione di piantagioni arboree temporanee con cloni di pioppo, escludendo la pioppicoltura ordinaria (monoclonale), di durata minima pari a 8 anni.

Il bando è rivolto a soggetti privati, titolari di una superficie agricola prevede il finanziamento di impianti di arboricoltura a ciclo breve (pioppicoltura) costituiti da almeno due cloni di pioppo, di cui almeno uno “a maggior sostenibilità ambientale” (cloni MSA). E’ obbligatorio l’uso di almeno il 20% di cloni MSA sul totale delle pioppelle impiegate.

L’aliquota di sostegno è calcolata come percentuale della spesa ammissibile, sotto forma di contributo in conto capitale, come di seguito indicato:

  • 80% se si verifica una delle due seguenti condizioni:

      - possesso di certificazione per la Gestione Sostenibile delle Foreste (FSC o PEFC);
      - impianti con miscuglio clonale e almeno il 50% di piante di cloni MSA sul totale delle piante di cloni di pioppo messe a dimora;
     
  • 60% in tutti gli altri casi.

L’ammissibilità degli impianti è circoscritta alle aree di pianura.

Superficie minima per domanda: 2 ha in corpi da 1 ha. 
Superficie massima: 15 ha.

Dotazione finanziaria: 1.650.000,00 euro.



Impianto di arboricoltura da legno a ciclo medio-lungo
 

L’Azione SRD05.2 sostiene la realizzazione di piantagioni arboree temporanee costituite da latifoglie, con funzioni sia ambientali che produttive (produzione di legname di pregio per l’industria), di durata minima pari a 15 anni.

Il bando è rivolto a soggetti, pubblici o privati, titolari di una superficie agricola e prevede il finanziamento di impianti di arboricoltura da legno a ciclo medio-lungo, costituiti da almeno 3 specie di latifoglie arboree, delle quali almeno due utilizzate come “piante principali” e almeno una come ”accessoria”.

L’aliquota di sostegno è calcolata come percentuale della spesa ammissibile, sotto forma di contributo in conto capitale, come di seguito indicato:

  • 100% per gli Enti pubblici o di diritto pubblico;
  • 80% per gli imprenditori agricoli e gli altri soggetti privati.

L’ammissibilità degli impianti è circoscritta alle aree di pianura.

Superficie minima per domanda: 2 ha in corpi da 1 ha.
superficie massima: 15 ha.

Dotazione finanziaria: 150.000,00 euro.


Impianto di arboricoltura a ciclo medio-lungo con specie tartufigene
 

L’Azione SRD05.2 sostiene la realizzazione di piantagioni arboree temporanee costituite da latifoglie tartufigene (anche con piante micorrizate), con funzioni sia ambientali che produttive (produzione di tartufi), di durata minima pari a 15 anni.

Il bando è rivolto a soggetti, pubblici o privati, titolari di una superficie agricola e prevede il finanziamento di impianti di arboricoltura a ciclo medio-lungo con specie tartufigene, anche con piante micorrizate, realizzati con almeno 2 specie di latifoglie arboree, la meno abbondante delle quali costituisca almeno il 10% delle piante utilizzate nell’impianto.

L’aliquota di sostegno è calcolata come percentuale della spesa ammissibile, sotto forma di contributo in conto capitale, come di seguito indicato:

  • 100% per gli Enti pubblici o di diritto pubblico;
  • 80% per gli imprenditori agricoli e gli altri soggetti privati.

L’ammissibilità degli impianti è circoscritta alle "Aree a vocazione tartufigena" (attitudine media o alta alla produzione di tartufo bianco, nero o scorzone), individuate dalla Carta delle attitudini tartufigene del territorio piemontese.

Superficie minima per domanda: 1 ha in corpi da 0,25 ha.
superficie massima: 15 ha.

Dotazione finanziaria: 150.000,00 euro.
 


Impianto di sistemi agroforestali su superfici agricole
 

L’Azione SRD05.3 sostiene la realizzazione di impianti nei quali siano presenti sulla stessa superficie consociazioni di colture e produzioni agricole e zootecniche con specie forestali arboree e arbustive autoctone, di antico indigenato o altre specie forestali di origine certificata, adatte alle condizioni locali.

Con D.D. 1087/A1614A del 24 dicembre 2024 è stato approvato il bando relativo alla Sottoazione 05.3.1 “Sistemi silvoarabili su superfici agricole”: la superficie oggetto di domanda può essere utilizzata per la produzione agricola e foraggera (prati avvicendati e in generale colture foraggere non permanenti) e per una produzione accessoria di assortimenti legnosi (legno da opera e/o biomassa a uso energetico) e/o prodotti forestali non legnosi, nonché con funzioni di frangivento e per la diversificazione ambientale. Possono essere utilizzate piante di specie forestali, arboree e arbustive, autoctone o comunque adatte alle condizioni stazionali, compresi i cloni di pioppo, con densità compresa tra 50 e 150 piante arboree ad ettaro.

La superficie di sistema agroforestale ammissibile è compresa tra 2 (in corpi minimi di uno) e 15 ettari per domanda.

La spesa massima ammissibile ad ettaro di sistema agroforestale è pari a € 5.000,00; il contributo, pari all’80% della spesa ammessa, deve risultare compreso tra € 2.500,00 e € 50.000,00 per domanda. 

Sono finanziabili interventi localizzati nelle aree di pianura, come indicate nel bando.



 



 

Anno
2025
Gruppo di Redazione
Redazione RSA
Paragrafi

L’Intervento SRD05 – Impianti forestazione/imboschimento e sistemi agroforestali su terreni agricoli sostiene, attraverso l’erogazione di un sostegno che copre in tutto o in parte i costi sostenuti per la realizzazione degli impianti, l’imboschimento di terreni agricoli con l’utilizzo di specie legnose adatte alle condizioni stazionali e climatiche della zona interessata, nel rispetto di specifici requisiti ambientali.

L’Intervento è articolato nelle seguenti Azioni e Sottoazioni:

  • Azione SRD05.1 Impianto di imboschimento naturaliforme su superfici agricole;
  • Azione SRD05.2 Impianto di arboricoltura a ciclo breve o medio-lungo su superfici agricole, che comprende più tipologie di impianto: impianto di arboricoltura a ciclo breve (pioppicoltura) e impianto di arboricoltura a ciclo medio-lungo, distinto in arboricoltura da legno e arboricoltura con specie tartufigene;
  • Azione SRD05.3 Impianto sistemi agroforestali su superfici agricole, Sottoazione 1: Sistemi silvoarabili su superfici agricole.


Gli indirizzi per la predisposizione dei bandi sono stati approvati  dalla Giunta Regionale nel luglio 2023 (Deliberazione n. 6-7304 del 31/07/2023).

Ad aprile 2024 sono stati invece approvati i bandi per le azioni SRD05.1 e SRD05.2 (d.d. 250/A1614A del 15 aprile 2024)


Impianto di imboschimento naturaliforme su superfici agricole


L’Azione SRD05.1  sostiene la realizzazione di impianti naturaliformi con finalità multiple (ambientali, paesaggistiche, socio-ricreative, produttive), realizzati utilizzando specie forestali arboree e arbustive autoctone di origine certificata, anche micorizzate, adatte alle condizioni ambientali locali, al fine di creare nuove superfici forestali permanenti.

Il bando è rivolto a soggetti, pubblici o privati, titolari di una superficie agricola e prevede il finanziamento di impianti di bosco permanente, con l’obiettivo di ricostituzione del bosco planiziale. La finalità è la creazione di popolamenti forestali naturaliformi (per composizione, struttura e densità), polifunzionali e permanenti (cioè non più passibili di trasformazione d’uso del suolo), da gestire e porre in rinnovazione con le tecniche della selvicoltura naturalistica. 

L’aliquota di sostegno è pari al 100% della spesa ammissibile, sotto forma di contributo in conto capitale. 

L’ammissibilità degli impianti è circoscritta alle aree di pianura.

Superficie minima per domanda: 2 ha in corpi da 1 ha.
Superficie massima: 15 ha

Dotazione finanziaria: 150.000,00 euro


Impianto di arboricoltura a ciclo breve (pioppicoltura)
 

L’Azione SRD05.2 sostiene la realizzazione di piantagioni arboree temporanee con cloni di pioppo, escludendo la pioppicoltura ordinaria (monoclonale), di durata minima pari a 8 anni.

Il bando è rivolto a soggetti privati, titolari di una superficie agricola prevede il finanziamento di impianti di arboricoltura a ciclo breve (pioppicoltura) costituiti da almeno due cloni di pioppo, di cui almeno uno “a maggior sostenibilità ambientale” (cloni MSA). E’ obbligatorio l’uso di almeno il 20% di cloni MSA sul totale delle pioppelle impiegate.

L’aliquota di sostegno è calcolata come percentuale della spesa ammissibile, sotto forma di contributo in conto capitale, come di seguito indicato:

  • 80% se si verifica una delle due seguenti condizioni:

      - possesso di certificazione per la Gestione Sostenibile delle Foreste (FSC o PEFC);
      - impianti con miscuglio clonale e almeno il 50% di piante di cloni MSA sul totale delle piante di cloni di pioppo messe a dimora;
     
  • 60% in tutti gli altri casi.

L’ammissibilità degli impianti è circoscritta alle aree di pianura.

Superficie minima per domanda: 2 ha in corpi da 1 ha. 
Superficie massima: 15 ha.

Dotazione finanziaria: 1.650.000,00 euro.



Impianto di arboricoltura da legno a ciclo medio-lungo
 

L’Azione SRD05.2 sostiene la realizzazione di piantagioni arboree temporanee costituite da latifoglie, con funzioni sia ambientali che produttive (produzione di legname di pregio per l’industria), di durata minima pari a 15 anni.

Il bando è rivolto a soggetti, pubblici o privati, titolari di una superficie agricola e prevede il finanziamento di impianti di arboricoltura da legno a ciclo medio-lungo, costituiti da almeno 3 specie di latifoglie arboree, delle quali almeno due utilizzate come “piante principali” e almeno una come ”accessoria”.

L’aliquota di sostegno è calcolata come percentuale della spesa ammissibile, sotto forma di contributo in conto capitale, come di seguito indicato:

  • 100% per gli Enti pubblici o di diritto pubblico;
  • 80% per gli imprenditori agricoli e gli altri soggetti privati.

L’ammissibilità degli impianti è circoscritta alle aree di pianura.

Superficie minima per domanda: 2 ha in corpi da 1 ha.
superficie massima: 15 ha.

Dotazione finanziaria: 150.000,00 euro.


Impianto di arboricoltura a ciclo medio-lungo con specie tartufigene
 

L’Azione SRD05.2 sostiene la realizzazione di piantagioni arboree temporanee costituite da latifoglie tartufigene (anche con piante micorrizate), con funzioni sia ambientali che produttive (produzione di tartufi), di durata minima pari a 15 anni.

Il bando è rivolto a soggetti, pubblici o privati, titolari di una superficie agricola e prevede il finanziamento di impianti di arboricoltura a ciclo medio-lungo con specie tartufigene, anche con piante micorrizate, realizzati con almeno 2 specie di latifoglie arboree, la meno abbondante delle quali costituisca almeno il 10% delle piante utilizzate nell’impianto.

L’aliquota di sostegno è calcolata come percentuale della spesa ammissibile, sotto forma di contributo in conto capitale, come di seguito indicato:

  • 100% per gli Enti pubblici o di diritto pubblico;
  • 80% per gli imprenditori agricoli e gli altri soggetti privati.

L’ammissibilità degli impianti è circoscritta alle "Aree a vocazione tartufigena" (attitudine media o alta alla produzione di tartufo bianco, nero o scorzone), individuate dalla Carta delle attitudini tartufigene del territorio piemontese.

Superficie minima per domanda: 1 ha in corpi da 0,25 ha.
superficie massima: 15 ha.

Dotazione finanziaria: 150.000,00 euro.
 


Impianto di sistemi agroforestali su superfici agricole
 

L’Azione SRD05.3 sostiene la realizzazione di impianti nei quali siano presenti sulla stessa superficie consociazioni di colture e produzioni agricole e zootecniche con specie forestali arboree e arbustive autoctone, di antico indigenato o altre specie forestali di origine certificata, adatte alle condizioni locali.

Con D.D. 1087/A1614A del 24 dicembre 2024 è stato approvato il bando relativo alla Sottoazione 05.3.1 “Sistemi silvoarabili su superfici agricole”: la superficie oggetto di domanda può essere utilizzata per la produzione agricola e foraggera (prati avvicendati e in generale colture foraggere non permanenti) e per una produzione accessoria di assortimenti legnosi (legno da opera e/o biomassa a uso energetico) e/o prodotti forestali non legnosi, nonché con funzioni di frangivento e per la diversificazione ambientale. Possono essere utilizzate piante di specie forestali, arboree e arbustive, autoctone o comunque adatte alle condizioni stazionali, compresi i cloni di pioppo, con densità compresa tra 50 e 150 piante arboree ad ettaro.

La superficie di sistema agroforestale ammissibile è compresa tra 2 (in corpi minimi di uno) e 15 ettari per domanda.

La spesa massima ammissibile ad ettaro di sistema agroforestale è pari a € 5.000,00; il contributo, pari all’80% della spesa ammessa, deve risultare compreso tra € 2.500,00 e € 50.000,00 per domanda. 

Sono finanziabili interventi localizzati nelle aree di pianura, come indicate nel bando.



 



 

Anno
2025

CSR - Sostegno per la conservazione, l’uso e lo sviluppo sostenibile delle risorse genetiche forestali

Nel mese di dicembre 2024 la Regione Piemonte ha approvato due bandi a titolarità regionale previsti per l’intervento SRA31 (d.d. 993 del 13 dicembre 2024).

 

Ammodernamento dei vivai forestali regionali

SRA31 - Azione 31.2 lettere b) e d) “Promuovere la conservazione ex situ”

Il bando prevede il finanziamento delle attività di raccolta, gestione, trattamento dei semi e prime fasi di produzione di MFM di specie autoctone arboree e arbustive forestali locali nella filiera vivaistica pubblica forestale, anche attraverso l’ammodernamento delle attrezzature e dei processi e l’impianto o il miglioramento di arboreti da seme.

Fra gli interventi ammissibili a contributo vi sono l’acquisto o il miglioramento di strutture, impianti, macchinari e attrezzature dedicati alla coltivazione e conservazione del materiale forestale di moltiplicazione.

Dotazione finanziaria del bando: 1.500.000 euro.

Destinatario dell’attività è il Settore regionale A1824A, facente capo alla Direzione regionale Opere pubbliche, Difesa del suolo, Protezione civile, Trasporti e Logistica, e incaricato della programmazione e gestione dei vivai forestali regionali.
 

Tutte le informazioni sono reperibili alla pagina del bando.

 

Attività di informazione e divulgazione

SRA 31 - Azione 31.3 lettera e) “Accompagnamento”

Il bando prevede il finanziamento di attività di informazione e divulgazione sulla tutela delle risorse genetiche forestali rivolte a più categorie di utenti: proprietari o gestori di popolamenti da seme, tecnici forestali, imprese vivaistiche, personale di vigilanza di Enti Parco, Carabinieri Forestali, studenti di diverse età.

Dotazione finanziaria del bando: 100.000 euro.

Destinatario dell’attività è il Settore regionale A1824A, facente capo alla Direzione regionale Opere pubbliche, Difesa del suolo, Protezione civile, Trasporti e Logistica, e incaricato della programmazione e gestione dei vivai forestali regionali.

Tutte le informazioni sono reperibili alla pagina del bando.

 

Informazioni e risorse aggiuntive


Bando per l'ammodernamento dei vivai forestali regionali:
https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/csr-2023-2027-intervento-sra31-sostegno-conservazione-luso-sviluppo-sostenibile-risorse-genetiche


Bando per attività di informazione e divulgazione:
https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/csr-2023-2027-intervento-sra31-sostegno-conservazione-luso-sviluppo-sostenibile-risorse-genetiche-0

 

 

Anno
2025
Gruppo di Redazione
Redazione RSA
Paragrafi

Nel mese di dicembre 2024 la Regione Piemonte ha approvato due bandi a titolarità regionale previsti per l’intervento SRA31 (d.d. 993 del 13 dicembre 2024).

 

Ammodernamento dei vivai forestali regionali

SRA31 - Azione 31.2 lettere b) e d) “Promuovere la conservazione ex situ”

Il bando prevede il finanziamento delle attività di raccolta, gestione, trattamento dei semi e prime fasi di produzione di MFM di specie autoctone arboree e arbustive forestali locali nella filiera vivaistica pubblica forestale, anche attraverso l’ammodernamento delle attrezzature e dei processi e l’impianto o il miglioramento di arboreti da seme.

Fra gli interventi ammissibili a contributo vi sono l’acquisto o il miglioramento di strutture, impianti, macchinari e attrezzature dedicati alla coltivazione e conservazione del materiale forestale di moltiplicazione.

Dotazione finanziaria del bando: 1.500.000 euro.

Destinatario dell’attività è il Settore regionale A1824A, facente capo alla Direzione regionale Opere pubbliche, Difesa del suolo, Protezione civile, Trasporti e Logistica, e incaricato della programmazione e gestione dei vivai forestali regionali.
 

Tutte le informazioni sono reperibili alla pagina del bando.

 

Attività di informazione e divulgazione

SRA 31 - Azione 31.3 lettera e) “Accompagnamento”

Il bando prevede il finanziamento di attività di informazione e divulgazione sulla tutela delle risorse genetiche forestali rivolte a più categorie di utenti: proprietari o gestori di popolamenti da seme, tecnici forestali, imprese vivaistiche, personale di vigilanza di Enti Parco, Carabinieri Forestali, studenti di diverse età.

Dotazione finanziaria del bando: 100.000 euro.

Destinatario dell’attività è il Settore regionale A1824A, facente capo alla Direzione regionale Opere pubbliche, Difesa del suolo, Protezione civile, Trasporti e Logistica, e incaricato della programmazione e gestione dei vivai forestali regionali.

Tutte le informazioni sono reperibili alla pagina del bando.

 

Informazioni e risorse aggiuntive


Bando per l'ammodernamento dei vivai forestali regionali:
https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/csr-2023-2027-intervento-sra31-sostegno-conservazione-luso-sviluppo-sostenibile-risorse-genetiche


Bando per attività di informazione e divulgazione:
https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/csr-2023-2027-intervento-sra31-sostegno-conservazione-luso-sviluppo-sostenibile-risorse-genetiche-0

 

 

Anno
2025