Quadro normativo a supporto dell’ECG

In materia di Educazione alla cittadinanza globale la Regione Piemonte vanta una storia pluriennale di impegno e investimento, partecipando anche attivamente all’evoluzione dei concetti e delle pratiche e collocandosi nel dibattito al livello nazionale e internazionale. 

L’ Educazione alla Cittadinanza globale è incardinata nelle politiche regionali relative alla cooperazione e solidarietà internazionale che trovano fondamento nella Legge regionale del 17 agosto 1995 n. 67 "Interventi regionali per la promozione di una cultura ed educazione di pace per la cooperazione e la solidarietà internazionale”.

L’attività regionale in materia di cooperazione internazionale ed educazione alla cittadinanza globale si svolge nel più complesso quadro normativo definito dalle seguenti leggi nazionali e documenti strategici: 

Il quadro di riferimento regionale specifico per l’ECG si fonda sui seguenti strumenti normativi e di programmazione:

  • L.r. n. 67 del 1995 “Interventi regionali per la promozione, cooperazione e la solidarietà internazionale”

    La legge regionale nel suo complesso è orientata alla diffusione e al radicamento nella società piemontese di una cultura di pace, di solidarietà tra i popoli, di cooperazione internazionale, di rispetto dei diritti umani, delle libertà fondamentali, della dignità di ogni persona e della giustizia sociale e di promozione di un’ educazione allo sviluppo sostenibile.

    Nonostante la L.R. 67/95 vanti ormai quasi trent’anni, si trovano esplicite citazioni connesse al tema dell’OSS 4.7 già nel titolo, quando si parla di educazione di pace per la cooperazione e la solidarietà internazionale; nell’art. 1, dove si cita l’educazione allo sviluppo sostenibile, all’art.3, dove si menzionano educazione e sensibilizzazione della comunità regionale, infine nell’art.5, dedicato a iniziative di educazione e sensibilizzazione particolarmente rivolte alla pace e ai suoi presupposti.

     
  • Direttive triennali di carattere programmatico per gli anni 2024-2026 in materia di educazione di pace, cooperazione e solidarietà internazionale, ai sensi della legge regionale 17 agosto 1995, n. 67

    La Legge regionale sulla cooperazione internazionale viene declinata attraverso le Direttive triennali di carattere programmatico, che a loro volta trovano attuazione attraverso Piani annuali operativi.

    A seguito delle attività promosse con il progetto Regione 4.7 e altre attività in materia, e recenti Direttive di Carattere Programmatico (2024 – 2026) e i documenti operativi sono stati ampliati dedicando una maggiore attenzione alla tematica, intesa come materia strategica e rilevante per le attività svolte con la cittadinanza e con i territori e includendo ulteriori analisi e strumenti sull’ECG (Direttive triennali di carattere programmatico per gli anni 2024-2026 - Paragrafi 4; 5; 6.2).

     
  • Documento di economia e finanza regionale (DEFR)

    Il Documento è strutturato coerentemente con la Strategia regionale di Sviluppo Sostenibile (SRSvS) del Piemonte e le sue 7 Macro-aree strategiche (MAS) e così come il Piano Integrato di Attività e Organizzazione  riprende tale organizzazione.

    L'ECG, pur svolgendo un ruolo trasversale, trova al momento la sua collocazione più specifica nella “MAS 6 – Ridurre discriminazioni, diseguaglianze e illegalità” e nel bilancio finanziario di previsione con il “Programma 1901: Relazioni internazionali e Cooperazione allo sviluppo”. 

 

Coerentemente con il quadro delineato dalle strategie e dagli obiettivi richiamati a livello nazionale ed internazionale, la Regione Piemonte, nell’ambito della L.R. 67/95, degli strumenti normativi, delle attività progettuali e degli interventi avviati , ha rafforzato il proprio impegno per la realizzazione di iniziative di Educazione alla cittadinanza globale . 

Tale impegno sottende una forte consapevolezza del ruolo centrale che gli Enti territoriali e l'istituzione regionale nello specifico, possono svolgere nell'attuazione delle politiche nazionali, così come richiamato dalla Strategia Nazionale per l’Educazione alla Cittadinanza Globale.

In questa logica la Regione ha avviato la costruzione di percorsi attivi di confronto con enti e soggetti del proprio ed altri territori, al fine di valorizzare le specificità e le opportunità locali, promuovendo la continuità di azione e stimolando l’inserimento delle diverse attività nelle politiche, nei programmi e nelle iniziative a livello territoriale. Percorsi che mirano altresì a definire un sistema di governance e un piano operativo per l’Educazione alla Cittadinanza Globale a livello regionale.

E' previsto dallo strumento:
Risponde alle Priorità: