Redazione RSA

Norme per la valorizzazione del Paesaggio - L.r. 14/2008

Anno
2025

La legge regionale 16 giugno 2008, n. 14 “Norme per la valorizzazione del paesaggio” promuove la diffusione di una coscienza comune improntata sulla sensibilità alla qualità del paesaggio, non soltanto per il rilevante contributo che esso svolge per il benessere e la qualità della vita delle popolazioni, ma anche perché costituisce un elemento essenziale per il successo delle iniziative economiche e sociali, sia private che pubbliche.

La Regione, con questa legge, ha assunto l’impegno a promuovere e attuare politiche specifiche a favore del paesaggio, ma soprattutto a integrarlo in tutte le attività di governo che possono avere un’incidenza diretta o indiretta su di esso, verificando e valutando in quest'ottica le ricadute di ogni provvedimento di natura socio-economica e territoriale.

Il provvedimento indica azioni volte alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio paesaggistico regionale, con interventi nel campo della pianificazione, della comunicazione, della sensibilizzazione, della formazione, dell’educazione e della ricerca nonché alla diffusione della percezione del valore e della qualità dei paesaggi, anche attraverso il ricorso al concorso di idee o di progettazione e con il finanziamento di interventi per lo studio, la valorizzazione, il recupero e la creazione di nuovi paesaggi. Particolare attenzione viene posta alla possibilità che studi e progetti possano costituire buone pratiche, replicabili in contesti paesaggistici dotati di caratteri analoghi.

La legge, per sottolineare l’importanza dell’azione di sensibilizzazione e per diffondere le migliori esperienze di progettazione, prevede anche l’istituzione del premio qualità paesaggistica, costituito dall’erogazione di un’ulteriore quota di finanziamento a uno o più progetti inseriti nel Programma regionale approvato annualmente, che sarà riconosciuto agli interventi con elevata qualità progettuale nel campo della valorizzazione e del recupero, nonché della creazione dei paesaggi contemporanei e che rappresentino un caso esemplare di buona pratica.

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Tipo Strumento
Territorio

Addetti nelle Unità Locali delle imprese attive

Anno
2025

Gli addetti nelle Unità locali delle imprese attive delle cinque categorie considerate sono 492.585 nel 2022. La maggior parte degli addetti lavora nelle attività manifatturiere (355.632 unità), seguono le costruzioni con 113.805 unità. 

Fonte ISTAT

Considerando l’andamento negli anni 2013-2022, si riscontrano 9.475 addetti in meno nel 2022 rispetto al 2013, corrispondente al -1,9%. 
Per quanto riguarda la suddivisione provinciale (figura 4), la provincia di Torino si conferma quella con il più elevato numero di addetti (236.445), seguita dalla provincia di Cuneo (82.341 addetti). 

Fonte ISTAT
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Anno precedente
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Lo stato dell’arte dei Piani d’area dei Parchi naturali

I Parchi naturali a gestione regionale privi (o parzialmente privi) di piano d’area sono attualmente nove; mentre quelli dotati di piano di area sono attualmente tredici, di cui nove con piano d’area approvato antecedentemente all’entrata in vigore della legge regionale 19/2009.

Nel corso del 2024, con DGR 4-8365 del 29 marzo 2024, è stata approvata la variante al Piano d'Area del Parco naturale Monte Fenera che modifica il vigente piano d’area approvato con DCR n. 487-16130, dell'1 Dicembre 1992.

Inoltre con Deliberazione del Consiglio dell'Ente di gestione delle aree protette dei Parchi Reali n.8 del 22/03/2024 è stata adottata la variante del Parco regionale La Mandria (approvato con DCR n. 441-6439 del 28 luglio 1983 e modificato con DCR n.206-10497 del 10 luglio 1986, con DCR n.999-2216 del 16 febbraio 1989 e con DCR n.620-3606, del 28 febbraio). Il piano è stato oggetto della fase di valutazione della procedura di Valutazione Ambientale strategica con espressione del parere motivato di cui all’articolo 15,comma 1, del d.lgs. 152/2006.(DD 526/A1605B/2024 del 03/07/2024).

Nel corso del 2024 sono stati assegnati contributi previsti dall’art. 64 ter della l.r. 19/2009 all’Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie (per la variante al Piano d’area del Parco naturale della Val Troncea) e all’Ente di gestione delle aree protette del Parco del PO e della collina torinese (per la variante del piano d’area del Parco Naturale del Po piemontese).

 

Linee guida per la redazione dei Piani d’area dei Parchi naturali

La Regione Piemonte ha ritenuto opportuno promuovere, a livello regionale, una pianificazione che garantisca una maggiore omogeneità tra i piani rispetto ai contenuti tecnici e agli obiettivi generali di tutela e che tenga conto anche delle più recenti indicazioni fornite dalle Strategie europee in tema di sviluppo sostenibile, cambiamenti climatici, infrastrutture verdi e servizi ecosistemici. Molti Parchi piemontesi sono privi di Piano d’area e, in molti casi, i Piani d’area vigenti sono riferiti a una disciplina pianificatoria risalente agli anni ‘90, quindi antecedente alla riforma della l.r. 19/2009.

I Piani d’area attualmente vigenti presentano notevoli differenze di impostazione e risultano in gran parte obsoleti o comunque non adeguati a rispondere alle nuove sfide poste dai cambiamenti climatici e ai nuovi obiettivi per lo sviluppo sostenibile proposti dall’Agenda 2030. A tal fine, la Regione Piemonte ha predisposto le Linee guida per la redazione dei piani d’area dei Parchi naturali con l’obiettivo di supportare i soggetti gestori nella stesura, revisione o adeguamento dei Piani d’area, fornendo indicazioni sulle procedure di approvazione e sulla modalità di predisposizione, esplicitando contenuti, tematiche da trattare ed elaborati da predisporre, consentendo di realizzare efficaci strumenti di pianificazione capaci di incidere significativamente sulle trasformazioni antropiche, nel rispetto dei principi di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Le Linee guida rappresentano, dunque, un riferimento per le istituzioni locali e regionali, per i tecnici professionisti pubblici e privati e per le parti coinvolte nella realizzazione di piani, programmi e progetti che favoriscono l’implementazione di politiche e strategie volte alla salvaguardia del capitale naturale e allo sviluppo sostenibile e durevole dei sistemi socio-ecologici e territoriali piemontesi.

Con DGR n. 3-8364 del 29 marzo 2024 sono state approvate le “Linee guida per la redazione dei piani d’area dei Parchi naturali”.

 

Anno
2025
Gruppo di Redazione
Redazione RSA
Paragrafi

I Parchi naturali a gestione regionale privi (o parzialmente privi) di piano d’area sono attualmente nove; mentre quelli dotati di piano di area sono attualmente tredici, di cui nove con piano d’area approvato antecedentemente all’entrata in vigore della legge regionale 19/2009.

Nel corso del 2024, con DGR 4-8365 del 29 marzo 2024, è stata approvata la variante al Piano d'Area del Parco naturale Monte Fenera che modifica il vigente piano d’area approvato con DCR n. 487-16130, dell'1 Dicembre 1992.

Inoltre con Deliberazione del Consiglio dell'Ente di gestione delle aree protette dei Parchi Reali n.8 del 22/03/2024 è stata adottata la variante del Parco regionale La Mandria (approvato con DCR n. 441-6439 del 28 luglio 1983 e modificato con DCR n.206-10497 del 10 luglio 1986, con DCR n.999-2216 del 16 febbraio 1989 e con DCR n.620-3606, del 28 febbraio). Il piano è stato oggetto della fase di valutazione della procedura di Valutazione Ambientale strategica con espressione del parere motivato di cui all’articolo 15,comma 1, del d.lgs. 152/2006.(DD 526/A1605B/2024 del 03/07/2024).

Nel corso del 2024 sono stati assegnati contributi previsti dall’art. 64 ter della l.r. 19/2009 all’Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie (per la variante al Piano d’area del Parco naturale della Val Troncea) e all’Ente di gestione delle aree protette del Parco del PO e della collina torinese (per la variante del piano d’area del Parco Naturale del Po piemontese).

 

Linee guida per la redazione dei Piani d’area dei Parchi naturali

La Regione Piemonte ha ritenuto opportuno promuovere, a livello regionale, una pianificazione che garantisca una maggiore omogeneità tra i piani rispetto ai contenuti tecnici e agli obiettivi generali di tutela e che tenga conto anche delle più recenti indicazioni fornite dalle Strategie europee in tema di sviluppo sostenibile, cambiamenti climatici, infrastrutture verdi e servizi ecosistemici. Molti Parchi piemontesi sono privi di Piano d’area e, in molti casi, i Piani d’area vigenti sono riferiti a una disciplina pianificatoria risalente agli anni ‘90, quindi antecedente alla riforma della l.r. 19/2009.

I Piani d’area attualmente vigenti presentano notevoli differenze di impostazione e risultano in gran parte obsoleti o comunque non adeguati a rispondere alle nuove sfide poste dai cambiamenti climatici e ai nuovi obiettivi per lo sviluppo sostenibile proposti dall’Agenda 2030. A tal fine, la Regione Piemonte ha predisposto le Linee guida per la redazione dei piani d’area dei Parchi naturali con l’obiettivo di supportare i soggetti gestori nella stesura, revisione o adeguamento dei Piani d’area, fornendo indicazioni sulle procedure di approvazione e sulla modalità di predisposizione, esplicitando contenuti, tematiche da trattare ed elaborati da predisporre, consentendo di realizzare efficaci strumenti di pianificazione capaci di incidere significativamente sulle trasformazioni antropiche, nel rispetto dei principi di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Le Linee guida rappresentano, dunque, un riferimento per le istituzioni locali e regionali, per i tecnici professionisti pubblici e privati e per le parti coinvolte nella realizzazione di piani, programmi e progetti che favoriscono l’implementazione di politiche e strategie volte alla salvaguardia del capitale naturale e allo sviluppo sostenibile e durevole dei sistemi socio-ecologici e territoriali piemontesi.

Con DGR n. 3-8364 del 29 marzo 2024 sono state approvate le “Linee guida per la redazione dei piani d’area dei Parchi naturali”.

 

Anno
2025

I numeri delle imprese (2024 e primo trimestre 2025)

Anno
2025

In base ai dati del Registro imprese delle Camere di commercio, emerge come nel 2024 siano nate 22.886 aziende in Piemonte, 207 unità in più rispetto a quanto rilevato per il 2023, mentre 23.268 imprese hanno cessato la propria attività (1.176 in più rispetto al 2023, pari a +5,3%). Il saldo è debolmente negativo per 382 unità.

Lo stock di imprese complessivamente registrate a fine dicembre 2024 presso il Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi ammonta così a 419.634 unità, confermando il Piemonte in 7ª posizione tra le regioni italiane, con il 7,1% delle imprese nazionali. Il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni si traduce in un tasso di crescita debolmente negativo pari al -0,09%, dato peggiore sia rispetto a quanto rilevato per il tessuto imprenditoriale piemontese nel corso del 2023 (+0,14%), sia rispetto al risultato messo a segno nel 2024 a livello complessivo nazionale, dove il saldo tra nuove iscrizioni e cessazioni ha dato luogo a un tasso di crescita del +0,62%. 

A livello di forma giuridica si evidenzia, in linea con le dinamiche riscontrate a livello nazionale, una sostenuta espansione delle società di capitale (+3,19%) e una contrazione, più o meno accentuata, di tutte le altre realtà. Oggi le oltre 93mila società di capitale costituiscono il 22,4% del totale delle imprese con sede in Piemonte, a fronte del 15,8% di dieci anni fa.

La debole contrazione subita dal tessuto imprenditoriale complessivo scaturisce da trend settoriali che, anche nel 2024, sono risultati fortemente differenziati. I comparti degli altri servizi e delle costruzioni registrano le performance migliori, mettendo a segno uno sviluppo della rispettiva base di imprese dell’1,28% e 0,43%. È proseguita, inoltre, la tendenza espansiva delle attività del turismo, che segnalano una progressione dello stock di imprese dello 0,41%. Si confermano, invece, sul terreno negativo le dinamiche rilevate per gli altri comparti. 

Il dato regionale è frutto, infine, di dinamiche piatte o negative registrate dalle diverse realtà provinciali. Si collocano in zona stagnazione Asti, Torino e Biella, mentre tutti gli altri territori segnano invece una contrazione del tessuto imprenditoriale.

In base ai dati del Registro imprese della Camera di Commercio, nel corso del I trimestre 2025 sono nate in Piemonte 7.603 aziende, 336 unità in meno rispetto a quanto rilevato nel I trimestre 2024. Nello stesso periodo, le imprese che hanno cessato la propria attività sono state 8.986 (al netto delle cancellazioni d’ufficio), ben 887 in meno rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. La sintesi tra i due flussi conduce a un saldo negativo per 1.383 unità

Lo stock di imprese complessivamente registrate a fine marzo 2025 presso il Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi ammonta così a 417.810 unità, confermando il Piemonte in 7ª posizione tra le regioni italiane, con il 7,1% delle imprese nazionali. 

L’andamento del tessuto imprenditoriale piemontese per forma giuridica conferma anche per quest’anno un’espansione delle sole società di capitale in continuità con la dinamica evidenziata negli ultimi anni, con un incremento dello +0,57%, mentre le altre forme giuridiche evidenziano una dinamica di contrazione.

Nel I trimestre del 2025 quasi tutti i comparti hanno mostrato tassi di crescita negativi. Fanno eccezione solo gli altri servizi che segnano un +0,21%. Le costruzioni subiscono una flessione dello 0,36%, seguite dal turismo con un -0,49%. L’industria in senso stretto registra una contrazione della propria base di imprese dello 0,78% e il commercio cala dello 0,82%. Il dato peggiore appartiene all’agricoltura il cui tasso di crescita si attesta al -1,30%.

Le imprese femminili

Dal Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi risulta che le imprese femminili registrate in Piemonte a fine 2024 sono 93.905 unità, il 22,4% del totale del tessuto produttivo regionale in diminuzione di 785 unità rispetto a quanto registrato nel 2023. 

Le quasi 94mila imprese femminili registrate in Piemonte rappresentano il 7,2% delle realtà imprenditoriali guidate da donne presenti in Italia. Il Piemonte resta, anche nel 2024, la sesta regione per numerosità assoluta di aziende “in rosa”.

L’universo femminile dell’imprenditoria piemontese ha caratteristiche specifiche: è più internazionalizzato della componente non femminile: il 13,3% è guidato da donne straniere; in secondo luogo è più giovane: il 10,2% ha alla guida donne con meno di 35 anni. La presenza artigiana è minore: poco più di un’impresa su cinque è artigiana. Minore è anche la dimensione media delle imprese: il 97,0% delle aziende guidate da donne ha meno di 10 addetti. 

I settore prevalenti si confermano: il commercio all’ingrosso e al dettaglio (23,8%), le altre attività dei servizi (12,5%), l’agricoltura (12,3%), e il turismo (9,7%). 

L’analisi per forma giuridica conferma, rispetto al totale del tessuto produttivo regionale, una maggiore concentrazione di ditte individuali, che rappresentano il 66,1% delle realtà guidate da donne. Risulta invece minore la presenza di società di persone e di capitale, che costituiscono rispettivamente il 16,0% e il 16,3% dell’universo piemontese di imprese femminili e hanno un’incidenza relativa sul totale delle aziende piemontesi inferiori alla media.

E’ in continua crescita la propensione delle imprenditrici a far ricorso a modelli aziendali più strutturati (le società di capitale femminili sono aumentate del +3,0% nel 2024, e la quota di oggi è superiore di circa 5 punti percentuale a quella del 2014).

L’analisi territoriale rivela come l’incidenza dell’imprenditoria femminile sia superiore alla media regionale nelle province di Alessandria (23,2%), Verbano C.O. (23,0%), Novara (23,0%), e Vercelli (22,7%). Asti (22,5%), Torino (22,2%) e Cuneo (22,1%) registrano una quota rosa prossima alla media regionale, mentre Biella registra la concentrazione minore (21,4%).

Le esportazioni

Nel 2024 il valore delle esportazioni piemontesi si è attestato su 60,5 miliardi di euro, registrando un calo del 4,9% rispetto al 2023, come risulta dal Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi.

Se nel 2023 il Piemonte aveva segnato il risultato migliore tra le principali regioni esportatrici italiane, nel 2024 non solo ha evidenziato il calo più significativo, ma ha anche perso la quarta posizione a vantaggio della Toscana, regione che, invece, ha fornito il contributo più significativo per la tenuta dell’export nazionale.

Il Piemonte scende in quinta posizione, con una quota dell’export nazionale che si attesta al 9,7%.

I mezzi di trasporto, nonostante il calo, rappresentano ancora il primo settore di specializzazione delle esportazioni piemontesi con una quota del 21,4%.

Al secondo posto si colloca il comparto meccanico: la variazione registrata si è attestata al -0,6% sul 2023. L’alimentare, con oltre 8,6% miliardi di merci esportate nel 2024, occupa la terza posizione, evidenziando un incremento del 4,7% delle esportazioni. La filiera del tessile e abbigliamento, grazie a uno sviluppo delle vendite oltre confine del 7,5% si porta in quarta posizione, mentre la chimica segna una contrazione dello 0,9%. La gomma plastica genera una quota del 7,4% e mostra un aumento dell’export dell’1,7%. I metalli infine subiscono un calo (-5,5%) superiore a quello medio regionale.

Analizzando nel dettaglio il risultato mostrato dai mezzi di trasporto emerge come la performance maggiormente penalizzante appartenga all’export di autoveicoli che segna, nel corso del 2024, un calo di oltre 34 punti percentuali. Anche la componentistica autoveicolare subisce una flessione, ma di entità decisamente più modesta.

La principale area di destinazione delle vendite piemontesi all’estero è, anche nel 2024, quella comunitaria: tra gennaio e dicembre dello scorso anno, infatti, i Paesi dell’Ue-27 hanno acquistato prodotti locali per 36,5 miliardi di euro, generando il 60,3% dell’export regionale, a fronte del 39,7% assorbito dai mercati extra Ue-27. 

Nel dettaglio dei singoli Paesi, Francia e Germania si confermano primo e secondo mercato di sbocco delle merci piemontesi, generando rispettivamente il 15,3% e 13,3% del valore complessivo. Gli Stati Uniti restano il terzo partner di riferimento dell’export piemontese, con una quota dell’8,3%.

 

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La pianificazione dei parchi

Anno
2025

I parchi naturali sono governati da più strumenti di pianificazione/gestione specificamente riferiti al territorio protetto, ciascuno incentrato su specifici aspetti, e più o meno collegato alla pianificazione ordinaria del rispettivo contesto territoriale. Il capo VIII del Titolo II della l.r. 19/2009 è dedicato alla disciplina specifica della pianificazione e prevede i seguenti strumenti:

  • il Piano d'area (art. 26);
  • il Piano naturalistico delle aree naturali protette (art. 27);
  • il Piano pluriennale economico-sociale (art. 25).

Relativamente alle aree protette nazionali, si fa riferimento al piano di cui alla Legge quadro sulle aree protette (Legge 6 dicembre 1991, n. 394).
 

Il Piano d’area dei parchi naturali regionali


Il Piano d'Area dei parchi naturali regionali ha valore di piano territoriale regionale e sostituisce le norme difformi dei piani territoriali o urbanistici di qualsiasi livello, fatta eccezione per il Piano paesaggistico regionale, di cui all' articolo 135 del decreto legislativo del 22 gennaio 2004 n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio); dalla pubblicazione sul BUR entra in vigore e ha efficacia a tempo indeterminato nei confronti di tutti i soggetti pubblici e privati, nei limiti previsti dalla legislazione.

Il Piano d'area è predisposto tenendo conto delle finalità di cui all’art. 7 della l.r. 19/2009 e delle relazioni ecosistemiche, socioeconomiche, paesaggistiche, culturali e turistiche che legano l’area al contesto territoriale.

Il Piano d'area nello specifico contiene:

  • l’analisi del contesto territoriale, con la descrizione della posizione geografica del parco, la sua estensione, i suoi confini e le caratteristiche dei territori circostanti;
  • l’analisi dei caratteri fisici distintivi del parco stesso, come ad esempio i sentieri, i punti di accesso, le aree di sosta, le strutture ricettive, le aree pic-nic, le attrezzature per le attività sportive e ricreative, ecc.;
  • la mappatura dei Servizi ecosistemici dell’ambito, indicando quelli prioritari per la pianificazione;
  • l’analisi degli usi del suolo, con l’individuazione dello stato attuale all’interno del parco, ma anche nella sua zona di influenza, nonché i cambiamenti intercorsi nel tempo;
  • l’individuazione degli obiettivi per la conservazione dell’ecosistema del parco e per la gestione delle attività umane al suo interno.

A marzo 2024 la Giunta regionale ha approvato le “Linee guida per la redazione dei piani d’area dei Parchi naturali” quale riferimento per le istituzioni locali e regionali nella realizzazione di piani, programmi e progetti con l’obiettivo di favorire l’implementazione di politiche e strategie volte alla salvaguardia del capitale naturale e allo sviluppo sostenibile e durevole dei sistemi socio-ecologici e territoriali piemontesi.

Al fine di incentivare e sostenere la formazione di piani d’area redatti secondo le linee guida, è stato previsto di assegnare agli Enti Parco regionali un contributo per la redazione, revisione o adeguamento dei Piani d’area dei Parchi naturali a gestione regionale. È stata quindi prevista una dotazione finanziaria per il 2024 e il 2025 pari a 300.000,00 € per ciascuna annualità, approvando ad aprile 2024 i criteri e le modalità per l'erogazione dei contributi. Nel corso del 2024 sono stati finanziati i Piani d’area del Parco naturale Val Troncea e del Parco della Fascia fluviale del Po piemontese.

 

Criteri di finanziamento dei Piani d'area

Nel 2023 è stata approvata la modifica al Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità (l’art. 64, commi 2bis e 2ter, della L.r. 19/2009) – che prevede di assegnare agli Enti Parco regionali un contributo per la redazione, revisione o adeguamento dei Piani d’area dei Parchi naturali a gestione regionale.

A seguito di tale modifica normativa, la Regione Piemonte ha stabilito i criteri e le modalità per l'erogazione dei contributi. La dotazione finanziaria per il 2024 e il 2025 è pari a 300.000,00 € per ciascuna annualità.

Con DGR n. 2-8390 dell’8 aprile 2024 sono stati approvati i “Criteri di finanziamento dei Piani d'area dei parchi naturali”, pubblicati sul BUR n. 15 del 11/4/2024, con l’obiettivo di incentivare e sostenere la formazione di piani d’area redatti secondo le “Linee guida per la redazione dei Piani d’area dei Parchi naturali”. 

 
 
Informazioni e risorse aggiuntive


Pianificazione Aree Protette sul sito regionale:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/biodiversita-aree-naturali/parchi/pianificazione-aree-protette

 

 

Stato del Documento
Gruppo di Redazione
Tipo Strumento
Biodiversità/Foreste

La comunicazione del paesaggio e del Piano paesaggistico regionale

Avvalendosi del sito Paesaggiopiemonte, si è proseguito con la divulgazione al vasto pubblico delle tematiche paesaggistiche, tramite la redazione di 12 articoli e 16 pubblicazioni di contributi di maggiore ampiezza e l’invio periodico della newsletter collegata, che conta più di 1.800 iscritti.

Nell’ambito delle attività di divulgazione delle tematiche inerenti al paesaggio si sono promossi incontri di divulgazione al fine di incrementare la conoscenza e la sensibilità di tecnici, amministratori e cittadini. 

Tra le numerose partecipazioni a eventi organizzati da altri enti, si segnala la partecipazione a due convegni della Regione Toscana, nel dicembre 2024, inerenti alla tutela e pianificazione del paesaggio, nell’ambito dei quali sono stati forniti a un pubblico specialistico aggiornamenti sull’attuazione degli strumenti di pianificazione territoriale e paesaggistica della Regione Piemonte.

Anno
2025
Gruppo di Redazione
Redazione RSA
Paragrafi

Avvalendosi del sito Paesaggiopiemonte, si è proseguito con la divulgazione al vasto pubblico delle tematiche paesaggistiche, tramite la redazione di 12 articoli e 16 pubblicazioni di contributi di maggiore ampiezza e l’invio periodico della newsletter collegata, che conta più di 1.800 iscritti.

Nell’ambito delle attività di divulgazione delle tematiche inerenti al paesaggio si sono promossi incontri di divulgazione al fine di incrementare la conoscenza e la sensibilità di tecnici, amministratori e cittadini. 

Tra le numerose partecipazioni a eventi organizzati da altri enti, si segnala la partecipazione a due convegni della Regione Toscana, nel dicembre 2024, inerenti alla tutela e pianificazione del paesaggio, nell’ambito dei quali sono stati forniti a un pubblico specialistico aggiornamenti sull’attuazione degli strumenti di pianificazione territoriale e paesaggistica della Regione Piemonte.

Anno
2025

Adeguamento degli strumenti di pianificazione al Ppr

Secondo quanto previsto dall'articolo 46 delle Norme di attuazione del Piano Paesaggistico Regionale, entro due anni dalla sua approvazione, le Province, la Città metropolitana, i Comuni e gli Enti gestori delle aree protette devono conformare i propri strumenti alle disposizioni del Piano regionale, predisponendo a tal fine apposita variante generale.

Tale adeguamento comporta la condivisione, da parte dei Piani territoriali e urbanistici alle diverse scale, degli obiettivi di tutela del Ppr, l'orientamento delle azioni di pianificazione in modo che siano coerenti con gli indirizzi dettati dal Ppr stesso, l'osservanza delle direttive, nonché il rispetto delle prescrizioni e delle specifiche prescrizioni d'uso.

I processi di adeguamento degli strumenti di pianificazione sono gestiti congiuntamente da Regione Piemonte e Ministero della Cultura; le modalità istruttorie e gli elaborati che le amministrazioni comunali devono predisporre per consentire la verifica della conformità delle varianti di adeguamento sono dettagliati nell'allegato A del Regolamento n. 4/R "Attuazione del piano paesaggistico regionale del Piemonte (Ppr)", approvato con DPGR del 22 marzo 2019.

Ai Comuni è richiesto di tradurre e specificare alla scala locale gli elementi conoscitivi individuati dal Ppr, con particolare riferimento alle Tavole P2 "Beni paesaggistici", P4 "Componenti paesaggistiche" e P5 "Rete di connessione paesaggistica", dando contestualmente attuazione alla relativa normativa di tutela.

Con puntuale riferimento all’attuazione del Ppr, nel 2024 è proseguita l’attività di verifica dell’adeguamento al Ppr delle varianti allo strumento urbanistico. Nel complesso, nel corso del 2024 sono stati circa 50 i tavoli tecnici, gli incontri e le conferenze di copianificazione ex art. 15bis della l.r. 56/77, effettuati dalla Regione con il Ministero della Cultura e/o con le amministrazioni comunali.


Le procedure di adeguamento sul territorio piemontese al 2024 hanno riguardato 28 comuni e un’unione di comuni composta da 9 comuni.

Anno
2025
Gruppo di Redazione
Redazione RSA
Paragrafi

Secondo quanto previsto dall'articolo 46 delle Norme di attuazione del Piano Paesaggistico Regionale, entro due anni dalla sua approvazione, le Province, la Città metropolitana, i Comuni e gli Enti gestori delle aree protette devono conformare i propri strumenti alle disposizioni del Piano regionale, predisponendo a tal fine apposita variante generale.

Tale adeguamento comporta la condivisione, da parte dei Piani territoriali e urbanistici alle diverse scale, degli obiettivi di tutela del Ppr, l'orientamento delle azioni di pianificazione in modo che siano coerenti con gli indirizzi dettati dal Ppr stesso, l'osservanza delle direttive, nonché il rispetto delle prescrizioni e delle specifiche prescrizioni d'uso.

I processi di adeguamento degli strumenti di pianificazione sono gestiti congiuntamente da Regione Piemonte e Ministero della Cultura; le modalità istruttorie e gli elaborati che le amministrazioni comunali devono predisporre per consentire la verifica della conformità delle varianti di adeguamento sono dettagliati nell'allegato A del Regolamento n. 4/R "Attuazione del piano paesaggistico regionale del Piemonte (Ppr)", approvato con DPGR del 22 marzo 2019.

Ai Comuni è richiesto di tradurre e specificare alla scala locale gli elementi conoscitivi individuati dal Ppr, con particolare riferimento alle Tavole P2 "Beni paesaggistici", P4 "Componenti paesaggistiche" e P5 "Rete di connessione paesaggistica", dando contestualmente attuazione alla relativa normativa di tutela.

Con puntuale riferimento all’attuazione del Ppr, nel 2024 è proseguita l’attività di verifica dell’adeguamento al Ppr delle varianti allo strumento urbanistico. Nel complesso, nel corso del 2024 sono stati circa 50 i tavoli tecnici, gli incontri e le conferenze di copianificazione ex art. 15bis della l.r. 56/77, effettuati dalla Regione con il Ministero della Cultura e/o con le amministrazioni comunali.


Le procedure di adeguamento sul territorio piemontese al 2024 hanno riguardato 28 comuni e un’unione di comuni composta da 9 comuni.

Anno
2025

Unità locali nelle imprese attive

Tema
Tipo
Paragrafi

I dati Istat attribuiscono al Piemonte per il 2022 un numero Unità locali delle imprese attive pari a 84.156 unità, considerando le categorie Ateco B (Estrazioni di minerali), C (Attività manifatturiere), D (Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata), E (Fornitura di acqua reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento) ed F (Costruzioni).
Nell’ambito di queste categorie, la maggior presenza di unità locali risulta a carico delle Costruzioni (49.089), seguita dalle Attività Manifatturiere (32.209).
Mediamente nel periodo considerato il numero è diminuito del 5,5% con Estrazioni di minerali e Attività manifatturiere le categorie più colpite (-12,9% e -12,2% rispettivamente). In controtendenza la categoria Fornitura di energia elettrica con + 24,7% rispetto all’anno 2013. Da notare il netto incremento delle Costruzioni che sta ritornando ai livelli del 2013.

Fonte ISTAT

Il trend del medesimo periodo a livello provinciale mostra che tutte le province sono state interessate da una costante diminuzione nel periodo 2013-2019 e da una ripresa che è iniziata a partire dal 2020.

Fonte ISTAT

Il trend del medesimo periodo a livello provinciale mostra che tutte le province sono state interessate da una costante diminuzione nel periodo 2013-2019 e da una ripresa che è iniziata a partire dal 2020.

Anno
2025
Stato del Documento
Gruppo di Redazione

Progetti interregionali di ECG

a Regione Piemonte nel corso del 2024 ha proseguito la realizzazione delle attività promosse con finanziamenti europei e nazionali.

Tali progettualità hanno permesso di promuovere e di consolidare l’Educazione alla Cittadinanza Globale sui territori coinvolti e coinvolgere, attivare cittadini e giovani delle regioni partner in azioni, riflessioni e campagne di comunicazione su Cambiamenti climatici e migrazioni.

In specifico si richiamano i seguenti progetti:


Progetto europeo Mindchangers


Il progetto, di cui la Regione Piemonte è capofila, prevede il partenariato con il Consorzio delle OSC Piemontesi, la Regione Baden Wurttemberg (GER), la Federazione Bruxelles Capitale - Regione Wallonie (BEL), la Regione di La Rioja (SPA), l’Università di Craiova (ROM), la Coordinadora de ONG de Desarrollo de La Rioja (SPA), la Réseau Rhone-Alpes d'appui a la coopération internationale (FRA) e la Stiftung Entwicklungs-Zusammenarbeit Baden-Wurttemberg (GER), ed è finalizzato al rafforzamento delle strategie delle Autorità locali e delle Organizzazioni della società civile per raggiungere e coinvolgere i giovani sui temi dello sviluppo sostenibile e della cooperazione internazionale, ed in particolare sulle aree di interesse del cambiamento climatico e della migrazione.

L’iniziativa, del valore di 8.290.000,00 Euro di cui 7.000.000,00 di Euro a carico della Commissione Europea, è stata avviata nell’ottobre 2020 e si è concluso a dicembre 2024.

L’iniziativa ha coinvolto complessivamente i cittadini e i giovani delle 6 Regioni europee partner per renderli più consapevoli e impegnati sugli SDGs dell’Agenda 2030 e sullo sviluppo sostenibile. Ha operato principalmente sui temi del cambiamento climatico e sulle migrazioni attraverso campagne di sensibilizzazione ed informazione e attività promosse da Enti locali, Terzo Settore e giovani.

Tra le attività più significative, partner meeting internazionali online e eventi internazionali che hanno coinvolto tutti i partner dei 6 Paesi impegnati nell'iniziativa per aggiornamento delle attività comuni realizzate nel corso dell’anno e di condivisione di quelle dei singoli territori. 

Si richiamano in particolare 

  • Mindchangers Closing event, evento internazionale di chiusura del progetto tenutosi a Bruxelles a settembre 2024 che riunito circa 150 partecipanti: giovani Mindchangers attivamente coinvolti nel progetto e rappresentanti di associazioni e settori politici europei, provenienti dai paesi partner del progetto ( Germania, Belgio, Spagna, Francia, Italia e Romania). Nel corso dell’evento sono stati presentati i risultati del progetto alle principali parti interessate, comprese le raccomandazioni politiche emerse dalle attività del progetto; promossi esempi di buone pratiche e partenariati di successo tra autorità locali, organizzazioni della società civile e giovani; attivate discussioni tra le principali parti interessate sulle tematiche del progetto.
     
  • Eventi sul territorio piemontese, organizzato in collaborazione con il Consorzio delle Ong piemontesi, partner di progetto, è stato finalizzato a restituire al territorio i risultati del progetto e a presentare le prospettive nazionali e regionali in tema di Educazione alla Cittadinanza Globale. L’evento si è tenuto a novembre 2024 presso il Collegio Carlo Alberto a Torino, ha visto la partecipazione di oltre 40 rappresentanti di Organizzazioni della Società Civile, Autorità Locali, Università di Torino e altri stakeholder e ha approfondito il ruolo delle Regioni nell’educazione alla cittadinanza globale anche attraverso il confronto con le altre regioni presenti: Regione Marche, Regione Toscana, Regione Emilia Romagna e Regione Piemonte.
     
  • Finanziamento di progetti indirizzati a sostenere progetti finalizzati a rafforzare l'impegno dei giovani riguardo gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 e in particolare sulle tematiche dei cambiamenti climatici e delle migrazioni.

Sono stati 114 progetti in tutta Europa attraverso Bandi pubblici per il sostegno di iniziative promosse da Autorità locale e Enti del Terzo settore nelle 6 Regioni europee partner, Piemonte, La Rioja, Baden-Württemberg, Auvergne-Rhônes-Alpes, Fédération Wallonie-Bruxelles e Dolj County. Tali iniziative hanno coinvolto 360 enti diversi come capofila, partner, associati

In Piemonte è stato investito oltre un 1 milione di Euro attraverso la pubblicazione di due edizioni del Bando Giovani e Agenda 2030 - Bando per il sostegno di iniziative di Autorità Locali e Organizzazioni della Società Civile, finanziando 27 progetti di cui 7 presentati da AALL e 20 da Organizzazioni della società civile . A sostegno degli enti coinvolti sono stati organizzati dal Consorzo delle ONG Piemontesi 2 cicli di 5 seminari di Capacity Building a cui hanno partecipato oltre 150 enti in rappresentanza di OSC e AALL coinvolti nella realizzazione dei progetti finanziati. Le tematiche trattate sono state molteplici quali: storytelling dei cambiamenti climatici e delle migrazioni, complessità dei dati e rappresentazione visuale, Approccio sistemico alla complessità, Consumi culturali, manie, ossessioni e trend della Gen Z e molto altro.

Attività di comunicazione e campagna di informazione

Il progetto ha permesso la realizzazione di campagne di informazione e sensibilizzazione su Cambiamenti climatici e migrazioni, rivolgendosi in particolare ai giovani cittadini delle 6 regioni europee.

È stato implementato un sito web che raccoglie notizie, informazioni, progetti e l’archivio completo di tutte le attività svolte nell'ambito di Mindchangers.

Nell’ultimo anno di progetto , il 2024, sono sono stati periodicamente pubblicati : notizie, informazioni , video sui social media, newsletter mensile e altri canali Nel solo Piemonte nel 2024 sono stati raggiunti:

  • 182.000 persone tramite i canali di comunicazione del progetto
  • oltre 8000 giovani sono stati coinvolti nelle attività dei progetti finanziati
  • oltre 500 prodotti di comunicazione ed educazione sono stati realizzati
  • 82 gruppi giovanili (formali o informali) hanno partecipato al progetto.
Progetto interregionale R-EDUC : Le Regioni per l’Educazione alla Cittadinanza Globale

 

La Regione Piemonte partecipa come partner al progetto interregionale R-EDUC – “Le Regioni per l’Educazione alla Cittadinanza Globale: Modelli di governance e buone pratiche” promosso e coordinato dalla Regione Emilia Romagna.

Il progetto interregionale, che riunisce 7 Regioni italiane, è stato finanziato dall ‘Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) attraverso il Bando 2021 per la concessione di contributi a Iniziative di sensibilizzazione ed educazione alla cittadinanza globale proposte da Enti Territoriali e Organizzazioni della Società Civile e soggetti senza finalità di lucro. 

Il progetto, che è stato avviato nel 2023 e che si concluderà nel 2025, è volto a sostenere lo sviluppo e il rafforzamento del concetto di “cittadinanza” come appartenenza alla comunità globale e il cambiamento in termini di consapevolezza e comportamento individuale e collettivo verso un mondo più sostenibile e giusto. 

L’iniziativa intende accompagnare la conoscenza e l’integrazione dell’ECG negli strumenti strategici e di programmazione delle Regioni e dei loro stakeholder, attraverso la definizione di modelli di coordinamento territoriale, la condivisione di buone pratiche fra territori, la formazione di decisori e funzionari pubblici, la sperimentazione di sinergie territoriali nella diffusione di strumenti e modi innovativi di attivazione e ingaggio in contesti informali. 

R-EDUC opera su 3 macro-azioni principali:

  • Pratiche di coordinamento interregionale, con la creazione di un tavolo interregionale per la definizione di raccomandazioni per l’elaborazione di Piani d’azione territoriale ECG declinati sul livello regionale (PAT).
  • Sviluppo di competenze di governance su ECG, attraverso lo sviluppo di un nuovo curriculum formativo su ECG per potenziare le conoscenze e le competenze dei decisori politici e funzionari degli enti pubblici territoriali regionali in un’azione di capacity building in materia di ECG.
  • Modello di governance ECG emiliano-romagnolo che prevede l’istituzione di una Cabina di Regia ECG regionale e l’identificazione delle Linee guida per il Piano di Azione Territoriale ECG dell’Emilia-Romagna.

Per il raggiungimento dei risultati previsti, il progetto R-EDUC conta sull’esperienza della Regione Emilia-Romagna (capofila), sul coinvolgimento attivo di altre 6 regioni: Piemonte, Marche, Lazio, Liguria, Sardegna e Calabria); sulle competenze scientifico-didattiche dell’Università di Bologna con la Cattedra UNESCO in Educazione alla Cittadinanza Globale e sull’esperienza pluriennale sul territorio dell’associazionismo portata da WeWorld-GVC (che nel progetto rappresenta anche le altre ONG associate al Coordinamento ONG Emilia-Romagna – COONGER) e dalla rete nazionale Concord Italia Onlus.

Tra le attività più significative si richiamano:

  • 4 Forum interregionali e 3 workshop di approfondimento su tematiche specifiche condotte dai differenti territori e Regioni.
  • 1 Corso di Alta formazione sul potenziamento delle conoscenze e delle competenze dei decisori politici e dei funzionari degli enti pubblici territoriali regionali in materia di Educazione alla Cittadinanza Globale come strumento di promozione dell’Agenda 2030 . 

Il corso di alta formazione in "Sviluppo di competenze di governance sull’Educazione alla Cittadinanza Globale" presso l'Università di Bologna. Coordinato dalla cattedra Unesco in "Global Citizenship Education in Higher Education" ha coinvolto 32 funzionari/e e collaboratori delle 7 Regioni partner.

La proposta formativa si è articolata in moduli online e in presenza ha affrontato e approfondito temi quali:

  • introduzione all’Educazione alla Cittadinanza Globale;
  • intercultura e educazione civica a scuola;
  • civic engagement globale;
  • migrazioni globali;
  • giustizia climatica e diritti umani;
  • strumenti per indagare le politiche di ECG.;
  • Analisi dei documenti strategici e di programmazione delle Regioni partner e dei loro stakeholder rispetto al tema dell’ECG: quasi 200 documenti sono stati consultati dai team di esperti e funzionari delle 7 Regioni partner per identificare dove, in che misura, e con quali applicazioni concrete appaiono riferimenti all'ECG.
  • Raccomandazioni per lo sviluppo di Piani d’Azione Territoriale ECG nelle Regioni partner di progetto: documento di sintesi con indicazioni trasferibili e generali utili alla redazione di Piani d’Azione Territoriali per l’ECG (priorità tematiche, tavoli intersettoriali di concertazione, individuazione e coinvolgimento degli stakeholder territoriali, comunicazione col territorio, coordinamento, monitoraggio e valutazione delle attività, visual identity univoca) e raccomandazioni specifiche per ciascuna delle Regioni partner di progetto.

 

Informazioni e risorse aggiuntive


Cooperazione internazionale in Regione Piemonte:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/diritti-politiche-sociali/cooperazione-internazionale

Portale della Cooperazione Internazionale Piemontese:
https://www.piemontecooperazioneinternazionale.it/

 

Anno
2025
Gruppo di Redazione
Redazione RSA
Paragrafi

a Regione Piemonte nel corso del 2024 ha proseguito la realizzazione delle attività promosse con finanziamenti europei e nazionali.

Tali progettualità hanno permesso di promuovere e di consolidare l’Educazione alla Cittadinanza Globale sui territori coinvolti e coinvolgere, attivare cittadini e giovani delle regioni partner in azioni, riflessioni e campagne di comunicazione su Cambiamenti climatici e migrazioni.

In specifico si richiamano i seguenti progetti:


Progetto europeo Mindchangers


Il progetto, di cui la Regione Piemonte è capofila, prevede il partenariato con il Consorzio delle OSC Piemontesi, la Regione Baden Wurttemberg (GER), la Federazione Bruxelles Capitale - Regione Wallonie (BEL), la Regione di La Rioja (SPA), l’Università di Craiova (ROM), la Coordinadora de ONG de Desarrollo de La Rioja (SPA), la Réseau Rhone-Alpes d'appui a la coopération internationale (FRA) e la Stiftung Entwicklungs-Zusammenarbeit Baden-Wurttemberg (GER), ed è finalizzato al rafforzamento delle strategie delle Autorità locali e delle Organizzazioni della società civile per raggiungere e coinvolgere i giovani sui temi dello sviluppo sostenibile e della cooperazione internazionale, ed in particolare sulle aree di interesse del cambiamento climatico e della migrazione.

L’iniziativa, del valore di 8.290.000,00 Euro di cui 7.000.000,00 di Euro a carico della Commissione Europea, è stata avviata nell’ottobre 2020 e si è concluso a dicembre 2024.

L’iniziativa ha coinvolto complessivamente i cittadini e i giovani delle 6 Regioni europee partner per renderli più consapevoli e impegnati sugli SDGs dell’Agenda 2030 e sullo sviluppo sostenibile. Ha operato principalmente sui temi del cambiamento climatico e sulle migrazioni attraverso campagne di sensibilizzazione ed informazione e attività promosse da Enti locali, Terzo Settore e giovani.

Tra le attività più significative, partner meeting internazionali online e eventi internazionali che hanno coinvolto tutti i partner dei 6 Paesi impegnati nell'iniziativa per aggiornamento delle attività comuni realizzate nel corso dell’anno e di condivisione di quelle dei singoli territori. 

Si richiamano in particolare 

  • Mindchangers Closing event, evento internazionale di chiusura del progetto tenutosi a Bruxelles a settembre 2024 che riunito circa 150 partecipanti: giovani Mindchangers attivamente coinvolti nel progetto e rappresentanti di associazioni e settori politici europei, provenienti dai paesi partner del progetto ( Germania, Belgio, Spagna, Francia, Italia e Romania). Nel corso dell’evento sono stati presentati i risultati del progetto alle principali parti interessate, comprese le raccomandazioni politiche emerse dalle attività del progetto; promossi esempi di buone pratiche e partenariati di successo tra autorità locali, organizzazioni della società civile e giovani; attivate discussioni tra le principali parti interessate sulle tematiche del progetto.
     
  • Eventi sul territorio piemontese, organizzato in collaborazione con il Consorzio delle Ong piemontesi, partner di progetto, è stato finalizzato a restituire al territorio i risultati del progetto e a presentare le prospettive nazionali e regionali in tema di Educazione alla Cittadinanza Globale. L’evento si è tenuto a novembre 2024 presso il Collegio Carlo Alberto a Torino, ha visto la partecipazione di oltre 40 rappresentanti di Organizzazioni della Società Civile, Autorità Locali, Università di Torino e altri stakeholder e ha approfondito il ruolo delle Regioni nell’educazione alla cittadinanza globale anche attraverso il confronto con le altre regioni presenti: Regione Marche, Regione Toscana, Regione Emilia Romagna e Regione Piemonte.
     
  • Finanziamento di progetti indirizzati a sostenere progetti finalizzati a rafforzare l'impegno dei giovani riguardo gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 e in particolare sulle tematiche dei cambiamenti climatici e delle migrazioni.

Sono stati 114 progetti in tutta Europa attraverso Bandi pubblici per il sostegno di iniziative promosse da Autorità locale e Enti del Terzo settore nelle 6 Regioni europee partner, Piemonte, La Rioja, Baden-Württemberg, Auvergne-Rhônes-Alpes, Fédération Wallonie-Bruxelles e Dolj County. Tali iniziative hanno coinvolto 360 enti diversi come capofila, partner, associati

In Piemonte è stato investito oltre un 1 milione di Euro attraverso la pubblicazione di due edizioni del Bando Giovani e Agenda 2030 - Bando per il sostegno di iniziative di Autorità Locali e Organizzazioni della Società Civile, finanziando 27 progetti di cui 7 presentati da AALL e 20 da Organizzazioni della società civile . A sostegno degli enti coinvolti sono stati organizzati dal Consorzo delle ONG Piemontesi 2 cicli di 5 seminari di Capacity Building a cui hanno partecipato oltre 150 enti in rappresentanza di OSC e AALL coinvolti nella realizzazione dei progetti finanziati. Le tematiche trattate sono state molteplici quali: storytelling dei cambiamenti climatici e delle migrazioni, complessità dei dati e rappresentazione visuale, Approccio sistemico alla complessità, Consumi culturali, manie, ossessioni e trend della Gen Z e molto altro.

Attività di comunicazione e campagna di informazione

Il progetto ha permesso la realizzazione di campagne di informazione e sensibilizzazione su Cambiamenti climatici e migrazioni, rivolgendosi in particolare ai giovani cittadini delle 6 regioni europee.

È stato implementato un sito web che raccoglie notizie, informazioni, progetti e l’archivio completo di tutte le attività svolte nell'ambito di Mindchangers.

Nell’ultimo anno di progetto , il 2024, sono sono stati periodicamente pubblicati : notizie, informazioni , video sui social media, newsletter mensile e altri canali Nel solo Piemonte nel 2024 sono stati raggiunti:

  • 182.000 persone tramite i canali di comunicazione del progetto
  • oltre 8000 giovani sono stati coinvolti nelle attività dei progetti finanziati
  • oltre 500 prodotti di comunicazione ed educazione sono stati realizzati
  • 82 gruppi giovanili (formali o informali) hanno partecipato al progetto.
Progetto interregionale R-EDUC : Le Regioni per l’Educazione alla Cittadinanza Globale

 

La Regione Piemonte partecipa come partner al progetto interregionale R-EDUC – “Le Regioni per l’Educazione alla Cittadinanza Globale: Modelli di governance e buone pratiche” promosso e coordinato dalla Regione Emilia Romagna.

Il progetto interregionale, che riunisce 7 Regioni italiane, è stato finanziato dall ‘Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) attraverso il Bando 2021 per la concessione di contributi a Iniziative di sensibilizzazione ed educazione alla cittadinanza globale proposte da Enti Territoriali e Organizzazioni della Società Civile e soggetti senza finalità di lucro. 

Il progetto, che è stato avviato nel 2023 e che si concluderà nel 2025, è volto a sostenere lo sviluppo e il rafforzamento del concetto di “cittadinanza” come appartenenza alla comunità globale e il cambiamento in termini di consapevolezza e comportamento individuale e collettivo verso un mondo più sostenibile e giusto. 

L’iniziativa intende accompagnare la conoscenza e l’integrazione dell’ECG negli strumenti strategici e di programmazione delle Regioni e dei loro stakeholder, attraverso la definizione di modelli di coordinamento territoriale, la condivisione di buone pratiche fra territori, la formazione di decisori e funzionari pubblici, la sperimentazione di sinergie territoriali nella diffusione di strumenti e modi innovativi di attivazione e ingaggio in contesti informali. 

R-EDUC opera su 3 macro-azioni principali:

  • Pratiche di coordinamento interregionale, con la creazione di un tavolo interregionale per la definizione di raccomandazioni per l’elaborazione di Piani d’azione territoriale ECG declinati sul livello regionale (PAT).
  • Sviluppo di competenze di governance su ECG, attraverso lo sviluppo di un nuovo curriculum formativo su ECG per potenziare le conoscenze e le competenze dei decisori politici e funzionari degli enti pubblici territoriali regionali in un’azione di capacity building in materia di ECG.
  • Modello di governance ECG emiliano-romagnolo che prevede l’istituzione di una Cabina di Regia ECG regionale e l’identificazione delle Linee guida per il Piano di Azione Territoriale ECG dell’Emilia-Romagna.

Per il raggiungimento dei risultati previsti, il progetto R-EDUC conta sull’esperienza della Regione Emilia-Romagna (capofila), sul coinvolgimento attivo di altre 6 regioni: Piemonte, Marche, Lazio, Liguria, Sardegna e Calabria); sulle competenze scientifico-didattiche dell’Università di Bologna con la Cattedra UNESCO in Educazione alla Cittadinanza Globale e sull’esperienza pluriennale sul territorio dell’associazionismo portata da WeWorld-GVC (che nel progetto rappresenta anche le altre ONG associate al Coordinamento ONG Emilia-Romagna – COONGER) e dalla rete nazionale Concord Italia Onlus.

Tra le attività più significative si richiamano:

  • 4 Forum interregionali e 3 workshop di approfondimento su tematiche specifiche condotte dai differenti territori e Regioni.
  • 1 Corso di Alta formazione sul potenziamento delle conoscenze e delle competenze dei decisori politici e dei funzionari degli enti pubblici territoriali regionali in materia di Educazione alla Cittadinanza Globale come strumento di promozione dell’Agenda 2030 . 

Il corso di alta formazione in "Sviluppo di competenze di governance sull’Educazione alla Cittadinanza Globale" presso l'Università di Bologna. Coordinato dalla cattedra Unesco in "Global Citizenship Education in Higher Education" ha coinvolto 32 funzionari/e e collaboratori delle 7 Regioni partner.

La proposta formativa si è articolata in moduli online e in presenza ha affrontato e approfondito temi quali:

  • introduzione all’Educazione alla Cittadinanza Globale;
  • intercultura e educazione civica a scuola;
  • civic engagement globale;
  • migrazioni globali;
  • giustizia climatica e diritti umani;
  • strumenti per indagare le politiche di ECG.;
  • Analisi dei documenti strategici e di programmazione delle Regioni partner e dei loro stakeholder rispetto al tema dell’ECG: quasi 200 documenti sono stati consultati dai team di esperti e funzionari delle 7 Regioni partner per identificare dove, in che misura, e con quali applicazioni concrete appaiono riferimenti all'ECG.
  • Raccomandazioni per lo sviluppo di Piani d’Azione Territoriale ECG nelle Regioni partner di progetto: documento di sintesi con indicazioni trasferibili e generali utili alla redazione di Piani d’Azione Territoriali per l’ECG (priorità tematiche, tavoli intersettoriali di concertazione, individuazione e coinvolgimento degli stakeholder territoriali, comunicazione col territorio, coordinamento, monitoraggio e valutazione delle attività, visual identity univoca) e raccomandazioni specifiche per ciascuna delle Regioni partner di progetto.

 

Informazioni e risorse aggiuntive


Cooperazione internazionale in Regione Piemonte:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/diritti-politiche-sociali/cooperazione-internazionale

Portale della Cooperazione Internazionale Piemontese:
https://www.piemontecooperazioneinternazionale.it/

 

Anno
2025

La partecipazione dei giovani: strumenti di analisi

Come passare dalla consapevolezza al coinvolgimento attivo sull'Agenda 2030


Incoraggiare le Organizzazioni della Società Civile (OSC) e le Autorità Locali (AL) a collaborare più strettamente con i giovani per mobilitarli come agenti attivi di cambiamento a livello locale e internazionale, in particolare su temi chiave come la giustizia climatica, i cambiamenti climatici e le migrazioni, era uno dei temi qualificanti del progetto Mindchangers - Regions and Youth for Planet and People.

Si è pertanto operato all’elaborazione di strumenti di analisi e di contenuti volti alla partecipazione e al protagonismo  giovanile, in specifico è possibile consultare e scaricare:

  • Guida Pratica “Come passare dalla consapevolezza al coinvolgimento attivo sull'Agenda 2030”

    È stata condotta una ricerca scientifica sviluppata dall’Università di Craiova con un gruppo di lavoro di ricercatori e ricercatrici di 6 Paesi europei, tra cui il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino. Sono stati coinvolti i partner del progetto in tutte le regioni coinvolte al fine di comprendere meglio il coinvolgimento dei giovani e formulare raccomandazioni per le AL e le OSC su come cooperare con i giovani riguardo ai temi dell'Agenda 2030.

    La Guida pratica identifica e riconosce una serie di ostacoli al coinvolgimento che i giovani vivono in tutta Europa e delinea pertanto delle soluzioni per le future iniziative progettuali che li vedono protagonisti. 

    È stata prodotta in 6 lingue , tra cui in Italiano, ed è scaricabile al seguente link

     
  • Dichiarazione dei Giovani Mindchangers

    In occasione dell’incontro internazionale dei giovani di Mindchangers tenutosi a Stoccarda , i giovani partecipanti sfruttando le loro esperienze internazionali e l’esperienza maturata nelle regioni coinvolte nel progetto: Piemonte (IT), Baden-Württemberg (DE), Auvergne-Rhône-Alpes (FR), La Rioja (ES), Fédération Wallonie-Bruxelles (BE) e Dolj County (RO) hanno elaborato delle proposte concrete per affrontare gli ostacoli al coinvolgimento giovanile.

    In questo contesto, è stata adottata la Dichiarazione dei Giovani Mindchangers che avanza delle richieste e delle raccomandazioni da parte della gioventù europea e funge da impulso e raccolta di misure utili alle autorità e alle istituzioni locali, nazionali e internazionali, ai rappresentanti della società civile e alle reti di soggetti nei settori pubblico e privato.


 

Informazioni e risorse aggiuntive

 

Guida Pratica “Come passare dalla consapevolezza al coinvolgimento attivo sull'Agenda 2030”:
https://www.mindchangers.eu/wp-content/uploads/2023/03/Mindchangers_practical-guide_IT.pdf


Dichiarazione dei Giovani Mindchangers:
https://www.mindchangers.eu/wp-content/uploads/2024/04/Mindchangers-Youth-Declaration_IT.pdf

 

Anno
2025
Gruppo di Redazione
Redazione RSA
Paragrafi
Come passare dalla consapevolezza al coinvolgimento attivo sull'Agenda 2030


Incoraggiare le Organizzazioni della Società Civile (OSC) e le Autorità Locali (AL) a collaborare più strettamente con i giovani per mobilitarli come agenti attivi di cambiamento a livello locale e internazionale, in particolare su temi chiave come la giustizia climatica, i cambiamenti climatici e le migrazioni, era uno dei temi qualificanti del progetto Mindchangers - Regions and Youth for Planet and People.

Si è pertanto operato all’elaborazione di strumenti di analisi e di contenuti volti alla partecipazione e al protagonismo  giovanile, in specifico è possibile consultare e scaricare:

  • Guida Pratica “Come passare dalla consapevolezza al coinvolgimento attivo sull'Agenda 2030”

    È stata condotta una ricerca scientifica sviluppata dall’Università di Craiova con un gruppo di lavoro di ricercatori e ricercatrici di 6 Paesi europei, tra cui il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino. Sono stati coinvolti i partner del progetto in tutte le regioni coinvolte al fine di comprendere meglio il coinvolgimento dei giovani e formulare raccomandazioni per le AL e le OSC su come cooperare con i giovani riguardo ai temi dell'Agenda 2030.

    La Guida pratica identifica e riconosce una serie di ostacoli al coinvolgimento che i giovani vivono in tutta Europa e delinea pertanto delle soluzioni per le future iniziative progettuali che li vedono protagonisti. 

    È stata prodotta in 6 lingue , tra cui in Italiano, ed è scaricabile al seguente link

     
  • Dichiarazione dei Giovani Mindchangers

    In occasione dell’incontro internazionale dei giovani di Mindchangers tenutosi a Stoccarda , i giovani partecipanti sfruttando le loro esperienze internazionali e l’esperienza maturata nelle regioni coinvolte nel progetto: Piemonte (IT), Baden-Württemberg (DE), Auvergne-Rhône-Alpes (FR), La Rioja (ES), Fédération Wallonie-Bruxelles (BE) e Dolj County (RO) hanno elaborato delle proposte concrete per affrontare gli ostacoli al coinvolgimento giovanile.

    In questo contesto, è stata adottata la Dichiarazione dei Giovani Mindchangers che avanza delle richieste e delle raccomandazioni da parte della gioventù europea e funge da impulso e raccolta di misure utili alle autorità e alle istituzioni locali, nazionali e internazionali, ai rappresentanti della società civile e alle reti di soggetti nei settori pubblico e privato.


 

Informazioni e risorse aggiuntive

 

Guida Pratica “Come passare dalla consapevolezza al coinvolgimento attivo sull'Agenda 2030”:
https://www.mindchangers.eu/wp-content/uploads/2023/03/Mindchangers_practical-guide_IT.pdf


Dichiarazione dei Giovani Mindchangers:
https://www.mindchangers.eu/wp-content/uploads/2024/04/Mindchangers-Youth-Declaration_IT.pdf

 

Anno
2025