Redazione RSA

PSR e CSR - Tutela del suolo agrario

Nell’ambito del PSR 2014-2022 alcuni tipi di operazione sostengono le aziende agricole nell’adozione di tecniche e sistemi di produzione orientati alla prevenzione dell'erosione dei suoli e alla migliore gestione degli stessi e alla promozione della conservazione e del sequestro del carbonio. I principali tipi di operazione sono i seguenti.
 

10.1.3 - Tecniche di agricoltura conservativa


Sostiene le aziende agricole che adottano tecniche agronomiche volte a contrastare la perdita di sostanza organica dei terreni agricoli, quali la riduzione delle lavorazioni del suolo e la parziale sostituzione della concimazione minerale con l’apporto di matrici organiche, sia zootecniche che vegetali, disponibili sul territorio.

Il sostegno, variabile tra 180 e 300 €/ettaro all’anno in funzione della tecnica adottata, viene corrisposto per 5 anni; la dotazione finanziaria complessiva dell’operazione è pari a quasi 33 milioni di euro.

Di seguito è riportato il dettaglio degli impegni agro-ambientali di durata quinquennale attivati, suddivisi per anno-campagna e con l’indicazione delle superfici interessate e del numero delle aziende agricole beneficiarie.

Anno campagna Superficie a premio (ha) Numero di beneficiari ammessi a finanziamento
2016 8.918 168
2017 8.702 160
2018 12.198 280
2019 11.510 255
2020 11.630 252
2021 16.459 402
2022 15.591 336
2023 11.091 244
2024 11.024 268
Tabella 1. Operazione 10.1.4 - Tecniche di agricoltura conservativa, suddivisi per anno-campagna, con l’indicazione delle superfici interessate e del numero dei beneficiari. (Fonte: DW PSR 2014-2020)
10.1.4 - Sistemi colturali eco-compatibili
 

Il tipo di operazione 10.1.4 “Sistemi colturali eco-compatibili” sostiene le aziende agricole nell’adozione di tecniche agronomiche volte a migliorare la struttura del suolo e a contrastarne l'erosione, quali la conversione a prato permanente dei terreni a seminativo, la diversificazione colturale nelle aziende maidicole specializzate e gli inerbimenti multifunzionali ai bordi di seminativi in grado di associare alla funzione di sequestro del carbonio l’azione di contrasto al trasferimento di inquinanti ai corpi idrici superficiali, l’incremento della biodiversità, l’azzeramento degli apporti chimici su superfici altrimenti coltivate e la tutela del suolo dall’erosione. 
Il sostegno, variabile tra 435 e 450 €/ettaro all’anno in funzione dell’intervento previsto (incrementato a 1.250 euro/ha nel caso degli inerbimenti multifunzionali), viene corrisposto per 5 anni; la dotazione finanziaria complessiva dell’operazione è pari a 24 milioni di euro.
Di seguito è riportato il dettaglio degli impegni agro-ambientali di durata quinquennale attivati, suddivisi per anno-campagna e con l’indicazione delle superfici interessate e del numero dei beneficiari.

Tipo di operazione 10.1.4 “Sistemi colturali eco-compatibili”
Anno campagna Superficie a premio (ha) Numero di beneficiari ammessi a finanziamento
2016 5.347,12 737
2017 7.390 982
2018 9.554 1.316
2019 10.639 1.541
2020 9.694 1386
2021 9.353 1.437
2022 8.116 1.276
2023 1.338 278
2024 642 98
Tabella 2. Operazione 10.1.4 - Impegni agro-ambientali di attivati, suddivisi per anno-campagna, con l’indicazione delle superfici interessate e del numero dei beneficiari. (Fonte: DW PSR 2014-2020)
10.1.9 - Gestione eco-sostenibile dei pascoli


Sostiene le aziende zootecniche nell’adozione di tecniche di pascolamento razionali che esaltino la funzione anti-erosiva del cotico erboso. Il sostegno, erogato annualmente in funzione della localizzazione del pascolo (110 euro/ha in montagna, 120 euro/ha in collina e 450 euro/ha in pianura), viene corrisposto per 5 anni; la dotazione finanziaria complessiva dell’operazione è pari a 41 milioni di euro
Di seguito è riportato il dettaglio degli impegni agro-ambientali di durata quinquennale attivati, suddivisi per anno-campagna e con l’indicazione delle superfici interessate e del numero dei beneficiari.

Anno campagna Superficie a premio (ha) Numero di beneficiari ammessi a finanziamento
2016 26.654 311
2017 27.096 303
2018 53.247 565
2019 43.461 457
2020 43.816 454
2021 59.016 600
2022 62.059 636
2023 45.088 463
2024 48.024 481
Tabella 2. Operazione 10.1.9 - Impegni agro-ambientali di attivati, suddivisi per anno-campagna, con l’indicazione delle superfici interessate e del numero dei beneficiari. (Fonte: DW PSR 2014-2020)
Interventi attivati con il CSR 2023-2027


Analogamente al PSR, anche la nuova programmazione CSR 2023-2027 sostiene, attraverso diversi interventi agro-climatico-ambientali, azioni finalizzate alla tutela del suolo agrario e del territorio in generale.

Nel corso del 2023 sono stati attivati i seguenti interventi:

  • SRA01 – Produzione integrata: sostegno per ettaro di Superficie Agricola Utilizzata (SAU) a favore di beneficiari che in modo volontario si impegnano ad adottare le disposizioni tecniche indicate nei Disciplinari di Produzione Integrata (DPI) stabiliti per la fase di coltivazione, aderendo al Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata (SQNPI), per uno dei seguenti tipi di coltura: Colture erbacee, Fruttiferi, Vite. Tali disposizioni tecniche introducono pratiche agronomiche e strategie di difesa delle colture dalle avversità, migliorative rispetto alle pratiche ordinarie e alle norme di condizionalità, in particolare nella gestione del suolo, nella fertilizzazione, nell’uso dell’acqua per irrigazione e nella difesa fitosanitaria delle colture. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 88 milioni di euro.
     
  • SRA03 – Tecniche di ridotta lavorazione del suolo: pagamento a favore dei beneficiari che si impegnano volontariamente ad adottare, sulle superfici condotte a seminativo con colture annuali, adozione di tecniche di Semina su sodo / No Tillage (NT) e/o Adozione di tecniche di Minima Lavorazione / Minimum Tillage (MT) e/o di tecniche di Lavorazione a bande / Strip Tillage.  La dotazione finanziaria complessiva è di circa 7,5 milioni di euro.
     
  • SRA05 – Inerbimento colture arboree: sostegno per i beneficiari che adottano tecniche di inerbimento sulle superfici destinate a colture arboree permanenti (esclusi piccoli frutti e nocciolo), al fine di mantenere il terreno in buone condizioni strutturali prevenendone l’erosione e conservando e migliorando il contenuto in sostanza organica. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 4 milioni di euro.
     
  • SRA06 – Cover crops: pagamento per ettaro a favore di beneficiari che si impegnano a seminare colture di copertura delle superfici a seminativo, al fine di ridurre la lisciviazione dei nitrati nelle acque e il migliorare la struttura e fertilità del suolo nonché aumentare il sequestro di carbonio organico nel suolo. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 10 milioni di euro.
     
  • SRA08 – Gestione prati e pascoli permanenti: pagamento annuale per ettaro di Superficie Agricola Utilizzata (SAU) a favore dei beneficiari che, per un periodo di 5 anni, rispettano gli impegni volti a favorire la "Gestione sostenibile dei pascoli permanenti, incluse le pratiche locali tradizionali (PLT)", quali: il mantenimento sulla superficie oggetto di impegno di un carico zootecnico pascolante minimo; il contenimento meccanico e/o manuale della flora invasiva; il rispetto dei criteri di gestione di pascoli che consentano l’utilizzazione più favorevole del cotico erboso naturale; il divieto di utilizzo dei fertilizzanti chimici di sintesi, di fanghi in agricoltura, di diserbanti e di prodotti fitosanitari; il divieto di aratura nelle aree di collina e montagna; il mantenimento e l'eventuale creazione di punti acqua e sale (o punti di abbeverata). La dotazione finanziaria complessiva è di circa 24 milioni di euro.
     
  • SRA10 – Gestione attiva infrastrutture ecologiche: pagamento annuale per ettaro per la gestione di infrastrutture realizzate con il sostegno dell'intervento SRD04 (Investimenti non produttivi agricoli con finalità ambientale) o di analoghe misure dei precedenti PSR, al fine di favorire lo sviluppo sostenibile e un’efficiente gestione delle risorse naturali come l’acqua, il suolo e l’aria, anche riducendo la dipendenza dalle sostanze chimiche. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 2 milioni di euro.
     
  • SRA12 - Colture a perdere, corridoi ecologici, fasce ecologiche: Pagamento annuale per ettaro a favore dei beneficiari che destinano una quota della superficie aziendale alla semina di colture a perdere o alla costituzione di corridoi o fasce ecologiche. L’intervento contribuisce a preservare la fertilità dei suoli favorendo l’apporto di sostanza organica stabile e riduce il rischio di erosione diminuendo l’esposizione del suolo all’azione degli agenti atmosferici (effetto battente delle piogge) e contrastando i fenomeni di ruscellamento superficiale. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 500.000 euro.
     
  • SRA14 – Allevatori custodi agro-biodiversità: sostegno ad Unità di Bestiame Adulto (UBA) a favore di beneficiari che si impegnano nella conservazione delle risorse genetiche di interesse locale soggette a rischio di estinzione genetica, meno produttive rispetto ad altre razze e destinate ad essere abbandonate se non viene garantito un adeguato livello di reddito e il mantenimento di un modello di agricoltura sostenibile. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 15 milioni di euro.
     
  • SRA17 – Impegni per la convivenza con la fauna selvatica: pagamento annuale per ettaro di superficie pascolata al fine di garantire la presenza di grandi carnivori (es. lupo, orso, sciacallo, ecc.). Tale presenza è fonte di preoccupazione soprattutto per le problematiche legate ai danni da predazione. Pertanto è necessario continuare a rafforzare le misure di prevenzione, onde evitare un aumento del numero di attacchi e del numero di perdite a carico degli allevatori.  L’abbandono dei pascoli provoca la ricolonizzazione da parte di arbusti ed alberi, con conseguente contrazione degli spazi pascolivi aperti. La corretta gestione dei pascoli salvaguarda il territorio stesso e le sottostanti pianure dai rischi derivanti dall’abbandono e dal conseguente dissesto idrogeologico. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 2 milioni di euro.
     
  • SRA18 – Impegni per l’apicoltura: pagamento annuale a favore di beneficiari che praticano l'attività apistica in aree particolarmente importanti dal punto di vista ambientale e naturalistico L’intervento, mira sia a contrastare il declino degli impollinatori, sia a supportare pratiche di apicoltura volte alla tutela della biodiversità. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 8 milioni di euro.
     
  • SRA24 – Pratiche di agricoltura di precisione: sostegno annuale per ettaro a favore dei beneficiari che si impegnano ad adottare almeno una pratica di agricoltura di precisione (fertilizzazione, irrigazione e trattamenti fitosanitari). La finalità dell’intervento è di ridurre quantitativamente gli input chimici e idrici utilizzati per le produzioni agricole attraverso l’adozione di pratiche di agricoltura di precisione, sistema di produzione sostenibile che consente agli imprenditori un maggior rispetto degli agroecosistemi. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 2 milioni di euro.
     
  • SRA29 – Produzione biologica: pagamento annuale per ettaro a favore degli agricoltori che si impegnano, per 5 anni, a convertire la produzione in produzione biologica e a mantenerla dopo la conversione oppure solo a mantenere la produzione biologica se già adottata prima dell'adesione all'intervento. L’agricoltura biologica contribuisce pertanto a ridurre il rischio di inquinamento e degrado delle matrici ambientali connesso all’uso dei prodotti fitosanitari e dei fertilizzanti e a promuovere la salvaguardia della risorsa acqua, la tutela della risorsa suolo, la salvaguardia e la valorizzazione della biodiversità, del paesaggio agrario e il miglioramento della qualità dell’aria. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 53 milioni di euro.
     

Di seguito si riporta la sintesi del numero di beneficiari e degli ettari interessati per ognuno degli interventi sopra descritti che hanno visto l’apertura di bandi nel 2023, primo anno di attuazione del CSR 2023-2027:

Codice Intervento N. beneficiari Suoerficie a premio richiesta (ha) UBA a premio richieste (n.) Alveari a premio richiesti (n.)
SRA01 – Produzione integrata 2.783 100.683
SRA03 – Minima lavorazione 105 7.039
SRA05 - Inerbimento 348 2.654
SRA06 – Cover crops 224 8.506
SRA08 – Prati e pascoli permanenti 216 20.395
SRA10 – Infrastrutture ecologiche 18 41
SRA12 – Colture a perdere, corridoi ecologici, fasce ecologiche 13 81
SRA14 – Razze in via di estinzione 85 803
SRA17 – Convivenza fauna selvatica 77 6.471
SRA18 - Apicoltura 429 72.348
SRA24 – Agricoltura di precisione 95 1.198
SRA29 – Agricoltura biologica 1.525 30.856
Tabella. 3 Sintesi numero di beneficiari ed ettari interessati dagli interventi CSR 2023-2027 nel 2024 (Fonte: Reportistica SIAP)
Anno
2025
Gruppo di Redazione
Redazione RSA
Paragrafi

Nell’ambito del PSR 2014-2022 alcuni tipi di operazione sostengono le aziende agricole nell’adozione di tecniche e sistemi di produzione orientati alla prevenzione dell'erosione dei suoli e alla migliore gestione degli stessi e alla promozione della conservazione e del sequestro del carbonio. I principali tipi di operazione sono i seguenti.
 

10.1.3 - Tecniche di agricoltura conservativa


Sostiene le aziende agricole che adottano tecniche agronomiche volte a contrastare la perdita di sostanza organica dei terreni agricoli, quali la riduzione delle lavorazioni del suolo e la parziale sostituzione della concimazione minerale con l’apporto di matrici organiche, sia zootecniche che vegetali, disponibili sul territorio.

Il sostegno, variabile tra 180 e 300 €/ettaro all’anno in funzione della tecnica adottata, viene corrisposto per 5 anni; la dotazione finanziaria complessiva dell’operazione è pari a quasi 33 milioni di euro.

Di seguito è riportato il dettaglio degli impegni agro-ambientali di durata quinquennale attivati, suddivisi per anno-campagna e con l’indicazione delle superfici interessate e del numero delle aziende agricole beneficiarie.

Anno campagna Superficie a premio (ha) Numero di beneficiari ammessi a finanziamento
2016 8.918 168
2017 8.702 160
2018 12.198 280
2019 11.510 255
2020 11.630 252
2021 16.459 402
2022 15.591 336
2023 11.091 244
2024 11.024 268
Tabella 1. Operazione 10.1.4 - Tecniche di agricoltura conservativa, suddivisi per anno-campagna, con l’indicazione delle superfici interessate e del numero dei beneficiari. (Fonte: DW PSR 2014-2020)
10.1.4 - Sistemi colturali eco-compatibili
 

Il tipo di operazione 10.1.4 “Sistemi colturali eco-compatibili” sostiene le aziende agricole nell’adozione di tecniche agronomiche volte a migliorare la struttura del suolo e a contrastarne l'erosione, quali la conversione a prato permanente dei terreni a seminativo, la diversificazione colturale nelle aziende maidicole specializzate e gli inerbimenti multifunzionali ai bordi di seminativi in grado di associare alla funzione di sequestro del carbonio l’azione di contrasto al trasferimento di inquinanti ai corpi idrici superficiali, l’incremento della biodiversità, l’azzeramento degli apporti chimici su superfici altrimenti coltivate e la tutela del suolo dall’erosione. 
Il sostegno, variabile tra 435 e 450 €/ettaro all’anno in funzione dell’intervento previsto (incrementato a 1.250 euro/ha nel caso degli inerbimenti multifunzionali), viene corrisposto per 5 anni; la dotazione finanziaria complessiva dell’operazione è pari a 24 milioni di euro.
Di seguito è riportato il dettaglio degli impegni agro-ambientali di durata quinquennale attivati, suddivisi per anno-campagna e con l’indicazione delle superfici interessate e del numero dei beneficiari.

Tipo di operazione 10.1.4 “Sistemi colturali eco-compatibili”
Anno campagna Superficie a premio (ha) Numero di beneficiari ammessi a finanziamento
2016 5.347,12 737
2017 7.390 982
2018 9.554 1.316
2019 10.639 1.541
2020 9.694 1386
2021 9.353 1.437
2022 8.116 1.276
2023 1.338 278
2024 642 98
Tabella 2. Operazione 10.1.4 - Impegni agro-ambientali di attivati, suddivisi per anno-campagna, con l’indicazione delle superfici interessate e del numero dei beneficiari. (Fonte: DW PSR 2014-2020)
10.1.9 - Gestione eco-sostenibile dei pascoli


Sostiene le aziende zootecniche nell’adozione di tecniche di pascolamento razionali che esaltino la funzione anti-erosiva del cotico erboso. Il sostegno, erogato annualmente in funzione della localizzazione del pascolo (110 euro/ha in montagna, 120 euro/ha in collina e 450 euro/ha in pianura), viene corrisposto per 5 anni; la dotazione finanziaria complessiva dell’operazione è pari a 41 milioni di euro
Di seguito è riportato il dettaglio degli impegni agro-ambientali di durata quinquennale attivati, suddivisi per anno-campagna e con l’indicazione delle superfici interessate e del numero dei beneficiari.

Anno campagna Superficie a premio (ha) Numero di beneficiari ammessi a finanziamento
2016 26.654 311
2017 27.096 303
2018 53.247 565
2019 43.461 457
2020 43.816 454
2021 59.016 600
2022 62.059 636
2023 45.088 463
2024 48.024 481
Tabella 2. Operazione 10.1.9 - Impegni agro-ambientali di attivati, suddivisi per anno-campagna, con l’indicazione delle superfici interessate e del numero dei beneficiari. (Fonte: DW PSR 2014-2020)
Interventi attivati con il CSR 2023-2027


Analogamente al PSR, anche la nuova programmazione CSR 2023-2027 sostiene, attraverso diversi interventi agro-climatico-ambientali, azioni finalizzate alla tutela del suolo agrario e del territorio in generale.

Nel corso del 2023 sono stati attivati i seguenti interventi:

  • SRA01 – Produzione integrata: sostegno per ettaro di Superficie Agricola Utilizzata (SAU) a favore di beneficiari che in modo volontario si impegnano ad adottare le disposizioni tecniche indicate nei Disciplinari di Produzione Integrata (DPI) stabiliti per la fase di coltivazione, aderendo al Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata (SQNPI), per uno dei seguenti tipi di coltura: Colture erbacee, Fruttiferi, Vite. Tali disposizioni tecniche introducono pratiche agronomiche e strategie di difesa delle colture dalle avversità, migliorative rispetto alle pratiche ordinarie e alle norme di condizionalità, in particolare nella gestione del suolo, nella fertilizzazione, nell’uso dell’acqua per irrigazione e nella difesa fitosanitaria delle colture. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 88 milioni di euro.
     
  • SRA03 – Tecniche di ridotta lavorazione del suolo: pagamento a favore dei beneficiari che si impegnano volontariamente ad adottare, sulle superfici condotte a seminativo con colture annuali, adozione di tecniche di Semina su sodo / No Tillage (NT) e/o Adozione di tecniche di Minima Lavorazione / Minimum Tillage (MT) e/o di tecniche di Lavorazione a bande / Strip Tillage.  La dotazione finanziaria complessiva è di circa 7,5 milioni di euro.
     
  • SRA05 – Inerbimento colture arboree: sostegno per i beneficiari che adottano tecniche di inerbimento sulle superfici destinate a colture arboree permanenti (esclusi piccoli frutti e nocciolo), al fine di mantenere il terreno in buone condizioni strutturali prevenendone l’erosione e conservando e migliorando il contenuto in sostanza organica. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 4 milioni di euro.
     
  • SRA06 – Cover crops: pagamento per ettaro a favore di beneficiari che si impegnano a seminare colture di copertura delle superfici a seminativo, al fine di ridurre la lisciviazione dei nitrati nelle acque e il migliorare la struttura e fertilità del suolo nonché aumentare il sequestro di carbonio organico nel suolo. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 10 milioni di euro.
     
  • SRA08 – Gestione prati e pascoli permanenti: pagamento annuale per ettaro di Superficie Agricola Utilizzata (SAU) a favore dei beneficiari che, per un periodo di 5 anni, rispettano gli impegni volti a favorire la "Gestione sostenibile dei pascoli permanenti, incluse le pratiche locali tradizionali (PLT)", quali: il mantenimento sulla superficie oggetto di impegno di un carico zootecnico pascolante minimo; il contenimento meccanico e/o manuale della flora invasiva; il rispetto dei criteri di gestione di pascoli che consentano l’utilizzazione più favorevole del cotico erboso naturale; il divieto di utilizzo dei fertilizzanti chimici di sintesi, di fanghi in agricoltura, di diserbanti e di prodotti fitosanitari; il divieto di aratura nelle aree di collina e montagna; il mantenimento e l'eventuale creazione di punti acqua e sale (o punti di abbeverata). La dotazione finanziaria complessiva è di circa 24 milioni di euro.
     
  • SRA10 – Gestione attiva infrastrutture ecologiche: pagamento annuale per ettaro per la gestione di infrastrutture realizzate con il sostegno dell'intervento SRD04 (Investimenti non produttivi agricoli con finalità ambientale) o di analoghe misure dei precedenti PSR, al fine di favorire lo sviluppo sostenibile e un’efficiente gestione delle risorse naturali come l’acqua, il suolo e l’aria, anche riducendo la dipendenza dalle sostanze chimiche. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 2 milioni di euro.
     
  • SRA12 - Colture a perdere, corridoi ecologici, fasce ecologiche: Pagamento annuale per ettaro a favore dei beneficiari che destinano una quota della superficie aziendale alla semina di colture a perdere o alla costituzione di corridoi o fasce ecologiche. L’intervento contribuisce a preservare la fertilità dei suoli favorendo l’apporto di sostanza organica stabile e riduce il rischio di erosione diminuendo l’esposizione del suolo all’azione degli agenti atmosferici (effetto battente delle piogge) e contrastando i fenomeni di ruscellamento superficiale. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 500.000 euro.
     
  • SRA14 – Allevatori custodi agro-biodiversità: sostegno ad Unità di Bestiame Adulto (UBA) a favore di beneficiari che si impegnano nella conservazione delle risorse genetiche di interesse locale soggette a rischio di estinzione genetica, meno produttive rispetto ad altre razze e destinate ad essere abbandonate se non viene garantito un adeguato livello di reddito e il mantenimento di un modello di agricoltura sostenibile. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 15 milioni di euro.
     
  • SRA17 – Impegni per la convivenza con la fauna selvatica: pagamento annuale per ettaro di superficie pascolata al fine di garantire la presenza di grandi carnivori (es. lupo, orso, sciacallo, ecc.). Tale presenza è fonte di preoccupazione soprattutto per le problematiche legate ai danni da predazione. Pertanto è necessario continuare a rafforzare le misure di prevenzione, onde evitare un aumento del numero di attacchi e del numero di perdite a carico degli allevatori.  L’abbandono dei pascoli provoca la ricolonizzazione da parte di arbusti ed alberi, con conseguente contrazione degli spazi pascolivi aperti. La corretta gestione dei pascoli salvaguarda il territorio stesso e le sottostanti pianure dai rischi derivanti dall’abbandono e dal conseguente dissesto idrogeologico. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 2 milioni di euro.
     
  • SRA18 – Impegni per l’apicoltura: pagamento annuale a favore di beneficiari che praticano l'attività apistica in aree particolarmente importanti dal punto di vista ambientale e naturalistico L’intervento, mira sia a contrastare il declino degli impollinatori, sia a supportare pratiche di apicoltura volte alla tutela della biodiversità. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 8 milioni di euro.
     
  • SRA24 – Pratiche di agricoltura di precisione: sostegno annuale per ettaro a favore dei beneficiari che si impegnano ad adottare almeno una pratica di agricoltura di precisione (fertilizzazione, irrigazione e trattamenti fitosanitari). La finalità dell’intervento è di ridurre quantitativamente gli input chimici e idrici utilizzati per le produzioni agricole attraverso l’adozione di pratiche di agricoltura di precisione, sistema di produzione sostenibile che consente agli imprenditori un maggior rispetto degli agroecosistemi. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 2 milioni di euro.
     
  • SRA29 – Produzione biologica: pagamento annuale per ettaro a favore degli agricoltori che si impegnano, per 5 anni, a convertire la produzione in produzione biologica e a mantenerla dopo la conversione oppure solo a mantenere la produzione biologica se già adottata prima dell'adesione all'intervento. L’agricoltura biologica contribuisce pertanto a ridurre il rischio di inquinamento e degrado delle matrici ambientali connesso all’uso dei prodotti fitosanitari e dei fertilizzanti e a promuovere la salvaguardia della risorsa acqua, la tutela della risorsa suolo, la salvaguardia e la valorizzazione della biodiversità, del paesaggio agrario e il miglioramento della qualità dell’aria. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 53 milioni di euro.
     

Di seguito si riporta la sintesi del numero di beneficiari e degli ettari interessati per ognuno degli interventi sopra descritti che hanno visto l’apertura di bandi nel 2023, primo anno di attuazione del CSR 2023-2027:

Codice Intervento N. beneficiari Suoerficie a premio richiesta (ha) UBA a premio richieste (n.) Alveari a premio richiesti (n.)
SRA01 – Produzione integrata 2.783 100.683
SRA03 – Minima lavorazione 105 7.039
SRA05 - Inerbimento 348 2.654
SRA06 – Cover crops 224 8.506
SRA08 – Prati e pascoli permanenti 216 20.395
SRA10 – Infrastrutture ecologiche 18 41
SRA12 – Colture a perdere, corridoi ecologici, fasce ecologiche 13 81
SRA14 – Razze in via di estinzione 85 803
SRA17 – Convivenza fauna selvatica 77 6.471
SRA18 - Apicoltura 429 72.348
SRA24 – Agricoltura di precisione 95 1.198
SRA29 – Agricoltura biologica 1.525 30.856
Tabella. 3 Sintesi numero di beneficiari ed ettari interessati dagli interventi CSR 2023-2027 nel 2024 (Fonte: Reportistica SIAP)
Anno
2025

Il CSR 2023-2027 per il miglioramento della qualità delle acque

Analogamente al PSR, la programmazione CSR 2023-2027 sostiene, attraverso diversi interventi agro-climatico-ambientali, azioni finalizzate al miglioramento della qualità dell’acqua.

Al 2024 sono stati attivati i seguenti interventi agro-climatico-ambientali, i cui impegni contribuiscono ad un miglioramento della qualità dell’acqua:

  • SRA01 – Produzione integrata: sostegno per ettaro di Superficie Agricola Utilizzata (SAU) a favore di beneficiari che, in modo volontario, si impegnano ad adottare le disposizioni tecniche indicate nei Disciplinari di Produzione Integrata (DPI) stabiliti per la fase di coltivazione, aderendo al Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata (SQNPI), per uno dei seguenti tipi di coltura: Colture erbacee, Fruttiferi, Vite. Tali disposizioni tecniche introducono pratiche agronomiche e strategie di difesa delle colture dalle avversità, migliorative rispetto alle pratiche ordinarie e alle norme di condizionalità, promuovendo lo sviluppo sostenibile e un’efficiente gestione delle risorse naturali come l’acqua e il suolo. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 88 milioni di euro.
  • SRA03 – Tecniche di ridotta lavorazione del suolo: pagamento a favore dei beneficiari che si impegnano volontariamente ad adottare, sulle superfici condotte a seminativo con colture annuali, adozione di tecniche di Semina su sodo / No Tillage (NT) e/o Adozione di tecniche di Minima Lavorazione / Minimum Tillage (MT) e/o di tecniche di Lavorazione a bande / Strip Tillage. Tali tipi di lavorazione concorrono alla miglior struttura del suolo aumentando la capacità di assorbire e di trattenere l’acqua. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 7,5 milioni di euro.
  • SRA05 – Inerbimento colture arboree: sostegno per i beneficiari che adottano tecniche di inerbimento sulle superfici destinate a colture arboree permanenti (esclusi piccoli frutti e nocciolo). La presenza di una copertura vegetale durante l’intero anno contribuisce alla tutela della qualità dell’acqua. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 4 milioni di euro.
  • SRA06 – Cover crops: pagamento per ettaro a favore di beneficiari che si impegnano a seminare colture di copertura delle superfici a seminativo, al fine di ridurre la lisciviazione dei nitrati nelle acque, attenuare l’effetto battente sul suolo delle piogge e limitando il deflusso idrico superficiale. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 10 milioni di euro.
  • SRA10 – Gestione attiva infrastrutture ecologiche: pagamento annuale per ettaro per la gestione di infrastrutture realizzate con il sostegno dell'intervento SRD04 (Investimenti non produttivi agricoli con finalità ambientale) o di analoghe misure dei precedenti PSR, al fine di tutelare le acque superficiali e profonde dall'inquinamento, promuovere l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, favorire la diffusione di sistemi di mercato volontario dei servizi ecosistemici, favorire la tutela e valorizzazione della biodiversità animale e vegetale e della biodiversità naturale e il paesaggio rurale. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 2 milioni di euro.
  • SRA12 - Colture a perdere, corridoi ecologici, fasce ecologiche: Pagamento annuale per ettaro a favore dei beneficiari che destinano una quota della superficie aziendale alla semina di colture a perdere o alla costituzione di corridoi o fasce ecologiche. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 500.000 euro.
  • SRA22 - Impegni specifici risaie: pagamento annuale per ettaro di SAU a favore dei beneficiari che aderiscono volontariamente agli impegni previsti mediante la compensazione dei minori ricavi e/o maggiori costi sostenuti. L’intervento ha l’obiettivo di mitigare le conseguenze negative della pratica dell'asciutta sulla biodiversità della risaia e favorire la dotazione ecologica delle risaie per soddisfare le necessità biologiche delle specie faunistiche tipiche di questi ambienti e a consentire un’utilizzazione dell’acqua più razionale tra le principali colture (Azione 1); inoltre, promuove la realizzazione, nell’ambito delle camere di risaia, durante il ciclo colturale del riso, di una riserva d'acqua tale da consentire agli organismi acquatici di sopravvivere anche durante le asciutte (Azione 2). La dotazione finanziaria complessiva è di circa 20 milioni di euro.
  • SRA24 – Pratiche di agricoltura di precisione: sostegno annuale per ettaro a favore dei beneficiari che si impegnano ad adottare almeno una pratica di agricoltura di precisione (fertilizzazione, irrigazione e trattamenti fitosanitari). La finalità dell’intervento è di ridurre quantitativamente gli input chimici e idrici utilizzati per le produzioni agricole attraverso l’adozione di pratiche di agricoltura di precisione, sistema di produzione sostenibile che consente agli imprenditori un maggior rispetto degli agroecosistemi. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 2 milioni di euro.
  • SRA29 – Produzione biologica: Pagamento annuale per ettaro a favore degli agricoltori che si impegnano, per 5 anni, a convertire la produzione in produzione biologica e a mantenerla dopo la conversione oppure solo a mantenere la produzione biologica se già adottata prima dell'adesione all'intervento. L’agricoltura biologica contribuisce pertanto a ridurre il rischio di inquinamento e degrado delle matrici ambientali connesso all’uso dei prodotti fitosanitari e dei fertilizzanti e a promuovere la salvaguardia della risorsa acqua, la tutela della risorsa suolo, la salvaguardia e la valorizzazione della biodiversità, del paesaggio agrario e il miglioramento della qualità dell’aria. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 53 milioni di euro.

Di seguito si riporta la sintesi del numero di beneficiari e degli ettari interessati per gli interventi che hanno visto l’apertura di bandi nel 2023 e nel 2024:

Sintesi degli interventi del CSR riguardo la tematica acqua, numero di beneficiari e superficie richiesta per ogni intervento
Codice Intervento N. Beneficiari Superficie a Premio richiesta (ha)
SRA01 – Produzione integrata 2.783 100.683
SRA03 – Minima lavorazione 105 7.039
SRA05 – Inerbimento 348 2.654
SRA06 – Cover crops 224 8.506
SRA10 – Infrastrutture ecologiche 18 41
SRA12 – Colture a perdere, corridoi ecologici, fasce ecologiche 13 81
SRA22 – Impegni specifici risaie 401 32.118
SRA24 – Agricoltura di precisione 95 1.198
SRA29 – Agricoltura biologica 1.525 30.856
Tabella 1. Sintesi del numero di beneficiari interessati e degli interessati dagli interventi finanziati nel 2023 per gli interventi di miglioramento delle acque - Fonte: Reportistica SIAP

Anche per quanto riguarda il sostegno agli investimenti, nel CSR è ci sono interventi che contribuiscono al risparmio idrico. Nel 2024, oltre a un secondo bando di SRD02 azione C - Investimenti irrigui (già aperto nel 2023), sono stati attivati anche gli interventi SRD07 azione 2 - Reti idriche delle aree rurali, che punta al miglioramento generale delle infrastrutture di distribuzione dell’acqua potabile (acquedotti) e alla razionalizzazione delle reti per far fronte alle emergenze idriche; SRD07 azione 7 - Infrastrutture irrigue extra-aziendali e SRD08 azione 3 – Infrastrutture irrigue e di bonifica che puntano alla modernizzazione e allo sviluppo delle infrastrutture per l’irrigazione e per la bonifica al fine di conseguire o mantenere un buono stato dei corpi idrici associati, in modo che l'utilizzo delle acque in agricoltura non ne pregiudichi l’attuazione. La dotazione complessiva attivata nel corso del 2024, per gli investimenti di cui sopra, è stata di circa 27 milioni di euro.

Anno
2025
Gruppo di Redazione
Redazione RSA
Paragrafi

Analogamente al PSR, la programmazione CSR 2023-2027 sostiene, attraverso diversi interventi agro-climatico-ambientali, azioni finalizzate al miglioramento della qualità dell’acqua.

Al 2024 sono stati attivati i seguenti interventi agro-climatico-ambientali, i cui impegni contribuiscono ad un miglioramento della qualità dell’acqua:

  • SRA01 – Produzione integrata: sostegno per ettaro di Superficie Agricola Utilizzata (SAU) a favore di beneficiari che, in modo volontario, si impegnano ad adottare le disposizioni tecniche indicate nei Disciplinari di Produzione Integrata (DPI) stabiliti per la fase di coltivazione, aderendo al Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata (SQNPI), per uno dei seguenti tipi di coltura: Colture erbacee, Fruttiferi, Vite. Tali disposizioni tecniche introducono pratiche agronomiche e strategie di difesa delle colture dalle avversità, migliorative rispetto alle pratiche ordinarie e alle norme di condizionalità, promuovendo lo sviluppo sostenibile e un’efficiente gestione delle risorse naturali come l’acqua e il suolo. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 88 milioni di euro.
  • SRA03 – Tecniche di ridotta lavorazione del suolo: pagamento a favore dei beneficiari che si impegnano volontariamente ad adottare, sulle superfici condotte a seminativo con colture annuali, adozione di tecniche di Semina su sodo / No Tillage (NT) e/o Adozione di tecniche di Minima Lavorazione / Minimum Tillage (MT) e/o di tecniche di Lavorazione a bande / Strip Tillage. Tali tipi di lavorazione concorrono alla miglior struttura del suolo aumentando la capacità di assorbire e di trattenere l’acqua. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 7,5 milioni di euro.
  • SRA05 – Inerbimento colture arboree: sostegno per i beneficiari che adottano tecniche di inerbimento sulle superfici destinate a colture arboree permanenti (esclusi piccoli frutti e nocciolo). La presenza di una copertura vegetale durante l’intero anno contribuisce alla tutela della qualità dell’acqua. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 4 milioni di euro.
  • SRA06 – Cover crops: pagamento per ettaro a favore di beneficiari che si impegnano a seminare colture di copertura delle superfici a seminativo, al fine di ridurre la lisciviazione dei nitrati nelle acque, attenuare l’effetto battente sul suolo delle piogge e limitando il deflusso idrico superficiale. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 10 milioni di euro.
  • SRA10 – Gestione attiva infrastrutture ecologiche: pagamento annuale per ettaro per la gestione di infrastrutture realizzate con il sostegno dell'intervento SRD04 (Investimenti non produttivi agricoli con finalità ambientale) o di analoghe misure dei precedenti PSR, al fine di tutelare le acque superficiali e profonde dall'inquinamento, promuovere l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, favorire la diffusione di sistemi di mercato volontario dei servizi ecosistemici, favorire la tutela e valorizzazione della biodiversità animale e vegetale e della biodiversità naturale e il paesaggio rurale. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 2 milioni di euro.
  • SRA12 - Colture a perdere, corridoi ecologici, fasce ecologiche: Pagamento annuale per ettaro a favore dei beneficiari che destinano una quota della superficie aziendale alla semina di colture a perdere o alla costituzione di corridoi o fasce ecologiche. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 500.000 euro.
  • SRA22 - Impegni specifici risaie: pagamento annuale per ettaro di SAU a favore dei beneficiari che aderiscono volontariamente agli impegni previsti mediante la compensazione dei minori ricavi e/o maggiori costi sostenuti. L’intervento ha l’obiettivo di mitigare le conseguenze negative della pratica dell'asciutta sulla biodiversità della risaia e favorire la dotazione ecologica delle risaie per soddisfare le necessità biologiche delle specie faunistiche tipiche di questi ambienti e a consentire un’utilizzazione dell’acqua più razionale tra le principali colture (Azione 1); inoltre, promuove la realizzazione, nell’ambito delle camere di risaia, durante il ciclo colturale del riso, di una riserva d'acqua tale da consentire agli organismi acquatici di sopravvivere anche durante le asciutte (Azione 2). La dotazione finanziaria complessiva è di circa 20 milioni di euro.
  • SRA24 – Pratiche di agricoltura di precisione: sostegno annuale per ettaro a favore dei beneficiari che si impegnano ad adottare almeno una pratica di agricoltura di precisione (fertilizzazione, irrigazione e trattamenti fitosanitari). La finalità dell’intervento è di ridurre quantitativamente gli input chimici e idrici utilizzati per le produzioni agricole attraverso l’adozione di pratiche di agricoltura di precisione, sistema di produzione sostenibile che consente agli imprenditori un maggior rispetto degli agroecosistemi. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 2 milioni di euro.
  • SRA29 – Produzione biologica: Pagamento annuale per ettaro a favore degli agricoltori che si impegnano, per 5 anni, a convertire la produzione in produzione biologica e a mantenerla dopo la conversione oppure solo a mantenere la produzione biologica se già adottata prima dell'adesione all'intervento. L’agricoltura biologica contribuisce pertanto a ridurre il rischio di inquinamento e degrado delle matrici ambientali connesso all’uso dei prodotti fitosanitari e dei fertilizzanti e a promuovere la salvaguardia della risorsa acqua, la tutela della risorsa suolo, la salvaguardia e la valorizzazione della biodiversità, del paesaggio agrario e il miglioramento della qualità dell’aria. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 53 milioni di euro.

Di seguito si riporta la sintesi del numero di beneficiari e degli ettari interessati per gli interventi che hanno visto l’apertura di bandi nel 2023 e nel 2024:

Sintesi degli interventi del CSR riguardo la tematica acqua, numero di beneficiari e superficie richiesta per ogni intervento
Codice Intervento N. Beneficiari Superficie a Premio richiesta (ha)
SRA01 – Produzione integrata 2.783 100.683
SRA03 – Minima lavorazione 105 7.039
SRA05 – Inerbimento 348 2.654
SRA06 – Cover crops 224 8.506
SRA10 – Infrastrutture ecologiche 18 41
SRA12 – Colture a perdere, corridoi ecologici, fasce ecologiche 13 81
SRA22 – Impegni specifici risaie 401 32.118
SRA24 – Agricoltura di precisione 95 1.198
SRA29 – Agricoltura biologica 1.525 30.856
Tabella 1. Sintesi del numero di beneficiari interessati e degli interessati dagli interventi finanziati nel 2023 per gli interventi di miglioramento delle acque - Fonte: Reportistica SIAP

Anche per quanto riguarda il sostegno agli investimenti, nel CSR è ci sono interventi che contribuiscono al risparmio idrico. Nel 2024, oltre a un secondo bando di SRD02 azione C - Investimenti irrigui (già aperto nel 2023), sono stati attivati anche gli interventi SRD07 azione 2 - Reti idriche delle aree rurali, che punta al miglioramento generale delle infrastrutture di distribuzione dell’acqua potabile (acquedotti) e alla razionalizzazione delle reti per far fronte alle emergenze idriche; SRD07 azione 7 - Infrastrutture irrigue extra-aziendali e SRD08 azione 3 – Infrastrutture irrigue e di bonifica che puntano alla modernizzazione e allo sviluppo delle infrastrutture per l’irrigazione e per la bonifica al fine di conseguire o mantenere un buono stato dei corpi idrici associati, in modo che l'utilizzo delle acque in agricoltura non ne pregiudichi l’attuazione. La dotazione complessiva attivata nel corso del 2024, per gli investimenti di cui sopra, è stata di circa 27 milioni di euro.

Anno
2025

Investimenti per la gestione del Servizio Idrico Integrato (SII)

Le norme in materia di Servizio Idrico Integrato (SII) sono mirate alla organizzazione del servizio secondo principi di efficienza, di efficacia e di economicità, e traguardano l'obiettivo di una graduale aggregazione e industrializzazione dei soggetti gestori del servizio finalizzata al miglioramento dei livelli qualitativi del servizio erogato nonché al miglioramento delle prestazioni ambientali e di soddisfazione dell’utenza delle fasi di captazione, trasporto e distribuzione dell’acqua potabile, di collettamento e depurazione delle acque reflue urbane.

L'azione della Regione è finalizzata, nel perimetro delle proprie competenze, ad incentivare l’attuazione della riforma del servizio dal punto di vista dell’organizzazione, al raggiungimento di una più robusta condizione di ottemperanza alle normative comunitarie in materia di acque potabili e trattamento delle acque reflue, all’erogazione di un servizio di qualità e resiliente agli effetti del cambiamento climatico.

L’attività di coordinamento e di monitoraggio attuativo dei programmi di ricostruzione delle opere del servizio idrico integrato a seguito di eventi alluvionali, del programma di interventi urgenti per contrastare la crisi idrica che dal 2017, con differente intensità di anno in anno, ha diffusamente colpito il territorio regionale nonché dei programmi di finanziamento a valere su risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) e del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

Sono particolarmente rilevanti le tre misure del PNRR che riguardano:

  • le infrastrutture idriche primarie, come l’acquedotto della Valle Orco del valore complessivo di 186 milioni di euro e finanziato per il 50% dal PNRR;
  • le perdite idriche, per le quali al momento sono stati ammessi e finanziati 3 importanti interventi, per circa 80 milioni di euro, che riguardano la digitalizzazione, informatizzazione e compartimentazione delle reti per garantire un migliore controllo e monitoraggio delle perdite e mirare al meglio gli interventi di riduzione delle perdite stesse;
  • il capitolo fognatura e depurazione che vede 12 interventi in Piemonte, per un totale di quasi 57 milioni di euro di cui 46 finanziati dal PNRR, finalizzati a sanare e prevenire carenze nel settore fognario depurativo, anche in considerazione delle procedure di infrazione in essere.

Di seguito viene riportata una stima degli investimenti operati nel Servizio attraverso gli investimenti dei Piani di Ambito gestiti dalle Autorità di Ambito a cui spetta il governo del sistema idrico:

Tabella 1. Investimenti realizzati da inizio programmazione per ogni ATO
ATO Importo complessivo al 31/12/2023 (Mln €)
1 – VCO, Novarese 305,46
2 – Biellese, Vercellese, Casalese 215,70
3 - Torinese 1.739,31
4 - Cuneese 461,99
5 – Astigiano, Monferrato 234,76
6 - Alessandrino 263,27
Totale 3.220,49
Tabella 1. Interventi programmati e realizzati - Piani di Ambito (milioni di euro)
Anno
2025
Gruppo di Redazione
Redazione RSA
Paragrafi

Le norme in materia di Servizio Idrico Integrato (SII) sono mirate alla organizzazione del servizio secondo principi di efficienza, di efficacia e di economicità, e traguardano l'obiettivo di una graduale aggregazione e industrializzazione dei soggetti gestori del servizio finalizzata al miglioramento dei livelli qualitativi del servizio erogato nonché al miglioramento delle prestazioni ambientali e di soddisfazione dell’utenza delle fasi di captazione, trasporto e distribuzione dell’acqua potabile, di collettamento e depurazione delle acque reflue urbane.

L'azione della Regione è finalizzata, nel perimetro delle proprie competenze, ad incentivare l’attuazione della riforma del servizio dal punto di vista dell’organizzazione, al raggiungimento di una più robusta condizione di ottemperanza alle normative comunitarie in materia di acque potabili e trattamento delle acque reflue, all’erogazione di un servizio di qualità e resiliente agli effetti del cambiamento climatico.

L’attività di coordinamento e di monitoraggio attuativo dei programmi di ricostruzione delle opere del servizio idrico integrato a seguito di eventi alluvionali, del programma di interventi urgenti per contrastare la crisi idrica che dal 2017, con differente intensità di anno in anno, ha diffusamente colpito il territorio regionale nonché dei programmi di finanziamento a valere su risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) e del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

Sono particolarmente rilevanti le tre misure del PNRR che riguardano:

  • le infrastrutture idriche primarie, come l’acquedotto della Valle Orco del valore complessivo di 186 milioni di euro e finanziato per il 50% dal PNRR;
  • le perdite idriche, per le quali al momento sono stati ammessi e finanziati 3 importanti interventi, per circa 80 milioni di euro, che riguardano la digitalizzazione, informatizzazione e compartimentazione delle reti per garantire un migliore controllo e monitoraggio delle perdite e mirare al meglio gli interventi di riduzione delle perdite stesse;
  • il capitolo fognatura e depurazione che vede 12 interventi in Piemonte, per un totale di quasi 57 milioni di euro di cui 46 finanziati dal PNRR, finalizzati a sanare e prevenire carenze nel settore fognario depurativo, anche in considerazione delle procedure di infrazione in essere.

Di seguito viene riportata una stima degli investimenti operati nel Servizio attraverso gli investimenti dei Piani di Ambito gestiti dalle Autorità di Ambito a cui spetta il governo del sistema idrico:

Tabella 1. Investimenti realizzati da inizio programmazione per ogni ATO
ATO Importo complessivo al 31/12/2023 (Mln €)
1 – VCO, Novarese 305,46
2 – Biellese, Vercellese, Casalese 215,70
3 - Torinese 1.739,31
4 - Cuneese 461,99
5 – Astigiano, Monferrato 234,76
6 - Alessandrino 263,27
Totale 3.220,49
Tabella 1. Interventi programmati e realizzati - Piani di Ambito (milioni di euro)
Anno
2025

Servizio Idrico Integrato (SII)

Anno
2025

La gestione integrata del ciclo delle acque concorre agli Obiettivi dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, in particolare all'Obiettivo 6 "Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie" ed in riferimento alla Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile (SRSvS), concorre in particolare agli obiettivi previsti nella macro-area strategica MAS 3 (Priorità 3.A e 3.D), ponendosi i seguenti obiettivi:

  • Estensione, potenziamento ed adeguamento funzionale dei servizi di acquedotto, fognatura e depurazione in funzione di una loro maggiore efficienza, efficacia ed economicità.
  • Aumento della resilienza dei suddetti servizi agli effetti dei cambiamenti climatici, soprattutto in termini di sicurezza dell’approvvigionamento potabile.
  • Aggregazione delle gestioni del Servizio Idrico Integrato (SII) in funzione di una gestione unica a scala di ogni singolo Ambito Territoriale Ottimale (ATO).
  • Riorganizzazione e potenziamento della filiera di riutilizzo e smaltimento dei fanghi di depurazione nonché aggiornamento della pianificazione regionale in materia.
  • Tutela del territorio montano e delle sue risorse naturali attraverso una quota della tariffa del SII che annualmente viene a tal fine destinata dagli Enti di governo d’Ambito.
     

La gestione del Servizio idrico integrato è affidata agli Enti di governo di Ambito Territoriale Ottimale (EgATO) - strutture dotate di personalità giuridica che organizzano, affidano e controllano la gestione del servizio. In Piemonte la LR 13/1997 ha istituito tali organismi (originariamente denominati Autorità d’Ambito Territoriale ottimale A.ATO) in numero di sei, per la gestione dell’insieme dei servizi di captazione, potabilizzazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di raccolta, collettamento e di depurazione delle acque in altrettante aree (Ambiti Territoriali Ottimali) valutate in base a criteri di continuità del bacino idrografico e del sistema infrastrutturale nonché di adeguata dimensione in termini di bacino di utenza.

 

Tabella 1 - Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) in Piemonte
Gestioni N° comuni gestiti Abitanti
Gestori Servizio Idrico Integrato 1.139 4.234.920
ECONOMIA (ex comma 5, art. 148, D.lgs. 152/2006) 32 11.451
Comune in ECONOMIA 9 4.980
Totale 1.180 4.251.351
Stato del Documento
Strumento Associato
Gruppo di Redazione
Tipo Strumento
Acqua

Priorità 5.C - Educazione permanente alla sostenibilità, promuovere stili di vita sani e l’attività fisica

Anno
2025

La SRSvS pone al centro di questa priorità il tema dell’accesso, della quantità e della qualità della conoscenza quale elemento discriminante per:

  • l’esercizio attivo dei diritti di cittadinanza;
  • la diffusione dei diritti individuali e collettivi;
  • lo sviluppo individuale e collettivo.
     

Un fattore chiave di successo per garantire che gli adulti siano in grado di dedicarsi al miglioramento delle competenze e alla riqualificazione professionale nelle fasi successive della vita è acquisire una solida dotazione di competenze di base e trasversali nel corso dell’istruzione e della formazione iniziali, in particolare tra i gruppi svantaggiati.

Nel 2019 il 10,2% dei giovani ha abbandonato il percorso scolastico o formativo con un livello massimo di istruzione secondaria inferiore e non ha più partecipato ad attività di istruzione e formazione. Queste cifre rischiano di peggiorare a causa dell’attuale crisi. Occorre pertanto intensificare gli sforzi per aumentare la partecipazione degli adulti alla formazione e migliorare i livelli di conseguimento di risultati nel corso delle attività di istruzione e formazione iniziali.

L’Europa pone come obiettivi al 2030 che almeno l’80% delle persone di età compresa tra i 16 e i 74 anni posseggano competenze digitali di base, condizione preliminare per l’inclusione e la partecipazione al mercato del lavoro e alla società in un’Europa digitalmente trasformata, e che l’abbandono scolastico precoce venga ulteriormente ridotto e la partecipazione all’istruzione
secondaria superiore venga incrementata.

In relazione a questi obiettivi la conoscenza deve essere considerata bene comune, la cui salvaguardia richiede di sviluppare una responsabilità collettiva e un processo che consenta di arrivare a nuove rappresentazioni comprensibili e comprensive di questioni rilevanti per un nuovo paradigma dello sviluppo e consenta agli individui di esserne partecipi.

In questa prospettiva, la dimensione educativa riguarda l’adozione di stili di vita sani (attività motoria e sportiva, cultura alimentare) e la partecipazione e il perseguimento delle pari opportunità di accesso al sistema culturale regionale, nonché la sua salvaguardia.

La sfida è dunque promuovere un’idea di apprendimento diffuso, come pratica sociale, come processo attivo che avviene all’interno di un framework partecipativo.

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5c
Stato del Documento
Gruppo di Redazione

Fondi statali e regionali - Bandi 2023 in materia forestale

Bando "Clima"

Nel 2023 è stato aperto il Bando per il cofinanziamento di interventi per la tutela ambientale e idrogeologica delle aree interne del Piemonte, effettuati da imprese agricole e forestali.

Il bando incentiva Interventi volti alla difesa e messa in sicurezza del suolo, al fine di favorire la tutela ambientale, la gestione del paesaggio e il contrasto al dissesto idrogeologico nelle aree interne e marginali, come ad esempio

  • interventi di riduzione del carico di combustibile vegetale nell’interfaccia urbano- rurale per la prevenzione dagli incendi boschivi;
  • interventi selvicolturali di ripristino di boschi degradati da eventi estremi;
  • interventi selvicolturali in boschi di protezione diretta orientati al mantenimento della loro stabilità, in associazione e funzionalmente dipendenti da quelli di cui ai punti precedenti;
  • interventi localizzati per il contrasto al dissesto idrogeologico e per la manutenzione del territorio mediante tecniche di ingegneria naturalistica o di ripristino di sistemazioni tradizionali con muretti a secco o terrazzamenti.

Informazioni e risorse aggiuntive

Bando per la tutela ambientale e idrogeologica delle aree interne del Piemonte:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/foreste/tutela-bosco-territorio/bando-per-tutela-ambientale-idrogeologica-delle-aree-interne-piemonte

Piattaforma bandi:
https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/bando-cofinanziamento-interventi-effettuati-imprese-agricole-forestali-tutela-ambientale

 

Bando Alberi Monumentali

Bando per l’erogazione di contributi relativi alle attività di monitoraggio e cura degli alberi monumentali regionali 2022-2024.

Il bando ha come obiettivo la tutela e valorizzazione degli alberi monumentali attualmente censiti ed inseriti nell’elenco regionale ai sensi dell’art. 7 della L. n.10/2013, attraverso il monitoraggio dello stato fitosanitario e della stabilità degli alberi ed interventi di cura degli esemplari, anche tramite il miglioramento dell’area di protezione dell’albero (Tree Protection Zone - TPZ), nello specifico:

  • valutazione fitosanitaria e di stabilità dell’albero;
  • installazione o ripristino di sistemi di consolidamento, ancoraggio, sostegno;
  • interventi di riduzione e riequilibrio della chioma;
  • interventi di difesa fitosanitaria;
  • diradamento di alberi limitrofi concorrenti;
  • sgombero di branche o dell’intero albero schiantati a seguito di evento meteorico eccezionale o morto in piedi;
  • miglioramento delle condizioni del suolo;
  • rimozione di pavimentazioni o superfici impermeabili all’interno della area di protezione dell’albero;
  • realizzazione di percorsi di fruizione e posa di pavimenti aerati;
  • posa in opera di steccati e recinzioni a protezione dell’albero;
  • redazione di Piano di gestione pluriennale contenente la programmazione delle attività di monitoraggio e degli eventuali interventi di cura;
  • redazione di Relazione Paesaggistica qualora necessaria.
     

Informazioni e risorse aggiuntive

Bando 2022-2024. Contributi per le attività di monitoraggio e cura degli Alberi Monumentali regionali:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/foreste/alberi-arboricoltura/bando-2022-2024-contributi-per-attivita-monitoraggio-cura-degli-alberi-monumentali-regionali

Piattaforma bandi:
https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/bando-lerogazione-contributi-relativi-alle-attivita-monitoraggio-cura-alberi-monumentali-regionali

 

Bandi 2023 per la valorizzazione del patrimonio tartufigeno

Le azioni di valorizzazione del patrimonio tartufigeno regionale, costituenti il Piano regionale annuale approvato, vengono attuate attraverso l’apertura di bandi dedicati afferenti a preordinati criteri di erogazione.

Nel corso del 2023 sono stati approvati i seguenti bandi:

  • Bando per il sostegno alle attività di salvaguardia e potenziamento delle tartufaie, all'impianto di piante tartufigene in aree vocate, nonché all'allestimento di tartufaie didattiche;
  • Bando per la concessione di indennità per la conservazione del patrimonio tartufigeno regionale;
  • Bando per il sostegno alle fiere e all'Asta mondiale del tartufo;
  • Bando per iniziative promozionali, informative, pubblicitarie, culturali e di valorizzazione del tartufo nero.
     

Informazioni e risorse aggiuntive

Piano valorizzazione del patrimonio tartufigeno regionale 2022:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/foreste/alberi-arboricoltura/piano-valorizzazione-patrimonio-tartufigeno-regionale-2022

 

Anno
2025
Gruppo di Redazione
Redazione RSA
Paragrafi
Bando "Clima"

Nel 2023 è stato aperto il Bando per il cofinanziamento di interventi per la tutela ambientale e idrogeologica delle aree interne del Piemonte, effettuati da imprese agricole e forestali.

Il bando incentiva Interventi volti alla difesa e messa in sicurezza del suolo, al fine di favorire la tutela ambientale, la gestione del paesaggio e il contrasto al dissesto idrogeologico nelle aree interne e marginali, come ad esempio

  • interventi di riduzione del carico di combustibile vegetale nell’interfaccia urbano- rurale per la prevenzione dagli incendi boschivi;
  • interventi selvicolturali di ripristino di boschi degradati da eventi estremi;
  • interventi selvicolturali in boschi di protezione diretta orientati al mantenimento della loro stabilità, in associazione e funzionalmente dipendenti da quelli di cui ai punti precedenti;
  • interventi localizzati per il contrasto al dissesto idrogeologico e per la manutenzione del territorio mediante tecniche di ingegneria naturalistica o di ripristino di sistemazioni tradizionali con muretti a secco o terrazzamenti.

Informazioni e risorse aggiuntive

Bando per la tutela ambientale e idrogeologica delle aree interne del Piemonte:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/foreste/tutela-bosco-territorio/bando-per-tutela-ambientale-idrogeologica-delle-aree-interne-piemonte

Piattaforma bandi:
https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/bando-cofinanziamento-interventi-effettuati-imprese-agricole-forestali-tutela-ambientale

 

Bando Alberi Monumentali

Bando per l’erogazione di contributi relativi alle attività di monitoraggio e cura degli alberi monumentali regionali 2022-2024.

Il bando ha come obiettivo la tutela e valorizzazione degli alberi monumentali attualmente censiti ed inseriti nell’elenco regionale ai sensi dell’art. 7 della L. n.10/2013, attraverso il monitoraggio dello stato fitosanitario e della stabilità degli alberi ed interventi di cura degli esemplari, anche tramite il miglioramento dell’area di protezione dell’albero (Tree Protection Zone - TPZ), nello specifico:

  • valutazione fitosanitaria e di stabilità dell’albero;
  • installazione o ripristino di sistemi di consolidamento, ancoraggio, sostegno;
  • interventi di riduzione e riequilibrio della chioma;
  • interventi di difesa fitosanitaria;
  • diradamento di alberi limitrofi concorrenti;
  • sgombero di branche o dell’intero albero schiantati a seguito di evento meteorico eccezionale o morto in piedi;
  • miglioramento delle condizioni del suolo;
  • rimozione di pavimentazioni o superfici impermeabili all’interno della area di protezione dell’albero;
  • realizzazione di percorsi di fruizione e posa di pavimenti aerati;
  • posa in opera di steccati e recinzioni a protezione dell’albero;
  • redazione di Piano di gestione pluriennale contenente la programmazione delle attività di monitoraggio e degli eventuali interventi di cura;
  • redazione di Relazione Paesaggistica qualora necessaria.
     

Informazioni e risorse aggiuntive

Bando 2022-2024. Contributi per le attività di monitoraggio e cura degli Alberi Monumentali regionali:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/foreste/alberi-arboricoltura/bando-2022-2024-contributi-per-attivita-monitoraggio-cura-degli-alberi-monumentali-regionali

Piattaforma bandi:
https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/bando-lerogazione-contributi-relativi-alle-attivita-monitoraggio-cura-alberi-monumentali-regionali

 

Bandi 2023 per la valorizzazione del patrimonio tartufigeno

Le azioni di valorizzazione del patrimonio tartufigeno regionale, costituenti il Piano regionale annuale approvato, vengono attuate attraverso l’apertura di bandi dedicati afferenti a preordinati criteri di erogazione.

Nel corso del 2023 sono stati approvati i seguenti bandi:

  • Bando per il sostegno alle attività di salvaguardia e potenziamento delle tartufaie, all'impianto di piante tartufigene in aree vocate, nonché all'allestimento di tartufaie didattiche;
  • Bando per la concessione di indennità per la conservazione del patrimonio tartufigeno regionale;
  • Bando per il sostegno alle fiere e all'Asta mondiale del tartufo;
  • Bando per iniziative promozionali, informative, pubblicitarie, culturali e di valorizzazione del tartufo nero.
     

Informazioni e risorse aggiuntive

Piano valorizzazione del patrimonio tartufigeno regionale 2022:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/foreste/alberi-arboricoltura/piano-valorizzazione-patrimonio-tartufigeno-regionale-2022

 

Anno
2025

La Pianificazione Forestale

Anno
2025

Pianificare significa contestualizzare alcuni interventi di gestione sulla base di una corretta conoscenza del territorio a livello ambientale, sociale ed economico. L'articolazione della pianificazione si suddivide in tre livelli: regionale, territoriale e aziendale.
 

Il piano forestale regionale (PFR)


Il Piano Forestale Regionale 2017-2027 (PFR), approvato con DGR 8-4583 del 23/01/17, è lo strumento fondamentale per orientare la politica forestale regionale, definendo obiettivi e azioni prioritarie nel quadro dell’attuazione delle norme e orientamenti emanati a livello nazionale, dell’Unione europea e degli accordi internazionali a scala globale.

Il Piano Forestale Regionale:

  • costituisce il quadro di riferimento per gli strumenti di pianificazione forestale di livello territoriale e locale-aziendale;
  • in coerenza con la disciplina nazionale e regionale analizza la situazione esistente, definisce gli obiettivi programmatici per la gestione delle foreste, nonché la strategia
  • operativa, le azioni, gli strumenti e le risorse da attivare per l’attuazione della pianificazione regionale;
  • individua gli obiettivi e le relative strategie in relazione alle quattro componenti che caratterizzano le risorse forestali ovvero Produzione, economia e mercato, Aspetti ambientali e funzioni pubbliche, Aspetti sociali, Governance;
  • costituisce il riferimento conoscitivo per i successivi livelli di pianificazione.
     

I Piani Forestali Regionali sono attualmente stati sostituiti dai Programmi Forestali Regionali, il Piano vigente (2017-2027) rimarrà tale fino al suo successivo aggiornamento.

Nel corso del 2024 è stata avviata una proposta di modifica contenente l’individuazione (elenco e delimitazione cartografica) delle nuove aree forestali di riferimento per la pianificazione forestale di indirizzo territoriale (PFIT).

 

Piani Forestali d’Indirizzo Territoriale (PFIT)


Il Piano Forestale d’Indirizzo Territoriale (art. 10 l.r. n. 4/2009) è finalizzato all'individuazione, al mantenimento e alla valorizzazione delle risorse silvo-pastorali e al coordinamento delle attività necessarie alla loro tutela e gestione attiva, nonché al coordinamento dei Piani di Gestione Forestale (PGF) all’interno delle singole Aree forestali individuate dal Piano/Programma Forestale Regionale (PFR).

Il PFIT è sottoposto ad aggiornamento almeno ogni quindici anni e determina:

  • le destinazioni d’uso delle superfici silvo-pastorali, i relativi obiettivi e indirizzi di gestione;
  • le priorità d’intervento per i boschi e i pascoli ricadenti all’interno del territorio pianificato;
  • il coordinamento tra i livelli di pianificazione territoriali e forestali vigenti;
  • gli interventi strutturali e infrastrutturali al servizio delle filiere forestali locali;
  • gli indirizzi di gestione silvo-pastorale per la redazione dei piani di gestione forestale (PGF).

     
Piani di Gestione Forestale (PGF)


Il Piano di Gestione Forestale (art. 11 l.r. n. 4/2009) rappresenta lo strumento indispensabile a garantire la tutela, la valorizzazione e la gestione attiva delle risorse forestali, e ha una validità minima di dieci anni fino ad un massimo di venti anni.

In qualità di strumento operativo di gestione delle foreste è l’evoluzione del Piano di Assestamento Forestale e del Piano Forestale Aziendale e rispecchia l’esigenza di mantenere il livello di pianificazione particolareggiato, con l’obiettivo primario di massimizzare la multifunzionalità delle superfici silvo-pastorali su istanza della proprietà e/o di soggetti gestori (Consorzi Associazioni, Enti Parco, ecc.).

 

Figura 1. Lariceto alpino (fonte: IPLA)
Stato del Documento
Gruppo di Redazione
Tipo Strumento
Biodiversità/Foreste

Normativa Forestale

Anno
2025

Considerato il valore ambientale, economico e sociale delle foreste, la Regione Piemonte opera per la tutela e la valorizzazione di questo patrimonio: nel corso degli anni è stata sviluppata una normativa di settore (L.r.4/2009) e dal 2017 è in corso di attuazione il Piano Forestale Regionale 2017-2027 (PFR), con una validità decennale.

Le leggi vengono spesso percepite come vincoli o strumenti di controllo delle capacità imprenditoriali e produttive, ma nel mondo forestale non si può non notare la volontà delle istituzioni di garantire l’uso sostenibile delle risorse, in tutte le sue declinazioni, ambientale ma anche sociale ed economica.
In Italia si ha un ottima conoscenza delle basi teoriche a supporto di queste pratiche, recepite in una infrastruttura normativa nazionale e regionale, di alto livello rispetto al passato e che in molte occasioni ci ha portato in vantaggio nei confronti delle scelte poi adottate a scala europea.

Rispettando le norme e applicando le tecniche della selvicoltura naturalistica, infatti, è garantita la gestione attiva sostenibile del bosco: individuare e assecondare le funzioni prevalenti, decidendo se, dove, quando e come intervenire; operare in modo professionale per ottenere prodotti e servizi garantendo la conservazione e valorizzazione degli ecosistemi; promuovere l’uso a cascata del legno locale, creando posti di lavoro nei territori rurali; manutenere il territorio prevenendo e mitigando i rischi naturali, massimizzando la resistenza e resilienza delle cenosi forestali per assicurarne la rinnovazione e rigenerazione nel tempo, a favore anche delle generazioni future.

Figura 1. Canopea (fonte: IPLA)
Quadro normativo nazionale


A livello nazionale, il 5 maggio del 2018 è entrato in vigore il Testo Unico in materia di Foreste e Filiere forestali(TUFF) (d.lgs. 3 aprile 2018 n. 34), recante disposizioni concernenti la revisione e l'armonizzazione della normativa nazionale.

I decreti attuativi approvati sono:

  • D.M. n. 4470 del 29/04/2020 - Definizione dei criteri minimi nazionali richiesti per l'iscrizione agli elenchi o albi regionali delle imprese che eseguono lavori o forniscono servizi forestali;
  • D.M. n. 4472 del 29/04/2020 - Definizione dei criteri minimi nazionali per la formazione professionale degli operatori forestali e per l'esecuzione degli interventi di gestione forestale;
  • D.M. n. 9219119 del 07/10/2020 - Adozione delle linee guida relative alla definizione dei criteri minimi nazionali per l'esonero dagli interventi compensativi conseguenti alla trasformazione del bosco;
  • D.M. n. 9403879 del 30/12/2020 - Istituzione del registro nazionale dei materiali di base;
  • D. Interm. del 12/08/2021 - Disposizioni per la definizione dei criteri minimi nazionali per il riconoscimento dello stato di abbandono delle attività agropastorali;
  • D.M. n. 563734 del 28/10/2021 - Disposizioni per la definizione dei criteri minimi nazionali inerenti agli scopi, le tipologie e le caratteristiche tecnico-costruttive della viabilità forestale e silvo-pastorale, delle opere connesse alla gestione dei boschi e alla sistemazione idraulico-forestale;
  • D. Interm. n. 563765 del 28/10/2021 - Disposizioni per la definizione dei criteri minimi nazionali per l'elaborazione dei piani forestali di indirizzo territoriale e dei piani di gestione forestale, o strumenti equivalenti;
  • D.M. n. 608943 del 18/11/2021 - Approvazione delle linee guida per l'identificazione delle aree definibili come boschi vetusti;
  • D. Interm. n. 677064 del 24/12/2021 - Strategia Forestale Nazionale, ai sensi dell'articolo 6, comma 1 del decreto legislativo 3 aprile 2018, n. 34 "Testo unico in materia di foreste e filiere forestali";
  • Decreto dip. n. 64807 del 9/2/2023 - Norme tecniche per la costruzione degli elaborati cartografici tecnico scientifici per la predisposizione degli strumenti di pianificazione forestale;
  • D.M. n. 193945 del 05/04/2023 - Istituzione della Rete nazionale dei boschi vetusti.
     
Quadro normativo regionale


Per quanto riguarda il contesto regionale, in Piemonte si è sviluppata nel corso degli anni una normativa di settore (legge regionale n. 4 del 10/02/2009 e relativi regolamenti attuativi) che assolve, allo stesso tempo, ai compiti di tutela della risorsa forestale e del territorio e di supporto allo sviluppo socio-economico del comparto forestale.

Le difficoltà nella conciliazione di obiettivi spesso conflittuali sono molte, ma l'armonizzazione raggiunta su temi quali biodiversità o paesaggio e la regolamentazione dei tagli boschivi sono ormai assodate.

Inoltre con la Legge è stato istituito il comitato tecnico regionale per le foreste e il legno, organo consultivo della Giunta regionale in cui trovano rappresentanza i soggetti che esprimono i diversi interessi che la società ha nei confronti del bosco - boscaioli, consorzi forestali, ambientalisti, agricoltori, istituzioni di ricerca e di vigilanza.

I DM di attuazione del TUFF sono stati recepiti dalla Regione Piemonte con i seguenti provvedimenti:

  • Regolamento regionale n. 8 del 29/12/2020 - Disciplina dell'albo delle imprese del Piemonte che eseguono lavori o forniscono servizi forestali di cui all'articolo 10, comma 8, lettera a) del decreto legislativo 3 aprile 2018, n. 34 . Abrogazione del regolamento regionale 8 febbraio 2010, n. 2;
     
  • D.D. n. 111 del 08/03/2021 di aggiornamento della formazione forestale;
     
  • Legge regionale 19 ottobre 2021, n. 25 “Legge annuale di riordino dell'ordinamento regionale anno 2021”, che ha modificato la disciplina regionale in tema di trasformazioni del bosco.
     
  • Legge regionale 09 marzo 2023, n. 3 "Legge annuale di riordino dell'ordinamento regionale. Anno 2022." che ha introdotto modifiche e sostituzioni agli articoli dal 7 al 13 della l.r. 4/2009;
     
  • Regolamento regionale n. 6 del 04 agosto 2023 “Attuazione dell'articolo 3, comma 3 ter della legge regionale 10 febbraio 2009, n. 4 (Gestione e promozione economica delle foreste) e del decreto ministeriale 12 agosto 2021. Abrogazione del regolamento regionale 23 gennaio 2017 n. 2.”, che ha adeguato la disciplina del c.d. “non bosco” ai criteri minimi nazionali per il riconoscimento dello stato di abbandono delle attività agropastorali;
     
  • Legge regionale 04 aprile 2024 n. 10 “Legge annuale di riordino dell'ordinamento regionale anno 2024”, che ha adeguato la definizione di bosco regionale e la nomenclatura dei piani forestali alla normativa nazionale.
     
Informazioni e risorse aggiuntive


Normativa forestale:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/foreste/normativa-forestale

Sito Regione Piemonte - Foreste:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/foreste

 

Stato del Documento
Gruppo di Redazione
Tipo Strumento
Biodiversità/Foreste

Priorità 2.B - Promuovere le energie rinnovabili e sviluppare sistemi, reti e impianti di stoccaggio energetici intelligenti a livello locale

Anno
2025

Le energie rinnovabili hanno un ruolo fondamentale per affrontare le sfide, sempre più pressanti, connesse alla sicurezza degli approvvigionamenti energetici ai cambiamenti climatici e al degrado ambientale.
Le politiche energetiche connesse allo sviluppo delle fonti rinnovabili sono un’occasione di sviluppo sostenibile a livello economico, sociale ed ambientale offrendo opportunità di sviluppo tecnologico, di creazione di nuove figure professionali e conseguente miglioramento della competitività delle imprese.

L’obiettivo di crescita delle rinnovabili definito in sede comunitaria al 2030 rappresenta sia a livello nazionale, sia regionale, un’occasione per incrementarne l’utilizzo e limitare la storica dipendenza del sistema energetico da paesi esteri, nonché per ridurre le emissioni in atmosfera, per favorire lo sviluppo tecnologico e per la creazione di nuovi posti di lavoro, oltre che per generare nuove culture nei consumi e nelle economie cooperative che, proprio in relazione all’energia e nei territori, si possono sviluppare.

La promozione delle fonti energetiche rinnovabili in un’ottica di sostenibilità richiede un’attenta analisi delle ricadute:

  1. sulle emissioni in atmosfera;
  2. sugli impatti architettonici e sull’impatto paesaggistico;
  3. sull’utilizzo dei suoli agricoli, con particolare riferimento alla competizione tra il tradizionale uso agronomico dei terreni e quello legato allo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili (sia in termini di installazioni su terreni agricoli, sia di produzioni agricole destinate alla produzione energetica);
  4. sulla salvaguardia delle risorse idriche;
  5. sulle comunità locali.

L’auspicato sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili è, pertanto, strettamente correlato a questioni di carattere economico, sociale e ambientale esistenti, oltre che ad una attenta valutazione della disponibilità fisica delle risorse endogene e della realistica possibilità di un loro utilizzo nei territori (a tale proposito, la Proposta di Piano integrato per l’energia e il clima prevede l’individuazione di “aree a vocazione energetica”).

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Stato del Documento
Gruppo di Redazione

Il Progetto TIPPS e il Sistema Poli Piemonte

Nel corso del 2023 i Poli di Innovazione piemontesi hanno proseguito nell’attuazione del progetto TIPPS, selezionato nell’ambito del bando regionale “Sostegno alle attività dei Poli di innovazione piemontesi” a valere sul POR FESR 2014/20: l'obiettivo del Progetto era formalizzare la collaborazione tra i sette Poli piemontesi creando un vero e proprio “Sistema Poli”, con un programma comune di azioni in grado di valorizzare, mettendole a sistema, le competenze settoriali specifiche acquisite dal 2009 dai sette Poli di Innovazione per fornire indirizzo e sostegno alla Regione e al territorio nell’affrontare le sfide della transizione industriale, declinate nelle tre traiettorie trasversali individuate dalla Strategia regionale di Specializzazione Intelligente (S3) 2021-2027 della Transizione ecologica, della Trasformazione Digitale e del Benessere delle Persone e della Comunità, con un approccio all’innovazione orientato alla trasversalità e cross-fertilizzazione tra ambiti di attività complementari e sinergiche.

Preservando le specializzazioni di dominio ma massimizzando la visione di sistema, il Sistema dei Poli contribuisce attivamente a tutti gli ambiti di specializzazione della Regione Piemonte, tra i quali:

  • Bioeconomia: l’impiego di risorse bio-based rinnovabili come materia prima per la produzione industriale, energetica, alimentare e mangimistica;
  • Comunità energetiche: in questo ambito i poli sono coinvolti per quanto concerne la generazione e la distribuzione energetica.
     

Nell’ambito della transizione ecologica, gli obiettivi principali del Sistema Poli sono:

  • rilanciare alcune filiere esistenti in chiave circolare e sostenibile, e contribuire allo sviluppo di nuove filiere a minor impatto ambientale, supportando il tessuto produttivo esistente nell’adozione di nuovi paradigmi – quali quello dell’economia circolare e della bioeconomia attraverso lo sviluppo di soluzioni di eco e circular design, sostenibilità nella produzione (tecnologie di processo efficienti con utilizzo minimo di risorse e a minor impatto ambientale), soluzioni tecnologiche per la transizione energetica, produzione di materiali verdi e componenti sostenibili, processi e prodotti della chimica verde;
  • rafforzare le collaborazioni e i network tra imprese e attori attraverso le opportunità offerte;
  • favorire la resilienza del territorio e del sistema produttivo locale, utilizzando l’eco-innovazione e le green Technologies come leve di competitività anche a livello extra regionale.
     
Informazioni e risorse aggiuntive


Sistema dei Poli dell'Innovazione Regionali
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/fondi-progetti-europei/fondo-europeo-sviluppo-regionale-fesr/sistema-dei-poli-innovazione-regionali

Bando regionale “Sostegno alle attività dei Poli di innovazione piemontesi”
https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/sostegno-alle-attivita-dei-poli-innovazione-piemontesi

 

Anno
2025
Gruppo di Redazione
Redazione RSA
Paragrafi

Nel corso del 2023 i Poli di Innovazione piemontesi hanno proseguito nell’attuazione del progetto TIPPS, selezionato nell’ambito del bando regionale “Sostegno alle attività dei Poli di innovazione piemontesi” a valere sul POR FESR 2014/20: l'obiettivo del Progetto era formalizzare la collaborazione tra i sette Poli piemontesi creando un vero e proprio “Sistema Poli”, con un programma comune di azioni in grado di valorizzare, mettendole a sistema, le competenze settoriali specifiche acquisite dal 2009 dai sette Poli di Innovazione per fornire indirizzo e sostegno alla Regione e al territorio nell’affrontare le sfide della transizione industriale, declinate nelle tre traiettorie trasversali individuate dalla Strategia regionale di Specializzazione Intelligente (S3) 2021-2027 della Transizione ecologica, della Trasformazione Digitale e del Benessere delle Persone e della Comunità, con un approccio all’innovazione orientato alla trasversalità e cross-fertilizzazione tra ambiti di attività complementari e sinergiche.

Preservando le specializzazioni di dominio ma massimizzando la visione di sistema, il Sistema dei Poli contribuisce attivamente a tutti gli ambiti di specializzazione della Regione Piemonte, tra i quali:

  • Bioeconomia: l’impiego di risorse bio-based rinnovabili come materia prima per la produzione industriale, energetica, alimentare e mangimistica;
  • Comunità energetiche: in questo ambito i poli sono coinvolti per quanto concerne la generazione e la distribuzione energetica.
     

Nell’ambito della transizione ecologica, gli obiettivi principali del Sistema Poli sono:

  • rilanciare alcune filiere esistenti in chiave circolare e sostenibile, e contribuire allo sviluppo di nuove filiere a minor impatto ambientale, supportando il tessuto produttivo esistente nell’adozione di nuovi paradigmi – quali quello dell’economia circolare e della bioeconomia attraverso lo sviluppo di soluzioni di eco e circular design, sostenibilità nella produzione (tecnologie di processo efficienti con utilizzo minimo di risorse e a minor impatto ambientale), soluzioni tecnologiche per la transizione energetica, produzione di materiali verdi e componenti sostenibili, processi e prodotti della chimica verde;
  • rafforzare le collaborazioni e i network tra imprese e attori attraverso le opportunità offerte;
  • favorire la resilienza del territorio e del sistema produttivo locale, utilizzando l’eco-innovazione e le green Technologies come leve di competitività anche a livello extra regionale.
     
Informazioni e risorse aggiuntive


Sistema dei Poli dell'Innovazione Regionali
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/fondi-progetti-europei/fondo-europeo-sviluppo-regionale-fesr/sistema-dei-poli-innovazione-regionali

Bando regionale “Sostegno alle attività dei Poli di innovazione piemontesi”
https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/sostegno-alle-attivita-dei-poli-innovazione-piemontesi

 

Anno
2025