Redazione RSA

Rischi naturali, impatti del Clima

Tema
Tipo
img-intro
clima impatti
Paragrafi

La valutazione degli impatti del clima nel caso dei rischi naturali è possibile analizzando separatamente gli elementi che costituiscono il rischio: l'effetto atteso e la probabilità che un evento si verifichi.

Nel caso di rischi naturali, l'effetto atteso, ovvero la magnitudo dei danni dovuti ad un evento avverso, è proporzionale sia al maggiore o minore danno causato da un singolo evento, a sua volta dovuto ad un maggiore o minore pericolosità della situazione del territorio, sia dalla maggiore o minore frequenza di eventi avversi, che cumulativamente causano danno, una maggiore frequenza registrata porta a inferire un aumento della probabilità di ripetizione dell'evento.

La entità degli effetti al suolo, il numero degli eventi in un determinato arco temporale o la variazione della pericolosità di specifiche situazioni, costituiscono tutti indicatori utili alla valutazione dell'impatto del clima sui rischi naturali.

 

Informazioni e risorse aggiuntive

In questo sito I ghiacciai nelle Alpi piemontesi

 

Anno
2025
Stato del Documento
Gruppo di Redazione

Monitoraggio dei siti nucleari

Anno
2025

Le reti di monitoraggio della radioattività ambientale costituiscono lo strumento operativo attraverso il quale è possibile valutare l’impatto radiologico dei rilasci in normale esercizio degli impianti, segnalare eventuali anomalie – legate a mutamenti dell’assetto del territorio o ad un diverso sfruttamento dello stesso o ad eventi non configurabili come situazioni incidentali – che comportino comunque un’alterazione dello stato radioecologico di una componente ambientale.

Una rete di monitoraggio è costituita essenzialmente da un insieme di punti di campionamento correlati a specifiche matrici ambientali e alimentari a cui vengono associate frequenze minime di campionamento. 

Affinché una rete di monitoraggio possa dimostrarsi uno strumento efficace deve possedere alcune caratteristiche fondamentali:

  • la significatività dei punti di campionamento rispetto alle modalità di diffusione dei contaminanti;
  • la rappresentatività delle matrici prelevate;
  • la capacità di segnalare tempestivamente qualsiasi anomalia;
  • l’adeguatezza delle tecniche analitiche.

Nel grafico è riportato il numero di campioni analizzati nell’ambito delle attività di monitoraggio radiologico ambientale dei tre siti nucleari piemontesi: da oltre 10 anni sono analizzati più di 1000 campioni/anno, in circa 100 punti di campionamento diversi, con un totale di circa 5000 parametri/anno.

Nell’anno 2024 si sono effettuati più di 1700 campioni.
 

Fonte Arpa Piemonte
Convenzione tra il Comune di Trino e Arpa Piemonte

Nel 2023 è stata rinnovata per un triennio la convenzione Ottimizzazione delle attività di monitoraggio radiologico in relazione alla presenza della Centrale Nucleare “E. Fermi” tra il Comune di Trino e Arpa Piemonte.

La convenzione fu sottoscritta per la prima volta nel 2016 con il fine di implementare i monitoraggi e i controlli radiologici per verificare che le nuove attività correlate allo smantellamento dell’impianto avvengano senza significativi rilasci di radioattività artificiale in ambiente.

Le attività di monitoraggio e controllo che sono state messe in atto secondo il programma delle attività connesse allo smantellamento, sono:

  • l’incremento di 6 punti di campionamento della falda acquifera nell’area interessata dallo svolgimento delle attività di decommissioning potenzialmente più impattanti;
  • l’installazione di una nuova postazione di campionamento per implementare il monitoraggio dell’aria (particolato atmosferico e trizio) presso l’Istituto Comprensivo di Trino, ubicazione ritenuta significativa ai fini della valutazione della dose alla popolazione;
  • il controllo dei materiali solidi che, avendo un contenuto di radioattività inferiore ai limiti per il rilascio fissati da ISPRA (ora ISIN) nell’ambito dell’autorizzazione alla disattivazione, vengono allontanati dall’impianto – ai fini di riciclo, riuso o smaltimento – come materiali non soggetti alle disposizioni di legge in materia di radioprotezione;
  • sono state introdotte nuove matrici quali foglie di salice e pesce siluro presso le aree protette del fiume Po “Ghiaia Grande” e “Zona umida in località Brusaschetto Nuovo”.

In nessuno dei campioni analizzati in seguito alla convenzione sono state evidenziate tracce di radionuclidi artificiali.
 

Informazioni e risorse aggiuntive

Arpa Piemonte Relazioni tecniche di dettaglio  http://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/temi-ambientali/radioattivita/siti-nucleari/

  Tutti i risultati delle misure sul Geoportale di Arpa Piemonte http://webgis.arpa.piemonte.it/basicviewer_arpa_webapp/index.html?webmap=f2981cd3f0354dce8e65ff5553bf1cd9

Convenzione Comune di Trino e Arpa Piemonte per attività di monitoraggio radiologico ex centrale Enrico Fermi https://www.arpa.piemonte.it/scheda-informativa/convenzione-comune-trino-arpa-piemonte-per-attivita-monitoraggio-radiologico-ex

Sicurezza nucleare e gestione del combustibile nucleare esaurito e dei rifiuti radioattivi

Decreto Legislativo 15 febbraio 2010, n. 31 e ss.mm.ii. “Disciplina ((…)) dei sistemi di stoccaggio del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi, nonché benefici economici ((…)), a norma dell'articolo 25 della legge 23 luglio 2009, n. 99”. https://www.normattiva.it/eli/id/2010/03/08/010G0048/CONSOLIDATED/20250521

Decreto Legislativo 4 marzo 2014, n. 45 e ss.mm.ii “Attuazione della direttiva 2011/70/EURATOM, che istituisce un quadro comunitario per la gestione responsabile e sicura del combustibile nucleare esaurito e dei rifiuti radioattivi” https://www.normattiva.it/eli/id/2014/03/26/14G00057/CONSOLIDATED/20250521

Si applica a tutte le fasi della gestione del combustibile esaurito nonché della gestione dei rifiuti radioattivi, dalla generazione fino allo smaltimento, quando questi derivino da attività civili.

Stato del Documento
Pubblicabile
Gruppo di Redazione
Redazione RSA

Monitoraggio radiologico nei cantieri dell'alta velocità ferroviaria

Anno
2025

Arpa Piemonte tramite il Dipartimento Rischi Fisici e Tecnologici ha fornito, e fornisce tuttora, supporto agli Osservatori Ambientali per l’accompagnamento ambientale delle opere di interesse nazionale in fase di realizzazione in Piemonte:

  • Nuovo collegamento internazionale Torino - Lione - Sezione internazionale - Cunicolo esplorativo della Maddalena e Parte comune Italo-Francese - Tratta in territorio italiano
  • Tratta alta velocità / alta capacità Milano - Genova - Terzo Valico dei Giovi

L’Agenzia si occupa della valutazione degli elaborati presentati dal proponente inerenti ai monitoraggi ambientali per verificare la corretta attuazione del Piano di Monitoraggio e del Sistema di Gestione Ambientale in termini di rispondenza alle esigenze di tutela ambientale e di rispetto delle prescrizioni contenute nelle delibere del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica di approvazione delle opere. 

Effettua, inoltre, sopralluoghi presso i cantieri finalizzati a misure in campo e al prelievo di campioni per analisi di controllo in laboratorio con la finalità di monitorare eventuali dispersioni di radioattività generate dalle attività di scavo in sotterraneo.

Nei cantieri il controllo delle radiazioni ionizzanti consiste in misure di concentrazione di attività radon nelle zone di scavo ove sono presenti i lavoratori, in misure di rateo di dose gamma nelle gallerie e sui cumuli di smarino, in prelievi di acque di venuta per analisi di alfa e beta totale e di campioni di rocce e di fanghi per analisi di spettrometria gamma ad alta risoluzione in laboratorio. 

Nuovo collegamento internazionale Torino - Lione - Sezione internazionale

Nel 2024 il Cantiere Operativo 04 non ha effettuato attività di scavo in sotterraneo; ha attivato una “fase transitoria” di mantenimento in funzione degli impianti esistenti con attività esclusivamente di tipo manutentivo. Pertanto, internamente al cantiere, per la componente radiazioni ionizzanti il controllo ambientale ha riguardato solamente:

  • le acque in ingresso all’impianto di depurazione e i fanghi disidratati provenienti dallo stesso impianto (4 campioni);
  • le misure di concentrazione di attività radon entro il cunicolo “la Maddalena” (44 misure).

L’attività di controllo e vigilanza di Arpa Piemonte è stata svolta tramite confronto dei dati rilevati da TELT s.a.s. attraverso misure e prelievo di campioni in doppio e con analisi di laboratorio su aliquote dello stesso campione. 

I risultati delle analisi eseguite in doppio sono sempre risultati compatibili entro le incertezze di misura. 

Sebbene, causa fermo delle attività di scavo, nel 2024 non siano state eseguite misure sullo smarino, storicamente valori di concentrazione di attività dei radionuclidi naturali sono sempre risultati tipici di materiali a medio - basso contenuto di radioattività, come anche confermato dai valori di rateo di dose acquisiti al fronte scavo e sui cumuli di smarino dal laboratorio incaricato TELT.

Il monitoraggio del radon entro il cunicolo esplorativo condotto in doppio negli stessi punti all’interno della galleria, posizionando dosimetri passivi a tracce ma di diversa tipologia, ha fornito sempre valori notevolmente inferiori al Livello di Riferimento annuale di 300 Bq/m3 stabilito dall'attuale normativa vigente.

Anche le analisi di concentrazione di attività Alfa e Beta totale sull’acqua di ingresso all’impianto di depurazione hanno confermato valori molto bassi.

In conclusione, si può affermare che i monitoraggi condotti dalla Struttura Radiazioni ionizzanti di Arpa Piemonte e dal laboratorio incaricato da TELT nel corso dell’anno 2024, internamente al cantiere CO-04 ed in ambiente esterno, non hanno mai evidenziato variazioni significative dei normali livelli di fondo della radioattività ambientale.

Tratta alta velocità / alta capacità Milano - Genova - Terzo Valico dei Giovi

Il monitoraggio delle radiazioni ionizzanti presso i cantieri del Terzo Valico dei Giovi non ha mai evidenziato anomalie radiometriche attribuibili alle attività di scavo del materiale roccioso. 

I valori di intensità di equivalente di dose ambientale misurati in campo entro le zone di scavo e sui cumuli di smarino sono paragonabili al fondo ambientale naturale, dati confermati anche dalle analisi di spettrometria gamma eseguite su campioni di roccia e di smarino che hanno evidenziato basso contenuto di attività per i principali radionuclidi naturali. 

I valori di concentrazione di attività radon rilevati tramite dosimetri passivi collocati a distanze diverse entro le zone di scavo sono risultati ampiamente sotto il Livello di Riferimento annuale di 300 Bq/m3 stabilito dall'attuale normativa vigente

Le concentrazioni di attività alfa e beta totale sulle acque prelevate presso i vari cantieri sono tipiche di un ambiente indisturbato nonostante le attività di cantiere. 

Il diagramma seguente mostra la totalità delle misure in campo e delle analisi di laboratorio effettuate sui campioni prelevati nel corso dei sopralluoghi eseguiti presso i cantieri monitorati

Fonte Arpa Piemonte
Informazioni e risorse aggiuntive

Le Grandi Opere sul sito di Arpa Piemonte https://www.arpa.piemonte.it/scheda-informativa/cosa-sono-grandi-opere

Tunnel Euroalpin Lyon Turin https://www.telt.eu/it/telt-torino-lione/

Commissario Terzo Valico https://terzovalico.mit.gov.it/

DECRETO LEGISLATIVO 31 luglio 2020, n. 101 Attuazione della direttiva 2013/59/Euratom, che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall'esposizione alle radiazioni ionizzanti, e che abroga le direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 96/29/Euratom, 97/43/Euratom e 2003/122/Euratom e riordino della normativa di settore in attuazione dell'articolo 20, comma 1, lettera a), della legge 4 ottobre 2019, n. 117. https://www.normattiva.it/eli/id/2020/08/12/20G00121/CONSOLIDATED/20240528

Stato del Documento
Pubblicabile
Gruppo di Redazione
Redazione RSA

Monitoraggio radiologico nel termovalorizzatore di Torino

Anno
2025

La ditta TRM S.p.A. si è dotata di strumentazione e procedure per il controllo radiometrico sui carichi di rifiuti che entrano ed escono dallo stabilimento, le procedure, redatte anche in collaborazione con Arpa Piemonte, prevedono il passaggio attraverso dei portali di rilevazione radiometrica di tutti i mezzi che conferiscono all’impianto di incenerimento rifiuti, ogni allarme, segnalato dai portali, viene comunicato agli organi di controllo, compresa Arpa Piemonte.

Nella figura successiva si riporta l’andamento delle registrazioni degli allarmi ricevuti in funzione dell’anno e del mese in cui si sono verificati dal 15 Aprile 2018 fino al 31 Dicembre 2024.

Nel corso del 2024 in media è stato rilevato un allarme radiometrico ogni 3 giorni.

Fonte Arpa Piemonte

La quasi totalità degli allarmi registrati sono stati causati da materiale radioattivo di tipo medicale smaltito insieme ai rifiuti solidi urbani e nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di iodio 131.

Tale radionuclide è infatti usato nella medicina nucleare per il trattamento dell’ipertiroidismo e di alcuni tipi di tumore alla tiroide. 

Solitamente i pazienti trattati con tale radionuclide vengono dimessi dopo un periodo di degenza in strutture protette.

Lo iodio 131 contenuto nel corpo del paziente diminuisce nel tempo, sia a causa del suo decadimento radioattivo - tempo di dimezzamento di circa 8 giorni -, sia per eliminazione attraverso il sudore e l’urina, ma non è completamente azzerato quando il paziente ritorna al proprio domicilio.

Lo iodio 131 può quindi essere trovato in effetti personali o igienici come fazzoletti, salviette o pannolini, di pazienti sottoposti a iodoterapia, che vengono poi smaltiti attraverso il normale percorso dei rifiuti solidi urbani.

A seguito di allarmi di una certa rilevanza radiometrica il personale di Arpa Piemonte si reca presso lo stabilimento della ditta TRM SpA con il duplice scopo di individuare o confermare, nel caso in cui la ditta lo avesse già fatto, il radionuclide responsabile dell’allarme e di valutare l’entità di una eventuale esposizione della popolazione e del personale della ditta addetto alle operazioni di carico e scarico dei rifiuti solidi urbani.

In aggiunta alle registrazioni degli allarmi, Arpa esegue l’analisi del particolato atmosferico prelevato presso la stazione di monitoraggio Arpa situata in prossimità dell’impianto TRM SpA.

In tutte le analisi effettuate fino al 31/12/2024 non è emersa nessuna misura che abbia fatto registrare la presenza di iodio od altro materiale volatile radioattivo eventualmente fuoriuscito dall’impianto di incenerimento rifiuti.

Attività di Arpa Piemonte effettuate nell’ambito del monitoraggio dell’inceneritore TRM del Gerbido nel 2024
Attività numero
Sopralluoghi in seguito ad allarme ai rivelatori a portale in ingresso allo stabilimento 5
Analisi di spettrometria gamma sui pacchetti di filtri di particolato atmosferico mensile 12
Analisi alfa beta totale sui singoli filtri di particolato atmosferico 166
Analisi di spettrometria gamma su campioni di rifiuti 6
Attività di Arpa Piemonte effettuate nell’ambito del monitoraggio dell’inceneritore TRM del Gerbido nel 2024 - Fonte Arpa Piemonte
Informazioni e risorse aggiuntive

TRM S.p.A. – Trattamento Rifiuti Metropolitani https://trm.to.it/

Iodio 131 - Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Iodio-131

Stato del Documento
Pubblicabile
Gruppo di Redazione
Redazione RSA

Pareri tecnici sulle sorgenti artificiali di radiazioni ionizzanti

Anno
2025

La normativa italiana impone che l’utilizzo di sorgenti di radiazioni ionizzanti debba essere sempre notificato preventivamente, con almeno 30 giorni di anticipo, all’ASL, all’ARPA, ai Vigili del Fuoco e all’Ispettorato del Lavoro. 

Se l’attività delle sorgenti è superiore a determinati livelli indicati dalla normativa stessa o se la tensione di lavoro delle macchine radiogene è superiore a 200 kV la pratica deve anche essere autorizzata con un decreto di “nulla osta” che viene rilasciato per le pratiche industriali o di ricerca dal Prefetto o per le pratiche sanitarie dall’autorità individuata dalla legge regionale (nulla osta di categoria B). 

Se l’attività detenuta è ancora maggiore, tale decreto autorizzativo viene rilasciato dal Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con altri ministeri e sentiti l’ISIN e la Regione (nulla osta di categoria A). 

Per il rilascio del nulla osta di categoria B in ambito sanitario la legge regionale ha istituito un Organismo Tecnico Consultivo, con sede presso l’ASL territorialmente competente, che funge da organo consultivo per il rilascio del nulla osta stesso da parte dell’ASL. 

Nell’Organismo Tecnico Consultivo sono presenti le professionalità che, a vario titolo, concorrono al rilascio del parere (fisici sanitari, tecnici Arpa, fisici medici, Vigili del Fuoco, Ispettori del Lavoro). 

Arpa partecipa ai quattro Organismi Tecnici Consultivi istituiti in Piemonte (provincia di Torino, provincia di Cuneo, province di Asti e Alessandria, province di Biella, Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola). 

Con l’uscita del D.Lgs. 101/2020 e ss.mm.ii., la LR 5/2010 necessita aggiornamenti, i lavori per l’aggiornamento sono in corso.

Fonte Arpa Piemonte

Si osserva come il numero di pareri riferiti ai rivelatori di fumo contenenti sorgenti radioattive sia andato diminuendo nel corso degli anni e sia del tutto assente nel 2024. 

Questo perché sono sempre più utilizzati rivelatori di fumo che si basano su altre tecnologie. 

Viceversa, l’utilizzo di tubi radiogeni, soprattutto in campo industriale, è in notevole crescita.
Il forte incremento dei pareri tra il 2021 ed il 2023 è dovuto al fatto che nell’estate 2022 scadeva il periodo transitorio di due anni entro il quale le ditte in possesso di nulla osta avevano tempo per fare richiesta di adeguamento del nulla osta ai sensi del D.Lgs. 101/2020

Ne è conseguito che alla fine di tale periodo tutte le ditte che non avevano ancora adeguato il nulla osta alla nuova normativa hanno fatto richiesta di conversione.

Fonte Arpa Piemonte
Informazioni e risorse aggiuntive

DECRETO LEGISLATIVO 31 luglio 2020, n. 101 Attuazione della direttiva 2013/59/Euratom, che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall'esposizione alle radiazioni ionizzanti, e che abroga le direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 96/29/Euratom, 97/43/Euratom e 2003/122/Euratom e riordino della normativa di settore in attuazione dell'articolo 20, comma 1, lettera a), della legge 4 ottobre 2019, n. 117. https://www.normattiva.it/eli/id/2020/08/12/20G00121/CONSOLIDATED/20240528

Legge regionale n. 5 del 18 febbraio 2010  Norme sulla protezione dai rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti http://arianna.cr.piemonte.it/iterlegcoordweb/dettaglioLegge.do?urnLegge=urn:nir:regione.piemonte:legge:2010;5

Arpa Piemonte Utilizzo di materie radioattive: vigilanza e controllo sul territorio https://www.arpa.piemonte.it/scheda-informativa/utilizzo-materie-radioattive-vigilanza-controllo-sul-territorio

Stato del Documento
Pubblicabile
Gruppo di Redazione
Redazione RSA

Radiazioni ionizzanti, risposte sul territorio

Tema
Tipo
Paragrafi

Le norme fondamentali di sicurezza in materia di radiazioni ionizzanti ricalcano le raccomandazioni della Commissione internazionale per la protezione radiologica (ICRP), in particolare quelle contenute nella pubblicazione n. 103 “Raccomandazioni 2007 della Commissione Internazionale per la Protezione Radiologica” che stabilisce lo schema di protezione radiologica. La radioprotezione si basa sull’assunto che l’impiego delle radiazioni ionizzanti comporta costi e benefici per le attività e la salute umana e gli equilibri ambientali; perciò, qualsiasi attività che comporti esposizione a radiazioni ionizzanti deve garantire che il beneficio derivante sia superiore al detrimento sanitario che essa potrebbe causare tramite i principi di giustificazione, ottimizzazione e limitazione della dose e del rischio.

Risulta pertanto fondamentale mantenere alto il livello delle competenze e delle capacità operative di sicurezza nucleare e di radioprotezione e svolgere in maniera continua le attività di:

  • controllo e monitoraggio delle attività connesse alla disattivazione delle installazioni nucleari;
  • controllo e monitoraggio della radioattività nell’ambiente e negli alimenti;
  • controllo sull’impiego di radionuclidi artificiali per scopi medici e/o industriali;

Il livello di radioattività nelle matrici ambientali (aria, acqua e suolo) e il controllo della gestione delle fonti di radiazioni ionizzanti dalla produzione, al trasporto, all’impiego e infine allo smaltimento è demandato a diversi soggetti in ragione delle loro competenze tecniche ed amministrative.

L'autorità di regolamentazione competente in materia di sicurezza nucleare e di radioprotezione in Italia è l'Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione (ISIN), costituito in ottemperanza dell’art. 6 del Decreto Legislativo n. 45/2014 in attuazione della Direttiva 2011/70/EURATOM che istituisce un quadro comunitario per la gestione responsabile e sicura del combustibile nucleare esaurito e dei rifiuti radioattivi. 

L'ISIN svolge le funzioni e i compiti di autorità nazionale indipendente, come richiesto dalla Direttiva,  per la regolamentazione tecnica, espletando le istruttorie connesse ai processi autorizzativi, le valutazioni tecniche, il controllo e la vigilanza delle installazioni nucleari non più in esercizio e in disattivazione, dei reattori di ricerca, degli impianti e delle attività connesse alla gestione dei rifiuti radioattivi e del combustibile nucleare esaurito, delle materie nucleari, della protezione fisica passiva delle materie e delle installazioni nucleari, delle attività d'impiego delle sorgenti di radiazioni ionizzanti e di trasporto delle materie radioattive, emanando altresì le certificazioni previste dalla normativa vigente in tema di trasporto di materie radioattive stesse. Emana guide tecniche e fornisce supporto ai ministeri competenti nell'elaborazione di atti di rango legislativo nelle materie di competenza.

Il controllo sulla radioattività ambientale è articolato in reti di sorveglianza regionali e rete di sorveglianza nazionale. All’ISIN sono affidate le funzioni di coordinamento tecnico della rete nazionale, al fine di assicurare l’omogeneità dei criteri di rilevamento e delle modalità dei prelievi e delle misure, nonché la diffusione dei dati rilevati e la loro trasmissione alla Commissione europea.

Ad oggi nel nostro Paese il controllo sulle attività nucleari, nonché sulla radioattività ambientale, che possono comportare un’esposizione della popolazione alle radiazioni ionizzanti, è regolamentato dal Decreto Legislativo del 31 luglio 2020 n. 101 che stabilisce le norme di sicurezza al fine di proteggere le persone dai pericoli derivanti dalle radiazioni ionizzanti.

La legislazione nazionale vigente assegna compiti e obblighi agli esercenti delle attività che rientrano nel suo campo di applicazione, ma anche alle amministrazioni locali (Prefetture, Regioni e Province autonome) e nazionali (Enti e Ministeri).

Informazioni e risorse aggiuntive

Commissione internazionale per la protezione radiologica ICRP https://www.icrp.org/

Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione ISIN  https://www.isinucleare.it/it

Raccomandazioni 2007 della Commissione Internazionale per la Protezione Radiologica https://www.icrp.org/publication.asp?id=ICRP%20Publication%20103%20(Users%20Edition)

ICRPædia Guide to the System of Radiological Protection http://icrpaedia.org/ICRP%C3%A6dia_Guide_to_the_System_of_Radiological_Protection

DECRETO LEGISLATIVO 31 luglio 2020, n. 101 Attuazione della direttiva 2013/59/Euratom, che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall'esposizione alle radiazioni ionizzanti, e che abroga le direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 96/29/Euratom, 97/43/Euratom e 2003/122/Euratom e riordino della normativa di settore in attuazione dell'articolo 20, comma 1, lettera a), della legge 4 ottobre 2019, n. 117 https://www.normattiva.it/eli/id/2020/08/12/20G00121/CONSOLIDATED

DECRETO LEGISLATIVO 4 marzo 2014, n. 45 Attuazione della direttiva 2011/70/EURATOM, che istituisce un quadro comunitario per la gestione responsabile e sicura del combustibile nucleare esaurito e dei rifiuti radioattivi https://www.normattiva.it/eli/id/2014/03/26/14G00057/CONSOLIDATED

Direttiva 2011/70/Euratom del Consiglio, del 19 luglio 2011, che istituisce un quadro comunitario per la gestione responsabile e sicura del combustibile nucleare esaurito e dei rifiuti radioattivi http://data.europa.eu/eli/dir/2011/70/oj

Anno
2025
Stato del Documento
Gruppo di Redazione

Interventi di misura e di valutazione su impianti per telecomunicazioni

Anno
2025

Per ogni nuova installazione di impianti di telecomunicazione è previsto che Arpa Piemonte esprima un parere preventivo: si tratta di un’azione di prevenzione molto importante che permette contemporaneamente l’acquisizione, validazione e inserimento in un catasto dei dati tecnici sulle sorgenti di campo elettromagnetico. 

Nel 2024 sono stati effettuati 332 interventi di misura di impianti di telecomunicazioni su tutta la Regione. 

Di queste misure, 60 sono state misure in banda stretta, cioè complesse misure di approfondimento che permettono di identificare i soggetti che contribuiscono al livello di campo elettromagnetico in un certo punto. 

Fonte Arpa Piemonte

La percentuale di misure in banda stretta è passata negli ultimi 3 anni da valori sotto il 10% a valori dell’ordine del 20%: questo è dovuto alle situazioni di emissione sempre più complesse, con presenza di molte sorgenti che insistono su una stessa area, e all’aumento di punti “critici” soprattutto in aree urbane, in cui è necessario valutare i livelli di esposizione in modo più completo ed accurato, in quanto gli stessi livelli si avvicinano al valore di attenzione.

Poiché le misure in banda stretta richiedono più tempo sia per l’esecuzione delle misure, sia per l’analisi dei dati, risulta che l'andamento del numero globale di interventi di misura è in lieve decrescita negli ultimi anni.

Fonte Arpa Piemonte

Il numero totale di pareri e pronunciamenti rilasciati rappresenta un buon indicatore sia dell'attività di controllo svolta dall'agenzia, in relazione alla richiesta normativa, sia dello sviluppo delle reti per telecomunicazioni.

Nel corso del 2024 sono stati rilasciati 2607 pareri, concentrati prevalentemente nel secondo trimestre del 2024, in corrispondenza dell’entrata in vigore delle nuove normative su limiti e procedure autorizzative.

Fonte Arpa Piemonte
Informazioni e risorse aggiuntive

DECRETO LEGISLATIVO 1 agosto 2003, n. 259 Codice delle comunicazioni elettroniche. https://www.normattiva.it/eli/stato/DECRETO_LEGISLATIVO/2003/08/01/259/CONSOLIDATED

Stato del Documento
Pubblicabile
Gruppo di Redazione
Redazione RSA

La risposta del sistema Piemonte alle modifiche normative in ambito inquinamento elettromagnetico

Anno
2025

Il 2023 si è concluso con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge 30 dicembre 2023 n. 214 “Legge annuale per il mercato e la concorrenza del 2022”, che ha previsto l’adeguamento al rialzo dei limiti dei campi elettromagnetici. 

Infatti, l’articolo 10 ha stabilito che, al fine di potenziare la rete mobile e garantire a utenti e imprese l'offerta di servizi di connettività di elevata qualità, senza pregiudizio per la salute pubblica, entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della Legge stessa, i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità fossero adeguati, secondo il procedimento previsto dalla Legge 22 febbraio 2001, n. 36 "Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici" alla luce delle più recenti e accreditate evidenze scientifiche, nel rispetto delle regole, delle raccomandazioni e delle linee guida dell'Unione europea.

Tuttavia, il 29 aprile 2024, essendo decorsi i centoventi giorni in assenza di specifiche previsioni regolamentari di adeguamento, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità sono stati stabiliti, in via “provvisoria e cautelativa”, ad un valore pari a 15 V/m, così come prevedeva un'ulteriore disposizione della Legge 214/2023 (l'articolo 10, comma 2).

A marzo 2024 è stato approvato Il Decreto legislativo 24 marzo 2024, n. 48, che ha introdotto rilevanti modifiche al decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259 "Codice delle Comunicazioni Elettroniche", che incidono in maniera significativa sul procedimento autorizzativo disciplinato all’articolo 44 per l'installazione e la modifica degli impianti telefonici e sulle modalità di svolgimento delle attività di controllo del rispetto dei limiti dei campi elettromagnetici, previste in capo alle ARPA ai sensi dell’art. 14 della Legge 22 febbraio 2001, n. 36. 

Tali modifiche sono entrate in vigore il 28 aprile 2024, il giorno prima del previsto aumento a 15 V/m del valore di attenzione sopracitato.

Vista la complessità della situazione determinata dalla pressoché contestuale entrata in vigore delle rilevanti modifiche normative introdotte al Codice delle Comunicazioni Elettroniche e dell’aumento dei limiti emissivi, che vedeva la concreta possibilità di un invio massivo di pratiche che i Suap e Arpa Piemonte avrebbero dovuto istruire in un contesto di evidente incertezza applicativa, la Regione Piemonte, nell’ambito delle proprie funzioni di coordinamento degli Enti locali e degli Sportelli unici per le attività produttive, con nota del 26 aprile 2024 ha ritenuto di fornire alcune valutazioni interpretative in ordine all’applicazione di tali novità procedimentali.

In particolare, ha ribadito la necessità di trasmettere ad Arpa Piemonte la documentazione tecnica necessaria a verificare in via preventiva il rispetto dei limiti previsti dalla legge, anche nei casi in cui il decreto legislativo 48/2024 prevedeva una mera comunicazione da parte degli operatori telefonici.

Arpa Piemonte ha quindi verificato il rispetto sia del limite di esposizione che del valore di attenzione delle oltre 800 richieste di incremento dei limiti pervenute sino al 31 ottobre 2024. 

Di queste, 20 sono state respinte in quanto le configurazioni radioelettriche generavamo il superamento dei limiti previsti dalla Legge 36/2001 o la documentazione risultava carente. 

Inoltre, per circa il 10% delle oltre 800 pratiche evase dall’Agenzia è stata presentata una comunicazione anche in presenza di variazione di parametri radioelettrici o implementazione di nuovi sistemi benché la norma limitasse l'utilizzo di tale semplificazione procedurale al solo caso del puro aumento della potenza. 

Nel solo mese di maggio sono stati rilasciati circa 600 pareri, mentre da maggio a ottobre 2024 è rilasciato lo stesso ammontare di pareri dell'intero 2023.

Le modifiche al Codice delle Comunicazioni Elettroniche introdotte dal d.lgs 48/2024 perseguono i principi di equa ripartizione ed effettività nell’utilizzo dello spazio elettromagnetico e tali principi dovrebbero essere implementati dai gestori di telefonia mobile richiedendo o comunicando potenze trasmissive effettivamente commisurate alle esigenze di servizio.

Pertanto, all’atto della richiesta di autorizzazione o di comunicazione di incremento della potenza, i gestori di telefonia mobile dovrebbero richiedere i fattori di riduzione della potenza, facendo riferimento agli intervalli di tempo specifici per ogni limite stabilito dalla norma (sui sei minuti per il limite di esposizione che sulle e 24 ore per il valore di attenzione) e propri di ogni sistema di telecomunicazione. 

In particolare lo standard tecnico del sistema 2G GSM prevede l’utilizzo di Power Control e Discontinuos Transmission che determinano una riduzione della massima potenza trasmissibile sui sei minuti, mentre il  sistema 5G utilizza antenne attive, capaci di produrre specifici fasci di irraggiamento, e  la comunicazione tra l' emittente e il ricevente avviene in entrambe le direzioni (uplink e downlink) nello stesso momento, e, pertanto,  non può essere fisicamente esercito alla massima potenza sia nell'intervallo di tempo di sei minuti che nelle 24 ore. 

Arpa Piemonte ha quindi analizzato le configurazioni radioelettriche richieste successivamente all’entrata in vigore delle modifiche normative: per i sistemi pre-5G (UMTS e LTE), su un totale di circa 30.000 sorgenti, l’85% risulta essere richiesto/comunicato senza fattori di riduzione sulle 24 ore, situazione che, sebbene possibile sulla base delle caratteristiche fisiche del segnale da standard, è estremamente improbabile, mentre in merito ai sistemi 5G che utilizzano antenne attive su un totale di oltre 3.500 sorgenti, il 30% circa risulta essere richiesto/comunicato senza fattori di riduzione sulle 24 ore, condizione fisicamente irrealizzabile.

L’assenza di comunicazione dei fattori di riduzione sulle 24 ore genera una occupazione fittizia (virtuale) dello spazio elettromagnetico - pratica ovviamente in forte contrasto con il principio di effettività - e la mancata possibilità di controllo delle potenze esercite da parte dell’Agenzia.

Le criticità emerse nell’applicazione del nuovo quadro normativo sono state tutte segnalate, da Arpa Piemonte e da Regione Piemonte, al Ministero per le Imprese e il Made in Italy

Stato del Documento
Pubblicabile
Gruppo di Redazione
Redazione RSA

Interventi di misura, valutazioni preventive ed esposti per elettrodotti

Anno
2025

Nel 2024 si osserva un aumento per delle valutazioni preventive, che sono cresciute in relazione anche all’aumento di progetti di impianti di produzione di energie rinnovabili e di impianti di accumulo (BESS).

La realizzazione di questa tipologia di impianti, infatti, prevede anche opere di connessione alla rete elettrica quali cabine di trasformazione, linee elettriche a media o alta tensione, stazioni elettriche, il cui impatto in termini di campi elettromagnetici va opportunamente valutato.

Il trend è al contrario in diminuzione per quanto riguarda le misure. 

Se da un lato questo fenomeno corrisponde ad una globale diminuzione degli esposti, dall’altro è anche legato alle crescenti difficoltà date dalla diminuzione del personale e delle risorse disponibili per strumentazione e formazione dei tecnici.

Fonte Arpa Piemonte
Informazioni e risorse aggiuntive

BESS - Wikipedia https://en.wikipedia.org/wiki/Battery_energy_storage_system

Stato del Documento
Pubblicabile
Gruppo di Redazione
Redazione RSA