La Regione Piemonte è l'autorità tutoria per la vigilanza sulla corretta gestione, per la sicurezza dei territori di valle, degli sbarramenti artificiali per l'accumulo idrico di propria competenza, ovvero quelli con volume inferiore a 1 milione di metri cubi e altezze inferiori a 15 metri.
La Regione inoltre è competente per la predisposizione o approvazione di diversi documenti riferiti alla gestione ordinaria o in emergenza e alla pianificazione di protezione civile per sbarramenti artificiali anche di competenza nazionale cioè con volumi ed altezze superiori.
Nuovo regolamento regionale
Dal 2022 il D.P.G.R. 9 marzo 2022 n.2/R ha abrogato e sostituito il precedente regolamento, il quale dettava le regole per la costruzione, la conduzione, la vigilanza e il monitoraggio degli sbarramenti idrici regionali.
Il nuovo regolamento definisce tre classi di rischio potenziale – basso, medio e alto – consentendo così una notevole semplificazione degli adempimenti da parte dei proprietari delle opere a rischio basso e permettendo di focalizzare l’azione di vigilanza, ora suddivisa fra il settore regionale Difesa del suolo e le cinque strutture tecniche regionali, sugli sbarramenti a rischio maggiore.
L’assegnazione dei circa 840 sbarramenti censiti alle suddette classi di rischio è avvenuta con un lavoro di analisi e valutazione puntuale su ciascuna opera, ed è stata formalizzata dalla determinazione direttoriale n. 3716 del 1/12/2022.
Gli invasi a rischio basso sono risultati essere circa 400, quelli a rischio medio circa 240 e quelli a rischio alto circa 200.
Nel corso del 2023, in collaborazione con i settori tecnici decentrati, le verifiche sopralluogo sono state finalizzate anche alla verifica delle assegnazioni alle classi di rischio medio e alto fatte nel 2022.