Questa priorità intende integrare le politiche di tutela delle acque e dei suoli, che già da anni impegnano le istituzioni regionali, nelle politiche di sviluppo del Piemonte per valorizzare il ruolo chiave di queste risorse “finite” nel creare modelli di sviluppo consapevoli in grado di coniugare la crescita con il rispetto della loro capacità di rigenerazione.
La sostenibilità nella gestione delle acque non può prescindere dall’affrontarne le criticità con una visione complessiva, in cui qualità e quantità della risorsa e morfologia dei corpi idrici siano parte di un unico progetto di tutela atto a garantire disponibilità di acqua e servizi alle comunità (non solo acqua potabile e per la produzione ma anche sistemi di depurazione efficienti, sicurezza in caso di eventi estremi, godibilità degli ambienti acquatici).
L’acqua è uno dei comparti ambientali ed economici maggiormente impattati dal cambiamento climatico e questo determina effetti sia sulla sopravvivenza della biosfera, sia sulla disponibilità idrica per l’uso potabile e l’uso del sistema produttivo agricolo, energetico e industriale piemontese. Carenza idrica e siccità sono tra gli impatti più evidenti del cambiamento climatico a carico delle acque. Questi temi sono concretamente affrontati nell’ambito del sistema di pianificazione distrettuale e regionale, che orienta la sua azione a promuovere la diffusione di comportamenti virtuosi per una gestione quantitativa e qualitativa sostenibile della risorsa idrica, bene prezioso e ora più che mai da tutelare, in un’ottica di sostenibilità dell’azione umana sul territorio.
Nel bacino idrografico piemontese, complessivamente, non si rileva una variazione significativa del valore medio di portata annuale, bensì una diversa distribuzione delle portate durante l’anno con un’amplificazione dei fenomeni estremi: anticipo dello scioglimento nivale, maggiore siccità estiva e concentrazione dei giorni di pioggia.
L’alternarsi sempre più frequente di periodi di scarsità d’acqua a periodi di forti e improvvise precipitazioni genera, nell’immediato, danni al territorio e pericoli per la popolazione e, nel lungo periodo, richiede un’attenta gestione della risorsa che, diversamente rischia di diventare scarsa per tutti gli usi a cui è destinata.
In Piemonte, così come nel resto delle regioni europee, sono tanti gli elementi che incidono sul degrado del suolo e che concorrono a renderlo un elemento vulnerabile. Tra le cause di compromissione di questa risorsa, emergono principalmente l’espansione delle città, l’erosione, la deforestazione e l’inquinamento.