Nell'ambito del Programma di promozione di attività di ricerca e di sperimentazione tecnico-scientifica, nonché di coordinamento dell'attività di raccolta, di elaborazione e di diffusione dei dati al fine di approfondire i rischi connessi all'esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici a bassa e alta frequenza del Ministero per la Transizione Ecologica, Arpa Piemonte ha lavorato nel 2023, in coordinamento con le altre Agenzie partecipanti, a diverse linee di ricerca:
- Elaborazione di una metodologia di determinazione di indicatori sintetici di esposizione basata sui dati delle sorgenti di campo elettromagnetico, in particolare stazioni radiobase;
- Dosimetria ed esposizione personale: messa a punto di un protocollo e realizzazione di campagne di misura con esposimetri indossabili; realizzazione di una app per il monitoraggio su smartphone dei parametri che determinano l’esposizione personale e campagne di acquisizione dei dati tramite citizen science;
- Indagine Epidemiologica sulle modalità di esposizione in relazione all’uso di cellulare in una coorte di ragazzi della scuola secondaria di primo grado e valutazione della prevalenza di alcuni disturbi del sonno e del comportamento.
Il progetto ha preso avvio a fine 2022, e si protrarrà fino a metà 2025. Trattandosi di un programma di ricerca molto ampio, sono state attivate collaborazioni con altre Agenzie ambientali regionali – Lazio ed Emilia-Romagna – e con l’Università degli Studi di Torino.
Nel 2023 sono state avviate le attività, acquisiti gli strumenti previsti per le diverse tipologie di rilevazioni, stipulate le convenzioni, ed è stata svolta una tesi di laurea sul tema degli indicatori sintetici di esposizione.
Trattandosi di un progetto a cui partecipano molte Agenzie sul territorio nazionale, con il coordinamento di Ispra, i risultati delle diverse linee di attività costituiranno un utile strumento per fotografare l’esposizione della popolazione italiana alle varie sorgenti di campo elettromagnetico presenti in ambiente di vita, e per poterla correlare agli eventuali effetti a lungo termine sulla salute.
Il progetto prevede anche una fase di diffusione degli esiti delle ricerche, in modo da creare maggiore consapevolezza sul tema nella popolazione e nei decisori politici.