La protezione della salute umana nel lungo termine da livelli di rischio di esposizione a radiazioni ionizzanti che non possono essere trascurati dal punto di vista della radioprotezione in relazione all'ambiente è uno degli obiettivi delle norme della Unione Europea. In particolare, è rilevante la protezione dall'esposizione dei lavoratori o di individui della popolazione al radon in ambienti chiusi.
Il radon è un gas radioattivo naturale che ha origine principalmente nel suolo dal decadimento del radio presente nelle rocce e nel terreno. Per la sua natura e le sue proprietà chimico-fisiche entra facilmente negli ambienti confinati come abitazioni, luoghi di lavoro e scuole. Costituisce un pericolo per la salute perché può causare il tumore polmonare.
Ad oggi Arpa Piemonte raccoglie misure di concentrazione annuale in scuole e abitazioni distribuite sui comuni piemontesi. La mole di dati in continuo aumento permette una sempre migliore caratterizzazione della presenza di radon sul territorio regionale.
Per ogni Comune della Regione viene infatti stimata la distribuzione del radon tramite un approccio che unisce le conoscenze radio-geolitologiche del territorio alle misure sperimentali.
L’attuale valore medio piemontese complessivo stimato a livello residenziale è pari a 71,4 Bq/m3. Tale valore va però continuamente aggiornato e ricalcolato per il progressivo miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici, perseguito ed attuato un po’ ovunque in questi anni, che riduce il ricambio d’aria nelle abitazioni e quindi favorisce l’accumulo di radon negli ambienti confinati.
Per conoscere il valore medio di radon nei comuni piemontesi e visionare la nuova mappa interattiva aggiornata della concentrazione radon in aria al piano terra nelle abitazioni del territorio piemontese, è possibile consultare il geoportale di Arpa Piemonte, digitare "radon" nell'apposito campo di ricerca: è possibile quindi selezionare o la mappa delle medie al piano terra o la mappa delle aree prioritarie o la classificazione Urban Ealth.
La conoscenza della distribuzione del radon è particolarmente importante per gli aspetti legati alla pianificazione urbanistica del territorio regionale e per tutto ciò che attiene alla progettazione e costruzione di nuovi edifici o alla ristrutturazione di edifici esistenti.
Una prevenzione mirata a limitare l’ingresso del radon nelle abitazioni e a garantire un determinato ricambio d’aria rappresenta, infatti, un valido strumento per ridurre l’esposizione media della popolazione a questo pericoloso inquinante.
Per questo l’attuale normativa prevede anche l’individuazione di aree prioritarie cioè di quelle zone abitate in cui è necessario concentrare e intensificare le misure e le politiche rivolte alla riduzione del radon.
Nel 2022 la Regione Piemonte, con la Delibera della Giunta Regionale, ha individuato dette aree prioritarie.
In tali aree definite a “rischio radon” l’obbligo della misura di prevenzione si estende anche ai piani seminterrati e piani terra.
Informazioni e risorse aggiuntive
Radon sul Geoportale di Arpa Piemonte https://geoportale.arpa.piemonte.it/app/public/?pg=mappa&ids=2d2fb8900b6b4e9ba536c6bc4123d844
In questo sito Dose efficace indicativa dovuta al consumo di acqua
Radon Istituto Superiore di Sanità https://radon.iss.it/2019/09/03/faq/
Deliberazione della Giunta Regionale 25 novembre 2022, n. 61-6054 L.r. 5/2010. Individuazione, ai sensi dell’art.11, comma 3, del D.lgs. 101/2020, delle “aree prioritarie”, gia' "zone ad elevata probabilita' di alte concentrazioni di attivita' di radon", ai sensi dell’art.10 sexies del D.lgs. 230/1995 e disposizioni attuative del Piano regionale di Prevenzione 2020-2025, di cui alla d.g.r. 16-4469 del 29.12.2021. http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2023/02/attach/dgr_06054_1050_25112022.pdf