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Sistema MOVE IN (Monitoraggio dei Veicoli INquinanti)

Il sistema MOVE IN (MOnitoraggio dei VEicoli INquinanti) fa parte delle azioni previste dalle Disposizioni straordinarie in materia di qualità dell’aria tese al maggior coinvolgimento e responsabilizzazione dei diversi attori del territorio e dei cittadini, nonché ad aumentare la conoscenza sulle abitudini di mobilità dei cittadini piemontesi.

A partire dal 1 agosto 2024, Regione Piemonte offre ai nuovi aderenti a Move-In, che scelgono come territorio di adesione il Piemonte e anche eventualmente insieme ad altri territori, la gratuità della fornitura e dell’installazione del servizio.

Il servizio attivato in Regione Piemonte è ad adesione volontaria e monitora, attraverso una piattaforma informatica, le percorrenze dei veicoli all’interno dei territori soggetti a limitazione della circolazione a fini ambientali. 

Il sistema, a fronte dell’assegnazione di una soglia chilometrica annuale da poter utilizzare nelle aree soggette a limitazione del traffico per motivi ambientali, obbliga il cittadino ad una maggior consapevolezza connessa all’uso dei veicoli privati; la limitazione del traffico è estesa territorialmente a tutti i comuni oggetto di limitazioni e non solo sulle aree urbanizzate (dove attualmente sono in vigore le misure strutturali) e temporalmente a tutti i giorni dell’anno 24 ore/giorno (non solo in alcuni giorni e fasce orarie come stabilito nelle attuali limitazioni strutturali del traffico). All’esaurimento dei chilometri “concessi” in funzione delle caratteristiche emissive del veicolo, lo stesso non potrà più circolare fino alla conclusione dell’annualità di riferimento. Il sistema non consente la circolazione dei veicoli in caso di attivazione delle misure temporanee di limitazione della circolazione in caso di previsione di perduranti situazioni di accumulo degli inquinanti.

 

Informazioni e risorse aggiuntive
 

Sistema MOVE IN - Monitoraggio dei Veicoli INquinanti:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/ambiente/aria/move-monitoraggio-dei-veicoli-inquinanti

 

Anno
2025
Gruppo di Redazione
Redazione RSA
Paragrafi

Il sistema MOVE IN (MOnitoraggio dei VEicoli INquinanti) fa parte delle azioni previste dalle Disposizioni straordinarie in materia di qualità dell’aria tese al maggior coinvolgimento e responsabilizzazione dei diversi attori del territorio e dei cittadini, nonché ad aumentare la conoscenza sulle abitudini di mobilità dei cittadini piemontesi.

A partire dal 1 agosto 2024, Regione Piemonte offre ai nuovi aderenti a Move-In, che scelgono come territorio di adesione il Piemonte e anche eventualmente insieme ad altri territori, la gratuità della fornitura e dell’installazione del servizio.

Il servizio attivato in Regione Piemonte è ad adesione volontaria e monitora, attraverso una piattaforma informatica, le percorrenze dei veicoli all’interno dei territori soggetti a limitazione della circolazione a fini ambientali. 

Il sistema, a fronte dell’assegnazione di una soglia chilometrica annuale da poter utilizzare nelle aree soggette a limitazione del traffico per motivi ambientali, obbliga il cittadino ad una maggior consapevolezza connessa all’uso dei veicoli privati; la limitazione del traffico è estesa territorialmente a tutti i comuni oggetto di limitazioni e non solo sulle aree urbanizzate (dove attualmente sono in vigore le misure strutturali) e temporalmente a tutti i giorni dell’anno 24 ore/giorno (non solo in alcuni giorni e fasce orarie come stabilito nelle attuali limitazioni strutturali del traffico). All’esaurimento dei chilometri “concessi” in funzione delle caratteristiche emissive del veicolo, lo stesso non potrà più circolare fino alla conclusione dell’annualità di riferimento. Il sistema non consente la circolazione dei veicoli in caso di attivazione delle misure temporanee di limitazione della circolazione in caso di previsione di perduranti situazioni di accumulo degli inquinanti.

 

Informazioni e risorse aggiuntive
 

Sistema MOVE IN - Monitoraggio dei Veicoli INquinanti:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/ambiente/aria/move-monitoraggio-dei-veicoli-inquinanti

 

Anno
2025

Piano Stralcio Agricoltura del Piano Regionale per la Qualità dell'aria

Nel corso del 2023 è stato approvato Piano Stralcio del Piano Regionale per la Qualità dell'Aria per  l'Agricoltura il quale definisce l’ambito di applicazione, la stima delle riduzioni emissive di ammoniaca e del miglioramento programmato della qualità dell'aria, nonché i tempi previsti per conseguire tali obiettivi. 

Le misure e gli interventi previsti dal Piano Stralcio, sono stati oggetto di valutazione tecnica da parte di ARPA Piemonte, al fine di valutare le potenzialità in termini di riduzioni emissive ed in termini di scenari di qualità dell’aria. 

Gli obiettivi del Piano Stralcio Agricoltura della Regione Piemonte sono sicuramente più sfidanti rispetto a quanto previsto dall’attuale normativa in ambito ambientale ed agricolo e prevede di intervenire sulla quasi totalità del comparto zootecnico regionale.
 

 

Informazioni e risorse aggiuntive


Piano stralcio Agricoltura:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/agricoltura/agroambiente-meteo-suoli/piano-stralcio-per-qualita-dellaria-agricoltura

 

 

Anno
2025
Gruppo di Redazione
Redazione RSA
Paragrafi

Nel corso del 2023 è stato approvato Piano Stralcio del Piano Regionale per la Qualità dell'Aria per  l'Agricoltura il quale definisce l’ambito di applicazione, la stima delle riduzioni emissive di ammoniaca e del miglioramento programmato della qualità dell'aria, nonché i tempi previsti per conseguire tali obiettivi. 

Le misure e gli interventi previsti dal Piano Stralcio, sono stati oggetto di valutazione tecnica da parte di ARPA Piemonte, al fine di valutare le potenzialità in termini di riduzioni emissive ed in termini di scenari di qualità dell’aria. 

Gli obiettivi del Piano Stralcio Agricoltura della Regione Piemonte sono sicuramente più sfidanti rispetto a quanto previsto dall’attuale normativa in ambito ambientale ed agricolo e prevede di intervenire sulla quasi totalità del comparto zootecnico regionale.
 

 

Informazioni e risorse aggiuntive


Piano stralcio Agricoltura:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/agricoltura/agroambiente-meteo-suoli/piano-stralcio-per-qualita-dellaria-agricoltura

 

 

Anno
2025

Impianti fotovoltaici ed agrivoltaici in aree agricole

Anno
2025

Il Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (PNIEC), è lo strumento con cui gli Stati Membri dell’Unione Europea identificano politiche e misure di attuazione nazionale degli impegni europei di riduzione delle emissioni e per il raggiungimento degli obiettivi energia e clima con orizzonte al 2030.

I dati presentati nell’ambito del documento, indicano chiaramente una crescita sostenuta del comparto delle rinnovabili, in special modo di Eolico e Fotovoltaico.
Se comparato con gli ultimi anni, il tasso di crescita previsto dovrebbe raggiungere livelli mai visti fino ad ora, con l’obiettivo di incrementare, assumendo come anno di riferimento il 2022 (da ultima bozza del Decreto Aree Idonee), la potenza di rinnovabili istallate di circa 80 GW: considerando che il totale di rinnovabili istallato nel 2022 è stato di circa 3 GW, la sfida posta da tale obiettivo è evidente. 

Come se già l’istallazione di 80GW di rinnovabili non fosse un traguardo molto ambizioso, va aggiunto che anche le strategie d’istallazione influiranno in modo drammatico sulla possibilità che tale potenza aggiuntiva incida sulle emissioni di gas climalteranti. Infatti, l’inclusione sempre maggiore di impianti eolici e fotovoltaici porterà ad un’inevitabile differenza del valore dell’energia da essi derivante, non solo in base alla sua quantità, ma anche in base al momento in cui l’energia verrà prodotta, sia nell’arco della giornata che  nel corso dell’intero l’anno.

Considerando che sia per il costo, sia per la disponibilità di siti idonei all’istallazione, l’implementazione degli impianti eolici si prevede molto limitata, per cui la maggior parte di potenza rinnovabile aggiuntiva deriverà da impianti fotovoltaici portando la curva di distribuzione dell’energia prodotta da fonti rinnovabili ad assumere sempre più la forma di quella riportata nella figura sottostante (rif. ad un impianto da 3 kWh).

In base alla potenza fotovoltaica istallata, si avrà dunque in estate un surplus di energia immessa in rete, durante specifiche ore, a fronte di un deficit di produzione in inverno.

Questo porterà ad un abbassamento del valore dell’energia durante l’estate, nelle ore di picco di produzione fotovoltaica, od addirittura ad un surplus che dovrà subire dei tagli (curtailment) per evitare sovraccarichi della rete: come conseguenza, si prevede un decremento ingente della produzione fotovoltaica potenziale e la conseguente perdita di efficienza, aumento di CO2/equivalente per kWh prodotto ed infine perdita di valore dell’investimento fatto per la costruzione dell’impianto.

Per evitare gli effetti appena descritti, data la tecnologia attuale e prossima futura, si potrebbe decidere di istallare meno potenza fotovoltaica, il che porterebbe però ad un deficit di energia durante i mesi invernali, da colmare grazie alla produzione derivante da impianti programmabili, idroelettrici, termoelettrici e, in via ipotetica, nucleari. Tra le forme elencate, la potenza idroelettrica potrà essere aumentata solo in maniera contenuta (per problemi ecologici e di siti disponibili), mentre gli impianti nucleari non possono essere al momento istallati sul territorio nazionale: quindi il tutto si tradurrebbe nell’impossibilità di dismettere gli impianti termoelettrici, con il conseguente mantenimento di buona parte della produzione di CO2 per fini energetici ed il problema aggiuntivo di dover prevedere un incremento degli incentivi rivolti a questa tipologia di impianto, dal momento che, non producendo tutto l’anno al massimo delle loro potenzialità, vedrebbero incrementato il costo al MWh dell’energia prodotta.

Anche la possibilità di istallare accumuli elettrochimici e/o impianti di ripompaggio è molto limitata, dati anche i costi ed i tempi di realizzazione, per cui tale soluzione viene indicata da Terna e da diversi studi di settore come utile soltanto a stabilizzare la rete elettrica, non per redistribuire l’energia prodotta durante l’arco della giornata o addirittura durante l’arco dell’anno.
Esempi di Stati dove sono state istallate ingenti quantità di fotovoltaico ed eolico (Germania e California) indicano che vi sono stati benefici molto limitati dal punto di vista ambientale e nulli, o negativi, relativamente al costo dell’energia all’utente finale.
In California si è registrato in 15 anni un incremento dei prezzi dell’energia all’utente finale del 98%, rispetto al 30% degli altri stati USA ed inoltre non vi sono stati grossi guadagni dal punto di vista ambientale, visto che nonostante gli ingenti investimenti la California ancora produce il 42% dell’elettricità dal gas naturale ed importa il 20% circa del suo fabbisogno elettrico.
In Germania, dopo oltre 500 miliardi di euro investiti per il piano Nazionale rinnovabili (Energiwende), la bolletta tedesca ancora è la seconda più cara d’Europa e le emissioni di CO2 sono tra le peggiori in Europa, in quanto si continua ancora a bruciare molto carbone per la produzione elettrica ed il Governo tedesco ha in programma di abbattere parte delle emissioni con l’istallazione di 25 GW di impianti a Gas ed il mantenimento in opera delle  centrali termoelettriche in genere.

Considerati i problemi relativi all’istallazione massiccia di impianti fotovoltaici, è logica conseguenza dover bilanciare bene la necessità di incrementare la produzione energetica da tale fonte, con quella di non arrecare eccessivo danno all’ambiente ed all’agricoltura: il consumo di suolo che deriva inevitabilmente dagli impianti utility scale fotovoltaici, ed il conseguente considerevole impatto sui terreni agricoli e su altre matrici ambientali sono nettamente evidenziati dal report ISPRA sul consumo di suolo.

A risolvere parzialmente il problema per i suoli agricoli ha ripreso vigore di recente una tecnologia già sperimentata decenni fa, con la proposta di soluzioni integrate: l’Agrivoltaico.

Si tratta semplicemente di una struttura fotovoltaica, composta da pannelli del tutto simili a quelli di un impianto fotovoltaico standard, che permette l’integrazione della produzione elettrica a quella della produzione agricola sottostante. 
Ovviamente tale soluzione prevede per unità di superficie una perdita parziale di entrambe le produzioni: ad oggi i valori medi di riferimento sono di una perdita del 30% della produzione agricola e del 20% della produzione elettrica.
Va considerato che mantenendo il 70% della produzione, occupare il 20% del suolo in più rispetto ad un impianto fotovoltaico standard risulta comunque più vantaggioso per l’agricoltura che occupare meno superficie ma eliminando del tutto la produzione agricola al di sotto di essa.

La Regione ha deciso quindi di muoversi in tal senso, indicando per le aree agricole di maggior pregio come “best practice” l’istallazione di impianti agrivoltaici e lasciando libertà di istallare impianti fotovoltaici standard nelle aree considerate meno strategiche per la produzione agricola regionale.


Gli atti di riferimento, emanati nel 2023, ed i dettagli sulle linee di indirizzo adottate sono reperibili alla pagina https://www.regione.piemonte.it/web/temi/agricoltura/agroambiente-meteo-suoli/indicazioni-sullinstallazione-impianti-fotovoltaici-aree-agricole

 

Stato del Documento
Gruppo di Redazione

PSR e CSR - Preservazione, ripristino e valorizzazione degli ecosistemi connessi all'agricoltura

Il Programma di sviluppo rurale della Regione Piemonte, nell’ambito delle azioni volte a preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all'agricoltura e alla silvicoltura, prevede il sostegno all’adesione ai metodi dell’agricoltura biologica da parte delle aziende agricole. Il sostegno, recato dalla misura 11 (“Agricoltura biologica”), può riguardare sia la conversione agli impegni dell’agricoltura biologica (sotto-misura 11.1) che il mantenimento degli impegni (sotto-misura 11.2).

L’entità economica del sostegno è stabilita in modo da coprire i maggiori costi sostenuti dalle aziende per l'applicazione dei metodi dell’agricoltura biologica sanciti dal regolamento UE 2018/848 relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici e dal regolamento (UE) 2017/625 relativo ai controlli ufficiali e alle altre attività ufficiali effettuati per garantire l’applicazione della legislazione sugli alimenti e sui mangimi, delle norme sulla salute e sul benessere degli animali, sulla sanità delle piante nonché sui prodotti fitosanitari. Gli impegni devono essere assunti sull’intera SAU aziendale, con la possibile eccezione di corpi aziendali separati da cui si ricavano produzioni distinguibili (per tipo di coltura) rispetto alle altre e aventi magazzino distinto dei fattori produttivi (concimi, fitofarmaci, ecc.).

Il sostegno consiste in premi annui per ettaro di superficie agricola modulati in funzione del tipo di produzione vegetale, atti a compensare i costi aggiuntivi e il mancato guadagno derivanti dagli impegni assunti o mantenuti rispetto alle pratiche ordinarie e agli obblighi di “baseline” (cioè derivanti dalla normativa ambientale dell’Unione europea) e a quelli derivanti dal “greening” della politica agricola comune. Viene erogato, ove richiesto, il pagamento relativo alla superficie delle colture coltivate con metodo biologico che sono destinate all’alimentazione del bestiame allevato con metodo biologico.

Il PSR della Regione Piemonte 2014-2022 prevede uno stanziamento di 72 milioni di euro a favore della misura di sostegno all’agricoltura biologica, di cui 31 milioni per la conversione e 41 per il mantenimento, con l’obiettivo di sostenere il metodo di produzione biologica su 34.600 ettari di superficie agricola.

Di seguito è riportato il dettaglio degli impegni agro-ambientali di durata quinquennale attivati, suddivisi per anno-campagna e con l’indicazione delle superfici interessate e del numero dei beneficiari.

Impegni agro-ambientali per l'Operazione 11, suddivisi per anno-campagna e con l’indicazione delle superfici interessate e del numero dei beneficiari.

Oltre al sostegno dell’agricoltura biologica, il PSR prevede altri tipi di operazioni volti a preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all'agricoltura. I principali sono i seguenti:

  • 4.4.1 - Elementi naturaliformi dell’agroecosistema, consistente nel sostegno alla realizzazione di formazioni arbustive e/o arboree, aree umide, strutture per la fauna selvatica e strutture per la fruizione ecocompatibile di aree di pregio ambientale o paesaggistico (dotazione finanziaria di quasi 2,8 milioni di euro). Il PSR prevede inoltre un tipo di operazione associato (10.1.7 - Gestione di elementi naturaliformi dell'agroecosistema), che sostiene la manutenzione di formazioni vegetali e aree umide, la realizzazione di colture a perdere per l'alimentazione della fauna selvatica e di fasce inerbite ai margini delle coltivazioni (dotazione di 2 milioni di euro);
     
  • 10.1.2 - Interventi a favore della biodiversità nelle risaie, consistente nel sostegno alla creazione di condizioni più favorevoli alla biodiversità rispetto alla pratica ordinaria, ottenibili mediante il mantenimento di una riserva d'acqua anche durante le asciutte e l'inerbimento di un argine di risaia (dotazione di 16,66 milioni di euro);
     
  • 10.1.8 - Allevamento di razze autoctone minacciate di abbandono, che compensa mediante un premio annuo i costi aggiuntivi e il mancato guadagno derivanti dagli impegni assunti dagli allevatori per 5 anni, per tutti gli animali appartenenti alle razze autoctone minacciate di abbandono; la compensazione è mediamente del 49% rispetto ai maggiori costi e ai minori ricavi rispetto alle razze ordinariamente allevate nel territorio regionale (dotazione di 38,6 milioni di euro).

    Le razze ammissibili al sostegno sono:

    - bovini: Pezzata Rossa d’Oropa, Varzese o Tortonese, Valdostana Pezzata Nera, Barà-Pustertaler, Bruna linea carne;
    - ovini: Sambucana, Garessina, Frabosana, Saltasassi, Tacola, Delle Langhe, Savoiarda
    - caprini: Sempione, Vallesana, Roccaverano, Grigia delle Valli di Lanzo.

Analogamente al PSR, anche la nuova programmazione CSR 2023-2027 sostiene, attraverso diversi interventi agro-climatico-ambientali, azioni finalizzate a preservazione, ripristino e valorizzazione degli ecosistemi connessi all'agricoltura.

Nel corso del 2023 sono stati attivati i seguenti interventi:

  • SRA12 - Colture a perdere corridoi ecologici fasce ecologiche: pagamento annuale per ettaro a favore dei beneficiari che destinano una quota della superficie aziendale alla semina di colture a perdere o alla costituzione di corridoi o fasce ecologiche che esplicano un benefico effetto sulla biodiversità e mirano in particolare a creare o ripristinare condizioni favorevoli per la sussistenza, lo sviluppo e l’attività riproduttiva della fauna selvatica, incrementando il grado di connettività tra gli elementi naturali del territorio e limitando le azioni di disturbo derivanti dalle attività agricole, così da creare un ambiente più idoneo anche per specie di interesse conservazionistico. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 500.000 euro.
     
SRA12 - Colture a perdere corridoi ecologici fasce ecologiche
Anno campagna N. beneficiari Superficie a Premio richiesta (ha)
2024 13 81
  • SRA14 – Allevatori custodi agro-biodiversità: Sostegno ad Unità di Bestiame Adulto (UBA) a favore di beneficiari che si impegnano nella conservazione delle risorse genetiche di interesse locale soggette a rischio di estinzione genetica, meno produttive rispetto ad altre razze e destinate ad essere abbandonate se non viene garantito un adeguato livello di reddito e il mantenimento di un modello di agricoltura sostenibile. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 15 milioni di euro.
SRA14 – Allevatori custodi agro-biodiversità
Anno campagna N. beneficiari UBA a premio richiesto (n.) Di cui Bovini Di cui Caprini Di cui Ovini
2023 85 804 632 12 160
2024 77 791 631 8 152
  • SRA18 – Impegni per l’apicoltura: Pagamento annuale a favore di beneficiari che praticano l'attività apistica in aree particolarmente importanti dal punto di vista ambientale e naturalistico L’intervento, mira sia a contrastare il declino degli impollinatori, sia a supportare pratiche di apicoltura volte alla tutela della biodiversità. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 8 milioni di euro.
SRA18 – Impegni per l’apicoltura
Anno campagna N. beneficiari Alveari a Premio richiesti (n.)
2023 429 72.348
2024 411 70.214
  • SRA22 – Impegni specifici risaie: pagamento annuale per ettaro di SAU a favore dei beneficiari che aderiscono volontariamente agli impegni previsti mediante la compensazione dei minori ricavi e/o maggiori costi sostenuti. La risaia costituisce un habitat assai ricco di biodiversità, in particolare per la presenza di significative popolazioni di uccelli quali ardeidi, limicoli, anatidi e rallidi, che lo frequentano per la sosta e l’alimentazione. L’intervento si pone l’obiettivo di mitigare le conseguenze negative della pratica dell'asciutta sulla biodiversità della risaia e favorire la dotazione ecologica delle risaie per soddisfare le necessità biologiche delle specie faunistiche tipiche di questi ambienti. Inoltre, promuove la realizzazione, nell’ambito delle camere di risaia, durante il ciclo colturale del riso, di una riserva d'acqua tale da consentire agli organismi acquatici di sopravvivere anche durante le asciutte. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 20 milioni di euro.
SRA22 – Impegni specifici risaie
Anno campagna N. beneficiari Superficie a Premio richiesta (ha)
2024 401 32.117
  • SRA29 – Produzione biologica: Pagamento annuale per ettaro a favore degli agricoltori che si impegnano, per 5 anni, a convertire la produzione in produzione biologica e a mantenerla dopo la conversione oppure solo a mantenere la produzione biologica se già adottata prima dell'adesione all'intervento. L’agricoltura biologica contribuisce pertanto a ridurre il rischio di inquinamento e degrado delle matrici ambientali connesso all’uso dei prodotti fitosanitari e dei fertilizzanti e a promuovere la salvaguardia della risorsa acqua, la tutela della risorsa suolo, la salvaguardia e la valorizzazione della biodiversità, del paesaggio agrario e il miglioramento della qualità dell’aria. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 53 milioni di euro.
  • SRD04.B - Elementi naturaliformi dell'agroecosistema: intervento finalizzato alla realizzazione di investimenti non produttivi agricoli con una chiara e diretta caratterizzazione ambientale. Nello specifico, lo scopo del sotto-intervento B è stimolare le aziende agricole alla tutela della biodiversità attraverso: la realizzazione di formazioni arbustive e arboree a tutela della biodiversità (es. siepi, filari arborei e/o arbustivi etc), la realizzazione e/o ripristino della funzionalità di infrastrutture ecologiche connesse all’acqua (es. laghetti, stagni, aree umide), l’installazione di strutture atte a favorire la riproduzione, il rifugio, il riposo e l'alimentazione di specie di interesse conservazionistico e di strutture finalizzate alla fruizione ecocompatibile degli ambienti naturali (es. capanni di osservazione e pannelli informativi e didattici etc). La dotazione finanziaria complessiva è di circa 2 milioni di euro.
SRD04.B - Elementi naturaliformi dell'agroecosistema
Anno bando N. domande presentate Valore domanda
2024 21 1.120.377,23
Anno
2025
Gruppo di Redazione
Redazione RSA
Paragrafi

Il Programma di sviluppo rurale della Regione Piemonte, nell’ambito delle azioni volte a preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all'agricoltura e alla silvicoltura, prevede il sostegno all’adesione ai metodi dell’agricoltura biologica da parte delle aziende agricole. Il sostegno, recato dalla misura 11 (“Agricoltura biologica”), può riguardare sia la conversione agli impegni dell’agricoltura biologica (sotto-misura 11.1) che il mantenimento degli impegni (sotto-misura 11.2).

L’entità economica del sostegno è stabilita in modo da coprire i maggiori costi sostenuti dalle aziende per l'applicazione dei metodi dell’agricoltura biologica sanciti dal regolamento UE 2018/848 relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici e dal regolamento (UE) 2017/625 relativo ai controlli ufficiali e alle altre attività ufficiali effettuati per garantire l’applicazione della legislazione sugli alimenti e sui mangimi, delle norme sulla salute e sul benessere degli animali, sulla sanità delle piante nonché sui prodotti fitosanitari. Gli impegni devono essere assunti sull’intera SAU aziendale, con la possibile eccezione di corpi aziendali separati da cui si ricavano produzioni distinguibili (per tipo di coltura) rispetto alle altre e aventi magazzino distinto dei fattori produttivi (concimi, fitofarmaci, ecc.).

Il sostegno consiste in premi annui per ettaro di superficie agricola modulati in funzione del tipo di produzione vegetale, atti a compensare i costi aggiuntivi e il mancato guadagno derivanti dagli impegni assunti o mantenuti rispetto alle pratiche ordinarie e agli obblighi di “baseline” (cioè derivanti dalla normativa ambientale dell’Unione europea) e a quelli derivanti dal “greening” della politica agricola comune. Viene erogato, ove richiesto, il pagamento relativo alla superficie delle colture coltivate con metodo biologico che sono destinate all’alimentazione del bestiame allevato con metodo biologico.

Il PSR della Regione Piemonte 2014-2022 prevede uno stanziamento di 72 milioni di euro a favore della misura di sostegno all’agricoltura biologica, di cui 31 milioni per la conversione e 41 per il mantenimento, con l’obiettivo di sostenere il metodo di produzione biologica su 34.600 ettari di superficie agricola.

Di seguito è riportato il dettaglio degli impegni agro-ambientali di durata quinquennale attivati, suddivisi per anno-campagna e con l’indicazione delle superfici interessate e del numero dei beneficiari.

Impegni agro-ambientali per l'Operazione 11, suddivisi per anno-campagna e con l’indicazione delle superfici interessate e del numero dei beneficiari.

Oltre al sostegno dell’agricoltura biologica, il PSR prevede altri tipi di operazioni volti a preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all'agricoltura. I principali sono i seguenti:

  • 4.4.1 - Elementi naturaliformi dell’agroecosistema, consistente nel sostegno alla realizzazione di formazioni arbustive e/o arboree, aree umide, strutture per la fauna selvatica e strutture per la fruizione ecocompatibile di aree di pregio ambientale o paesaggistico (dotazione finanziaria di quasi 2,8 milioni di euro). Il PSR prevede inoltre un tipo di operazione associato (10.1.7 - Gestione di elementi naturaliformi dell'agroecosistema), che sostiene la manutenzione di formazioni vegetali e aree umide, la realizzazione di colture a perdere per l'alimentazione della fauna selvatica e di fasce inerbite ai margini delle coltivazioni (dotazione di 2 milioni di euro);
     
  • 10.1.2 - Interventi a favore della biodiversità nelle risaie, consistente nel sostegno alla creazione di condizioni più favorevoli alla biodiversità rispetto alla pratica ordinaria, ottenibili mediante il mantenimento di una riserva d'acqua anche durante le asciutte e l'inerbimento di un argine di risaia (dotazione di 16,66 milioni di euro);
     
  • 10.1.8 - Allevamento di razze autoctone minacciate di abbandono, che compensa mediante un premio annuo i costi aggiuntivi e il mancato guadagno derivanti dagli impegni assunti dagli allevatori per 5 anni, per tutti gli animali appartenenti alle razze autoctone minacciate di abbandono; la compensazione è mediamente del 49% rispetto ai maggiori costi e ai minori ricavi rispetto alle razze ordinariamente allevate nel territorio regionale (dotazione di 38,6 milioni di euro).

    Le razze ammissibili al sostegno sono:

    - bovini: Pezzata Rossa d’Oropa, Varzese o Tortonese, Valdostana Pezzata Nera, Barà-Pustertaler, Bruna linea carne;
    - ovini: Sambucana, Garessina, Frabosana, Saltasassi, Tacola, Delle Langhe, Savoiarda
    - caprini: Sempione, Vallesana, Roccaverano, Grigia delle Valli di Lanzo.

Analogamente al PSR, anche la nuova programmazione CSR 2023-2027 sostiene, attraverso diversi interventi agro-climatico-ambientali, azioni finalizzate a preservazione, ripristino e valorizzazione degli ecosistemi connessi all'agricoltura.

Nel corso del 2023 sono stati attivati i seguenti interventi:

  • SRA12 - Colture a perdere corridoi ecologici fasce ecologiche: pagamento annuale per ettaro a favore dei beneficiari che destinano una quota della superficie aziendale alla semina di colture a perdere o alla costituzione di corridoi o fasce ecologiche che esplicano un benefico effetto sulla biodiversità e mirano in particolare a creare o ripristinare condizioni favorevoli per la sussistenza, lo sviluppo e l’attività riproduttiva della fauna selvatica, incrementando il grado di connettività tra gli elementi naturali del territorio e limitando le azioni di disturbo derivanti dalle attività agricole, così da creare un ambiente più idoneo anche per specie di interesse conservazionistico. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 500.000 euro.
     
SRA12 - Colture a perdere corridoi ecologici fasce ecologiche
Anno campagna N. beneficiari Superficie a Premio richiesta (ha)
2024 13 81
  • SRA14 – Allevatori custodi agro-biodiversità: Sostegno ad Unità di Bestiame Adulto (UBA) a favore di beneficiari che si impegnano nella conservazione delle risorse genetiche di interesse locale soggette a rischio di estinzione genetica, meno produttive rispetto ad altre razze e destinate ad essere abbandonate se non viene garantito un adeguato livello di reddito e il mantenimento di un modello di agricoltura sostenibile. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 15 milioni di euro.
SRA14 – Allevatori custodi agro-biodiversità
Anno campagna N. beneficiari UBA a premio richiesto (n.) Di cui Bovini Di cui Caprini Di cui Ovini
2023 85 804 632 12 160
2024 77 791 631 8 152
  • SRA18 – Impegni per l’apicoltura: Pagamento annuale a favore di beneficiari che praticano l'attività apistica in aree particolarmente importanti dal punto di vista ambientale e naturalistico L’intervento, mira sia a contrastare il declino degli impollinatori, sia a supportare pratiche di apicoltura volte alla tutela della biodiversità. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 8 milioni di euro.
SRA18 – Impegni per l’apicoltura
Anno campagna N. beneficiari Alveari a Premio richiesti (n.)
2023 429 72.348
2024 411 70.214
  • SRA22 – Impegni specifici risaie: pagamento annuale per ettaro di SAU a favore dei beneficiari che aderiscono volontariamente agli impegni previsti mediante la compensazione dei minori ricavi e/o maggiori costi sostenuti. La risaia costituisce un habitat assai ricco di biodiversità, in particolare per la presenza di significative popolazioni di uccelli quali ardeidi, limicoli, anatidi e rallidi, che lo frequentano per la sosta e l’alimentazione. L’intervento si pone l’obiettivo di mitigare le conseguenze negative della pratica dell'asciutta sulla biodiversità della risaia e favorire la dotazione ecologica delle risaie per soddisfare le necessità biologiche delle specie faunistiche tipiche di questi ambienti. Inoltre, promuove la realizzazione, nell’ambito delle camere di risaia, durante il ciclo colturale del riso, di una riserva d'acqua tale da consentire agli organismi acquatici di sopravvivere anche durante le asciutte. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 20 milioni di euro.
SRA22 – Impegni specifici risaie
Anno campagna N. beneficiari Superficie a Premio richiesta (ha)
2024 401 32.117
  • SRA29 – Produzione biologica: Pagamento annuale per ettaro a favore degli agricoltori che si impegnano, per 5 anni, a convertire la produzione in produzione biologica e a mantenerla dopo la conversione oppure solo a mantenere la produzione biologica se già adottata prima dell'adesione all'intervento. L’agricoltura biologica contribuisce pertanto a ridurre il rischio di inquinamento e degrado delle matrici ambientali connesso all’uso dei prodotti fitosanitari e dei fertilizzanti e a promuovere la salvaguardia della risorsa acqua, la tutela della risorsa suolo, la salvaguardia e la valorizzazione della biodiversità, del paesaggio agrario e il miglioramento della qualità dell’aria. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 53 milioni di euro.
  • SRD04.B - Elementi naturaliformi dell'agroecosistema: intervento finalizzato alla realizzazione di investimenti non produttivi agricoli con una chiara e diretta caratterizzazione ambientale. Nello specifico, lo scopo del sotto-intervento B è stimolare le aziende agricole alla tutela della biodiversità attraverso: la realizzazione di formazioni arbustive e arboree a tutela della biodiversità (es. siepi, filari arborei e/o arbustivi etc), la realizzazione e/o ripristino della funzionalità di infrastrutture ecologiche connesse all’acqua (es. laghetti, stagni, aree umide), l’installazione di strutture atte a favorire la riproduzione, il rifugio, il riposo e l'alimentazione di specie di interesse conservazionistico e di strutture finalizzate alla fruizione ecocompatibile degli ambienti naturali (es. capanni di osservazione e pannelli informativi e didattici etc). La dotazione finanziaria complessiva è di circa 2 milioni di euro.
SRD04.B - Elementi naturaliformi dell'agroecosistema
Anno bando N. domande presentate Valore domanda
2024 21 1.120.377,23
Anno
2025

PSR e CSR - Tutela del suolo agrario

Nell’ambito del PSR 2014-2022 alcuni tipi di operazione sostengono le aziende agricole nell’adozione di tecniche e sistemi di produzione orientati alla prevenzione dell'erosione dei suoli e alla migliore gestione degli stessi e alla promozione della conservazione e del sequestro del carbonio. I principali tipi di operazione sono i seguenti.
 

10.1.3 - Tecniche di agricoltura conservativa


Sostiene le aziende agricole che adottano tecniche agronomiche volte a contrastare la perdita di sostanza organica dei terreni agricoli, quali la riduzione delle lavorazioni del suolo e la parziale sostituzione della concimazione minerale con l’apporto di matrici organiche, sia zootecniche che vegetali, disponibili sul territorio.

Il sostegno, variabile tra 180 e 300 €/ettaro all’anno in funzione della tecnica adottata, viene corrisposto per 5 anni; la dotazione finanziaria complessiva dell’operazione è pari a quasi 33 milioni di euro.

Di seguito è riportato il dettaglio degli impegni agro-ambientali di durata quinquennale attivati, suddivisi per anno-campagna e con l’indicazione delle superfici interessate e del numero delle aziende agricole beneficiarie.

Anno campagna Superficie a premio (ha) Numero di beneficiari ammessi a finanziamento
2016 8.918 168
2017 8.702 160
2018 12.198 280
2019 11.510 255
2020 11.630 252
2021 16.459 402
2022 15.591 336
2023 11.091 244
2024 11.024 268
Tabella 1. Operazione 10.1.4 - Tecniche di agricoltura conservativa, suddivisi per anno-campagna, con l’indicazione delle superfici interessate e del numero dei beneficiari. (Fonte: DW PSR 2014-2020)
10.1.4 - Sistemi colturali eco-compatibili
 

Il tipo di operazione 10.1.4 “Sistemi colturali eco-compatibili” sostiene le aziende agricole nell’adozione di tecniche agronomiche volte a migliorare la struttura del suolo e a contrastarne l'erosione, quali la conversione a prato permanente dei terreni a seminativo, la diversificazione colturale nelle aziende maidicole specializzate e gli inerbimenti multifunzionali ai bordi di seminativi in grado di associare alla funzione di sequestro del carbonio l’azione di contrasto al trasferimento di inquinanti ai corpi idrici superficiali, l’incremento della biodiversità, l’azzeramento degli apporti chimici su superfici altrimenti coltivate e la tutela del suolo dall’erosione. 
Il sostegno, variabile tra 435 e 450 €/ettaro all’anno in funzione dell’intervento previsto (incrementato a 1.250 euro/ha nel caso degli inerbimenti multifunzionali), viene corrisposto per 5 anni; la dotazione finanziaria complessiva dell’operazione è pari a 24 milioni di euro.
Di seguito è riportato il dettaglio degli impegni agro-ambientali di durata quinquennale attivati, suddivisi per anno-campagna e con l’indicazione delle superfici interessate e del numero dei beneficiari.

Tipo di operazione 10.1.4 “Sistemi colturali eco-compatibili”
Anno campagna Superficie a premio (ha) Numero di beneficiari ammessi a finanziamento
2016 5.347,12 737
2017 7.390 982
2018 9.554 1.316
2019 10.639 1.541
2020 9.694 1386
2021 9.353 1.437
2022 8.116 1.276
2023 1.338 278
2024 642 98
Tabella 2. Operazione 10.1.4 - Impegni agro-ambientali di attivati, suddivisi per anno-campagna, con l’indicazione delle superfici interessate e del numero dei beneficiari. (Fonte: DW PSR 2014-2020)
10.1.9 - Gestione eco-sostenibile dei pascoli


Sostiene le aziende zootecniche nell’adozione di tecniche di pascolamento razionali che esaltino la funzione anti-erosiva del cotico erboso. Il sostegno, erogato annualmente in funzione della localizzazione del pascolo (110 euro/ha in montagna, 120 euro/ha in collina e 450 euro/ha in pianura), viene corrisposto per 5 anni; la dotazione finanziaria complessiva dell’operazione è pari a 41 milioni di euro
Di seguito è riportato il dettaglio degli impegni agro-ambientali di durata quinquennale attivati, suddivisi per anno-campagna e con l’indicazione delle superfici interessate e del numero dei beneficiari.

Anno campagna Superficie a premio (ha) Numero di beneficiari ammessi a finanziamento
2016 26.654 311
2017 27.096 303
2018 53.247 565
2019 43.461 457
2020 43.816 454
2021 59.016 600
2022 62.059 636
2023 45.088 463
2024 48.024 481
Tabella 2. Operazione 10.1.9 - Impegni agro-ambientali di attivati, suddivisi per anno-campagna, con l’indicazione delle superfici interessate e del numero dei beneficiari. (Fonte: DW PSR 2014-2020)
Interventi attivati con il CSR 2023-2027


Analogamente al PSR, anche la nuova programmazione CSR 2023-2027 sostiene, attraverso diversi interventi agro-climatico-ambientali, azioni finalizzate alla tutela del suolo agrario e del territorio in generale.

Nel corso del 2023 sono stati attivati i seguenti interventi:

  • SRA01 – Produzione integrata: sostegno per ettaro di Superficie Agricola Utilizzata (SAU) a favore di beneficiari che in modo volontario si impegnano ad adottare le disposizioni tecniche indicate nei Disciplinari di Produzione Integrata (DPI) stabiliti per la fase di coltivazione, aderendo al Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata (SQNPI), per uno dei seguenti tipi di coltura: Colture erbacee, Fruttiferi, Vite. Tali disposizioni tecniche introducono pratiche agronomiche e strategie di difesa delle colture dalle avversità, migliorative rispetto alle pratiche ordinarie e alle norme di condizionalità, in particolare nella gestione del suolo, nella fertilizzazione, nell’uso dell’acqua per irrigazione e nella difesa fitosanitaria delle colture. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 88 milioni di euro.
     
  • SRA03 – Tecniche di ridotta lavorazione del suolo: pagamento a favore dei beneficiari che si impegnano volontariamente ad adottare, sulle superfici condotte a seminativo con colture annuali, adozione di tecniche di Semina su sodo / No Tillage (NT) e/o Adozione di tecniche di Minima Lavorazione / Minimum Tillage (MT) e/o di tecniche di Lavorazione a bande / Strip Tillage.  La dotazione finanziaria complessiva è di circa 7,5 milioni di euro.
     
  • SRA05 – Inerbimento colture arboree: sostegno per i beneficiari che adottano tecniche di inerbimento sulle superfici destinate a colture arboree permanenti (esclusi piccoli frutti e nocciolo), al fine di mantenere il terreno in buone condizioni strutturali prevenendone l’erosione e conservando e migliorando il contenuto in sostanza organica. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 4 milioni di euro.
     
  • SRA06 – Cover crops: pagamento per ettaro a favore di beneficiari che si impegnano a seminare colture di copertura delle superfici a seminativo, al fine di ridurre la lisciviazione dei nitrati nelle acque e il migliorare la struttura e fertilità del suolo nonché aumentare il sequestro di carbonio organico nel suolo. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 10 milioni di euro.
     
  • SRA08 – Gestione prati e pascoli permanenti: pagamento annuale per ettaro di Superficie Agricola Utilizzata (SAU) a favore dei beneficiari che, per un periodo di 5 anni, rispettano gli impegni volti a favorire la "Gestione sostenibile dei pascoli permanenti, incluse le pratiche locali tradizionali (PLT)", quali: il mantenimento sulla superficie oggetto di impegno di un carico zootecnico pascolante minimo; il contenimento meccanico e/o manuale della flora invasiva; il rispetto dei criteri di gestione di pascoli che consentano l’utilizzazione più favorevole del cotico erboso naturale; il divieto di utilizzo dei fertilizzanti chimici di sintesi, di fanghi in agricoltura, di diserbanti e di prodotti fitosanitari; il divieto di aratura nelle aree di collina e montagna; il mantenimento e l'eventuale creazione di punti acqua e sale (o punti di abbeverata). La dotazione finanziaria complessiva è di circa 24 milioni di euro.
     
  • SRA10 – Gestione attiva infrastrutture ecologiche: pagamento annuale per ettaro per la gestione di infrastrutture realizzate con il sostegno dell'intervento SRD04 (Investimenti non produttivi agricoli con finalità ambientale) o di analoghe misure dei precedenti PSR, al fine di favorire lo sviluppo sostenibile e un’efficiente gestione delle risorse naturali come l’acqua, il suolo e l’aria, anche riducendo la dipendenza dalle sostanze chimiche. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 2 milioni di euro.
     
  • SRA12 - Colture a perdere, corridoi ecologici, fasce ecologiche: Pagamento annuale per ettaro a favore dei beneficiari che destinano una quota della superficie aziendale alla semina di colture a perdere o alla costituzione di corridoi o fasce ecologiche. L’intervento contribuisce a preservare la fertilità dei suoli favorendo l’apporto di sostanza organica stabile e riduce il rischio di erosione diminuendo l’esposizione del suolo all’azione degli agenti atmosferici (effetto battente delle piogge) e contrastando i fenomeni di ruscellamento superficiale. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 500.000 euro.
     
  • SRA14 – Allevatori custodi agro-biodiversità: sostegno ad Unità di Bestiame Adulto (UBA) a favore di beneficiari che si impegnano nella conservazione delle risorse genetiche di interesse locale soggette a rischio di estinzione genetica, meno produttive rispetto ad altre razze e destinate ad essere abbandonate se non viene garantito un adeguato livello di reddito e il mantenimento di un modello di agricoltura sostenibile. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 15 milioni di euro.
     
  • SRA17 – Impegni per la convivenza con la fauna selvatica: pagamento annuale per ettaro di superficie pascolata al fine di garantire la presenza di grandi carnivori (es. lupo, orso, sciacallo, ecc.). Tale presenza è fonte di preoccupazione soprattutto per le problematiche legate ai danni da predazione. Pertanto è necessario continuare a rafforzare le misure di prevenzione, onde evitare un aumento del numero di attacchi e del numero di perdite a carico degli allevatori.  L’abbandono dei pascoli provoca la ricolonizzazione da parte di arbusti ed alberi, con conseguente contrazione degli spazi pascolivi aperti. La corretta gestione dei pascoli salvaguarda il territorio stesso e le sottostanti pianure dai rischi derivanti dall’abbandono e dal conseguente dissesto idrogeologico. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 2 milioni di euro.
     
  • SRA18 – Impegni per l’apicoltura: pagamento annuale a favore di beneficiari che praticano l'attività apistica in aree particolarmente importanti dal punto di vista ambientale e naturalistico L’intervento, mira sia a contrastare il declino degli impollinatori, sia a supportare pratiche di apicoltura volte alla tutela della biodiversità. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 8 milioni di euro.
     
  • SRA24 – Pratiche di agricoltura di precisione: sostegno annuale per ettaro a favore dei beneficiari che si impegnano ad adottare almeno una pratica di agricoltura di precisione (fertilizzazione, irrigazione e trattamenti fitosanitari). La finalità dell’intervento è di ridurre quantitativamente gli input chimici e idrici utilizzati per le produzioni agricole attraverso l’adozione di pratiche di agricoltura di precisione, sistema di produzione sostenibile che consente agli imprenditori un maggior rispetto degli agroecosistemi. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 2 milioni di euro.
     
  • SRA29 – Produzione biologica: pagamento annuale per ettaro a favore degli agricoltori che si impegnano, per 5 anni, a convertire la produzione in produzione biologica e a mantenerla dopo la conversione oppure solo a mantenere la produzione biologica se già adottata prima dell'adesione all'intervento. L’agricoltura biologica contribuisce pertanto a ridurre il rischio di inquinamento e degrado delle matrici ambientali connesso all’uso dei prodotti fitosanitari e dei fertilizzanti e a promuovere la salvaguardia della risorsa acqua, la tutela della risorsa suolo, la salvaguardia e la valorizzazione della biodiversità, del paesaggio agrario e il miglioramento della qualità dell’aria. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 53 milioni di euro.
     

Di seguito si riporta la sintesi del numero di beneficiari e degli ettari interessati per ognuno degli interventi sopra descritti che hanno visto l’apertura di bandi nel 2023, primo anno di attuazione del CSR 2023-2027:

Codice Intervento N. beneficiari Suoerficie a premio richiesta (ha) UBA a premio richieste (n.) Alveari a premio richiesti (n.)
SRA01 – Produzione integrata 2.783 100.683
SRA03 – Minima lavorazione 105 7.039
SRA05 - Inerbimento 348 2.654
SRA06 – Cover crops 224 8.506
SRA08 – Prati e pascoli permanenti 216 20.395
SRA10 – Infrastrutture ecologiche 18 41
SRA12 – Colture a perdere, corridoi ecologici, fasce ecologiche 13 81
SRA14 – Razze in via di estinzione 85 803
SRA17 – Convivenza fauna selvatica 77 6.471
SRA18 - Apicoltura 429 72.348
SRA24 – Agricoltura di precisione 95 1.198
SRA29 – Agricoltura biologica 1.525 30.856
Tabella. 3 Sintesi numero di beneficiari ed ettari interessati dagli interventi CSR 2023-2027 nel 2024 (Fonte: Reportistica SIAP)
Anno
2025
Gruppo di Redazione
Redazione RSA
Paragrafi

Nell’ambito del PSR 2014-2022 alcuni tipi di operazione sostengono le aziende agricole nell’adozione di tecniche e sistemi di produzione orientati alla prevenzione dell'erosione dei suoli e alla migliore gestione degli stessi e alla promozione della conservazione e del sequestro del carbonio. I principali tipi di operazione sono i seguenti.
 

10.1.3 - Tecniche di agricoltura conservativa


Sostiene le aziende agricole che adottano tecniche agronomiche volte a contrastare la perdita di sostanza organica dei terreni agricoli, quali la riduzione delle lavorazioni del suolo e la parziale sostituzione della concimazione minerale con l’apporto di matrici organiche, sia zootecniche che vegetali, disponibili sul territorio.

Il sostegno, variabile tra 180 e 300 €/ettaro all’anno in funzione della tecnica adottata, viene corrisposto per 5 anni; la dotazione finanziaria complessiva dell’operazione è pari a quasi 33 milioni di euro.

Di seguito è riportato il dettaglio degli impegni agro-ambientali di durata quinquennale attivati, suddivisi per anno-campagna e con l’indicazione delle superfici interessate e del numero delle aziende agricole beneficiarie.

Anno campagna Superficie a premio (ha) Numero di beneficiari ammessi a finanziamento
2016 8.918 168
2017 8.702 160
2018 12.198 280
2019 11.510 255
2020 11.630 252
2021 16.459 402
2022 15.591 336
2023 11.091 244
2024 11.024 268
Tabella 1. Operazione 10.1.4 - Tecniche di agricoltura conservativa, suddivisi per anno-campagna, con l’indicazione delle superfici interessate e del numero dei beneficiari. (Fonte: DW PSR 2014-2020)
10.1.4 - Sistemi colturali eco-compatibili
 

Il tipo di operazione 10.1.4 “Sistemi colturali eco-compatibili” sostiene le aziende agricole nell’adozione di tecniche agronomiche volte a migliorare la struttura del suolo e a contrastarne l'erosione, quali la conversione a prato permanente dei terreni a seminativo, la diversificazione colturale nelle aziende maidicole specializzate e gli inerbimenti multifunzionali ai bordi di seminativi in grado di associare alla funzione di sequestro del carbonio l’azione di contrasto al trasferimento di inquinanti ai corpi idrici superficiali, l’incremento della biodiversità, l’azzeramento degli apporti chimici su superfici altrimenti coltivate e la tutela del suolo dall’erosione. 
Il sostegno, variabile tra 435 e 450 €/ettaro all’anno in funzione dell’intervento previsto (incrementato a 1.250 euro/ha nel caso degli inerbimenti multifunzionali), viene corrisposto per 5 anni; la dotazione finanziaria complessiva dell’operazione è pari a 24 milioni di euro.
Di seguito è riportato il dettaglio degli impegni agro-ambientali di durata quinquennale attivati, suddivisi per anno-campagna e con l’indicazione delle superfici interessate e del numero dei beneficiari.

Tipo di operazione 10.1.4 “Sistemi colturali eco-compatibili”
Anno campagna Superficie a premio (ha) Numero di beneficiari ammessi a finanziamento
2016 5.347,12 737
2017 7.390 982
2018 9.554 1.316
2019 10.639 1.541
2020 9.694 1386
2021 9.353 1.437
2022 8.116 1.276
2023 1.338 278
2024 642 98
Tabella 2. Operazione 10.1.4 - Impegni agro-ambientali di attivati, suddivisi per anno-campagna, con l’indicazione delle superfici interessate e del numero dei beneficiari. (Fonte: DW PSR 2014-2020)
10.1.9 - Gestione eco-sostenibile dei pascoli


Sostiene le aziende zootecniche nell’adozione di tecniche di pascolamento razionali che esaltino la funzione anti-erosiva del cotico erboso. Il sostegno, erogato annualmente in funzione della localizzazione del pascolo (110 euro/ha in montagna, 120 euro/ha in collina e 450 euro/ha in pianura), viene corrisposto per 5 anni; la dotazione finanziaria complessiva dell’operazione è pari a 41 milioni di euro
Di seguito è riportato il dettaglio degli impegni agro-ambientali di durata quinquennale attivati, suddivisi per anno-campagna e con l’indicazione delle superfici interessate e del numero dei beneficiari.

Anno campagna Superficie a premio (ha) Numero di beneficiari ammessi a finanziamento
2016 26.654 311
2017 27.096 303
2018 53.247 565
2019 43.461 457
2020 43.816 454
2021 59.016 600
2022 62.059 636
2023 45.088 463
2024 48.024 481
Tabella 2. Operazione 10.1.9 - Impegni agro-ambientali di attivati, suddivisi per anno-campagna, con l’indicazione delle superfici interessate e del numero dei beneficiari. (Fonte: DW PSR 2014-2020)
Interventi attivati con il CSR 2023-2027


Analogamente al PSR, anche la nuova programmazione CSR 2023-2027 sostiene, attraverso diversi interventi agro-climatico-ambientali, azioni finalizzate alla tutela del suolo agrario e del territorio in generale.

Nel corso del 2023 sono stati attivati i seguenti interventi:

  • SRA01 – Produzione integrata: sostegno per ettaro di Superficie Agricola Utilizzata (SAU) a favore di beneficiari che in modo volontario si impegnano ad adottare le disposizioni tecniche indicate nei Disciplinari di Produzione Integrata (DPI) stabiliti per la fase di coltivazione, aderendo al Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata (SQNPI), per uno dei seguenti tipi di coltura: Colture erbacee, Fruttiferi, Vite. Tali disposizioni tecniche introducono pratiche agronomiche e strategie di difesa delle colture dalle avversità, migliorative rispetto alle pratiche ordinarie e alle norme di condizionalità, in particolare nella gestione del suolo, nella fertilizzazione, nell’uso dell’acqua per irrigazione e nella difesa fitosanitaria delle colture. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 88 milioni di euro.
     
  • SRA03 – Tecniche di ridotta lavorazione del suolo: pagamento a favore dei beneficiari che si impegnano volontariamente ad adottare, sulle superfici condotte a seminativo con colture annuali, adozione di tecniche di Semina su sodo / No Tillage (NT) e/o Adozione di tecniche di Minima Lavorazione / Minimum Tillage (MT) e/o di tecniche di Lavorazione a bande / Strip Tillage.  La dotazione finanziaria complessiva è di circa 7,5 milioni di euro.
     
  • SRA05 – Inerbimento colture arboree: sostegno per i beneficiari che adottano tecniche di inerbimento sulle superfici destinate a colture arboree permanenti (esclusi piccoli frutti e nocciolo), al fine di mantenere il terreno in buone condizioni strutturali prevenendone l’erosione e conservando e migliorando il contenuto in sostanza organica. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 4 milioni di euro.
     
  • SRA06 – Cover crops: pagamento per ettaro a favore di beneficiari che si impegnano a seminare colture di copertura delle superfici a seminativo, al fine di ridurre la lisciviazione dei nitrati nelle acque e il migliorare la struttura e fertilità del suolo nonché aumentare il sequestro di carbonio organico nel suolo. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 10 milioni di euro.
     
  • SRA08 – Gestione prati e pascoli permanenti: pagamento annuale per ettaro di Superficie Agricola Utilizzata (SAU) a favore dei beneficiari che, per un periodo di 5 anni, rispettano gli impegni volti a favorire la "Gestione sostenibile dei pascoli permanenti, incluse le pratiche locali tradizionali (PLT)", quali: il mantenimento sulla superficie oggetto di impegno di un carico zootecnico pascolante minimo; il contenimento meccanico e/o manuale della flora invasiva; il rispetto dei criteri di gestione di pascoli che consentano l’utilizzazione più favorevole del cotico erboso naturale; il divieto di utilizzo dei fertilizzanti chimici di sintesi, di fanghi in agricoltura, di diserbanti e di prodotti fitosanitari; il divieto di aratura nelle aree di collina e montagna; il mantenimento e l'eventuale creazione di punti acqua e sale (o punti di abbeverata). La dotazione finanziaria complessiva è di circa 24 milioni di euro.
     
  • SRA10 – Gestione attiva infrastrutture ecologiche: pagamento annuale per ettaro per la gestione di infrastrutture realizzate con il sostegno dell'intervento SRD04 (Investimenti non produttivi agricoli con finalità ambientale) o di analoghe misure dei precedenti PSR, al fine di favorire lo sviluppo sostenibile e un’efficiente gestione delle risorse naturali come l’acqua, il suolo e l’aria, anche riducendo la dipendenza dalle sostanze chimiche. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 2 milioni di euro.
     
  • SRA12 - Colture a perdere, corridoi ecologici, fasce ecologiche: Pagamento annuale per ettaro a favore dei beneficiari che destinano una quota della superficie aziendale alla semina di colture a perdere o alla costituzione di corridoi o fasce ecologiche. L’intervento contribuisce a preservare la fertilità dei suoli favorendo l’apporto di sostanza organica stabile e riduce il rischio di erosione diminuendo l’esposizione del suolo all’azione degli agenti atmosferici (effetto battente delle piogge) e contrastando i fenomeni di ruscellamento superficiale. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 500.000 euro.
     
  • SRA14 – Allevatori custodi agro-biodiversità: sostegno ad Unità di Bestiame Adulto (UBA) a favore di beneficiari che si impegnano nella conservazione delle risorse genetiche di interesse locale soggette a rischio di estinzione genetica, meno produttive rispetto ad altre razze e destinate ad essere abbandonate se non viene garantito un adeguato livello di reddito e il mantenimento di un modello di agricoltura sostenibile. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 15 milioni di euro.
     
  • SRA17 – Impegni per la convivenza con la fauna selvatica: pagamento annuale per ettaro di superficie pascolata al fine di garantire la presenza di grandi carnivori (es. lupo, orso, sciacallo, ecc.). Tale presenza è fonte di preoccupazione soprattutto per le problematiche legate ai danni da predazione. Pertanto è necessario continuare a rafforzare le misure di prevenzione, onde evitare un aumento del numero di attacchi e del numero di perdite a carico degli allevatori.  L’abbandono dei pascoli provoca la ricolonizzazione da parte di arbusti ed alberi, con conseguente contrazione degli spazi pascolivi aperti. La corretta gestione dei pascoli salvaguarda il territorio stesso e le sottostanti pianure dai rischi derivanti dall’abbandono e dal conseguente dissesto idrogeologico. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 2 milioni di euro.
     
  • SRA18 – Impegni per l’apicoltura: pagamento annuale a favore di beneficiari che praticano l'attività apistica in aree particolarmente importanti dal punto di vista ambientale e naturalistico L’intervento, mira sia a contrastare il declino degli impollinatori, sia a supportare pratiche di apicoltura volte alla tutela della biodiversità. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 8 milioni di euro.
     
  • SRA24 – Pratiche di agricoltura di precisione: sostegno annuale per ettaro a favore dei beneficiari che si impegnano ad adottare almeno una pratica di agricoltura di precisione (fertilizzazione, irrigazione e trattamenti fitosanitari). La finalità dell’intervento è di ridurre quantitativamente gli input chimici e idrici utilizzati per le produzioni agricole attraverso l’adozione di pratiche di agricoltura di precisione, sistema di produzione sostenibile che consente agli imprenditori un maggior rispetto degli agroecosistemi. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 2 milioni di euro.
     
  • SRA29 – Produzione biologica: pagamento annuale per ettaro a favore degli agricoltori che si impegnano, per 5 anni, a convertire la produzione in produzione biologica e a mantenerla dopo la conversione oppure solo a mantenere la produzione biologica se già adottata prima dell'adesione all'intervento. L’agricoltura biologica contribuisce pertanto a ridurre il rischio di inquinamento e degrado delle matrici ambientali connesso all’uso dei prodotti fitosanitari e dei fertilizzanti e a promuovere la salvaguardia della risorsa acqua, la tutela della risorsa suolo, la salvaguardia e la valorizzazione della biodiversità, del paesaggio agrario e il miglioramento della qualità dell’aria. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 53 milioni di euro.
     

Di seguito si riporta la sintesi del numero di beneficiari e degli ettari interessati per ognuno degli interventi sopra descritti che hanno visto l’apertura di bandi nel 2023, primo anno di attuazione del CSR 2023-2027:

Codice Intervento N. beneficiari Suoerficie a premio richiesta (ha) UBA a premio richieste (n.) Alveari a premio richiesti (n.)
SRA01 – Produzione integrata 2.783 100.683
SRA03 – Minima lavorazione 105 7.039
SRA05 - Inerbimento 348 2.654
SRA06 – Cover crops 224 8.506
SRA08 – Prati e pascoli permanenti 216 20.395
SRA10 – Infrastrutture ecologiche 18 41
SRA12 – Colture a perdere, corridoi ecologici, fasce ecologiche 13 81
SRA14 – Razze in via di estinzione 85 803
SRA17 – Convivenza fauna selvatica 77 6.471
SRA18 - Apicoltura 429 72.348
SRA24 – Agricoltura di precisione 95 1.198
SRA29 – Agricoltura biologica 1.525 30.856
Tabella. 3 Sintesi numero di beneficiari ed ettari interessati dagli interventi CSR 2023-2027 nel 2024 (Fonte: Reportistica SIAP)
Anno
2025

Priorità 5.C - Educazione permanente alla sostenibilità, promuovere stili di vita sani e l’attività fisica

Anno
2025

La SRSvS pone al centro di questa priorità il tema dell’accesso, della quantità e della qualità della conoscenza quale elemento discriminante per:

  • l’esercizio attivo dei diritti di cittadinanza;
  • la diffusione dei diritti individuali e collettivi;
  • lo sviluppo individuale e collettivo.
     

Un fattore chiave di successo per garantire che gli adulti siano in grado di dedicarsi al miglioramento delle competenze e alla riqualificazione professionale nelle fasi successive della vita è acquisire una solida dotazione di competenze di base e trasversali nel corso dell’istruzione e della formazione iniziali, in particolare tra i gruppi svantaggiati.

Nel 2019 il 10,2% dei giovani ha abbandonato il percorso scolastico o formativo con un livello massimo di istruzione secondaria inferiore e non ha più partecipato ad attività di istruzione e formazione. Queste cifre rischiano di peggiorare a causa dell’attuale crisi. Occorre pertanto intensificare gli sforzi per aumentare la partecipazione degli adulti alla formazione e migliorare i livelli di conseguimento di risultati nel corso delle attività di istruzione e formazione iniziali.

L’Europa pone come obiettivi al 2030 che almeno l’80% delle persone di età compresa tra i 16 e i 74 anni posseggano competenze digitali di base, condizione preliminare per l’inclusione e la partecipazione al mercato del lavoro e alla società in un’Europa digitalmente trasformata, e che l’abbandono scolastico precoce venga ulteriormente ridotto e la partecipazione all’istruzione
secondaria superiore venga incrementata.

In relazione a questi obiettivi la conoscenza deve essere considerata bene comune, la cui salvaguardia richiede di sviluppare una responsabilità collettiva e un processo che consenta di arrivare a nuove rappresentazioni comprensibili e comprensive di questioni rilevanti per un nuovo paradigma dello sviluppo e consenta agli individui di esserne partecipi.

In questa prospettiva, la dimensione educativa riguarda l’adozione di stili di vita sani (attività motoria e sportiva, cultura alimentare) e la partecipazione e il perseguimento delle pari opportunità di accesso al sistema culturale regionale, nonché la sua salvaguardia.

La sfida è dunque promuovere un’idea di apprendimento diffuso, come pratica sociale, come processo attivo che avviene all’interno di un framework partecipativo.

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5c
Stato del Documento
Gruppo di Redazione

Fondi statali e regionali - Bandi 2023 in materia forestale

Bando "Clima"

Nel 2023 è stato aperto il Bando per il cofinanziamento di interventi per la tutela ambientale e idrogeologica delle aree interne del Piemonte, effettuati da imprese agricole e forestali.

Il bando incentiva Interventi volti alla difesa e messa in sicurezza del suolo, al fine di favorire la tutela ambientale, la gestione del paesaggio e il contrasto al dissesto idrogeologico nelle aree interne e marginali, come ad esempio

  • interventi di riduzione del carico di combustibile vegetale nell’interfaccia urbano- rurale per la prevenzione dagli incendi boschivi;
  • interventi selvicolturali di ripristino di boschi degradati da eventi estremi;
  • interventi selvicolturali in boschi di protezione diretta orientati al mantenimento della loro stabilità, in associazione e funzionalmente dipendenti da quelli di cui ai punti precedenti;
  • interventi localizzati per il contrasto al dissesto idrogeologico e per la manutenzione del territorio mediante tecniche di ingegneria naturalistica o di ripristino di sistemazioni tradizionali con muretti a secco o terrazzamenti.

Informazioni e risorse aggiuntive

Bando per la tutela ambientale e idrogeologica delle aree interne del Piemonte:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/foreste/tutela-bosco-territorio/bando-per-tutela-ambientale-idrogeologica-delle-aree-interne-piemonte

Piattaforma bandi:
https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/bando-cofinanziamento-interventi-effettuati-imprese-agricole-forestali-tutela-ambientale

 

Bando Alberi Monumentali

Bando per l’erogazione di contributi relativi alle attività di monitoraggio e cura degli alberi monumentali regionali 2022-2024.

Il bando ha come obiettivo la tutela e valorizzazione degli alberi monumentali attualmente censiti ed inseriti nell’elenco regionale ai sensi dell’art. 7 della L. n.10/2013, attraverso il monitoraggio dello stato fitosanitario e della stabilità degli alberi ed interventi di cura degli esemplari, anche tramite il miglioramento dell’area di protezione dell’albero (Tree Protection Zone - TPZ), nello specifico:

  • valutazione fitosanitaria e di stabilità dell’albero;
  • installazione o ripristino di sistemi di consolidamento, ancoraggio, sostegno;
  • interventi di riduzione e riequilibrio della chioma;
  • interventi di difesa fitosanitaria;
  • diradamento di alberi limitrofi concorrenti;
  • sgombero di branche o dell’intero albero schiantati a seguito di evento meteorico eccezionale o morto in piedi;
  • miglioramento delle condizioni del suolo;
  • rimozione di pavimentazioni o superfici impermeabili all’interno della area di protezione dell’albero;
  • realizzazione di percorsi di fruizione e posa di pavimenti aerati;
  • posa in opera di steccati e recinzioni a protezione dell’albero;
  • redazione di Piano di gestione pluriennale contenente la programmazione delle attività di monitoraggio e degli eventuali interventi di cura;
  • redazione di Relazione Paesaggistica qualora necessaria.
     

Informazioni e risorse aggiuntive

Bando 2022-2024. Contributi per le attività di monitoraggio e cura degli Alberi Monumentali regionali:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/foreste/alberi-arboricoltura/bando-2022-2024-contributi-per-attivita-monitoraggio-cura-degli-alberi-monumentali-regionali

Piattaforma bandi:
https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/bando-lerogazione-contributi-relativi-alle-attivita-monitoraggio-cura-alberi-monumentali-regionali

 

Bandi 2023 per la valorizzazione del patrimonio tartufigeno

Le azioni di valorizzazione del patrimonio tartufigeno regionale, costituenti il Piano regionale annuale approvato, vengono attuate attraverso l’apertura di bandi dedicati afferenti a preordinati criteri di erogazione.

Nel corso del 2023 sono stati approvati i seguenti bandi:

  • Bando per il sostegno alle attività di salvaguardia e potenziamento delle tartufaie, all'impianto di piante tartufigene in aree vocate, nonché all'allestimento di tartufaie didattiche;
  • Bando per la concessione di indennità per la conservazione del patrimonio tartufigeno regionale;
  • Bando per il sostegno alle fiere e all'Asta mondiale del tartufo;
  • Bando per iniziative promozionali, informative, pubblicitarie, culturali e di valorizzazione del tartufo nero.
     

Informazioni e risorse aggiuntive

Piano valorizzazione del patrimonio tartufigeno regionale 2022:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/foreste/alberi-arboricoltura/piano-valorizzazione-patrimonio-tartufigeno-regionale-2022

 

Anno
2025
Gruppo di Redazione
Redazione RSA
Paragrafi
Bando "Clima"

Nel 2023 è stato aperto il Bando per il cofinanziamento di interventi per la tutela ambientale e idrogeologica delle aree interne del Piemonte, effettuati da imprese agricole e forestali.

Il bando incentiva Interventi volti alla difesa e messa in sicurezza del suolo, al fine di favorire la tutela ambientale, la gestione del paesaggio e il contrasto al dissesto idrogeologico nelle aree interne e marginali, come ad esempio

  • interventi di riduzione del carico di combustibile vegetale nell’interfaccia urbano- rurale per la prevenzione dagli incendi boschivi;
  • interventi selvicolturali di ripristino di boschi degradati da eventi estremi;
  • interventi selvicolturali in boschi di protezione diretta orientati al mantenimento della loro stabilità, in associazione e funzionalmente dipendenti da quelli di cui ai punti precedenti;
  • interventi localizzati per il contrasto al dissesto idrogeologico e per la manutenzione del territorio mediante tecniche di ingegneria naturalistica o di ripristino di sistemazioni tradizionali con muretti a secco o terrazzamenti.

Informazioni e risorse aggiuntive

Bando per la tutela ambientale e idrogeologica delle aree interne del Piemonte:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/foreste/tutela-bosco-territorio/bando-per-tutela-ambientale-idrogeologica-delle-aree-interne-piemonte

Piattaforma bandi:
https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/bando-cofinanziamento-interventi-effettuati-imprese-agricole-forestali-tutela-ambientale

 

Bando Alberi Monumentali

Bando per l’erogazione di contributi relativi alle attività di monitoraggio e cura degli alberi monumentali regionali 2022-2024.

Il bando ha come obiettivo la tutela e valorizzazione degli alberi monumentali attualmente censiti ed inseriti nell’elenco regionale ai sensi dell’art. 7 della L. n.10/2013, attraverso il monitoraggio dello stato fitosanitario e della stabilità degli alberi ed interventi di cura degli esemplari, anche tramite il miglioramento dell’area di protezione dell’albero (Tree Protection Zone - TPZ), nello specifico:

  • valutazione fitosanitaria e di stabilità dell’albero;
  • installazione o ripristino di sistemi di consolidamento, ancoraggio, sostegno;
  • interventi di riduzione e riequilibrio della chioma;
  • interventi di difesa fitosanitaria;
  • diradamento di alberi limitrofi concorrenti;
  • sgombero di branche o dell’intero albero schiantati a seguito di evento meteorico eccezionale o morto in piedi;
  • miglioramento delle condizioni del suolo;
  • rimozione di pavimentazioni o superfici impermeabili all’interno della area di protezione dell’albero;
  • realizzazione di percorsi di fruizione e posa di pavimenti aerati;
  • posa in opera di steccati e recinzioni a protezione dell’albero;
  • redazione di Piano di gestione pluriennale contenente la programmazione delle attività di monitoraggio e degli eventuali interventi di cura;
  • redazione di Relazione Paesaggistica qualora necessaria.
     

Informazioni e risorse aggiuntive

Bando 2022-2024. Contributi per le attività di monitoraggio e cura degli Alberi Monumentali regionali:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/foreste/alberi-arboricoltura/bando-2022-2024-contributi-per-attivita-monitoraggio-cura-degli-alberi-monumentali-regionali

Piattaforma bandi:
https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/bando-lerogazione-contributi-relativi-alle-attivita-monitoraggio-cura-alberi-monumentali-regionali

 

Bandi 2023 per la valorizzazione del patrimonio tartufigeno

Le azioni di valorizzazione del patrimonio tartufigeno regionale, costituenti il Piano regionale annuale approvato, vengono attuate attraverso l’apertura di bandi dedicati afferenti a preordinati criteri di erogazione.

Nel corso del 2023 sono stati approvati i seguenti bandi:

  • Bando per il sostegno alle attività di salvaguardia e potenziamento delle tartufaie, all'impianto di piante tartufigene in aree vocate, nonché all'allestimento di tartufaie didattiche;
  • Bando per la concessione di indennità per la conservazione del patrimonio tartufigeno regionale;
  • Bando per il sostegno alle fiere e all'Asta mondiale del tartufo;
  • Bando per iniziative promozionali, informative, pubblicitarie, culturali e di valorizzazione del tartufo nero.
     

Informazioni e risorse aggiuntive

Piano valorizzazione del patrimonio tartufigeno regionale 2022:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/foreste/alberi-arboricoltura/piano-valorizzazione-patrimonio-tartufigeno-regionale-2022

 

Anno
2025

Priorità 2.B - Promuovere le energie rinnovabili e sviluppare sistemi, reti e impianti di stoccaggio energetici intelligenti a livello locale

Anno
2025

Le energie rinnovabili hanno un ruolo fondamentale per affrontare le sfide, sempre più pressanti, connesse alla sicurezza degli approvvigionamenti energetici ai cambiamenti climatici e al degrado ambientale.
Le politiche energetiche connesse allo sviluppo delle fonti rinnovabili sono un’occasione di sviluppo sostenibile a livello economico, sociale ed ambientale offrendo opportunità di sviluppo tecnologico, di creazione di nuove figure professionali e conseguente miglioramento della competitività delle imprese.

L’obiettivo di crescita delle rinnovabili definito in sede comunitaria al 2030 rappresenta sia a livello nazionale, sia regionale, un’occasione per incrementarne l’utilizzo e limitare la storica dipendenza del sistema energetico da paesi esteri, nonché per ridurre le emissioni in atmosfera, per favorire lo sviluppo tecnologico e per la creazione di nuovi posti di lavoro, oltre che per generare nuove culture nei consumi e nelle economie cooperative che, proprio in relazione all’energia e nei territori, si possono sviluppare.

La promozione delle fonti energetiche rinnovabili in un’ottica di sostenibilità richiede un’attenta analisi delle ricadute:

  1. sulle emissioni in atmosfera;
  2. sugli impatti architettonici e sull’impatto paesaggistico;
  3. sull’utilizzo dei suoli agricoli, con particolare riferimento alla competizione tra il tradizionale uso agronomico dei terreni e quello legato allo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili (sia in termini di installazioni su terreni agricoli, sia di produzioni agricole destinate alla produzione energetica);
  4. sulla salvaguardia delle risorse idriche;
  5. sulle comunità locali.

L’auspicato sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili è, pertanto, strettamente correlato a questioni di carattere economico, sociale e ambientale esistenti, oltre che ad una attenta valutazione della disponibilità fisica delle risorse endogene e della realistica possibilità di un loro utilizzo nei territori (a tale proposito, la Proposta di Piano integrato per l’energia e il clima prevede l’individuazione di “aree a vocazione energetica”).

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2b
Stato del Documento
Gruppo di Redazione

Il Progetto TIPPS e il Sistema Poli Piemonte

Nel corso del 2023 i Poli di Innovazione piemontesi hanno proseguito nell’attuazione del progetto TIPPS, selezionato nell’ambito del bando regionale “Sostegno alle attività dei Poli di innovazione piemontesi” a valere sul POR FESR 2014/20: l'obiettivo del Progetto era formalizzare la collaborazione tra i sette Poli piemontesi creando un vero e proprio “Sistema Poli”, con un programma comune di azioni in grado di valorizzare, mettendole a sistema, le competenze settoriali specifiche acquisite dal 2009 dai sette Poli di Innovazione per fornire indirizzo e sostegno alla Regione e al territorio nell’affrontare le sfide della transizione industriale, declinate nelle tre traiettorie trasversali individuate dalla Strategia regionale di Specializzazione Intelligente (S3) 2021-2027 della Transizione ecologica, della Trasformazione Digitale e del Benessere delle Persone e della Comunità, con un approccio all’innovazione orientato alla trasversalità e cross-fertilizzazione tra ambiti di attività complementari e sinergiche.

Preservando le specializzazioni di dominio ma massimizzando la visione di sistema, il Sistema dei Poli contribuisce attivamente a tutti gli ambiti di specializzazione della Regione Piemonte, tra i quali:

  • Bioeconomia: l’impiego di risorse bio-based rinnovabili come materia prima per la produzione industriale, energetica, alimentare e mangimistica;
  • Comunità energetiche: in questo ambito i poli sono coinvolti per quanto concerne la generazione e la distribuzione energetica.
     

Nell’ambito della transizione ecologica, gli obiettivi principali del Sistema Poli sono:

  • rilanciare alcune filiere esistenti in chiave circolare e sostenibile, e contribuire allo sviluppo di nuove filiere a minor impatto ambientale, supportando il tessuto produttivo esistente nell’adozione di nuovi paradigmi – quali quello dell’economia circolare e della bioeconomia attraverso lo sviluppo di soluzioni di eco e circular design, sostenibilità nella produzione (tecnologie di processo efficienti con utilizzo minimo di risorse e a minor impatto ambientale), soluzioni tecnologiche per la transizione energetica, produzione di materiali verdi e componenti sostenibili, processi e prodotti della chimica verde;
  • rafforzare le collaborazioni e i network tra imprese e attori attraverso le opportunità offerte;
  • favorire la resilienza del territorio e del sistema produttivo locale, utilizzando l’eco-innovazione e le green Technologies come leve di competitività anche a livello extra regionale.
     
Informazioni e risorse aggiuntive


Sistema dei Poli dell'Innovazione Regionali
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/fondi-progetti-europei/fondo-europeo-sviluppo-regionale-fesr/sistema-dei-poli-innovazione-regionali

Bando regionale “Sostegno alle attività dei Poli di innovazione piemontesi”
https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/sostegno-alle-attivita-dei-poli-innovazione-piemontesi

 

Anno
2025
Gruppo di Redazione
Redazione RSA
Paragrafi

Nel corso del 2023 i Poli di Innovazione piemontesi hanno proseguito nell’attuazione del progetto TIPPS, selezionato nell’ambito del bando regionale “Sostegno alle attività dei Poli di innovazione piemontesi” a valere sul POR FESR 2014/20: l'obiettivo del Progetto era formalizzare la collaborazione tra i sette Poli piemontesi creando un vero e proprio “Sistema Poli”, con un programma comune di azioni in grado di valorizzare, mettendole a sistema, le competenze settoriali specifiche acquisite dal 2009 dai sette Poli di Innovazione per fornire indirizzo e sostegno alla Regione e al territorio nell’affrontare le sfide della transizione industriale, declinate nelle tre traiettorie trasversali individuate dalla Strategia regionale di Specializzazione Intelligente (S3) 2021-2027 della Transizione ecologica, della Trasformazione Digitale e del Benessere delle Persone e della Comunità, con un approccio all’innovazione orientato alla trasversalità e cross-fertilizzazione tra ambiti di attività complementari e sinergiche.

Preservando le specializzazioni di dominio ma massimizzando la visione di sistema, il Sistema dei Poli contribuisce attivamente a tutti gli ambiti di specializzazione della Regione Piemonte, tra i quali:

  • Bioeconomia: l’impiego di risorse bio-based rinnovabili come materia prima per la produzione industriale, energetica, alimentare e mangimistica;
  • Comunità energetiche: in questo ambito i poli sono coinvolti per quanto concerne la generazione e la distribuzione energetica.
     

Nell’ambito della transizione ecologica, gli obiettivi principali del Sistema Poli sono:

  • rilanciare alcune filiere esistenti in chiave circolare e sostenibile, e contribuire allo sviluppo di nuove filiere a minor impatto ambientale, supportando il tessuto produttivo esistente nell’adozione di nuovi paradigmi – quali quello dell’economia circolare e della bioeconomia attraverso lo sviluppo di soluzioni di eco e circular design, sostenibilità nella produzione (tecnologie di processo efficienti con utilizzo minimo di risorse e a minor impatto ambientale), soluzioni tecnologiche per la transizione energetica, produzione di materiali verdi e componenti sostenibili, processi e prodotti della chimica verde;
  • rafforzare le collaborazioni e i network tra imprese e attori attraverso le opportunità offerte;
  • favorire la resilienza del territorio e del sistema produttivo locale, utilizzando l’eco-innovazione e le green Technologies come leve di competitività anche a livello extra regionale.
     
Informazioni e risorse aggiuntive


Sistema dei Poli dell'Innovazione Regionali
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/fondi-progetti-europei/fondo-europeo-sviluppo-regionale-fesr/sistema-dei-poli-innovazione-regionali

Bando regionale “Sostegno alle attività dei Poli di innovazione piemontesi”
https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/sostegno-alle-attivita-dei-poli-innovazione-piemontesi

 

Anno
2025

I Poli dell'Innovazione

Anno
2025

I sette Poli di Innovazione, istituiti nel 2009 e operanti in Piemonte, sono aggregati di PMI, grandi imprese e organismi di ricerca operanti in specifici ambiti tecnologici/settoriali. I soggetti gestori, sostenuti dalla Regione, si pongono come “agenti dell’innovazione”, promuovendo il trasferimento di tecnologie, la condivisione di strutture e lo scambio di conoscenze e competenze e assistendo le imprese associate. A partire dal 2022, grazie al cofinanziamento POR FESR 2014-2020 della Regione Piemonte, la collaborazione tra i sette Poli ha permesso di dare vita a un vero e proprio "Sistema dei Poli", la cui mission è promuovere e attuare programmi comuni di azioni caratterizzati da una forte cross settorialità secondo le tre principali traiettorie della trasformazione digitale, transizione ecologica e del benessere delle persone e della comunità, in coerenza con la Strategia di Specializzazione Intelligente (S3) 2021-2027 regionale e con gli indirizzi del PR FESR 2021-2027.

 Obiettivi

Obiettivo di tutti i Poli dell’Innovazione - sia singolarmente sia come Sistema - è supportare la Regione nella promozione della trasformazione del sistema produttivo piemontese verso modelli più sostenibili e coerenti con l’approccio circolare, agendo per uno sviluppo innovativo incentrato anche sull’efficienza nell’uso delle risorse e sull’adozione del modello di economia circolare.

Tuttavia ciascun Polo è caratterizzato da un’area tematica sulla quale focalizza la propria attività e, in particolare, due Poli operano prioritariamente in ambiti direttamente connessi alla dimensione della transizione ecologica, intesa non solo come uso razionale delle risorse, ma anche come sviluppo di soluzioni e tecnologie necessarie a favorire una transizione incentrata sulla resilienza e in grado di accelerare il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale. In questo contesto assume particolare rilievo anche la transizione energetica intesa come riduzione della dipendenza dalle fonti fossili, sviluppo delle rinnovabili e delle tecnologie correlate, nonché integrazione con soluzioni digitali per ottimizzare la gestione delle risorse energetiche e favorirne un utilizzo innovativo. Si tratta di:

  • Polo Clever (Cleantech&Energy innoVation clustER), che supporta le realtà del territorio nello sviluppo del proprio percorso di innovazione per la transizione ecologica, promuovendo la sostenibilità ambientale attraverso la messa a disposizione di servizi, supporto tecnico e metodologico e open labs sui temi dell’efficienza e uso razionale dell’energia e delle risorse idriche, economia circolare, mobilità sostenibile, clean solutions, cambiamenti climatici;
     
  • Polo Cgreen (Green Chemistry and Advanced Materials), che opera nel settore della chimica verde e dei materiali avanzati e le cui traiettorie strategiche riguardano, tra gli altri:

    1) prodotti da materie prime rinnovabili e biodegradabili (bio-based products);
    2) riduzione dell’impatto ambientale con modifiche di processo e sostituzione di prodotto;
    3) materiali a migliori prestazioni;
    4) processi di produzione di energia e calore da biomassa (agroforestale, di scarto da produzione o rifiuto organico);
    5) efficienza energetica degli impianti di produzione e modelli di gestione dell’energia con scambio in rete (smart grid).
     

Con la programmazione del FESR 2014-2020 la Regione ha sostenuto i Poli nelle loro azioni e attività a supporto delle imprese associate ottenendo considerevoli risultati, come dimostrano i 183 progetti finanziati con le risorse europee che hanno visto il coinvolgimento di circa 450 imprese, oltre agli atenei e a diversi organismi di ricerca, nonché la concessione di 56 milioni di contributi che hanno generato investimenti per 115 milioni.

Attraverso il bando “Sostegno alle attività dei Poli di innovazione piemontesi” finanziato con fondi strutturali europei la Regione ha promosso l’evoluzione dei Poli regionali da singoli cluster a sistema unico in grado di promuovere e attuare azioni, programmi, progetti di ricerca e innovazione caratterizzati da una forte inter-settorialità secondo le tre principali traiettorie della trasformazione digitale, transizione ecologica e del benessere delle persone e della comunità, in coerenza con la S3 2021-2027 e con gli indirizzi del PR FESR 2021-2027.

Il sostegno regionale al Sistema Poli Piemonte è proseguito con la progr ammazione FESR 2021-2027, attraverso il Bando "Programmi di sviluppo di Cluster regionali realizzati, in collaborazione, da Poli di Innovazione nelle macro aree tematiche e traiettorie di sviluppo di cui alle Componenti Trasversali di Innovazione della S3 regionale 2021/2027: Transizione digitale, Transizione Energetica e Benessere delle persone e della Comunità”, finanziato con fondi strutturali europei, in esito al quale la Regione ha ammesso a contributo il progetto CLIPS, presentato in partenariato da tutti i poli di innovazione piemontesi. Il progetto CLIPS si iscrive nella strategia regionale di sviluppo sostenibile e contribuisce principalmente agli obiettivi specifici seguenti: 

• promuovere l'innovazione tecnologica e la transizione del sistema produttivo;

• aumentare la sostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi, tramite la partecipazione a bandi di ricerca e sviluppo dedicati, anche sfruttando tutto il potenziale delle tecnologie più innovative esistenti sul territorio;

• sostenere lo sviluppo di nuove specializzazioni produttive ad alta innovazione, basate sul paradigma dell’economia circolare e della bioeconomia, nell’ambito della partecipazione a bandi regionali o extra regionali, valorizzare le eccellenze in termini di innovazione anche nei settori dell’economia circolare e della bioeconomia, favorendone la diffusione presso altre realtà industriali del territorio, supportando la creazione di nuovi percorsi formativi dedicati a fare crescere la sostenibilità delle aziende regionali;

• diffondere i sistemi di certificazione di sostenibilità ambientale sulle materie prime e nelle attività delle imprese, attraverso la promozione e organizzazione di eventi formativi dedicati ad argomenti quali LCA, impronta di carbonio, ecc. e sulla sostenibilità ambientale per le aziende (T6.4);

• ridurre la produzione di rifiuti e promuovere il corretto uso delle biomasse, attraverso l'organizzazione di eventi formativi su tale argomento.
 

Informazioni e risorse aggiuntive


Il sistema dei Poli dell'Innovazione Regionali:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/fondi-progetti-europei/fondo-europeo-sviluppo-regionale-fesr/sistema-dei-poli-innovazione-regionali

 

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Gruppo di Redazione
Tipo Strumento
Salute e benessere