Acqua

Bollettino Acque di Balneazione

Anno
2025

Il bollettino delle acque di balneazione riporta il giudizio di balneabilità per ciascuna zona balneare (spiaggia) e rende disponibili i risultati dei parametri microbiologici sia della stagione in corso che di quelle precedenti. Inoltre vengono riportati i risultati del monitoraggio dei cianobatteri, laddove previsto.

Il bollettino è aggiornato settimanalmente nel periodo maggio-settembre.

Bollettino Acque di balneazione per il Lago d'Orta- Fonte Arpa Piemonte
Informazioni e risorse aggiuntive

Bollettino Acque di balneazione https://www.arpa.piemonte.it/bollettino/acque-balneazione

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Bollettino idrologico mensile

Anno
2025

Il bollettino idrologico mensile riguarda tutto il territorio regionale e riporta le analisi svolte a scala di bacino relativamente alle precipitazioni, alle temperature, alla copertura nevosa e ai principali indicatori da essi derivati, quali SPI (Standardized Precipitaion Index), SPEI (Standardized Precipitation Evapotranspiration Index), SSPI (Standardized SnowPack Index). Sono riassunti, inoltre, lo stato delle riserve idriche - comprensivo dello SWE (Snow Water Equivalent), degli invasi e del lago Maggiore, l'andamento delle portate dei principali corsi d'acqua e l’indice SRI (Standard Runoff Index), utile alla definizione del deficit di portata mensile. Infine, sono riportati i risultati delle analisi svolte su alcuni piezometri rappresentativi dei principali corpi idrici sotterranei, relativamente alla soggiacenza della falda superficiale.

il bollettino idrologico mensile viene emesso all'inizio di ogni mese e fornisce un costante aggiornamento sul quadro idrologico e sulla disponibilità delle risorse idriche in Piemonte.

Prima pagina del Bollettino idrologico mensile - Fonte Arpa Piemonte
Informazioni e risorse aggiuntive

Bollettino idrologico mensile https://www.arpa.piemonte.it/bollettino/bollettino-idrologico-mensile

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Bollettino idro-meteorologico settimanale

Anno
2025

Nel bollettino idro-meteorologico settimanale vengono descritti lo stato della risorsa idrica superficiale, delle precipitazioni e le anomalie termiche registrate negli ultimi sette giorni; vengono valutate le disponibilità idriche e vengono stimati il fabbisogno irriguo e le previsioni di precipitazione, con un orizzonte temporale compreso tra una e due settimane, arrivando a definire lo stato idrico sui comprensori irrigui, opportunamente accorpati.

L'emissione del bollettino avviene il martedì, nel periodo tardo primaverile ed estivo.

Bollettino idro-meteorologico settimanale - Fonte Arpa Piemonte
Informazioni e risorse aggiuntive

Bollettino idro-meteorologico settimanale https://www.arpa.piemonte.it/bollettino/bollettino-idro-meteorologico-settimanale

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Bollettino Idrologico di Sintesi

Anno
2025

Il bollettino idrologici di sintesi riporta i livelli idrometrici - massimo, minimo e medio - rilevati dalla stazione di misura nella giornata precedente e i corrispondenti valori di portata transitata nella sezione fluviale.

Il bollettino viene emesso dal lunedì al venerdì e contiene i dati di sintesi delle stazioni più significative della rete idrometrica regionale, al fine di fornire un costante aggiornamento sul quadro idrologico piemontese. 

Bollettino idrologico di sintesi - Fonte Arpa Piemonte
Informazioni e risorse aggiuntive

Bollettino idrologico di sintesi https://www.arpa.piemonte.it/bollettino/bollettino-idrologico-sintesi

Rete idrometrica regionale https://www.arpa.piemonte.it/scheda-informativa/rete-idrometrica

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Bollettino di previsione delle piene fluviali

Anno
2025

Nel bollettino vengono presentate le valutazioni delle piene previste sulla rete idrografica principale del Piemonte, fornite dal Centro Funzionale regionale sulla base di modelli operativi di previsione delle piene fluviali.  Nello specifico, sono presentati, per le principali stazioni idrometriche, i dati osservati nelle ultime 6 ore, le previsioni di criticità per tre scadenze temporali successive di 12 ore e la tendenza di criticità oltre le 36 ore.  I tratti dei corsi d'acqua e il lago Maggiore assumono colorazioni differenti in funzione dei livelli di criticità previsti (verde = assente, giallo = ordinaria, arancione = moderata, rosso = elevata).

La previsione viene aggiornata quotidianamente, dal lunedì al venerdì in condizioni ordinarie e con maggiore frequenza durante gli eventi.

Bollettino di previsione delle piene - Fonte Arpa Piemonte
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Stato di qualità delle acque sotterranee

Anno
2025
Stato di qualità delle acque sotterranee

Lo Stato di qualità dei corpi idrici sotterranei (GWB -Ground Water Bodies) è definito sulla base dello stato chimico (SC) e dello stato quantitativo (SQ)
In entrambi i casi si assegna un giudizio di buono o scarso.

Il giudizio finale sullo stato complessivo è definito sulla base del valore peggiore tra lo stato quantitativo e lo stato chimico.

La definizione dello stato chimico (SC) si basa sul rispetto di determinate soglie ambientali per ogni inquinante, che sono individuate a livello comunitario per nitrati e pesticidi (SQA: Standard di Qualità Ambientale), mentre per le altre categorie di contaminanti sono individuati Valori Soglia (VS) nazionali.

Inoltre, a seguito di uno specifico studio di Arpa Piemonte, ufficialmente recepito da Regione Piemonte con una apposita delibera, sono applicati Valori di Fondo Naturale specifici per i metalli Nichel e Cromo esavalente che sostituiscono i relativi VS in alcuni corpi idrici sotterranei individuati, in quanto si ritiene che la presenza di nichel e cromo esavalente sia riconducibile a cause naturali.

Informazioni e risorse aggiuntive

DECRETO LEGISLATIVO 16 marzo 2009, n. 30 Attuazione della direttiva 2006/118/CE, relativa alla protezione delle acque sotterranee dall'inquinamento e dal deterioramento. https://www.normattiva.it/eli/id/2009/04/04/009G0038/ORIGINAL

DECRETO 6 luglio 2016 Recepimento della direttiva 2014/80/UE della Commissione del 20 giugno 2014 che modifica l'allegato II della direttiva 2006/118/CE del Parlamento europeo e del Consiglio sulla protezione delle acque sotterranee dall'inquinamento e dal deterioramento. https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2016/07/16/16A05182/sg

  Portale acque di Arpa Piemonte https://webgis.arpa.piemonte.it/monitoraggio_qualita_acque_mapseries/monitoraggio_qualita_acque_webapp/

Approfondimento sullo Studio sui valori di fondo naturale di Arpa Piemonte  Valori di fondo naturale

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Conoscenza dell'assetto idrogeologico della pianura piemontese

Anno
2025

ARPA Piemonte svolge una serie di attività finalizzate a migliorare la conoscenza dell'assetto idrogeologico della pianura piemontese. A partire dal 2022, queste attività sono state oggetto di una collaborazione con la Regione Piemonte, l'Università degli Studi di Torino (Dipartimento di Scienze della Terra) e l'Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR. Un obiettivo specifico delle attività svolte direttamente da ARPA Piemonte è consistito nella valutazione della variazione dei livelli piezometrici al fine di evidenziare la risposta delle acque sotterranee ai fattori naturali e antropici. Lo studio ha comportato una preliminare definizione della volumetria degli acquiferi superficiali e l'analisi della variazione dei livelli piezometrici nel periodo 2001 - 2022/2023.

L'area di analisi comprende i principali settori di pianura della Regione, rappresentati dai Corpi Idrici Sotterranei (GWB – Ground Water Body) che costituiscono l'acquifero superficiale di pianura. I corpi idrici sotterranei sono l'unità di riferimento per la classificazione dello stato ambientale secondo la Direttiva Europea. La rete di monitoraggio regionale delle acque sotterranee, sviluppata a partire dalla fine degli anni Novanta e gestita da ARPA dal 2001, è costituita da un centinaio di piezometri, ciascuno dotato di datalogger (dispositivo per registrare dati) per misurare livello e temperatura dell'acqua. I dati vengono scaricati manualmente con frequenza annuale o semestrale. La rete è diventata più consistente in termini di misurazioni a partire dal 2005. Al momento dello studio 14 strumenti disponevano di unità per la teletrasmissione dei dati, ed è attualmente in corso il potenziamento della rete con l’installazione di ulteriori 50 strumenti per la teletrasmissione. 

Per la trattazione statistica delle serie storiche dei livelli piezometrici, è stato utilizzato il concetto di livello piezometrico di riferimento (range tra 25° e 75° percentile dei valori mensili calcolati sul lungo termine), definito dai "Criteri tecnici" di ISPRA. Sono stati analizzati i dati relativi ai mesi di febbraio, maggio, agosto e novembre nel periodo 2000-2022. L'estrazione dei dati è avvenuta da un database in ambiente PostgreSQL e gestita in ambiente GIS con QGIS.

Per la stima dei volumi idrici della falda superficiale (acquiferi freatici non confinati), è stato adottato l'approccio tradizionale basato sulla formula che lega il volume alla capacità specifica di immagazzinamento, alla variazione del livello piezometrico e all'area interessata.

L'analisi delle variazioni volumetriche è stata eseguita calcolando la differenza tra la soggiacenza media e la soggiacenza media della serie storica per ogni piezometro e mese, moltiplicando poi questo valore per la estensione dell'area per la quale il dato del piezometro è considerato significativo (usando, per semplicità e per la capacità di gestire dati anomali, la superficie del poligono di Voronoi corrispondente). Questo volume è stato poi rapportato allo spessore dell'acquifero, calcolato come differenza tra la piezometria di agosto 2020 e la base dell'acquifero. I risultati sono stati aggregati per ogni corpo idrico sotterraneo.

L'applicazione di questa metodologia sulla serie storica 2001–2022/2023 ha permesso di ricostruire le variazioni di volume d'acqua per ciascun corpo idrico sotterraneo, espresse sia in km³ sia in percentuale. I risultati evidenziano periodi di ricarica (2001-2004, 2009-2011, 2013-2015) e di abbassamento dei livelli piezometrici (2004-2008, 2016-2019 e 2021-2022). I corpi idrici mostrano andamenti estremamente differenti nel tempo, con alcuni che presentano oscillazioni marcate e altri quasi costanti nell'arco di tempo considerato. In particolare, il periodo tra la fine del 2021 e tutto il 2022 ha mostrato il maggior deficit idrico rispetto all'intera serie storica. Sebbene significativa, questa perdita percentuale è considerata limitata rispetto ad altri sistemi, mostrando una risposta dell'acquifero con un certo ritardo agli stress (diminuzione precipitazioni, aumento temperature, maggior sfruttamento).

Tra i fattori naturali che possono incidere sulla variazione dei livelli piezometrici, sono state analizzate le precipitazioni e l'Indice di Precipitazione Standardizzato (SPI). Rispetto a quest’ultimo è emersa una forte correlazione positiva (0,85) con l'indice SPI a 12 mesi. Questo indica che le variazioni dell'Indice SPI su 12 mesi spiegano circa l'85% delle variazioni osservate nel volume d'acqua in falda e suggerisce un potenziale uso dello SPI come indicatore predittivo.

Tra i fattori antropici, i principali sono i prelievi di acque sotterranee (per approvvigionamento idrico, irrigazione, industria, ecc.) e l'uso del suolo (urbanizzazione, agricoltura). I dati sui pozzi sono stati estratti dal database del Sistema Informativo Risorse Idriche (SIRI). È stato calcolato il numero di prelievi per uso agricolo-zootecnico e la densità di prelievi per corpo idrico sotterraneo. È stata fatta una valutazione approssimativa dell'impatto dei prelievi, stimando il volume massimo prelevabile in un mese e confrontandolo con il volume di riferimento del corpo idrico. Il corpo idrico sotterraneo denominato GWB S9 risulta quello in cui le concessioni sembrerebbero essere più impattanti rispetto al volume disponibile.

Rappresentazione dei differenti GWB (a), del trend storico del volume totale di acqua nella falda superficiale dal 2005 al 2023, al netto delle correzioni per la porosità (b), correlazione tra indice SPI e volume di acqua in falda (c).

È stata inoltre esaminata la risposta dei dati gravimetrici, che misurano le variazioni di massa e possono essere correlate al contenuto di acqua. Le missioni satellitari GRACE e GRACE Follow-On forniscono dati mensili di Water Equivalent Thickness (WET) su scala regionale (risoluzione spaziale 200-300 km). Il confronto tra i dati WET (dal 2002 al 2023) e la variazione di volume totale nella falda superficiale ha mostrato una correlazione positiva ma bassa (< 0,5). 

Informazioni e risorse aggiuntive

Primi risultati i presentati al XXXIX Convegno Nazionale di Idraulica e Costruzioni Idrauliche a Parma nel Settembre 2024
https://www.convegno-idra.it/

Manuale "Criteri tecnici per l’analisi dello stato quantitativo e il monitoraggio dei corpi idrici sotterranei" - Linee Guida SNPA n. 3/2017
https://www.snpambiente.it/snpa/criteri-tecnici-per-lanalisi-dello-stato-quantitativo-e-il-monitoraggio-dei-corpi-idrici-sotterranei/

Poligoni di Voronoi - Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Diagramma_di_Voronoi

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Precipitazioni ragguagliate per bacino idrografico 2024

Anno
2025

Il 2024 è risultato un anno molto piovoso e ha registrato una precipitazione media sull’intero bacino del fiume Po - chiuso alla confluenza con il Ticino a Ponte Becca -  di 1508 mm, con una anomalia positiva del 42% rispetto alla norma climatica di riferimento del periodo1991-2020.  Nonostante gli ultimi due mesi dell’anno abbiano fatto registrare precipitazioni ben al di sotto della norma climatica, l’anno 2024 si è classificato tra i più piovosi dall'inizio delle rilevazioni, grazie alle abbondanti precipitazioni registrate nei mesi di febbraio, marzo, maggio ed ottobre.

L’anno è iniziato con un mese di gennaio avaro di precipitazioni, in cui sono stati registrati circa 38 mm di pioggia media sull’intero bacino del fiume Po, chiuso alla confluenza con il Ticino, comportando un deficit pluviometrico del -26%. I maggiori deficit, anche superiori al -40%, sono stati registrati sui bacini del Toce, dell'Orco e e del Sesia.

Il mese di febbraio ha fatto registrare una cumulata media di pioggia di circa 158 mm, ovvero il 234% in più rispetto alla norma climatica del mese nel trentennio di riferimento 1991-2020. I maggiori surplus pluviometrici, superiori al 275%, sono stati registrai sui bacini orientali di Cervo e Agogna-Terdoppio, sul bacino dell’Orba e sui bacini occidentali dell’Orco e Stura di Lanzo.

Anche il mese di marzo è risultato molto piovoso, registrando una precipitazione cumulata mensile media di 280 mm sul bacino del Po chiuso alla confluenza col Ticino.  Questo dato, oltre a segnare il record storico degli ultimi 70 anni, equivale a quattro volte la quantità di pioggia che cade normalmente. Le zone che hanno registrato i surplus di precipitazione maggiori, anche superiori al 350%, sono quelle settentrionali del Toce, orientali del Sesia e occidentali di Orco e Stura di Lanzo.

A differenza dei due mesi precedenti, ad aprile si sono registrati valori di precipitazione leggermente al di sotto della norma climatica 1991-2020, con un deficit medio sul bacino del Po fino a Ponte Becca, quantificabile in circa -14%.

Il mese di maggio ha fatto nuovamente registrare piogge cumulate al di sopra della media climatica 1991-2020, per un totale di 232 mm che rappresentano circa l’86% in più. I bacini che hanno fatto registrare precipitazioni superiori al doppio della media mensile di riferimento sono quelli orientali del Cervo, del Sesia, Agogna-Terdoppio e meridionale di Scrivia-Curone.

Le precipitazioni registrate nel mese di giugno sono state di circa 124 mm medi che corrispondono ad uno scarto positivo del 28% rispetto alla norma 1991-2020. Quasi la totalità della regione è stata caratterizzata da precipitazioni al di sopra della media del periodo e le zone che hanno registrato il maggior surplus pluviometrico, superiore al 90%, sono quelle meridionali di Orba, Bormida e Scrivia-Curone. Invece, le aree orientali di Cervo e Sesia hanno registrato precipitazioni leggermente al di sotto della media mensile di riferimento.

Precipitazioni giornaliere medie in Piemonte anno 2024 - Fonte Arpa Piemonte

Il mese di luglio è stato caratterizzato da piogge cumulate al di sotto della media climatica 1991-2020 corrispondente a circa il 19% in meno di quanto normalmente atteso. Le zone colpite dai maggiori deficit pluviometrici sono risultate essere quelle meridionali di Stura di Demonte, Bormida, Orba e Scrivia-Curone.

I 53 mm di pioggia media caduta sul bacino del Po per il mese di agosto rappresentano uno scarto negativo del 36% rispetto alla norma 1991-2020. Tale deficit, superiore anche al -40%, risulta principalmente concentrato sulle aree settentrionali, orientali e nord-occidentali della regione. Hanno invece registrato valori di pioggia superiori alla media (+30%) le aree occidentali di Alto Po, Pellice, Varaita e Maria e le zone meridionali di Stura di Demonte e Tanaro.

Dopo due mesi caratterizzati da piogge inferiori alla media, il mese di settembre ha fatto nuovamente registrare piogge cumulate al di sopra della media climatica 1991-2020, per un totale di 151 mm che rappresentano circa il 46% in più. Le aree della regione con il maggior surplus pluviometrico, superiore al 70%, sono state quelle occidentali della regione.

Anche il mese di ottobre è stato caratterizzato da precipitazioni ben oltre la norma climatica 1991-2020. I 289 mm medi caduti sul bacino del Po, chiuso alla confluenza con il Ticino, rappresentano uno scarto positivo del 145% rispetto alla media del mese. L’anomalia pluviometrica positiva è risultata ovunque almeno una volta e mezza oltre la norma, con punte superiori al triplo (+200%) sui bacini occidentali di Varaita e Stura di Lanzo e meridionali dell’Orba.

I mesi di novembre e dicembre sono risultati molto secchi e le precipitazioni cumulate sono risultate notevolmente al di sotto della media climatica 1991-2020. A novembre sono caduti circa 20 mm di pioggia sul bacino del Po chiuso a Ponte Becca che corrispondono a un -85% rispetto alla norma mensile. In questo mese tutti i bacini idrografici hanno tutti registrato scarti negativi superiori all'80%, solo per la Dora Baltea lo scarto è stato inferiore e pari a - 53%. Invece, i 14 mm registrati nel mese di dicembre sul bacino del Po, corrispondono ad uno scarto negativo del 76% rispetto alla media storica mensile ed è risultato uniformemente distribuito su tutto il territorio regionale.

Fonte Arpa Piemonte

In conclusione, nel 2024 le precipitazioni sono state significativamente superiori alla norma di riferimento 1991-2020 e il surplus pluviometrico è risultato compreso tra +40% e +60% in modo sostanzialmente ben uniforme su tutto il bacino del Po chiuso alla confluenza con il Ticino. I maggiori surplus pluviometrici, superiori al 50%, sono stati registrati nelle aree occidentali comprese tra il bacino del Varaita e Orco, nelle zone meridionali di Orba e Bormida e nella area orientale di Agogna-Terdoppio.

Informazioni e risorse aggiuntive

  Geoportale di Arpa Piemonte, precipitazioni e portate, dati e cartografie
https://webgis.arpa.piemonte.it/secure_apps/precport_webapp/index.html

Servizio Precipitazioni e portate di Arpa Piemonte
https://webgis.arpa.piemonte.it/secure_apps/precport_webapp/index.html

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Analisi delle pressioni sulle acque

Anno
2025

L’analisi delle pressioni insistenti sulle acque superficiali e sotterranee consiste nell’individuazione, quantificazione e valutazione della significatività delle pressioni esercitate sui corpi idrici dalle attività antropiche (umane). 

Una pressione è ritenuta significativa nel caso in cui possa pregiudicare il mantenimento o il raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale secondo le tempistiche previste dalla Direttiva Quadro sulle Acque. 

I risultati dell’analisi delle pressioni sono inclusi nei Piani di Gestione distrettuale e sono oggetto di reportistica alla Commissione Europea.

L’elenco delle pressioni da considerare è stato definito a livello europeo e prevede diversi livelli di dettaglio, mentre la metodologia per la valutazione degli indicatori di pressione è stata armonizzata a livello nazionale dall’SNPA. 

Elenco delle pressioni descritte nelle Linee Guida SNPA del 2018 - Fonte SNPA

Per ogni tipologia di pressione sono definiti indicatori singoli a medio-alta complessità (MAC) e medio-bassa complessità (MBC) da utilizzare, alternativamente, per valutare la significatività della pressione, a seconda della disponibilità e della qualità dei dati di origine. 

Per ciascun indicatore è stata individuata una soglia di significatività che, si assume, possa generare impatti sul corpo idrico tali da pregiudicare il raggiungimento/mantenimento degli obiettivi di qualità. 

Se il valore calcolato per l’indicatore è superiore a tale soglia la pressione è considerata significativa per il corpo idrico. Sono stati anche definiti indicatori MAC e MBC cumulativi, riferiti cioè a più tipologie di pressione all’interno della stessa categoria (es. indicatore cumulativo prelievi). 

L’ultima analisi delle pressioni sui corpi idrici superficiali (fiumi e laghi) e sotterranei piemontesi è stata condotta da Arpa Piemonte nel 2020, in occasione dell’aggiornamento del Piano di Gestione del bacino del Po 2021 e del Piano di Tutela delle Acque 2021, ai quali si rimanda. I metodi applicati per il calcolo degli indicatori MAC o MBC sono, in generale, gli stessi descritti nelle Linee Guida SNPA 2018, con qualche eccezione, come riportato nella Relazione tecnico-metodologica sul calcolo degli indicatori (2021). 

Gli esiti delle analisi delle pressioni condotte nel 2020 per il PdG Po 2021 e nel 2014 per il PdG Po 2015 sono disponibili sul   Geoportale di Arpa Piemonte.

Risvolti applicativi dell’analisi delle pressioni

L’analisi delle pressioni, effettuata per la predisposizione del Piano di Gestione distrettuale delle acque e oggetto di reporting ambientale alla Commissione Europea come prescritto dalla Direttiva Quadro Acque, costituisce un tassello importante per diverse attività e valutazioni tecniche svolte da Arpa Piemonte, tra le quali:

  • definizione dei programmi di monitoraggio delle acque, sulla base di criteri che tengano conto della presenza e significatività di specifiche fonti di pressione;
  • valutazione dei due Indici di Alterazione del Regime Idrologico (IARI) e di Qualità Morfologica (IQM) dei corsi d’acqua, che concorrono, insieme ad altri elementi di qualità, alla classificazione dello Stato Ecologico dei corpi idrici. Nella prima fase di valutazione dello IARI e dell’IQM è prevista l’analisi delle tipologie di pressioni che possono determinare sul corpo idrico alterazioni di tipo idrologico e morfologico;
  • predisposizione dei piani di controllo degli scarichi urbani e produttivi, basati su criteri di priorità che tengano conto della significatività dei singoli scarichi e della pressione totale esercitata sul corpo idrico;
  • continuo aggiornamento delle utenze idriche schematizzate nel sistema modellistico di bilancio idrico;
  • contributi tecnici per il rilascio di autorizzazioni allo scarico o di nuove concessioni di derivazione o per valutazioni di impatto ambientale (VIA) di opere, che tengono conto delle pressioni già insistenti sul corpo idrico e delle variazioni della significatività totale con l’introduzione della nuova pressione;
  • valutazione del rischio di non raggiungimento/mantenimento degli obiettivi di qualità ambientale dei corpi idrici, che prevede un’analisi integrata dei risultati dell’analisi delle pressioni, degli impatti e del monitoraggio delle acque.
     
Informazioni e risorse aggiuntive

Common Implementation Strategy for the Water Framework Directive (2000/60/EC) Guidance document n°3 Analysis of Pressures and Impacts https://circabc.europa.eu/sd/a/7e01a7e0-9ccb-4f3d-8cec-aeef1335c2f7/Guidance No 3 - pressures and impacts - IMPRESS (WG 2.1).pdf

SNPA Linee Guida per l’Analisi delle Pressioni ai sensi della Direttiva 2000/60/CE https://www.isprambiente.gov.it/files2018/pubblicazioni/manuali-linee-guida/MLG_177_18.pdf

Arpa Piemonte Relazione tecnico-metodologica sul calcolo degli indicatori 

Autorità di bacino distrettuale del Po https://pianoacque.adbpo.it/piano-di-gestione-2021/

Regione Piemonte Piano di Tutela delle Acque 2021 https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/ambiente/acqua/piano-tutela-delle-acque-aggiornamento-2021

  Portale acque di Arpa Piemonte https://webgis.arpa.piemonte.it/monitoraggio_qualita_acque_mapseries/monitoraggio_qualita_acque_webapp/

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Classificazione dei corpi idrici sotterranei nel sessennio 2014-2019

Anno
2025

Lo Stato Chimico (SC) del sessennio di monitoraggio viene definito sulla base della valutazione dei risultati annuali. Nel caso in cui nel periodo osservato si sia verificata un’oscillazione del giudizio di stato, viene considerato lo stato prevalente (4 su 6), secondo un metodo comune definito a livello di Autorità di Distretto del Po.  

Nel sessennio 2014-2019 la classificazione dei corpi idrici afferenti alla falda superficiale, ha presentato situazioni piuttosto eterogenee, alcuni corpi idrici sotterranei hanno mantenuto la stessa classe di stato chimico per i sei anni mentre altri hanno avuto una oscillazione della classe di stato chimico nel corso del sessennio.

In particolare, alcuni corpi idrici sotterranei sono stati caratterizzato da un primo triennio 2014-2016 in stato chimico Scarso, cui è seguito un secondo triennio 2017-2019 in stato chimico Buono.

Questo passaggio può essere dovuto a diverse cause, anche concomitanti, fra le quali occorre sottolineare la variazione nel metodo di determinazione dello Stato Chimico. 

Infatti, nel 2017 è stata adottata dal Ministero per l’Ambiente e la Tutela del Territorio e del Mare una differente interpretazione della normativa vigente, in linea anche con quanto indicato dalle Guidances CIS Europee; i nuovi Valori Soglia e Valori di Fondo Naturali sono stati adottati da Regione Piemonte nel 2021 ma applicati in modo retroattivo ai dati dal 2017.

La variazione del metodo di determinazione dello stato chimico spiega perché alcuni corpi idrici sotterranei abbiano avuto una valutazione di stato chimico buono nel triennio 2017-2019 senza che vi siano state necessariamente variazioni sostanziali nello stato di qualità del corpo idrico.

Sebbene esaminando i risultati del monitoraggio sessennale 2014-2019, la situazione della falda superficiale appaia in parte compromessa, con il 41% dei corpi idrici sotterranei in stato Scarso, tuttavia, nel complesso la percentuale di corpi idrici in stato buono alla fine del sessennio considerato è in aumento rispetto a quella del sessennio precedente.

Stato Chimico GWB falda superficiale – sessennio 2014-2019 - Fonte Arpa Piemonte

Per quanto concerne le falde profonde la situazione è migliore rispetto alle falde superficiali, in quanto le prime sono più protette dagli impatti delle pressioni e dall’inquinamento in generale.

In particolare, nel sessennio 2014-2019 la percentuale di corpi idrici in stato chimico scarso è pari al 17%, mentre nel sessennio precedente i corpi idrici in stato chimico scarso erano stati percentualmente il doppio.

Stato Chimico GWB falde profonde – sessennio 2014-2019 - Fonte Arpa Piemonte

I sistemi di circolazione collinari e montani sono stati monitorati a partire dal 2015, quindi si è calcolato lo stato chimico a partire da quell’anno. 

Lo stato chimico 2014-2019 è comunque buono per tutti i corpi idrici sotterranei monitorati.  

Stato Chimico GWB sistemi collinari e montani – sessennio 2014-2019 - Fonte Arpa Piemonte
Informazioni e risorse aggiuntive

Definizione dei valori di fondo naturale per i metalli nelle acque sotterranee come previsto dalla direttiva 2006/118/CE e dal Decreto Legislativo N. 30 del 16/03/2009 https://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/temi-ambientali/acqua/acque-sotterranee/Web_Verificavaloridifondosotterranee.pdf

Verifica e aggiornamento dei Valori di Fondo Naturale definiti per Nichel e Cromo esavalente nelle acque sotterranee ai sensi della DQA https://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/temi-ambientali/acqua/acque-sotterranee/Web_Verificavaloridifondosotterranee.pdf

DD 750/a1604b/2021 del 24/11/2021 http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2021/51/siste/00000061.htm

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