Il livello delle falde è determinato da più fattori che incidono sulla ricarica naturale ed eventualmente artificiale delle stesse come gli apporti diretti dalle precipitazioni, la alimentazione dalle aree di ricarica, la presenza di corsi d’acqua o canali, l’allagamento delle risaie e dei prelievi per i diversi usi.
In periodi di siccità, quando anche i corsi d’acqua superficiali sono in condizioni di magra o secca, i prelievi da falda tendono ad aumentare, amplificando gli effetti negativi sulla falda a causa di maggiori prelievi e concomitante minore ricarica.
Arpa Piemonte rileva, grazie alla rete di monitoraggio piezometrico, la soggiacenza, ovvero la distanza tra il piano campagna e il livello dell'acqua di falda; la misura in continuo di tale parametro fornisce un’informazione diretta dell’oscillazione del livello della falda.
La condizione della soggiacenza dell’acquifero superficiale viene valutata mettendo a confronto i valori di soggiacenza misurati dai nell’anno in corso con la condizione ‘naturale’ di riferimento, calcolata, per ciascun piezometro della rete di monitoraggio, come fluttuazione dei livelli nell’anno medio su lungo termine (2005-2022).
La fascia di fluttuazione che può essere considerata la naturale oscillazione annua media dell’acquifero in quel dato punto della rete è calcolata interpolando i valori del 25° e il 75° percentile dei dati mensili di soggiacenza della serie storica di ciascun piezometro.
Esempio di boxplot della media mensile 2022 (linea arancione) in relazione alla serie storica 2005-2022. Le linee tratteggiate identificano la fascia di fluttuazione dell’acquifero, i valori della soggiacenza attuale al di sotto della fascia di naturale oscillazione stagionale della falda (75° percentile) definita dalla serie storica evidenziano per il corpo idrico sotterraneo una condizione di criticità dal punto di vista dello stato quantitativo
Ogni area idrogeologica è caratterizzata da peculiari condizioni idrogeologiche e da specifiche modalità di ricarica e tipologie di sfruttamento della risorsa.
L’aggregazione di dati di più piezometri, confrontabili per le loro caratteristiche, fornisce un’indicazione sull’andamento della soggiacenza del corpo idrico sotterraneo nel suo insieme.
La rappresentazione delle variazioni stagionali del livello della falda superficiale, aggregate per GWB, mostra per il 2022 un generale abbassamento del livello in tutte le aree del Piemonte, con valori di soggiacenza al di sotto della fascia di fluttuazione (> 75° percentile): la gradazione di colore mette in evidenza i corpi idrici sotterranei con valori di soggiacenza via via più in discesa
Sono stati valutati lo scostamento e la distribuzione della distanza della falda dal piano campagna mediante la spazializzazione della differenza, espressa in percentuale, tra la soggiacenza media del 2022 e quella dell’anno medio storico ricavato dal relativo periodo antecedente (2005-2021). Un aumento di soggiacenza corrisponde a un abbassamento del livello freatico.
Nel 2022 la tendenza all’abbassamento del livello freatico risulta generalizzata, con la presenza di “macro-aree”, nelle porzioni di pianura dell’ovest, sud-ovest e sud-est del Piemonte dove la soggiacenza mostra una tendenza all’aumento, con differenze percentuali piuttosto elevate. La porzione all’estremità nord invece presenta valori di soggiacenza stazionari rispetto alla media storica, o leggermente in discesa nell’area novarese compresa tra il torrente Terdoppio e il Ticino.