Anno 2021
I dati sui rifiuti speciali sono desunti dalle dichiarazioni MUD (Modulo Unico di Dichiarazione ambientale), che molti dei soggetti che producono rifiuti e tutti i gestori sono tenuti annualmente a compilare e inviare alle Camere di commercio.
Il MUD rappresenta, a partire dal 1994, anno di istituzione, la fonte dati principale per conoscere e valutare produzione, gestione e flussi dei rifiuti speciali. Si segnala che a partire dal 2019 sono stati inclusi nel totale della produzione i dati relativi alla sezione dei veicoli fuori uso, per cui potrebbero esserci degli incrementi rispetto agli anni precedenti anche per questo motivo.
La produzione complessiva di rifiuti speciali per l’anno 2021 è stata di circa 12,5 milioni di tonnellate, di cui il 92%, pari a circa 11,5 milioni di tonnellate, è costituito da rifiuti non pericolosi. Molto elevata risulta la produzione dei rifiuti da costruzione e demolizione (EER 17) che da soli rappresentano il 57% della produzione complessiva dei rifiuti speciali totali, con particolare incidenza sui rifiuti non pericolosi.
I quantitativi di rifiuti speciali prodotti sul territorio piemontese, escludendo solo i codici EER 17 non pericolosi, ammontano per l’anno 2021 a circa 6 milioni di tonnellate, con una produzione in aumento del 7% rispetto all’anno precedente. Si tratta per l’83% di rifiuti non pericolosi e per il restante 17% di rifiuti pericolosi, che sono aumentati dell’8% rispetto all’anno precedente. Tale incremento è dovuto a un diffuso incremento dei rifiuti di origine industriale (derivanti da processi chimici, processi termici ecc.).
A livello pro capite la quota annua di rifiuti speciali prodotti, escludendo appunto gli inerti, è di circa 1.416 kg per abitante. A livello provinciale (figura sottostante) le quote di rifiuti più consistenti provengono dal territorio della Città Metropolitana di Torino, che rappresenta il 41% della produzione regionale; segue la provincia di Cuneo con il 19%.
L’analisi della produzione dei rifiuti speciali per singolo codice EER - considerando sia i pericolosi sia i non pericolosi, ad esclusione dei codici EER 17 non pericolosi - mette in evidenza il prevalere di rifiuti provenienti da impianti di trattamento dei rifiuti e delle acque (EER 19).
Le altre principali attività produttive da cui derivano rifiuti speciali, si possono ricondurre nel 2021 ai rifiuti derivanti dal trattamento superficiale di metalli e plastiche e ai rifiuti di imballaggio.
I quantitativi arrivano a 2.900 kg per abitante all’anno, e la percentuale dei rifiuti non pericolosi sale al 92%, se si considera in aggiunta la stima di produzione dei rifiuti speciali non pericolosi da costruzione e demolizione (EER 17), per i quali non è prevista la dichiarazione MUD.
La stima viene effettuata sulla base di quanto gestito in Piemonte, a cui viene sottratto quanto arriva dalle altre regioni italiane e dall’estero per essere trattato in Piemonte, e aggiunto quanto è inviato a gestori non piemontesi (da quest’anno abbiamo considerato per il calcolo dell’export non quanto dichiarato dai produttori piemontesi ma l’effettivo rifiuto ricevuto dai gestori delle altre regioni). Partendo dai dati di produzione presentati precedentemente, e inserendo come dato di produzione dei rifiuti EER 17 NP, per i quali la dichiarazione MUD non è obbligatoria, quanto ottenuto mediante il metodo sopra riportato, si ottiene il dato relativo ai rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi complessivamente prodotti in Piemonte nel 2021, pari a circa 12,5 milioni di tonnellate. Di queste:
- il 53% è rappresentato dai rifiuti da costruzione e demolizione (capitolo EER 17);
- il 25% da rifiuti da trattamento rifiuti e acque (capitolo EER 19);
- il 22% da tutti gli altri EER.