TRAPS (Tanslational/Rotational slides Activation Prediction System)
Per la valutazione della probabilità di attivazione di scivolamenti traslativi/rotazionali che interessano le Langhe e le colline alessandrine, il Centro Funzionale Regionale di Arpa Piemonte ha realizzato il modello denominato TRAPS, basato sulla relazione tra fenomeni di scivolamento storici e precipitazioni critiche ad essi associate.
Sulla base dell'analisi storica sono state definite le soglie di innesco variabili in funzione del mese, considerando le precipitazioni critiche come somma dell’apporto pluviometrico dell’evento innescante e delle precipitazioni dei 60 giorni antecedenti comprensive del contributo della neve fusa. Il modello TRAPS considera l’acqua effettivamente infiltrata nel suolo, tenendo conto della dinamica di fusione e accumulo della neve attraverso la stima dello “Snow Water Equivalent” (SWE).
Nel periodo compreso tra novembre e maggio, in cui si verificano con maggiore frequenza questi fenomeni, viene emesso un Bollettino di Probabilità di attivazione di scivolamenti traslativi/rotazionali a frequenza mensile, salvo casi di elevata variabilità dello stato di attività dei fenomeni, per i quali l'aggiornamento è settimanale.
Il bollettino riguardante la probabilità di innesco di scivolamenti traslativi/rotazionali ottenute con il modello TRAPS per l’area collinare della Langa e dell’alessandrino è accessibile per la consultazione sul sito dell’ARPA Piemonte.
Il “Bollettino di probabilità di attivazione di scivolamenti traslativi/rotazionali” si articola in due parti: una prima dedicata all'informazione di sintesi con relative legende e note di approfondimento, ed una seconda in cui è presentata la situazione dettagliata per ogni comune interessato in forma tabellare. La pagina di sintesi è suddivisa in sezioni: nella sezione [1] sono riportati i riferimenti anagrafici del bollettino. Nella sezione [2] sono riportati i livelli di criticità rappresentati in scala cromatica su una mappa di sintesi a cui è associata una leggenda cromatica dello srtato probabile di attività. Nelle sezioni [3] e [4] compaiono rispettivamente la mappa dell'acqua infiltrata nel suolo nei 60 giorni antecedenti e la mappa della distribuzione attuale dell'equivalente in acqua del manto nevoso al suolo. La sezione [5] è dedicata alle note esplicative riguardanti i fenomeni franosi considerati e la lettura del bollettino. La seconda pagina del bollettino riporta una tabella in cui sono riportate le informazioni anagrafiche, l'indice di franosità (percentuale del territorio comunale interessato da tali fenomeni franosi) e la probabilità di innesco rappresentata con le modalità già descritte per la pagina di sintesi.
Riferimenti bibliografici
Tiranti D., Rabuffetti D., Salandin A., Tararbra M. (2013) Development of a new translational and rotational slides prediction model in Langhe hills (north-western Italy) and its application to the 2011 March landslide event. Landslides 10 (2): 121-138; Springer-Verlag. DOI: 10.1007/s10346-012-0319-7