Elettrodotti - Misure di campo magnetico
Dal 2010 al 2023 il 40% circa delle misure ha rilevato valori sostanzialmente non significativi di esposizione (<0.5µT) e circa l’80% delle misure ha rilevato valori di campo magnetico inferiori all’obiettivo di qualità fissato dal DPCM 08/07/2003 di 3 µT.
Circa il 20% si misure danno conto di livelli di esposizione significativi, anche a causa del fatto che tutte le misure sono state effettuate in aree in estrema prossimità delle sorgenti.
Questo è particolarmente evidente nell’ultimo quinquennio, dove sono stati presi in considerazione anche una serie di rilievi in estrema prossimità, entro 1m di distanza, di cabine di trasformazione.
Tali sorgenti producono infatti livelli intensi di campo magnetico, che però decrescono molto rapidamente con la distanza e tipicamente oltre i 2m scendono al di sotto dell’obiettivo di qualità di 3µT.
Nell’arco del 2023, non sono comunque stati riscontrati superamenti del valore di attenzione.
Valori limite per campo magnetico generato da elettrodotti | |
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Limite campo magnetico | 100 µT |
Valore di attenzione campo magnetico (mediana 24h) | 10 µT |
Obiettivo di qualità campo magnetico (mediana 24h) | 3 µT |
Elettrodotti – misure di campo elettrico
Per quanto riguarda i livelli di campo elettrico misurati, nel corso del 2023 non sono stati riscontrati superamenti del limite. La situazione resta perciò la stessa rilevata lo scorso anno.
Valori limite per campo elettrico elettrodotti | |
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Limite campo elettrico | 5000 V/m |
Impianti per telecomunicazioni – misure di campo elettrico
Nel 2023 sono state effettuate numerose misure in prossimità di impianti per le telecomunicazioni a seguito di richieste specifiche dei cittadini o di attività di controllo sugli impianti su iniziativa di Arpa: i risultati devono essere considerati come rappresentativi delle situazioni di maggiore esposizione e non dell’esposizione media della popolazione.
Sulla base dei risultati delle misure effettuate si possono determinare le distribuzioni percentuali dei livelli di campo elettromagnetico presenti nelle diverse condizioni di esposizione. Il dato in figura indica in quale percentuale del totale di misure effettuate nel 2023 il livello di campo elettrico rilevato è compreso in alcuni intervalli di valori. Tali intervalli sono definiti al fine di identificare i livelli di campo non significativi (livelli di fondo, inferiori a 0.5 V/m), quelli bassi (compresi tra 0.5 V/m e la metà del valore di attenzione), i valori medi (compresi tra 3 V/m e il valore di attenzione di 6 V/m) e quelli alti in riferimento al valore di attenzione (6 V/m) o al limite (20 V/m).
I livelli di campo rilevati in prossimità degli impianti per la telefonia (Stazioni Radio Base) sono mediamente inferiori a quelli rilevati in prossimità dei trasmettitori Radio-TV. In effetti nel 70% circa delle misure in prossimità di SRB il campo elettrico è risultato inferiore a 3 V/m, mentre per le antenne radiotelevisive i valori di campo elettrico inferiori a 3 V/m sono stati riscontrati nel 27% dei casi.
Per il 2023 non sono stati riscontrati superamenti, né del valore di attenzione, né del limite di esposizione fissati dal DPCM 08/07/2003.
Dall’analisi di questi dati si deduce comunque che i livelli di esposizione a campi elettromagnetici della popolazione residente in prossimità di sorgenti di campo a radiofrequenza sono, nella quasi totalità dei casi, di gran lunga inferiori ai valori limite.
Per quanto riguarda l’area urbana di Torino, si riporta di seguito un grafico relativo alla misura dei contributi dei diversi sistemi di telefonia (2G, 3G, 4G e 5G) in 10 siti della città: da questo grafico e dal raffronto con la distribuzione delle potenze installate è possibile vedere come, in ambito urbano, il contributo maggiore all’esposizione della popolazione sia quello dei sistemi 4G.
Interessante anche osservare come il 5G, seppure con un contributo di potenza installata intorno al 14%, generi effettivamente livelli di esposizione poco significativi: meno del 2% del livello di esposizione è da addebitare al 5G, e, tra i siti presi a campione, il valore massimo rilevato è stato pari a 1.7 V/m. Questo aspetto è legato al fatto che sono ancora molto pochi i terminali 5G in circolazione, e che le antenne 5G di fatto producono un campo elettrico significativo solo quando ci sono utenti connessi.
Valori limite per il campo elettrico generato da impianti per telecomunicazioni | |
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Limite campo elettrico | 20 V/m o 40 V/m (per il 5G sopra i 3 GHz di frequenza) |
Valore di attenzione campo elettrico | 6 V/m |
Obiettivo di qualità campo elettrico | 6 V/m |