Per limitare le pressioni e dunque i possibili impatti derivanti dagli impianti per telecomunicazioni per ogni nuova installazione è previsto che Arpa Piemonte esprima un parere preventivo: si tratta di un’azione di prevenzione molto importante che permette contemporaneamente l’acquisizione, validazione e inserimento in un catasto dei dati tecnici sulle sorgenti di campo elettromagnetico.
L’azione finalizzata al contenimento delle pressioni e degli impatti nella fase di progetto degli impianti permette quindi anche di costruire lo strumento che consente di seguire con precisione gli andamenti relativi all’esposizione della popolazione su tutta la regione e di facilitare le verifiche, basate su rilevazioni strumentali, controllando la rispondenza tra le autorizzazioni e quanto effettivamente installato.
Il 2023 è stato caratterizzato da un leggero calo nelle richieste di installazione o modifica di impianti – attualmente pari a 1903 – in concomitanza ad una fase di transizione normativa che ha rallentato lo sviluppo delle reti; erano infatti in via di revisione sia il DECRETO LEGISLATIVO 01/08/2003, n. 259 che definisce l’iter autorizzativo per gli impianti di telecomunicazioni, ed il DPCM 08/07/2003 che fissa i limiti di esposizione.
Per quanto riguarda invece le misure in campo, nel 2023 sono stati effettuati 265 interventi di misura di impianti di telecomunicazioni su tutta la Regione, in analogia con gli anni precedenti ad esclusione del 2020 per via della pandemia.
Il mantenimento di un tale numero di interventi è per l’Agenzia sempre più oneroso, in quanto la rilevazione dei nuovi segnali per telecomunicazioni richiede un continuo aggiornamento degli operatori e della strumentazione, inoltre la maggiore pressione, soprattutto in ambito urbano, richiedono valutazioni più approfondite e misure per tempi più lunghi.
Di queste misure 66 – pari a circa il 25% – sono state misure in banda stretta, cioè complesse misure di approfondimento che permettono di identificare puntualmente i soggetti che contribuiscono al livello di campo elettromagnetico in ambito specifico.
La percentuale di misure in banda stretta negli ultimi 3 anni è passata da valori sotto il 10% del totale a valori sopra il 20%: questo è dovuto alle situazioni di emissione sempre più complesse, con presenza di molte sorgenti che insistono su una stessa area e all’aumento di punti “critici” soprattutto in aree urbane dove i livelli di campo si avvicinano al valore di attenzione e nei quali è necessario valutare i livelli di esposizione in modo più completo ed accurato.
Le misure in banda stretta richiedono più tempo sia per l’esecuzione delle misure, sia per l’analisi dei dati; dunque, il numero globale di interventi di misura è in lieve decrescita negli ultimi anni.
Nel corso del 2023 sono stati rilasciati 1903 pareri.
I dati mostrano come il rallentamento nelle richieste di parere sia iniziato a partire dal secondo trimestre del 2023, in corrispondenza dell’avvio della discussione sulla modifica dei limiti di esposizione a livello nazionale.
Il numero totale di pareri e pronunciamenti rilasciati rappresenta un buon indicatore sia dell'attività di controllo svolta dall'agenzia, in relazione alla richiesta normativa, sia dello sviluppo delle reti per telecomunicazioni.