I siti attualmente contaminati o che sono stati interessati da una contaminazione sono censiti nell’Anagrafe Regionale dei Siti Contaminati, che fornisce un quadro aggiornato relativo agli impatti sulle matrici ambientali e ai procedimenti di bonifica e ripristino ambientale conclusi e in corso di realizzazione.
I siti censiti sul territorio regionale al marzo 2024 sono 2.071, di cui 846 con procedimento attivo e 1225 conclusi.
Oltre il 40% dei siti presenti in banca dati sono localizzati nel territorio della Città Metropolitana di Torino; tale dato è da rapportare all’estensione, alla concentrazione e alla qualità delle attività insediate nell’area; seguono le province di Alessandria e Novara.
ALESSANDRIA | ASTI | BIELLA | CUNEO | NOVARA | TORINO | VERBANO-CUSIO-OSSOLA | VERCELLI | REGIONE PIEMONTE | |
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Siti potenzialmente contaminati | 33 | 19 | 14 | 14 | 44 | 185 | 19 | 26 | 354 |
Siti contaminati accertati | 43 | 18 | 9 | 11 | 46 | 290 | 23 | 52 | 492 |
Procedimenti ATTIVI | 76 | 37 | 23 | 25 | 90 | 475 | 42 | 78 | 846 |
Intervento non necessario | 156 | 34 | 38 | 39 | 50 | 286 | 55 | 12 | 670 |
Intervento concluso (certificazione bonifica) | 45 | 28 | 34 | 31 | 117 | 100 | 18 | 35 | 408 |
Non contaminati a seguito Analisi di Rischio | 39 | 0 | 10 | 4 | 24 | 55 | 7 | 8 | 147 |
Procedimenti CONCLUSI | 240 | 62 | 82 | 74 | 191 | 441 | 80 | 55 | 1225 |
Si consolida nel tempo il superamento del numero dei procedimenti conclusi rispetto ai procedimenti attivi; per più della metà dei siti interessati da una potenziale contaminazione il procedimento si conclude senza la necessità di intervento, generalmente già in fase di messa in sicurezza d’emergenza.
Evoluzione dei siti con procedimento di bonifica
Il numero totale di siti censiti nell’Anagrafe regionale cresce ogni anno in quanto rappresenta la traccia di tutti i procedimenti di bonifica che sono stati aperti nel corso del tempo.
Per avere un quadro più rappresentativo della situazione è opportuno distinguere i siti con procedimento attivo da quelli con procedimento concluso
I procedimenti conclusi risultano più numerosi dei procedimenti attivi, consolidando un andamento positivo registrato negli ultimi anni, con un tasso di crescita maggiore per i procedimenti conclusi.
Rispetto ai dati dello scorso anno, risultano 59 nuovi procedimenti di bonifica e 37 procedimenti conclusi, mentre il numero di procedimenti attivi aumenta di 22 unità.
I dati del 2021 erano condizionati da un processo di aggiornamento e verifica delle informazioni contenute nella banca dati ASCO avviato dalla Provincia di Alessandria, che ha portato all’incremento dei siti complessivi di circa 50 unità ma a un contestuale aumento dei siti conclusi di oltre 80, mentre dal 2022 si registra un ritorno all’andamento rilevato negli anni precedenti.
La durata del procedimento di bonifica dipende da diversi fattori: la complessità del sito, la rilevanza economica dell’area interessata dalla contaminazione, la tecnica individuata per la bonifica, l’azione più o meno tempestiva del responsabile della bonifica.
Per i 354 siti potenzialmente contaminati, che si trovano nelle fasi precedenti all’approvazione dell’Analisi di Rischio, si individuano immediatamente le situazioni anomale rispetto alle tempistiche dettate dalla norma per l’avanzamento delle diverse fasi del procedimento risultanti dall’ASCO; i siti per i quali il procedimento non risulta dai dati dell’ASCO proseguito oltre la fase di notifica sono circa il 60%; questo dato è affetto in modo non irrilevante dal mancato aggiornamento delle informazioni in Anagrafe.
Le cause di contaminazione
Le cause della contaminazione possono essere imputate principalmente alla cattiva gestione di impianti e strutture, alla scorretta gestione di rifiuti e ad eventi accidentali.
Sui siti con procedimento di bonifica si svolgono o si sono svolte principalmente attività industriali, di distribuzione carburante o di gestione rifiuti; considerando le attività commerciali prevalgono i siti in attività mentre per quanto riguarda le attività industriali il numero di siti in attività è di poco superiore a quello dei siti dismessi.
Sotto la voce “altro” rientrano tipologie di siti con procedimento di bonifica per i quali la suddivisione tra “sito in attività” e “sito dismesso” non è particolarmente significativa come sversamenti dovuti a incidenti stradali, rottura di cabine elettriche di trasformazione, perdite da cisterne di combustibile per riscaldamento…
I contaminanti presenti nei terreni dei siti con procedimento di bonifica
La famiglia di contaminanti principalmente responsabile della contaminazione dei terreni è senza dubbio rappresentata dagli idrocarburi, che viene rilevata nel 61% circa dei siti, seguita dalla combinazione contaminanti inorganici più idrocarburi e dai soli contaminanti inorganici.
La rilevanza di una contaminazione dipende fondamentalmente dalla concentrazione delle sostanze presenti nel terreno e dalla loro tossicità.
All’interno della famiglia degli idrocarburi, le sostanze cancerogene come il benzene hanno una diversa rilevanza rispetto, ad esempio, ad altri idrocarburi leggeri e pesanti molto più diffusi nei siti contaminati.
Nel 3% dei siti si riscontrano anche i PCB, composti aromatici clorurati ad elevata stabilità, utilizzati in passato in numerose applicazioni industriali e civili come nei condensatori e nei trasformatori, come additivi nei fluidi lubrificanti, che devono la loro pericolosità alla persistenza nell'ambiente e alla possibilità di bioaccumulo negli organismi viventi.