Gli scenari emissivi

L’analisi di scenario è un metodo per stimare con sistemi modellistici gli effetti attesi sulla qualità dell’aria a seguito dell’applicazione di misure di riduzione delle emissioni, in funzione del raggiungimento degli obiettivi previsti dalla normativa. 

Per la realizzazione delle analisi di scenario devono essere predisposti degli scenari emissivi futuri - a partire da uno scenario base relativo ad un determinato anno, considerato come riferimento – che tengano conto delle evoluzioni tecnologiche e comportamentali, nonché dell’applicazione delle misure di riduzione delle emissioni decise ai vari livelli (comunitario, nazionale, regionale).

Il modello GAINS (Greenhouse Gas – Air Pollution Interactions and Synergies) è un modello sviluppato a livello europeo dalla IIASA (International Institute for Applied Systems Analysis) per poter elaborare scenari emissivi di gas serra (GHGs) e considerare così le interazioni tra inquinamento atmosferico e cambiamenti climatici. 

La versione nazionale del modello (GAINS-Italia), adottata come strumento ministeriale nell’ambito del tavolo Ministero-Regioni, è il riferimento metodologico che - armonizzando informazioni di scala europea, nazionale e regionale - consente la messa a punto di scenari futuri regionali in un contesto coerente, assumendo una serie di ipotesi (economiche, di evoluzione delle normative e delle strategie di controllo progressivamente applicate), sulla base delle quali possono essere ricavati dei trend emissivi regionali per i principali indicatori ambientali: ammoniaca (NH3), anidride carbonica (CO2), metano (CH4), ossidi di azoto (NOX), protossido di azoto (N2O), particolato (TSP, PM10, PM2.5), biossido di zolfo (SO2) e composti organici volatili (VOC).

Lo scenario evolutivo GAINS integra al suo interno:

  • l’evoluzione attesa dei consumi energetici e delle attività produttive (modello MARKAL Italy, scenari di attività produttive ENEA/ISPRA, ecc…);
  • le misure di controllo previste dalla CLE (Current Legislation);
  • il complesso dei Piani della Qualità dell’Aria predisposti dalle Regioni italiane.

 Enea e Ispra realizzano scenari evolutivi aggiornati, tenendo conto degli scenari energetici e dei dati di attività produttiva non energetici più recenti.

I contenuti della Strategia Energetica Nazionale (nello specifico SEN 2014) hanno fornito i parametri necessari per proiettare le emissioni nazionali dell’anno base fino al 2030; tale scenario è stato successivamente regionalizzato secondo l’usuale procedura di scalatura top-down dal nazionale al regionale: l’analisi si cala nel contesto economico e tiene conto dei trend più recenti su popolazione e struttura della domanda energetica, nonché delle previsioni correnti.

È opportuno ricordare che uno scenario è sempre caratterizzato da un certo grado di incertezza, dipendente dai deficit di conoscenza dei fattori e dei processi determinanti le emissioni; alcune di tali lacune possono essere colmate con strumenti statistici o con maggiori ricerche volte ad incrementare la conoscenza scientifica di determinate sorgenti emissive; altre risultano invece intrinseche al processo di elaborazione degli scenari e quindi difficilmente eliminabili, in quanto legate all’incertezza delle proiezioni degli sviluppi economici futuri e alla reale efficacia delle politiche di riduzione delle emissioni operanti sui diversi settori, quali ad esempio la produzione di energia, i trasporti (come ha recentemente dimostrato il caso dell’Euro 5 per gli ossidi di azoto) o l’agricoltura.

Per quanto riguarda il particolato PM10, il bilancio tra aumenti e riduzioni porta globalmente ad una riduzione delle emissioni al 2030; in particolare si nota un aumento di emissioni legato al riscaldamento residenziale (previsione di aumento dei consumi di legna) e una riduzione di quelle dei trasporti stradali (evoluzione tecnologica dei veicoli e maggiori vendite di veicoli elettrici ed ibridi). Invece le emissioni di NOx risultano in forte calo al 2030, soprattutto grazie al miglioramento dal punto di vista emissivo del comparto trasporti. Anche per l’anidride carbonica (CO2), espressa in migliaia di tonnellate/anno a differenza degli altri inquinanti espressi in tonnellate/anno, si osserva una progressiva riduzione delle emissioni legata principalmente al riscaldamento residenziale e ai processi industriali.

Scenario emissivo 2030 Regione Piemonte - Fonte Regione Piemonte Elaborazione Arpa Piemonte
CO2 espressa in migliaia di tonnellate anno
Informazioni e risorse aggiuntive

Modello GAINS (Greenhouse Gas – Air Pollution Interactions and Synergies) https://gains.iiasa.ac.at/models/

IIASA International Institute for Applied Systems Analysis  https://iiasa.ac.at/

Strategia Energetica Nazionale 2017 Strategia Energetica Nazionale 2017

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