Effetti al suolo a seguito di eventi nel 2023

Rilievo degli effetti al suolo dell'evento di maggio 2023 

Le precipitazioni di intensità moderata, ma persistenti, del periodo 19 - 21 maggio 2023 hanno determinato situazioni di dissesto localizzato e di limitate dimensioni, soprattutto nel settore prealpino e in misura minore nell’area collinare, delle Province di Torino, Biella e Cuneo (colline moreniche e di Torino e zona Langhe), come descritto nel rapporto d'evento

Quadro dei processi di dissesto puntuali rilevati del maggio 2023 - Fonte Arpa Piemonte

A titolo di esempio, si cita il fenomeno di crollo avvenuto nel cuneese, in val Maira, appena oltre l’abitato di Macra. Il distacco è avvenuto dalle pareti rocciose a circa 100 m di altezza a monte della SP 422. Il materiale lapideo crollato ha interessato il “sentiero degli antichi vigneti”, ha impattato contro il tetto di un’abitazione disabitata, posta sotto alla parete rocciosa, ha danneggiato la SP 422 e alcuni blocchi hanno raggiunto i prati sul fondovalle del Maira, al di là della SP 116 per Celle Macra. Si stima che il volume roccioso complessivo franato sia di circa 6 m cubi, mentre quello del blocco che ha raggiunto i prati del fondovalle è di circa 2 metri cubi.

Crollo sulla SP 422 (Macra, CN), traiettoria - Fonte Arpa Piemonte
Crollo sulla SP 422 (Macra, CN), danni - Fonte Arpa Piemonte

In provincia di Torino, si riporta a titolo di esempio il la frana di crollo sulla SP 233 in comune di Chiomonte in direzione della borgata Ramats, con distacco di blocchi di alcune decine di metri cubi che hanno invaso l'intera sede stradale. La frana è stata inserita nella banca dati SIFRAP di Arpa Piemonte (vedi Geoportale Arpa Piemonte).

Crollo sulla SP 233 (Chiomonte, TO) - Fonte Arpa Piemonte

Rilievo degli effetti al suolo degli eventi temporaleschi dell’agosto 2023 

Nella serata del 13 agosto 2023, una cella temporalesca collocata nelle zone di testa dei bacini del T. Frejus ha dato origine ad una colata detritica che ha interessato l’abitato di Bardonecchia (TO). Le acque raccolte dalla rete idrografica secondaria hanno determinato l’erosione e la mobilizzazione del materiale presente in alveo, trasportando a valle la massa di fango e detriti. Nella parte più alta del paese la miscela di acqua e detriti ha colmato completamente la sezione di deflusso, mantenendosi comunque all’interno dell’alveo e causando danni più contenuti; l’esondazione e l’accumulo della colata detritica sono avvenuti nelle parti distali del conoide su cui sorge l’abitato di Bardonecchia, coinvolgendo pesantemente la viabilità cittadina e gli edifici. 

Vista da valle dell’area interessata dall’accumulo di materiale grossolano; sulla sinistra la confluenza con il Rio di Melezet - Fonte Consorzio Forestale Alta Val Susa

Il rapporto di approfondimento pubblicato è disponibile sul sito istituzionale di Arpa al seguente indirizzo: https://www.arpa.piemonte.it/pubblicazione/colata-detritica-13-agosto-2023-nel-comune-bardonecchia

Il rapporto si articola in tre diverse sezioni, rispettivamente dedicate all’approfondimento di aspetti differenti, ma profondamente interconnessi:

  • caratterizzazione geologica e geomorfologica dei bacini della Val di Susa e analisi statistica a partire dalle informazioni storiche sui processi che in questi hanno luogo 
  • analisi e caratterizzazione dei processi torrentizi (attraverso metodologie integrate di classificazione del bacino e modelli di propagazione e deposizione del flusso detritico) che hanno interessato il Rio Frejus
  • approfondimento sugli effetti al suolo rilevati a seguito dell’evento dell’agosto 2023, raccolte a partire dall’analisi di foto aeree, sorvoli aerei e con drone dell’area e specifici rilievi effettuati con sopralluoghi su terreno, e descrizione sintetica delle opere di difesa idraulico-forestali di mitigazione

La frana è stata inserita nella banca dati SIFRAP di Arpa Piemonte (vedi Geoportale Arpa Piemonte). 

Nel tardo pomeriggio del 24 agosto 2023, a seguito di un intenso temporale accompagnato da grandine, si sono verificati fenomeni di colate detritiche lungo la quasi totalità delle aste torrentizie lungo il versante sinistro della Valle Argentera, e alcune aree limitrofe nel comune di Sauze di Cesana (TO). 

Incisione del rio della Pissa, versante sinistro della Valle Argentera: fuoriuscita dall’alveo e divagazione della colata sul conoide, a quota 1830 m circa, con ingente apporto detritico in corrispondenza dell’attraversamento stradale - Fonte Arpa piemonte

Come descritto nel rapporto d'evento  le precipitazioni hanno determinato l’attivazione dei numerosi corsi d’acqua tributari che scendono dalla dorsale Ciatagnera - Roc del Boucher - Cimabosco. Sul fondovalle, le colate detritiche hanno coinvolto la strada comunale della valle e la viabilità locale.

Quadro delle interferenze con la viabilità lungo il versante sinistro della Valle Argentera - Fonte Arpa Piemonte

Rilievo degli effetti al suolo evento ottobre 2023 

Le precipitazioni del periodo 19-21 ottobre 2023 hanno causato limitati effetti al suolo, circoscritti in gran parte al territorio della valle Gesso e sue principali diramazioni, in provincia di Cuneo, descritto nel rapporto d'evento. Per quanto riguarda la valle Gesso, i principali effetti al suolo rilevati ricalcano, per tipologia e localizzazione, quanto avvenuto in eventi precedenti (in particolare ottobre 2020 e giugno 2000), ma in numero decisamente minore e con intensità dei processi più contenuta. 

Quadro dei processi di dissesto puntuali rilevati nell’ottobre 2023 - Fonte Arpa Piemonte

Si riporta a titolo di esempio il fenomeno verificatosi in Località San Giacomo di Entracque. Immediatamente a valle della località, il torrente Gesso della Barra ha eroso parzialmente la spalla sinistra del ponte utilizzato per accedere al Vallone di Monte Colombo, causando l’interruzione del transito, così come era avvenuto, con danni più gravi, nell’ottobre 2020.

Entracque: erosione del ponte presso la località San Giacomo  - Fonte Arpa Piemonte