Ecologia, biodiversità e genetica

Con l’obiettivo di mantenere o migliorare la biodiversità degli ecosistemi forestali, la Regione Piemonte promuove da tempo specifiche azioni. Tra queste va citata l’attività di individuazione e caratterizzazione dei popolamenti forestali idonei alla raccolta di sementi di specie autoctone, arboree ed arbustive, da destinare alla vivaistica. Si tratta di attività di ricerca intraprese in Piemonte fin dalla metà degli anni Novanta, proseguite anche nel corso del 2023 con il supporto dell’IPLA.

Con D.D. n. 308/A1614A del 28/4/2023 si è provveduto all’aggiornamento del Registro regionale dei materiali di base per la vivaistica forestale, che attualmente contiene 272 materiali di base di specie arboree autoctone, localizzati in 133 popolamenti (per la massima parte boschi) classificati per la raccolta di frutti e semi . 

Nell’ambito della tutela e valorizzazione delle risorse genetiche forestali locali, con D.D, n. 1104 del 29/12/2023, è stato approvato l’affidamento ad IPLA delle seguenti attività, da svolgere con il supporto di centri di ricerca nazionali:

  1. caratterizzazione genetica dei materiali di base di specie prioritarie per gli interventi di imboschimento (piantagioni in aree planiziali) e rimboschimento (ripristino di aree forestali colpite da eventi meteorici estremi o incendi), in un’ottica di completamento e aggiornamento degli studi già realizzati entro il 2010 a livello regionale;
  2. studio della resistenza/resilienza rispetto ai cambiamenti climatici (in particolare siccità e caldo estremi) di materiali di base di specie prioritarie, ai fini della loro tutela e valorizzazione all’interno della filiera vivaistica;
  3. progettazione di nuovi arboreti da seme di specie sporadiche e miglioramento della gestione di quelli esistenti.

E’ inoltre proseguita l’attività del gruppo di lavoro interregionale sulla vivaistica forestale, creato a fine 2022. Si tratta di un gruppo di lavoro tecnico, che, insieme a Settore Foreste e al Settore Lavori in amministrazione diretta di sistemazione idraulico-forestale, di tutela del territorio e vivaistica forestale della Regione Piemonte, coinvolge attualmente ERSAF e Regione Lombardia, Veneto Agricoltura e Regione Veneto, e le Regioni Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna e Liguria. Obiettivo del gruppo è confrontarsi e realizzare attività comuni su individuazione e descrizione dei popolamenti da seme, caratterizzazione genetica dei materiali di base, formazione degli operatori della filiera vivaistica. Nel 2023, oltre alla attività svolte da remoto, sono state svolte due riunioni in presenza, presso i vivai di Albano Vercellese e Montecchio Precalcino, e attività di formazione sulla raccolta di frutti e semi rivolte agli operai forestali regionali piemontesi, ma aperte a rappresentanti delle altre Regioni.

Infine, nel corso del 2023 è proseguita l’attività, affidata a CSI Piemonte con il supporto di IPLA e del CREA–Foreste e legno di Casale Monferrato, di realizzazione di un nuovo sistema integrato di servizi on line volti a strutturare a livello informatico la filiera vivaistica forestale regionale, dalla raccolta di frutti e semi alla commercializzazione delle piantine di specie autoctone arboree ed arbustive, ma anche pioppelle, e di creare un ambiente favorevole all’incontro tra domanda e offerta di materiali forestali di moltiplicazione da impiegare in interventi di forestazione, rinaturalizzazione e arboricoltura da legno. aumentando l'efficacia delle varie fonti di finanziamento e permettendo, nel contempo, agli operatori del settore un migliore orientamento della produzione.

Il cuore del progetto, finanziato con i fondi del PSR 2014-22, sarà la realizzazione e messa a disposizione del Portale dei Materiali Forestali di Moltiplicazione in Piemonte costituito da Servizi di gestione e pubblicazione della disponibilità (dedicato al settore privato) e della domanda, indirizzato alle Pubbliche Amministrazioni. Allo scopo di offrire un’ulteriore opportunità di sviluppo della filiera vivaistica forestale regionale, sarà attivato un mercato telematico sperimentale che possa consentire ai vivaisti di contrarre con altri soggetti privati direttamente on line. L’utilizzo delle nuove piattaforme consentirà inoltre agli operatori di adempiere ad alcune delle disposizioni normative (tenuta del registro di carico e scarico, dichiarazione annuale della consistenza del materiale detenuto in azienda), con riduzione dei tempi e costi per l'azienda.

A livello normativo, nel corso del 2023 il Settore Foreste ha predisposto una bozza di procedure tecnico-amministrativo per dettagliare quanto previsto dal Regolamento regionale 1/R del 22/2/2022 relativo alla produzione e commercializzazione dei materiali forestali di moltiplicazione.
 

La biodiversità forestale


La biodiversità forestale considera non solo la varietà di specie arboree in bosco, ma l’insieme delle specie animali e vegetali presenti e le condizioni ecologiche che ne determinano la presenza.

Nei diversi habitat forestali presenti in Piemonte, il livello di biodiversità è molto variabile, sia in relazione alle caratteristiche naturali, sia al tipo di utilizzo storico da parte dell’uomo che ha prodotto cambiamenti alla composizione specifica, alla struttura o all’estensione dei boschi.

In Piemonte, come in Italia e in gran parte dell’Europa, non esistono foreste vergini, ma esistono limitate aree in cui sono presenti tutte le fasi di crescita del bosco, dalla rinnovazione agli alberi di grandi dimensioni, vivi e morti in piedi, e non soggette a interventi selvicolturali da molte decine di anni . Questi alcuni dei requisiti dei boschi vetusti, come definiti dall’art. 3, comma 2, lettera s -bis ) e l’art. 7, comma 13 -bis ) del D.lgs. 34/2018 (il cosiddetto TUFF) e dettagliati dalle Linee guida per l’identificazione delle aree definibili come boschi vetusti, approvate con Decreto MiPAAF del 18 novembre 2021. 

A seguito del trasferimento di fondi dallo Stato (Fondo nazionale Foreste), a fine 2022 è stato approvato un progetto per l’individuazione di boschi vetusti in Piemonte, affidato all’IPLA con il supporto del DISAFA Università di Torino Nell’estate - autunno 2023 sono stati svolti i primi sopralluoghi, che hanno interessato 4 popolamenti situati nelle province di CN, TO, BI e VC.

La Regione Piemonte, unitamente ad IPLA e DISAFA, ha partecipato al primo workshop nazionale dedicato a “La Rete dei boschi vetusti d’Italia” che si è svolto in Abruzzo a maggio 2023, nel corso del quale si è svolto un sopralluogo presso l’abetina di Rosello, indicata come primo bosco vetusto d’Italia ad essere inserito nella rete nazionale. A giugno 2023, infine, si è svolto un incontro con gli Enti di gestione delle aree protette con l’obiettivo principale di coinvolgere il personale in attività di monitoraggio e vigilanza riguardo alcune risorse del patrimonio forestale regionale (boschi da seme e boschi vetusti) e alcune criticità legate a specie esotiche invasive.

Sempre in tema di tutela della biodiversità, occorre rivolgere particolare attenzione all'introduzione di specie esotiche invasive.

Infatti, negli ambienti forestali la diffusione delle invasive può essere causa di forte degrado, poiché ne modifica la composizione specifica e ne altera la struttura, con conseguenze su produzione, protezione dei versanti, conservazione della biodiversità ed anche del paesaggio.

Per maggiori approfondimenti consulta le seguenti guide selvicolturali:

Questo argomento è stato sviluppato anche nelle diverse edizioni del Rapporto Stato Ambiente, in particolare:

Per ulteriori approfondimenti inerenti la caratterizzazione genetica dei popolamenti forestali piemontesi si può consultare la serie di Monografie pubblicate sulla rivista forestale Sherwood – Foreste ed Alberi Oggi dal Dicembre 2011 ad oggi.

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