Criticità idrologiche ed idrauliche

Evento del 19-21 maggio 2023

Tra il 19 e il 21 maggio una vasta area depressionaria ha stazionato sul bacino del Mediterraneo, bloccata ad est dalla presenza di un promontorio di alta pressione che ne ha impedito il naturale spostamento verso levante. 

La formazione di minimi in quota e al suolo in seno alla perturbazione ha continuato a convogliare intensi flussi sciroccali in quota e nordorientali nei bassi strati, che hanno determinato maltempo diffuso sulla nostra regione con le precipitazioni più intense e persistenti registrate sulle zone montane e pedemontane alpine.

Le precipitazioni hanno interessato l’intera regione, con valori più significativi e particolare persistenza sulle aree pedemontane, collinari e di pianura del Piemonte occidentale e sudoccidentale. Si sono estese anche alle zone pedemontane nordoccidentali di Torinese e Biellese, facendo registrare le cumulate di precipitazioni maggiori nel Biellese settentrionale e nelle Valli di Lanzo con valori più significativi nella giornata di sabato 20.

Nella giornata di venerdì 19 maggio le intense precipitazioni occorse a ridosso delle Alpi Marittime hanno determinato un incremento significativo dei livelli idrometrici dei torrenti Corsaglia, Ellero e Pesio, tributari di sinistra del fiume Tanaro. 

Anche il rio Ghiandone, affluente di sinistra idrografica del Po, ha mostrato un marcato aumento dal pomeriggio. A partire da sabato 20 maggio si è assistito a un aumento generalizzato e significativo dei livelli dei corsi d’acqua dei reticoli principale e secondario, ad eccezione di quelli nei bacini orientali dove l’apporto pluviometrico è stato inferiore. 

Nel Cuneese l’ulteriore incremento dei livelli ha determinato il superamento della soglia di guardia sul Ghiandone a Staffarda e sul Pesio a Carrù, determinando una crescita marcata nel tratto di fiume Tanaro a valle della confluenza con il Pesio. Il torrente Ellero a Mondovì (CN) ha raggiunto il picco di portata nel tardo pomeriggio e si è mantenuto al di sopra del livello di guardia fino alla giornata successiva, mentre il Varaita a Rossana (CN) ha superato il livello di guardia nel pomeriggio. 

Nel Torinese gli incrementi maggiori hanno riguardato i corsi d’acqua principali Po, Pellice e Stura di Lanzo e i loro tributari Sangone, Chisone e Stura di Viù. Lungo tutta l’asta del Po sono stati registrati marcati aumenti dei livelli nelle sezioni di Villafranca (TO), Carignano (TO) e Torino.

Nel settore nord-orientale il fiume Sesia ha registrato un moderato incremento, raggiungendo il colmo a Borgosesia (VC) nella notte tra sabato e domenica, mantenendosi al di sotto della soglia di guardia. Con il progressivo esaurimento delle precipitazioni si è assistito al transito dei colmi di piena e alla successiva diminuzione dei livelli nella maggior parte dei corsi d’acqua primari e secondari.

La persistenza delle precipitazioni di intensità moderata, con cumulate totali significative, ha determinato situazioni di dissesto localizzato e di limitate dimensioni, soprattutto nel settore prealpino e in misura minore nell’area collinare.

Per maggiori dettagli e approfondimenti consulta la relazione di evento

Evento temporalesco del 6 luglio 2023

Il 6 luglio sul bacino del Mediterraneo era presente un’alta pressione di matrice africana, mentre tra Islanda e Isole Britanniche era localizzata una profonda bassa pressione.

Il Piemonte si è trovato ai confini delle aree di influenza delle due strutture e nel corso della giornata è stato maggiormente interessato dalla struttura depressionaria che ha convogliato aria umida da sud-ovest sul territorio piemontese.

La configurazione meteorologica ha causato l'innesco di una supercella temporalesca che ha interessato la parte centro-meridionale della regione con grandinate anche di grosse dimensioni. La struttura si è mossa dal Pinerolese verso i settori a sud di Torino città, successivamente si è spostata verso l'Astigiano, piegando verso sud-est, per concludere la sua evoluzione sul Savonese.

I fenomeni temporaleschi hanno determinato allagamenti e danni alle auto e alle colture, oltre allo sradicamento di alberi e rami finiti sulle carreggiate delle strade.

La rete di monitoraggio di Arpa Piemonte ha registrato valori più intensi di precipitazione dal primo pomeriggio nel Torinese, Astigiano, Cuneese e Alessandrino dove sono stati misurati massimi orari di 43.5 mm ad Alba (CN), 42.3 mm a Santena (TO) e 31.4 mm a Roccaverano (AT).

La velocità del vento è risultata particolarmente elevata nel territorio dell’Albese dove in due stazioni di rilevamento di Arpa Piemonte, Alba e Baldissero d’Alba, sono stati misurati valori record di raffica di vento superiori ai 75 km/h.

Per maggiori dettagli e approfondimenti consulta la relazione di evento

Evento temporalesco del 24-25 luglio 2023

Il 24 e 25 luglio il Piemonte si trovava lungo il confine delle aree di influenza di due strutture bariche contrapposte: l’anticiclone africano che si estendeva dal nord-Africa al Mediterraneo centrale verso i Balcani, col suo massimo proteso dalla Tunisia verso la Grecia, ed una vasta area depressionaria di matrice polare che, con minimo sul Mare del Nord, interessava l’Europa settentrionale. 

Nella mattinata del 24 luglio giungevano sul Piemonte celle temporalesche originatesi in territorio francese e trasportate sulla nostra regione dall’intenso flusso tra ovest e sudovest in quota, causando temporali a supercella associati a grandinate e forti raffiche di vento discendente su alto Canavese, Eporediese, Biellese e sui settori settentrionali delle province di Novara e Biella. 

Nella notte tra il 24 e il 25 luglio l’ingresso dell’aria fredda in quota, con un associato calo dello zero termico di 300-400 m in 6 ore sulle Alpi nordoccidentali, ha causato nuova instabilità atmosferica sul Piemonte settentrionale, ancora con temporali, grandinate con chicchi di piccola o media dimensione e vento sostenuto.

La rete di monitoraggio di Arpa Piemonte ha registrato valori più intensi di precipitazione nella notte del 25 luglio. Le precipitazioni hanno interessato dapprima il Torinese (17,6 mm in 1 ora a Lanzo e 21,4 mm in 1 ora a Candia) e successivamente il Verbano (23 mm in 1 ora a Someraro), il Novarese (33,8 mm in 1 ora a Novara) e il Vercellese (28,7 mm in 1ora a Vercelli).

La velocità del vento è risultata particolarmente elevata sul Biellese, Vercellese e Novarese, dove in due stazioni di rilevamento di Arpa Piemonte, Cameri (NO) e Lozzolo (VC), sono stati misurati valori di raffica di vento superiori, rispettivamente di oltre 115 km/h e 82 km/h.

Per maggiori dettagli e approfondimenti consulta la relazione di evento

Evento temporalesco del 13 agosto 2023

Nella serata del 13 agosto 2023, una cella temporalesca collocata in testata del bacino del Torrente Frejus ha dato origine ad una colata detritica che ha interessato l’abitato di Bardonecchia (TO).

I fenomeni temporaleschi sono stati generati da una circolazione depressionaria avente il minimo sulla Scozia che, nel corso della seconda parte della giornata del 13 agosto, si è estesa verso il Golfo di Biscaglia, intensificando l’afflusso da sudovest di aria umida e instabile e apportando successivamente lievi infiltrazioni di aria più fresca in quota, sull’arco alpino occidentale. Durante la giornata del 13 agosto vi è stato un primo modesto rovescio sulla testata del T. Frejus intorno alle 17:30 che non ha apportato precipitazioni significative, seguito dalla formazione di una cella temporalesca più intensa e duratura, sviluppatasi all’incirca alle 20:00 con centro di scroscio posto oltre il confine francese. 

Il passaggio della colata è avvenuto in paese intorno alle 21:00 - 21:30: nella parte più alta del paese la miscela di acqua e detriti ha colmato completamente la sezione di deflusso, mantenendosi comunque all’interno dell’alveo e causando danni più contenuti; nella zona più a valle, compresa tra la rotonda di Via Torino e la confluenza con il Torrente Rochemolles, il materiale detritico è fuoriuscito dall’alveo causando ingenti danni. 

Sono stati coinvolti i garage e il piano terreno di diversi edifici privati; analogamente una struttura alberghiera e il Commissariato di Polizia sono stati completamente invasi dal materiale detritico. Numerose autovetture e camper sono stati travolti e trasportati dalla colata, fortunatamente senza coinvolgere persone. Buon parte degli attraversamenti del T. Frejus sono stati coinvolti, subendo danni più contenuti a monte e progressivamente maggiori spostandosi a valle. Inoltre, sono stati segnalati danni ai sottoservizi con problemi di erogazione di acqua potabile, gas e teleriscaldamento.

Per maggiori dettagli e approfondimenti consulta la relazione di evento

Precipitazioni intense del 24-28 agosto 2023

Un’area depressionaria sulle Isole Britanniche in lenta discesa il 24 e 25 agosto, ha portato lievi infiltrazioni di aria più fresca in quota e locale instabilità. Nei giorni successivi si è rapidamente approfondita verso sud, intensificandosi e portando alla formazione di un minimo al suolo sul Golfo Ligure, che ha determinato intense precipitazioni sulla nostra regione. 

Nella giornata di sabato 26 agosto la saccatura sull’Inghilterra si è allungata ulteriormente verso sud, andando a scalzare l’anticiclone sul Mediterraneo centrale e portando un abbassamento dei valori di pressione in quota sul nord-Italia. Il Piemonte si è trovato sul ramo ascendente, instabile, della saccatura dove i flussi in quota sud-occidentali, carichi di umidità, sono molto intensi. 

Domenica mattina, 27 agosto, la saccatura si è allungata ancora di più verso sud sulla Penisola Iberica, isolando un minimo barico in quota che, dalla Spagna nord-orientale, si è spostato gradualmente sul Golfo del Leone in serata, avvicinandosi alla nostra regione. Nella mattinata di lunedì 28 la saccatura è traslata verso est andando ad interessare, con il suo minimo in quota, tutta l’Italia settentrionale.

Il 24 agosto nella zona nord-occidentale della regione sono stati registrati fenomeni temporaleschi, con colate detritiche che hanno interessato la Valle Argentera e le aree limitrofe nel comune di Sauze di Cesana (TO), nel tardo pomeriggio. Il 25 e 26 agosto le aree maggiormente colpite dalle precipitazioni sono state quelle settentrionali e le pianure orientali, con violenti temporali, grandinate e raffiche di vento (Casale Monferrato - VC, attorno ai 100 km/h). Il 27 e 28 agosto le piogge hanno invece coinvolto l’intera regione, con le intensità maggiori nel Biellese, Verbano e Torinese.

A fine evento le cumulate più elevate, superiori ai 300 mm, sono state misurate nel Verbano a Cursolo (318.8 mm), Arvogno (309.4 mm) e Druogno (304.4 mm). Nel Vercellese la stazione che ha registrato le cumulate maggiori è stata Sabbia con 276.1 mm e un massimo giornaliero di 142.7 mm il 27 agosto. 

Nel Torinese la cumulata più significativa si è registrata alla stazione di Sauze Cesana (TO) con un valore pari a 154.8 mm. Infine, le stazioni pluviometriche che hanno registrato cumulate maggiori nelle pianure del Novarese e Torinese sono Paruzzaro con 140.4 mm e Brandizzo Malone con 146 mm, di cui 112.4 mm il 28 agosto. 

Le precipitazioni hanno avuto generalmente carattere più intenso nelle giornate di domenica 27 e lunedì 28. Nevicate hanno interessato i settori occidentali e settentrionali, in particolare le zone di confine comprese tra Alpi Cozie e le Alpi Lepontine. 

La quota neve minima è stata raggiunta in alta Val Chisone e alta Val Susa, imbiancando Sestriere (TO) ed in generale le montagne oltre i 1900 m. Negli altri settori la quota neve è stata mediamente più alta e sulle montagne del nord-Piemonte non è scesa sotto i 2400-2500 m. Complessivamente, oltre i 2600 m, la cumulata di neve fresca ha superato i 20 cm sulle Alpi Cozie meridionali, creando disagi alla viabilità sul Colle dell’Agnello (Pontechianale, CN).

I corsi d’acqua che hanno registrato incrementi più rilevanti sono: nel Verbano il San Bernardino a Santino e il Toce a Candoglia, nel Vercellese il Sesia a Borgosesia e il Cervo a Quinto Vercellese, nel Novarese l’Agogna a Momo, nel Torinese il Banna a Poirino e la Dora Riparia a Torino ed infine nell’Astigiano il Borbore a San Damiano. Il fiume Sesia è stato il corso d’acqua che ha registrato i valori di portata più significativi nella sezione di Palestro (VC), dove il colmo è transitato nel tardo pomeriggio del 28 agosto con un valore prossimo a quello di piena ordinaria e pari a circa 1000 m3/s.

Per maggiori dettagli e approfondimenti consulta la relazione di evento

Precipitazioni intense del 19–20 ottobre 2023

Nel corso della giornata del 19 ottobre una circolazione depressionaria, avente il minimo a sudovest delle isole britanniche, si è estesa verso la penisola iberica convogliando intensi flussi umidi sudoccidentali sul Piemonte. 

Al mattino sono state registrate deboli precipitazioni sul Piemonte settentrionale, basso Alessandrino e su buona parte dei rilievi alpini. Nella seconda parte della giornata si è registrata un’estensione delle precipitazioni a quasi tutta la regione ad eccezione di Albese e Astigiano occidentale; fenomeni con picchi molto forti si sono verificati sulle Alpi Liguri.

Il momento con l’instabilità e le precipitazioni più intense è avvenuto tra la notte e il mattino di venerdì 20 ottobre, quando la saccatura atlantica, continuando la sua avanzata verso est, è transitata con la sua parte più attiva sul nordovest italiano; contestualmente è stata registrata un’intensificazione dei venti nei bassi strati. Gli afflussi meteorici sono stati estesi al mattino con picchi forti o molto forti sul basso Piemonte e sul settore settentrionale, in corrispondenza delle correnti ascendenti più intense. 

Nel pomeriggio i fenomeni si sono poi attenuati e limitati ai rilievi, con persistenza ancora marcata solo su Verbano e alto Vercellese.

A fine evento le cumulate più elevate, superiori ai 200 mm, sono state misurate nel Verbano a Cursolo (201 mm) e nel Cuneese a Entracque (226 mm), Briga Alta (225 mm), Valdieri (212 mm); le precipitazioni hanno avuto carattere più intenso nella giornata di venerdì 20 ottobre.

I corsi d’acqua che hanno registrato incrementi più rilevanti sono stati quelli nelle vallate del cuneese; il Gesso nella sezione di Andonno (CN) ha superato il livello di guardia nella mattinata del 20 ottobre con un valore di portata superiore ai 200 m3/s. Si segnala inoltre l’incremento del livello del lago Maggiore, di circa 80 cm, a causa dei cospicui apporti dal bacino del Toce e del Ticino.

Gli effetti più rilevanti sul territorio sono stati registrati in valle Gesso (CN).

Per maggiori dettagli e approfondimenti consulta la relazione di evento

Informazioni e risorse aggiuntive

Arpa Piemonte Analisi eventi idrologici, meteorologici e sismici https://www.arpa.piemonte.it/scheda-informativa/analisi-eventi-idrologici-meteorologici-sismici

Contenuto presente in: