Territori UNESCO di Langhe-Roero e Monferrato: adeguamento dei Piani Regolatori Generali alle linee guida regionali

L’attività di adeguamento dei PRGC, finalizzata a garantire un idoneo livello di tutela per i territori del Sito Unesco di Langhe-Roero e Monferrato, avviata a seguito dell’approvazione delle pertinenti Linee Guida di cui alla D.G.R. 21 settembre 2015, n. 26-2131 (LLGG), è in via di prosecuzione anche nel corso dell’anno 2024 con l'obiettivo di agevolare l’attivazione delle conseguenti Varianti urbanistiche di adeguamento.

Si rammenta che le valutazioni di merito vengono condotte nell’ambito del Tavolo di Lavoro Preliminare (TLP) previsto dalle stesse LLGG – organismo congiunto, tra Regione, Province e Comuni, nell’ambito del quale si sviluppano i necessari confronti tecnici circa le specifiche indagini paesaggistiche redatte e proposte dai Comuni, in forma singola o associata.

La pubblicazione delle Linee guida ha dato l’avvio alle procedure di adeguamento che, dal 2015, si sono così concretizzate sul territorio piemontese (dati riferiti a gennaio 2024):

18 comuni hanno avviato le analisi paesaggistiche previste nel TLP (5 in Core Zone);

33 comuni hanno concluso le analisi paesaggistiche previste nel TLP (12 in Core Zone);

6 comuni hanno attivato la variante di adeguamento alle LLGG Unesco (1 in Core Zone);

18 comuni hanno concluso la variante di adeguamento alle LLGG Unesco (7 in Core Zone);

5 comuni con procedura semplificata (DGR n. 2-1487/2020) devono ancora adottare o approvare varianti. NB: dalle analisi contenute in questa DGR i comuni interessati dalla procedura semplificata sono 12, ma 4 hanno già provveduto a concludere le indagini previste per l’adeguameno alle LLGG Unesco e 3 hanno inserito le analisi paesaggistiche effettuate dalla Regione Piemonte presenti nell’Allegato alla DGR nella variante (nessuno di questi comuni è in Core Zone);

20 comuni non hanno avviato alcuna fase dell’adeguamento alle LLGG (4 in Core Zone).

In provincia di Alessandria 30 comuni sono compresi nei paesaggi vitivinicoli del Piemonte, 9 dei quali appartengono alla Core Zone. Dei 30 comuni alessandrini:

4 comuni hanno concluso le analisi paesaggistiche previste nel TLP;

2 comuni hanno attivato la variante di adeguamento alle LLGG Unesco;

10 comuni hanno concluso la variante di adeguamento alle LLGG Unesco;

11 comuni non hanno avviato alcuna fase dell’adeguamento alle LLGG;

3 comuni per i quali è stata prevista la procedura semplificata secondo la DGR 2-1487/2020 non hanno avviato varianti.

In provincia di Asti 41 comuni sono compresi nei paesaggi vitivinicoli del Piemonte, 9 dei quali appartengono alla Core Zone. Dei 41 comuni astigiani:

14 comuni hanno avviato le analisi paesaggistiche previste nel TLP;

17 comuni hanno concluso le analisi paesaggistiche previste nel TLP;

3 comuni hanno attivato la variante di adeguamento alle LLGG Unesco;

5 comuni hanno concluso la variante di adeguamento alle LLGG Unesco;

2 comuni per i quali è stata prevista la procedura semplificata secondo la DGR 2-1487/2020 non hanno avviato varianti.

In provincia di Cuneo 29 comuni sono compresi nei paesaggi vitivinicoli del Piemonte, 11 dei quali appartengono alla Core Zone. Dei 29 comuni cuneesi:

4 comuni hanno avviato le analisi paesaggistiche previste nel TLP;

12 comuni hanno concluso le analisi paesaggistiche previste nel TLP;

1 comune ha attivato la variante di adeguamento alle LLGG Unesco;

3 comuni hanno concluso la variante di adeguamento alle LLGG Unesco;

9 comuni non hanno avviato alcuna fase dell’adeguamento alle LLGG. 

È opportuno rammentare che le Linee Guida erano state adottate in aderenza all’impostazione del Piano Paesaggistico Regionale, infatti le stesse Linee Guida Unesco sono state adottate circa due anni prima dell’approvazione del PPR avvenuta mediante DCR n. 233-35836 del 3 ottobre 2017, a seguito della quale il PPR era divenuto efficace dal 20.10.2017. Pertanto la presente procedura dei TLP prevista dalle LLGG Unesco ha rappresentato a tutti gli effetti una “anticipazione” ed una sperimentazione delle modalità di adeguamento degli strumenti urbanistici, che ha visto coinvolti, accanto al Comune, la Regione e le Province, senza implicazione del Ministero della Cultura: tre Enti anziché i quattro necessari per la procedura di adeguamento al PPR. E’ chiaro quindi che gli adeguamenti alle LLGG effettuati o in corso, non sostituiscono l’adeguamento vero e proprio al PPR, ma possono rappresentare una valida base per effettuare le successive necessarie implementazioni delle indagini paesaggistiche nell’ambito dei rispettivi territori comunali.

Si rammenta infine che l’attivazione dei TLP propedeutici all’adeguamento dei PRGC alle LLGG Unesco e la conseguente variante urbanistica, avviene su iniziativa comunale e le disposizioni vigenti non prevedono alcun tipo di penalizzazione per i Comuni inadempienti.

Gli uffici competenti della Regione e delle Province interessate continueranno ad operare, per quanto di competenza, al fine di promuovere il coinvolgimento degli Enti locali e dei professionisti nell’implementare e portare a conclusione il sopra descritto processo di pianificazione alla scala locale, indirizzato ad assicurare la valorizzazione delle peculiarità del Sito Unesco.


 

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