In Italia, invece di essere considerata una risorsa di pregio, la lana è classificata come rifiuto speciale, con conseguenti alti costi di smaltimento per gli allevatori piemontesi che devono gestirla dopo le periodiche tosature dei capi: per mitigare tale problematica ed esplorare una via per la valorizzazione della lana prodotta, nasce nel 2023 il progetto pilota sperimentale PURA LANA PIEMONTESE, promosso dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte, d’intesa con l’ARAP. (Associazione Regionale Allevatori Piemonte), i cui associati, in larga maggioranza, allevano razze ovine prevalentemente autoctone, alcune delle quali classificate a rischio di estinzione, e che contribuiscono al mantenimento della biodiversità animale ed al presidio dei territori più svantaggiati collinari e montani.
Il progetto, approdato nel 2024 alla seconda edizione, è portato avanti dall'unità di Produzioni animali dell’Università degli Studi di Torino - Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA), da ARAP (Ente Associazione Regionale Allevatori del Piemonte) e dall'azienda no profit BtWC (Ente Consorzio Biella The Wool Company).
Il progetto ha visto, nella prima fase, l'organizzazione della raccolta e il ritiro dei lotti di lana sucida dai singoli allevatori, con lo stoccaggio dei lotti di lana presso i magazzini e la consegna al Centro di lavorazione lana di Biella. Nel secondo step, attualmente ancora in fase attuativa, si è prefissato di effettuare la selezione manuale e l'analisi qualitativa (resa, diametro fibre, lunghezza, colore, etc.) di una quota della lana raccolta, al fine di redigere un quadro sulla qualità media della lana presente in Piemonte e di identificare l’opportunità della sua valorizzazione nella filiera tessile.
Inoltre, sarà effettuata un'indagine sulle applicazioni alternative della lana non selezionata, al fine di identificare possibili applicazioni alternative ed innovative, con una valutazione della sostenibilità economica della filiera locale di raccolta e lavorazione della lana.
Sempre nell’ambito della gestione dei sottoprodotti della lana, con Deliberazione della Giunta Regionale 11 aprile 2023, n. 10-6722 sono state approvate le Linee guida regionali finalizzate a fornire un quadro di riferimento comune e l’uniformità nell’interpretazione normativa a supporto degli operatori, che devono produrre la documentazione utile a provare il soddisfacimento delle condizioni per l’impiego dei sottoprodotti per favorire la gestione dei residui dei cicli produttivi in modo “circolare”.
Con D.D. 513 del 19 luglio 2023, è stato istituito il Gruppo di Lavoro sui Sottoprodotti, che ha condotto degli approfondimenti sulle caratteristiche tecniche e merceologiche dei residui della produzione della filiera del tessile, producendo le valutazioni sugli aspetti gestionali che consentono di qualificare tali residui di produzione come sottoprodotti nel rispetto delle condizioni di cui all’articolo 184-bis del Testo Unico Ambientale (d.lgs. n. 152/2006).
Con lo stesso atto, è stata predisposta una scheda tecnica relativa alla Filiera del Tessile che, sulla base del modello proposto dalla Linee guida regionali fornisce indicazioni a supporto degli operatori in merito ai seguenti aspetti, a partire dalla lana succida:
- processo di produzione;
- tipologia del sottoprodotto;
- utilizzo e trattamenti;
- requisiti standard;
- tracciabilità;
- aspetti gestionali, etichettatura, movimentazione, trasporto.