Dal 2018, un nuovo impulso alla conservazione ed alla valorizzazione dell’agrobiodiversità locale è scaturito nell’ambito del Programma regionale di ricerca, sperimentazione e dimostrazione agricola, con l’avvio di un progetto a regia regionale, approvato dal Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali già nel 2017, denominato GERM.ONTE (GERMoplasma e agro-biodiversità del PiemONTE).
Ogni anno il Ministero mette a disposizione, alle Regioni che intendono presentare una progettualità in tema di agro-biodiversità, il fondo istituito dall'art. 10 della l. 194/2015: la Regione Piemonte, in particolare, propone al Ministero una versione annuale della programmazione prevista dal progetto GERM.ONTE, che nel 2024 ha visto l’apertura della sesta edizione.
A partire dal 2020, nell’ambito del progetto GERM.ONTE si è provveduto alla creazione di un parternariato di soggetti di lunga e comprovata esperienza nell’identificazione, recupero e conservazione delle varietà vegetali.
Le diverse edizioni del progetto hanno portato in un primo tempo alla individuazione di varietà locali e a rischio di erosione genetica di specie vegetali, alla loro iscrizione all’Anagrafe nazionale della biodiversità e, nel contempo, all’identificazione di agricoltori custodi, che ancora coltivano tali risorse genetiche e che sono entrati ufficialmente nel partenariato del progetto GERM.ONTE a partire dalla quinta edizione, che ha preso l’avvio nel corso del 2023 con il titolo “Valorizzazione dell'agrobiodiversità attraverso la divulgazione”.
Sono stati realizzati campi catalogo a parcelle e orti didattici finalizzati ad azioni di divulgazione, quali gli incontri tecnico-pratici volti alla diffusione delle conoscenze sulle risorse genetiche in esame, con particolare riferimento alle caratteristiche fenotipiche, alle pratiche agronomiche adottate, alle strategie di selezione ed alle tecniche di moltiplicazione e conservazione delle sementi.
Sono state sviluppate anche attività di divulgazione rivolte alle scuole superiori, nonché ai consumatori ed in generale ai soggetti interessati alla coltivazione, trasformazione ed utilizzo delle risorse genetiche oggetto del progetto GERM.ONTE, che a partire dal 2022 ha sviluppato come nuovo filone le attività di studio preliminari all'istituzione di itinerari dell’agrobiodiversità del Piemonte, con il coinvolgimento degli agricoltori custodi che coltivano in situ una o più varietà conservate ex situ dai centri di conservazione del germoplasma, ed altre cultivar di interesse locale.
I centri della biodiversità per la conservazione del germoplasma, fulcro degli itinerari dell’agrobiodiversità, sono:
- Banca del germoplasma presso il DISAFA - Grugliasco (TO);
- Centro di frutticoltura Tetti Grondana presso Chieri (TO);
- Collezione di cereali vernini presso la Casa della Biodiversità a Pollenzo (CN);
- Collezione di viti presso Grinzane Cavour (CN);
- Collezione di pomacee presso la Scuola Malva Arnaldi - Bibiana (TO);
- Centro regionale di Castanicoltura gestito dal DISAFA presso Chiusa Pesio (CN).
Nel 2024 è stata avviata la sesta edizione del progetto GERM.ONTE, incentrato sulla divulgazione, tramite iniziative rivolte ai consumatori, alle scuole e ai tecnici del settore, della cultura legata all'agro-biodiversità animale.
Prendono parte al progetto GERM.ONTE 6 i seguenti Enti di ricerca:
- Università degli Studi di Scienze Gastronomiche (UNISG), in qualità di capofila;
- Università degli studi di Torino-Dipartimento di Scienze Veterinarie e Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA), in qualità di partner;
- allevatori custodi delle razze in via di estinzione genetica.
La divulgazione prevede:
- lo sviluppo di itinerari dell'agro-biodiversità animale che si snodano tra gli allevamenti custodi di razze locali. I fruitori dei percorsi avranno modo di visitare i centri di conservazione delle risorse genetiche, nelle aziende dove vengono allevate con un sistema di tipo tradizionale, di conoscere le tipicità dei prodotti che ne derivano, di contestualizzarli all’interno del territorio e di apprezzare sapori tradizionali e usanze locali;
- l'inserimento nell'Anagrafe nazionale della biodiversità di interesse agricolo ed alimentare di 8-10 schede di razze appartenenti alle specie avicunicole ed ovi-caprine, caratterizzate grazie ad attività di sperimentazione pregresse;
- la realizzazione di 5-6 eventi tecnico-divulgativi rivolti a consumatori, allevatori, studenti ed addetti del settore, tenuti sia presso le sedi universitarie che all'interno degli allevamenti aderenti al progetto o nell’ambito di manifestazioni a tema sul territorio (es. fiere ed iniziative enogastronomiche), con degustazioni volte a valorizzare piatti e ricette tipiche legate alla biodiversità oggetto del progetto;
- l'implementazione del sito web sull'agrobiodiversità in Piemonte, con particolare riferimento alle caratteristiche nutrizionali dei prodotti alimentari ed ai metodi di allevamento delle razze oggetto del progetto;
- la realizzazione di un video su alcuni degli allevamenti coinvolti negli itinerari;
- la realizzazione di un ciclo di lezioni presso le scuola secondarie di secondo grado, tenute da docenti dell'Università degli Studi di Torino per aumentare le conoscenze e le potenzialità legate alla zootecnia delle razze locali e alla valorizzazione dei prodotti derivati.
- l’organizzazione e l‘animazione della Giornata nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare 2025, durante la quale verranno illustrati i risultati del progetto e degustati i piatti realizzati con le risorse genetiche animali.
Nel corso del 2024, la Regione Piemonte ha inoltre presentato su due distinti bandi del Ministero dell'Agricoltura e della sovranità alimentare due nuovi progetto denominati:
- "GERM.ONTE 7 - Studio per l'individuazione e l'istituzione delle Comunità del cibo";
- "MICROVIT - Conservazione e valorizzazione di isolati microbici della filiera vitivinicola piemontese".
Entrambi i progetti sono già stati approvati dal Ministero e saranno avviati nel 2025.