È noto che il benessere dell’uomo dipende e impatta sul benessere sia dell’ambiente sia delle specie animali, come ben evidenziato dall'approccio One-Health.
Infatti, numerosi studi confermano le interazioni tra i fenomeni fisici in atmosfera, come eventi estremi, qualità dell’aria e concentrazione di ozono, e salute dell’uomo.
In particolare, il microclima dell’ambiente di vita, inteso come combinazione di temperatura, umidità e velocità dell’aria, influisce sui meccanismi di termoregolazione umana, anche se la risposta di tali meccanismi può essere differente per sottogruppi specifici di popolazione, quali i soggetti “fragili”, identificabili attraverso caratteristiche di vulnerabilità ambientale, clinica e socioeconomica.
In situazioni estreme, come temperature particolarmente elevate ed eventi meteorologici sempre più frequenti a causa del cambiamento climatico, i possibili effetti sulla salute dell’uomo, in termini sia di morbosità sia di mortalità, possono essere a carico di diversi apparati vitali: sistema cardiocircolatorio, polmonare, nervoso, ormonale.
Date queste premesse, si osserva che la stagione estiva 2024 ha avuto una temperatura media di 19.7°C, con un’anomalia termica positiva di 1.2°C rispetto alla media del periodo 1991-2020, ed è stata la sesta estate più calda nella distribuzione storica degli ultimi 67 anni.
É risultata invece la terza estate con le temperature minime più elevate, preceduta solo da quelle del 2003 e 2022, mentre per le temperature massime si è registrata un’anomalia positiva leggermente più contenuta, di 0.8°C circa rispetto alla climatologia 1991-2020, classificandosi al decimo posto nella rispettiva distribuzione storica.
L'estate del 2024 ha inoltre visto un numero significativo di ondate di calore, definite come periodi di almeno tre giorni consecutivi di caldo intenso, ovvero giornate in cui la temperatura percepita ha superato almeno il 75° percentile.
Nei capoluoghi piemontesi, queste ondate sono state particolarmente evidenti: si sono verificate tre ondate di calore ad Asti, Biella e Torino, sei ad Alessandria e Vercelli.
Anche la durata degli episodi è stata notevole, come quello osservato a Vercelli, che si è protratto per ben 20 giorni consecutivi.
La sorveglianza sanitaria attiva per valutare l’impatto delle temperature anomale ha fatto registrare, tra il 15 maggio ed il 30 settembre 2024 negli 8 comuni capoluogo di provincia, 4442 decessi, di cui 3077 (poco più del 69%), sono decessi avvenuti tra i residenti a Torino.
Analizzando separatamente le classi d’età maggiori di 65 e 75 anni, che la letteratura indica come sottopopolazioni di “fragili” e a maggior rischio rispetto al determinante ambientale in studio, si osserva come, rispetto alla mortalità totale, la mortalità nella classe d’età maggiore di 65 anni varia dall’88.7% al 96.0% mentre la mortalità nella classe d’età oltre i 75 anni varia tra 76.6% a 90.9%.
Città / Mortalità | Tutte le età | 65 anni e più | 75 anni e più |
---|---|---|---|
Alessandria | 342 | 272 | 263 |
Asti | 231 | 177 | 190 |
Biella | 72 | 62 | 51 |
Cuneo | 154 | 123 | 109 |
Novara | 325 | 262 | 225 |
Verbania | 99 | 90 | 110 |
Vercelli | 142 | 110 | 130 |
Torino | 3077 | 2415 | 2376 |
Totale | 4442 | 3511 | 3454 |
La valutazione del numero di deceduti deve tenere in considerazione, oltre al determinante ambientale, anche il numero di residenti.
Infatti, si deve sottolineare che la popolazione residente negli otto comuni oggetto di analisi è andata progressivamente diminuendo negli anni, mentre la percentuale di residenti di età maggiore di 65 anni nel 2024 varia tra 24.6% e 29.3%.
Se si considerano i deceduti piemontesi con l'esclusione dei residenti a Torino, i decessi totali osservati nei sette capoluoghi di provincia sono stati 1365, con un valore molto simile a quello osservato negli anni pre-pandemici, nel 2019 erano stati registrati un numero di decessi pari a 1367.
Citta' / Frequenza assoluta | Popolazione Residente 2019 | Popolazione Residente 2023 | Mortalità 2019 | Mortalità 2024 |
---|---|---|---|---|
Alessandria | 93631 | 91936 | 360 | 342 |
Asti | 76026 | 73787 | 271 | 231 |
Biella | 43987 | 42953 | 76 | 72 |
Cuneo | 56144 | 56008 | 138 | 154 |
Novara | 104279 | 102518 | 263 | 325 |
Verbania | 30505 | 30016 | 97 | 99 |
Vercelli | 46035 | 45635 | 162 | 142 |
Torino | 875698 | 846926 | 2767 | 3077 |
Totale | 1326305 | 1289779 | 4134 | 4442 |
Considerando la variabile luogo di decesso, circa il 30% dei 4442 decessi osservati è avvenuto nella propria abitazione, quasi il 22% in Residenza Sanitaria Assistenziale (R.S.A), il 3% in altri luoghi mentre i decessi rimanenti (46%) sono avvenuti in ospedali pubblici o privati. Si rileva una differenza tra generi per quanto riguarda le proporzioni di deceduti in R.S.A. che sono 25% tra le donne e 19% tra gli uomini e in ospedale dove le percentuali sono 42% tra le donne e 50% tra gli uomini, rispettivamente.
Risultano, invece, molto simili tra i due generi le percentuali di decessi avvenuti sia al proprio domicilio sia in altri luoghi.
Per quanto riguarda l’ultima caratteristica raccolta, ovvero la data del decesso, la distribuzione dei decessi nei vari mesi estivi evidenzia un numero di decessi per gli otto capoluoghi di provincia maggiore nel mese di luglio, sia a livello globale sia per le singole categorie di luogo di decesso.
La presenza di anomalia termica positiva a luglio in tutti i capoluoghi considerati fa intuire una possibile relazione tra il determinante ambientale e l’esito sanitario oggetto di studio (mortalità).
Nulla, invece, si può dire circa la forza di tale relazione dipendente anche da altre variabili, non disponibili, quali per esempio, per i deceduti in ospedale, informazioni relative al giorno di ricovero in ospedale e la durata del ricovero prima del decesso, e le condizioni morbose che hanno determinato il ricovero e in seguito il decesso.
Analisi della mortalità per capoluogo
L’analisi per singolo capoluogo evidenzia che ad Alessandria nell’estate del 2024 i decessi totali osservati risultano essere 342 di cui 314 ultrasessantacinquenni e 272 ultrasettantacinquenni.
Nei giorni in ondata di calore tra gli ultrasessantacinquenni si sono verificati 116 decessi e pari ad una media giornaliera di 1.3 decessi.
L’analisi comparata del numero di decessi cumulati osservati rispetto al numero di riferimento, tra gli ultrasessantacinquenni, non fa evidenziare nessun effetto del determinante ambientale.
Ad Asti tra il 15 maggio ed il 30 settembre sono stati osservati 231 decessi di cui 205 tra gli ultrasessantacinquenni e 177 tra gli ultrasettantacinquenni (grandi anziani).
Nei due periodi di sorveglianza epidemiologica, in particolare, sono stati osservati tra gli ultrasessantacinquenni, in media, 1.8 decessi per die.
Confrontando il numero di decessi osservati con il valore di riferimento derivante dai dati storici per gli ultrasessantacinquenni non c’è evidenza di un effetto delle temperature estreme estive sulla mortalità.
A Biella nell’estate 2024 sono stati osservati 72 decessi di cui 68 tra gli ultrasessantacinquenni e 62 tra gli ultrasettantacinquenni. Inoltre, tra gli ultrasessantacinquenni, l’eccesso cumulato di decessi attesi rispetto agli osservati è pari a 18 decessi.
Nei giorni in ondata sono stati osservati tra gli ultrasessantacinquenni, in media, 0.4 decessi per die (il valore medio giornaliero del primo periodo di sorveglianza è 0.5, nel secondo 0.3 mentre, è di 0.6 nel terzo periodo).
Nello stesso sottoperiodo il rapporto tra decessi osservati e decessi attesi, nella classe d’età degli ultrasessantacinquenni, dai dati storici evidenzia un non effetto sanitario del determinante ambientale in questo capoluogo.
Il sistema di sorveglianza degli impatti sanitari del periodo estivo a Cuneo ha registrato un totale di 154 decessi di cui 139 tra gli ultrasessantacinquenni e 123 tra gli ultrasettantacinquenni.
Il numero di decessi giornaliero osservato varia tra 0 e 5, sia per tutte le classi d’età sia tra gli ultrasessantacinquenni.
Per l’analisi di impatto sanitario tra gli ultrasessantacinquenni, il primo periodo di sorveglianza correlato alle prime tre ondate è associato sia al più alto numero di decessi cumulati sia al più alto valore di decessi medi giornalieri.
In questi sottoperiodi così come nell’intera estate il numero di decessi osservati tra gli ultrasessantacinquenni residenti a Cuneo è inferiore al numero di decessi attesi per la stessa classe d’età evidenziando un’assenza di effetto sanitario delle temperature nell’estate del 2024.
Nella città di Novara tra maggio e settembre 2024 sono stati osservati 325 decessi di cui 296 tra gli ultrasessantacinquenni e 262 tra gli ultrasettantacinquenni
Il numero di decessi osservato giornaliero per tutte le face d’età varia tra 0 e 7, sia per tutte le fasce d’età sia tra i deceduti ultrasessantacinquenni. Per la valutazione dell’impatto sanitario delle ondate di calore tra gli ultrasessantacinquenni sono stati osservati 91 decessi totali.
In particolare, la combinazione di terza e quarta ondata ha avuto l’impatto totale più alto, mentre, la seconda ondata di calore l’impatto medio giornaliero maggiore. Il confronto tra il numero di decessi osservati ed il numero di decessi atteso dai dati sanitari storici nei giorni in ondata di calore non fa evidenziare nessun effetto del determinante ambientale.
Nel periodo estivo 2024 a Verbania sono stati osservati 99 decessi di cui 95 tra gli ultrasessantacinquenni e 90 tra gli ultrasettantacinquenni.
Nei tre periodi di sorveglianza epidemiologica per le analisi epidemiologiche sono stati osservati complessivamente 19 decessi tra gli ultrasessantacinquenni residenti in questo capoluogo.
Alla seconda ondata di calore corrisponde l’impatto sanitario maggiore anche se comparando i dati osservati con quelli attesi non c’è evidenza di effetto sanitario delle temperature estreme.
A Vercelli nell’estate 2024 sono stati osservati 142 decessi di cui 126 tra gli ultrasessantacinquenni e 110 tra gli ultrasettantacinquenni (grandi anziani).
Il numero di decessi giornaliero è variabile, causa la bassa numerosità di popolazione, e oscilla tra 0 e 8, per tutte le classi d’età, mentre, il valore oscilla tra 0 e 6 se si analizzano solo i residenti a Vercelli ultrasessantacinquenni.
Nei tre periodi di sorveglianza selezionati come determinanti dell’analisi epidemiologica, tra gli ultrasessantacinquenni sono stati osservati 52 decessi cumulati.
L’impatto della combinazione della seconda e terza ondata, è maggiore sia in termini di mortalità cumulata sia i termini di mortalità media giornaliera.
I decessi osservati tra gli ultrasessantacinquenni nei giorni in ondata risultano essere comunque inferiori all’atteso mostrando un non effetto del determinante ambientale nel 2024.
Infine, a Torino tra maggio e settembre 2024 sono stati registrati complessivamente 3077 decessi, in linea con i dati del 2023.
In particolare, il 91% dei decessi, pari a 2783, è avvenuto tra residenti ultrasessantacinquenni, mentre, il 79%, ovvero 2415, è avvenuto tra gli ultrasettantacinquenni.
A livello di struttura demografica della popolazione residente nel capoluogo regionale del Piemonte, il 2024 conferma a Torino l’invecchiamento della popolazione residente, con una proporzione sempre crescente di grandi anziani.
Nelle tre ondate di calore il numero di decessi medi osservati tra gli ultrasessantacinquenni è superiore rispetto al numero nei giorni in assenza in ondata, in particolare solo la prima ondata di calore sembra aver avuto un impatto significativo.
Informazioni e risorse aggiuntive
World Health Organisation One Health https://www.who.int/news-room/questions-and-answers/item/one-health
Istituto Superiore di Sanità One Health https://www.iss.it/one-health
Istituto Superiore di Sanità EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica Il Piano d’azione congiunto One Health (OH JPA) 2022-2026 e le linee guida per la sua implementazione https://www.epicentro.iss.it/globale/ohjpa-2022-2026
Ministero della Salute Ambiente, clima e salute https://www.salute.gov.it/new/it/tema/piano-nazionale-della-prevenzione/ambiente-clima-e-salute/