Piani speditivi di emergenza

Piano speditivo per Borgosesia (VC)

È stata predisposta un'apposita pianificazione speditiva riguardante la manutenzione e la gestione dell’argine demaniale in sponda sinistra del Fiume Sesia a difesa della Frazione Isola, in Comune di Borgosesia, provincia di Vercelli.

La località è attraversata da un canale, gestito da privati, che deriva a monte dal Fiume Sesia acqua per produzione di energia elettrica. Nel tratto iniziale, oltre all’argine, è stata realizzata una paratoia (P1), con la funzione di dare continuità alle quote di sommità dell’argine: in caso di evento di piena del Fiume Sesia la paratoia deve essere chiusa per evitare il transito di acqua nel canale e conseguenti possibili esondazioni nella Frazione.
Nel corso dell’evento di piena del 2-3 ottobre 2020 la paratoia non è stata chiusa, pertanto le acque del Fiume Sesia hanno continuato a defluire nel canale di derivazione allagando parte dell’abitato della frazione, provocando danni a beni mobili ed immobili di proprietà di persone fisiche e giuridiche residenti e/o operanti nel rione.

La Regione, in qualità di Autorità idraulica competente sul tratto di Fiume Sesia, in corrispondenza all’abitato di Borgosesia circa la gestione di una ulteriore paratoia (P2) posta all’intersezione con l’argine di difesa spondale, è stata chiamata a stabilire le modalità di gestione – e quindi di manovra – della paratoia, in presenza di una allerta o di determinate condizioni di deflusso riconducibili a letture/misure idrometriche e, in ogni caso, a garanzia di protezione della popolazione residente e delle imprese operanti.

È stata pertanto predisposta una bozza di Piano speditivo atta ad individuare, anche in forma tabellare, le azioni da compiere a cura di ciascun soggetto coinvolto (Rif. Comune di Borgosesia, Provincia di Vercelli, Gestore idrolettrico, Settore Tecnico BI-VC, ecc.) al verificarsi di predeterminati scenari di emergenza e condizioni di criticità. Vista la presenza di un idrometro di ARPA Piemonte immediatamente a monte di Loc. Isola e quindi la possibilità di correlare i livelli idrici ivi raggiungibili (Rif. n. 2 Paratoie) a quanto direttamente osservabile in tempo reale dal suddetto idrometro, si è ritenuto opportuno correlare alcune delle Sotto-fasi del Piano speditivo proprio a quanto misurato in corso di evento dell'idrometro, riservando invece al carattere previsionale del Bollettino di Allerta Meteoidrologica l’innesco delle Sotto-fasi iniziali del Piano, corrispondenti alla sua attivazione.

Le restanti sotto-fasi sono invece state legate ai previsti Livelli deducibili dal Bollettino di Previsione Piene in riferimento all’asta del F. Sesia, lungo il quale l’idrometro è dislocato.

Stante, poi, l’eventualità che in corso d’evento l’idrometro possa non funzionare e quindi non fornire le letture idrometriche propedeutiche alla necessaria attivazione delle Sotto-fasi corrispondenti, è stata prevista anche la possibilità che la pianificazione speditiva approntata possa essere innescata da un’osservazione in loco di n. 2 aste graduate (da posizionarsi in corrispondenza delle n. 2 paratoie), sulle quali tracciare i livelli raggiungibili dal pelo idrico e corrispondenti al raggiungimento dei rispettivi livelli di guardia e di pericolo costituenti riferimenti per l’idrometro a monte.

Piano di Protezione Civile del Nodo Idraulico di Ivrea

Nel percorso verso una definitiva approvazione del “Piano di Protezione Civile del Nodo Idraulico di Ivrea”  è stata approntata una rivisitazione in bozza del suddetto Piano.

Partendo da una estensione dell’area di intervento, con l’inclusione di un più esteso numero di Comuni (Rif. Introduzione di una zona periferica corrispondente ai territori comunali nei quali un evento alluvionale gravante sulle aste fluviali della Dora Baltea e del Torrente Chiusella potrebbe ragionevolmente estendersi, provocando situazioni di pericolo crescente, nonché danni e disagi per la popolazione residente ed i mezzi in transito) nelle operazione di sorveglianza e controllo del territorio, la nuova bozza si propone di:

  • valutare i precursori di evento anche in funzione del breve intervallo di tempo che separa l’attivazione progressiva di ciascuna sottofase;
  • definire una più corretta gestione della rete viaria e del flusso veicolare e l’organizzazione logistica delle risorse di protezione civile eventualmente confluenti dall’esterno;
  • considerare gli scenari di evento alluvionale storicamente avvenuti, quali utili riferimenti per la previsione di criticità e danni attesi sul territorio;
  • introdurre gli scenari di Pericolosità e Rischio desunti dal PGRA di ADBPO/Regione Piemonte, per la scansione in Fasi e SottoFasi operative attraverso il superamento di precise soglie di allerta;
  • regolamentare la gestione in prevenzione ed in emergenza delle opere di protezione idraulica.

L’attuale versione di Piano (in fase di analisi da parte dei soggetti coinvolti) prevede un numero più ampio di Comuni da coinvolgere nelle operazione di sorveglianza e monitoraggio del territorio, nonché per la collaborazione ad una più corretta gestione della rete viaria, del flusso veicolare e della eventuale confluenza di risorse esterne (materiali, mezzi ed operatori di supporto). Pertanto i Comuni della zona periferica (Cd. Comuni “Extra-Nodo”), pur non essendo direttamente interessati alle manovre sulle opere idrauliche, possono essere coinvolti a collaborare attivamente per facilitare le operazioni di soccorso (Es. Arrivo di Colonne Mobili), lo stoccaggio di materiali e mezzi per l’assistenza della popolazione, la gestione del sovraccarico del traffico veicolare prevedibilmente generato dalla interruzione delle principali arterie stradali e ferroviarie che attraversano l’area del Nodo, ecc.

Ai fini della costruzione del modello di intervento, sono invece stati confermati i due scenari di riferimento del PGRA, ed relativi tempi di ritorno (TR), unicamente a carico del Reticolo Principale (RP):

  • TR 20-50 anni, P3 (H): stimato di Alta probabilità e frequenza
  • TR 100-200 anni, P2 (M): stimato di Media probabilità e frequenza

come anche gli eventi alluvionali di riferimento: l’alluvione del 13-16 Ottobre 2000 (TR 100-200 anni) e quella del 2-3 Ottobre 2020 (TR 20 anni), quest’ultima molto meno grave della prima ma tuttavia significativa per le criticità registrate sulla rete viaria circostante il Nodo idraulico.
 

Figura 1. Area del Nodo Idraulico di Ivrea - Comuni del Nodo (soggetti a convenzione) e Comuni Extra-Nodo
Figura 2. Scenari di pericolosità - P3 (Frequente - H) e P2 (Media - M)