La Strategia Nazionale Aree Interne

Le Aree Interne sono identificate a livello nazionale, e riconosciute a livello europeo dal Piano Nazionale di Riforma 2012, come un’organizzazione spaziale fondata su “centri minori”, spesso di piccole dimensioni, significativamente distanti dai principali centri di offerta di servizi essenziali (istruzione, salute e mobilità) e che in molti casi sono in grado di garantire ai residenti soltanto una limitata accessibilità ai servizi, con ripercussioni sul trend demografico sia in termini di numero di residenti, sia di composizione per età e natalità.

Il concorso di tre livelli di governo (locale, regionale e nazionale) previsto dalla Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI) intende creare nuove possibilità di reddito e assicurare agli abitanti l’accessibilità ai servizi essenziali (sanità, istruzione e trasporti) per contrastare processi di marginalizzazione in atto o evitare che i fenomeni si manifestino.

La numerosa presenza sul territorio regionale di aree meno densamente urbanizzate, con svantaggi naturali anche permanenti legati principalmente alla condizione transfrontaliera e all’altitudine (che in Piemonte coincidono sostanzialmente con le zone rurali di alta collina e di montagna che hanno risentito di un secolare percorso di abbandono e dove si rilevano i maggiori disagi per la distanza dai centri di offerta dei servizi, ma alle quali si guarda con rinnovato interesse, anche alla luce delle nuove urgenze emerse con la pandemia) e il fatto che siano esposte ad un crescente isolamento, all’invecchiamento della popolazione e all’impoverimento delle dotazioni infrastrutturali (anche come conseguenza del processo di mutamento industriale in corso da tempo), dei servizi e all’abbandono del presidio umano e della cura del territorio, rappresenta una opportunità per la Regione di mantenere e sostenere programmi e azioni per lo sviluppo sostenibile, ovvero che perseguono unitamente gli obiettivi di crescita economica con quelli dell’integrità degli ecosistemi e dell’equità sociale, che interessino il territorio e le comunità che vi risiedono, per contribuire a raggiungere gli obiettivi definiti dall'Agenda 2030 (ONU) declinati nella Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile (SRSvS).

Il potenziale di sviluppo economico legato alle aree interne è rappresentato dal capitale territoriale, spesso inutilizzato, caratterizzato dalle importanti risorse ambientali (risorse idriche, sistemi agricoli, foreste, paesaggi naturali e umani) e risorse culturali materiali e immateriali di pregio (beni archeologici, insediamenti storici, abbazie, piccoli musei, centri di mestiere) in esse presenti. In queste aree, l’intervento della Regione Piemonte consiste nel promuovere la definizione di un programma di investimenti integrato d’area, gestito dai Comuni in forma associata, che prevede l’attivazione di strumenti destinati sia al miglioramento nella fornitura di servizi essenziali in campo sanitario, scolastico e della mobilità, che al sostegno all’avvio di processi di sviluppo locale: aiuti alle imprese per la creazione e il rafforzamento delle filiere produttive locali, finanziamento di progetti destinati a valorizzare il patrimonio naturale e culturale delle aree e il miglioramento delle opportunità di formazione, occupazione e inclusione sociale mediante la progettazione e realizzazione di opere pubbliche e l’acquisizione di beni e servizi.

Attualmente, la Regione Piemonte è impegnata a supportare la realizzazione delle Strategie d’area delle quattro aree pilota individuate nella Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) del periodo 2014-2020: Area Interna “Valle Maira e Grana”, Area Interna “Valli dell’Ossola”, Area Interna “Valle Bormida” e Area Interna “Valli di Lanzo”, per cui le aree hanno iniziato a lavorare in maniera graduale, per blocchi e in modo coerente con le disponibilità finanziarie assicurate dello Stato, attraverso il Fondo di rotazione per l’attuazione delle politiche comunitarie, per quanto concerne il pilastro del rafforzamento dei servizi essenziali (scuola, mobilità e salute). 

Nel ciclo di programmazione 2021-27, in linea con le previsioni del Documento Strategico Unitario (DSU) approvato dal Consiglio Regionale il 7 settembre 2021, il lavoro della Regione Piemonte continua nella direzione di:

  • rafforzare il ruolo guida delle forme di associazionismo (Unione di Comuni Capofila d’area) impegnate nell’attuazione della SNAI;
     
  • agevolare la realizzazione degli investimenti programmati nelle Strategie territoriali e la valutazione delle realizzazione e dei risultati degli interventi previsti nei Programmi integrati d’area condivisi negli Accordi di Programma Quadro di riferimento sottoscritti dal Capofila dell’area, dalla Regione Piemonte, dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, dal Ministero della Salute, dall’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro e dall’Agenzia per la Coesione Territoriale ora Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri;
     
  • informare e agevolare i Capofila d’area per l’attrazione delle risorse aggiuntive per le aree interne previste: dalla riprogrammazione delle risorse non impegnate del Fondo di rotazione per l’attuazione delle politiche comunitarie a favore del contrasto agli incendi boschivi e altre misure urgenti di protezione civile (Decreto Legge 8 settembre 2021, n. 120, art. 4), dal PNNR (Missione 5 Inclusione e Coesione - componente 5 C3 Interventi speciali per la coesione territoriale per il potenziamento dei servizi e delle infrastrutture sociali di comunità e il consolidamento dei servizi sanitari di prossimità), dal Fondo complementare al PNNR per il miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza delle strade (Decreto Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili di concerto con il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale e il Ministro dell’Economia e delle Finanze del 27 settembre 2021) e dalla Delibera CIPESS n. 41/2022 per l’integrazione delle risorse a favore del pilastro del rafforzamento dei servizi essenziali (scuola, mobilità e salute);
     
  • attuare la Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI) del ciclo 2021-2027 rendendo strutturale la modalità di intervento a favore delle aree diverse da quelle urbane con l’Azione 5.II.1 Strategia Aree interne incardinata nel PR Piemonte FESR 2021-2027, nella cornice programmatica della Politica di Coesione Europea.

In ragione del riparto delle risorse statali del Fondo di rotazione per l’attuazione delle politiche comunitarie disponibili (art. 1 c. 314 L n. 160/2019), la Regione Piemonte ha individuato come prioritario il sostegno al territorio alpino e a quello appenninico e, sulla base dei criteri definiti a livello nazionale (“Criteri per la Selezione delle Aree Interne da sostenere nel ciclo 2021 – 2027” di gennaio 2022) ha candidato due nuove aree interne riconosciute, a seguito di istruttoria nazionale, come appartenenti alla SNAI del periodo 2021-2027: Valsesia, con caratteristiche proprie delle Alpi e condizioni di debolezza dovute alla difficile accessibilità, e Terre del Giarolo, con condizioni di fragilità proprie dell’Appennino.

Il modello di intervento contribuisce all’obiettivo strategico di policy (OP) 5 Un’Europa più vicina ai cittadini e l’approccio SNAI è considerato per l’Italia il principale riferimento per l’obiettivo specifico e/ii Promuovere lo sviluppo sociale, economico e ambientale integrato e inclusivo a livello locale, la cultura, il patrimonio naturale, il turismo sostenibile e la sicurezza nelle aree diverse da quelle urbane dell’art. 3 del Regolamento UE n. 2021/1058 relativo all’intervento del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR), ma al cui concorso contribuiscono anche altri Fondi comunitari (in particolare il Fondo Sociale Europeo Plus 2021-2027 e il Fondo Europeo per lo Sviluppo Agricolo Regionale 2023-2027) e nazionali (Fondo di rotazione per l’attuazione delle politiche comunitarie, assegnazione Delibera CIPESS n. 41/2022) con i loro obiettivi specifici.

La Regione concentra il metodo e le risorse dell’Azione 5.II.1 Strategia Aree interne sulle nuove Aree Interne “Terre del Giarolo” e “Valsesia”, lavorando con associazioni di Comuni che costituiscano il soggetto pubblico di riferimento della Strategia Territoriale (ST); si dovranno prevedere meccanismi di coordinamento, a livello locale e regionale, per l’utilizzo del Fondo Europeo per lo Sviluppo Agricolo programmato sul CSR 2023-2027 a favore delle aree interne, a sua volta sviluppato in sinergia con LEADER/CLLD per contribuire allo sviluppo delle zone rurali, e del Fondo di rotazione per l’attuazione delle politiche comunitarie destinato al rafforzamento dei servizi essenziali.

L’azione viene attuata attraverso l’utilizzo dello strumento dell’Investimento Territoriale Integrato (ITI) di cui all’art. 28, lett. a) del Reg (UE) 2021/1060, nei seguenti ambiti di investimento:

  • valorizzazione delle risorse naturali (ambiente, paesaggio e risorse naturali, incluse i siti Natura 2000 e le aree di pregio paesaggistico e naturalistico per contribuire alla conservazione della biodiversità) e culturali specifiche dei luoghi, attraverso interventi capaci di rendere l’offerta turistica più attrattiva, moderna e appetibile, e ampliare così il fronte della domanda sia da parte delle comunità locali sia dei fruitori esterni;
  • riuso e gestione dei beni pubblici abbandonati o non utilizzati, anche al fine di promuovere l'insediamento di nuove economie, capaci di creare nuovi valori per le comunità locali e favorire al     contempo la tutela attiva e la resilienza dei territori (affrontando però con determinazione le criticità e le debolezze relative agli     strumenti di gestione e alle forme di governance efficaci dei sistemi e delle reti di beni/servizi);
  • interventi per la fruizione dolce dei territori, fatta di ciclovie,     percorsi tematici e cammini in grado di collegare frazioni, borghi e centri abitati isolati;
  • interventi a supporto dell'inclusione digitale delle comunità;
  • processi per l’inclusione attiva e il miglioramento della qualità e disponibilità dei servizi di prossimità alla cittadinanza, con il concorso di risorse statali e del Fondo Sociale Europeo (FSE+) 2021-2027.

Il sostegno alle singole aree/coalizioni locali avviene attraverso il disegno di una proposta di “Strategia Territoriale - Progetto integrato d’area”, nel quale il progetto è un insieme di operazioni connesse finalizzate all’attuazione della prima, che sarà oggetto di condivisione attraverso la stipula di un Accordo di Programma Quadro (APQ) dedicato da parte di tutte le Amministrazioni pubbliche coinvolte, a livello locale, regionale e nazionale, per assicurare l’impegno congiunto delle stesse alla realizzazione degli investimenti a favore dei cittadini dell’area interna.
 

Informazioni e risorse aggiuntive


Strategia Nazionale Aree Interne:
https://politichecoesione.governo.it/it/politica-di-coesione/strategie-tematiche-e-territoriali/strategie-territoriali/strategia-nazionale-aree-interne-snai/