Attività della Sala Operativa Regionale (SOR)

Nel corso del 2023, Regione Piemonte ha rivisto l’organizzazione di Sala Operativa con l’obiettivo di ottimizzare l’attività in emergenza. La riorganizzazione ha riguardato:

  • una revisione dell’assetto organizzativo del personale impiegato in attività di emergenza in Sala Operativa;
  • il miglioramento del flusso informativo delle segnalazioni per rendere la fase di smistamento e registrazione più agevole e conforme al nuovo applicativo di Sala Operativa;
  • la turnazione del personale in base all’intensità dell’evento critico da gestire e alla necessità di ridurre la presenza notturna di personale a beneficio di quella diurna, nella quale si concentra la maggior parte delle attività.

Sono continuati lo sviluppo, i test periodici e l’impiego sperimentale del ChatBot Faster da parte del Volontariato. L’ottimizzazione dello strumento è proceduta di pari passo con lo sviluppo del Visualizzatore Faster, utilizzato per visualizzare le segnalazioni provenienti dal ChatBot. Dal punto di vista strumentale l’obiettivo dell’anno è stato quello di rendere interoperabili ChatBot, Piattaforma Faster e Nuovo Strumento di Sala, dal punto di vista organizzativo invece l’intento è stato quello di porre le basi per quantificare l’operatività del volontariato in emergenza in tempo reale, per mezzo della condivisione della posizione attraverso ChatBot e sua tracciabilità sul Visualizzatore Faster.

Sono state svolte 16 sessioni formative per l’utilizzo di Faster rivolte al Volontariato ed è stata organizzata una rete di formatori del Volontariato per moltiplicare gli sforzi formativi. Nel mese di giugno i volontari formati all’uso e con un proprio account sono arrivati a 400 e, a fine anno, il numero totale dei formati Faster è arrivato a 750.

Figura 1. Attività nella Sala Operativa Regionale (SOR)
Il sistema IT-Alert

Il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale ha stabilito quest’anno le modalità con le quali utilizzare IT-Alert, sistema di allarme pubblico per l'informazione diretta alla popolazione, che dirama ai telefoni cellulari presenti in una determinata area geografica, tramite tecnologia Cell Broadcast, messaggi utili in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti.

Due gruppi di lavoro al quale il Piemonte ha partecipato, istituiti con decreto del Capo della Protezione Civile, si sono occupati dei rischi temporali e piogge intense: il primo gruppo ha lavorato sugli algoritmi e sulle soglie che consentono, per le due tipologie di rischio, di individuare le condizioni meteorologiche che richiedono di diramare allarmi con IT-Alert; Il secondo gruppo di lavoro ha lavorato con lo scopo di affinare l’algoritmo e le soglie delle piogge intense per verificare le frequenze di diramazioni degli allarmi dato il sistema di soglie adottato.
Nel suo complesso, le attività dei gruppi di lavoro hanno prodotto una prima relazione tecnica consegnata al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile per istradarlo alla verifica con le altre Regioni e Centri Funzionali.

Sempre nell’ambito del sistema di allarme pubblico IT-Alert, il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale il 14 settembre 2023 ha organizzato, insieme alle Regioni italiane, ciascuna sul proprio territorio, un test generale di funzionamento del sistema con la diramazione in aree campione di un messaggio alla popolazione. Veniva richiesto in quella occasione di seguire, dalla Sala Operativa Regionale, la campagna di comunicazione massiva IT-Alert e ai cittadini che ricevevano il messaggio di compilare un questionario per dare riscontro sull’esperienza vissuta.

Figura 2. Campagna informativa per il test IT-Alert in Piemonte
Nuova procedura per l'allerta dighe

Nel corso del 2023 è stata predisposta in bozza la procedura interna con la quale gestire le comunicazioni di allerta spedite dai gestori delle Dighe:

  • ridefinito il flusso delle comunicazioni in base alla fase di allerta diga per le tipologie “rischio diga” e “rischio a valle”, identificato come elemento determinante del flusso delle comunicazioni, a partire dalla fase di Allerta/Vigilanza Rinforzata;
  • ridefinito l’utilizzo del canale telefonico in accompagnamento agli altri;
  • definito un modello di gruppo di spedizione contenente i destinatari delle allerte quale canone da replicare per ciascuna diga e tipologia di rischio;
  • ridefinito il modulo della Regione che accompagna, nelle comunicazioni di allerta, quello del Gestore della diga; preparata una procedura per la gestione del rischio diga/valle e un modulo on-line di riferimento per il servizio di reperibilità, quale traccia da seguire per diramare le allerte.

La Regione ha terminato di fornire nel 2023 ai singoli Gestori delle Dighe un ambiente per la gestione delle proprie campagne di comunicazione (cd. “Tenant”), al quale è stata associata una casella di posta PEC ad uso e consumo del Gestore a mezzo della quale lo stesso potrà procedere agli allertamenti di competenza. Sono stati effettuati incontri formativi per l’utilizzo del WCM con alcuni Gestori le cui dighe di competenza dispongono già di un DPC – Documento di Protezione Civile – approvato e formalmente vigente.

Figura 3. Fasi operative per l'allerta dighe