Popolazione esposta ai campi elettrici da impianti di telecomunicazione

Nel corso del 2024 è terminato il lavoro di messa a punto di un metodo per il popolamento di un indicatore di esposizione aggiornato e condiviso a livello nazionale.

Tale metodo prevede di stimare l’esposizione della popolazione residente nelle aree urbane al campo elettrico generato dalle stazioni radiobase per telefonia cellulare. fattore di interesse in relazione sia alla definizione dell’effettivo impatto di tali sorgenti sul territorio, sia ai possibili effetti sulla salute, da indagare anche tramite studi epidemiologici.

La stima dell’esposizione tramite misure ha una significatività limitata nel tempo e nello spazio, per cui non costituisce un metodo ottimale in relazione alle finalità degli studi epidemiologici, che richiedono di poter caratterizzare i livelli di esposizione in aree ampie e per periodi prolungati (anche indietro nel tempo rispetto a quando gli effetti sulla salute vengono registrati). 

Per i motivi sopra illustrati, un indicatore basato sul calcolo dell’esposizione a partire dai dati tecnici delle sorgenti (contenuti in un catasto), costituisce uno strumento più flessibile e adattabile a differenti obiettivi.

Distribuzione della popolazione della città di Torino esposta a campo elettrico da stazioni radiobase prima e dopo l’incremento dei limiti - Fonte Arpa Piemonte

Il calcolo teorico delle emissioni di sorgenti per telecomunicazioni costituisce quindi un’utile sorgente di informazione sui livelli di emissione, da sovrapporre poi ai dati sulla popolazione possibilmente esposta nelle aree di interesse.

L’indicatore ottenuto in questo modo, rappresentando la percentuale di popolazione esposta a determinati valori di campo elettrico, è in grado di fornire un’informazione sintetica, utile per tutti gli obiettivi sopra descritti.

Il lavoro portato avanti nel 2024 è stato orientato all’analisi dei fattori che, nella procedura per il popolamento dell’indicatore, possono influire sulla rappresentatività del dato ottenuto rispetto alle reali condizioni di esposizione. 

Il primo popolamento è stato quello effettuato per la città di Torino, per la quale nella figura seguente sono rappresentate le distribuzioni della percentuale di popolazione esposta prima e dopo le modifiche normative sui limiti di esposizione avvenute nella primavera del 2024. 

Il dato riportato è quello dei massimi valori di esposizione potenzialmente raggiungibili.

In termini di variazione del valore più probabile dei livelli di campo elettrico a cui la popolazione può essere esposta, si può vedere come questo sia passato dall’intervallo 2-3 V/m a quello 3-4 V/m.

Percentuale di popolazione delle diverse circoscrizioni della città di Torino esposta a intervalli di valori di campo elettrico - Fonte Arpa Piemonte

L’indicatore è poi stato calcolato anche per le città di Novara e Cuneo. 

I risultati, a confronto tra le 3 aree urbane, sono riportati nell’immagine seguente, in termini di numero di persone esposte. 

I dati riportati si riferiscono al secondo semestre 2024/inizio 2025, e pertanto fotografano la situazione di esposizione potenziale a seguito dell'incremento dei limiti di esposizione. 

Le distribuzioni sono simili, seppure con numeri molto diversi, nelle aree di Torino e Novara, mentre la situazione della città di Cuneo è caratterizzata dall'assenza di una classe prevalente di esposizione.

Fonte Arpa Piemonte
Informazioni e risorse aggiuntive

In questo sito: Risultati delle attività di controllo e monitoraggio delle potenze degli impianti di telefonia 5G

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 8 luglio 2003 Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualita' per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz. https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2003/08/28/03A09711/sg