La rete di connessione paesaggistica

Il Piano paesaggistico regionale (Ppr) promuove la formazione della Rete di connessione paesaggistica (Art. 42 delle Norme di Attuazione), costituita dall’integrazione degli elementi delle reti ecologica, storico-culturale e fruitiva. Il Piano riconosce la rete ecologica regionale, come individuata dalla l.r. 19/2009, intesa come sistema integrato di risorse naturali interconnesse, volto ad assicurare in tutto il territorio regionale le condizioni di base, anche per la sostenibilità ambientale dei processi di trasformazione e, in primo luogo, per la conservazione attiva della biodiversità.

Il concetto di Rete promosso dal Ppr presenta analogie e differenze con il concetto di Inrastrutture verdi promosso dalla Strategia UE. Entrambi i concetti richiamano quello di rete ecologica polivalente o multifunzionale in cui la connettività dei sistemi naturali, seminaturali, agrari e urbani svolge funzioni multiple rispetto al tema della biodiversità, della riconoscibilità dei paesaggi identitari e dei valori storico-culturali, nonché della fruibilità degli spazi verdi urbani, periurbani e del benessere delle popolazioni, in definitiva della qualità della vita.

Il concetto di multifunzionalità della Rete però, con la Strategia EU, si arricchisce degli aspetti sociali, economici e del riconoscimento del valore dei benefici che gli ecosistemi erogano naturalmente. Emerge con forza il concetto di servizi ecosistemici, forniti principalmente dal capitale naturale ma anche dal capitale culturale.

Il Ppr incorpora pienamente il concetto di rete multifunzionale ante Strategia europea, essendo stato avviato il processo di pianificazione diversi anni prima, quando non era ancora entrato in maniera così dirompente il tema del riconoscimento del valore dei servizi ecosistemici nelle prassi di pianificazione del territorio. È con la Strategia per le Infrastrutture verdi che il tema dei servizi ecosistemici esce, infatti, dalla settorialità in cui era stato fino ad allora confinato. 

Il Ppr, nel corso della sua formazione ha riconosciuto l’emergere di questa nuova visione e ha individuato tra le iniziative di rilevanza regionale, l’implementazione delle infrastrutture verdi e dei servizi ecosistemici e lasciato ai progetti strategici e ai progetti europei l’approfondimento di queste tematiche nell’attuazione del piano. Esso, infatti, non è inteso in modo statico ma la sua visione strategica permette di implementare, attraverso piani e progetti locali e di area vasta, temi nuovi e strategici per lo sviluppo sostenibile, in linea con i cambiamenti in atto.