Ad agosto 2024 è stato approvato e aperto il Bando 1/2024 dell’Intervento SRD15 “Investimenti produttivi forestali” - Azione 2 “Ammodernamenti e miglioramenti” - Tipologia A “Filiera Legno” (d.d. 656/A1614A/2024 del 23/08/2024).
L’intervento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi specifici n. 2, 4 e 5 del CSR della Regione Piemonte, ed è volto principalmente ad enfatizzare il ruolo multifunzionale svolto dalle foreste e dalla Gestione Forestale Sostenibile (GFS) nella fornitura di servizi ecosistemici in materia di approvvigionamento, regolazione e di funzioni culturali e socio-ricreative delle foreste, promuovendo una crescita sostenibile del settore forestale nazionale in grado di consolidare e/o offrire nuove opportunità di lavoro per la popolazione rurale.
L’intervento SRD15.2 Ammodernamenti e miglioramenti - Tipologia A – Filiera Legno intende in particolare:
- migliorare l'orientamento al mercato, la diversificazione produttiva e aumentare la competitività del settore forestale e della prima trasformazione del legno nel breve e nel lungo periodo.
- promuovere l’ammodernamento tecnico e di processo nella gestione, nelle utilizzazioni in bosco e nei processi di trasformazione e commercializzazione dei prodotti forestali, promuovendo anche lo sviluppo e/o il consolidamento di filiere forestali sostenibili locali in ambito produttivo, ambientale e socioculturale.
Il bando si è chiuso in data 17 febbraio 2025 con un ottimo esito di partecipazione. In totale sono pervenute 79 domande di sostegno che prevedono un investimento complessivo di circa 26,64 M€.
La stima del corrispondente contributo richiesto è di circa 16,48 M€, quindi ben 4 volte superiore alla dotazione finanziaria del bando che è pari a 4 M€.
Pur in considerazione delle prevedibili riduzioni in fase istruttoria, tale importante differenza imporrà alla Regione Piemonte riflessioni sull’opportunità di una rimodulazione finanziaria tra i diversi interventi programmati.
L’importante e positiva risposta, pur favorita da una percentuale di contribuzione pubblica molto elevata, testimonia la propositività delle imprese della filiera legno e la loro volontà di crescita.
Con la premessa che tutte le informazioni riportate in questo breve report, sia sotto forma di dati che di elaborazioni, dovranno essere soggette ad un percorso di verifica attraverso le attività di istruttoria, a una prima analisi di maggior dettaglio si possono evidenziare i seguenti aspetti:
a) la ripartizione degli investimenti secondo le diverse tipologie previste dal bando evidenzia un buon equilibrio “di filiera” con ben rappresentati sia gli investimenti di tipo strutturale (piazzali, tettoie e capannoni) sia di quelli in macchine e attrezzature a loro volta ben ripartiti fra quelli specifici per la raccolta del legno in bosco e quelli destinati alla sua prima trasformazione.
Unico elemento ritenuto di non interesse sono gli investimenti di tipo “ambientale”, consistenti in impianti per la produzione di energia rinnovabile con biomassa forestale.
Probabilmente lo scarso interesse verso questa tipologia è dovuto ad una serie di concause:
- era possibile effettuare questi investimenti solo in zone montane,
- il contemporaneo bando specifico (ma con maggiore dotazione finanziaria) a valere sui fondi per sviluppo della montagna italiana,
- la già discreta diffusione di questi impianti fra le imprese della filiera legno.
La tabella seguente riporta gli importi per ogni tipo di investimento (a, b, c, d, e) previsto nelle domande di sostegno, distinguendo, fra i beneficiari, le imprese forestali dalle segherie:
Beneficiario | Tipo a) strutture | Tipo b) macchine e attrezzature | Tipo c) prima trasformazione | Tipo d) ambientali | Tipo e) immateriali | Totale |
---|---|---|---|---|---|---|
Segherie | € 1.747.277,84 | € 339.200,00 | € 3.055.191,00 | € 0,00 | € 97.549,34 | € 5.239.218,18 |
Imprese forestali | € 3.150.102,85 | € 11.445.699,74 | € 6.447.009,52 | € 0,00 | € 361.947,56 | € 21.404.759,67 |
Totale | € 4.897.380,69 | € 11.784.899,74 | € 9.502.200,52 | 0,00 | € 459.496,90 | € 26.643.977,85 |
b) la presenza al momento della domanda o dell’impegno all’acquisizione di elementi di qualificazione ha inciso fortemente sugli investimenti:
- il 75 % delle richieste di investimento in macchine/impianti per la produzione di travi, tavole o pali risulta abbinata a elementi di qualificazione (certificazione GFS o CoC),
- il 94 % delle richieste di investimento in impianti per l’essiccazione di biomassa risulta abbinata a elementi di qualificazione (certificazione GFS, CoC o certificazione del combustibile ISO 17225),
- l’82 % delle richieste di investimento in macchine/impianti per la produzione di cippato, cippatino o pellet risulta abbinata a elementi di qualificazione (certificazione GFS, CoC o certificazione del combustibile ISO 17225),
- l’84 % delle richieste di investimento in strutture (piazzali, tettoie e capannoni) risulta abbinata a elementi di qualificazione (certificazione GFS, CoC o certificazione del combustibile ISO 17225).
Le imprese della filiera risultano quindi sempre più preparate e capaci di porsi sul mercato con elementi di sostenibilità e il bando in oggetto rappresenta un importante elemento di spinta su questo percorso.
c) i criteri di priorità previsti dal bando hanno avuto effetti importanti sulle scelte operate dai soggetti richiedenti un contributo.
In particolare si evidenzia che:
- il 69% (48 imprese su 70) delle imprese che ha previsto punteggio sul criterio di priorità n. 2 “sostenibilità ambientale degli investimenti” lo ha fatto sotto forma di impegno;
- il 63% (27 imprese su 43) delle imprese che ha previsto punteggio sul criterio di priorità n. 13 “qualificazione dei combustibili in base alla norma ISO 17225” lo ha fatto sotto forma di impegno;
- il 44% (12 imprese su 27) e il 51% (28 su 55) delle imprese che hanno previsto punteggio sui criteri di priorità n. 10 “certificazione GFS” e n. 11 “certificazione CoC” lo hanno fatto sotto forma di impegno;
- 15 imprese (il 19% del totale) hanno scelto di attivare il percorso di qualificazione (ottenimento della qualificazione F3 e successiva iscrizione all’albo regionale delle imprese forestali) previsto dal criterio di priorità n. 16.
L’approccio inclusivo del bando in oggetto nei confronti delle imprese agricole che svolgono attività selvicolturali e nei confronti delle imprese di prima trasformazione (segherie) è stato quindi efficace e consolida la prima fase della filiera legno sulla base di elementi di qualificazioni comuni.